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   Scienza e Tecnologia
  Fornello per combustione senza ossigeno

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  •  ahmbar
      ahmbar
Fornello per combustione senza ossigeno
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Ho ricevuto questa info su di una nuova possibilita' di ottenere fiamme senza consumare alberi, la giro pari pari




Con cinque pezzi di alluminio, anche in Africa possono costruirsi un fornello pirolitico – capace di combustione senza ossigeno – che si alimenta con foglie, rami o scarti agricoli, che produce pochissimo monossido di carbonio (una delle principali cause di morte, nelle cucine del terzo mondo) e che lascia il solo residuo del biochar, il carbone vegetale: un potente fertilizzante, da reinserire nel più virtuoso dei cicli agroalimentari.

. «La sua particolarità – spiega Mulcahy con irrefrenabile entusiasmo – è che sfrutta attentamente la dinamica dei fluidi per ottenere una combustione con un efficienza del 93%, contro il 7-12% di un fuoco aperto». E il procedimento è replicabile su larga scala.

Tutti i pirolizzatori del mondo sono chiusi, per tenere fuori l'ossigeno. Invece, la LuciaStove è miracolosamente aperta in alto: basta gettarci dentro della biomassa, accenderla e, dopo pochi secondi, il calore prodotto innesca la pirolizzazione, aiutata da un piccolo ventilatore laterale.

Dagli ugelli in alto – disegnati in modo da sfruttare tre diversi vortici che si creano all'interno – esce un gas sintetico, fatto di idrogeno, metano e monossido di carbonio. Il quale, bruciando forma una specie di cappa che consuma l'ossigeno impedendogli di entrare, ma al tempo stesso esercita un "tiraggio" verso il basso che fa entrare l'azoto.

«Tre etti di biomassa – spiega Mulcahy – bruciano per quasi un'ora e mezzo, regalando energia termica e, alla fine, lasciando come residuo un etto di biochar. Il quale, è un eccellente fertilizzante ed è capace di stoccare per secoli l'anidride carbonica che era nelle piante».

«Tutti fondi che servono per finanziare la distribuzione della LuciaStove (il nome di questa nuova stufa/fornello) nel Terzo Mondo a prezzi bassissimi, sottocosto, con la formula del microcredito». Migliaia di esemplari sono già stati spediti in Uganda, Indonesia, Zaire, Cameroon, Malesia, Mongolia e Costa d'Avorio.

Un intoppo c'è: il ventilatore che affianca la LuciaStove, richiede corrente. «Ma lo abbiamo già risolto con tre diverse soluzioni – risponde Mulcahy – una delle quali sfrutta la gassificazione coassiale del fornello, autogenerando l'elettricità per la ventola. Anzi, anche di più: ci si può ricaricare il cellulare».
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 1/2/2010 19:17
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
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Quanto sono bassi i costi? Si può autocostruire? Potrebbe essere estremamente utile anche qui in Occidente, non solo nel terzo mondo.
Inviato il: 1/2/2010 19:48
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
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altra tecnologia che secondo me non vedrà mai applicazione... purtroppo.
Inviato il: 1/2/2010 20:05
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Pare che le pessimistiche previsioni di Sitchinite siano fortunatamente fuori luogo : ne hanno gia' prodotte 2 milioni di pezzi e ci sono commesse apocalittiche (1,7 mil solo dalla Finlandia per sostituire le stufe delle saune)


Non solo infatti la Lucia Stove consente di utilizzare, come carburante, materiali poveri fino a ieri considerati un'eccedenza ingombrante, per smaltire la quale le aziende (si pensi, ad esempio, alla filiera dell'agricoltura) dovevano sostenere costi significativi. Ma addirittura produce, come unico "residuo", il biochar, "che è un carbone vegetale - sottolinea Mulcahy - prodotto attraverso la pirolisi, ossia la combustione in assenza di ossigeno. Utilissimo per concimare i campi, e renderli più fertili, riducendo al contempo l'inquinamento".

I cogeneratori basati sulla tecnologia di Lucia Stove, infatti, possono essere alimentati con qualsiasi tipo di biomassa purché abbia umidità inferiore al 30%, compresi quindi gli scarti agricoli di ogni genere che le aziende altrimenti dovrebbero pagare per smaltire. “Un’azienda in questo modo, oltre a risparmiare 30 euro a tonnellata che è il costo di smaltimento dei residui, ha riscaldamento ed elettricità gratis e produce biochar che ha un valore di mercato di 500-600 euro a tonnellata”.


link


Il sole 24ore





Per Red Knight (e chiunque e' interessato)

Il prezzo unitario di una stufa base (un cubo di 15 cm) è di 12 euro. Dal 2008 il progetto è decollato. Abbiamo ricevuto ordini per due milioni di stufe". Ora Nat lo invitano alle Nazioni Unite. E arrivano sponsor come l'italiana AlmoNature, che finanzia il progetto. E Nat ha anche un sogno di crescita culturale per tutti. "Grazie a LuciaStove, che produce elettricità, anche i computer potranno diffondersi capillarmente". Info: http://worldstove.com, worldstove@gmail.com


Album esplicativo

In una pagina e' indicato anche come costruirsela da soli, ma credo che per la esorbitante cifra di 12 euro sia meglio ordinarla

L'unico problema e' che hanno ca 10000 mail al mese, e non so proprio se siano gia' attrezzati per l'uragano di richieste


Infatti, oltre a stufe di dimensioni più grandi e a caldaie, si sta lavorando all'applicazione della tecnologia di Lucia Stove a centrali a biomasse da 1,5 a 50 MW e, in collaborazione con il Politecnico di Milano, a piccoli impianti di cogenerazione, che usano cioè il calore del processo per generare energia elettrica. I costi esatti di questi impianti è ancora presto per saperli, ma il padre di Lucia Stove ci assicura che si tratterebbe di un modo di produrre energia economicamente competitivo con il fotovoltaico. Una soluzione particolarmente conveniente per industrie agroalimentari o aziende agricole, con le quali Mulchahy sta già collaborando, che si vedrebbero ripagate dell’investimento per un impianto da un chilowatt in circa 3 mesi”.
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 1/2/2010 22:44
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  •  rigel
      rigel
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/1/2006
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Citazione:

ahmbar ha scritto:
Ho ricevuto questa info su di una nuova possibilita' di ottenere fiamme senza consumare alberi, la giro pari pari




Con cinque pezzi di alluminio, anche in Africa possono costruirsi un fornello pirolitico – capace di combustione senza ossigeno – che si alimenta con foglie, rami o scarti agricoli, che produce pochissimo monossido di carbonio (una delle principali cause di morte, nelle cucine del terzo mondo) e che lascia il solo residuo del biochar, il carbone vegetale: un potente fertilizzante, da reinserire nel più virtuoso dei cicli agroalimentari.
.


......
Inviato il: 2/2/2010 1:58
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
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Citazione:

I cogeneratori basati sulla tecnologia di Lucia Stove, infatti, possono essere alimentati con qualsiasi tipo di biomassa purché abbia umidità inferiore al 30%, compresi quindi gli scarti agricoli di ogni genere che le aziende altrimenti dovrebbero pagare per smaltire. “Un’azienda in questo modo, oltre a risparmiare 30 euro a tonnellata che è il costo di smaltimento dei residui, ha riscaldamento ed elettricità gratis e produce biochar che ha un valore di mercato di 500-600 euro a tonnellata”.



Prima di cantare vittoria aspetterei un momentino che tale tecnologia venga sviluppata meglio , infatti noto alcuni problemi :

Il primo è l'abbattimento dell'umidità , già è difficile in condizioni normali figuriamoci per piccoli quantitativi.

In tutti i video che si vedono in giro vengono utilizzati i pallets , se è così semplice perchè non fare gli esperimenti direttamente con granulometrie differenti ?

Per migliorare la combustione nei video viene utilizzato un ventilatore , eppure quando si tratta di vendere non se ne fà il minimo cenno.

Sarei curioso di vedere il generatore con cui viene ipotizzata la generazione di elettricità....
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 2/2/2010 8:39
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  •  dino
      dino
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#7
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...avevo già letto su questa nuova tecnologia.... in natura già esiste da sempre, o almeno fin dalla comparsa della prima stella... infatti le stelle ed anche il nostro sole hanno una combustione lentissima e molto probabilmente questo fenomeno è dovuto alla mancanza di ossigeno... se ci fosse presenza di ossigeno una stella potrebbe esaurire il suo combustibile in pochi giorni contro i milioni di anni che arde proprio per mancanza di ossigeno... la genialità di questa tecnologia è proprio aver capito, una volta acceso il fuoco, come separare l'ossigeno dalla fiamma per avere delle prestazioni energetiche di molto superiori alla tradizionale combustione... la genialità è proprio esser riusciti a separare l'ossigeno senza creare una camera ermetica...credo che sia solo l'inizio, questa tecnologia migliorerà e ci porterà ad avere il massimo della energia dalla combustione che raggiungerà tempi che oggi la scienza ufficiale non prevede... ma resto dell'idea che il futuro dell'energia per l'Umanità sarà ricavata dalla compressione dell'aria e non dalla combustione..... ma di certo con la Lucia Stove si potrebbe già compiere un gran passo avanti per la rottura delle catene energetica che rendono ricchi in pochi e schiavi tutto il resto dell'Umanità.... ciaodino
Inviato il: 2/2/2010 10:26
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  •  rigel
      rigel
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#8
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

dino ha scritto:
la genialità di questa tecnologia è proprio aver capito, una volta acceso il fuoco, come separare l'ossigeno dalla fiamma per avere delle prestazioni energetiche di molto superiori alla tradizionale combustione...



....
Inviato il: 3/2/2010 0:28
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#9
Sono certo di non sapere
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Citazione:

ahmbar ha scritto:
Pare che le pessimistiche previsioni di Sitchinite siano fortunatamente fuori luogo : ne hanno gia' prodotte 2 milioni di pezzi e ci sono commesse apocalittiche (1,7 mil solo dalla Finlandia per sostituire le stufe delle saune)



me lo auguro... ma significa che dovrebbe essere usata solo per piccole quantità o lo tesso principio dovrebbe essere applicato su scala industriale?
E' su questo che son scettico... non so se glie lo permetterebbero
Inviato il: 3/2/2010 0:33
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  •  rigel
      rigel
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#10
Dubito ormai di tutto
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spiegazione dei miei post perplessi:


il fenomeno presentato in questo topic si chiama pirolisi, non ha niente a che vedere con la combustione. Affermare che esiste un forno in grado di effettuare una combustione senza comburente è, per definizione di combustione, un assurdità bella e buona.
Inviato il: 3/2/2010 0:39
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  •  dino
      dino
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#11
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

rigel ha scritto:
spiegazione dei miei post perplessi:


il fenomeno presentato in questo topic si chiama pirolisi, non ha niente a che vedere con la combustione. Affermare che esiste un forno in grado di effettuare una combustione senza comburente è, per definizione di combustione, un assurdità bella e buona.



...il comburente c'è... ma non è l'ossigeno, sono i diversi gas estrapolati che bruciano e per un semplice ma intelligente sistema non permettono all'ossigeno di raggiungere ed alimentare la combustione.... risultato è un cospicuo prolungamento dei tempi di combustione, una maggiore potenza del fuoco, ed infine un maggior sfruttamento energetico delle radiazioni emanate.... oltre a non produrre anitride carbonica catturando il Co2 nelle scorie di carbone... è un'idea geniale non c'è che dire... e c'è da crederci visto che la Norvegia ha già pensato di sostituire le caldaie tradizionali che alimentano le moltissime saune del paese con questo geniale ed economico sistema.... ciaodino
Inviato il: 3/2/2010 9:36
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  •  rigel
      rigel
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#12
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

dino ha scritto:
Citazione:

rigel ha scritto:
spiegazione dei miei post perplessi:


il fenomeno presentato in questo topic si chiama pirolisi, non ha niente a che vedere con la combustione. Affermare che esiste un forno in grado di effettuare una combustione senza comburente è, per definizione di combustione, un assurdità bella e buona.



...il comburente c'è... ma non è l'ossigeno, sono i diversi gas estrapolati che bruciano e per un semplice ma intelligente sistema non permettono all'ossigeno di raggiungere ed alimentare la combustione.... risultato è un cospicuo prolungamento dei tempi di combustione, una maggiore potenza del fuoco, ed infine un maggior sfruttamento energetico delle radiazioni emanate.... oltre a non produrre anitride carbonica catturando il Co2 nelle scorie di carbone... è un'idea geniale non c'è che dire... e c'è da crederci visto che la Norvegia ha già pensato di sostituire le caldaie tradizionali che alimentano le moltissime saune del paese con questo geniale ed economico sistema.... ciaodino


dino per favore... che stò ancora ridendo per la tua affermazione sulal combustione stellare
Inviato il: 3/2/2010 9:52
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  •  dino
      dino
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#13
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

rigel ha scritto:

dino per favore... che stò ancora ridendo per la tua affermazione sulal combustione stellare



...se non sbaglio anche in altre discussioni sei partito ridendo.... per poi perdere il sorriso strada facendo... del resto il fornello funzionare l'hai visto anche tu in video... e se l'ONU se ne sta interessando come soluzione nel terzo mondo, e la Norvegia vuole comprare oltre un milione di stufette per alimentarci tutte le saune.... un motivo deve pur esserci... non trovi...!?
ciaodino
Inviato il: 3/2/2010 10:18
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#14
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 13/8/2009
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dirò solo che
fusione nucleare ≠ combustione

Giovanni
Inviato il: 3/2/2010 12:46
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  •  Makk
      Makk
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#15
Mi sento vacillare
Iscritto il: 9/12/2009
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CITAZIONE Rigel
spiegazione dei miei post perplessi:

il fenomeno presentato in questo topic si chiama pirolisi, non ha niente a che vedere con la combustione. Affermare che esiste un forno in grado di effettuare una combustione senza comburente è, per definizione di combustione, un assurdità bella e buona.


Questo spiega che ti diverte prendere per il culo dino perché ha fatto confusione fra termini tecnici.
Non spiega però in cosa i tuoi 3 (tre) interventi costituiscano contributo al thread.

Sei tecnicamente più preciso e competente di dino?
Bravo!
Allora dicci come funziona 'sto cavolo di fornetto, magari continuando a sollazzarti nel prendere per il culo dino, ma dicci *qualcosa*

Quello che ho capito io, lo metto qui di seguito, così puoi divertirti a prendere per il culo anche me

=======================
La pirolisi è un procedimento chimico col quale si applica calore a dei componenti (in questo caso?) organici e li si scinde in composti più semplici.
lo stove genera appunto calore (x combustione delle biomasse come startup) da applicare alle pirolisi.
Una volta innescata (?) la pirolsi, le biomasse si scindono in un gas (woodgas) che viene bruciato a sua volta.
Il woodgas brucia l'ossigeno che dovrebbe arrivare alle biomasse per la combustione, sottraendolo appunto alla combustione delle biomasse con la propria combustione. In pratica "spegnerebbe" la legna o i pellet.
Ma il calore della combustione del woodgas viene utilizzato per continuare la pirolisi, che produce altro woodgas, che bruciando produce calore, che continua la pirolisi e contemporaneamente sottrae ossigeno alle biomasse e via così.

Le biomasse pirolizzate si scindono in woodgas e una carbonella chiamata "biochar".

Quindi lo stove nel suo complesso, fra combustione e pirolisi, restituisce come sottoprodotto il biochar, nel quale viene sequestrato il carbonio, impedendogli di diventare CO2, ma non solo: il carbonio è un ottimo fertilizzante (dicono "ammendante" ma non conosco la differenza), se interrato potrebbe migliorare la qualità di (alcuni non tutti, pare) terreni agricoli.

Il prodotto principe è una fiamma quasi priva di carbonio e meno pericolosa da usare al chiuso (almeno come CO2, perché poi parla di monossido, metano e idrogeno, e non si sa di aromatici, ecc).
Energeticamente è pittosto efficente perché bruciare legna in aria libera disperde molta della propria energia rispetto a quanta se ne usa concretamente per riscaldare i cibi o le persone (solo il 10-20% viene usato, credo).
Il fornetto dà come potere calorico diretto (cucina o riscaldamento) grosso modo lo stesso della combustione in aria libera, ma la dispersione la recupera in calore per la pirolisi e nel produrre la carbonella: il biochar ha circa il 20-30% dell'energia calorica originale (infatti potrebbe bruciare) mentre la fiamma di legna restituisce solo cenere incombustibile.
A parità di energia utile, rende meglio come sottoprodotti (considerando fertilizzante, sequestro di carbonio e enerigia calorica intrappolata nella carbonella come "prodotti" diversi)

Altra paraculata della Lucia Stove sembrerebbe essere che il fornelletto è ingegnerizzato abilmente in modo da sequestrare l'ossigeno, mentre per la pirolisi normalmente si crea l'assenza di ossigeno con camere a pressione tecnicamente complicate e ingombranti.

I vantaggi dello stove sono dunque:
- Fornire fiamma da interni meno pericolosa (quanto meno?)
- sequestrare la CO2 invece di disperderla in aria
- restituire fertilizzante
- utilizzare bioresidui (spazzati, cippati, ramaglie, ecc) che di solito vengono semplicemente buttati, quando non sono fastidiosa spazzatura da stoccare e smaltire a pagamento.
- farlo con un sistema che, sebbene molto brillante tecnicamente, è molto facile da produrre, operare, manutenere.

La sua produzione termica "pura" non si direbbe molto superiore a quella della legna in aria libera.
L'efficenza sta tutta nel recupero dell'energia termica EXTRA-COMBUSTIONE (per la pirolisi e imprigionata nel biochar), che altrimenti andrebbe dissipata e che invece lo stove usa per fare cose utili e intelligenti.

La parte che si usa per la cottura o per scaldarsi è comunque una combustione (di woodgas).
Mentre per la produzione del sottoprodotto (il biochar) si usa sia la combustione del gas (in presenza di ossigeno) che la la pirolisi (in assenza di ossigeno o quasi)

AMMESSO E NON CONCESSO che io abbia capito bene, diciamo che non è proprio banale da spiegare e che dino avrà capito male, si sarà spiegato peggio, sarà un troll, ecc ma la combustione da qualche parte c'è e l'assenza di ossigeno da qualche altra pure...

... non sarà stato eccessiva la tua rampogna?
Inviato il: 3/2/2010 13:46
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#16
Sono certo di non sapere
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"La pirolisi è un procedimento chimico col quale si applica calore a dei componenti (in questo caso?) organici e li si scinde in composti più semplici.
lo stove genera appunto calore (x combustione delle biomasse come startup) da applicare alle pirolisi.
Una volta innescata (?) la pirolsi, le biomasse si scindono in un gas (woodgas) che viene bruciato a sua volta.
Il woodgas brucia l'ossigeno che dovrebbe arrivare alle biomasse per la combustione, sottraendolo appunto alla combustione delle biomasse con la propria combustione. In pratica "spegnerebbe" la legna o i pellet.
Ma il calore della combustione del woodgas viene utilizzato per continuare la pirolisi, che produce altro woodgas, che bruciando produce calore, che continua la pirolisi e contemporaneamente sottrae ossigeno alle biomasse e via così."



a me sembra di capire invece che si sfrutti una certa dinamica per trarre l' azoto dall' aria e utilizzarlo per la radicalizzazione pirolitica. questo giustificherebbe l' approssimazione ad affermare che é 'senza ossigeno'.
E' vero che non si dovrebbe parlare propriamente di combustione... la combustione coinvolge per forza una ossidazione, ottenuta anche con cloro, fluoro o altri gas... la pirolizzazione é cosa diversa.

Diciamo che aiuterebbe se i produttori divulgassero le formule e la cinetica di reazione della luciastove.

"Altra paraculata della Lucia Stove sembrerebbe essere che il fornelletto è ingegnerizzato abilmente in modo da sequestrare l'ossigeno, mentre per la pirolisi normalmente si crea l'assenza di ossigeno con camere a pressione tecnicamente complicate e ingombranti."

si la luciastove é un ottimo concentrato se effettivamente si limita a quel dispositivo, ma per quanto riguarda la pirolisi non é quello il metodo di estrazione dell' ossigeno.
Generalmente l' assenza di ossigeno é 'assenza stechiometrica' non estrazione. Cioè l' ossigeno é effettivamente presente ma ne viene ridotta la concentrazione nell' ambiente (tramite azoto caldo in genere) fino a percentuali tali da non farlo partecipare alla reazione.
Inviato il: 3/2/2010 14:08
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#17
Sono certo di non sapere
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Citazione:
la combustione coinvolge per forza una ossidazione, ottenuta anche con cloro, fluoro o altri gas...

l' ossigeno é effettivamente presente ma ne viene ridotta la concentrazione nell' ambiente (tramite azoto caldo in genere) fino a percentuali tali da non farlo partecipare alla reazione.

Esattamente, e spiegato a prova di imbecille tecnofobico.

E tutto questo con 5, dicasi 5, pezzi di alluminio?

Cosi' a naso mi pare una baggianata, e fino a che non spiegheranno qualcosa su come effettivamente possa funzionare mi pare il caso di archiviarla in compagnia degli arnesi di ciaodino.

O magari neanche loro hanno brevettato l'invenzione perche' c'e' un complotto per non fargliela brevettare?
Boh...
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 3/2/2010 14:23
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#18
Dubito ormai di tutto
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Ho visto il filmato, non discuto la praticita` dell`invenzione, ma ho qualche dubbio sui termini utilizzati:

1) l`inventore (molto simpatico!) parla di fiamma blu-azzurra ma nel filmato a me sembra sempre rossa !?

2) la fiamma Fibonacci !? questo termine e` molto insistito, ma non spiega quale sarebbe il vantaggio, a parte forse quello estetico ?, c`e` da dire che gli americani sono fissati con Fibonacci (cito solo Elliott e la sua teoria omnicomprensiva del mondo secondo la serie di F.)

3) la carbonella e` chiamata biochar, perche` chiamarla con questo nome abbastanza fuorviante? mi pare di capire che si chiami cosi` la carbonella che sequestra la co2, questo nome non si puo` dare pero` in maniera preventiva! chiaramente dipende dall`uso di questa carbonella (cioe` se poi la brucio la co2 viene rilasciata).

Puntualizzo anche che la carbonizzazione (e il mestiere di carbonaio) e` vecchia come il mondo.
Inviato il: 3/2/2010 14:28
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#19
Dubito ormai di tutto
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Da Milano
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I principi fisici (o chimici) chiamati in gioco a me sono sconosciuti, perche' sono un ignorante

Mio fratello ne ha appena ordinata una, cosi' potro' vederla al lavoro

Ma non mi sembra possibile dubitare del fatto che funzioni, nei link che ho indicato sopra nessuno mette in dubbio la sua efficacia ne', tantomeno, la sua economicita' e innovazione rispetto ad un fornello tradizionale

Se qualcuno si vuole sbizzarrire, ci sono anche le istruzioni per farsela in casa, con buona pace di chi accusa l'autore di non essere in piu' che buona fede



Per cio' che riguarda i commenti di Rigel, si vede che lui e' capace di esprimere il concetto di equivalenza di una combustione "normale" in maniera migliore di quanto fatto dall'inventore
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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 3/2/2010 14:45
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  •  rigel
      rigel
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#20
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

dino ha scritto:
Citazione:

rigel ha scritto:

dino per favore... che stò ancora ridendo per la tua affermazione sulal combustione stellare



...se non sbaglio anche in altre discussioni sei partito ridendo.... per poi perdere il sorriso strada facendo... del resto il fornello funzionare l'hai visto anche tu in video... e se l'ONU se ne sta interessando come soluzione nel terzo mondo, e la Norvegia vuole comprare oltre un milione di stufette per alimentarci tutte le saune.... un motivo deve pur esserci... non trovi...!?
ciaodino


ma se a forza di ridere alle tue stronxate ho rischiato una paresi facciale!!

Poi non ho mai detto che il forno di questo topic non può funzionare ho solo detto che la pirolisi non è una combustione.
Inviato il: 3/2/2010 14:49
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#21
Sono certo di non sapere
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ci sono anche le istruzioni per farsela in casa

Quelle me le sono perse, dove sono? Se si puo' fare a casa sarebbe il caso di vedere come funziona...
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Inviato il: 3/2/2010 14:53
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  •  rigel
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#22
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ahmbar ha scritto:
I principi fisici (o chimici) chiamati in gioco a me sono sconosciuti, perche' sono un ignorante

Mio fratello ne ha appena ordinata una, cosi' potro' vederla al lavoro

Ma non mi sembra possibile dubitare del fatto che funzioni, nei link che ho indicato sopra nessuno mette in dubbio la sua efficacia ne', tantomeno, la sua economicita' e innovazione rispetto ad un fornello tradizionale

Se qualcuno si vuole sbizzarrire, ci sono anche le istruzioni per farsela in casa, con buona pace di chi accusa l'autore di non essere in piu' che buona fede



Per cio' che riguarda i commenti di Rigel, si vede che lui e' capace di esprimere il concetto di equivalenza di una combustione "normale" in maniera migliore di quanto fatto dall'inventore


la pirolisi non è una sua invenzione, lui ha inventato solo un forno che a quanto pare aumenta l'efficenza rendendo possibile l'utilizzo tella pirolisi tramite un fornelletto portatile.

Ribadisco: pirolisi non è combustione
Inviato il: 3/2/2010 14:54
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  •  sitchinite
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#23
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Citazione:

ahmbar ha scritto:


Ma non mi sembra possibile dubitare del fatto che funzioni, nei link che ho indicato sopra nessuno mette in dubbio la sua efficacia ne', tantomeno, la sua economicita' e innovazione rispetto ad un fornello tradizionale


almeno nel mio caso non dubito che funzioni, le immagini sono eloquenti... mi perplime la spliegazione che viene data del meccanismo con cui funziona... la spiegazione é incoerente nei termini e nei principi spiegati... ma potrebbe anche trattarsi di semplice approssimazione...
d' altro canto quando si fa un video divulgativo non sempre si presta attenzione alla terminologia che ai più potrebbe risultare ostica.
Inviato il: 3/2/2010 15:05
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  •  doktorenko
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#24
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rigel ha scritto:

la pirolisi non è una sua invenzione, lui ha inventato solo un forno che a quanto pare aumenta l'efficenza rendendo possibile l'utilizzo tella pirolisi tramite un fornelletto portatile.

Ribadisco: pirolisi non è combustione


E neanche fusione nucleare

L`invenzione potrebbe chiamarsi `pyrolysis for the masses from the (bio)masses`
Inviato il: 3/2/2010 15:05
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  •  Pyter
      Pyter
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#25
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Il ventilatore in realtà non sarà un potente fornetto a microonde?
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Inviato il: 3/2/2010 15:08
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  •  dino
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#26
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Citazione:

rigel ha scritto:

la pirolisi non è una sua invenzione, lui ha inventato solo un forno che a quanto pare aumenta l'efficenza rendendo possibile l'utilizzo tella pirolisi tramite un fornelletto portatile.

Ribadisco: pirolisi non è combustione



....infatti il geniale inventore ha soltanto realizzato un dispositivo in grado di sfruttare il fenomeno della pirolisi con uno strumento semplice affidabile ed in grado di far bollire l'acqua molto velocemente ad un costo molto contenuto... questo significa vapore e dal vapore si ottiene elettricità oltre a riscaldare casa con sauna... il tutto con una manciata di pillet....

...è combustione o no non cambia molto... l'importante che sia una forma di energia in grado di tirare fuori dalla merda tutti quelli che sembrano esser nati il giorno sbagliato e nel luogo sbagliato... ciaodino
Inviato il: 3/2/2010 16:25
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  •  ivan
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#27
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Avanzo delle perplessità apprezando purtuttavia la nobiltà dell'intento.

In primis ci andrei cauto con l'affermazione che i residui carboniosi siano "bio" e che tout courts possano essere smaltiti sic et simpliciter quali fertilizzanti.

Il carbonio ha la spiacevole caratteristica di formare la grafite quando gioca con il calore; ma i fogli di grafite che così si formano si spezzettano subito creando una classe di composti detti idrocarburi policiclici aromatici che a loro volta si divertono ad interferire con i complessi sistemi della biologia dei viventi andandosi a ficcare giusto giusto tra le pieghe di dna, rna e proteine combinando così casini vari.

Lo stesso meccanismo della combustione, poi, porta a nozze i pezzi fenolici della lignina con lo il buon partito noto come ione "cloruro" ( cioè il comune sale da cucina, ubiquitario), dalla negazione dei composti fenolici della lignina e dello ione cloruro, con un pò di rame- ubiquitario anch'esso- quale testimone di nozze , nasce la diossina, la quale non avendo tanta voglia di svolazzare e di incontrare la per lei fatale radiazione ultravioletta per via del fatto che è obesa , rimane adesa alle particelle di cenere e carbone.

Se la particelle di carbone e cenere aventi in grembo la diossina, finiscono nell'ambiente, nell'atto di negare se stessi nelle braccia dell'entropia si liberano del loro scomodo fardello passandolo ai batteri, ai miceti, e agli orgnismi viventi del suolo.

Alla diossina una volta libera, così come a tanti umani, piace far carriera e inizia a scalare la catena alimentare: passa dal batterio al verme, alla pianta, al mammifero e infine ai sapiens.

Certo, idrocarburi policiclici aromatici e diossine si formano pure nel fumo di sigaretta, figurasi poi nel barbecue, quindi nulla di nuovo sotto il sole, ma non vedo perchè quei residui carboniosi dovrebbero essere piu' bio della cenere del barbecue domestico.

Purtuttavia la cenere derivante dalla combutione di biomasse può andare quale fertilizzante - per recuperare così il potassio e gli altri preziosi elementi della fertilità - , ma appunto, dev'essere cenere, non residuo carbonioso e non deve covare in sè quantità apprezzabili di diossina.

E ammesso che il residuo sia cenere, non è che la medesima sia un toccasana per il suolo, anzi.

Il problema della cenere è in essa il protone è fuggito via per i cieli in compagnia dell'ossigeno e se di protoni c'è ne sono pochi in giro, bè si crea un ambiente alcalino cosa che precipita gli elementi della fertiltà in uno stato di scarsa mobilità e disponibilità.

E così, all'immenso digestore che è il suolo, la cenere innalza il pH e man mano che il pH sale i batteri muoiono, le radici si ustionano e seccano, gli elementi della fertilità diventano insolubili, l'ammoniaca fugge via e il suolo diventa alla fine sterile.

Insomma , un bel casino.

Tan'è vero che gli antichi romani con cavolo che mettevano la cenere sic et simpliciter suol suolo agrario: prima la mescolavano il letame, che è una massa acida in fermentazione, e poi spandevano il fertilizzante così ottenuto sul suolo agrario.

Poi c'è un aspetto che non è chiaro, forse ho capito male, nel qual caso chiedo venia.
Si parla che nel sistema entra azoto, ma si fa capire che entra solo azoto .
Se così fosse, non è chiaro come fanno a far entare selettivamente solo l'azoto : l'azoto sta in buona compagnia con l'ossigeno e gli altri gas dell'aria, figurarsi se si sogna di lasciarli senza un motivo serio tipo un setaccio molecolare, un impianto di frazionamento d'aria liquida o una batterio con la fissazione dell'azoto quale mania esistenziale.

Ma non finisce qui, la molecola dell'azoto è fatta di due atomi che litigano sempre tra di loro: "quest'elettrone è mio!", "no, non è vero , l'avevo prima io", "piantatela che chiamo Werner Karl e vediamo di chi era per davvero l'elettrone.

E si sa tra i due litiganti il terzo gode. E se il terzo è l'ossigeno, che ha due elettroni da maritare prima che gli diventino vecchi e che non conosce l'idrolitina del cavaliere, bè il guaio è fatto: azoto e ossigeno per via del calore negano se stessi formando così gli ossidi di azoto, belli rossi e birichini .

Gli ossidi d'azoto , come tutti i monelli, se vanno in giro a osservare le meraviglie del creato ma anche a fare marachelle: se incontrano, ad esempio, il pirene o un altro idrocarburo aromatico scacciano via un protone e gli piazzano un nitro, giusto per incattivirlo un pò di piu' quanto rimane incastrato tar el pieghe di un cromosoma.

Insomma, la combustione di biomasse è sempre una cosa non indolore, per quanto raffinata essa possa essere.

L'ironia è a tutt'oggi, nel 2010, ci tocca inseguire l'energia del sole sottraendola con le buone con le cattive alla biomasse, che con infinita pazienza la sottraggono agli sfuggenti fotoni del sole .

Non so, nel 2010 ci si aspetterebbe che vendessero dei pellets di antimateria, che con un grammo ci cucini per dieci anni, fai centomila chilometri e ti avanza pure.

Nel 2010 a vedere mille e uno modi diversi di bruciare biomasse per spremere un pò di energia, non so, mi vien da piangere.
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You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 3/2/2010 22:02
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  •  Fabrizio70
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#28
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Comunque mi sembra la scoperta dell'acqua calda , ecco altri sistemi simili :

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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
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Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#29
Sono certo di non sapere
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Ma quando fa la prova con il tubo lungo :
USA UNA BOMBOLA DI GAS SOTTO IL TAVOLINO... !!!! Eheheh...

A parte di scherzi: cosa sta smanettando li sotto ?? Il ventilatore e' regolabile?


Boh...

mc
Inviato il: 3/2/2010 23:02
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  •  dino
      dino
Re: Fornello per combustione senza ossigeno
#30
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ivan ha scritto:

Non so, nel 2010 ci si aspetterebbe che vendessero dei pellets di antimateria, che con un grammo ci cucini per dieci anni, fai centomila chilometri e ti avanza pure.

Nel 2010 a vedere mille e uno modi diversi di bruciare biomasse per spremere un pò di energia, non so, mi vien da piangere.



...anch'io credo che l'Umanità meriti di meglio.... ma siamo ingabbiati in un sistema che frena lo sviluppo per mantenere il dominio... con risultati tragici per una gran parte dell'Umanità....

...da ciò che ho capito il concetto funzionante della Luciastove esiste già da tanto tempo, quello che è stato fatto è di ingegnerizzare il sistema da renderlo semplice ed alla portata di tutti... dunque ben venga la Luciastove a sottrarre quote di mercato ai mercanti di energia e rendere dignitosa l'esistenza di molti esseri Umani che faticano a rincorrerla....

...ingegnerizzare al meglio un sistema che agli occhi di tutti rende molto in termini energetici a costo molto contenuto... potrebbe portare alla creazione di mini centrali a vapore capaci di produrre energia elettrica e diversificare il suo utilizzo.... avere energia autoprodotta permetterebbe lo sviluppo di tanti villaggi e comunità ora impossibilitati a fronteggiare i prezzi di mercato dell'energia, congelando il loro sviluppo.... pompare acqua, irrigare i campi e coltivare cibo è tutto ciò che hanno bisogno per uscire dalla disperazione un terzo della popolazione mondiale.... la Luciastove che usa carburante comunemente reperibile quasi ovunque e dunque non monopolizzabile sfugge al sistema di controllo delle energie... inoltre le sue caratteristiche non inquinanti e la sua capacità di riammettere le scorie nel ciclo vitale la rendono apprezzabile anche agli occhi di tutti quelli che vorrebbero vivere in un mondo più pulito....

... sono certo però che si possa far meglio... è il concetto errato di energia e la definizione forzata imposta della scienza ufficiale che ne delimita la sua potenzialità naturale... ma questo fa gioco a chi domina il mondo ad ai biechi vantaggi che trae questa scienza ufficiale che gli fa da portavoce.... ciaodino
Inviato il: 4/2/2010 9:26
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