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   Recensioni Cinema
  Nostalgia e labirinti a Shutter Island

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  •  Calvero
      Calvero
Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Da una parte le nostre affermazioni alla Vita, tremano, inciampano; vengono ferite, lacerate, investite... e la nostra mente si contorce, reagisce, cerca la Vita: <<Legittima Difesa! vostro Onore>> a volte questa potrebbe essere quasi un imprecazione per tutelare i nostri orrori; le nostre colpe.

Da un'altra parte la ricerca di una memoria Kafkiana attraverso lo stilismo visivo del thrilling e di tutti i suoi, perché no?, bellissimi luoghi comuni che lo distinguono, ci ammaliano: quelle impronte chiamiamole <<ad effetto>> di una figura che, scorgendosi tra le nebbie misteriose delle vicende che odorano di Noir o, se vogliamo, di Paura... si avvicina...



Meglio degli anni "50, in America, non poteva essere ambientato: gli anni del dopo guerra, dove ancora molte ferite e tanti drammi odoravano di fresco e, soprattutto, si respiravano attraverso una coscienza comune; in una collettività ancora, in parte, genuinamente ignorante; messa alla sbarra da un progresso che incalzava, stordiva, confondeva.



Tutto pare strabordare all'inizio, in questa pellicola: gli stessi costumi del protagonista sembrano portati come si portano alle recite scolastiche, ma il crescendo, nonostante una certa pedanteria, non molla mai e piano ..piano veniamo condotti attraverso una presa di coscienza che, se abbiamo voglia di lasciarci andare, ci porta alle conclusioni e il piombo diventa "Oro". Oro, ben inteso, a livello di equilibri ristabiliti. Così i personaggi diventano Vivi come all'inizio non potevano essere.



I sogni a volte ci invadono, e quando si frantumano riescono a ledere con un impatto così improvviso, da farci dimenticare chi siamo. In questa prospettiva Shutter Island non dice certo qualcosa di nuovo, ma sublima il concetto degli internati e dei malati di mente attraverso un percorso che prende le distanze da tutti quelli che giudicano senza il minimo di empatia necessaria. Un percorso forte, e surreale solo se sono gli altri a viverlo... poiché quando le distorsioni della sofferenza si avvinghiano ai lumi della ragione, nulla è più surreale, ma tutto diviene tremendamente crudo.



Così, anche registicamente, Scorsese ha mosso una Pedina sulla scacchiera della sua carriera cercando un ritorno al "fumetto cinematografico" (questa la nostalgia). Soltanto a visione terminata, all'ultima frase dell'ultimo dialogo, solo allora ci si rende conto e ci si sente fragili. Fondamentalmente fragili; piccoli (questi i labirinti). Si comprende come il caleidoscopio della vita, quando smette di far luccicare i miraggi che cercano tutte le strade per farci sopravvivere, impatta con la realtà e ci dice quanto nella pazzia le scintille chiedono aiuto; quanto si può rimanere SOLI ma veramente soli, anche quando fino a un attimo prima tutto poteva dirci il contrario.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 8/3/2010 0:20
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Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
Messaggi: 916
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Il film è tratto da un romanzo di Dennis Lehane (L'Isola della Pazzia): conoscendo l'autore e vedendo il nome di Scorsese, ho pensato fosse una buona opera.
Viceversa il film, a parte un paio di buone idee, pare contornato da una serie di rimandi ad altre opere (A Beautiful Mind, Kafka, From Hell) che allo spettatore non edotto possono sembrare spunti originali, ma che tali non sono.
Personalmente l'ho trovato di una lentezza esasperante, condito dai soliti luoghi comuni sui nazisti (la psichiatria britannica era molto più avanzata di quella inglese!) e da una psichiatri più in tema con la Legge Basaglia ante litteram che con il Candidato Manciuriano (nella versione del 1961).
Che dire? Un'occasione persa, per lo meno sino alla Director's Cut :(
In questi giorni, tra l'altro, è emersa la sperimentazione di LSD made in CIA in terra francese!
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Inviato il: 15/3/2010 19:01
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  •  Zenit
      Zenit
Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/8/2009
Da
Messaggi: 263
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propaganda psichiatrica? certamente, e la propaganda anti"complottista"...?
avete notato il riferimento (evidentemente derisorio) all'MK-Ultra??
avete notato quando il 'professorone' deride i "compotti satanici"????
Inviato il: 15/3/2010 19:34
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:


Viceversa il film, a parte un paio di buone idee, pare contornato da una serie di rimandi ad altre opere (A Beautiful Mind, Kafka, From Hell) che allo spettatore non edotto possono sembrare spunti originali, ma che tali non sono.



devo ancora comprendere quando la non/conoscenza di certe tematiche possa influire sulla valenza artistica di un opera (in negativo e/o in positivo)...

Citazione:

Personalmente l'ho trovato di una lentezza esasperante


una certa <<lentezza>> (ho scritto pedanteria io, a riprova che non hai tutti i torti) è più che legittimo sottolinearlo, ma <<esasperante>> è una cazzata stratosferica. E vai con gli assolutismi di bassa lega. Forse abituati ai frullati di "cinema" moderni si è persa la capacità di assaporare con lentezza i film che tali devono essere, se vogliono mantenere uno stilismo retrò..

Citazione:

, condito dai soliti luoghi comuni sui nazisti (la psichiatria britannica era molto più avanzata di quella inglese!)


..vorrei vedere se in una storia ambientata negli anni "50, non fosse vivo nell'inconsio collettivo della gente degli eventi freschi di giornata. Sarebbe stato un luogo comune se in una storia ambientata ai giorni nostri qualche vecchio metaforizzasse i suoi ricordi storici, con gli eventi presenti. E sarebbe stata un'ipocrisia se avessero saltato quelle correlazioni.

Cosa che, oltretutto, è stata Ri-bilanciata da Scorsese nei dialoghi "pazzi" di Di Caprio, quando propone un j'accuse pesante all'America attraverso le sue paroanoie, insinuando il dubbio che i nazisti NON erano soltanto oltreoceano. In poche parole hai parlato a sproposito.

Citazione:

e da una psichiatri più in tema con la Legge Basaglia ante litteram che con il Candidato Manciuriano (nella versione del 1961).


1) aprine un discorso apparte, potrebbe essere interessante. 2) Il candidato Manciuriano vola verso altri concetti ..un analogia forzata che se proprio dovevi farla, ma se proprio dovevi, richiedeva ben altre premesse

Citazione:

Che dire? Un'occasione persa, per lo meno sino alla Director's Cut :(


Che dire? .. ma neanche di striscio. Questa è un opera buona, né più né meno. Potevi dire al limite, visto che hai voluto approfondire, che ti aspettavi un opera Ottima. E questo film non è un capolavoro, ma è un Opera Buona.

Citazione:
pare contornato da una serie di rimandi ad altre opere (A Beautiful Mind, Kafka, From Hell)


..quando al Cinema verranno eliminati i rimandi, allora avremo eliminato il 99% dei film. Anche qui è ancora da spiegare dove le ispirazioni e le strutture usate più volte stilisticamente possano avere una valenza negativa per le opere cinematografiche. C'è ancora qualcuno che non comprende le differenze tra Plagio, Scimmiottamenti e scopiazzature.

Mamma mia quante Kolzate hai scritto
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Inviato il: 15/3/2010 19:38
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Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#5
Mi sento vacillare
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Da MMMMMMonza
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From Hell, Kafka e A Beautiful Mind sono fantastici nella paranoia in cui trascinano lo spettatore, sebbene nessuno di questi sia un film "storico", quando viceversa si usa un film come Shutter Island per ricostruire eventi (veri, verosimili o inventati) mi posso arrabbiare un attimino?
D'altronde, avendo pagato 8 euri posso permettermi di criticare a ragion veduta il signor Scorsese.

1. Lentezza esasperante: a che diamine serve lo "spiegone" finale, quando tutto il cinema aveva capito che LUI era il paziente 67 e che moglie e figli erano i suoi? Avrei preferito qualcosa più alla David Fincher (The Game/Fight Club), ma si sa, i miei sono gusti, le tue sono critiche alla Morando Morandini
2. Progetto Paperclip. E lo sproposito si chiama Tavistock Institute, scusa se è poco, ma da un agente federale che ha combattuto in Europa, mi aspettavo qualcosa di più che delle farneticazioni in stile sen. McCarthy (una cosa strana è stata proprio quella delle date: gli esperimenti nord coreani sono stati svelati ben dopo il 1954).
3. Forse il Mono-Dialogo nella grotta è stato il pezzo più interessante...
4. La Director's Cut è di solito la versione in cui il Regista può mettere mano ad alcune cose. Non ho (ancora) letto il romanzo di Lehane, lo aspetto a breve.
5. Scorsese è stato un ottimo regista. In alcune sue opere, tuttavia, lo trovo un po' "distratto". Nel gioco dei rimandi, me lo sarei aspettato più "avvolgente".

In definitiva mi pare un'occasione persa. Attendo con ansia la versione in originale inglese: certi dialoghi non possono essere resi in italiano (ad es. Max Von Sydow nel ruolo dello psichiatra, che non può non ricordare Albert Finney in The Bourne Ultimatum).
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Inviato il: 15/3/2010 19:54
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#6
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:

Kolza ha scritto:
From Hell, Kafka e A Beautiful Mind sono fantastici nella paranoia in cui trascinano lo spettatore, sebbene nessuno di questi sia un film "storico", quando viceversa si usa un film come Shutter Island per ricostruire eventi (veri, verosimili o inventati) mi posso arrabbiare un attimino?
D'altronde, avendo pagato 8 euri posso permettermi di criticare a ragion veduta il signor Scorsese.

1. Lentezza esasperante: a che diamine serve lo "spiegone" finale, quando tutto il cinema aveva capito che LUI era il paziente 67 e che moglie e figli erano i suoi? Avrei preferito qualcosa più alla David Fincher (The Game/Fight Club), ma si sa, i miei sono gusti, le tue sono critiche alla Morando Morandini
2. Progetto Paperclip. E lo sproposito si chiama Tavistock Institute, scusa se è poco, ma da un agente federale che ha combattuto in Europa, mi aspettavo qualcosa di più che delle farneticazioni in stile sen. McCarthy (una cosa strana è stata proprio quella delle date: gli esperimenti nord coreani sono stati svelati ben dopo il 1954).
3. Forse il Mono-Dialogo nella grotta è stato il pezzo più interessante...
4. La Director's Cut è di solito la versione in cui il Regista può mettere mano ad alcune cose. Non ho (ancora) letto il romanzo di Lehane, lo aspetto a breve.
5. Scorsese è stato un ottimo regista. In alcune sue opere, tuttavia, lo trovo un po' "distratto". Nel gioco dei rimandi, me lo sarei aspettato più "avvolgente".

In definitiva mi pare un'occasione persa. Attendo con ansia la versione in originale inglese: certi dialoghi non possono essere resi in italiano (ad es. Max Von Sydow nel ruolo dello psichiatra, che non può non ricordare Albert Finney in The Bourne Ultimatum).


Beh dai ti sei sforzato un pò.. almeno mettendoti alla frusta tiri fuori qualcosa di interessante. Poi, senza offesa, i morandini puoi metterteli in quel posto.. oppure lasciali sugli scaffali, ma non impegnarti a cercare di darmi una linea filosofica di critica che non mi appartiene, cicciobello.

1) Lo spiegone, come lo chiami tu, rientra in un percorso che non voleva sorprendere lo spettatore. Questa è un idea che ti sei fatto tu e solo tu, come il morandini, la vedi a senso unico. Invece era chiaro, appunto, a tutti che fosse lui il paziente ..ma Scorsese ha lasciato il "gusto" di dare allo spettatore la consapevolezza di ragionare da dentro la sua mente. Evidentemente a te sarebbe piaciuto un film che ti sorprendesse sotto quest'aspetto e quando non l'ha fatto ... hai legittimizzato una critica sulla visione soggettiva che avresti preferito.

La Palese struttura filmica di Scorsese che enfatizzava i passaggi con musiche (che oltretutto lui non usa così, a riprova che sottolineava la surreale interpretazione di Di Caprio) e inquadrature che ponevano l'enfasi alle sensazioni labirintiche.. è la riprova che del film, in senso stilistico, non hai capito un cazzo. Non sei neanche a livello Morandini se è per questo.

2) Lui se non ricordo male è diventato Agente Federale dopo. Ed è un sofisma se cerchi di applicare comunque questa dotta psicologia (edit: forse sarebbe meglio dire Psichiatria) all'Opera di Scorsese che, fondamentalmente, era intimista e non di denuncia.

3) Senza il forse. Senza contare che quando ti comoda far trascendere sfumature ti impegni come un dottore, mentre questo passaggio che è portante del Bilanciamento Politicamente scorretto di Scorsese.. chissà perché è meno importante per te ..e non trascende, ma diciamo che non ti va giù.

4) La Directors Cut, salvo rarissimi casi, è sempre e soltanto un operazione commerciale. Io la chiamerei nel resto dei casi <<ripariamo alle cazzate che abbiamo fatto nel film (se il film ha avuto successo)>>, e, perché no, da <<buono>> potrebbe diventare <<ottimo>>

5) Cazzo in questo punto sono d'accordo con te.

Citazione:
In alcune sue opere, tuttavia, lo trovo un po' "distratto". Nel gioco dei rimandi, me lo sarei aspettato più "avvolgente".


vedi che piano cominci a imparare come si scrivono le critiche

Citazione:
Attendo con ansia la versione in originale inglese: certi dialoghi non possono essere resi in italiano (ad es. Max Von Sydow nel ruolo dello psichiatra, che non può non ricordare Albert Finney in The Bourne Ultimatum).


anch'io attendo con fervore
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Inviato il: 15/3/2010 20:15
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  •  Calvero
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Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#7
Sono certo di non sapere
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Zenit ha scritto:
propaganda psichiatrica? certamente, e la propaganda anti"complottista"...?
avete notato il riferimento (evidentemente derisorio) all'MK-Ultra??
avete notato quando il 'professorone' deride i "compotti satanici"????


questo è vero, ma attenzione è ambivalente la cosa... ricordiamoci che la nostra prospettiva non è quella dello spettatore medio. E che, nell'inconscio comune, i matti e i bambini dicono sempre la verità. Il matto è colui che parla con Dio.
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Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#8
Mi sento vacillare
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Sul mono-dialogo nella grotta, ho avuto delle reminiscenze di Jerry Fletcher - Mel Gibson in Conspiracy Theory... tra l'altro gli esperimenti di MK Ultra erano in auge proprio negli anni '50, come dimostra la biografia del dott. Donald Ewan Cameron.
Sulla colonna sonora ho notato la supervisione di un certo Robbie Robertson (The Ghost Dance è sua), anche se certi interludi sono, come hai detto tu, un po' fuori dagli schemi di Scorsese, come se (qui faccio fantacinema) non ci fosse solo la sua mano dietro quest'opera.
Sullo spiegone in cima al faro mi ha ricordato un po' Hitchcock in "La donna che visse due volte", scala a chiocciola stile Dr. Caligari compresa, ma vabbè quelli erano altri tempi

Notte!
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Inviato il: 16/3/2010 0:40
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  •  Calvero
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Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#9
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Kolza ha scritto:
Sul mono-dialogo nella grotta, ho avuto delle reminiscenze di Jerry Fletcher - Mel Gibson in Conspiracy Theory... tra l'altro gli esperimenti di MK Ultra erano in auge proprio negli anni '50, come dimostra la biografia del dott. Donald Ewan Cameron.
Sulla colonna sonora ho notato la supervisione di un certo Robbie Robertson (The Ghost Dance è sua), anche se certi interludi sono, come hai detto tu, un po' fuori dagli schemi di Scorsese, come se (qui faccio fantacinema) non ci fosse solo la sua mano dietro quest'opera.
Sullo spiegone in cima al faro mi ha ricordato un po' Hitchcock in "La donna che visse due volte", scala a chiocciola stile Dr. Caligari compresa, ma vabbè quelli erano altri tempi

Notte!


ottime riflessioni


..soprattutto sul fatto che quelli erano altri tempi, sappi che questa frase si dovrà dire, se si vorrà dirla, sempre più spesso, purtroppo
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Inviato il: 16/3/2010 0:45
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  •  Dr-Jackal
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Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#10
Dubito ormai di tutto
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Non ho ancora visto il film, ma avendo letto (e gradito molto) il libro di quel genio di Lehane, e sapendo che il regista è Scorsese, mi sarei aspettato dei commenti più positivi e soddisfatti...

Il libro è breve e limpido, si legge in fretta, senza fatica, e alla fine il colpo di scena è notevole (nel libro non è affatto ovvio che il protagonista sia il paziente, almeno secondo me).

Mi preoccupa un po' sentire che il film sarebbe lento e prevedibile, dato che il libro è tutto il contrario. Scorsese ha davvero cannato?


(Il libro di Lehane che dovrebbero assolutamente trasformare in un film comunque è "Buio, prendimi per mano".)
Inviato il: 16/3/2010 1:02
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Nostalgia e labirinti a Shutter Island
#11
Sono certo di non sapere
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Scorsese ha davvero cannato?



Rispetto al libro credo sia altamente probabile.

Ma, in questo senso, sono categorico.

O si parla del Libro, o si parla del Film, o si parla del libro rispetto al film o del film rispetto al libro.

E credo che il giudizio di Kolza, in questo senso, sia appropriato.
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Inviato il: 16/3/2010 1:06
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