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   Storia, Arte & Cultura
  logica, questa sconosciuta.

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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: logica, questa sconosciuta.
#118
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@Pispax

Cosa c'è di così ontologico nella mia innocente domanda?

@a_mensa

Magari fosse insonnia, io vado sempre a letto alle 6:00! Sto cercando di smettere ma non mi riesce proprio... e Luogocomune decisamente non funziona come ninna-nanna!
Inviato il: 29/8/2010 4:00
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  •  Pispax
      Pispax
Re: logica, questa sconosciuta.
#119
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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temponauta ha scritto:
Citazione:
Citazione:

Pispax ha scritto:

IL "FINE" NON MODIFICA IN ALCUN MODO LA LOGICA.

Sono le premesse quelle che modificano la logica. Però a parità di premesse, se il percorso logico è corretto il risultato non può essere diverso da persona a persona.

A PARITA' DI PREMESSE LE CONCLUSONI PER FORZA DEVONO ESSERE LE STESSE.




Il problema di molti, portato qui all'estremo da Pispax, è che considerano la logica solo come attività matematica.
Date le premesse (dati) applico un percorso logico (operazioni) e ottengo un risultato unico (e assoluto, cioè valido per tutto e tutti).
E' sicuramente così, ma solo quando ritorniamo sul banco di scuola, prendiamo il nostro bel quaderno e affacciamo il bel problemino di geometria annotando su un lato i dati (le premesse).
Ma se prendiamo un individuo, inteso come essere senziente e dotato di intelligenza, dobbiamo necessariamente sottendere che le premesse (dati a disposizione) possono essere diverse da individuo a individuo, anche se devono affrontare la stessa problematica.
Per cui la statuizione valida per le scienze matematiche sancita da Pispax, ovvero: A PARITA' DI PREMESSE LE CONCLUSONI PER FORZA DEVONO ESSERE LE STESSE, si deve necessariamente trasformare in quest'altra, quando si parla del soggetto che deve applicare la logica: POICHE' NESSUN UOMO E' UGUALE A UN ALTRO, LE PREMESSE NON SARANNO MAI UGUALI, LA LOGICA APPLICATA SARA' SEMPRE SOGGETTIVA E LE CONCLUSIONI DIVERSE.


Forse le "esperienze" potranno essere diverse. Non necessariamente le premesse.

Questa frase che usi ha implicazioni interessanti: se è vera, significa che non è materialmente possibile trasmettere la verità nei processi di astrazione.

Qualunque astrazione si faccia non avrà mai un carattere universale.


Anche una roba banale come "gli uomini sono alti/alcuni uomini sono dottori/i dottori sono alti" diventa immediatamente confutabile.

Su questa roba possiamo potete aprire una discussione filosofica anche ampia, volendo.


Però si sta esagerando, dai.
Al momento che un ragionamento:

1) ha un insieme di premesse coerenti e obiettive (che sono premesse, non opinioni)
2) tiene conto di tutti gli elementi disponibili ed è coerente anche con loro
3) segue un processo logico formalmente corretto

a tutti gli effetti è un ragionamento valido.
Se non ci piace abbiamo tre punti per attaccarlo: le premesse, l'applicazione e la formalità logica.

SE riusciamo a tenere le opinioni fuori da tutto ciò direi che siamo un bel pezzo avanti sulla strada della condivisione.







Citazione:
Inoltre le conclusioni potranno sempre essere "personalizzate" dalla aspettativa del risultato, che condiziona l'individuo quando ha un interesse personale diretto (una sua logica).
La riprova è che se esistesse una logica oggettiva e depurata da qualunque condizionamento umano, probabilmente non potrebbero esistere le guerre e più generalmente il male (cose che invece esistono da sempre).


Mi dispiace di dovermi ripetere. Questa roba per me sta diventando una specie di tormentone automatico che scatta ogni volta che questo argomento entra in ballo.
Vabbè.
Portate pazienza.


C'è un equivoco diffuso che dice che scoppiano un casino di guerre per motivi religiosi, o ideologici, o anche solo per banali incomprensioni.
E' una minchiata.

Le guerre vengono combattute SEMPRE e SOLO per due motivi:

1) territorio.
2) supremazia.

Ogni altra aggiiunta è solo la retorica che è stato deciso di appiccicarci sopra al momento per convincere la gente ad andare a morire, da "liberiamo il Santo Sepolcro" a "i francesi puzzano".
Inviato il: 29/8/2010 4:09
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: logica, questa sconosciuta.
#120
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@Pispax

Citazione:
Le guerre vengono combattute SEMPRE e SOLO per due motivi:

1) territorio.
2) supremazia.

Ogni altra aggiiunta è solo la retorica che è stato deciso di appiccicarci sopra per convincere la gente ad andare a morire, da "liberiamo il Santo Sepolcro" in su.


Scrivi più genericamente "interessi materiali", comunque ciò che dici è corretto. Ma infatti, tu ce lo vedi in un mondo di gente intellettualmente onesta, libera da ideologie e assolutamente razionale un tizio che dice "Liberiamo il Santo Sepolcro" o "Avanti popolo, Bandiera Rossa!" senza essere immediatamente oggetto di un compassionevole lancio di monetine?
Inviato il: 29/8/2010 4:18
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  •  Pispax
      Pispax
Re: logica, questa sconosciuta.
#121
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@Pispax

Cosa c'è di così ontologico nella mia innocente domanda?



Be', la citazione era quella (anzi, mi pareva quella, visto che andavo a memoria).
Non è che Woody Allen si possa maltrattare più di tanto.








Citazione:
Scrivi più genericamente "interessi materiali", comunque ciò che dici è corretto. Ma infatti, tu ce lo vedi in un mondo di gente intellettualmente onesta, libera da ideologie e assolutamente razionale un tizio che dice "Liberiamo il Santo Sepolcro" o "Avanti popolo, Bandiera Rossa!" senza essere immediatamente oggetto di un compassionevole lancio di monetine?




Sono d'accordo.
Anzi, rilancio e abbasso l'asticella: ce lo vedi in un mondo di gente che ha appena un minimo di consapevolezza delle cose un tizio che dice "esportiamo la Democrazia" senza essere fatto oggetto di immediato spernacchiamento?
Inviato il: 29/8/2010 4:46
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: logica, questa sconosciuta.
#122
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@Pispax

Citazione:
Sono d'accordo.
Anzi, rilancio e abbasso l'asticella: ce lo vedi in un mondo di gente che ha appena un minimo di consapevolezza delle cose un tizio che dice "esportiamo la Democrazia" senza essere fatto oggetto di immediato spernacchiamento?


Voglio rilanciare ulteriormente (anzi, all in!) : anche volendo prendere il più pazzo degli psicopatici briganti assassini e la stessa manica di gonzi che popola allo stato attuale questo mondo, chi glielo farebbe fare di soddisfare le sue bramosie proprio cercando di convincere gli altri a conquistare il Santo Sepolcro se l'intera società con dentro lui compreso non fosse profondamente inquinata da idee fottutamente cretine?

Voglio dire, se proprio te ne fotti del prossimo e ci tieni a guadagnare sulla pelle e sulle palle degli altri, fai come Madoff.

Invece, non solo il mondo non sa riconoscere i peggiori delinquenti, ma i peggiori delinquenti stessi non hanno la più pallida idea di quello che fanno: organizzano costosissimi atti di violenza in grande stile contro questo o quello, passano la vita a raccontare minchiate noiosissime a se stessi e agli altri, trombano poco, frequentano gente insignificante, vivono sotto stress e non hanno un momento libero. Ci deve essere della pura e diabolica idiozia in tutto questo, non trovi? E sarebbe difficile spiegarla senza tirare in ballo le ideologie.
Inviato il: 29/8/2010 5:54
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  •  temponauta
      temponauta
Re: logica, questa sconosciuta.
#123
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:

Citazione:
POICHE' NESSUN UOMO E' UGUALE A UN ALTRO, LE PREMESSE NON SARANNO MAI UGUALI, LA LOGICA APPLICATA SARA' SEMPRE SOGGETTIVA E LE CONCLUSIONI DIVERSE.


Assolutamente vero. Esistono però circostanze in cui le premesse si circoscrivono (per esempio, che Dio esista o no e che si sia favorevoli o meno alla pena di morte, nell'elaborare un Codice della Strada si può facilmente riuscire a ragionare all'unisono). A questo punto scatta un interrogativo: è possibile raggiungere delle premesse - poche, naturalmente - condivise da tutti che portino alle stesse risposte su alcuni temi fondamentali?
La mia opinione, a livello puramente teorico (a livello pratico sappiamo benissimo che vale la Legge di Murphy), è che sia possibile.

Questo perché, nello stabilire le premesse di un qualsiasi ragionamento e perfino di uno stesso modello logico teorico, è possibile usare una meta-logica costruita su principi prudenziali, dettati dalla nostra logica innata.



Assolutamente da condividere (Red, mi devo preoccupare?)
Lo verifichiamo quotidianamente quando si parla di movimenti di opinione, gruppi di pensiero, fedeli religiosi, ecc.
In questi contesti le logiche individuali, o soggettive, trovano consenso presso altri individui e vengono a raggrupparsi in logiche collettive "impersonali" dove chiunque aderisce sottoscrive le logiche "ufficiali" (ovvero il sistema di pensiero).
In pratica ogni individuo fa i compitini utilizzando la logica che gli viene messa in testa, come si fa col soldatino quando gli mette in mano il fucile.
Ma a parte quelli che abdicano dal proprio pensiero per adottare logiche preconfezionate (il gregge), è pressochè ordinario che individui simili, partendo da premesse uguali pervengano a soluzioni similari, proprio perchè impiegano processi logici quasi uguali.
Queso accade soprattutto sul piano (che hai correttamente stigmatizzato) della "meta-logica", nel quale subentrano fattori esterni che modificano lo sviluppo atteso dei processi logici.
La sopravvivenza, per me legata alla coscienza di specie, fa parte proprio di questa meta logica valida per tutti.
Però faccio presente, anche se so che non ti piacerà, che la meta-logica viene alimentata anche dalle "forme pensiero", che sono le idee autosostentanti che vagano nell'etere senza un padrone.
Buona parte di queste entità astratte sono create e consolidate proprio dal pensiero più diffuso e focalizzato su un certo tema, e quando transitano attraverso un individuo, la sua mente si limita a leggerle e rielaborarle, senza partire da zero.
E' il caso di quando due individui ridono perchè hanno detto all'unisono la stessa frase (es. fa troppo caldo, l'unica cosa da fare è andare a casa): un caso?-forse; telepatia?-un po' meno probabile; attraversati da una stessa forma pensiero? perchè no, se aleggiava lì nell'aria.
Per cui, concludendo:

1) le capacità intellettive e le qualità soggettive di ciascun individuo fanno parte integrante delle premesse, con il minor effetto possibile esclusivamente nel campo delle scienze matematiche;

2) avendo premesse sempre diverse in relazione alla diversità di ciascuno, avremo che la logica sarà sempre una attività soggettiva e quindi si potranno avere risultati diversi;

3) ciò non esclude, ed anzi avviene con estrema frequenza in quanto ogni individuo tende a far economia della propria logica per adottare quella consolidata e "vincente", si formino logiche "collettive", le quali perdono il carattere di soggettività (iniziale) e assumano quello di oggettività (impersonalità derivante dall'uso comune e acritico);

4) il passaggio di cui al punto 3) indica che, a parte la logica propria della matematica, che dipendendo poco dal fattore umano (ed infatti è ormai regno degli elaboratori) può essere considerata oggettiva in senso applicativo, può essere un'altra logica che pur inizialmente soggettiva diventa impersonale, e (apparentemente) oggettiva, solo per essere adottata in numeri significativi da molti individui, e infine da società che raccolgono tali individlui.
Inviato il: 29/8/2010 8:35
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  •  temponauta
      temponauta
Re: logica, questa sconosciuta.
#124
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/4/2010
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Citazione:

a_mensa ha scritto:
@ temponauta
rileggendo mi è parsa evidente
Citazione:
Non è così. La realtà non è quella che pensi tu. Non è materia, non è energia: è solo informazione.


se ti dessi la "informazione" di una bottiglia sulla testa, con una discreta forza, cosa credi che ne ricaveresti, l'informazione di un bernoccolo, o il bernoccolo stesso ?
l'informazione del bernoccolo, è parte della tua mente, della tua realtà, ma il bernoccolo lo può constatare chiunque ti tocchi la testa e quella è una realtà oggettiva





Se tu mi desti una bottigliata in testa, saresti l'unico a non poter riscontrare la realtà oggettiva del mio bernoccolo, impegnato come saresti ad appurare quella dei tuoi occhi neri.

Comunque ora ti do l'affondo finale, che vale per tutti:

COME FA A ESISTERE UNA LOGICA, E CONSIDERARLA PURE OGGETTIVA, SE ESISTE IL CEPU?
Inviato il: 29/8/2010 9:12
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  •  captcha
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Re: logica, questa sconosciuta.
#125
Mi sento vacillare
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Red_Knight
Citazione:
...in un mondo di gente intellettualmente onesta, libera da ideologie e assolutamente razionale...

E gli elefanti rosa volanti? Perché ometterli?
Inviato il: 29/8/2010 9:41
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  •  Pispax
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Re: logica, questa sconosciuta.
#126
Sono certo di non sapere
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Red_Knight

Citazione:
Invece, non solo il mondo non sa riconoscere i peggiori delinquenti, ma i peggiori delinquenti stessi non hanno la più pallida idea di quello che fanno: organizzano costosissimi atti di violenza in grande stile contro questo o quello, passano la vita a raccontare minchiate noiosissime a se stessi e agli altri, trombano poco, frequentano gente insignificante, vivono sotto stress e non hanno un momento libero. Ci deve essere della pura e diabolica idiozia in tutto questo, non trovi? E sarebbe difficile spiegarla senza tirare in ballo le ideologie.


Parbleu.
Complimenti per il colpo di scena.

A parte gli atti di violenza, ovvio, fino a quando non ho letto l'ultima parola ero assolutamente convinto che tu stessi parlando di noi complottisti.
Giuro.


(Cazzo. Volevo fare una battuta, poi mi sono accorto che è uscito un commento serio )
Inviato il: 29/8/2010 14:03
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: logica, questa sconosciuta.
#127
Sono certo di non sapere
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@ tutti
innanzitutto Vi ringrazio per aver assunto toni e forme più ortodossi (cosa che cercherò di fare anch'io).
forse il fatto ch esia stato occupato in altre incombenze, e quindi assente dal dibattito ha aiutato in ciò. mi spiacerebbe veramente essere causa di imbarbarimento del dialogo.
ho letto tutti i Vs. post, ma forse per mia incapacità non riesco a cogliere una risposta alla domanda iniziale. o forse una risposta non c'è ?
cerco di evidenziare il tutto usando un sillogismo noto
seneca è un uomo
tutti gli uomini sono mortali
quindi seneca è mortale.

che seneca sia un uomo è un assunto che chiunque può facilmente verificare (si parla di essere ai tempi di seneca), quindi è un presupposto verificabile e, per chi lo conosca, già verificato.
che tutti gli uomini siano mortali, è un altro assunto che fa perno o su esperienze dirette o per esperienze acquisite. tutti avremo già avuto l'esperienza di qualche nostro congiunto o conoscente morto, o comunque ne avremo sentito parlare da coloro che riteniamo degni di fede.
quindi ..... e questo attiva il "processo logico" di trasposizione di una caratteristica considerata universale (la mortalità degli uomini) su un particolare individuo, che, seppur non ancora colto da tale "caratteristica" riteniamo che prima o poi ne venga colto sicuramente perchè facente parte delle caratteristiche della sua natura.
in questo sillogismo, la "logica" è quanto permette la trasposizione da alcuni soggetti noti ( o che comunque ci sono stati notificati da persone degne di fede) della capacità di morire, ad un individuo che sicuramente è ancora vivo, ma ha tutte le caratteristiche necessarie e sufficienti per morire.
possiamo fare infiniti esempi ma troveremo sempre la "logica" come quel processo mentale che permette la trasposizione di una certa caratteristica da elementi noti (assunti, premesse, ecc...) ad un altro elemento simile, ma sul quale tale caratteristica ancora non è ancora stata accettata, o accertata.
di accettare quindi per vera, o rifiutare come falsa, tale trasposizione.
in tale processo, il primo requisito è che si accetti la "similianza" del nuovo elemento a quelli già noti ed accettati, ovvero la sua assimilazione ad essi, per permettere al "processo logico" di trasferirne anche la caratteristica in oggetto.

siamo d'accordo su questa presentazione, definizione, di "logica" o "processo logico" ?
in quanto per esprimersi poi sulla soggettività o oggettività di esso, bisogna prima essere d'accordo di parlare della stessa cosa.
se avete esempi che esulino da questo, discutiamone se assimilabili o no, prima di provare a rispondere alla domanda di partenza.

ps. sto proponendo un "metodo" tanto per evitare il gran guazzabuglio di risposte, affermazioni, ecc... che , probabilmente anche giuste nel loro contesto, ma difficili da mettere insieme per arrivare ad una conclusione.
sarei veramente grato di sapere chi intende rispondere a tale metodo.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 29/8/2010 17:23
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  •  temponauta
      temponauta
Re: logica, questa sconosciuta.
#128
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

a_mensa ha scritto:
@ tutti

ps. sto proponendo un "metodo" tanto per evitare il gran guazzabuglio di risposte, affermazioni, ecc... che , probabilmente anche giuste nel loro contesto, ma difficili da mettere insieme per arrivare ad una conclusione.
sarei veramente grato di sapere chi intende rispondere a tale metodo.



Io non ti seguo.
Questo è il metodo che hai usato anche per la finanza per arrivare a dimostrare che i modelli monetari, bancari e finanziari sono perfetti ed efficienti, quando la realtà ne è la negazione totale.
Il sillogismo di Seneca è solo una forma di logica che utilizza l'analogia, ma si ferma lì: trarne una regola universale per dimostrare che i processi logici sono oggettivi e perfetti è la stessa assurdità con la quale cerchi di far passare che la moneta è un debito perchè prestata da chi la crea dal nulla, mentre invece è un controvalore dello Stato (quota azionaria).
Ma si sa: i parassiti campano sui prestiti.
Se una civiltà extraterrestre giungesse su questo pianeta, nessuno si meraviglierebbe a sentire: beh, ragionano con la loro logica.
Se è LORO magari è perchè non sono tutti come Seneca.
Buon viaggio.
Inviato il: 29/8/2010 22:37
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: logica, questa sconosciuta.
#129
Sono certo di non sapere
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@ temponauta

Citazione:
Questo è il metodo che hai usato anche per la finanza per arrivare a dimostrare che i modelli monetari, bancari e finanziari sono perfetti ed efficienti, quando la realtà ne è la negazione totale.


se da tutto quanto ho scritto, tu hai ricavato questa idea, devo riconoscere che o mi sono espresso proprio male, o non hai capito nulla.
il mio pensiero in merito posso riassumertelo in poche righe, ed è il seguente.
1) per permettere e facilitare gli scambi è necessario un sistema monetario.
2) un sistema monetario necessita di una gestione (perchè anche se basato su monete d'oro, esse possono essere falsificate ,( vedi lingotti al tungsteno).
3) chi si occupa di evitare le falsificazioni e si assume il carico di provvedere DI TASCA PROPRIA al ritiro e alla copertura delle stesse, oltre che gestire la massa monetaria,è corretto che abbia un compenso, come per tutte le attività utili alla società.
4) lo stato, ed i governi in particolare, visto il loro fine di dover raccogliere consenso, sono i meno indicati a svolgere questa attività, mentre dovrebbero svolgere il CONTROLLO sui possibili abusi che tale attività può permettere.
5) in particolare lo stato, dovrebbe calmierare i guadagni che da tale attività ne possono derivare

come vedi, e tutto ciò, volendo lo ricavi dai miei scritti solo leggendoli senza pregiudizi, è ben lungi dall'essere una approvazione di quanto oggi è in atto.
i nostri scontri, sono invece dovuti al "come" correggere le aberrazioni dell'attuale "sistema", proprio perchè io ritengo alcune soluzioni attuali, il miglior modo di risolvere alcuni problemi cui tu, mi pare, non hai mai voluto prestare attenzione, mentre la parte carente è quella di controllo e soprattutto di autorità da parte dello stato.


.Citazione:
Il sillogismo di Seneca è solo una forma di logica che utilizza l'analogia, ma si ferma lì

il sillogismo è solo un modo di cercare di mostrare la differenza di "livello" tra il processo "dimostrazione" che ha dei prerequisiti, ed a un certo punto , in questo caso, per analogia, usa la logica, ed il processo mentale chiamato "logica" che o naturalmente, o per dna, o per acquisizione successiva permette tale trasposizione.
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Inviato il: 30/8/2010 8:50
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  •  audisio
      audisio
Re: logica, questa sconosciuta.
#130
Sono certo di non sapere
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Scusa, a_mensa, proprio l'esempio più facile del mondo (il sillogismo
di Seneca) che hai postato porta l'acqua al mio mulino.
Infatti, non te ne rendi conto, ma dire "Seneca è un uomo" è un
postulato non una verità indiscutibilmente vera.
Almeno per me che non sono Seneca, ossia per me che sono un
osservatore della realtà.
Se al posto di Seneca avessi messo Gesù, molti crisitiani sarebbero insorti
o per il postulato "Gesù è un uomo", o per la conclusione "Gesù è
mortale".
Poichè non avrebbe senso venerare uno che non esiste più, chiedergli
di intercedere per noi ecc. ecc.
E allora chi può dire che non sia esistito, esista o possa esistere nel
futuro un culto di Seneca per cui, per alcuni uomini, il tuo postulato
che origina il sillogismo possa non essere pacifico?
E' come per il V postulato di Euclide.
Una volta costituiva il fondamento della realtà, ora non più.
Inviato il: 30/8/2010 12:45
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  •  audisio
      audisio
Re: logica, questa sconosciuta.
#131
Sono certo di non sapere
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Quindi, caro a_mensa, il tuo sillogismo vale solo per noi che crediamo
che Seneca è stato un uomo.
Inviato il: 30/8/2010 12:48
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  •  audisio
      audisio
Re: logica, questa sconosciuta.
#132
Sono certo di non sapere
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A questo punto vorrei sgombrare il campo da un equivoco.
Io non vivo secondo un relativismo assoluto perchè sarebbe
naturalmente impossibile.
Anch'io ho i miei postulati (e che postulati, chiunque abbia discusso
con me sa che a volte non sono facile da approcciare) sulla base dei
quali indirizzo la mia esistenza.
Solo che sono pienamente conscio del fatto che siano dei postulati
e non delle verità indiscutibili.
E' questo che fa sì che, dopo un primo momento in cui reagisco anche
bruscamente ai tentativi di smontamento dei miei postulati e quindi della
mia stessa realtà, poi mi fermi a riflettere sulla fondatezza di quelle
contestazioni.
Quindi, pensarla in questo modo (relativistico) è anche molto utile...
Inviato il: 30/8/2010 12:54
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: logica, questa sconosciuta.
#133
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ audisio

Citazione:
Anch'io ho i miei postulati (e che postulati, chiunque abbia discusso con me sa che a volte non sono facile da approcciare) sulla base dei quali indirizzo la mia esistenza.


figurati cosa dovrei dire io!!
il sillogismo di seneca, era un esempio usato per mettere in evidenza il diverso livello tra "dimostrazione" e logica dove il primo , ad un certo punto si avvale del secondo.

in quanto a creare il dibattito su logica oggettiva/soggettiva , credimi se affermo che per me è una domanda vera, alla quale non ho ANCORA dato una risposta, ovvero non mi sono ancora formato una convinzione sostenibile.
e questo per dirti quanti dubbi io abbia ancora.

e per tornare al sillogismo, quello che intendevo mettere in evidenza era il proccesso mentale che sostiene quel "quindi" che fa da unione ai due postulati e che costituisce il passaggio logico.
poi se vogliamo parlare dei postulati, si può fare , ma è un altro discorso.

ecco, quanto vorrei arrivare a convincermi, è se quel "quindi" è generato da un qualcosa legato alla natura umana, al suo DNA, al funzionamento della mente, quindi oggettivo, o se dipende invece da quanto, consapevolmente o inconsapevolmente abbiamo appreso, e quindi soggettivo.
tutto qui.
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Inviato il: 30/8/2010 13:37
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  •  audisio
      audisio
Re: logica, questa sconosciuta.
#134
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 29/4/2008
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Nel sillogismo di Seneca, in realtà, i postulati sono due:
Seneca è un uomo
Tutti gli uomini sono mortali
Ecco, con questi due postulati tu hai già forzato la realtà dentro
dei confini ben precisi.
Possiamo dire che con essi tu hai già costruito un'intera realtà particolare,
un cosmo con leggi proprie e ineludibili.
E' questo che intendo per "mente che costruisce la realtà".
E in quella realtà la conclusione è già insita nei postulati, non può essere
che quella.
Il quindi è solo una formalizzazione retorica.
Non ci sarebbe neanche bisogno di esplicitarla.
In questo senso, la logica (il quindi) è oggettiva...
Inviato il: 30/8/2010 14:34
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: logica, questa sconosciuta.
#135
Sono certo di non sapere
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@a_mensa

Per eliminare - o almeno secondo me dovrebbe togliere ogni dubbio - le perplessità riguardo la soggettività della logica, prova a pensare questo: a parte la descrizione di un'esperienza sensoriale o emotiva, è possibile concepire un pensiero che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parole?

E ora una domanda per tutti: quanti e quali sono i vostri 'postulati' di partenza (non voglio un elenco, naturalmente) e come li avete acquisiti?
Inviato il: 30/8/2010 15:20
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  •  temponauta
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Re: logica, questa sconosciuta.
#136
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
@a_mensa

Per eliminare - o almeno secondo me dovrebbe togliere ogni dubbio - le perplessità riguardo la soggettività della logica, prova a pensare questo: a parte la descrizione di un esperienza sensoriale o emotiva, è possibile concepire un pensiero che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parole?

E ora una domanda per tutti: quanti e quali sono i vostri 'postulati' di partenza (non voglio un elenco, naturalmente) e come li avete acquisiti?






In quanto la realtà esiste solo nella mente, la logica è il prodotto mentale con il quale la realtà riceve strutturazione ai fini di una comprensione coerente.
Ergo la logica è puramente soggettiva è indistinguibile dalla mente che la genera.
Talune categorizzazioni di uso comune della logica, che in tal senso possono apparire oggettive in quanto impersonali, servono a facilitare l'attività della mente, ma non a sostituirne in toto i processi che genera.
Inviato il: 30/8/2010 15:42
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  •  Red_Knight
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Re: logica, questa sconosciuta.
#137
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Dire che la realtà "esista" solo nella mente è improprio: dal momento che non abbiamo prova alcuna della realtà stessa, quando diciamo che qualcosa "esiste" stiamo supponendo scontata la possibilità che qualcosa abbia consistenza in un universo oggettivo al di fuori di noi e adeguiamo a questo assioma qualsiasi altra considerazione.
Il significato del verbo 'esistere' è esattamente quello: se vogliamo dubitare che qualcosa esista, ovvero esista fuori dalla nostra mente, va benissimo ma in tal caso stiamo arrestando qualsiasi ragionamento. È come postulare un'aritmetica basata su un solo numero in cui qualsiasi operazione dà come risultato quel numero: assolutamente coerente ma totalmente inutile perché non permette alcun calcolo.

Volendo comunque radicalizzare il concetto, anche se la realtà fosse tutta nella nostra mente noi saremmo comunque immaginati dalla nostra mente dentro quella realtà immaginaria, per cui in ogni caso è assolutamente irrilevante e inutile postulare che la realtà stia "dentro" la nostra mente.

Tra l'altro a questo punto inizierebbero a sorgere parecchi dubbi sul significato della parola 'mente'.

Se invece vogliamo avventurarci in un qualsiasi pensiero costruttivo, dobbiamo attenerci all'"educata convenzione" di Turing. Tutto il resto è un giochetto retorico fastidioso e improduttivo.
Inviato il: 30/8/2010 16:41
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  •  a_mensa
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Re: logica, questa sconosciuta.
#138
Sono certo di non sapere
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@ Red_Knight
sei un bel tipo....

Citazione:
a parte la descrizione di un'esperienza sensoriale o emotiva,


hai idea di come una esperienza possa giungere alla mente se non attraverso un senso o una emozione ??
francamente io no, a meno che tu intenda qualcosa d'altro ma prova a fare un esempio di una esperienza che NON sia ne sensoriale ne emotiva.
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non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 30/8/2010 20:39
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  •  Red_Knight
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Re: logica, questa sconosciuta.
#139
Sono certo di non sapere
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@a_mensa

Citazione:
hai idea di come una esperienza possa giungere alla mente se non attraverso un senso o una emozione ??
francamente io no, a meno che tu intenda qualcosa d'altro ma prova a fare un esempio di una esperienza che NON sia ne sensoriale ne emotiva.


Intendevo questo:
Citazione:
a parte la descrizione di un'esperienza sensoriale o emotiva, è possibile concepire un pensiero che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parole?
Inviato il: 30/8/2010 21:02
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  •  a_mensa
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Re: logica, questa sconosciuta.
#140
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@ red_kight
Citazione:
a parte la descrizione di un'esperienza , è possibile concepire un pensiero che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parol



così va meglio.
beh una esperienza del genere l'ho avuta precipitando nel vuoto (poi per fortuna la corda di sicurezza ha tenuto).
io credo di aver avuto, in quell'occasione, la sensazione dell'infinito, del nulla immenso, del vuoto senza riferimenti.
una sensazione che non sono mai riuscito ad esprimere completamente, mancandomi termini di paragone.
forse un paracadutista che pratichi lanci liberi, ha un'idea di quello che voglio esprimere, ma con la grossa differenza da parte sua di esser perfettamente consapevole di poter controllare tale esperienza, mentre nel mio caso è stato un accadimento imprevisto (lo staccarsi di un chiodo) durante il quale non mi è nemmeno passato per la testa che in effetti c'era ancora una corda di sicurezza.
mi sono cioè sentito abbandonato nel vuoto .... e basta.
e il sentirmi poi strattonare dalla corda di sicurezza è stato come un risveglio, il ritorno da un'altra dimensione.
quando si parla dell'universo, dell'infinito, dell'assenza di confini, in effetti rivivo parte di quell'esperienza, ma è come guardare il panorama da dentro la cabina di una funivia, i piedi sono ben appoggiati su qualcosa di solido, mentre lo sguardo spazia su uno spazio enorme in tutte le direzioni, sotto compreso.
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Inviato il: 30/8/2010 22:30
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  •  temponauta
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Re: logica, questa sconosciuta.
#141
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:
Dire che la realtà "esista" solo nella mente è improprio: dal momento che non abbiamo prova alcuna della realtà stessa, quando diciamo che qualcosa "esiste" stiamo supponendo scontata la possibilità che qualcosa abbia consistenza in un universo oggettivo al di fuori di noi e adeguiamo a questo assioma qualsiasi altra considerazione.
Il significato del verbo 'esistere' è esattamente quello: se vogliamo dubitare che qualcosa esista, ovvero esista fuori dalla nostra mente, va benissimo ma in tal caso stiamo arrestando qualsiasi ragionamento. È come postulare un'aritmetica basata su un solo numero in cui qualsiasi operazione dà come risultato quel numero: assolutamente coerente ma totalmente inutile perché non permette alcun calcolo.

Volendo comunque radicalizzare il concetto, anche se la realtà fosse tutta nella nostra mente noi saremmo comunque immaginati dalla nostra mente dentro quella realtà immaginaria, per cui in ogni caso è assolutamente irrilevante e inutile postulare che la realtà stia "dentro" la nostra mente.

Tra l'altro a questo punto inizierebbero a sorgere parecchi dubbi sul significato della parola 'mente'.

Se invece vogliamo avventurarci in un qualsiasi pensiero costruttivo, dobbiamo attenerci all'"educata convenzione" di Turing. Tutto il resto è un giochetto retorico fastidioso e improduttivo.





Se un individuo nasce cieco, gli puoi descrivere in tutti i modi la realtà che lo circonda e fargliela toccare, annusare, ma l'immagine che ne avrà sarà solo quella che gli costruisce la mente.
Se tu elimini anche gli altri sensi l'individuo non potrà interagire con la realtà e nemmeno costruirsene una versione personalizzata.
Infatti la privazione completa dei sensi corrisponde alla morte istantanea dell' individuo.
La nostra mente continua a sopravvivere alla morte fisica, ma quale realtà legge?
Inviato il: 30/8/2010 23:59
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  •  Red_Knight
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Re: logica, questa sconosciuta.
#142
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@Temponauta

Che la mente sopravviva alla morte fisica è una tua opinione legittima ma un po' inconsistente dato che la vita è esattamente l'esperire il proprio corpo all'interno di questo mondo. Se c'è un generico "qualcosa" della nostra persona che sopravvive alla vita stessa, non è qualcosa che ci riguarda in questa realtà (l'unica che come dici tu possiamo "leggere") e quindi, in definitiva, non ci riguarda affatto.
Possiamo solo fare esercizi di fantasia sulla faccenda, alcuni anche utili o interessanti, ma finisce lì.

@a_mensa

Credo tu ti sia confuso nel rispondermi: quella che hai descritto tu è un'esperienza, molto fisica e molto emotiva per giunta!

Ne approfitto per farti notare una cosa: per cercare di farmi capire l'intensa sensazione che hai provato, che ovviamente non posso afferrare se non molto superficialmente, hai utilizzato come esempio un'altra esperienza, che avrei potuto avere nel mio bagaglio con più probabilità. Non è il mio caso, ma non c'è dubbio che se io fossi stato un paracadutista avrei potuto avvicinarmi di più al vero significato della tua proiezione. Che conclusioni ne trai?
Inviato il: 31/8/2010 0:50
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  •  a_mensa
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Re: logica, questa sconosciuta.
#143
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@ red_knight

Citazione:
Credo tu ti sia confuso nel rispondermi: quella che hai descritto tu è un'esperienza, molto fisica e molto emotiva per giunta!


e infatti l'ho menzionata dopo che hai cancellato "sensoriale o emotiva".
per altro non so risponderti perchè non ho capito dove volevi arrivare, facendo quella domanda.

come ti ho già scritto, esperienze che non siano ne sensoriali ne emotive, credo di non averne proprio, e, ripeto, penso che sia una contraddizione in termini. se tu invece ne hai, prova a fare un esempio.
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Inviato il: 31/8/2010 3:04
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  •  Red_Knight
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Re: logica, questa sconosciuta.
#144
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Ok, ho formulato male la frase, che poteva leggersi in due modi. Rifacciamola:

Sai trovare un concetto che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parole? Escludendo però "noia", "freddo", "paura della morte", "attrazione sessuale", "sensazione di caduta nel vuoto senza speranza apparente di salvezza", "soddisfazione derivata dallo sconfiggere qualcuno a Risiko" e altre cose che ricadono sotto la categoria delle esperienze (o sensoriali o emotive, appunto) e che pertanto sono soggettive e indescrivibili presso chi non le abbia mai provate.
Inviato il: 31/8/2010 3:18
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  •  a_mensa
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Re: logica, questa sconosciuta.
#145
Sono certo di non sapere
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@ Red_Knight

Citazione:
Ok, ho formulato male la frase, che poteva leggersi in due modi. Rifacciamola: Sai trovare un concetto che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parole


si !
ma per la sua caratteristica non riesco a comunicartelo.
e non ho nemmeno lo spazio per il milione di parole.(che tra l'altro la lingua italiana non ha, a meno di ripetere n volte le stesse).
ma per aiutarti ti do una possibilità.
pensa al concetto di comunicazione.
ed ora cerca di ricavarne l'opposto, non come insieme di negazioni, ma come affermazione.

credo che occorra uno sforzo mentale molto simile a quello che occorre per pensare ai numeri immaginari.
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Inviato il: 31/8/2010 8:06
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Re: logica, questa sconosciuta.
#146
Mi sento vacillare
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Red_Knight
Citazione:
Ok, ho formulato male la frase, che poteva leggersi in due modi. Rifacciamola: Sai trovare un concetto che non sia comunicabile nemmeno con un milione di parole

La tua domanda?
Inviato il: 31/8/2010 8:20
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Re: logica, questa sconosciuta.
#147
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Grande a_mensa!
Forse, e involontariamente, hai dato uno snodo alla discussione.
Hai parlato di numeri immaginari e dello sforzo di, appunto, "iimaginarseli".
Ecco, non ti sforzare, i numeri immaginari, a dispetto del loro nome, non
puoi immaginarteli.
Sono un ente matematico partorito esclusivamente della logica.
Infatti, una volta stabilito il quadrato di un numero come definito
positivo, ossia che meno per meno fa più (postulato), ne derivava
che fosse possibile estrarre la radice quadrata solo di numeri positivi.
Si è quindi cercata, in ossequio al principio di completezza, una soluzione
di "chiusura" che consentisse l'estrazione di radici quadrate anche di
numeri negativi.
Questa consiste nei numeri immaginari che estendono il campo dei
numeri complessi al campo dei numeri reali.
E i numeri immaginari non hanno alcun legame con la "realtà" così come
è esperita dai nostri sensi.
Anzi, ne sono una palese contraddizione.
Dunque, sono tutti dentro l'esclusivo campo della logica, oggettiva e
onnipresente per tutte le menti.
Sono quasi propenso a credere che la logica sia il frammento divino
presente in tutti noi, quella scintilla che ci accomuna all'inconoscibile e
che, paradosso supremo, ci consente di conoscerlo.
Perchè ho buoni motivi per credere che Dio sia un logico-matematico.
Inviato il: 31/8/2010 12:55
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