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   Religioni & Spiritualità
  Perchè è nato il concetto di Dio?

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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#31
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
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Scrissi "Dio va cercato nei perchè non nei come"

mc : A parte che i "perche'" li ricerchi nei "come".... Bisogna chiedersi perche' dio ?
Il sovrannaturale comporta possibilita' contro natura, e' questa la vera deviazione e non lo si vuole notare!... "quisquiglie!"


-----------

Chiedi : "Perchè Dio ?"
Rispondo : Perchè no ?

Non capisco perchè credi che Dio vada contro natura : Dio è nella natura stessa delle cose.
Forse la scienza ha mai spiegato perchè esistono le leggi fisiche ? No : le accetta e basta.
La scienza non può e non deve spiegare i perchè delle cose : non è in grado.
Cinquant'anni che facciamo computer e ancora "non sappiamo" neppure cosa sia un elettrone e la cosa buffa è che non lo sapremo mai : particella, onda, entrambe le cose o nessuna delle due ?
Allora non chiediamoci perchè esitono gli elettroni ma piuttosto come sfruttarli a nostro vantaggio qualunque cosa essi siano, accettando la realtà !
I popoli primitivi erano per certi aspetti più evoluti di noi perchè avevano capiti che la realtà ultima delle cose non è spiegabile.

Credo che molti di noi abbiano difficoltà a distinguere tra il Dio conosciuto a catechismo e il Dio più sobrio che si scopre osservando noi stessi ed il mondo che ci circonda.

Da dove deriva e cosa è la nostra autocoscenza e l'idea di Dio ?
Che cosa è la realtà ?
Inviato il: 8/1/2006 11:26
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  •  padma
      padma
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/3/2005
Da torino
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Interessante la teoria di questo Jaynes.
Cercherò il libro.

L'idea di fondo è molto interessante.
L'esistenza di entità, su piani di coscienza differenti dal nostro, è radicato in molte culture e tradizioni millenarie, nel post Santaruina accenna all'Iliade ed alla Bibbia, ma se ne parla anche nelle tradizioni tolteche e, dall'altra parte del mondo, nella cultura tibetana (venivano identificati come daki o dakini.
E' una coincidenza?

Anche la possibilità che in passato l'uomo potesse "comunicare" più facilmente con loro è plausibile (ed è plausibile anche che lo potesse fare in virtù dell'assunzione di sostanze oggi irrintracciabili o proibite).

Dissento invece su di un punto.

Non chiamerei queste entità, anche supponendone l'esistenza, superiori. Propenderei più per il chiamarle DIVERSE. Che poi possano essere scambiati per dei, ed attribuiti loro poteri di gestire fenomeni all'uomo ingestibili, questo è possibile..

Per quanto riguarda l'idea di un dio SUPERIORE, ritengo altresì plausibile la spiegazione "ufficiale", non condividendo appieno l'analisi di Paxtibi che presuppone la precedente scissione tra giusto e sbagliato. L'uomo che incorre in fenomeni pericolosi, a lui inspiegabili, fugge sì, ma è normale che possa associare questo evento (ad esempio il fulmine) a qualcosa che lui ha fatto in precedenza (o appena fatto).
Un po' come il cane che, strappata una maglia a morsi, viene punito dal padrone. Associa così il suo mordere la maglia con la punizione, e non propenderà a non farlo più in seguito. Non c'è traccia di senso di colpa in questo processo.

Per quanto riguarda la diatriba scienza-religione, ovvero sul come e sul perchè, io personalmente rifuggo da questa visione. Vedo il "come" ed il "perché" come la stessa cosa. Oppure, come qualcuno ha postato, il come è già il perché. Non vedo il motivo di distinguerli, e di ricercare "mandanti" superiori.
_________________
The assumption that what currently exists must necessarily exist is the acid that corrodes all visionary thinking.
M.Bookchin
Inviato il: 8/1/2006 12:01
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 28/2/2005
Da ROMA
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Citazione:
Non vedo il motivo di distinguerli, e di ricercare "mandanti" superiori.


Il solito scarico di respondabilità
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/1/2006 12:10
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
Da
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Citazione:

Per quanto riguarda la diatriba scienza-religione, ovvero sul come e sul perchè, io personalmente rifuggo da questa visione. Vedo il "come" ed il "perché" come la stessa cosa. Oppure, come qualcuno ha postato, il come è già il perché.




Aristotele, la cui scienza naturale ha dominato il pensiero dell'Occidente per duemila anni, era convinto che l'uomo potesse giungere a comprendere una realtà finale, ragionando sui « principi di per se stessi evidenti »

Per esempio: è un principio evidente che tutto l'universo ha il suo posto ben definito, da ciò si deduce che gli oggetti cadono al suolo perché ad esso appartengono; il fumo sale verso l'alto perché là è la sua sede. La scienza di Aristotele aveva lo scopo di spiegare « perché » avvengono i fatti.
La scienza moderna è nata quando Galileo cercò di investigare « come » avvengono, dando cosi origine al « metodo sperimentale », il quale oggi costituisce la base della ricerca scientifica.

Dalle scoperte di Galileo e da quelle di Newton, si è sviluppato nella generazione seguente un universo meccanico costituito da forze, pressioni, tensioni, oscillazioni ed onde. Sembrò che non esistesse alcun procedimento naturale il quale non potesse essere descritto in termini di comuni esperienze, illustrate da un modello concreto o addirittura predetto dalle straordinariamente precise leggi della meccanica enunciate da Newton.Ma prima della fine del secolo passato si presentarono con evidenza alcune deviazioni da queste leggi; e benché tali deviazioni fossero molto piccole, tuttavia esse erano di natura tanto fondamentale, che l'intero edificio dell'universo meccanico newtoniano cominciò a tentennare
[aggiungo: dimostrandosi solo una approssimazione macroscopica della realtà atomica e subatomica]


Addirittura


La sicurezza che la scienza possa spiegare « come » avvengono i fatti, cominciò a vacillare circa venti anni or sono. Al momento presente ci dobbiamo domandare se lo scienziato sia in qualche modo in vero contatto con la « realtà » e possa sperare che ciò avvenga in futuro.


Unire i due aspetti ( come e perchè ) crea solo pericolosi dogmatismi
Inviato il: 8/1/2006 12:16
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  •  padma
      padma
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#35
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/3/2005
Da torino
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Max, sono ben cosciente dei limiti della scienza (sono un fisico), e ti dirò, non è un vero scienziato colui che non sa ammettere i limiti dei suoi "modelli" perchè di modelli si tratta.

Sarò più preciso per siò che riguarda il mio pensiero.
Più che unire il "come" ed il "perché", mi domando quale ragione ci sia nell'indagare il perchè. Mi chiedo se non sia un'arroganza dell'uomo che, incapace di godere della realtà per come è, voglia spingersi a costruire castelli di supposizioni su esseri superiori e cause prime che sì, essi possono generare pericolosi dogmatismi.

Anche perché ciò che va al di fuori di quei "modellini" che noi chiamiamo scienza, esistono solamente supposizioni.

Ora io sono una testa dura, e rifiuto l'esistenza di esseri superiori, odiando profondamente ogni sorta di meccanismo del padre-padrone.

concludo parafrasando una frase di un maestro zen, la riporto a memoria ma racchiude l'essenza non solo dello zen, ma a mio avviso proprio della diatriba come-perché:

-Maestro, cos'è il buddha?-
-Guarda il cipresso nel cortile-
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M.Bookchin
Inviato il: 8/1/2006 12:36
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#36
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 10/12/2005
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Caro Padma,

Citazione:

Più che unire il "come" ed il "perché", mi domando quale ragione ci sia nell'indagare il perchè. Mi chiedo se non sia un'arroganza dell'uomo che, incapace di godere della realtà per come è, voglia spingersi a costruire castelli di supposizioni su esseri superiori e cause prime che sì, essi possono generare pericolosi dogmatismi.


Così mi piace di più !

Ma i perchè servono a quelle malagenie di filosofi e fisici teorici senza i quali sarebbero disoccupati, non trovi ?

Citazione:

Ora io sono una testa dura, e rifiuto l'esistenza di esseri superiori, odiando profondamente ogni sorta di meccanismo del padre-padrone.


Ma anche le leggi fisiche che si cercano di comprendere sono, appunto, leggi.
Messe da chi ?
Inventate dall'uomo ?

Citazione:

-Maestro, cos'è il buddha?-
-Guarda il cipresso nel cortile-


Ma fa a pugni con la tua firma !!! Che fine ha fatto il cipresso ?
Inviato il: 8/1/2006 12:49
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  •  bianca
      bianca
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#37
Mi sento vacillare
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Citazione:
Padma:mi chiedo se non sia un'arroganza dell'uomo che, incapace di godere della realtà per come è, voglia spingersi a costruire castelli di supposizioni su esseri superiori e cause prime che sì, essi possono generare pericolosi dogmatismi.



Perfettamente d'accordo.
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Citazione:
Il futuro dell’uomo
è a una drammatica stretta
ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 8/1/2006 12:50
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  •  bianca
      bianca
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#38
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/10/2004
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Citazione:
Max dice:Ma io non credo che Dio sia solo una invenzione dell'uomo anche se è una ipotesi affascinante esplorata da alcuni filosofi che non ricordo ... quindi per me Dio è, con o senza l'uomo ... e poi è dimostrato che anche gli scimpanzè parlano con Dio



Una sola domanda,
Perchè a capo di un mistero irrisolto ci si mette sempre un dio?

(non basta il punto di domanda ...ad esempio..?)
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Citazione:
Il futuro dell’uomo
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ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 8/1/2006 12:58
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#39
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Perchè a capo di un mistero irrisolto ci si mette sempre un dio?


Se anagrammiamo la parola dio esce fuori odi..o,non è che l'uomo odia la sua incapacità di capire?
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/1/2006 13:10
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  •  giool
      giool
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#40
Ho qualche dubbio
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scusate l'OT

Pax, se ci sei batti un colpo... ho sentito il terremoto
spero che sia stata solo una grande paura.
Inviato il: 8/1/2006 13:23
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#41
Sono certo di non sapere
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Giool ti riferisci a questo?

Atene, 8 gen. (Ap) - Non ha causato danni significativi la violenta scossa di terremoto avvertita ad Atene. E' ciò che risulta alle autorità greche in base alle prime informazioni raccolte. In Grecia, le autorità hanno riferito di alcuni lievi danni all'aeroporto dell'isola di Citera. In Grecia si concentra la metà delle scosse registrate in Europa.
La forte scossa di terremoto ha avuto magnitudo preliminare di 6,4 sulla scala Richter, secondo l'Istituto geodinamico di Atene. L'epicentro del sisma è stato localizzato in mare, nei pressi dell'isola di Citera, circa 200 chilometri a sud della capitale greca. Il sisma è stato avvertito anche nella zona settentrionale del Paese, in Egitto e in diverse regioni italiane.
lo US Geological Survey, l'istituto geologico degli Stati Uniti che ha sede in Colorado, ha riferito di magnitudo preliminare pari a 6,7.
La scossa di terremoto che ha colpito la Grecia è stata avvertita anche nel sud Italia nelle regioni Basilicata, Sicilia, Calabria e Puglia. Lo spiega la sezione di Roma dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Bello spavento !
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/1/2006 14:09
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  •  giool
      giool
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#42
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 22/5/2004
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ho scritto il post che qui i lampadari oscillavano ancora e avevo appena letto che l'epicentro era stato ad Atene... tutto a posto, a quanto pare
Scusate ancora l'impulsività
Inviato il: 8/1/2006 14:15
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#43
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Una sola domanda,
Perchè a capo di un mistero irrisolto ci si mette sempre un dio?

(non basta il punto di domanda ...ad esempio..?)


Ma cara Bianca,
fin'ora la scienza non ha ancora capito nulla dei perchè intrinseci nella realtà che ci circonda anche se la maggiorparte della gente ha ancora fiducia nell'illuminismo.
Personalmente a un punto interrogativo preferisco Dio (non un dio) .
Inviato il: 8/1/2006 14:16
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  •  padma
      padma
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#44
Mi sento vacillare
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Ma anche le leggi fisiche che si cercano di comprendere sono, appunto, leggi. Messe da chi ? Inventate dall'uomo ?

Ciò che scientificamente chiamiamo leggi sono solo descrizioni, approssimazioni. Ben lungi dall'essere immutabili. A mio avviso la diatriba sta nel distinguere 1)le leggi 2)ciò che obbedisce alle leggi
E se fossero la stessa cosa?
Inoltre tale distinzione è a mio avviso fomentata dalla concezione lineare che abbiamo del tempo (ovvero indietro fino alle origini, ed avanti fino alla fine). In questo modo si stacca il tempo dal contesto, ottenendo una distinzione tra 1)il tempo 2)ciò che è soggetto allo scorrere del tempo.

Ma fa a pugni con la tua firma !!! Che fine ha fatto il cipresso ?

Non fa a pugni, anzi...
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M.Bookchin
Inviato il: 8/1/2006 14:26
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#45
Sono certo di non sapere
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Io capisco molto bene le obbiezioni di chi come Mc o Bianca dice in fondo siamo qui, non potremmo sapere se “di sopra” vi è qualcos’altro, godiamoci e viviamo in pienezza la nostra vita, senza inoltrarci in “falsi problemi” dai risvolti pericolosi.

L’ho già detto, per un periodo questi erano anche i miei pensieri, e Nietzsche con il suo Zarathustra e la sua religione della terra, della morte del mondo metafisico, visto come falso problema, mi avevano convinto.

Ma la curiosità umana è enorme, e fatti non fummo per viver come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza, ed oltre a mangiare a dormire e lavorare capita che gli esseri umani guardino anche il cielo.

Non so se avete mai guardato il cielo in una notte stellata a cuore sgombro…
Chi ritiene certe domande inutili sarà costretto a distogliere lo sguardo da tale immensità e perfezione, per rifuggire le questioni che le stelle stesse suggeriscono.

L’uomo “desidera”, da de – sideris, ovvero “essere lontani dalle stelle”.
Per gli antichi la lontananza dal cielo stellato era la fonte del desiderio umano, l’essere separati dal cielo come causa della nostra incompletezza.
Straordinario.

Così come il riflettere altro non è che un “considerare”, ovvero cum – sideris, ricongiungersi per un attimo al cielo stellato dove ha origine l’intelletto.
Il guardare le stelle ci rende uomini, e tutto ciò che esula le questioni della nostra sopravvivenza ci eleva.

Blessed be
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Inviato il: 8/1/2006 14:29
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#46
Sono certo di non sapere
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Tornando a Jaynes

interessante l’appunto di Padma

L'esistenza di entità, su piani di coscienza differenti dal nostro, è radicato in molte culture e tradizioni millenarie, nel post Santaruina accenna all'Iliade ed alla Bibbia, ma se ne parla anche nelle tradizioni tolteche e, dall'altra parte del mondo, nella cultura tibetana (venivano identificati come daki o dakini.

Molto giusto, tutte le culture trattano di queste entità, in Cina vengono chiamate “influenze erranti” (non si tratta dell’aviaria, però), e tutte le culture insistono sulla possibilità di poter aprire determinate “soglie” per entrare in contatto con loro.
un po’ quello che tentarono di fare gli sciagurati occultisti dell’ottocento, che di giorno predicavano l’ateismo e la religione della dea ragione e di notte facevano sedute spiritiche per “comunicare” con i morti.

Corretta anche la precisazione “entità diverse” piuttosto che “superiori”.
A questo proposito, interessante ricordare come curiosità che per la Kabala ebraica le entità che abitano il mondo sovratterreno, che la nostra Tradizione chiama “Angeli”, sarebbero in qualche modo penalizzati rispetto agli uomini, perché a differenza di questi ultimi non hanno la possibilità di “evolversi”, ovvero di investigare le Verità.

Per me è comunque un bel concetto: l’ignoranza degli esseri umani diventa pregio, perché dà loro la capacità di “investigare” i misteri che paiono “insondabili”.
Se tali non sembrassero non ci sarebbe nessun “merito” nell’addentrarsi in essi, mentre se tutto fosse noto saremo condannati in una esistenza “fissa”.

Blessed be
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Inviato il: 8/1/2006 14:43
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#47
Sono certo di non sapere
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Ancora tornando a Jaynes

abbiamo visto che descrive come i suoi malati durante le “visioni” parlino lingue arcaiche e scomparse, usino linguaggi ricercati anche nei casi in cui non posseggano titoli di studio, descrivono realtà che non dovrebbero conoscere.

Fare spallucce su questi aspetti mi pare riduttivo.

Blessed be
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Inviato il: 8/1/2006 14:55
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#48
Dubito ormai di tutto
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Da u-oy-topos middle Oceania
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Vince': e' certo che va avanti.
Ma e' altrettanto certo che molti non sono ancora in grado di vederla.
Magari, siamo tutti qui, apposta. .


certo, ma non è iniziando a vedere dio che vediamo cosa sta succedendo intorno a noi. Puoi vedere "la cospirazione" in modo più diretto e meno dispersivo dando un'occhiata fuori la finestra. Certo che siamo tutti qui a posta, ma cercando di capire il cncetto di dio sembra che siamo qui apposta a cercare di non vedere, o quantomeno ritardare la visione. la questione teologica ce l'ho in una parte dei miei pensieri, ma quando voglio vedere chi sta giocando con la mia vita i miei pensieri si focalizzano su quello che percepisco a stato razionale, non perché sono un estremo razionalista, bensì perché è il modo più immediato per me, attualmente, per prendere coscienza. Ciò non toglie che per chi crede la via più immediata sia quella di rifarsi al concetto di dio. Ognuno sceglie la sua via, l'importante è che non la perdiamo di vista a discutere quale sia la via migliore....
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 8/1/2006 15:05
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  •  matelda
      matelda
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#49
Ho qualche dubbio
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Interessante è anche come nel sufismo vi sia la presenza di un Polo e di due Imam, e, mentre il Polo è fisso è immutabile, gli Iman sono uomini che hanno sviluppato una particolare coscienza di sè e del cosmo e hanno quindi il compito di tenere uniti i legami tra il cielo e la terra. Tuttavia, almeno secondo un certo tipo di dottrina sufica, il Polo non esisterebbe senze gli Imam, che diventano così quasi "più importanti" del Polo stesso.

Trovo sia davvero mirabile questo concetto: l' uomo ha la possibilità di divinizzarsi, è a immagine a somiglianza, nostro compito è potenziare questa somiglianza.
Infatti, ed è stupendo questo antico detto, " Dio è il corpo, Dio è l'essere, noi siamo le mani di Dio".

A proposito della divinità al femminile, oltre al culto della Magna Mater di cui però si sa molto poco, è interessante la figura della Shekinà, l'emanazione femminile del dio ebraico, colei che va in giro per il mondo a cercare le particelle lumisose di Dio che si sono disperse in seguito alla Caduta.

Buon pomeriggio,
m
_________________
Una donna soletta che si gia, danzando e scegliendo fior da fiore, ond'era pinta tutta la sua via...Pg XXVIII
Inviato il: 8/1/2006 15:10
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  •  bianca
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#50
Mi sento vacillare
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Citazione:
Se anagrammiamo la parola dio esce fuori odi..o,non è che l'uomo odia la sua incapacità di capire?




Di certo non la ama!

L'uomo ha sete di controllo, l'incognita lo turba profondamente.

Un dio "addomesticabile" è quello che ci vuole!
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Il futuro dell’uomo
è a una drammatica stretta
ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 8/1/2006 16:52
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  •  bianca
      bianca
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#51
Mi sento vacillare
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Da bologna
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Citazione:
Non so se avete mai guardato il cielo in una notte stellata a cuore sgombro…


accidenti se lo guardo!

e penso al fatto che noi uomini abbiamo un sacco di presunzioni!
(così piccini piccio')

Guardare le stelle?

e un filo d'erba, un sasso, una ghianda, una formica..e giù verso le cose invisibili ma presenti ..no?

L'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande si equivalgono.












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Stefano Benni
Inviato il: 8/1/2006 17:08
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#52
Sono certo di non sapere
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L'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande si equivalgono.

Bel pensiero Bianca, allora nemmeno tu sei immune agli insegnamenti del tre volte grande Ermete…

Guardare le stelle?

e un filo d'erba, un sasso, una ghianda, una formica..e giù verso le cose invisibili ma presenti ..no?


Mi hai fatto venire in mente uno splendido libro che avevo letto qualche tempo fa, di Rémy Chauvin, etologo , direttore del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica (CNRS), docente di psicofisiologia alla Facoltà delle Scienze di Strasburgo e professore di etologia e sociologia animale alla Sorbona di Parigi.

Si intitola “Dio delle stelle, Dio delle formiche”, e l’autore, massima autorità mondiale nello studio dei comportamenti sociali delle formiche, parte da alcune straordinarie scoperte fatte osservando la vita di questi animaletti per arrivare a disquisire in maniera molto poetica di Dio e della Creazione.

Qui una scheda sull’autore e sul libro.

Blessed be
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  •  yarebon
      yarebon
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#53
Dubito ormai di tutto
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Penso che l'uomo non ha trovato ancora Dio perchè di esso ha una concezione errata e limitata, prima di tutto cerca fuori di se Dio, come se fosse un oggetto, una persona, uno spirito. La famosa frase dell'astronauta che ritiratosi dallo spazio affermò di non aver visto Dio è emblematica. Vedere Dio come un prodotto esterno e differenziato da noi vuol dire dargli attributi e soprattutto contenerlo nella creazione dalla quale quindi ne sarebbe influenzato egli stesso.
Qualcuno ha citato Trimegistro, è da qui penso che bisogna partire, dal come in alto così in basso: se il sistema solare é formato da un sole in cui ruotano attorno dei pianeti, il piccolo l'atomo è la rappresentazione di un mini sistema solare in cui gli elettroni ruotano intorno al suo nucleo! Se come in alto così in basso, allora l'uomo è un essere divino o almeno è scaturito dal principio originario di cui fa parte e ne è egli stesso una parte, caduto nella trappola del dualismo, dell'io e del tu e della separazione, siamo gocce che si sono separate dall'oceano primordiale da cui proveniamo. Secondo me è da presuntuosi voler dare attributi e cercare di descrivere Dio, è una di quelle domande che nella nostra condizione umana rimarranno senza risposta come la domanda: ma vi è stato mai un principio o non esiste ne un principio e ne una fine? insomma la domanda prima l'uovo o prima la gallina? Non si può spiegare l'infinito, lo si può solo ammirare!
Inviato il: 8/1/2006 21:33
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#54
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Si intitola “Dio delle stelle, Dio delle formiche”, e l’autore, massima autorità mondiale nello studio dei comportamenti sociali delle formiche, parte da alcune straordinarie scoperte fatte osservando la vita di questi animaletti per arrivare a disquisire in maniera molto poetica di Dio e della Creazione.


Obbbbiezione, vostro onore!
Qui, si e' tentato ripetutamente di influenzare la corte e la giuria popolare con titoli chiaramente plagiati, e palesemente di parte, e con titoli di studio e cattedre universitarie irrilevanti tanto quanto il fatto che siano frutto di indottrinamento di tipo... scelga lei, avv. santa, se religioso, o statalista... o entrambe le cose. Quindi, allineato comunque.
O vale solo per chi parla di baluba?

Ha ribadito, avv. santa, la Prova "del cervello in contatto con l'extraterreno", ma spiegare con un concetto ancora da spiegare, mi sembra anch'esso un'atto di fede da credere, nulla a che vedere con il Perche' di questo forum..

Non solo si presenta con un titolo con una "doppietta" (dio, dio) e che con un salto carpiato ti rimanda alle stelle, cielo, dio, per poi, dopo aver ribadito, ti porta fin sotto i piedi, a questi esserini, minuscoli, che paiono ancora piu' piccoli, se possibile, dinnanzi alla doppietta... bravo, quasi satanico!... ma prova, anche, ad accaparrarsi il pensiero del teste bianca (chiaramente discordante con la sua tesi)
che le stava chiarendo il concetto che si puo' elevarsi ad un livello superiore anche senza il bisogno del divino.



...uhmmmmmm... non mi piace fare l'avv.... troppo rissaioli...

mc
Inviato il: 9/1/2006 0:57
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#55
Sono certo di non sapere
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Ciao Mc

mi hai fatto morire nelle vesti di avvocato… hehehe..

Ho solamente fatto un ulteriore collegamento con un testo che proprio le parole di Bianca mi hanno fatto tornare in mente, tutto qui…

Per ripicca riporto alcuni passi del link sul libro “Dio delle stelle, dio delle formiche”
_________

L'autore […] parte in guerra contro un darwinismo "di stretta osservanza", questa religione nata nel XIX secolo i cui dogmi sono singolarmente invecchiati.
Il punto più interessante, […] è la critica della nozione del caso, […]
Questa nozione di caso -al centro anche della teoria neodarwiniana- sarebbe la causa della disperazione delle società contemporanee.
Essa determinerebbe l'idea ormai profondamente consolidata nelle mentalità che la vita è totalmente priva di senso in quanto sorta dal caso attraverso il gioco cieco delle mutazioni.
Ora per Chauvin questo non è il solo punto, tale idea di caso che si rifà al pensiero greco si fonda su una scienza del tutto rudimentale e contestabile. […]

Proprio studiando certe relazioni assai strette e di estrema complessità, tra animali e vegetali, ci si rende conto che risulta impossibile ritenere il caso l'artefice di simili realtà.
Una selezione ambientale cieca che agisca su variazioni puramente stocastiche, cioè casuali, sia pure per un lungo periodo di tempo (altro mito darwinista), non può dare luogo agli stupefacenti fenomeni di mimetismo che in natura spesso avvengono senza alcun vantaggio per chi li possiede.[…]

Da parte nostra ricordiamo che i darwinisti, ad esempio, non riescono a comprendere nei loro schemi il successo in natura degli organismi asessuati, semplici nella loro visione, accanto a quelli sessuati, estremamente più complessi, tanto che un noto biologo, J.Maynard Smith, ha definito la loro esistenza "uno scandalo evolutivo" (Nature, 324, 1986).[…]

Facendo riferimento a una immagine olista, secondo cui il mondo vivente è "un unico organismo", situato tra i poli del macrocosmo (le stelle) e del microcosmo (le formiche), ambedue regolati dall'Artefice, l'etologo francese afferma che il modo in cui la nostra mente "agisce sul corpo è probabilmente, in sintesi, un esempio di come la volontà evolutiva opera sulla materia animata" […]
Proprio per suffragare questa ipotesi, l'autore riporta i dati di alcuni interessanti, e indiscussi, esperimenti di parapsicologia condotti da Carrol Nash, tesi a verificare se sia possibile influenzare le mutazioni geniche mediante la volontà umana.[…]

Rifiutando di vedere l'evoluzione come un processo lineare che culmina casualmente nell'uomo, Chauvin studia con estrema cura tutte le forme di psichismo, tra cui, importantissima, la "coscienza di sè", presenti anche in gruppi zoologici lontani dall'uomo, come gli uccelli, ricchi di stupefacenti esempi di capacità "riflessiva" (osservazioni in parte analoghe sulla "identità" di primati e uccelli sono state fatte di recente da Danilo Mainardi).

_______

Blessed be
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Inviato il: 9/1/2006 2:13
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  •  bianca
      bianca
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#56
Mi sento vacillare
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Citazione:
MC:con un salto carpiato ti rimanda alle stelle, cielo, dio, per poi, dopo aver ribadito, ti porta fin sotto i piedi, a questi esserini, minuscoli, che paiono ancora piu' piccoli, se possibile, dinnanzi alla doppietta... bravo, quasi satanico!... ma prova, anche, ad accaparrarsi il pensiero del teste bianca (chiaramente discordante con la sua tesi)



Fortuna che qualcuno giunge in soccorso!

Altrimenti sarei finita nelle grinfie del "grande booh" con tutte le scarpe!

Ebbene sì, Santaruina, anche noi "bruti" guardiamo le stelle!
Solo che appunto, come sosteneva MC, non siamo distratti dalle stelle ,perfetto il concetto espresso nella citazione:

Citazione:
che le stava chiarendo il concetto che si puo' elevarsi ad un livello superiore anche senza il bisogno del divino.


La meraviglia è ovunque:
non è un creatore qualsiasi a distrarmi dalla meraviglia del tutto.
E lo vedo lo straordinario di ogni cosa, solo che non voglio etichettarlo.
L'uomo che guarda solo le stelle,talvolta, rischia di inciampare.
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Citazione:
Il futuro dell’uomo
è a una drammatica stretta
ho visto un panda
con la mia faccia sulla maglietta.
Stefano Benni
Inviato il: 9/1/2006 10:37
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#57
Sono certo di non sapere
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Il discorso per analogia e' alla base della formazione del linguaggio umano, si puo' dire che senza analogia non esisterebbe nemmeno il processo deduttivo-induttivo, o in altri termini il processo deduttivo-induttivo ne e' una sua diretta conseguenza.

Ad esempio, supponiamo che il primo uomo delle caverne veda un albero... egli potrebbe chiamare quel particolare oggetto che ha davanti ai suoi occhi con la parola "albero".
Quando tornera' al villaggio e cerchera' di spiegare la sua scoperta, egli dovra' fare un ragionamento per analogia, la sua parola "albero" non sara' piu' indicativa del primo albero che ha visto ( la quercia nana con 3 rami a 35 gradi... ) ma diventera' un concetto per analogia riferito ad un piu' generale concetto "albero" del tipo :"un coso alto, con dei rami, magari ha delle foglie, di legno o non solo, ecc "


Ciao Ziomao

questa tua spiegazione del processo di sviluppo del pensiero ha molti punti interessanti.
Io mi sentirei di fare un’obiezione: il tuo discorso è valido se ammettiamo che l’associazione dei pensieri degli antichi fosse simile alla nostra.
Ovviamente non abbiamo elementi per affermare con certezza che così non è stato, ma io credo che nell’antichità alla vista di un albero il “primitivo” facesse associazioni del tipo “dalla terra verso il cielo, sale verso le stelle, asse celeste…” piuttosto che “legno, foglie, tronco…”.

E’ solo una ipotesi, ma è questo che si intende per linguaggio “analogico”, lo stesso che portava le culture arcaiche nel credere nell’aldilà semplicemente osservando la natura (il chicco di grano muore e una volta sepolto rinasce sotto forma diversa, la luna cala e scompare e poi rinasce, il sole tramonta ma dopo la notte ritorna sempre, per analogia gli uomini muoiono e rinascono in nuova vita, come ogni aspetto del creato).

E’ una visione del mondo che si potrebbe definire “olistica”, la stessa che stanno riprendendo degli scienziati “eretici”, com Fondi, Sermonti o il citato Chauvin, che recupera quella tradizione “ermetica” che sotto forme spesso corrotte ha attraversato l’Occidente e che è ben riassumibile nel detto attribuito ad Ermete Trimegisto “Ciò che è in alto è come ciò che è in basso”. (che anche Bianca dimostra di apprezzare )

Il paragone del mito della caverna di Platone proposto da Nero è molto pertinente, e vorrei tornarci.

Blessed be

p.s.: Bianca: L'uomo che guarda solo le stelle,talvolta, rischia di inciampare.

-dal link di Nero:
Per quel che riguarda il fatto che l'uomo tornato nella caverna non riesca più a cogliere le realtà sensibili,possiamo portare ad esempio la vicenda del filosofo Talete,che guardando le stelle cadeva nei pozzi e veniva deriso per il fatto che voleva vedere le stelle lui che non vedeva neppure cosa c'era per terra.
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Inviato il: 9/1/2006 14:38
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#58
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Fortuna che qualcuno giunge in soccorso!


Socraticamente l'hai avuto il mio sostegno ma non lo hai colto

Citazione:
Non si può spiegare l'infinito, lo si può solo ammirare!


così può parlare solo un puro

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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 9/1/2006 14:43
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#59
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione:
E’ solo una ipotesi, ma è questo che si intende per linguaggio “analogico”, lo stesso che portava le culture arcaiche nel credere nell’aldilà semplicemente osservando la natura


E' proprio quello che intendo per forzatura!.
Parlare o intuire una continuita' temporale, non vedo come possa richiamare il concetto di dio, se non per trovare ad ogni costo una spiegazione indimostrabile, soggettiva, e limitante, che nemmeno si possiede sensatamente... ovviamente, con lo scopo elitarista di rendere la propria consulenza indispensabile alla comprensione, nei confronti degli altri.
Rendere accessibile ma nello sesso tempo limitare, assimilare il tutto al nulla, l'ipotesi al reale, il sovrannaturale alla ragione.
Un continuo MISTERO (simbolo) che e' immerso nel mistero, e si spiega col mistero, in un misterioso modo interiore.

Io ci vedo un meccanismo, chiaro e cristallino.
1) abuso della credulita' popolare.
2) istruzione imperniata sulla dottrina per mantenere viva la "gabbia" divina nella collettivita', il piu' a lungo possibile.
3) omologazione della massa finalizzata al controllo.
4) fornire punti di riferimento, amministrarli e soprattutto interpretarli in relazione ai propri interessi.
5) creare il dualismo bene - male, vero punto forte delle religioni (monoteiste)
6) attuenuare le ripercussioni della propria coscienza, creando un feticcio a cui attribuire tutta la colpa, e poi, a cui chiedere il perdono, mentre, auto concedendoselo, si pensa a come non farlo piu'... per dimenticare tutto appena "ripuliti".

Un po' come un amico immaginario...(confessore, capro espiatorio, rivale, compagno...a seconda dell'occasione...) !



...sono i credenti che hanno iniziato a parlare di schizofrenia, non io... non iniziamo...


ciao

mc

Inviato il: 9/1/2006 17:25
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Re: Perchè è nato il concetto di Dio?
#60
Sono certo di non sapere
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Parlare o intuire una continuita' temporale, non vedo come possa richiamare il concetto di dio, se non per trovare ad ogni costo una spiegazione indimostrabile, soggettiva, e limitante, che nemmeno si possiede sensatamente... ovviamente, con lo scopo elitarista di rendere la propria consulenza indispensabile alla comprensione, nei confronti degli altri.

Secondo me Mc non tieni conto della possibilità che in un passato remoto gli esseri umani avessero un sistema di pensiero totalmente differente dal nostro.
Questa discussione è nata proprio dallo studio scientifico di Jaynes sul cervello umano che potrebbe suggerire proprio una ipotesi di questo genere.

La nostra mentalità è chiaramente eredità del materialismo illuminista ottocentesco, ma potrebbe essere fuorviante trasferire incautamente questo stesso tipo di pensiero ai nostri lontani antenati.

Secondo me questo è anche l’errore che compie la critica di ispirazione marxista quando si occupa di storia delle religioni, ovvero, partendo dall’osservazione del proprio tempo in cui il bene materiale e la soddisfazione edonistica sono i massimi valori trasferisce queste deviazioni indietro nei secoli, nel rivedere la nascita delle forme sociali e religiose quale conseguenza di eterne lotte di classe e tentativi di “controllo sociale”, che non è detto che non ci siano stati, ma che appare oltremodo riduttivo applicare come spiegazione, unica e sufficiente, a qualsiasi fenomeno sociale.

Infine una domanda: se veramente il sentimento religioso non fosse altro che la creazione di caste sacerdotali con l’unica finalità della omologazione della massa finalizzata al controllo, come si spiega che nel caso in cui i sacerdoti delle caste sacerdotali stesse dimostrassero di non godere del “favore degli dei” spesso erano i primi a venir sacrificati sull’altare quali “indegni”?

Sarebbe stato stupido inventarsi una forma di controllo in cui rischiavano di essere i primi a lasciarci le penne, come spesso avveniva.

Così come finivano sull’altare anche i Re che venivano sconfitti in battaglia

Forse c’è dell’altro.

Blessed be

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Inviato il: 9/1/2006 17:45
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