Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Guerre e Terrorismo
  i 19 errori di ISRAELE

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...5678910>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione Votata:  1 Voti
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: i 19 errori di ISRAELE
#211
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Questa prima testimonianza (palesemente di fonte Israeliana) mostra un momento dell'abbordaggio alla nave irlandese Rachel Corrie

(frammento molto breve messo su YouTube alle 13:45 di oggi)





Non si vedono incidenti.

Notevole come questa volta si voglia ostentare trasparenza.
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 5/6/2010 14:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#212
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
Offline
E' inutile, hanno il riflesso pavloviano dell'autocensura preventiva: più di un "giornalista" oggi in diversi TG nazionali ha ricordato come la Rachel Corrie abbia preso il nome di "una pacifista americana MORTA a Gaza".
Morta come ? Ictus? Infarto? Suicidio?
No, l'hanno ammazzata gli eroici israeliani, schiacciata sotto un bulldozer mentre tentava di impedire la solita demolizione a scopo punitivo, ma è vietato ricordarlo.
Affanculo, pezzi di merda.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 5/6/2010 19:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#213
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Citazione:
No, l'hanno ammazzata gli eroici israeliani, schiacciata sotto un bulldozer mentre tentava di impedire la solita demolizione a scopo punitivo, ma è vietato ricordarlo.
Affanculo, pezzi di merda.


ovviamente (visto il nome della nave) non poteva fare la fine della Mavi Marmara e l'hanno lasciata andare in porto 'senza resistenza' ovviamente è stata il tutto lodato da Netanyau.
Della nave e di tutto quello che contenva non si sa che fine faccia.Si sa solo che l'equipaggio è stato rispedito in patria.
Anche questa è stata una rapina di uomini e di cose ma nessuno pare non lo noti più.

Ma gli aiuti erano per Gaza o per gli israeliani?
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 5/6/2010 23:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#214
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Citazione:
E' inutile, hanno il riflesso pavloviano dell'autocensura preventiva


I "nostri" lavoratori nemmeno scherzano: una bella settimana di rifiuto di avere a che fare con tutto ciò che è merce israeliana, no,vero??

Come in Svezia: In Svezia i lavoratori portuali boicottano Israele.

1500 lavoratori, uniti e compatti che non scaricheranno le navi israeliane. Il loro sindacato è tra i finanziatori di FreedomFlotilla.

Ho trovato poi questo blog in cui scrive un israeliano, a quanto pare: Manifestazioni di protesta in tutto il mondo e in Israele.

"6.000 israeliani si sono riuniti per protestare contro il raid israeliano e l'uccisione dei nove attivisti pro-palestinesi Striscioni , bandiere israeliane per dimostrare che si manifestava contro il Governo,no contro Israele. Gli slogan:"Il governo ci sta facendo affogare" " Dobbiamo far un passo per la pace. Contemporanemante un centinaio di attivisti di destra hanno cominciato a seguire il corteo ed è intervenuta la polizia per evitare scontri tra i due gruppi. Uri Avnery è stato preso di mira e" salvato" dalla polizia".

Qui, alcuni interventi di Fabio Beltrame, autore di "Palestina ai Palestinesi".
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 6/6/2010 0:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#215
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline


_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 6/6/2010 0:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#216
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
Offline
Citazione:

ovviamente (visto il nome della nave) non poteva fare la fine della Mavi Marmara e l'hanno lasciata andare in porto 'senza resistenza' ovviamente è stata il tutto lodato da Netanyau.


Faccia-di-tolla Netanyahu ha detto che "stavolta non ci sono stati problemi perché si trattava di veri pacifisti".
Come al solito, capovolgono le responsabilità, è il gioco in cui i sionisti sono specialisti. Anche molti funamboli del giornalismo italiano hanno imparato benissimo il giochetto.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 6/6/2010 8:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#217
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Citazione:
Faccia-di-tolla Netanyahu ha detto che "stavolta non ci sono stati problemi perché si trattava di veri pacifisti".

questo per far capire 'al mondo' che era giusto il bliz sionista in piena notte, in acque internazionali e con l'aggiunta di un mezzo massacro dei passeggeri. E' ovvio che nessuno ha potuto rispondere se consideriamo che nessun giornalista estero è stato ammesso perchè vige ancora la CENSURA perchè è un paese democratico.


Intanto gli attivisti della Rachel Corrie vengono mandati a casa:

Israele: attivisti Rachel Corrie saranno espulsi oggi
06 Giugno 2010 09:11 ESTERI

TEL AVIV - Saranno espulsi oggi da Israele gli 11 passeggeri e gli 8 membri dell'equipaggio della Rachel Corrie, la nave irlandese abbordata ieri dalla marina israeliana mentre si dirigeva verso la Strisca di Gaza con un carico di aiuti. Fra i passeggeri, 5 irlandesi e 6 malesi, vi e' anche il premio Nobel per la pace 1976, la nordirlandese Mairead Maguire, 66 anni. (RCD)



e delle navi e di quello che c'era sopra nessuno sa nulla di quello che ne faranno gli israeliani.

Il bottino, da veri pirati, se lo spartiranno fra loro?

EDIT

la Rache Corrie è la nave di Free Gaza e Greta Berlin scriveva il 30 maggio:


Del tutto americane
SCRITTO DA GRETA BERLIN | 30 MAGGIO 2010

PER IL RILASCIO IMMEDIATO

(Cipro, 30 maggio 2010) Ci sono ora due barche del movimento Free Gaza nella Freedom Flotilla che sta per consegnare 10.000 tonnellate di rifornimenti alla popolazione di Gaza imprigionata. La terza barca è in riparazione.

Le nostre due barche passeggeri, Challenger 1 e Challenger 1I, hanno avuto problemi meccanici venerdì 28 maggio, e sono state trainate nei porti di Cipro. Dopo che le autorità di porto cipriote nella parte greca hanno negato l'attracco per riparazioni, la nostra barca, Challenger 1 ha raggiunto a stento il porto di Famagosta, nella parte turca di Cipro.

Entrambe le imbarcazioni battono bandiera statunitense e sono registrate negli Stati Uniti, il che significa che sono territorio degli Stati Uniti.

Pertanto ci aspettiamo che il governo degli Stati Uniti intervenga in caso queste proprietà degli Stati Uniti siano erroneamente confiscate dalle autorità israeliane come hanno minacciato. Israele deve ancora restituire la barca Spirit of Humanity che batteva bandiera greca.

http://www.freegaza.org/it/home/press-releases/1189-as-american-as-apple-pie

quindi non è affatto azzardato, alla luce dei fatti, dire che gli israeliani continuano a fare i pirati, senza che nessuno li disturbi o tenti di farlo. E non si capisce il perchè lasciano far questo consdierato che gli aiuti sono internazionali e per Gaza.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 6/6/2010 11:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#218
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Palestina: "Gaza voleva accogliervi come vincitori".

Ecco alcune reazioni dei blogger palestinesi subito dopo aver appreso dell'attacco [en] israeliano alle navi cariche di aiuti dirette a Gaza.

La disperazione di Gaza. Voci di bloggers palestinesi.

Intervista a Gideon Levy:

Non c'è censura in Israele, c'è qualcosa di molto peggio : l'auto- la censura, la tirannia del rating,la tirannia di chi vuole piacere al lettore, la tirannia della vendita dei giornali.

Il martellamento mediatico e l'asservimento delle coscienze al potere sono anche in Italia il pane quotidiano, a danno sempre degli stessi.

Gaza è ovunque.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 6/6/2010 18:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#219
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
Offline
@ redna:
calcola oltretutto che le due Challenger, per ammissione degli stessi israeliani, sono state sabotate prima della partenza, ed il conto è fatto.

uhm, navi statunitensi sabotate dagli "amici" ebrei, strano, vero? ;)
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 6/6/2010 23:17
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: i 19 errori di ISRAELE
#220
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:

Freeman ha scritto:
@ redna:
calcola oltretutto che le due Challenger, per ammissione degli stessi israeliani, sono state sabotate prima della partenza, ed il conto è fatto.

uhm, navi statunitensi sabotate dagli "amici" ebrei, strano, vero? ;)


Gli vogliono bene e hanno fatto il possibile per non doverli "abbordare", con tutti i rischi che ciò comporta?
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 7/6/2010 0:09
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#221
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Citazione:
@ redna:
calcola oltretutto che le due Challenger, per ammissione degli stessi israeliani, sono state sabotate prima della partenza, ed il conto è fatto.


l'ho notato. Era un pericolo sequestrare le due navi statunitensi e portarle in israele oltretutto se accadeva qualcosa all'equipaggio americano erano volatili per diabetici, e già con la Liberty ci sono ancora contenziosi fra i due....

La cosa strana è che i sionisti di aver sabotato le due navi se ne sono vantati pure.E'evidente che sapevano che non sarebbero incorsi in alcun problema con i proprietari delle navi.


Citazione:

uhm, navi statunitensi sabotate dagli "amici" ebrei, strano, vero? ;)

assolutamente nulla di strano se prima, da bravi compagnoni, ci si accorda

EDIT

Blondet qualcosa ci lascia ancora leggere su effedieffe.com:


Joe Fallisi racconta MAURIZIO BLONDET Il racconto del reduce Fallisi parla di una esibizione incredibile di potenza militare con l'impiego persino di due sommergibili, una cosa di cui i media non hanno parlato. «Gli israeliani sono saliti a bordo in un lampo: tutti col volto coperto da una maschera nera, armati fino ai denti, giberne piene di caricatori, giubbotti antiproiettile, ci puntavano i loro mitragliatori». Il trattamento d'altronde è lo stesso che adottano con i palestinesi, ogni giorno.

dunque c'erano anche DUE SOMMERGIBILI in quell'azione.
Non ci sarebbe da meravigliarsi che nella zona fosse stata in corso qualche esercitazione...
quando succede qualcosa ultimamemnte ...le esercitazioni non mancano mai.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 7/6/2010 8:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#222
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
Messaggi: 1802
Offline
La parodia di "We are the world", in chiave "informazione corretta":

(sottotitoli in francese)

http://www.youtube.com/watch?v=hIeBGa9q2Rw
_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 7/6/2010 15:34
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#223
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
Messaggi: 1802
Offline
Neanche a farlo apposta...

Falsi alcuni audio:

Clarification/Correction Regarding Audio Transmission Between Israeli Navy and Flotilla on 31 May 2010, Posted on 5 June 2010

Yesterday evening on 4 June 2010, the IDF released an audio recording of a radio transmission between the Israeli Navy vessel and the Flotilla ships wherein unidentified flotilla passengers tell the Israeli Navy vessel to “shut up, go back to Auschwitz” and “we’re helping Arabs go against the US, don’t forget 9/11.” There have been questions regarding the authenticity of the recording as well as its attribution to a communication with the Mavi Marmara.

So to clarify: the audio was edited down to cut out periods of silence over the radio as well as incomprehensible comments so as to make it easier for people to listen to the exchange. We have now uploaded the entire segment of 5 minutes and 58 seconds in which the exchange took place and the comments were made.

This transmission had originally cited the Mavi Marmara ship as being the source of these remarks, however, due to an open channel, the specific ship or ships in the “Freedom Flotilla” responding to the Israeli Navy could not be identified. During radio transmissions between Israeli Navy and the ships of the “Free Gaza” Flotilla on 31 May 2010, the Israeli Navy ship attempts to make contact with the ‘Defne Y’ on channel 1-6. Other ships from the flotilla respond on the channel, without identifying themselves. At some point during the radio exchange the Israeli Navy is told by one of the ships to “shut up, go back to Auschwitz” (2:05) and “don’t forget 9-11″ (5:42).

http://idfspokesperson.com/2010/06/05/clarificationcorrection-regarding-audio-transmission-between-israeli-navy-and-flotilla-on-31-may-2010-posted-on-5-june-2010/
_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 7/6/2010 20:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#224
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Arrivati a Dublino gli attivisti della Rachel Corrie

A casa: fine dell’avventura per i pacifisti irlandesi che, a bordo della Rachel Corrie, avevano tentato di raggiungere le coste della Striscia di Gaza, violando il blocco imposto da Israele. I commando israeliani, come avevano fatto pochi giorni prima sulla Mavi Marmara con tragiche conseguenze, si sono calati sul pontile della nave. Questa volta non hanno trovato resistenza, come racconta Mairead Maguire, irlandese, premio Nobel per la Pace nel ’76: “Sono saliti a bordo in tenuta da combattimento, alle 11 del mattino, con le facce annerite, le maschere, fucili e due pistole. Voglio dire, 35 soldati a bordo così, fa un po’ paura, ma poi hanno visto che ci sedevamo, che eravamo non-violenti, e le armi non le hanno usate”.

Il rischio di nuovi incidenti c’era, in considerazione di quanto accaduto pochi giorni prima sulla nave turca. Episodio sul quale si deve ancora aprire un’inchiesta, e la diplomazia internazionale si è fatta intensa, nel tentativo di evitare che la polemica si surriscaldi e coinvolga altri Paesi.


la Rachel Corrie era in acque internazionali quando i sionisti si sono calati sul ponte della nave sempre in tenuta da combattimento....erano 35 soldati armati di tutto punto contro 19 attivisti...

********

Gaza:diplomazia al lavoro fra mille difficoltà
Israele deve essere punita, e il blocco della Striscia di Gaza deve cessare subito: il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, in occasione di un incontro con il presidente siriano Bashar al Assad, ha usato parole forti:

“Abbiamo perso nove vite. Israele deve pagare e lo farà. Noi continueremo ad agire nel quadro della legalità internazionale”.

La Turchia spera di ottenere il massimo appoggio dalla Siria e dagli altri Paesi impegnati nel vertice di Istanbul sulla sicurezza regionale: Russia, Iran, Afghanistan, Pakistan. Partecipa anche il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas.

Il vice-presidente americano Joe Biden cerca di ricucire, e di elaborare nuove soluzioni per Gaza. Lo ha detto incontrando il presidente egiziano, Hosni Mubarak.


Ma non è chiaro quanto margine possa avere, né quanto tempo: da una parte, altre navi stanno per dirigere sulla striscia di Gaza, si tratta di navi umanitarie dall’Iran, con i guardiani della rivoluzione che si dicono pronti a una scorta armata.
L’ennesima provocazione iraniana, dice Israele, ma la decisione presa oggi, di procedere con un’inchiesta interna invece che internazionale, non aiuta a stemperare i toni.
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 7/6/2010 22:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#225
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Non so come commentarla, questa notizia, se non andando a rileggermi la storia della Palestina (dal testo di Fabio Beltrame).

Usa: scuola cancella discorso di giornalista che ha attaccato Israele.

E parliamo di Helen Thomas, "la decana dei giornalisti accreditati alla Casa Bianca."

Tutto, per aver detto che gli Israeliani devono "andare al diavolo fuori dalla Palestina" e tornanre in Polonia, Germania e negli Stati Uniti. "

Alcune testate riportano "israeliani", altre "ebrei".

Una logica per aver nominato quei paesi, in effetti c'è: fino al declino dell'impero ottomano, gli unici ebrei che vivevano in Palestina erano i sefarditi, provenienti dalla penisola iberica da dove erano stati cacciati dalla "reconquista" del 1492, e che vivevano in piccole comunità autonome, ma ben integrate alle altre. E' solo tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 che gruppi di ashkenaziti, ebrei provenienti dall'Europa orientale, si insediano in Palestina, provocando l'ostilità dei sefarditi, che li ritenevano mossi da manipolazioni o inesatta interpretazione della religione ebraica, e da un forte spirito nazionalista che avrebbe portato a conseguenze disastrose.

Alla luce di queste pagine di storia, che ben pochi riportano per approfondire la questione di israele come stato, la Thomas ha puntato il dito non contro "gli ebrei", ma verso le prime colonie sioniste; ancor più se tali iniziali insediamenti coincidono con la nascita del sionismo.

Insomma, la "decana", ad 89 anni, ha ancora moltissimo da insegnare, soprattutto alla classe di pennivendoli forgiata dall'amministrazione USA da quando israele "deve difendersi".
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/6/2010 2:46
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#226
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
QUESTA E' LA PAGINA DI VITTORIO ARRIGONI su FACEBOOK.

E' possibile trovarvi notizie e considerazioni che "sfuggono" ai beneamati pipponi dei gornalisti imbavagliati e/o prezzolati.

L'ultima notiza riguarda "Cetin Topcuoglu, ex campione di taekwondo, era stato anche allenatore della nazionale turca della stessa specialità. Aveva 54 anni ed è una delle vittime del terrorismo di stato d'Israele a bordo della Freedom Flotilla."

Uno dei "terroristi", secondo israele.

E' stata arrestata anche "Huwaida Arraf, cofondatrice dell’International Solidarity Movement e del Free Gaza Movement. Partecipava alla rituale manifestazione pacifica del venerdi’ contro il muro che si sta inghiottendo il villaggio di Bil’In."

Su Guerrilla Radio, altre notizie. In diretta, direttissima, da Gaza.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/6/2010 3:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#227
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
Campagna Europea: 'Passaporti rubati durante il massacro della Flotilla'


SCRITTO IL 2010-06-07 IN NEWS


Bruxelles - Palestine-info. Attivisti giordani e membri della Campagna Europea per rompere l'assedio di Gaza hanno rivelato il furto da parte dell'Esercito israeliano di decine di passaporti appartenenti a sostenitori giordani ed europei a bordo della Freedom Flotilla.

Come ha precisato la Campagna in un rapporto pubblicato ieri (6 giugno), le forze sioniste hanno rubato 31 passaporti, che - teme l'associazione - le autorità israeliane, e in particolare i servizi segreti (Mossad), potrebbero usare per perpetrare nuovi attentati, com'è accaduto nel caso dell'assassinio del leader di Hamas Mahmud al-Mabhuh a Dubai, negli Emirati Arabi. Per questo motivo, la Campagna Europea si è rivolta ai Paesi europei chiedendo d'indagare seriamente sul furto dei documenti.

I nomi degli otto cittadini giordani derubati dei passaporti sono stati rivelati ieri dal presidente dell'Unione dei sindacati dei professionisti giordani, Ahmad al-Armuti, durante una conferenza stampa tenutasi ad Amman.

Il presidente del comitato anti-normalizzazione del sindacato riferisce inoltre che Israele "ha rubato i nostri bagagli e i nostri laptop: ci avevano promesso di restituirceli quando fossimo partiti per tornare a casa, ma non l'hanno fatto."

Mahmud Abu Ghunayma, una delle vittime del furto dei documenti, afferma: "La Freedom Flotilla ha raccolto molte vittorie, tra cui la più importante è stata quella di far passare il mondo dalla propria parte". Ha quindi riportato le parole di un attivista non-arabo, che gli avrebbe confidato di essere diretto a Gaza perché quello che sta accadendo al popolo palestinese non gli permetteva di guardarsi allo specchio dalla vergogna.

Tutti i presenti alla conferenza hanno fornito i loro resoconti delle barbare azioni d'Israele nei confronti dei partecipanti al convoglio. Khadir al-Mashayikh, un reporter giordano che ha fornito copertura informativa alla spedizione, ha raccontato che un cecchino israeliano gli ha sparato da un elicottero, nonostante lui avesse indosso un giubbotto che riportava chiaramente la scritta "Word press": i proiettili gli si sono conficcati nel tessuto anti-proiettile. I militari gli hanno poi confiscato il cellulare, che conteneva il suo archivio giornalistico personale e più di 900 numeri di telefono di personalità del mondo dei media e della politica.

Tra i beni sequestrati da Israele vi sono anche le confezioni di latte per neonati, acquistate per 16.000 euro su richiesta delle autorità di Gaza

Alcuni dei presenti hanno fatto notare che il recupero dei passaporti sarà compito dello Stato giordano, trattandosi di un'infrazione della stessa sovranità della Giordania.

http://www.infopal.it/leggi.php?id=14872


Gaza - Infopal. Le associazioni arabe, islamiche e internazionali hanno già approntato almeno dieci navi da far salpare per la Striscia di Gaza con la prossima spedizione: lo ha confermato il deputato Jamal al-Khudari, presidente del Comitato popolare per la rottura dell'assedio.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=14874


Navi iraniane in partenza per Gaza
SCRITTO IL 2010-06-07 IN NEWS
PressTv. Due navi iraniane cariche di aiuti umanitari e rifornimenti medici per il popolo di Gaza salperanno nei prossimi giorni in direzione della Striscia.

La Mezzaluna Rossa Iraniana ha annunciato oggi che il cargo comprenderà cibo, medicine ed elettrodomestici, e sarà accompagnato da un gruppo di dottori iraniani e di operatori umanitari.

La spedizione - riferisce il direttore della Mezzaluna Rossa Abdolraoof Adibzadeh - “arriverà a Gaza entro la fine di questa settimana attraverso il passaggio di Rafah, al confine con l'Egitto”.

“L'Iran si sta anche preparando a spedire una nave-ospedale per gli abitanti di Gaza, che avrà a bordo dottori, infermiere e tutte le attrezzature mediche richieste per la chirurgia d'emergenza e le varie procedure”, ha spiegato Adibzadeh.
http://www.infopal.it/leggi.php?id=14875

edit


_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/6/2010 8:14
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#228
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
Messaggi: 1802
Offline
Joe Fallisi racconta...

_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 8/6/2010 9:56
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#229
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
A Joe Fallisi bisogna riconoscereil grande coraggio di aver chiamato le cose col loro nome... compreso il riferimento a stalin...

Queste sono le interviste che la TV HA PAURA di mostrare, serva delle lobbies.

Un articolo da CDC:

LA VERITÀ DIETRO LA PROPAGANDA ISRAELIANA.

"La cosa sorprendente in tutto questo è che molti giornalisti occidentali - e includo la pusillanime copertura della BBC sulle navi di aiuti di Gaza - scrivono come giornalisti israeliani, mentre molti giornalisti israeliani stanno scrivendo sulle uccisioni con il coraggio che i giornalisti occidentali dovrebbero dimostrare.

E sullo stesso esercito israeliano. Prendiamo il devastante rapporto di Amos Harel su Haaretz, che analizza la composizione del corpo degli ufficiali dell'esercito israeliano.

In passato, molti di loro provenivano dalla tradizione kibbutziana di sinistra, dalla più grande Tel Aviv o dalla pianura costiera di Sharon. Nel 1990, solo il 2 per cento dei cadetti dell'esercito erano ebrei ortodossi. Oggi la percentuale è del 30 per cento. Sei dei sette tenenti colonnelli della Brigata Golani sono religiosi. In alcune brigate di fanteria, più del 50 per cento dei comandanti locali sono religiosi "nazionali". "


Il 10 giugno sarà il il 43° anniversario dell'OCCUPAZIONE della Palestina.

"Il Medioriente è oggi un laboratorio per la costruzione di una realtà di convivenza e rispetto reciproco tra i popoli, ma l'occupazione dei territori palestinesi e la continua violazione del diritto internazionale da parte delle autorità Israeliane, permessa dalla comunità internazionale, è un ostacolo che può essere superato solo da un'azione forte da parte della società civile mondiale per ristabilire la legalità e la giustizia.

Questa violazione assume i caratteri dell'annessione e della confisca delle terre, il furto dell'acqua e la negazione dell'identità Palestinese, che si concretizzano nella costruzione di una “barriera di separazione” in forma da muro a semplice reticolato e di insediamenti per coloni che vengono fatti venire appositamente da tutto il mondo, dell'occupazione e della demolizione di case, del divieto di utilizzare strade e mezzi di trasporto pubblico e perfino di uscire da citta' come Bethlehem, Nablus, Hebron, la disseminazione di oltre 500 posti di blocco, una situazione definita ormai in molte sedi a livello mondiale di apartheid per quanto abbia molto di piu' le caratteristiche di una vera e propria pulizia etnica. "
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/6/2010 12:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  redna
      redna
Re: i 19 errori di ISRAELE
#230
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
Da
Messaggi: 8095
Offline
http://www.forumpalestina.org/news/2010/Giugno10/05-06-10IntervistaAngelaLano.htm


Intervista a Angela Lano, di ritorno dalla Freedom Flotilla

Buongiorno Angela e grazie della disponibilità, sappiamo che sei contattata da tanti giornalisti e agenzie di stampa in queste ore.
Si, è un continuo… ma va bene così, perché più si parla della situazione a Gaza e dei crimini israeliani, più la Freedom Flotilla ha raggiunto uno degli obiettivi..
Abbiamo avuto modo di leggere la testimonianza rilasciata al tuo ritorno. Puoi raccontarci cosa è avvenuto all’alba di lunedì 31 maggio? Hai detto che mentre eravate sull’imbarcazione greca “Ottomila” la marina israeliana si è avvicinata dicendo che vi trovavate in acque israeliane. Già questo fa riflettere..
Si, tra l’altro quando hanno iniziato ad avvicinarsi contattando e minacciando il nostro comandante ci trovavamo ben prima delle 70 miglia dalla costa, dove poi ci hanno attaccato. Eravamo a circa 100 miglia dalla costa di Gaza, dunque assolutamente in acque internazionali. Alle 4,30 del mattino ci sono piombati addosso gli Zodiacs israeliani, queste piccole imbarcazioni velocissime e piene di soldati mascherati, armati con tutte le armi possibili, hanno attaccato la nostra barca e vedevamo che nel frattempo attaccavano anche le altre imbarcazioni della flotta. L’elicottero militare che ci sorvolava già da qualche ora ha quindi attaccato la nave greca; i militari sono piombati a bordo, noi ci siamo divisi fra attivisti e giornalisti. Noi giornalisti abbiamo tentato di documentare il più possibile l’aggressione ma poi ci hanno sottratto le videocamere e le cassette.. Gli attivisti hanno fatto una catena umana intrecciando le braccia intorno alla cabina di pilotaggio per cercare di proteggere il capitano all’interno, ma sono stati assaltati con bombe sonore, proiettili, testate, calci, pugni, tutto quello che potevano scaraventare addosso ai pacifisti, li hanno feriti, hanno aperto una breccia e fatto irruzione nella cabina di pilotaggio; hanno aggredito in modo furibondo il nostro capitano, che era aggrappato al timone, anche a lui hanno dato calci, pugni e testate coi loro elmi. Alla fine hanno prevalso. Tutto si è svolto in un quarto d’ora di inferno. In quel momento abbiamo pensato che ci avrebbero ammazzati, perché erano delle belve. Si è svolto tutto velocemente, di notte, all’oscuro. Un incubo. Un film del terrore.

Dalla vostra imbarcazione potevate vedere cosa avveniva sulle altre barche, soprattutto sulla Mavi Marmara?
Vedevamo che dalla Marmara usciva del fumo, probabilmente lacrimogeni, sentivamo le grida, gli spari, i colpi e avevamo l’angoscia anche di vedere i nostri amici sotto attacco come noi. Per sapere cosa era successo alla Marmara abbiamo dovuto aspettare il giorno dopo il nostro arresto quando sono arrivate le donne che erano sulla nave turca e ci hanno raccontato scene raccapriccianti, di gente sparata a bruciapelo in fronte, crivellata di colpi come il cittadino americano di origine palestinese, gente trovata cadavere in bagno, gente buttata giù dalla nave. I nostri giornali fanno vedere la foto delle persone buttate giù dalla nave e raccontano che sono i soldati gettati dalla nave, ma non è così. Erano i soldati a buttare giù dalla nave i pacifisti. Siamo di fronte a una manipolazione assoluta. Testimoni oculari hanno raccontato che i soldati buttavano in mare persone ammanettate. Certa stampa italiana è vergognosa..

Quindi da una parte parliamo di vere e proprie esecuzioni, dall’altra di persone disperse in mare..
Esattamente. Infatti ci sono vari dispersi e risulteranno poi per esclusione dalle liste dei passeggeri..

Da lì siete stati portati nel carcere di Beersheva. Come siete stati trattati e cosa vi dicevano?
Hanno diviso gli uomini dalle donne. Abbiamo subito pressioni psicologiche molto forti, ci trattavano come fossimo dei terroristi, ci guardavano come fossimo criminali. Ci hanno negato il telefono, il contatto con le ambasciate, con degli avvocati. Ci hanno di nuovo sottoposto un foglio, come quello che ci avevano chiesto di firmare al porto, nel tendone, con l’ammissione di responsabilità di essere entrati in acque israeliane. Noi ci siamo fermamente opposti. Tra l’altro ho sentito le dichiarazioni del ministro Frattini del 1 giugno in cui dice che avevamo scelto di rimanere in Israele e che avremmo dovuto firmare come tutti gli altri. Forse a Frattini sfugge il fatto che pochissimi hanno firmato. La maggior parte di noi si è rifiutata di ammettere una colpa che non avevamo, è Israele che ha violato il diritto internazionale e non noi.

Volevano che voi ammetteste di essere entrati in Israele illegalmente, quando eravate stati portati lì con la forza. Un paradosso.
Certo, un paradosso. Noi dicevamo che non volevamo entrare in Israele, che avevamo il rigetto per Israele e volevamo entrare a Gaza, in territorio palestinese. Dicevamo che loro ci avevano portato con la forza in Israele, e lo abbiamo ripetuto continuamente mentre loro che ci guardavano e ci ridacchiavano in faccia. Tutta Israele è un’illegalità, se ci pensiamo.. un paese costruito 62 anni fa con il terrorismo e con la forza su territorio palestinese. Israele è tutta una bugia, quindi è chiaro che continua su questa linea di propaganda, di manipolazione della verità, di ribaltamento della verità. Con l’appoggio degli USA, di parte dell’Europa, sicuramente dell’Italia, con il livello di impunità che sappiamo. Ha dalla sua anche l’arroganza dell’impunità. Rispetto a Frattini sono rimasta basita.. se non eravamo in prigione, dove eravamo? Provasse lui a stare dietro le sbarre! Forse eravamo in un villaggio vacanze?!?

Siete stati contattati dalla Farnesina al vostro ritorno?
No.. non ho sentito nessuno..

Cosa avete intenzione di fare, adesso che siete tornati?
Ci dovremo incontrare per portare avanti delle azioni legali, sia personali per lesioni nei nostri confronti, sia collettive. Ci collegheremo a livello internazionale per portare avanti una causa legale contro Israele. Lo abbiamo detto ai nostri carcerieri fin dall’inizio: “vi processeremo, vi porteremo di fronte ai tribunali internazionali”.

L’azione israeliana è servita a intimidire il movimento di solidarietà con il popolo palestinese, oppure a invogliare, semmai, a compiere nuove azioni di sostegno alla popolazione di Gaza?
Non ci hanno intimidito, neanche per sogno. Anzi, siamo ancora più agguerriti, ovviamente in senso non violento. La nostra determinazione è di ripartire, di fare altre flottiglie e di premere perché si ponga fine a questo assurdo, ingiusto, disumano assedio alla Striscia di Gaza. Dalla Turchia e dalla Campagna Europea stanno parlando dell’organizzazione di un’altra flotta, con più navi. Israele adesso è debole, non militarmente ma dal punto di vista morale, proprio perché ha dimostrato tutta la sua cronica e storica immoralità.

* Radio Città Aperta
_________________
C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/6/2010 22:27
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#231
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
07/06/2010 | ore 09.02

"Parte questa mattina dal Cairo una carovana umanitaria organizzata dal gruppo dei Fratelli Musulmani e diretta a portare aiuti alla popolazione di Gaza. Secondo quanto hanno reso noto i dirigenti del gruppo islamico egiziano, citati dal giornale arabo 'al-Hayat', la carovana umanitaria percorrera' via terra il Sinai fino ad arrivare al valico di Rafah, aperto sei giorni fa proprio dal governo egiziano per permettere l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari."

08/06/2010 | ore 10.37

"Le autorita' egiziane hanno sequestrato gli aiuti alimentari e il materiale edile presente nei camion della carovana diretta a Gaza, organizzata dai Fratelli Musulmani. Secondo quanto ha annunciato il deputato egiziano Hazim Faruq alla tv iraniana 'al-Alam', le autorita' egiziane hanno sequestrato l'intero carico di aiuti dopo aver impedito alla carovana di entrare nella citta' palestinese."

Magari uno pecca di complottismo se si chiede a che cazzo serve aprire la frontiera PER gli aiuti umanitari, e contemporaneamente vietare che aiuti umanitari entrino a Gaza.
Poi il complottismo rischia di aumentare, se ci si chiede che cazzo di fine hanno fatto le tonnellate di aiuti arrivati con la Freedom Flotilla, ipotizzando che niente niente possono pure essere arrivati in mani egiziane "grazie" a qualche accordo con israele, tramite quella brava gente dei coloni.
Tanto per farsi pagare i beni dai palestinesi.

Provo a chiedere lumi a chi è lì, a Gaza, e vi faccio sapere.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 8/6/2010 23:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: i 19 errori di ISRAELE
#232
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
Messaggi: 1802
Offline
florizel

Citazione:
"Parte questa mattina dal Cairo una carovana umanitaria organizzata dal gruppo dei Fratelli Musulmani e diretta a portare aiuti alla popolazione di Gaza. Secondo quanto hanno reso noto i dirigenti del gruppo islamico egiziano, citati dal giornale arabo 'al-Hayat', la carovana umanitaria percorrera' via terra il Sinai fino ad arrivare al valico di Rafah, aperto sei giorni fa proprio dal governo egiziano per permettere l'ingresso a Gaza di aiuti umanitari."


"Le autorita' egiziane hanno sequestrato gli aiuti alimentari e il materiale edile presente nei camion della carovana diretta a Gaza, organizzata dai Fratelli Musulmani. Secondo quanto ha annunciato il deputato egiziano Hazim Faruq alla tv iraniana 'al-Alam', le autorita' egiziane hanno sequestrato l'intero carico di aiuti dopo aver impedito alla carovana di entrare nella citta' palestinese."


shm

_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 8/6/2010 23:58
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#233
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Dalla pagina spagnola dell'ISM (International Solidarity Movement) ho tradotto la parte che riguarda il come entrare in israele prima ed in Palestina poi, per un attivista.

"VIAGGIO IN PALESTINA, CONSIGLI. E’ molto bello che tu venga ad unirti a noi in Palestina.
Le info che seguono ti aiuteranno a pianificare il tuo viaggio.
Per favore, mettiti in conttatto con noi per consigli e suggerimenti particolari.

Sul viaggio.

Le autorità israeliane controllano tutte le frontiere con la Palestina, ed in passato tali entrate erano precluse a tutti i visitatori. Tuttavia i visitatori, inclusi quelli appartenenti all’ISM, sono riusciti comunque a varcare tali frontiere.
Benché le autorità israeliane neghino di avere una politica di divieto di entrata in Palestina a tutti coloro che si relazionano all’ISM, a chi si identifica come volontario dell’associazione viene quasi sistematicamente impedito l’accesso. Così come negano l’ingresso ad ogni altro attivista per i diritti umani, operatori di ONG, e singoli individui che mostrano interesse a visitare i Territori occupati e i palestinesi, o che esprimano simpatia per la causa palestinese.

I visitatori che arrivano in esplicita solidarietà con il popolo palestinese, e/o ne appoggiano la resistenza non violenta, vanno incontro ad una situazione critica. Se ammettono il motivo della visita al personale di frontiera, ed ammettono qualunque relazione con l’ISM, il minimo è che venga loro negato l’ingresso.
Se esprimono altri motivi per la visita, possono perfino essere accusati di mentire alle autorità israeliane, e vedersi negato l’ingresso per questo. Dinanzi a tale problematica, alcuni attivisti preferiscono tacere sul loro attivismo, e fornire la motivazione di essere lì per visitare la Terra Santa, o andare a trovare un amico israeliano, o per turismo.

Questi attivisti, generalmente, presentano un piano di visita chiaro che include luoghi nei quali sosteranno all’interno di Israele, nomi, itinerari e numeri di telefono delle persone che vedranno (senza menzionare i palestinesi). Portare materiale dell’ISM con te sarà la causa, quasi certamente, di vederti negato il permesso d’entrata in Israele.
E’ probabile che il tuo bagaglio verrà ispezionato all’arrivo all’aeroporto o alla frontiera. Il semplice fatto che possa essere in possesso di materiale relazionabile con la Palestina o con i Palestinesi ti espone ad interrogatori prolungati, oltre al divieto di ingresso.

ALCUNI MODI DI ARRIVARE IN PALESTINA:
1. dall’aeroporto Ben Gurion - Tel Aviv
2. dalla Giordania (varco Allenby, varco Sheikh Hussein o Aqaba)
3. da Taba, Egitto.

Gli attivisti che scelgono di presentarsi alle autorità israeliane come volontari dell’ISM, dovrebbero arrivare all’aeroporto Ben Gurion, essere pronti a venir fermati, preventivare di resistere ad un eventuale fermo mentre si avvia un appello legale al tribunale israeliano contro l’arresto.
Per evitare questo, bisogna prevedere di rivolgersi ad un avvocato o all’ISM prima dell’arrivo in Israele, qualora si fosse decisi a presentarsi come attivista che va ad unirsi a quelli già sul posto.
Chiunque venga fermato all’aeroporto e a cui viene negato l’ingresso, verrà tenuto in una cella di contenzione finchè le autorità non forniscano un foglio di via per rinviarlo al paese di provenienza. Questo avviene generalmente entro le 24 ore, a meno che l’attivista non rifiuti il rimpatrio, o non affermi di voler disobbedire alle prassi di controllo.

Se ti presenti come attivista dell’ISM e arrivi dalle frontiere della Giordania o dell’Egitto, la cosa più certa è che tu venga obbligato a tornare indietro senza alcuna opportunità di appello al divieto di ingresso.

ARRIVANDO DA TEL_AVIV.

Dopo aver passato il controllo di frontiera dall’aeroporto Ben Gurion, puoi trovare un servizio di collegamento a Gerusalemme centro all’uscita dell’aeroporto, a destra. E’ un servizio bus che ospita fino a 10 persone, per 40 NIS a persona (circa 10 dollari). Verrà chiesto ad ognuno che luogo di Gerusalemme preferisce raggiungere.
Tu dovresti chiedere di essere condotto alla Damascus Gate (Porta di Damasco), ed è possibile che qualche autista rfiuterà di portarti lì.
In questo caso, chiedi per la New Gate (Porta Nuova), che è la più vicina alla Damascus Gate. Il tragitto fino a Gerusalemme può durare dai 40 minuti fino ad oltre ad un'ora, dipende dal luogo da raggiungere.
L’altra opzione è chiedere un taxi palestinese tramite il nostro coordinatore logistico Hisham (posta elettronica: hisham@palsolidarity.org, telefono0547429651).
Questo costerà di più, circa 50 dollari, è una buona alternativa se si viaggia in gruppo.

ARRIVANDO DA AMMAN, GIORDANIA.

Se decidi di venire da Amman, Giordania, le autorità israeliane ti interrogheranno appena giunto alla frontiera, chiedendoti perché hai scelto di entrare in Israele da lì, e perché non sei arrivato direttamente all’aeroporto Ben Gurion nel caso tu arrivi alla frontiera lo stesso giorno che sei atterrato all’aeroporto Queen Alia di Amman.
Negandoti l’ingresso in Israele venendo dalla Giordania o dall’Egitto, ti manderanno indietro, semplicemente.
Non ti metteranno con la forza in un aereo, ma la libertà sufficiente per decidere come procedere.

Se arrivi dalla Giordania, dovrai arrivare ad uno di questi tre posti di frontiera:

1. Aqaba/Eilat: Questo è il più lontano e meno raccomandato, a meno che tu non voglia visitare Aqaba o Eilat (dal lato di Israele). Si trova a 4 ore da Amman in taxi o autobus, e dal territorio israeliano ci vogliono altre 4 ore per Gerusalemme, in autobus.

2. Allenby Bridge: Questo posto di frontiera è il più prossimo all’aeroporto di Amman e a Gerusalemme. Ti costerà circa 20 dinares giordani (circa 30$) prendere un taxi da Allenby Bridge. E’ da qui che i palestinesi entrano ed escono dalla Giordania, ed è generalmente frequentato.
Ha senso utilizzarlo se affermi di voler visitare Gerusalemme. Una volta attraversato, non dovrebbero esserci problemi nel prendere un taxi fino a Gerusalemme. Passando da questo varco per entrare ed uscire dalla Palestina, devi munirti di un visto di soggiorno multiplo per la Giordania, nell’aeroporto o nel tuo paese di provenienza, prima di partire. E’ molto importante, perché Allenby non è una frontiera “ufficiale”, quindi da qui non potrai richiedere un visto giordano per poter rientrare in Giordania alla fine del tuo viaggio in Palestina. Se ne sarai sprovvisto, non potrai rientrare da qui. Un’alternativa è recarti all’ambasciata giordana di Tel Aviv prima di lasciare la Palestina, o rientrare in Giordania attraverso uno dei due altri varchi di frontiera.

3. El Sheikh Hussein Bridge, nel nord. (Fai attenzione quando chiedi ad un tassista di condurti a questo varco:assicurati che al tassista sia chiaro che vuoi andare a SHEIKH Hussein Bridge e non a MALIK Hussein Bridge. MALIK Hussein è un altro nome di Allenby Bridge). Questo viaggio ti costerà 35 dinares giordani (50$), dall’aeroporto al varco. All’interno di Israele, l’unico mezzo valido è un autobus fino a Gerusalemme (un paio d’ore di viaggio), benché in genere non consigliamo a nessuno di utilizzare un bus israeliano. L’alternativa è accordarsi con Hisham affinché un taxi venga a prenderti. Questo ti costerà circa 50 o 60$, ma almeno sarai certo di arrivare esattamente dove vuoi. Questa frontiera è meno frequentata di Allenby, ma il problema è che si trova più lontana da Gerusalemme.

4. La frontiera di Taba dall’ Egitto: Taba è una località turistica nel Nord del penisola del Sinai, a circa 8 ore da Il Cairo. Ci sono svariati autobus al giorno da Il Cairo a Taba, e non sono cari. Consulta comunque una guida per i dettagli. Attraversare da Taba presenta gli stessi problemi di Aqaba e di Sheik Hussein, con la sola differenza che un gran numero di israeliani attraversano quotidianamente da questo varco per vacanze nel Sinai. Da qui, la città israeliana più vicina è Eilat. Da Eilat a Gerusalemme ci sono circa 4 ore e mezza.

Anche se la cosa più logica è arrivare all’eroporto di Te Aviv, i vantaggi di arrivare dalla Giordania o dall’Egitto è che si ritiene che i controlli via terra siano meno rigidi, e che se ti viene negato l’ingresso non sei messo di peso in un aereo e spedito al tuo paese di origine. Puoi restare nella regione della frontiera da cui provieni.

A Tel Aviv i controlli sono molto rigidi, e gli operatori molto sospettosi; malgrado ciò alcune persone sono fortunate e la maggior parte dei nostri attivisti riescono a passare. Una volta arrivato a Gerusalemme e stabilito contatto con l’ISM, noi cerchiamo nel modo migliore di portarti ai posti di addestramento, che si trovano nei territori palestinesi occupati ed assediati (per alcuni è molto difficile arrivarci la prima volta). La cosa più semplice è incontrarti con altre persone a Gerusalemme con cui viaggerai verso i territori.

Questo è quanto. Decidi cosa è meglio per te, per arrivare a Gerusalemme. Se hai domande da porci, scrivici. Ci vediamo in Palestina!"
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/6/2010 0:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#234
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Già, shm... Io sono rimasta basita dalla decisione dell'Egitto di sequestrare gli aiuti, tenedo presente che sulla carovana avrebbero viaggiato dei parlamentari, forse a garanzia che il carico non includesse armi, o materiale ritenuto "dannoso" per israele.

Non che ci si possa aspettare, dall'Egitto, operazioni disinteressate e gratuite, figuriamoci: il blocco egiziano della “Gaza Freedom March” conferma una complicità tra i governi e gli stati:

Perchè la Gaza Freedom March ha fatto bene a rifiutare la proposta egiziana

Ma il tutto appare contraddittorio, e fino ad ora me lo sono spiegato solo con l'ipotesi che quello che viene spacciato come "aiuto" dal governo de Il Cairo sia in realtà la faccia "ufficiale" di un mercato fra Egitto e Gaza, che DEVE continuare ad essere gestito unilateralmente.

L'altra ipotesi è che si tratti di scaramucce tra parti politiche.

Il punto è sempre lo stesso, ahinoi: i Palestinesi stanno in mezzo, ostaggi di tutti.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/6/2010 0:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  astro7
      astro7
Re: i 19 errori di ISRAELE
#235
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/11/2007
Da questa sconosciuta terra di mezzo
Messaggi: 472
Offline
Citazione:
Questo è quanto. Decidi cosa è meglio per te, per arrivare a Gerusalemme. Se hai domande da porci, scrivici. Ci vediamo in Palestina!"


Mi sa che è più facile per un cammello passare la cruna di un ago che per un attivista arrivare in Palestina....

Ciao, Flo

non si può non restare turbati leggendo ciò che hai appena tradotto.
Mi chiedo quanta forza d'animo occorra ai volontari portare il loro aiuto e sostegno a quei territori martoriati... e come riescono allo stesso tempo a reggere psicologicamente all'ambiente totalmente ostile.

Non ho parole.
Inviato il: 9/6/2010 0:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#236
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Da Reset Italia, Doriana Goracci segnala in un suo articolo un VIDEO MOLTO IMPORTANTE realizzato prima che israele prendese la nave, almeno ufficialmente.

Tel Aviv Gaza Uri Avnery e la Sposa bella.

Citazione:
Mi chiedo quanta forza d'animo occorra ai volontari portare il loro aiuto e sostegno a quei territori martoriati... e come riescono allo stesso tempo a reggere psicologicamente all'ambiente totalmente ostile.


Me lo chiedo ancor più insistentemente in questi giorni, anch'io.
Devono essere persone estremamente motivate, e con una grande forza d'animo: la sofferenza continua di un popolo reso muto, civili uccisi ogni giorno, il territorio martoriato, la rabbia da trasformare in impegno, e l'ipotesi di poter rischiare la vita. Non è roba facile. Ma, a mio parere, rende la vita più degna di essere vissuta.
uno dei modi per sostenere questi volontari, è evitare che vengano isolati, soprattutto mediaticamente.

Davvero sono peripezie, quelle che si devono fare per entrare in israele.
L'unica "democrazia" (sic) in Medioriente...
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/6/2010 1:05
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#237
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
In merito al carico delle navi della Freedom Flotilla: pare che sia ancora fermo al porto di Ashdod (ma alcuni articoli riportano che sia custodito in un valico presso Gaza), e secondo israele sarebbe Hamas a respingerne l'introduzione nella Striscia e a Gaza.

Ieri ho inviato una mail a Vittorio Arrigoni per capire se loro, gli attivisti, ne sanno qualcosa di più; finora nessuna risposta, immagino che il loro tempo per scrivere e rispondere a tutte le mail che arrivano sia limitato.


Israele: la dialettica distorta dell'autodifesa.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/6/2010 10:23
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  florizel
      florizel
Re: i 19 errori di ISRAELE
#238
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
Da dove potrei stare meglio.
Messaggi: 8195
Offline
Ho ricevuto notizie sul carico di aiuti e sull'apertura del valico di Rafah, passo il link.

Egyptian Government lied again. Rafah crossing is not really open as previously claimed.

Quanto agli aiuti, è stato confermato che sono in deposito ad Ashdod, e pare che israele vorrebbe farli entrare a Gaza davanti a tutti i media internazionali, una sorta di "riscatto" mediatico...
Ma che bravi, questi sionisti...

L'ipotesi che gli aiuti possano essere stati venduti agli egiziani è da escludere, e credo che le notizie date da Vittorio Arrigoni siano più fondate.

Il fatto che Hamas abbia rifiutato di far entrare gli aiuti nella Striscia, si riferisce appunto al tentativo israeliano di riacquistare "credito" dopo l'assedio alla Flotilla e l'assassinio di numerosi attivisti.

Come MOLTO OPPORTUNAMENTE ricorda Vittorio, non serve la carità, ma la fine dell'assedio.

L’epoca dell’ammirazione araba per i discendenti degli ottomani.

"nnanzitutto, prima di perderci nei particolari che riteniamo importanti, è necessario affermare che il crimine dell’assedio di Gaza da parte dello Stato ebraico continua a rimanere impunito. Il crimine è l’assedio, poiché l’assedio di Gaza, che è stato tacitamente o apertamente approvato dagli Stati arabi, è il crimine per definizione.

...

Giordania ed Egitto hanno rapporti diplomatici con Israele, dunque è bene non contare sulle reazioni di questi paesi. Questa è l’occasione per ricordare ancora una volta che il regime di Hosni Mubarak partecipa all’assedio criminale contro la Striscia di Gaza ed è complice con le politiche ostili dello Stato ebraico.

Ricordiamo che la chiusura del valico di Rafah da parte dell’Egitto di Mubarak – si tratta dell’unico valico della nostra gente nella Striscia, dell’unico punto di contatto con il mondo esterno – è avvenuto in piena sintonia con la politica ufficiale israeliana.

...

Certo, riconosciamo che l’Egitto ha deciso di aprire il valico di Rafah ai palestinesi dopo il massacro compiuto dalla marina israeliana, tuttavia abbiamo il diritto di chiederci: doveva verificarsi questo massacro perché il valico, che è stato aperto solo sporadicamente dall’inizio dell’assedio, venisse aperto ai palestinesi assediati ed affamati?

...

In questi tempi difficili si è sviluppata presso gli arabi una nuova cultura, la cultura dell’ammirazione. Quando si è impotenti, si cominciano a cercare cose per cui provare ammirazione. Attualmente è di moda l’ammirazione araba nei confronti dei turchi, sia dei loro leader che del loro popolo. Questa ammirazione ha superato ogni aspettativa.

Sì, personalmente uniamo la nostra voce alle voci libere del mondo e applaudiamo la Turchia per la sua posizione e per le sue azioni a sostegno del popolo palestinese, ma allo stesso tempo mettiamo in guardia dal trasformare i discendenti degli ottomani in tutori della nazione araba. Il ruolo turco è importantissimo, ma ciò non significa in nessun modo giurare fedeltà alla Turchia per sfuggire agli obblighi della responsabilità storica e nazionale araba."



Le maledette menzogne dei media e la propaganda israeliana.



"Dopo l'attacco omicida contro la Gaza Freedom Flotilla destinata ad alleviare la crisi umanitaria della Striscia di Gaza, numerose agenzie d'informazione e media britannici, come pure altri Paesi dell'Europa occidentale, hanno lavorato sodo alla ricerca della terminologia utile e funzionale alla giustificazione di quel crimine.

A diverse riprese, BBC e Sky News hanno ripetuto che Israele si sente "isolato" dalla comunità internazionale e che si trova in stato di "guerra", pertanto crede di dover prendere misure straordinarie per auto-difendersi. Ancora una volta, questo è stato possibile grazie all'ampio ricorso a invenzioni di vecchia data: Hamas vuole la distruzione di Israele e il blocco imposto sulla Striscia di Gaza è una risposta al lancio di missili di Hamas.

Senza dubbio, la realtà è diversa, e Israele non è affatto isolato dal resto del mondo.

...

Tutti credono che il blocco israeliano su Gaza abbia avuto inizio nel giugno 2007, quando Hamas prese il controllo del territorio.

Israele aveva già proibito l'ingresso di ogni sorta di bene a Gaza.

I missili che partono da Gaza non sono una minaccia per Israele e non sono la ragione alla base del blocco imposto.

Israele compie raid mortali contro Gaza ad un ritmo quotidiano.

I missili di cui parla sono rudimentali, non sono di una precisione tale da rappresentare un pericolo; solo di rado risultano essere letali e restano l'unica "seria" arma a disposizione di una popolazione disperata brutalizzata per decenni da Israele.

Qualora accettasse di ritirarsi dalla Cisgiordania e ponesse fine al blocco su Gaza, Hamas ha offerto più volte a Israele una tregua aperta, ma Israele si è sempre rifiutato.

La realtà è che la "hudna", la tregua offerta, rappresenta il riconoscimento di fatto dello Stato di Israele."
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 9/6/2010 12:52
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: i 19 errori di ISRAELE
#239
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
..e piano piano, come abbiamo sempre sostenuto, il dimenticatoio sta accogliendo gli ultimi 19 errori ...

L'altro giorno parlavo seriamente a tavola con conoscenti della vicenda di questo Topic e, mi sono stupito, che tutti sono apparsi interessati in maniera più profonda del solito, alla cosa. Ho visto conoscenti e parenti osservare le notizie al telegiornale con fervido interesse. Il loro silenzio sembra facesse presupporre un disappunto profondo per questa vicenda.

Sarà stato veramente così? mi domandavo.

Finiti i telegiornali, i commenti delle persone valutavano razionalmente la vicenda e si rendevano conto di chi fosse veramente dalla parte del torto. << finalmente >> mi sono detto tra me e me ..

Sarà stato veramente così? tornavo a domandarmi.

La risposta definitiva arrivò. Che ingenuo, Calvero. Avevo dimenticato un fattore semplice.

Quando poi, sempre al Telegiornale, riportarono che Valentino Rossi si era fratturato una caviglia ( o che so io cosa..) quelle persone allora si sono scomposte dal divano e dalle poltrone << MA NOOOOO!!! cazzo!! >> si sentiva da una parte e ... << questo veramente mi dispiace adesso >> dall'altra... sono andati a cena preoccupati, e ripetevano tra loro stessi come un mantra << che peccato! veramente! >> ... con occhi tristi e come gli fosse morto il gatto

..qualcosa li aveva coilpiti nell'intimo; qualcosa li ha fatti andare a casa dispiaciuti; i loro sentimenti sono trascesi ai giudizi, alla logica: insomma, sono diventati dinamici nel valutare la vicenda, sia sotto il profilo umano che sportivo..

...INSOMMA: tutto quello che NON hanno fatto per la Vicenda della Nave assaltata in acque internazionali, per una cosa che avevano, prima, compreso come una dichiarazione di guerra. Nessun dispiacere. Nessuna cena rovinata. Nessun calore umano.

E io che ci ero cascato.

..e adesso PRONTI PER I MONDIALI!! YAOUUUUUUUUU a vedere uno spettacolo di miliardi di dollari in una Terra massacrata dalla fame. << i 19 cosa?? >>... e i divani saranno ancora più comodi

Come ho fatto a non accorgermi di una cosa così semplice: per questa vicenda non era uscito da nessuna bocca, nessuna, un semplice sincero << mi dispiace >>. Quella sarebbe stata la differenza.

CHE TRACOLLI TUTTO
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 9/6/2010 16:06
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  edo
      edo
Re: i 19 errori di ISRAELE
#240
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
Offline
FINALMENTE qualcosa si muove nella direzione giusta!

Basta che serva a rompere l'embargo, e non a permettere aiuti selettivi!!
Inviato il: 9/6/2010 23:23
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...5678910>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA