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   Salute & Ambiente
  Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana

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Autore Discussione
  •  Manfred
      Manfred
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#91
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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Mi dovrò tenere la curiosità!
_________________
Manfred
Inviato il: 7/8/2010 22:01
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#92
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
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Citazione:
Freeanimal ha scritto:

Steiner ne ha sparate di veramente grosse, nei suoi libri, ma devo riconoscere che qui ha detto delle cose giuste.


Ma tu non sai quanto giuste

Citazione:
Supponiamo ora che una mucca mangi questa pianta. Una mucca o un bue che mangi questa pianta, la trasformerà in carne. Ciò significa che il bue possiede in sé le forze che gli permettono di trasformare questa pianta in carne. Immaginiamoci ora che il bue venga voglia di dirsi: " Ne ho abbastanza di passeggiare e non far altro che mangiare erba ! Un altro maiale può farlo per me ed io mi mangerò questo animale!" Dunque il bue si metterebbe a mangiare la carne e tuttavia egli stesso è in grado di fabbricarsi la carne! Tutte le forze che in lui potrebbero produrre la carne si troverebbero "disoccupate". Prendiamo una fabbrica qualunque che dovrebbe produrre una cosa qualunque e supponiamo che non si produca niente , ma che si metta ugualmente in moto tutta la fabbrica - immaginate un po' l'enorme spreco di forze che ci sarebbe! Si sprecherebbe una grande quantità di energia . Ora, Signori, la forza che viene sprecata nel corpo dell'animale non può dissiparsi all'esterno. Il bue trabocca di questa forza; in lui allora essa fa qualcos'altro che trasformare le materie vegetali in materie carnee. Essa agisce in maniera differente e produce in lui ogni sorta di rifiuti. Al posto di carne vengono fabbricate delle sostanze dannose. Il bue si riempirebbe dunque di tutte le tossine possibili se improvvisamente diventasse carnivoro. In particolare si riempirebbe di acido urico e di urati. Ora gli urati hanno l'abitudine di avere un debole per il sistema nervoso e per il cervello. Se il bue mangiasse direttamente della carne, ne risulterebbe una secrezione di una quantità enorme di urati che si depositerebbero nel cervello e il bue diventerebbe folle. Se potessimo fare l'esperimento di nutrire tutta una mandria di buoi offrendo loro come cibo delle colombe, otterremmo una mandria di buoi completamente pazzi. E' così che succederebbe. Malgrado la dolcezza delle colombe, i buoi diventerebbero folli.


Chiaro Freeanimal
Quì si parla della mucca pazza
Quest'uomo(che a tuo dire le spara grosse)senza una comprova sperimentale e solo in virtù del suo pensare,riesce a spiegare il morbo della mucca pazza a 80 anni di distanza

Le conclusioni poi sono davvero delle perle

Citazione:
Certo, oggigiorno è veramente possibile essere vegetariani. E ciò porta molti vantaggi. Più precisamente, mangiare solo vegetali e non carne è vantaggioso nella misura in cui ci si stanca meno velocemente dall'interno perché giustamente si evita la secrezione di urati e di acido urico. Ci si affatica meno velocemente e si conserva la testa più chiara , di conseguenza si pensa più facilmente, se mai si pensa. Per chi non può pensare, naturalmente non è vantaggioso avere la testa libera degli urati perché è indispensabile che tutto il complesso umano sia in accordo. In breve è possibile all'uomo diventare vegetariano se fa uno sforzo su se stesso. Allora egli usa delle forze che semplicemente restano inutilizzate dalla maggior parte degli uomini che oggigiorno mangiano carne.


Ciao Free,salutami sitch
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 8/8/2010 3:38
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#93
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/5/2009
Da Codroipo (UD)
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A Davide:
Osserviamo le scelte alimentari di Homo sapiens dal punto di vista storico. Sono state trovate ossa umane spezzate in modo tale da dare adito a concludere inequivocabilmente che gli autori dell’operazione volessero estrarre il midollo. E per far cosa del midollo? Per mangiarselo, ovviamente. Le trapanazioni del cranio su soggetto vivo, potevano essere fatte per curiosità o per riti magici, ma non è da escludere che, oltre al midollo, anche il cervello umano venisse mangiato da altri esseri umani. Per non parlare delle fibre muscolari, molto più facili da ottenere e mangiare. Sembra dunque accertato che non solo il Neanderthal mangiasse carne umana, ma anche il Cro-Magnon, cioè noi. A un certo punto, però, è subentrato il tabù del cannibalismo. Perché? Cos’è che ha fatto scattare il divieto di nutrirsi degli altri esseri umani? Non è stato il Cristianesimo, che ha trovato tale tabù già in vigore. Può essere che c’entri la nascita delle religioni monoteiste, ma anche quelle anteriori politeiste lo avevano fatto suo. O può essere che il divieto di mangiare carne umana sia sorto spontaneamente, man mano che cresceva nell’Homo sapiens il senso morale del bene e del male. Tuttavia, come ci spiegano gli etnologi, l’antropofagia si è perpetuata fino al Diciannovesimo secolo presso molte tribù dei cosiddetti selvaggi, per motivi rituali, magico-religiosi o per trarre coraggio dal nemico ucciso e poi divorato.
Posso immaginare che nell’uomo occidentale, già duemila e passa anni fa, la carne umana venisse resa tabù perché si trattava in fin dei conti di mangiare un proprio simile, mentre la carne degli animali non godette di tale privilegio, essendo l’animale percepito come qualcosa di altro, di diverso e di estraneo. Tuttavia, si hanno esempi di vegetariani etici già a partire da 2500 anni fa (Pitagora in Occidente e il principe Ashoka in India). Vorrei dunque porti due domande: in base a quali meccanismi mentali l’uomo occidentale disse basta al cannibalismo? In base a quali meccanismi mentali alcuni uomini dissero basta al consumo di carne animale, equiparandolo al cannibalismo?
Infine, citazione:
“Ogni creatura ha uno scopo”

Sei sicuro?

E poi, altra citazione:
“La mia etica é che gli animali non dovrebbero soffrire, e bisogna fare il possibile per impedirlo”

Sacrosanto!


Per concludere, altra citazione:
“Ma è assurdo pensare che non debbano morire”


Se è assurdo pensare che non debbano morire, non lo è pensare che gli uomini non debbano ucciderli. Perché il punto è proprio questo (come mai non te ne sei accorto?): non abbiamo il diritto di ucciderli, anzi abbiamo il dovere di prenderci cura di loro. E, naturalmente, anche degli altri esseri umani, nessuno escluso. Questo è un ragionamento etico (etica di frontiera, lo ammetto, un tantino rivoluzionaria), mentre tu ti adatti alle regole che hai trovato, già belle e pronte, e non fai alcuno sforzo per cambiarle, perché le trovi a te confacenti. Troppo comodo!



A Sitchinite, detto l’Irremovibile:
Al di là della diatriba “scientifica” sui valori nutrizionali di carne e vegetali e al di là delle testimonianze mie e di Spiderman sull’esperienza di vita che depone a favore di diete prive di carne, c’è forse un elemento che non è stato ancora considerato e che dovrebbe tagliare la testa al….torero: la letteratura culinaria. Sarebbe interessante vedere a quali anni risale la pubblicazione dei primi libri di ricette vegetariane, come per esempio quel librone che s’intitola “Il grande libro della cucina vegetariana”. Poniamo che sia uscito negli anni Settanta. Ebbene, da quarant’anni, ma sospetto siano molti di più se indaghiamo nella letteratura anglosassone, migliaia di gustose ricette di pietanze prive di carne e pesce circolano nelle cucine di milioni di persone, senza che per questo nessuno degli interessati abbia mai dovuto rivolgersi ai medici per carenze nutrizionali. Come si spiega? Allucinazione collettiva? Milioni di vegetariani imbrogliati e in pericolo di vita? E poi, come fanno gli inglesi, che non mangiano carne di cavallo, a curare i casi di anemia? Fanno uno strappo alla regola, macellando i loro beniamini, o non esistono inglesi anemici? Mangiano forse mele chiodate o trovano il ferro, che sembra molto importante per te, in altri alimenti?
Ti ringrazio, se vorrai rispondere.


A Benitoche:
Sì, effettivamente, Steiner era un grand’uomo. Una bella testa. Parlare della mucca pazza con decenni d’anticipo e senza aver fatto studi di neurologia, è cosa notevole! Quando dico che ne ha sparate di grosse, mi riferisco alle sue descrizioni degli extraterrestri e degli atlantidei.
Inviato il: 8/8/2010 7:44
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  •  temponauta
      temponauta
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#94
Dubito ormai di tutto
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Fino ad ora nessuno si è posto il problema se si può essere carnivori magiando solo carne di pesce e non carne di animali terrestri, in particolare mammiferi.
Scendendo ancora di più nelle tematiche di freeanimal, mi sembra di capire che il vero cardine morale è quello di non mangiare carne di mammifero, ritenendo tutte le altre tipologie di carne, e quindi di organismi viventi, non al nostro livello, e quindi meritevoli di essere protette.
In pratica, se mangiamo una gustosissima cernia non abbiamo nessun problema, ma all'idea di mangiare un delfino scatta un rifiuto mentale prima ancora che morale.
In parole povere ritengo che il limite all'alimentazione di carne è dato dalla condivisione di una specie trasversale di esseri biologici mammiferi.
Poi, per le altre specie animali subentra tutta una serie di condizionamenti dettati dal mondo dell'informazione e della cultura, che ciascuno assimila in modo diverso: io stesso mi intenerisco con un pulcino tra le mani, ma poi non mi faccio troppi problemi a mangiare un pollo.
Probabilmente visto che non mi intenerisco a tenere in mano delle giovani trote, mi faccio ancora meno problemi a mangiare delle belle trote al cartoccio.
E ora della morale: se dobbiamo mangiare un pasto di carne ogni otto (dentatura), almeno mangiamolo di pesce, possibilmente di mare (il plasma che circola nell'uomo, detratti gli elementi biologici, è composto esattamente di pura acqua di mare).
Inviato il: 8/8/2010 8:06
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#95
Mi sento vacillare
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Il criterio, secondo me, è se possono soffrire. Lo aveva già detto Geremia Bentham (1748-1832). Ma non tutti i vegetariani lo seguono. Infatti, vi sono quelli che si dichiarano tali, ma il pesce lo mangiano, perché forse non hanno capito, o non vogliono capire, che sia il delfino che la cernia provano dolore quando vengono pescati. Ho conosciuto animalisti che rifiutano il pesce, ma mangiano molluschi marini come le ostriche e le cozze, perché dicono che sono privi di sistema nervoso. A me sembra una scusa un po’ troppo blanda e meschina. Negli ambienti animalisti circola un detto che recita: ”Non mangerò niente che abbia occhi” (e in effetti, i molluschi occhi non ne hanno). Per dileggiare gli animalisti, ne è sorto un altro che dice così: “Non mangerò nulla che proietti ombra”. Ovviamente, questo è un modo per sviare la questione buttandola in burla.
Nel tuo caso, Temponauta, poiché mi sembra che in altri interventi ti sei dichiarato amico degli animali, vorrei sapere se applichi anche a te stesso quella teoria che hai esposto, e che non avevo mai sentita, riguardo alle combinazioni numeriche della dentatura umana. Pensi davvero, anche tu, come Sitchinite, che la presenza di quattro canini sia una prova sufficiente del nostro essere onnivori?
Inviato il: 8/8/2010 20:18
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  •  temponauta
      temponauta
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#96
Dubito ormai di tutto
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Caro freeanimal, tendo ad applicare la mia teoria non perchè è tale, ma semplicemente perchè con il tempo il mio organismo ha sempre meno accettato di nutrirsi di carne bovina e suina e quando lo fa digerisce con molta difficoltà (anche mentale).
Dico solo che se avessimo in occidente la varietà dei funghi che consumano in Cina (alcuni sembrano bistecche) la nostra alimentazione vegetariana sarebbe veramente completa.
Comunque anch'io la penso come Sitchinite e i quattro canini per me significano tre cose:
1) che siamo ancora onnivori, anche se moderatamente carnivori (proporzione 1 a 8);
2) che i canini sono ancora il residuo della componente rettiliana del Dna umano;
3) che la prossima razza umana (dovrebbe essere la sesta) perderà i canini per conformare la propria alimentazione all'alto livello di spiritualità che la contraddistinguerà.
Inviato il: 8/8/2010 21:00
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#97
Sono certo di non sapere
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Citazione:

temponauta ha scritto:


Non è che la tua alimentazione prevede il morso sul collo della gente?


... dettagli...
Inviato il: 9/8/2010 8:01
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#98
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Freeanimal ha scritto:

Quando Sitchinite e tutti gli altri carnivori pretendono di trascurare la presenza della coscienza, facendo finta che non esista, fanno un’operazione disonesta. Dicono di fregarsene dei diritti alla vita degli animali, parlano di delirio di animalisti malati e fanatici e, già così, commettono il peccato di rinnegare quella che si può considerare una conquista, il senso morale che estasiava Kant e tanti altri pensatori e filosofi, la caratteristica che ci differenzia dagli altri animali e ci rende unici (almeno fino a quando non si faranno ufficialmente avanti gli extraterrestri).
Capito Benitoche? Sitchinite e quelli come lui, che se ne fregano di tutto e di tutti, pensando solo a se stessi, sono i veri rinnegati della razza umana.
Con rispetto parlando. Per quanto possibile.


A parte il fatto che sitchinite é onnivoro e non carnivoro, renditi conto delle puttanate che dici... a cominciare dalla 'retrodatazione' di Lucy, che risale a 3,5milioni di ani fa, datazione per la quale GIA' erano stimati oltre 300mila anni di tolleranza... 20.000 anni son una cacchina...
riguardo alla tua 'conquista' mi faccio una sana risata... che filosofi nel passato abbiano abbracciato una determinata scelta non significa nulla... pure Hitler era vegetariano... ma sitchinite non trascura la coscienza, sitchinite semplicemente pensa che chi ragiona in termini di animali paragonabili all' uomo sia un rincoglionito che disprezza e nega l' evidente superiorità evolutiva dell' uomo rispetto alla bestia. E ciò nonostante sitchinite ritenga l' uomo niente più che una 'bestia evoluta'.
Quindi tra sitchinite e te non so chi rinneghi di più la natura della razza umana. Se una evoluzione ha portato l' uomo a diventare onnivoro, sei tu che rinneghi questa evoluzione. Non sitchinite.
Inviato il: 9/8/2010 8:09
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#99
Dubito ormai di tutto
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Ciao Freeanimal:
buffo che consideri il cannibalismo alla stessa stregua dell'alimentazione. Un uomo ingerisce la carne di altri animali per nutrirsi; il cannibalismo è pratica magica e dal punto di vista alimentare é tutto fuorché consigliato. Infatti gli Antichi non erano cannibali. E smettila di pensare che noi siamo evoluti. In cosa? Nel ritmo con cui distruggiamo le risorse naturali, nel numero di esseri umani che ammazziamo in ogni guerra? Ah sì, nel fatto che siamo davanti al PC. Wow! Allora sì che ci possiamo permettere di giudicare gli Antichi!
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 9/8/2010 11:16
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#100
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Mettendo insieme l’intervento di Sitchinite e quello di Davide, mi trovo di fronte a una contraddizione dialettica. Il primo dice che l’uomo è superiore (e Dio solo sa quante volte gli ho dato ragione), ma il secondo nega che l’uomo sia evoluto (e tira fuori argomenti sensati come le guerre che ancora ci affliggono e la capacità di distruggere le foreste). E allora, a questo punto, mi verrebbe da dirvi: decidetevi! Mettetevi d’accordo! Anzi, mettiamoci d’accordo, una volta per tutte, se l’uomo è superiore e più evoluto degli altri animali. E se la vostra risposta sarà positiva, come mi aspetto che sia, ditemi, di grazia, in cosa consiste la sua superiorità sugli animali. Io ho già detto che secondo me consiste proprio nel prendersi cura di loro, anziché nel massacrarli. Sentiamo il vostro parere, grazie.
Ho fatto cenno a Kant. Ecco la sua frase completa: “Due cose mi lasciano stupefatto: il cielo stellato sopra di me e il senso morale dentro di me”. Anche qui, questo benedetto senso morale, cosa dice di preciso? Vi dice che possiamo mangiare gli animali, cioè togliere loro tutto ciò che hanno, la loro vita? Non pensate al pericolo insito in una tale scelta? Ovvero, se si dà autorizzazione a sopprimere la vita degli animali, non sarà altrettanto facile che qualcuno si prenda l’autorizzazione a sopprimere la vita degli uomini suoi simili? O pensate che le inibizioni a uccidere un proprio simile siano più forti ed entrino in gioco nel momento in cui un uomo ha desiderio di uccidere un altro uomo? Non avete mai pensato che la proibizione di uccidere gli animali rappresenti una specie di salva-vita, una cintura sanitaria che dovrebbe impedire, come inibizione morale, di far del male ai propri simili, nel momento in cui si è abituati fin da piccoli a non far del male ai propri dissimili?
Siamo (vi ho trascinato) nel campo delle speculazioni filosofiche e voi, da uomini pragmatici quali siete, forse riterrete tali argomentazioni solo come…”puttanate”. Peccato!

P.S.
Il cannibalismo era qualcosa di più di un rito magico, perché presso gli aztechi i nemici prigionieri venivano fatti ingrassare e, dopo che i sacerdoti li avevano sacrificati al dio sole, i loro corpi venivano fatti rotolare giù dalle piramidi, affinché il popolo se ne cibasse. Erano, in fin dei conti, proteine nobili!


P.P.S.
Sitchinite hai ragione: ho pasticciato con i numeri (la mia maledizione) riguardo alla datazione dell’ominide Lucy. Chiedo scusa.
Inviato il: 9/8/2010 14:54
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  •  Spiderman
      Spiderman
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#101
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Spiderman ha scritto:




PS Hitler non era vegetariano, semplicemente a lui era stato consigliato dai suoi medici di mangiare meno carne possibile causa i danni che essa gli procurava. Amava moltissimo la salsiccia e il piccione farcito, ci sono le testimonianze (se ricordo bene) di una sua cuoca. Se ritrovo i link te li posto.


Trovato:

Mentre è vero che i medici prescrissero a Hitler una dieta vegetariana per curare la flatulenza ed un disturbo cronico dello stomaco, diversi tra i suoi biografi, come Albert Speer, Robert Payne, John Toland ed altri, riportano la sua predilezione per salsicce e carni insaporite e aromatizzate. Anche Spencer sostiene che Hitler fosse diventato vegetariano soltanto a partire dal 1931: "Si potrebbe affermare che dal 1931 egli abbia preferito una dieta vegetariana, ma in alcune occasioni la trasgrediva". Quando si suicidò in un bunker, nel 1945, aveva 56 anni, sarebbe quindi stato vegetariano da 14 anni. A dimostrare il contrario, esiste la testimonianza di Dione Lucas, che fu la sua cuoca personale ad Amburgo, verso la fine degli anni Trenta. Nel suo libro "Gourmet Cooking School Cookbook," riporta che il piatto preferito di Hitler - quello che richiedeva abitualmente - era il piccione farcito. "Non vorrei farvi passare la voglia di mangiarlo, ma potrebbe interessarvi sapere che il piccione farcito era in assoluto il piatto preferito del signor Hitler, che cenava spesso in quest'hotel."


Qua il resto.
_________________
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 9/8/2010 15:23
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#102
Mi sento vacillare
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L’argomentazione in base a cui, se i vegetariani annoverano personaggi come il diabolico Hitler, che pertanto inficiano, con la loro scelta, l’intera millenaria filosofia che sta alla base del vegetarismo, è paragonabile a quella di chi dicesse che tutti i suonatori di arpa sono malvagi perché Nerone era uno di loro. Oppure, tutti i poeti sono persone poco raccomandabili, perché Stalin scriveva poesie. Oppure, ancora, che i Gesuiti sono pericolosi perché, sempre Stalin, ha studiato in una loro scuola…magari su questo punto, c’è qualcosa di vero.
Ormai ho perso le speranze di riuscire a penetrare il cuore di Davide, che mi sembrava più malleabile del cuore nero di Sitchinite, ma non bisogna mai arrendersi: lottare sempre, arrendersi mai! Vale anche per i pacifici vegetariani, credo.
Un saluto a tutti.
Inviato il: 9/8/2010 20:38
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#103
Dubito ormai di tutto
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Ciao Freeanimal:
io parlo per me non per Sitchinite. Allora ti spiego: gli uomini non si sono evoluti rispetto agli Antichi; rispetto agli animali il discorso è più complesso ma sì, siamo più evoluti degli animali.
Quando uccidi un animale gli porti via la vita ma non gli porti via "tutto quello che ha"; la sua anima (si chiamano animali mica per niente!) interagisce con la tua prima di proseguire il suo viaggio. Uccidere è un atto grave, ma proibire di uccidere gli animali, come ogni proibizione, potrebbe generare più danni che benefici. I fondamentalisti Indù sono praticamente vegetariani ma tuttaltro che tranquilli...in quel caso sono le loro inibizioni a scatenare la violenza! Vi sono persone che morirebbero se non mangiassero mai carne e ti ripeto che non si risolverebbe niente!
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 10/8/2010 0:12
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#104
Sono certo di non sapere
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Non solo la carne è dannosa (http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=2666) ma non è necessaria al nostro organismo. La mangiamo solo perché ci piace, per gola, non per sopravvivenza o necessità; quei tempi sono finiti da un pezzo, almeno nel mondo occidentale.
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«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 10/8/2010 0:40
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  •  Oldboy
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#105
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
La mangiamo solo perché ci piace, per gola

Hai detto niente...

Non pensi che anche provare piacere sia una necessità, visto che rende la vita un po' più tollerabile?

E' così difficile provare piacere e gratificazione, che non mi pare giusto condannare senza appello chi li cerca - anche - nel cibo.
(Senza esagerare, certo.)

D'altra parte i vegetariani traggono gratificazione dal non mangiare animali, perché ciò li fa sentire meglio dal punto di vista morale.
E nemmeno in questo c'è nulla di male: ognuno segue le proprie naturali inclinazioni.
Inviato il: 10/8/2010 15:52
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  •  Freeanimal
      Freeanimal
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#106
Mi sento vacillare
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Oldboy (citazione):
”ognuno segue le proprie naturali inclinazioni”.


Intanto bisogna vedere se si tratta di inclinazioni naturali. Perché potrebbero essere il frutto di condizionamenti. Poi, bisogna vedere se la bramosia di carne è naturale o risultato di adattamenti culturali elaborati nel corso della Storia, e su questo (dentatura, apparato digerente, ecc.) abbiamo fin qui discusso, senza giungere, peraltro, a un dato certo. Infine, terzo e più importante punto, è la questione morale. Ovvero, siamo sicuri che uccidere un animale sia un’azione necessaria e morale? Chi ti dà la certezza che il raggiungimento delle soddisfazioni e dei piaceri nella tua singola vita, debba presupporre la violazione del Quinto Comandamento? Cioè, se accetti il concetto che uccidere una vita sia atto riprovevole, come puoi ricercare la felicità e sentirti con la coscienza a posto nel momento in cui uccidi una vita? Se invece rifiuti il concetto che la vita, sia animale che umana, sia sacra e dunque suscettibile di essere soppressa, perché mai i codici penali dovrebbero incarcerarti nel momento in cui uccidi degli esseri umani? E se piuttosto mi dici che la sola vita umana è sacra e intoccabile, ma non quella degli altri animali, mi spieghi da dove nasce questa differenziazione? Come mai a te sembra ovvia la liceità di sopprimere vite animali, ma non ti sembra ovvio sopprimere vite umane? Quale autorità ha stabilito questa differenza di trattamento? Non pensi che qualcuno potrebbe non limitarsi a sopprimere vite animali ma, con la stessa facilità e la stessa logica (perché per esempio trova la sua felicità nel mangiare carne umana), potrebbe sopprimere vite umane? Insomma, chi e perché ha stabilito che gli animali si possono uccidere e mangiare, ma non si può fare la stessa cosa con gli uomini?
Inviato il: 10/8/2010 19:38
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  •  Oldboy
      Oldboy
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#107
Mi sento vacillare
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Citazione:

Freeanimal ha scritto:
Intanto bisogna vedere se si tratta di inclinazioni naturali. Perché potrebbero essere il frutto di condizionamenti. Poi, bisogna vedere se la bramosia di carne è naturale o risultato di adattamenti culturali elaborati nel corso della Storia

Ma è certamente così.

L'uomo non è solo natura, ma anche e soprattutto cultura.
E le tradizioni gastronomiche - talvolta risalenti agli albori della Storia - sono parte integrante della cultura di ogni popolo.

Quando dico che ognuno segue le proprie naturali inclinazioni, intendo dire che ognuno trae gratificazione e piacere da cose diverse, a seconda dei caratteri.

Moltissimi li trovano nel cibo - anche di origine animale - alcuni altri nel seguire la nobile (lo dico senza ironia) causa del veganesimo.

Sono due modi diversi di sentirsi gratificati, e consolati, e quindi di rendere la vita più tollerabile.
Inviato il: 10/8/2010 19:56
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#108
Sono certo di non sapere
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Sono due modi diversi di sentirsi gratificati, e consolati, e quindi di rendere la vita più tollerabile.


Una genuina gratificazione, degna di questo nome, varrebbe la sua pienezza insieme alla consapevolezza delle riflessioni che riguardano le scelte di persone mature.

Così come le "pazzie" fatte in nome della gioia di vivere sono sintomo di cercarsi meglio, così le "pazzie" fatte in nome della noia, diventano terribili stronzate.

Mangiare carne non e' fare una "pazzia", ma l'equazione dovrebbe spingere l'uomo evoluto a essere gratificato consapevolmente nelle sue scelte. La gratificazione del dettame culturale della carne, e' una scelta povera e priva di una soluzione reale alla tollerabilità della vita, anzi .. ne e' la tomba.
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Inviato il: 10/8/2010 20:48
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  •  Freeanimal
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#109
Mi sento vacillare
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Oldboy:
"Sono due modi diversi di sentirsi gratificati, e consolati, e quindi di rendere la vita più tollerabile".


Vorrei che voi carnivori ed onnivori rendeste la vita più tollerabile agli animali che imprigionate, rimpinzate di ormoni, mutilate, manipolate geneticamente e infine assassinate.
Vorrei anche che voi rendeste la vita più tollerabile a me che non sopporto le ingiustizie verso i deboli che non sono in grado di difendersi.
Come la mettiamo?
Puoi glissare sugli animali che per colpa tua non hanno una vita tollerabile?
Puoi glissare su gente come me (forse siamo noi, i malati e i paranoici?) che ci resta male a sapere come trattate gli animali?
Inviato il: 11/8/2010 12:06
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#110
Mi sento vacillare
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Freeanimal ha scritto:
Vorrei che voi carnivori ed onnivori rendeste la vita più tollerabile agli animali che imprigionate, rimpinzate di ormoni, mutilate, manipolate geneticamente e infine assassinate.

E io vorrei che i miei interlocutori fossero pacati e sereni come me, ma come vedi non si può avere tutto...

Non dico che i tuoi argomenti siano infondati.
(Quando l'avrei detto, scusa? A me non risulta.)
Ma certo questi toni apocalittici e predicatori NON giovano alla vostra causa, anzi.

Tantomeno vi giova accusare il primo venuto, che manco conoscete, di chissà che.
Io non lo farei mai, per esempio.

Il mio punto è semplicissimo: moltissime persone trovano godimento e consolazione in un panino al prosciutto, alcune altre nel propagandare una nobile causa.
Tutti hanno bisogno di qualcosa per consolarsi e sentirsi gratificati, che ci vuoi fare?

Voi vegani forse siete di animo più nobile rispetto ai "carnivori". (Il veganismo è una sorta di ascetismo.)
O forse avete semplicemente altri gusti.
Ma certo insultare non convertirà nessuno.

P.S.
Io sospetto che i gusti personali c'entrino parecchio.
Non c'è sforzo, nel rinunciare a quello che non ci piace.
Inviato il: 11/8/2010 12:58
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  •  Calvero
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#111
Sono certo di non sapere
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Citazione:

E io vorrei che i miei interlocutori fossero pacati e sereni come me, ma come vedi non si può avere tutto...


Esatto, non si può avere tutto. Neanche avere la sottile capacità di portare eufemismi tipo la gratificazione al posto dell'egoismo e del menefreghismo, per dirne una. E magari adesso pensi che non sono pacato... tranquillissimo collega

Citazione:

Ma certo questi toni apocalittici e predicatori NON giovano alla vostra causa, anzi.


Sempre questo gioco di trasformare le opinioni avverse alla propria, in tragedie greche per poter creare difetti nel discorso che non ci sono. Vecchio giochetto. Ritenta Di apocalittico c'è una base di verità, quale sarebbe il problema?? è una tematica che riguarda - a tutto tondo - la specie animale del Pianeta, quindi i termini e la discussione se fosse impostata in maniera minimalista, sarebbe da idioti, nonché incoerente. O magari sarebbe da trattare come piacerebbe a te... ?..

Citazione:

Tantomeno vi giova accusare il primo venuto, che manco conoscete, di chissà che.
Io non lo farei mai, per esempio.


Il primo o l'ultimo (che c'entra?), si parla delle tue opinioni e delle nostre, non di te. Il discorso non sussiste.

Citazione:

Il mio punto è semplicissimo: moltissime persone trovano godimento e consolazione in un panino al prosciutto, alcune altre nel propagandare una nobile causa.
Tutti hanno bisogno di qualcosa per consolarsi e sentirsi gratificati, che ci vuoi fare?


Hai già una mia risposta mia nel post sopra, a riguardo. Se continui con la cantilena, non serve argomentare ...

Anche gli animali hanno bisogno di qualcosa. Pare che anche Sitchinite che non è vegetariano aromenti in maniera coerente la sua prospettiva.

..e tu... :

<<che ci vuoi fare? >> che sei all'asilo??

Citazione:

Voi vegani forse siete di animo più nobile rispetto ai "carnivori". (Il veganismo è una sorta di ascetismo.)
O forse avete semplicemente altri gusti.


Te la scrivi, te la canti e te la suoni: queste illazioni pseudo filosofiche hanno il colore della trasparenza..

Citazione:

P.S.
Io sospetto che i gusti personali c'entrino parecchio.
Non c'è sforzo, nel rinunciare a quello che non ci piace.


Io sospetto che tu non hai capito di cosa si sta parlando
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Inviato il: 11/8/2010 14:23
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  •  Spiderman
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#112
Dubito ormai di tutto
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Rientro nei "ranghi" di inizio topic e segnalo questo bel libro.
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Inviato il: 11/8/2010 18:02
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  •  benitoche
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#113
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Ti seguo a ruota uomo ragno



Tutto ciò che è connesso con la vita dell’animale, che appartiene al processo vitale dell’animale, è positivo: il latte è, in questo senso, tutto ciò che può essere utilizzato (27 aprile 1905).


Il latte è l’antica alimentazione lunare. Prima del distacco dalla luna, il latte era un sangue generale di tutta la Terra: veniva in altre parole succhiato dalla periferia. Il latte è la prima alimentazione, l’antico cibo degli dèi. I guaritori orientali che si nutrono soltanto di latte accolgono in questo modo le forze primordiali che esistevano sulla Terra quando il latte scorreva ancora a fiumi sulla Terra. Esso rappresenta le forze che hanno destato l’uomo alla sua esistenza (4 novembre 1905).

Il progresso consisterà nel fatto che l’uomo, per soddisfare il suo bisogno proteico – per quanto non è già presente in lui e non è gia inserito direttamente nella costituzione umana – si limiterà nei confronti di un’alimentazione animale a ciò che, come il latte, non è ancora acceso di vita passionale. ...Il burro, il formaggio e il latte sono dei prodotti nei confronti dei quali l’animale, per arrivare alla loro formazione, partecipa principalmente con il corpo eterico. …Se l’uomo giunto a tarda età si nutre principalmente o esclusivamente di latte, sarà in grado di sviluppare in sé particolari forze del suo corpo eterico, forze che agiscono in senso terapeutico sulle persone che lo circondano. Guaritori che agiscono in senso terapeutico sulle altre persone trovano un particolare aiuto nell’alimentazione esclusivamente lattea (17 dicembre 1908).

Il latte è qualcosa di specificamente terrestre.
Tutto ciò che viene apportato grazie all’alimentazione lattea all’organismo umano, lo prepara a diventare una creatura umana terrestre, lo collega con le condizioni della Terra, senza però incatenarlo alla Terra stessa. Il latte rende l’uomo un cittadino terrestre, ma non gli impedisce di restare cittadino di tutto il sistema solare (21 marzo 1913).

La carne agisce in modo da rinsecchire, infatti la carne è un prodotto di degradazione. Chi si nutre di carne suina accoglie veramente qualcosa del carattere del maiale, egli mangia in effetti l’essenza del suino. …Esiste un punto della conoscenza occulta in cui s’inizia a comprendere la natura della carne. Da quel momento non si riesce piú a mangiarne: essa provoca nausea, in quanto si riconosce allora che cosa sia la carne (12 ottobre 1907).

Sotto l’influsso dell’alimentazione carnea i globuli rossi del sangue diventano piú pesanti, piú scuri, il sangue acquista una maggiore densità. Si formano in modo sottile piú facilmente delle inclusioni saline, delle inclusioni di fosfati. Nel caso di un’alimentazione prevalentemente vegetariana, la forza di sedimentazione dei globuli del sangue è molto minore. …Il sangue non giunge fino alla sua colorazione piú scura. In questo modo l’uomo è in grado di dominare il processo a partire dall’Io attraverso il collegamento dei suoi pensieri (17 dicembre 1908).

Quando le piante diventano essenzialmente degli alimenti, quando si sviluppano in modo tale che le sostanze in esse divengono alimenti per gli animali e per l’uomo, allora vi operano Marte, Giove e Saturno nei
confronti dell’elemento siliceo (7 giugno 1923).

Abbiamo, in ciò che nella pianta è l’elemento legato alla radice, qualcosa ...che, se viene mangiato, tende per sua propria virtú verso la testa dell’uomo, mentre ciò che attiene piú al fiore resta nelle regioni inferiori, non arriva nel complesso del ricambio fino in alto, fino alla testa …Quando l’uomo si nutre di parti vegetali, egli dà alla pianta l’occasione di completare nel giusto modo ciò che essa ha iniziato fuori nella natura, tendere cioè di nuovo verso quell’ampiezza di luce del cosmo, verso quelle ampiezze spirituali del cosmo da cui proviene.
Da ciò deriva il fatto che dobbiamo trasformare l’elemento vegetale fino all’aeriforme, fino all’elemento gassoso, affinché l’elemento vegetale possa seguire il suo anelito verso le ampiezze luminose e spirituali.
…L’elemento vegetale non viene soltanto assimilato, viene anche completamente spiritualizzato. Esso viene configurato in se stesso in modo tale che l’elemento inferiore si trasforma in superiore e quello superiore si trasforma in quello inferiore. Non possiamo immaginarci una trasformazione piú grande. …L’uomo si ammala immediatamente se ingerisce anche soltanto la piú piccola quantità di una pianta in cui l’inferiore non sia diventato superiore e il superiore trasformato in inferiore (10 novembre 1923).

Se l’uomo mangia del grasso di bue e di suino o di altro, allora, signori miei, questo passa nel suo corpo: ciò soddisfa la sua voglia allo stesso modo come il succhiare dello zucchero soddisfa le voglie di un bambino,
solo che la cosa non risulta cosí soddisfacente. …La carne si mangia in modo particolare quando il corpo la ama, ma naturalmente sotto questo aspetto non si deve essere fanatici. Esistono delle persone che non riescono a vivere se non mangiano la carne, per questo devono prima provare attentamente se riescono a farcela senza la carne; nel caso passino da un regime carneo ad un regime vegetariano, si sentiranno piú forti di quanto non fossero prima. Naturalmente si tratta di avere un gusto non rovinato. L’animale lo possiede. L’uomo deve tornare a conquistarselo. Benessere e piacere dovranno sorgere in lui quando si ciba di ciò che è sano per lui, sorgerà invece nausea quando si nutre di ciò che gli è dannoso. …L’uomo imparerà a conoscere ciò che gli è
necessario (31 luglio 1924).

Citazioni e riferimenti tratti da La dottrina dell’alimentazione di Rita Leroi-van May.
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Inviato il: 12/8/2010 11:19
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#114
Sono certo di non sapere
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Ciao Benitoche, come stai ? e' un po che non ci scambiavamo "chiacchere" ...

Interessante, molto, quel che hai postato
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Inviato il: 12/8/2010 13:20
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  •  benitoche
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#115
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Molto ot ma lo tenevo in serbo per te Calvero,e per quelli come noi


Citazione:

Calvero ha scritto:
Il punto che metto a fuoco e' che nel momento in cui in coscienza mi sento di essere in ordine con i miei principi, non mi preoccupo dei miei valori. Se una cosa la si considera giusta farla propria, la si fa propria. Punto. Non me ne frega un cazzo se ne devo pagare gli scotti o rimetterci in salute. Per me, ripeto per me, e' questione d'amore.


L’amore è un dono. È il dono di sé ad un altro essere che diventa piú importante di noi stessi. Donare significa però avere qualcosa da donare: non dona nulla chi non ha nulla. Donare se stessi significa essere se stessi, ed essere se stessi significa conoscersi ed accettarsi. “Conosci te stesso”, era scritto sul tempio di Apollo a Delfi. Il segreto del donare se stessi è racchiuso in questa frase: soltanto chi conosce se stesso può “essere” e quindi donare. Conoscere se stessi vuol dire vedersi da fuori, come fossimo un osservatore esterno: senza illusioni ma anche senza mortificazioni, umiliazioni e pregiudizi. Chi non si ama non può amare. Amare se stessi è l’opposto dell’egoismo, perché è conoscenza. Conoscere vuol dire pensare, chi pensa non ricorda se stesso nell’atto del pensare: il pensiero è dunque la piú immediata ed inavvertita forma di amore, amore che si dà all’oggetto della conoscenza mediante un atto cosciente di sé. Occorre intensificare la propria coscienza per conoscere ed essere e quindi per donare, dunque amare.
L’amore non nasce come un sentimento. L’amore nasce come un’osservazione, pura conoscenza. Dante non canta Beatrice iniziando con un sentimento, non dice «Amo Beatrice...» ma comincia il suo sonetto col dire: «Tanto gentile e tanto onesta pare / la donna mia quand’ella altrui saluta....» Dante vede Beatrice ed osserva il suo portamento, quanto di limpido traspare dai gesti, dalle parole. Nota l’ammirazione degli altri (il Vero Amore non conosce gelosia! Nessuno mai potrà privarci dell’essere veramente amato) e allora, alla fine, sorge in lui il sentimento: «Che dà per gli occhi una dolcezza al core / che intender non la può chi non la prova». Il sentire che nasce da questo processo lucidamente vissuto è indicibile, è troppo grande per essere cantato, perché quella Dolcezza è la Vita che risorge nella zona del cuore. I tre versi successivi rappresentano il miracolo dell’Incontro. Dante percepisce lo Spirito, l’Essere vero dell’altro, di Beatrice, che è l’Essere dell’Amore. «E par che dalla sua labbia [viso] si muova / uno spirto soave e pien d’amore / che va dicendo all’anima: sospira». Incontrare l’altro al di là del suo apparire è un invito all’abbandono di sé: il sospiro rappresenta fisicamente proprio un lasciare la presa, quel continuo ed ossessivo afferrare il mondo per affermare la propria personalità. Tutto ciò avviene in ogni incontro, in ogni innamoramento. Se fossimo capaci di mantenere vivo quel momento, allora nulla potrebbe privarci dell’amore: nemmeno la persona amata. Beatrice toglie il saluto a Dante ma poi l’aspetta in Paradiso.
Il vero tradimento è la dimenticanza. È dimenticare l’attimo nel quale è sorto l’amore, come una folgore. Resta soltanto un tuono lontano che si disperde nell’aria e noi ci ritroviamo soli, abbiamo perduto il Sommo Bene e ce ne lamentiamo dolenti: abbiamo ragione di farlo.
Eppure esiste un modo per non perdere l’attimo e proprio Dante, in quella canzone, ce lo insegna. Si può ripercorrere il momento dell’innamoramento, si può volere, pensiero dopo pensiero, quanto abbiamo osservato nell’essere amato, quanto s’è trasformato, come per un miracolo, in amore. La canzone di Dante ci mostra proprio questo: il poeta ripercorre in breve tutto ciò che forma il contenuto dell’incontro. Alla fine gli viene restituito l’attimo della dolcezza.
La dolcezza è Luce. L’essere amato risorge nel nostro cuore come Luce, come Figura di Luce imperitura: per quanta durezza il mondo geloso della luce possa gettarci addosso nel tentativo di distrarci, di farci perdere ciò che è piú forte di lui. L’antico serpente rinnova la sua tentazione, ma quando i due si incontrano nella rispettiva luce ne viene incantato e non può piú nulla.
Allora fioriscono le rose, il giardino si ammanta di fiori e le stelle cantano. Allora ciò che è unito sulla Terra si unisce in Cielo, poiché l’uomo che ama veramente viene accolto dai Cieli. Le Vere Nozze non sono una cerimonia ma uno stato, un essere inesprimibile che perennemente si rinnova: per volere di coloro che amano. Tentare una simile prova è la ragione della vita di coloro che sentono sorgere in sé l’amore. Occorre farlo giorno dopo giorno, con calma lucidità, con la stessa oggettività che abbiamo osservato in quei gesti, in quelle parole, in quel portamento e nel cogliere attraverso questi la limpidezza di un’anima, la sua onestà e la sua modestia. Che è quanto ha fatto sorgere in noi l’amore.
Il sesso non è che un gesto. Prima viene la donazione, poi il sesso, che sarebbe soltanto una funzione animale se mancasse del moto iniziale di donazione di sé. Ma la donazione di sé non è il sesso: è la Luce ritrovata. Il sesso non è il Male: è naturale. Diventa male quando dimentica l’attimo del donarsi, quando il piacere ci travolge facendoci perdere l’essere amato: anche il piacere va donato. Il piacere è sempre un trattenere, un conservare egoisticamente la sensazione corporea di sé, questa deve necessariamente esserci, ma il segreto è non restarne vittime, non esserne incantati al punto da cercarlo per sentirci e dunque dimenticare l’altro. Quando il destino impedisce qualsiasi forma di incontro che sia piú coinvolgente di un semplice abbraccio, questo deve bastare perché c’è già tutto. Nell’abbraccio che proviene dall’anima, e non dal corpo, c’è completa la donazione di sé sino all’apparire fisico e ci si sente tutt’uno con l’altro, lucidamente e senza lo stordimento di un piacere nel quale l’altro viene dimenticato.
La Fedeltà è il riconnettersi al momento sorgivo dell’amore secondo un ri-cordo (cuore) che non sia memoria ordinaria ma un ritrovare la via del cuore, la sorgente viva, cosí che ogni volta è innamorarsi di nuovo, rinnovare l’incontro. Che questa fedeltà divenga anche fedeltà all’impegno preso non è dato da una costrizione che ci si sia imposti ma da un muoversi secondo libertà: la decisione immancabile presa ad ogni istante, perché è il senso di tutto il nostro amare.
Allorché avvenga che il destino ci separi dall’essere amato, il ritrovare in noi l’attimo dell’incontro significa superare ogni avversità, ogni distanza. Quando veramente si sia giunti ad amare non c’è separazione. Questa diventa soltanto forma apparente perché si estende nel tempo, trascorso il quale, sino ai suoi limiti, si è uniti di nuovo.
Renzo Arcon

L amore conta
http://www.youtube.com/watch?v=gVCl3_R_igI&feature=related
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Inviato il: 12/8/2010 14:19
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  •  Calvero
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#116
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Citazione:
Quando il destino impedisce qualsiasi forma di incontro che sia piú coinvolgente di un semplice abbraccio, questo deve bastare perché c’è già tutto.


Questo passaggio mi dice qualcosa che non comprendo ma che mi coinvolge.

Come non rimanere riflessivi in noi medesimi, e appagati dal pensiero di un avvicinamento all'amore attraverso la purezza dei suoni della vita? che poi, come i gesti o gli occhi, sono il passato il presente e il futuro di questo gioco che chiamiamo vita...
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Inviato il: 12/8/2010 14:53
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#117
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Non so chi sia Rita Leroi-van May, ma ho il sospetto che le frasi citate siano di Rudolf Steiner, tuo autore preferito, se non sbaglio. Tu mi darai conferma se il mio sospetto è fondato. In tal caso, ho altre critiche nei confronti del grande conferenziere antroposofo. Ovvero, come agli inizi del XX secolo, Rudolf Steiner faceva l’elogio del latte e dell’alimentazione vegetariana (sacrosanti ma anche suscettibili di perfezionamento), ma c’infilava stupidaggini come il latte “lunare” che scorreva a fiumi sulla Terra, o il sangue “pesante”, o le piante spirituali, così agli inizi del XXI secolo David Icke scrive cose sacrosante come la cospirazione internazionale da parte delle note famiglie di industriali ebrei-americani, ma c’infila stupidaggini come i rettiliani o la vita dell’uomo in stile Matrix.
Di modo che, come Steiner non ha avuto successo parlando di vegetarismo, perché le altre stupidaggini inficiavano l’intera sua produzione filosofica, anche le teorie del complotto non avranno successo (se non, in entrambi i casi, in ristrette minoranze di persone) su larga scala, perché inficiate dalla sciocchezza dei rettiliani.
Di modo che, ancora, volendo essere maliziosi, ci sarebbe da chiedersi: ma Steiner e Icke, per chi lavorano? A chi portano, in realtà, vantaggio? Ovviamente, queste sono domande ipercomplottiste e non rispecchiano il mio reale pensiero.
Steiner era influenzato dalle filosofie indiane e quindi capisco il suo elogio del latte (vedi Hare Krisna), ma, siccome è morto nel 1925, ancora non aveva fatto in tempo a vedere gli allevamenti industriali in cui le mucche da latte sono trasformate in macchine e in cui si manifestano mammelle enormi, doloranti se non vengano munte, per non parlare delle mastiti e del fatto che per produrre il latte bisogna togliere il vitello, avviandolo alla macellazione. Così che si può dire che noi rubiamo il cibo al legittimo proprietario, il vitellino, cibo che la natura ha predisposto per un animale immaturo, un cucciolo, per farlo crescere, ma nel momento in cui è cresciuto, tale cibo non ha più ragion d’essere. Gli induisti, adorando la mucca come animale sacro, hanno riversato sul latte parte della loro adorazione. E Steiner ha cercato di propagare in Occidente (il barbaro Occidente, come diceva Gandhi) una dottrina estranea, senza capire che l’Occidente, in genere, è refrattario a dottrine esoteriche o esotiche, che dir si voglia. Il latte faceva parte della nostra cultura, ancora prima che Steiner ne elogiasse le virtù, ma c’è chi lo definisce una specie di pus immondo, mentre ci sono anche quelli che hanno sviluppato un’intolleranza nei suoi confronti. Ma questo è un altro discorso, forse legato alle vaccinazioni.
Inviato il: 13/8/2010 6:43
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#118
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Citazione:
Ovvero, come agli inizi del XX secolo, Rudolf Steiner faceva l’elogio del latte e dell’alimentazione vegetariana (sacrosanti ma anche suscettibili di perfezionamento), ma c’infilava stupidaggini come il latte “lunare” che scorreva a fiumi sulla Terra, o il sangue “pesante”, o le piante spirituali, così agli inizi del XXI secolo David Icke scrive cose sacrosante come la cospirazione internazionale da parte delle note famiglie di industriali ebrei-americani, ma c’infila stupidaggini come i rettiliani o la vita dell’uomo in stile Matrix.


e naturalmente tu che sai tutto dell'universo sei sicuro che siano tutte cazzate

Citazione:
Di modo che, come Steiner non ha avuto successo parlando di vegetarismo, perché le altre stupidaggini inficiavano l’intera sua produzione filosofica, anche le teorie del complotto non avranno successo (se non, in entrambi i casi, in ristrette minoranze di persone) su larga scala, perché inficiate dalla sciocchezza dei rettiliani.


chi butta nel cesso tutto il materiale di un autore solo perchè non ne condivide una parte è solo un cretino
Inviato il: 13/8/2010 9:49
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  •  Calvero
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#119
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Freeanimal, hai fatto un intervento ottimo nel mettere a fuoco quel che appare banale ai più sulla questione alimentazione e latte, con passaggi degni di essere approfonditi. Per il resto pero', hai cannato in pieno non solo l'approccio ma anche quella sorta di processo alle intenzioni che hai fatto e l'analogia verità/attira-verita' che e'' errato, nonché presuntuoso.
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Inviato il: 13/8/2010 11:47
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Re: Le linee guida Usa: salutare la dieta vegetariana
#120
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Dai non offendiamoci, e' un periodo teso per tutti noi ultimamente
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Inviato il: 13/8/2010 11:52
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