Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Crollo Torri WTC
  Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
12>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  Teba
      Teba
Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Traduzione in italiano della pubblicazione di David Chandler sul crollo della torre nord, QUI la fonte originale.

Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale




Di David Chandler

B.S., physics, Harvey Mudd College, Claremont, CA
M.A., education, Claremont Graduate University, Claremont, CA
M.S., mathematics, California Polytechnic University, Pomona, CA


Abstract

La linea del tetto della Torre nord del World Trade Center è stata vista in costante accelerazione verso il basso fino al momento della sua scomparsa. Un’accelerazione verso il basso del blocco superiore in caduta implica una forza netta diretta verso il basso, cosa che richiede che la forza resistente verso l’alto sia minore del peso del blocco. Perciò la forza rivolta verso il basso esercitata dal blocco in caduta deve essere stata anch’essa minore del suo stesso peso. Dal momento che la sezione sottostante dell’edificio era stata disegnata per sostenere diverse volte il peso del blocco superiore, la forza ridotta esercitata dal blocco in caduta era insufficiente a schiacciare la sezione sottostante dell’edificio. Per questo il blocco in caduta non avrebbe potuto agire come “pile driver”. L’accelerazione verso il basso della parte superiore può essere spiegata come una conseguenza, e non come causa, della disintegrazione della sezione inferiore dell’edificio.


Introduzione

La distruzione del WTC l’11 Settembre 2001 è stata, da qualsiasi punto di vista, un punto di svolta memorabile nelle questioni mondiali. Più di otto anni dopo quell’evento, le cause dei collassi dei tre edifici più grandi del WTC (WTC 1, WTC 2 e WTC 7) rimangono vivacemente contestate nonostante i rapporti ufficiali delle agenzie governative, prima dalla FEMA e poi dal NIST, cerchino di chiudere definitivamente la questione. Un “movimento per la verità sull’11/9” è nato, comprendendo più di 1000 architetti e ingegneri che stanno richiedendo una nuova investigazione. Gli investigatori del NIST hanno costruito ed elaborato un modello al computer degli edifici, usato per ricostruire le collisioni dei velivoli, ma stranamente non hanno creato un modello per ricostruire gli effettivi collassi delle Twin Towers. Loro hanno condotto le loro analisi siano al punto in cui il collasso comincia, basandosi, come vediamo, su di un modello ancor più semplicistico proposto da Zdenek Bazant[4,5,6,7], il quale concludeva che una volta iniziati i collassi, il collasso totale era inevitabile.

Quella che segui qui è un’analisi che segue le semplicistiche supposizioni spiegate da Bazant. Usando misurazioni e analisi accessibili anche ad una classe che affronta la materia Fisica a livello introduttivo, gli studenti non ancora laureati hanno la facoltà di valutare l’adeguatezza del modello NIST-Bazant. Il loro background di Fisica, anche a questo livello, li rende pronti per una partecipazione intelligente in un dibattito civile significativo.


Il “pile driver”

Le Twin Towers del WTC sono state distrutte in una modalità “top-down”. Più in particolare, la sezione dell’edificio che va dal 98° piano sino alla linea del tetto, è sembrata distaccarsi e accelerare verso il basso attraverso i 98 piani sottostanti. Il meccanismo attrraverso cui è avvenuto questo processo è stato dibattuto sia da parte di coloro che hanno limitato la loro ricerca ad una spiegazione prettamente naturale della catastrofe (impatto degli aerei, incendio e forza di gravità) sia da parte di coloro che cercano di tenere in considerazione tutte le possibili spiegazioni (inclusa la presenza di esplosivi pre-installati). La distruzione di un edificio è un processo complesso, ma la semplice fisica applicata all’osservazione del movimento della linea del tetto può restringere la scelta fra le varie teorie proposte. Noi qui ci concentreremo sui dettagli della distruzione della Torre Nord. E’ stata la prima torre ad essere colpita dall’aereo e la seconda a cadere l’11 Settembre 2001. Può essere identificata dal momento che aveva una grande antenna sul tetto. La teoria pubblicata da Thomas W. Eager e Christopher Musso sul JOM nel Dicembre 2001, [1] e adottata nello studio della Federal Emergency Management Agency (FEMA), ha affermato che le connessioni dei piani si sono rotte a causa dell’incendio, portando ad un collasso “pancake” dei piani. Questa teoria non fornisce una spiegazione del perché anche la struttura del “core” abbia ceduto, ed è stata scartata nello studio del National Institute of Standards and Technology (NIST). Invece, il rapporto NIST si concentra sul cedimento delle colonne. Sulla pagina delle FAQ del sito web del NIST, si legge:

Le conclusioni del NIST non supportano la “teoria pancake” del collasso, che è supposta ad un progressivo cedimento del sistema dei piani nelle torri del WTC. (Il sistema composito dei piani, che connetteva le colonne del core e le colonne perimetrali, consisteva di un reticolo incrociato di travature d’acciaio integrate con una lastra di cemento armato.) Invece, l’investigazione del NIST ha concluso che il collasso era stato causato dalla trazione delle travature dovuta dalla deformazione dei piani presso le colonne perimetrali del lato sud, causando la loro inarcatura verso l’interno e il loro eventuale cedimento. Questo meccanismo necessita che le travature dei piani rimangano fissate alle colonne perimetrali, per questo si esclude il collasso “pancake”.[2]

Dal punto di vista del NIST, l’incendio è stato causa dell’indebolimento ed eventualmente del cedimento di un numero considerevole di colonne perimetrali e del “core” vicino la zona d’impatto. Il seguente è tratto dalla pagina 151 del loro documento riassuntivo, NIST NCSTAR 1.

Innesco del collasso

- Le colonne inarcate della parete sud si piegarono e furono incapaci di sopportare i carichi gravitazionali. Quei carichi si scaricarono quindi sulle colonne adiacenti attraverso i pannelli di connessione, ma quelle colonne allo stesso modo divennero presto sovraccaricate.In una rapida sequenza, questa instabilità si diffuse completamente verso la parete est e la ovest.

- La parte dell’edificio al di sopra della zona d’impatto (vicino al 98° piano), comportandosi come un blocco rigido, si inclinò verso sud di almeno 8 gradi.

- Il movimento verso il basso di questo blocco strutturale fu maggiore di quanto la struttura potesse sopportare, e il collasso globale cominciò.[3]

Una serie di scritti da parte di Zdenek Bazant, [4,5,6,7] assieme a vari co-autori, descrivono ciò che è diventato noto come l’ipotesi “pile-driver”, il quale sembra essere preso in esame da parte dell’investigazione del NIST. Bazant descrive uno scenario in cui la parte superiore dell’edificio rimane rigido nel mentre in cui riduce in macerie la parte bassa della struttura. Solamente quando la parte inferiore della torre è stata smembrata in un unico cumulo di macerie, il blocco superiore della torre si frantuma. Questo processo proposto è diventato noto come un processo “Crush-down” seguito da un processo “Crush-Up”. Esso sostiene che una volta cominciato, il collsso globale diventa inevitabile. Assumendo che l’analisi di Bazant sia logica, il rapporo NIST limita la sua stessa investigazione agli aventi che hanno condotto sino all’”incipit” del crollo, sostenendo che tutto ciò che accadde in seguito ad esso fosse inevitabile e non richiedesse nessuna ulteriore investigazione. Il NIST in tal modo elude dal considerare cosa successe veramente durante il collasso stesso, incluse prove che potrebbero mettere in dubbio la correttezza dell’analisi presentata da Bazant.


La distruzione che accelera

La linea del tetto della Tore Nord risulta cadere improvvisamente in un modo che, molti osservatori poco precisamente descrivono come “caduta libera” o “in quasi caduta libera”. Per misurare il reale movimento della linea del tetto, è stata usata una copia in alta definizione di un video di Etienne Sauret (simile ad una versione disponibile su You Tube[8]). Il video di Sauret mostra la facciata nord della Torre Nord, la quale è distinguibile dalla presenza del foro d’impatto causato dall’aereo. E’ un video particolarmente adatto per i nostri scopi poiché mostra una ripresa quasi a livello e quasi perpendicolare alla parete della torre presa da una telecamera fissa distante. Ci sono vari software che permettono il piazzamento di “markers” su un video clip un frame alla volta, al fine di effettuare un’analisi cinematica. Uno di questi programmi si chiama Tracker,[9] che fa parte del progetto Open Source Physics.[10] Il “frame rate” del video di Sauret, il quale ha un rate standard NTSC di 30.000 fotogrammi ogni 1001 secondi, o approssimativamente 29,97 fps [frames per second, n.d.r.], funge da unità di misura temporale. La scala di misurazione dello spazio verticale è stata calibrata in base all’ampiezza dei piani i quali, a parte per la sky lobby e i piani adibiti alla manutenzione, sappiamo essere di 12 piedi.[11] La posizione sulla verticale della linea del tetto è stata marcata ogni sei fotogrammi (intervalli di 0,2 secondi) e i dati sono stati inseriti in un foglio di calcolo per l’analisi.
(vedi Tabella 1)




Tabella 1: Dati della misurazione video – I numeri di fotogramma rappresentano ogni sesto fotogramma a partire dall’inizio del videoclip. Il frame rate del video è uno standard NTSC, 29,97 fotogrammi per secondo, concedeno un intervallo di misurazione di 0,20 secondi. I valori “y” rappresentano l’altezza della linea del tetto in relazione ad un punto di partenza arbitrario. Le velocità sono state calcolate grazie ad un algoritmo di differenziazione della differenza simmetrica.

Un grafico dell’altezza della linea del tetto a confronto con il tempo (Figura 1) mostra la caratteristica forma a parabola che indica un’accelerazione verso il basso.

La componente verticale della velocità è stata calcolata usando un algoritmo di differenzazione numerica della differenza simmetrica,

Vn = (Yn +1 - Yn-1)/2Δt (1)

Un grafico della velocità a confronto con il tempo (Figura 2) mostra un’accelerazione quasi uniforme dal sesto punto di calcolo della velocità in avanti. Quando la linea del tette comincia a cadere, passa rapidamente ad un moto quasi uniformemente accelerato verso il basso.










































Figura 1: Grafico dell’altezza della linea del tetto (misurata da punto di partenza arbitrario) a confronto con il tempo ad intervalli di 0,2 secondi. Si noti che una volta incominciata la caduta la traiettoria si presenta approssimativamente parabolica.













































Figura 2: La velocità è qui tracciata in funzione del tempo per la linea del tetto del WTC 1. La linea di regressione è calcolata a partire dalla sesta velocità registrata in avanti. L’inclinazione della linea, in questo contesto, rappresenta l’accelerazione: -6,31 m/s2 con un valore di R2 [coefficiente di correlazione, n.d.r.]di 0,997.


Osservazioni

Per queste analisi seguiamo le semplicistiche ipotesi di Bazant [4,5,6,7] trattando la sezione superiore dell’edificio come un blocco solido di massa “m”. Le sole due forze che agiscono sul blocco in caduta sono la forza di gravità (mg) e una forza normale verso l’alto (N) causata dalla sua interazione con la parte inferiore dell’edificio. Applicando la seconda legge di Newton per trovare N, abbiamo:

mg – N = ma (2)

quindi

N = mg – ma (3)


I dati in nostro possesso dimostrano che a partire dal sesto punto di velocità calcolato in avanti, il blocco superiore sta accelerando uniformemente (con un indice R2 di 0,997) con una a=-6,31m/s2, o in altre parole, al 64% dell’accelerazione di gravità .
Per questo valore di a ,

N = mg – 0,64mg = 0,36mg (4)


Perciò la forza normale agente verso l’alto è il 36% del peso del blocco superiore come illustrate nella Figura 3.








































Figura 3: Si consideri la sezione superiore della torre come un blocco di peso mg. Dal momento che l’accelerazione del blocco è stata misurata 0,64g verso il basso, la forza netta che agisce su di esso deve essere 0,64mg. La forza gravitazionale è mg, quindi la forza normale diretta verso l’alto deve essere 0,36mg. La sezione superiore ed inferiore dell’edificio esercitano forze uguali ma di verso opposto l’una contro l’altra, quindi il carico sulla sezione inferiore dell’edificio risulta essere il 36% del peso del blocco superiore.

Richiamando esplicitamente la Terza Legge di Newton si pone questo risultato sotto un’altra luce. Dal momento che le forze nella loro interazione sono uguali ed opposte, il blocco in caduta esercita una forza uguale a solo il 36% del suo stesso peso contro la sezione inferiore dell’edificio. In altre parole, fin tanto che il blocco in caduta sta accelerando verso il basso noi abbiamo il contro-intuitivo risultato che la forza che esercita sulla sezione sottostante dell’edificio è nettamente minore del suo stesso peso statico. Risulta difficile immaginare come un blocco superiore che esercita una forza di solo il 36% del suo peso statico possa distruggere sino al terreno la più grande, più resistente e non danneggiata sezione inferiore della torre, dal momento che l’edificio, a qualsiasi altezza, era stato disegnato per sopportare il peso al di sopra di esso di diverse volte. Tenendo conto di un fattore di sicurezza compreso 3 e 5 [12], l’accelerazione osservata implica che quasi il 90% delle resistenza della sezione inferiore dell’edificio deve essere stata eliminata da forze che vanno oltre il supposto “pile driver”, suggerendo che era in atto una sorta di demolizione controllata.

Qualcuno potrebbe dire, in termini di resistenza dei vari elementi, che l’impatto del blocco in caduta potrebbe distruggere la sezione inferiore dell’edificio (anche se questa affermazione è stata dibattuta [13]), ma che non puà distruggerla mantenendo la sua accelerazione verso il basso. Il professor Graeme MacQueen e Tony Szamboti hanno fatto, sul loro giornale, un’osservazione parallela, basata su misurazioni simili: “The missing jolt: A Simple Refutation of the NIST-Bazant Collapse Hypothesis”.[14] Hanno stabilito che qualunque aumento nella forza della sezione inferiore dell’edificio deve essere accompagnata da una diminuizione della quantità di moto del blocco in caduta. Il trasferimento di quantità di moto (cosa che implica una perdita di quantità di moto per il blocco superiore) è ciò che fa innalzare l’impulso. Il blocco in caduta può perdere quantità di moto solamente nella misura in cui decelara. Avrebbe dovuto perciò subire un “sobbalzo” che avremmo potuto vedere nell’analisi video. Ma dal momento che il blocco superiore continua a muoversi verso il basso senza subire decelerazione, è chiaro che non c’è stato nessun “sobbalzo” nonostante la vistosa deformazione dell’edificio nei primi 3 secondi.

Il fatto che il blocco in accelerazione verso il basso eserciterebbe una forza minore del suo stesso peso contro il blocco bersaglio potrebbe risultare intuitivamente difficile da accettare, ma così è perché la nostra esperienza suggerisce che il blocco bersaglio resisterebbe all’urto dello schiacciamento. La testa del martello che velocemente fa penetrare un chiodo dentro un pezzo di legno compatto esercita una forza sul chiodo stesso di molte volte il peso della stessa testa. Ma ciò è vero solo se il chiodo resiste al colpo. La grande forza che fa penetrare il chiodo dentro il legno è contrastata da una forza che simultaneamente fa decelerare la testa del martello, ed è il motivo per cui sono solitamente necessari più colpi. Se, comunque, il chiodo viene posizionato su di un blocco di Styrofoam [pannelli di polistirolo lavorato usati anche per l’isolamento termico, n.d.r] non si creerà una forza resistente significativa all’impulso. Verrà fatto penetrare nel blocco con una forza molto piccola. La testa del martello incontrerà una resistenza talmente piccola che sarà in grado di continuare ad accelerare per l’intero lasso di tempo. Nel caso del WTC 1, il blocco in caduta si comporta come la testa del martello che fa penetrare il chiodo nello Styrofoam, ma, cambiando di un poco il paragone, è l’interfaccia che si trova fra i due blocchi ad essere “soffice”. Qualcos’altro oltre al blocco in caduta (esplosivi?) sta contemporaneamente distruggendo l’integrità strutturale della zona interposta [la superficie fra i due blocchi, n.d.r.] affinchè essa eserciti solamente una piccola parte della resistenza che doveva fornire e per la quale era stata progettata.

Qualcuno in questo caso potrebbe obiettare una eccessiva semplificazione del modello. E’ stato sostenuto che il materiale schiacciato nella zona interposta si sia aggiunto al blocco superiore causando un aumento della massa della sezione superiore durante la sua caduta, generando un effetto valanga. [15] Io sarei propenso a sostenere, visto il fatto che la maggior parte della massa cadde al di fuori della pianta dell’edificio, che questa somma sia stata al massimo parziale, ma proviamo a considerare l’effetto di questa ipotetica aggiunta. La seconda legge di Newton applicata ad un sistema con massa variabile può essere rappresentata da:


Fest + (dp/dt)aggiuntiva = (dp/dt)sistema (5)


In cui p è la quantità di moto e Fest rappresenta la forza esterna netta che agisce sul sistema. La massa aggiuntiva si trova inizialmente a riposo, quindi non esercita nessuna quantità di moto nel sistema:


(dp/dt)aggiuntiva = 0 (6)


Dal momento che p = mv possiamo scrivere,


Fest = (dp/dt)sistema =d(mv)/dt= m(dv/dt)+ v(dm/dt) (7)


Nel nostro caso (considerando di segno positivo la direzione verso il basso),


Fest = mg – N (8)


Dove N è la forza normale, come nella nostra precedente analisi. Riconoscendo in (dv/dt) semplicemente l’accelerazione a, possiamo scrivere

(mg – N)= ma +v(dm/dt) (9)



Risolvendo in funzione di N, abbiamo


N=(mg-ma)- v dm/dt (10)


Si noti che questo è lo stesso risultato ottenuto precedentemente (Eq. [3]) a parte per la forza normale che viene ridotta ancora ulteriormente, dal momento che sia v che dm/dt sono positive.

Perciò, forse contrariamente all’intuizione, qualsiasi materiale aggiuntivo riduce l’effetto del cosiddetto pile driver. Questo risultato può ragionevolmente diventare intuitivo una volta capito che il blocco in caduta deve trasferire parte della sua quantità di moto alla massa aggiuntiva per portarla in velocità.


Sintesi

Il fatto che la linea del tetto della sezione superiore della Torre Nord ha continuato ad accelerare verso il basso attrverso la collisione contro la sezione inferiore dell’edificio indica che la parte superiore non ha potuto comportarsi come pile driver. Per tutto il tempo in cui la linea del tetto stava accelerando verso il basso, il blocco superiore, esecritava una forza minore del proprio peso statico contro la sezione inferiore dell’edificio. Qualsiasi aggiunta di materiale a favore del blocco superiore avrebbe agito da freno inerziale, riducendo la forza d’interazione in misura ancora maggiore. La sezione inferiore, ancora non danneggiata, era stata costruita per sopportare diverse volte il peso del materiale al di sopra, ma sia tenendo in considerazione un fattore di sicurezza sia che non lo si faccia, la ridotta forza esercitata dalla massa in caduta non può essere stata la causa della violenta distruzione dell’edificio vista in numerosi video. La continua accelerazione della sezione superiore dell’edificio è forte conferma che qualche altra fonte di energia è stata usata per rimuovere la struttura al di sotto di essa, permettendo al blocco superiore di cadere contro una resistenza minima.

Dal momento che si è assunto la presenza di un blocco in caduta indistruttibile, con o senza aggiunta [di materiale, n.d.r.], abbiamo dimostrato che, data l’accelerazione osservata, un tale blocco non avrebbe potuto distruggere la sezione inferiore dell’edificio. Quando prestiamo la nostra attenzione alla prova video possiamo notare che anche l’ipotetica esistenza di un blocco superiore persistente è finzione. I video mostrano che la sezione al di sopra della zona d’impatto dell’ aereo è stata la prima sezione a disintegrarsi. E’ stata ridotta nelle dimensioni in modo significativo precedentemente all’inizio della distruzione della sezione inferiore dell’edificio. Una volta che le linea del tetto scompare nella nube di detriti non vi è nessuna ulteriore conferma che sia continuata ad esistere. Che si sia o meno distrutta durante la fase iniziale del crollo rimane un punto di dibattito controverso. Noi abbiamo dimostrato che anche se fosse rimasta intatta [la parte superiore dell’edificio, n.d.r.] , non avrebbe giocato un ruolo significativo nella distruzione dell’edificio. Una piccola parte di una struttura, costituita da pochi piani, non può schiacciare in una caduta una parte inferiore molto più grande della medesima struttura solamente grazie alla forza di gravità.


Ringraziamenti

Vorrei esprimere la mia stima al gruppo di volontari degli Architects & Engineers for 9/11 Truth e altri nella più ampia comunità per la verità sull’11/9 che hanno dato un incoraggiamento e partecipato con discussioni cruciali per questa pubblicazione. Inoltre apprezzo la corrispondenza con Charles M. Beck, che mi ha portato a riflettere sulle implicazioni conseguenti a questa analisi.


Riferimenti

[1] T. W. Eagar and C. Musso, “Why did the World Trade Center collapse? science, engineering, and speculation,” JOM, vol. 53, no. 12, pp. 8-11, 2001. [Online]. Disponibile presso:
http://www.tms.org/pubs/journals/JOM/0112/Eagar/Eagar-0112.html [Accessed Mar 1, 2009]

[2] (2006) Investigazione del NIST sul disastro al World Trade Center l’11 Settembre—Frequently Asked Questions. [Online]. Disponibile presso: http://wtc.nist.gov/pubs/factsheets/faqs_8_2006.htm [Accessed Mar 1,2009]

[3] NIST NCSTAR 1. [Online]. Disponibile presso: http://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201.pdf
[Accessed Mar 1, 2009]

[4] Z. P. Bazant, “Why did the World Trade Center collapse?” SIAM News, vol. 34, no. 8, pp. 2-6,
2001, (Si segnala che questa pubblicazione è stata presentata il 13 Settembre, due giorni dopo l’11/9). [Online].
Available: http://www-math.mit.edu/~bazant/WTC/ [Accessed Mar 1, 2009]

[5] Z. P. Bazant and Y. Zhou, “Why did the World Trade Center collapse—Simple analysis,” J. Eng.
Mech., vol. 128, no. 1, pp. 2-6, 2002.[Online]. Disponibile presso:
http://www-math.mit.edu/~bazant/WTC/WTC-asce.pdf [Accessed Mar1, 2009]

[6] Z. P. Bazant and M. Verdure, “Mechanics of progressive collapse: Learning from World Trade
Center and building demolitions,” J. Eng. Mech., vol. 133, no. 3, pp. 308-319, 2007. [Online].
Disponibile presso: http://www.civil.northwestern.edu/people/bazant/PDFs/Papers/466.pdf [Accessed Mar 1, 2009]

[7] Bazant, Le, Greening and Benson, Journal of Engineering Mechanics, ASCE, Vol. 134 (2008),
“What Did and Did not Cause Collapse of WTC Twin Towers in New York”
Disponibile presso: http://wtc7lies.googlepages.com/Bazant_WTC_Collapse_What_Did__Did_No.pdf

[8] E. Sauret. 11/9: collasso della torre nord (Sauret). [Online]. Disponibile presso:
http://www.youtube.com/watch?v=xGAofwkAOlo [Accessed Mar 1,2009]

[9] D. Brown. Tracker ver 2.53. [Online]. Disponibile presso: http://www.cabrillo.edu/~dbrown/tracker/
[Accessed Mar 1, 2009]

[10] Open Source Physics project, NSF DUE-0442581. [Online]. Disponibile presso:
http://www.compadre.org/osp/ [Accessed Mar 1, 2009]

[11] NIST NCSTAR 1, Figure 2-2. [Online]. Disponibile presso:
http://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201.pdf [Accessed Mar8, 2009]

[12] T. Szamboti. (2007, May) The sustainability of the controlled demolition hypothesis for the
destruction of the Twin Towers. [Online]. Disponibile presso: http://www.journalof911studies.com/ [Accessed Mar 1, 2009]

[13] G. Ross. (2006, Jun.) Momentum transfer analysis of the collapse of the upper storeys of WTC 1. [Online]. Disponibile presso: http://www.journalof911studies.com/articles/Journal_5_PTransferRoss.pdf
[Accessed Mar 1, 2009]

[14] G. MacQueen and T. Szamboti. (2009, Jan.) The missing jolt: A simple refutation of the NISTBazant collapse hypothesis. [Online]. Disponibile presso:
http://www.journalof911studies.com/volume/2008/TheMissingJolt7.pdf [Accessed Mar 1, 2009]

[15] C. M. Beck. (2007, Nov.) Mathematical models of progressive collapse and the question of how did the World Trade Centers perish. [Online]. Disponibile presso:
http://arxiv.org/PS_cache/physics/pdf/0609/0609105v8.pdf [Accessed Mar 1, 2009]

-------

Traduzione : Teba
Revisione: Sertes, Shm, Schottolo (grazie )

Pubblicato su Journal of 911 Studies

Articolo tradotto pubblicato da Schottolo anche su 11 Settembre News.



Inviato il: 25/3/2010 22:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/8/2009
Da
Messaggi: 6643
Offline
Bellissimo articolo!
_________________
«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 25/3/2010 23:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
Secondo me è da homepage.
Inviato il: 26/3/2010 7:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  METAL4EVER
      METAL4EVER
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
Messaggi: 507
Offline
Citazione:

edo ha scritto:
Secondo me è da homepage.


quoto
Inviato il: 26/3/2010 11:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Crolli WTC, fisica fondamentale e l'importanza dell' esperimento:



Inviato il: 14/5/2010 22:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  JeffMonile
      JeffMonile
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 28/4/2010
Da
Messaggi: 37
Offline


=

Inviato il: 14/5/2010 22:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
JEFFMONILE:
Stai creando casino nel 3D, edita l'ultimo post quotando solo le citazioni degli altri utenti, senza incollare gli shot dei post interi, grazie.

Poi se tu volessi commentare i contenuti della pubblicazione (sempre che tu ne sia in grado) o del video postato ieri, anzichè le reazioni degli altri utenti, sarebbe decisiamente più serio.

ciao
Inviato il: 15/5/2010 9:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Redazione
      Redazione
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#8
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
Offline
l'utente JEFFMONILE è stato espulso. Se tornerà ad iscriversi con un altro nick gli verrà oscurato l'IP.
Inviato il: 18/5/2010 8:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Teba ha scritto:

Figura 3: Si consideri la sezione superiore della torre come un blocco di peso mg. Dal momento che l’accelerazione del blocco è stata misurata 0,64g verso il basso, la forza netta che agisce su di esso deve essere 0,64mg. La forza gravitazionale è mg, quindi la forza normale diretta verso l’alto deve essere 0,36mg. La sezione superiore ed inferiore dell’edificio esercitano forze uguali ma di verso opposto l’una contro l’altra, quindi il carico sulla sezione inferiore dell’edificio risulta essere il 36% del peso del blocco superiore.

Richiamando esplicitamente la Terza Legge di Newton si pone questo risultato sotto un’altra luce. Dal momento che le forze nella loro interazione sono uguali ed opposte, il blocco in caduta esercita una forza uguale a solo il 36% del suo stesso peso contro la sezione inferiore dell’edificio. In altre parole, fin tanto che il blocco in caduta sta accelerando verso il basso noi abbiamo il contro-intuitivo risultato che la forza che esercita sulla sezione sottostante dell’edificio è nettamente minore del suo stesso peso statico. Risulta difficile immaginare come un blocco superiore che esercita una forza di solo il 36% del suo peso statico possa distruggere sino al terreno la più grande, più resistente e non danneggiata sezione inferiore della torre, dal momento che l’edificio, a qualsiasi altezza, era stato disegnato per sopportare il peso al di sopra di esso di diverse volte. Tenendo conto di un fattore di sicurezza compreso 3 e 5 [12], l’accelerazione osservata implica che quasi il 90% delle resistenza della sezione inferiore dell’edificio deve essere stata eliminata da forze che vanno oltre il supposto “pile driver”, suggerendo che era in atto una sorta di demolizione controllata.



a me non torna una cosa. Lui sta applicando leggi e principi di un sistema ideale a una situazione reale.
In particolare il principio di 'azione uguale e contraria' vale solo quando il sistema é ideale e le due forze si annullano non producendo variazione sul sistema.
Nel caso reale invece la variazione c' é stata. Il movimento verso il basso del blocco superiore e lo schiacciamento di quello inferiore.
Per intenderci applicando la legge di newton in questa maniera la forza esercitata dal blocco siuperiore (0,36) viene contrastata da una azione uguale e contraria da parte del blocco inferiore (0,36) dunque annullandosi le due sezioni sarebbero rimaste in equilibrio e non ci sarebbe stato nessuno spostamento verso il basso.
Ma lo spostamento c' é stato, il palazzo é crollato.
Allora il 'surplus' di forza dall' alto a cosa é dovuto?
Non vedo analisi dei momenti di forza in questo studio... voglio dire che basta un leggero sbilanciamento verso un lato a spostare l' equilibrio e far gravare, su un determinato punto, una forza maggiore non annullata dal blocco inferiore.
E diffatti il crollo della torre nord non è stato 'perfettamente verticale' quindi i momenti di forze non erano perfettamente annullati dalla resistenza opposta dal blocco inferiore.
Inviato il: 18/5/2010 10:35
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#10
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Citazione:

sitchinite ha scritto:


In particolare il principio di 'azione uguale e contraria' vale solo quando il sistema é ideale e le due forze si annullano non producendo variazione sul sistema.


La terza legge di Newton vale, per fortuna, anche nella realtà!Non solo in un sistema ideale e non vale solo quando le forze si annullano, ma sempre!

Citazione:

Nel caso reale invece la variazione c' é stata. Il movimento verso il basso del blocco superiore e lo schiacciamento di quello inferiore.

La terza legge di Newton è valida comunque però eh...

Citazione:

Per intenderci applicando la legge di newton in questa maniera la forza esercitata dal blocco siuperiore (0,36) viene contrastata da una azione uguale e contraria da parte del blocco inferiore (0,36) dunque annullandosi le due sezioni sarebbero rimaste in equilibrio e non ci sarebbe stato nessuno spostamento verso il basso.
Ma lo spostamento c' é stato, il palazzo é crollato.
Allora il 'surplus' di forza dall' alto a cosa é dovuto?


Appunto.
Il blocco superiore è collassato su quello inferiore ma è impossbile che lo abbia fatto mantenendo la sua accelerazione nel modo osservato.
E' proprio questo il punto. Ci deve essere stata un'altra forza che ha permesso l'accelerazione del blocco superiore attraverso quello inferiore, questa forza per le ragioni spiegate, non può fisicamente essere stata una forza minore della forza peso del blocco superiore stesso!
E' la stessa conclusione a cui è arrivata questa pubblicazione insomma.

Citazione:

Non vedo analisi dei momenti di forza in questo studio... voglio dire che basta un leggero sbilanciamento verso un lato a spostare l' equilibrio e far gravare, su un determinato punto, una forza maggiore non annullata dal blocco inferiore.
E diffatti il crollo della torre nord non è stato 'perfettamente verticale' quindi i momenti di forze non erano perfettamente annullati dalla resistenza opposta dal blocco inferiore.


Credo di aver capito cosa intendi ma la momentanea inclinazione del blocco superiore non cambia l'analisi dell'accelerazione fatta, anzi aumenta la stranezza dell'evento osservato.
Infatti, tenendo conto dell'inclinazione del blocco superiore, bisognerebbe spiegare come quest'ultimo abbia accelerato allo stesso modo sia sul lato verso il quale si è inclinato sia sull'altro che esercitava meno "pressione" sul blocco inferiore!
E' chiaro che se il blocco superiore avesse esercitato tutta la sua forza peso su un lato (o gran parte di essa), non sarebbe proseguito attraverso il percorso di maggior resistenza, cioè attraverso tutto il blocco inferiore, sino a terra...poichè il blocco inferiore sarebbe ceduto quasi esclusivamente sul lato dell'inclinazione.
Ma quest'aspetto credo sia stato escluso dalla pubblicazione proprio perchè nell'osservazione dell'evento e per quel che concerne l'analisi dell'accelerazione del blocco superiore... quell'inclinazione è come se non fosse mai avvenuta.

strano eh?


Chiedo scusa per i termini, spero di essere stato chiaro.


Inviato il: 19/5/2010 0:43
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Teba ha scritto:

Credo di aver capito cosa intendi ma la momentanea inclinazione del blocco superiore non cambia l'analisi dell'accelerazione fatta, anzi aumenta la stranezza dell'evento osservato.
Infatti, tenendo conto dell'inclinazione del blocco superiore, bisognerebbe spiegare come quest'ultimo abbia accelerato allo stesso modo sia sul lato verso il quale si è inclinato sia sull'altro che esercitava meno "pressione" sul blocco inferiore!
E' chiaro che se il blocco superiore avesse esercitato tutta la sua forza peso su un lato (o gran parte di essa), non sarebbe proseguito attraverso il percorso di maggior resistenza, cioè attraverso tutto il blocco inferiore, sino a terra...poichè il blocco inferiore sarebbe ceduto quasi esclusivamente sul lato dell'inclinazione.
Ma quest'aspetto credo sia stato escluso dalla pubblicazione proprio perchè nell'osservazione dell'evento e per quel che concerne l'analisi dell'accelerazione del blocco superiore... quell'inclinazione è come se non fosse mai avvenuta.

strano eh?


Chiedo scusa per i termini, spero di essere stato chiaro.




Sei stato chierissimo e grazie di aver risposto.
Però... che senso ha dire 'quell inclinazione é come che non sia mai avvenuta' quando si vede tranquillamente dal video che l' inclinazione é avvenuta? guarda all' inizio... al 10° secondo circa, l' antenna...
si inclina verso sinistra.



Inoltre il video mostra la parte iniziale del crollo del blocco superiore, poi il tutto si riempie di polvere e non è possibile tracciare una situazione di ciò che é successo.
Ciò che però si vede chiaramente é che fino al momento in cui tutto si riempie di polvere e non é possibile stabilire cosa succede, non é il pezzo superiore a 'sprofondare' dentro quello inferiore ma si distrugge 'su se stesso' nel senso che si sbriciola il pezzo superiore mentre il blocco inferiore rimane della stessa altezza. Almeno per tutta la durata del pezzo di video esaminato da chandler in velocità etc.





prendendo come riferimento la riga nera si evince che il blocco inferiore non perde altezza, mentre il blocco superiore si, come se si fosse sbriciolatu su se stesso.

Non so ovviamente cosa poi sia accaduto, e nessuno lo può sapere visto che il tutto é coperto dalla nube di detriti e polvere, ma visto che chiaramente l' antenna é inclinata non si può non dedurre che la forza peso del blocco superiore non si distribuisce i modo uniforme sul blocco inferiore.
E tu hai ragione a dire che la terza legge di newton é valida anche nella realtà, ma quando le superfici son equivalenti.
Cioè se la superficie superiore esercita una forza verso il basso, questa forza rimane equilibrata da una uguale e contraria finchè le superfici di contatto son uguali e i vettori forza son rivolti in direzione opposta.
Se invece da un lato una superficie cede (a causa della diversa distribuzione della forza provveniente dall' alto - inclinazione del blocco superiore) le forze son distribuite in modo diverso e bisogna trovare un altro modello.
Inviato il: 19/5/2010 8:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#12
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Citazione:

sitchinite ha scritto:

Sei stato chierissimo e grazie di aver risposto.
Però... che senso ha dire 'quell inclinazione é come che non sia mai avvenuta' quando si vede tranquillamente dal video che l' inclinazione é avvenuta? guarda all' inizio... al 10° secondo circa, l' antenna...
si inclina verso sinistra.


L'inclinazione c'è stata. Ma che effetti ha causato?
Il crollo no di sicuro perchè se l'inclinazione della torre avesse realmente causato una forza maggiore solo su di un lato allora il blocco inferiore sarebbe dovuto cedere vistosamente da quel lato; invece la distruzione della torre è avvenuta contemporaneamente ed in maniera uniforme su tutti i lati, questo significa che il cedimento non è stato influenzato dall'inclinazione iniziale del blocco superiore della torre.
Il famoso "momento" del blocco superiore della torre, se ci fosse realmente stato, sarebbe stato la causa di una caduta (del blocco medesimo) al di fuori della pianta della torre stessa! Invece questo non è avvenuto.

Citazione:

Inoltre il video mostra la parte iniziale del crollo del blocco superiore, poi il tutto si riempie di polvere e non è possibile tracciare una situazione di ciò che é successo.
Ciò che però si vede chiaramente é che fino al momento in cui tutto si riempie di polvere e non é possibile stabilire cosa succede, non é il pezzo superiore a 'sprofondare' dentro quello inferiore ma si distrugge 'su se stesso' nel senso che si sbriciola il pezzo superiore mentre il blocco inferiore rimane della stessa altezza. Almeno per tutta la durata del pezzo di video esaminato da chandler in velocità etc.

prendendo come riferimento la riga nera si evince che il blocco inferiore non perde altezza, mentre il blocco superiore si, come se si fosse sbriciolatu su se stesso.

Non so ovviamente cosa poi sia accaduto, e nessuno lo può sapere visto che il tutto é coperto dalla nube di detriti e polvere, ma visto che chiaramente l' antenna é inclinata non si può non dedurre che la forza peso del blocco superiore non si distribuisce i modo uniforme sul blocco inferiore.
E tu hai ragione a dire che la terza legge di newton é valida anche nella realtà, ma quando le superfici son equivalenti.


NO.Per quello che ne so La terza legge di Newton è valida sempre.
La legge dice che se io applico una forza su un determinato corpo, quel corpo applica una medesima forza su di me. Non dice chi si muove o chi rimane fermo, perchè questo dipende da altri fattori, ma la legge vige sempre!A questo punto bisognerebbe parlare di sistema isolato e non...ma ti assicuro che la 3° legge di Newton è sempre valida.

Citazione:

Cioè se la superficie superiore esercita una forza verso il basso, questa forza rimane equilibrata da una uguale e contraria finchè le superfici di contatto son uguali e i vettori forza son rivolti in direzione opposta.


Non credo sia corretto parlare di "superfici" di contatto. La terza legge non parla di "superfici" ma di forze di direzione opposta, indipendente dalle superfici.

Citazione:

Se invece da un lato una superficie cede (a causa della diversa distribuzione della forza provveniente dall' alto - inclinazione del blocco superiore) le forze son distribuite in modo diverso e bisogna trovare un altro modello.


No. Occhio a non confondere la causa con l'effetto.
L'inclinazione iniziale di 8 gradi del blocco superiore, a detta del rapporto NIST, è conseguenza e non causa del cedimento:
• Le colonne inarcate della parete sud si piegarono e furono incapaci di sopportare i carichi gravitazionali. Quei carichi si scaricarono quindi sulle colonne adiacenti attraverso i pannelli di connessione, ma quelle colonne allo stesso modo divennero presto sovraccaricate.In una rapida sequenza, questa instabilità si diffuse completamente verso la parete est e la ovest.
• La parte dell’edificio al di sopra della zona d’impatto (vicino al 98° piano), comportandosi come un blocco rigido, si inclinò verso sud di almeno 8 gradi.
• Il movimento verso il basso di questo blocco strutturale fu maggiore di quanto la struttura potesse sopportare, e il collasso globale cominciò.[3]


...e il NIST si ferma all'incipit del crollo, dicendo che tutto il resto era inevitabile.

Ma, indipendentemente dalla posizione del blocco superiore (blocco non inclinato e blocco inclinato di 8 gradi) l'analisi dell'accelerazione di caduta di esso che ha fatto Chandler non varia.
Come ho già detto, se la terza legge di Newton è sempre valida ( e lo è) allora la dinamica del crollo risulta ancora più innaturale in quanto il blocco superiore sarebbe dovuto continuare ad inclinarsi oltre gli 8 gradi, al di fuori della torre...invece, la torre è stata distrutta sino a terra anche su quel lato!

Dall'osservazione del fenomeno si evince che la distruzione della torre è indipendente e non correlata all'iniziale inclinazione di 8 gradi del blocco superiore.
Inviato il: 21/5/2010 10:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#13
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Collasso gravitazionale e demolizione a confronto:






Inviato il: 17/6/2010 1:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#14
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Ulteriori esperimenti che chiarificano il lavoro di David Chandler:



"Se una struttura in caduta accelera uniformemente, allora il peso apparente di questa struttura in caduta risulta minore di quello che aveva a riposo.
Se il peso apparente è minore, allora la forza esercitata verso il basso è minore. (2° legge di Newton).
Se la forza esercitata verso il basso è minore, allora la forza esercitata verso l'alto dalla struttura di supporto [ndr. resistenza del blocco inferiore] deve a sua volta essere minore (3° legge di Newton).
Se la forza direzionata verso l'alto è minore, allora qualche altra forza deve aver indebolito i supporti strutturali.
E quella forza che indebolisce la struttura non può essere generata da in corpo in caduta, perchè essa rallenterebbe la velocità di caduta di quel corpo, e non potrebbe in alcun modo permettergli di accelerare in modo uniforme!(2° Legge di Newton)

Dal momento che le Twin Towers e il WTC 7 accelerarono uniformemente...
...significa che la forza agente sulla struttura non danneggiata del blocco inferiore risultava minore durante la fase di caduta rispetto a quando doveva ancora cadere!

Il moto uniformemente accelerato del blocco superiore in caduta è "conseguenza di" e non "causa di" l'annullamento della forza resistente direzionata verso l'alto che lo aveva prima supportato"


O sbaglia il NIST o sbaglia Sir Isaac Newton!
A voi la scelta...



(scusate eventuali errori nella traduzione; qualcuno potrebbe sistemare la pagina che non so come fare... grazie)
Inviato il: 24/7/2010 13:35
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#15
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline


David Chandler confronta la demolizione del Balzac Vitry, avvenuta non con il metodo classico delle cariche ma con un metodo che utilizza dei martinetti idraulici per eliminare delle strutture portanti all'interno dell'edificio e poi lasciando che il resto lo faccia la forza di gravità, con il crollo della torre Nord del WTC.
I risultati sono contrastanti e si conclude che il crollo della torre nord del WTC non è stato un crollo di tipo gravitazionale.
E' ben visibile infatti dall'analisi video della demolizione del Balzac Vitry una forte decelerazione nel momento in cui la parte superiore della struttura impatta la parte inferiore.
Nell'analisi del crollo della torre nord questo non avviene ed è come se il blocco superiore della torre non venisse mai a contatto con il blocco inferiore.

Qualcuno... tempo fa aveva scritto: "La demolizione di questa struttura alta 14 piani [ndr il Balzac Vitry] è interessante perché dimostra con chiarezza che è sufficiente innescare il cedimento di un singolo piano per produrre il crollo di un intero edificio e che il crollo non viene fermato dalla struttura sottostante, ma prosegue fino al suolo. In altre parole, le teorie cospirazioniste che ipotizzano che le Torri Gemelle furono necessariamente minate piano per piano, altrimenti non sarebbero crollate fino al suolo, sono sbagliate." e dimostrava... o di non conoscere i fondamenti di fisica (che prevedono il famoso "jolt", il "sobbalzo", l'improvvisa "decelerazione" chiamiamolo come volete, del blocco superiore che impatta quello inferiore: cosa ben evidente nel video del Balzac Vitry ma, al contrario, assente nell'analisi della North Tower), o di aver volontariamente glissato su questa fondamentale differenza fra i due casi, dimostrando ancora una volta malafede.



QUI, un'intervista a David Chandler mentre si trovava all' American Association of Physics Teachers national meeting, Portland.

Inviato il: 18/8/2010 9:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#16
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Video postato precedentemente tradotto e sottotitolato in italiano:

Inviato il: 19/9/2010 18:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#17
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline


La pagina è deformata ….
Se potete fate qualcosa per ridurla

Grazie
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 19/9/2010 23:58
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#18
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Teba ha scritto:

Dal momento che le Twin Towers e il WTC 7 accelerarono uniformemente...


ne siamo sicuri?

edit:
penso che questo possa tornare utile nella discussione:

http://www.greenharbor.com/fffolder/speedtime.pdf


• Many times we are asked how long it takes a person to fall and how fast they were going. This table is an attempt to answer that question using a data table that skydivers use to estimate their free fall time.
• For example, after six seconds an average‐sized person will have fallen 504 feet. Over the last second they will fall about 138 feet, averaging a speed of about 95 miles per hour.
After about 12 seconds the person falls no faster, so for every additional second the person would fall another 174 feet at a speed of about 118 miles per hour.
Inviato il: 20/9/2010 0:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#19
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
No non siamo sicuri, hanno fatto i test a cazzo per poi venire sputtanati e così invalidare anni di ricerche.
_________________
Manfred
Inviato il: 20/9/2010 0:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#20
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Sitchinite il tuo link non torna utile, stai confondendo la velocità limite di caduta di un corpo con l'accelerazione.
Sono due cose differenti.
Nessuno ha mai detto che il WTC ha mai raggiunto una velocità limite "X" di caduta.

Il fatto è che David Chandler ha dimostrato, e l'ultimo video sottotitolato in italiano è molto chiaro, che la caduta del blocco superiore della torre, per il lasso di tempo esaminato, accelerava in maniera costante; senza incontrare la resistenza della parte inferiore.

La parte inferiore era soggetta ad un'altra forza esterna che la stava distruggendo nel mentre.


Citazione:
ne siamo sicuri?


Ad esempio per il WTC 7, lo dice il NIST stesso nero su bianco:
"una caduta libera di approssimativamente otto piani ad accelerazione di gravità per approssimativamente 2,25 secondi" sempre nel rapporto finale ufficiale
NIST NCSTAR 1A.
Inviato il: 20/9/2010 1:28
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#21
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Teba ha scritto:
Sitchinite il tuo link non torna utile, stai confondendo la velocità limite di caduta di un corpo con l'accelerazione.
Sono due cose differenti.
Nessuno ha mai detto che il WTC ha mai raggiunto una velocità limite "X" di caduta.



Mi scuserai se dissento, quel pdf che ho inserito va letto in un' altra maniera:
le accelerazioni di un corpo in caduta libera non so mai costanti ed esatte, li hai una fluttuazione tra 14fps a 16fps, e sopratutto un corpo, dopo un tot di secondi, cade con una velocità costante e senza più accelerare.
Mi rendo conto che nel crolo delle torri questo non sia verificabile perchè tra la massa di dtriti e le polveri alzate non abbiamo modo di stabilire perfettamente i singoli passaggi. E' solo un discorso matematico. Con ciò intenbdo dire che la accelerazione costante é una interpolazione, e che secondo me non è rappresentativa di ciò che é effettivamente successo. Che lo dica un ente ufficiale o meno.
Inviato il: 20/9/2010 7:51
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#22
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Citazione:
Con ciò intenbdo dire che la accelerazione costante é una interpolazione, e che secondo me non è rappresentativa di ciò che é effettivamente successo


Ho capito. Secondo te che cosa sarebbe rappresentativo di quello che è successo?
Inviato il: 20/9/2010 21:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#23
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Teba ha scritto:
Citazione:
Con ciò intenbdo dire che la accelerazione costante é una interpolazione, e che secondo me non è rappresentativa di ciò che é effettivamente successo


Ho capito. Secondo te che cosa sarebbe rappresentativo di quello che è successo?


niente, sto cercando appunto di far capire che é inutile usare modelli matematici basati su supposizioni e interpolazioni.
Inviato il: 20/9/2010 23:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#24
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Il Balzac-Vitry è stato demolito?
Si.
Chandler ne ha analizzato la caduta.

Ed è ben chiara la decelerazione che subisce il blocco superiore del Balzac-Vitry una volta che viene in contatto con il blocco inferiore (il cosiddetto "jolt"):




























(vedi che nell'immagine, il grafico a dx mostra che c'è stata una decelerazione ben visibile, infatti, perdona la grezzezza di linguaggio, la linea del grafico ad un certo punto sale)




Chandler analizza anche la caduta della Torre Nord:





























E non vi è segno di decelerazione del blocco superiore in caduta.
O meglio è come se il blocco superiore non venisse mai in contatto con quello inferiore, questo è il famoso "missing jolt".


Quindi, quali sarebbero esattamente le "supposizioni" a cui tu fai riferimento?
Inviato il: 20/9/2010 23:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#25
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Appena la parte superiore inizia a cadere il tutto viene coperto da uan cortina, vorrei sapere come chandler fa a stabilire i punti del grafico con il polverone davanti. A me sembra che si sia basato sul movimento di queste polveri, visto che la costruzione non é visibile.

edit:
balzac-vitry demolito ----> presenta il 'gradino' nel grafico in risalita
wtc -----> non presenta il 'gradino' nel grafico in risalita

vogliamo fare 2 + 2 e dire che mancando il gradino che rappresenta il rallentamento é segno che non é stato demolito?
Inviato il: 21/9/2010 7:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#26
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Citazione:

sitchinite ha scritto:
Appena la parte superiore inizia a cadere il tutto viene coperto da uan cortina, vorrei sapere come chandler fa a stabilire i punti del grafico con il polverone davanti. A me sembra che si sia basato sul movimento di queste polveri, visto che la costruzione non é visibile.


Il video che ha utilizzato Chandler è ad alta definizione, non è certo quello che poi viene presentato su utube.
Nonostante questo è comunque possibile vedere che Chandler ha piazzato un mark sulla linea del tetto e ha analizzato il movimento sino a quando essa è stata coperta dalle polveri e fumo; se noti ha piazzato un mark proprio in un punto ben visibile durante tutto il periodo analizzato della caduta.

In ogni caso, anche avesse commesso un errore così stupido, credo che se ne sarebbe accorto visto che il movimento del mark avrebbe seguito il fumo/polvere che di certo si muovono anche lateralmente spostati dalle correnti d'aria.

Citazione:

edit:
balzac-vitry demolito ----> presenta il 'gradino' nel grafico in risalita
wtc -----> non presenta il 'gradino' nel grafico in risalita

vogliamo fare 2 + 2 e dire che mancando il gradino che rappresenta il rallentamento é segno che non é stato demolito?




Mio Dio no.

Innanzitutto spero che tu abbia capito che nel Balzac-Vitry, dopo la rimozione idraulica dei piani centrali, non vengono usate cariche esplosive.
Quindi le forze che intervengono da quel momento (rimozioni dei piani centrali) in poi sono solamente quelle relative alle masse dei due blocchi!
Ok?
Bene.

"non presenta il gradino nel grafico in risalita" significa, come ti ho già detto, che il blocco superiore della torre cadeva ma non veniva a contatto con quello Inferiore.

Questo dovrebbe succedere a maggior ragione ed essere ancora più visibile nel caso di un collasso gravitazionale come quello del WTC!!!

Se tu non sei d'accordo mi dovresti spiegare una cosa: com'è possibile che nel collasso del wtc, che sarebbe causato dall'indebolimento della struttura a causa degli incendi, il blocco inferiore (che è molto più grande e resistente) non riesce a rallentare quello superiore (che è molto più indebolito dagli incendi e più piccolo)??

Nonostante questa decelerazione sia ben marcata in una demolizione controllata in cui vengono fatti saltare appositamente i piani a metà edificio (quindi la metà superiore crolla su quella inferiore, in rispetto della III legge di Newton), com'è possibile che questa decelerazione non sia presente nel caso del WTC in cui il crollo non avviene neanche a metà edificio, ma in cui gli ultimi 12 piani distruggono il resto della torre fino a terra?

Deve entrare in gioco, per forza, un'altra energia.
Inviato il: 21/9/2010 10:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
Citazione:
Deve entrare in gioco, per forza, un'altra energia.


interessante 1

interessante 2
Inviato il: 24/9/2010 21:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#28
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
@Edo
Ovviamente per "un'altra energia" intendevo un'energia diversa da quella cinetica della sezione superiore della torre, non un'energia generata da congegni non convenzionali.
Senza entrare in ulteriore ipotesi; link interessanti comunque.

(solo una piccola precisazione)
Inviato il: 25/9/2010 13:48
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#29
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
Offline
Citazione:

Teba ha scritto:


Mio Dio no.

Innanzitutto spero che tu abbia capito che nel Balzac-Vitry, dopo la rimozione idraulica dei piani centrali, non vengono usate cariche esplosive.
Quindi le forze che intervengono da quel momento (rimozioni dei piani centrali) in poi sono solamente quelle relative alle masse dei due blocchi!
Ok?
Bene.

"non presenta il gradino nel grafico in risalita" significa, come ti ho già detto, che il blocco superiore della torre cadeva ma non veniva a contatto con quello Inferiore.

Questo dovrebbe succedere a maggior ragione ed essere ancora più visibile nel caso di un collasso gravitazionale come quello del WTC!!!

Se tu non sei d'accordo mi dovresti spiegare una cosa: com'è possibile che nel collasso del wtc, che sarebbe causato dall'indebolimento della struttura a causa degli incendi, il blocco inferiore (che è molto più grande e resistente) non riesce a rallentare quello superiore (che è molto più indebolito dagli incendi e più piccolo)??

Nonostante questa decelerazione sia ben marcata in una demolizione controllata in cui vengono fatti saltare appositamente i piani a metà edificio (quindi la metà superiore crolla su quella inferiore, in rispetto della III legge di Newton), com'è possibile che questa decelerazione non sia presente nel caso del WTC in cui il crollo non avviene neanche a metà edificio, ma in cui gli ultimi 12 piani distruggono il resto della torre fino a terra?

Deve entrare in gioco, per forza, un'altra energia.


Vedo che non riesci ad arrivare alla riflessione a cui ti voglio portare: l' inutilità e l' rroredi paragonare una situazione statica (quella del Vitry) nella quale interviene UN elemento (la rimozione dela parte centrale) con una situazione meno statica (le torri) in cui concorrono diversi fattori (l' impatto orizzontale dell' aereo con la forza orizzontale che ha causato, dislocamento di colonne, indebolimento di altre - il calore sviluppato dagli incendi che per ore ha indebolito TUTTA la struttura circostante, la caduta, ai piani sottostanti la zona di impatto, di materiale incendiato - la pressione prolungata ore dela parte soprstante su una struttura già compromessa che va sempre più indebolendosi).

Insomma stai paragonando una equazione di 1° grado con un interale.

Io credo che Newton, se potesse, riderebbe di te, non degli ufficialisti.
Inviato il: 25/9/2010 14:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Teba
      Teba
Re: Distruzione della torre nord del World Trade Center e fisica fondamentale
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
Da
Messaggi: 1846
Offline
Caro Sitchinite,

sinceramente credo che tu ti stia perdendo in un bicchiere d’acqua.

Dal momento in cui i piani più danneggiati dall’impatto dell’aereo cedono e il blocco superiore comincia a cadere, la situazione è perfettamente paragonabile con quella del Balzac-Vitry dal momento sucessivo in cui i piani vengono fatti saltare simultaneamente con un sistema idraulico.
Certo, cambiano i tempi e l’uniformità di ditruzione dei piani, ma ciò non inficia l’analisi fatta da Chandler sul comportamento SUCCESSIVO a quel momento.

Da quel momento li in poi i due casi sono, da un punto di vista fisico, pressochè identici.

Vedi, tu mi parli di “indebolimento” e “dislocamento” delle colonne, di “forza orizzontale dell’aereo”, di “materiale incendiato”, di “pressione prolungata ore della parte soprastante su una struttura già compromessa che va sempre più indebolendosi” (sic!) come se fossero dei fattori che dovrebbero in qualche modo (quale modo, spero che me lo spiegherai tu…) necessitare chissà di quali calcoli astronomici e studi difficilissimi, ma, nella realtà, la dinamica del collasso una volta avviata richiede conoscenze di fisica che si affrontano alle superiori, e non dipende (la dinamica di collasso) da nessuno dei fattori da te menzionati.

Anzi, ti dirò di più.

Se nel Balzac-Vitry la rimozione dei piani è volontariamente provocata, in modo netto, rapido e uniforme sulla sezione del palazzo, e nonostante ciò è stata comunque rilevata una decelerazione netta nel momento in cui la metà (metà, non ¼ di palazzo…) superiore del palazzo impatta quella inferiore (vedi video ) a MAGGIOR RAGIONE una sezione che comincia a collassare per un “indebolimento” (come dici tu, quindi non rapido e nemmeno uniforme come un taglio volontario) su “materiale incendiato” (come dici tu) dovrebbe subire una decelerazione più visbile, perché ha meno forza cinetica!!!

A questo punto ti chiederei: ma, secondo te, esercita più resistenza il vuoto oppure dei piani indeboliti?

Se la parte superiore del Balzac-Vitry è stata rallentata pur provenendo da una caduta nel vuoto (perché il sistema idraulico ha appositamente creato il vuoto togliendo i piani), mi devi spiegare come mai la sezione superiore della torre nord, cadendo attraverso “una struttura già compromessa” (come dici tu) che sicuramente NON è VUOTO, non ha invece subito decelerazione.

Quindi il tuo primo errore, sitchinite, è quello di reputare quegli elementi (incendi, indebolimenti delle colonne…) come “variabili-che-chissà-quali-calcoli-servono-per-integrarli-nel-modello-di-collasso” invece di renderti conto che sono PROPRIO quelle variabili a rendere ciò che è stato analizzato…diciamo, ancor più innaturale.

Detto in pochè parole, a livello di dibattito paragonare il Balzac-Vitry con la torre nord è addirittura concedere un favore a chi reputa “normale” il crollo di quest’ultima, ma a pensarci bene, trovare video di grattacieli che collassano completamente in modo simmetrico sino a terra dopo incendi o impatti aerei…è piuttosto difficile… e credo converrai su questo.


Tu mi dici:
Citazione:
“Insomma stai paragonando una equazione di 1° grado con un interale.”


A parte che spero che la mia spiegazione sopra possa esserti utile, il lavoro però non l’ho pubblicato io ma il professor David Chanlder (B.S., physics, Harvey Mudd College, Claremont, CA; M.A., education, Claremont Graduate University, Claremont, CA; M.S., mathematics, California Polytechnic University, Pomona, CA).
Io ne condivido i metodi e le conclusioni a cui è arrivato ma se sei ancora convinto che lui possa aver scambiato un equazione di 1° grado con un integrale, dovresti farglielo presente al più presto, anche perché nessun’altra persone fin’ora se né accorta. Nemmeno fra i più di 1300 esperti architetti ed ingegneri che hanno letto il suo lavoro.


Infine,
Citazione:
“Io credo che Newton, se potesse, riderebbe di te, non degli ufficialisti.”


Io credo di no, anche perché al massimo riderebbe di David Chandler.

Io piuttosto credo che Newton, se potesse, piangerebbe… nel leggere la mancata descrizione della dinamica di collasso del rapporto del NIST , che ferma la sua descrizione fino all’incipit del crollo:
“- Le colonne inarcate della parete sud si piegarono e furono incapaci di sopportare i carichi gravitazionali. Quei carichi si scaricarono quindi sulle colonne adiacenti attraverso i pannelli di connessione, ma quelle colonne allo stesso modo divennero presto sovraccaricate.In una rapida sequenza, questa instabilità si diffuse completamente verso la parete est e la ovest.
- La parte dell’edificio al di sopra della zona d’impatto (vicino al 98° piano), comportandosi come un blocco rigido, si inclinò verso sud di almeno 8 gradi.
- Il movimento verso il basso di questo blocco strutturale fu maggiore di quanto la struttura potesse sopportare, e il collasso globale cominciò”.

"Comiciò", ehhh già, ed il rapporto "finì".

Credo che Newton, se potesse, piangerebbe… nel dover sentire certe risposte dei professionisti come quelle balbettate da Sunder o Gross sulla caduta libera del wtc7.


Credo che Newton, una volta smesso di piangere, si metterebbe a ridere di quelli come te, Sitchinite.
Quelli che con tanta sicumera tirano in ballo “momenti”, “interpolazioni”, “indebolimenti” e “modelli”…e che poi sparano: Citazione:
“In particolare il principio di 'azione uguale e contraria' vale solo quando il sistema é ideale e le due forze si annullano non producendo variazione sul sistema.”

La terza legge della dinamica per carità, la terza legge!!!
Scusa ma, a casa tua pianti un chiodo nel muro con un singolo colpo di martello per caso?
Ecco quando riderebbe il vecchio Newton.


E Newton riderebbe anche quando, non sapendo più cosa dire, quelli come te hanno anche la faccia tosta di porre dei ragionevoli e legittimi dubbi sul lavoro di Chandler del tipo: Citazione:
“…vorrei sapere come chandler fa a stabilire i punti del grafico con il polverone davanti. A me sembra che si sia basato sul movimento di queste polveri, visto che la costruzione non é visibile.”

Scusa???cioè, prima mi canni la terza legge di Newton e poi con una bella faccia tosta sostieni seriamente che questo povero idiota di professore sbadatello ha misurato il fumo (poverino!) anziché la torre con il tracker…ma vaffanbrodo sitchinite! Un po’ di umiltà invece non viene mai in mente di adoperarla, vero?


Newton poi ricomincierebbe a ridere quando, una volta posta una semplice domanda del tipo : “Secondo te che cosa sarebbe rappresentativo di quello che è successo?” ci si sente rispondere: Citazione:
“niente, sto cercando appunto di far capire che é inutile usare modelli matematici basati su supposizioni e interpolazioni.”

Nienteeee?? Cioè tutto sto casino per “niente”??? Della serie: “A me non frega niente e più di tanto non ci capisco di ste robe, però secondo me David Chandler ha fatto una pubblicazione di merda con degli errori da elementari”.
Si si, Newton se la riderebbe proprio…


E a questo punto cos’altro vuoi che ti dica?
Se sei qui solo per il gusto di controbattere e dissentire è meglio che molli questo 3D. A me l’argomento sta a cuore e ti ricordo che se ci sono pubblicazioni e filmati tradotti e sottotitolati è grazie a gente che mette il suo tempo a disposizione gratuitamente per gli altri e non per essere derisi dagli altri.
Io ho cercato di rispondere ad ogni tua perplessità ora: se vuoi fare il sapientone lo fai in altri 3D dove te lo puoi permettere; se vuoi stare qui, scendi dal piedistallo e cambi modo di porti. E lo sai che non sono il primo che ti fa presente queste cose.
Buona vita.
Inviato il: 25/9/2010 19:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
12>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA