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  Orwell e Pifferai magici

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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#43
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Mi farebbe piacere se tu partecipassi mettendo in gioco il tuo "saper fare le pulci" di conseguenza, ma senza cadere nel tranello di una particellizzazione dei concetti. Se mi sono spiegato credo tu possa comprendere che i Pifferai non possono essere sgamati in base alle loro peculiarità intrinseche, ma in base ad una accettazione comune dozzinale che è presente a livello mediatico/editoriale.


Forse dovremmo dare un senso comune al termine "pifferaio".

Comunque chiunque si esponga a livello mediatico, oltre la cortina della ricerca personale e privata, è soggetto alla forza di gravità che arriva dalla critica esterna. Per me è il solito problema di attenermi ai fatti, speculando il meno possibile sulle opzioni malafede/buonafede.

Però sono d'accordo su quanto hai scritto su Saviano, per esempio. In quel caso è palese che, volente o meno, lui è un prodotto. E viene utilizzato, sfruttato e consumato in tal senso. Prendi una posizione critica, rendila elegante, morbida, formalmente corretta, nazionalpopolare, e usala come patente di riconoscimento per continuare a vivere nella contraddizione delle tue azioni, ma con la bandierina appesa fuori dalla finestra. Che Saviano sia divenuto la bandieraina di Fazio ne è la prova lampante. Non poteva essere diversamente. Fazio è l'uomo con più bandierine alla finestra che la televisione abbia mai partorito nella sua storia.

Odifreddi ha una posizione pubblica un pelino differente, e forse, nel suo caso - valuterei meglio e più in profondità ciò che ha da dire. Non credo che Odifreddi sia uomo da copertina e anche se ci finisce, il motivo credo sia da ricercarsi nel tentativo di sfruttare la sua immagine da parte di chi ha bisogno di figure autorevoli per nascondere la propria inettitudine.

Certo, poteva rifiutare. E io, al suo posto, avrei certamente rifiutato. Ma, ripeto, ho bisogno di molti più elementi per prendere posizione. E quel che leggo di Odifreddi, non mi trasmette una funzione di pifferaio. Sempre che ne abbia colto il senso.
Inviato il: 8/3/2011 17:35
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#42
Sono certo di non sapere
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se io e te non la finiamo di scrivere contemporaneamente non ne usciamo vivi
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Inviato il: 8/3/2011 17:22
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#41
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Ho paura che lo si faccia solo perché compare fra gli autori del testo.

Non che mi stia particolarmente simpatico...ma pifferaio manco zero.


Tuttle, anche se ci stiamo sulle palle, spero che non staremo qui a stuzzicarci come bambini. Ma è proprio quello che tu non credi sia il problema ad essere il problema. E ciò l'ho spiegato nella parte in BLU del mio post precedente. Mi farebbe piacere se tu partecipassi mettendo in gioco il tuo "saper fare le pulci" di conseguenza, ma senza cadere nel tranello di una particellizzazione dei concetti. Se mi sono spiegato credo tu possa comprendere che i Pifferai non possono essere sgamati in base alle loro peculiarità intrinseche, ma in base ad una accettazione comune dozzinale che è presente a livello mediatico/editoriale.

Anche l'ipotesi (come suggerisce Incredulo) per cui possano essere in reale buona fede, non li esula dal poter essere Pifferai comunque. Anzi, è ancora più nocivo in merito alla suggestione che possono rifilare inconsciamente alla massa.
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Inviato il: 8/3/2011 17:21
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  •  Tuttle
      Tuttle
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#40
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ho già avuto a che fare con persone, che non leggono che Novella 2000 e mi hanno replicato che «se lo dice Eco e Odifreddi che la cospirazione è impossibile, cosa vuoi saperne tu!? » ..... E questo perché? perché il tipo secondo voi era andato in libreria?? sì come no. Lo aveva letto dalla copertina in bella Vista in un negozietto di un Cinema Multisala in provincia di Udine, e magari per vedersi - vacanze di Natale.


Si vero. Ma queste persone meritano di ragionare in questo modo. Anche se si vedessero infilare una miccia nel deretano da un uomo con le stelline sulla giacca, sarebbero comunque convinti che sia per il loro bene.

Ma chi ha un minimo di materia grigia dentro alla scatola cranica legge, o si informa in qualche modo. E potrebbe trovarsi a dover ridere su cose come queste:

Ai primi di settembre del 2007 è uscito in libreria il volume "11/9 La Cospirazione Impossibile", curato da Massimo Polidoro del CICAP. Edizioni PiEmme. Il testo è suddiviso in varie sezioni con diversi autori, tra cui spiccano nomi di caratura internazionale tra i quali citiamo Umberto Eco e James Randi.

Crono911 ha collaborato incisivamente a questa iniziativa, che rappresenta il primo libro di debunking in lingua italiana, fornendo consulenza, testi e documentazione.

Anche in questo caso non abbiamo ricevuto e non riceviamo alcun tipo di compenso.

Precisiamo che Crono911 non si associa alle valutazioni di carattere storico e politico espresse da Piergiorgio Odifreddi.


Inviato il: 8/3/2011 17:16
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  •  Calvero
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#39
Sono certo di non sapere
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@ Makk

... credo di incominciare a capire la tua posizione. Servono altre limature nel confronto e negli interventi. Beh .. ad esempio, quella dei maiali che non hanno un anima è illuminante per codificare la realtà che ci circonda. Anche se è tua può entrare anche in un discorso accademico, per quel che mi riguarda. Può mettersi in opposizione e può anche diventare un sistema interessante per elaborare paradigmi più corroboranti a definire il "miracolo uomo".

Sono in ancora in ruminazione per gli altri interventi. Sulla questione Odifreddi continuo a trovare elementi sufficienti perché la cosa non sia così univoca. Possiamo anche non farne una questione così personale con lui.

Di passaggio, sempre nelle edicole ... sto notando un aumento della sua immagine e del suo "marketing" in editoria di vario livello e argomentazione.


POI:-

Ma attenzione, perché qui stiamo per cadere in un tranello che si ripete spesso. I pifferai sono tali per la psicologia elementare delle masse e non per la nostra. Non mettiamoci nelle condizioni di essere noi di LC il "parametro" per queste identificazioni. Sarebbe un errore grossolano. L'effetto che produce un Libro e/o anche solo la sua copertina, è già un segnale sufficiente a mettere in discussione i fattori. Possono contare anche molto meno le analisi interne.

Ho già avuto a che fare con persone, che non leggono che Novella 2000 e mi hanno replicato che «se lo dice Eco e Odifreddi che la cospirazione è impossibile, cosa vuoi saperne tu!? » ..... E questo perché? perché il tipo secondo voi era andato in libreria?? sì come no. Lo aveva letto dalla copertina in bella Vista in un negozietto di un Cinema Multisala in provincia di Udine, e magari per vedersi - vacanze di Natale.
Capite cos'è sotto accusa?


Per quanto veritiere, fare le pulci e/o i raggi X a determinati personaggi ha un importanza relativa, in questa prospettiva. Poiché NON è quello che la gente comune fa. Possiamo farlo noi come esercizio di analisi ulteriore (e ci sta, ma non confondiamo i pesi .. please), e non mette pesi sulla bilancia se non in senso relativo a questa "indagine".


Per la questione Augias, attendo con pazienza. Interessante a tal proposito il loro "scontro" [Augias - Odifreddi] quando Augias intervistandolo gli ha detto, in parole povere - ma cosa fa di male questa povera Madonnina ?? - (una cosa tanto nauseabonda e visceralmente ipocrita non l'avevo ancora vista) ... con tanto di teatrino finale nell'intervista, in cui con un effetto speciale televisivo hanno fatto scagliare un Fulmine sulla poltrona di Odifreddi e incenerito di conseguenza. Non scherzo. Andò proprio così.


Citazione:
Una specie di gatekeeper, resta da stabilire se consapevole o meno, che ti mantiene nel sistema dandoti l'illusione di esserne fuori.


importante è questa riflessione di Incredulo
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Inviato il: 8/3/2011 16:57
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  •  Makk
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#38
Mi sento vacillare
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Citazione:

audisio ha scritto:
@ Makk:
Orwell E' DI SINISTRA.
Ed è il miglior esempio di obbedienza al Primo Comandamento:
NON AVRAI ALTRA SINISTRA CHE L'ANARCHIA

Boh!? Avessi detto qualcosa di diverso...
Inviato il: 8/3/2011 16:43
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  •  Tuttle
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#37
Sono certo di non sapere
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Citazione:
pp.ss.: sul libro "la cospirazione impossibile" gradirei sentire opinioni da chi lo ha letto. La mia è questa: 10 capitoli, 9 di pura fuffa e l'ultimo, di odifreddi, che confuta tutti i precedenti. Vorrei sentire eventuali conferme di quello che ho (magari erroneamente) percepito leggendolo. grazie



Confermo. Infatti non ho mai capito il livore di chi lo attacca per quella partecipazione. Ho paura che lo si faccia solo perché compare fra gli autori del testo.

Non che mi stia particolarmente simpatico...ma pifferaio manco zero.
Inviato il: 8/3/2011 16:33
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  •  Calvero
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#36
Sono certo di non sapere
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Citazione:


forse Fazio che lo intervista estasiato recitando la solita scontata parte della damina puritana e un pò bigotta ( o mignotta? ).


Buona questa mangog .. ogni tanto andiamo d'accordo
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Inviato il: 8/3/2011 16:31
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  •  abbidubbi
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#35
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Odifreddi pifferaio?
Un intero capitolo del suo libro "Il matematico impenitente" tratta l'11/9 e si intitola significativamente "Sei anni di menzogne".

beh... leggetelo! altro che pifferaio....

p.s.: vorrei vedere augias scrivere le stesse cose che ha scritto odifreddi sull'11/9 ma temo che aspetterò invano... e lo stesso penso di eco.

pp.ss.: sul libro "la cospirazione impossibile" gradirei sentire opinioni da chi lo ha letto. La mia è questa: 10 capitoli, 9 di pura fuffa e l'ultimo, di odifreddi, che confuta tutti i precedenti. Vorrei sentire eventuali conferme di quello che ho (magari erroneamente) percepito leggendolo. grazie

ppp.sss.: il mio esordio su LC fu un copia-incolla di un divertissement di odifreddi, leggetelo e poi chiedetevi ancora se sia un pifferaio o meno.
_________________
Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 8/3/2011 14:41
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  •  audisio
      audisio
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#34
Sono certo di non sapere
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@ Makk:
Orwell E' DI SINISTRA.
Ed è il miglior esempio di obbedienza al Primo Comandamento:
NON AVRAI ALTRA SINISTRA CHE L'ANARCHIA
Inviato il: 8/3/2011 12:24
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  •  Makk
      Makk
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#33
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Citazione:

Calvero ha scritto:
E' un libro, questo de la Fattoria, che a successive letture lascia segnali che lo riconducono anche a un discorso "non" meglio detto sull'anarchia.

Non mi sono spiegato. Il senso "secondo" come l'avevi messo giù sembrava essere quello che il potere comunque ti trasfigura. Per me quello è il senso primo. Ovviamento non unico ma mi sembrava il "minimo sindacale".
Sotto questo che io chiamo primo e tu secondo, c'è la lettura forzatamente pedestre (la Fattoria è una cronaca del fallimento della SOLA rivoluzione russa) che è una voluta distorsione e non merita neanche di essere un senso primo ed elementare.
Tutto qui, non intendevo criticare la tua lettura, anche perché diamo la stessa identica interpretazione

Citazione:
Citazione:

E i maiali sono intelligenti.
Ma non hanno "l'anima" .....

... sono comunque strati. Magari il mio termine non lo trovi adatto, e puoi suggerire una correzione. Sono tutto orecchi. No problem

Again. Non è una critica. E, sì: questo è un livello di lettura ulteriore mio, ma essendo mio non và considerato in opposizione ai livelli di qualcun altro.


Citazione:
i pifferai, che rendono gli uomini Maiali, o che illudono che ad essere tali sia necessario; [...] rimandi di metafora nella metafora, maiali/uomini - uomini/maiali ... ma è inevitabile).

Rimanendo in metafora e letture io non mi ritrovo in questo. I maiali sono altro, non sono i "vicini di casa". Sono (come ho scritto in un monologo teatrale) un'altra razza dagli umani, più pura.

Citazione:
Nulla su Augias allora, potevi dirmi che non era il caso al limite

guarda l'ora del msg: era mezzanotte. Lo avrei fatto in mattinata. A parte questa mini-risposta, adesso però vado al mercato. Comunque è una promessa, lo farò

Però tieni conto che non sono sicuro che Augias sia un pifferaio. l'ho citato solo come salottiero e anticlericale ma di un'altra classe da Odifreddi.
E rispetto a lui, augias si permette giusto un paio di libri (interessanti quelli che criticano, dimessamente e con grossa documentazione dietro, la figura del Cristo come ce la spacciano) e qualche apparizione televisiva in una nicchia riservata a gente che non ama l'informazione strillata.

Ci devo pensare.
Inviato il: 8/3/2011 10:05
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  •  mangog
      mangog
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#32
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Non ho ben capito se anche Odi-freddi merita l'altare del pifferaio..

A me pare che a Odifreddi piaccia fare la parte del piffero.


Insomma sembra suonato perchè viene suonato..

Citazione:

Il suo contributo nei testi tecnici è indiscusso (e anche criticato, ma sono diatribe fra addetti ai lavori).
Però scrive al computer. Secondo le lezioncine su "Come si scrive un libro di successo" da manualetto americano, la scaletta ordinata in un diagramma di flusso come fanno i programmatori di software, ecc
Che poi lo possa scrivere il manualetto (e lo abbia fatto: "Come si scrive una tesi di laurea") è un'aggravante.
Noioso. Irritante con tutti quegli zuccherini colti che ti dà viavia "bravo, cavallino, che mi hai letto anche questo capitolo".


Eco mi sembra il primo della classe che conosce le opere di Kant a memoria, citandolo spesso e volentieri con la convinzione che solo lui e 3 o 4 eletti, baciati da madre natura, lo abbiano veramente capito.
Chi vuole impressionare ? forse Fazio che lo intervista estasiato recitando la solita scontata parte della damina puritana e un pò bigotta ( o mignotta? ).
Insomma la filosofia senza Eco non cambierebbe di una virgola. Invece Eco senza i filosofi del passato forse non sarebbe mai diventato milionario.
Inviato il: 8/3/2011 9:56
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  •  incredulo
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#31
Sono certo di non sapere
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Citazione Makk

p.s.: però non vedo il pifferaio, nella Fattoria. OT?

Forse Orwell non ha inserito una metafora di pifferaio nella sua fattoria perche' la comunicazione, allora, non aveva assunto la dimensione capillare che ha assunto oggi.

Si capiva anche allora, vedi "Quarto potere" di Orson Wells, ma era una visione per pochi.

Quindi secondo me, il ragionamento e l'analisi di Calvero, aggiungono un altro elemento al gioco eterno del Potere, quello della sirena, del pifferaio, di colui che ti conduce all'interno del gioco assumendo le sembianze di colui che e' fuori dal gioco, quindi piu' subdolo, meno facilmente identificabile.

Una specie di gatekeeper, resta da stabilire se consapevole o meno, che ti mantiene nel sistema dandoti l'illusione di esserne fuori.

Tutt'altro che O.T. secondo me.

Un saluto
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Inviato il: 8/3/2011 6:54
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  •  Calvero
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#30
Sono certo di non sapere
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Citazione:


Solo che non capisco quale sarebbe il senso secondo, ulteriore.
A questo punto la fattoria è bella che "umanizzata", Orwell ha dichiarato inutile la "presa del potere" da un pezzo.


Mi piace la sua sottile capacità di aver individuato, come non solo la presa del Potere sia inutile, ma come questa sia un ambizione che viene inoculata attraverso una visione falsata della vita; da un autodeterminazione mistificata e mai a sufficienza ragionata. A una prima e leggera lettura (non per questo meno importante), ad esempio da parte di ragazzi giovani, la prima impressione lasciatami da loro quando ne discuto, si incentra soprattutto e solo sul concetto di bramosia e di perdita del controllo, e una perdita di controllo indica ancora l'esigenza di un Potere "buono" da ricercare nella casa del "padrone". E mi piace sempre osservare le reazioni dei ragazzi di fronte a temi di questo tipo: sono una cartina tornasole delle impressione a "pelle" di questi testi significativi. Ovviamente parlo delle mie esperienze sociali. Non l'ho precisato e magari dovevo. E' un libro, questo de la Fattoria, che a successive letture lascia segnali che lo riconducono anche a un discorso "non" meglio detto sull'anarchia.

Citazione:

C'è chi vuole vedere solo antistalinismo ne La Fattoria, supponendo che chissà ......

.... CUT

......

Diavolo, non riesco a credere che qualcuno possa pensare che il senso primo del libro sia la critica della burocrazia sovietica (ha fatto fallire la rivoluzione ma la prossima volta andrà meglio).


Oddio, spero che tu non mi stia dicendo questo perché credi che io stessi identificando univocamente uno stereotipo. Non mi sembra. Anche perché concordo con la tua ottima analisi. Non trovo nulla, a mio vedere, fuori posto. O forse non sto interpretando bene ciò che vuoi dirmi.

Citazione:

E i maiali sono intelligenti.
Ma non hanno "l'anima" .....



Credo che tu stia dando riflessioni che hanno una valida profondità e che si possano riallacciare a un secondo "senso" ... sono comunque strati. Magari il mio termine non lo trovi adatto, e puoi suggerire una correzione. Sono tutto orecchi. No problem


Citazione:

p.s.:
però non vedo il pifferaio, nella Fattoria.
OT?


Non l'ho pensato direttamente - qui - e prettamente nella Fattoria, ma trovo la sua pericolosa complicità nel "gioco" di Orwell e nei concetti che stiamo sviluppando. Ho titolato il topic appunto mettendo insieme Orwell e il Pifferaio (perché dici OT?). Sono in connessione. E se ne può trarre un ottima discussione tra noi. Poiché non credo che la "Fattoria" possa racchiudere, da sola, una visione esaustiva di quello messo sotto esame. Ci sono fattori da aggiungere. Infatti da noi, in quest'epoca, ancora più importanti si aggiungono i pifferai, che rendono gli uomini Maiali, o che illudono che ad essere tali sia necessario; che il senso della partecipazione illusoria al Sistema si possa così amplificare; che qualcuno possa intercedere tra un "male" ufficiale e la "gente comune" ... (scusami il gioco di rimandi di metafora nella metafora, maiali/uomini - uomini/maiali ... ma è inevitabile).


PS

Nulla su Augias allora, potevi dirmi che non era il caso al limite
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Inviato il: 8/3/2011 5:02
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  •  Makk
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#29
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Citazione:

Calvero ha scritto:
Essi divengono anche loro «Potere» e tutto va a puttane (La mitica frase finale che chiude il racconto non la ripeto nemmeno, tanto è geniale nella sua semplicità.).

ma perché no:
Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.

Solo che non capisco quale sarebbe il senso secondo, ulteriore.
A questo punto la fattoria è bella che "umanizzata", Orwell ha dichiarato inutile la "presa del potere" da un pezzo.

C'è chi vuole vedere solo antistalinismo ne La Fattoria, supponendo che chissà come sarebbero andate le cose se il maggiore (Marx o Lenin?) e Palladineve (Lenin o Trotskij?) fossero sopravvissuti.
Ma questo più che il senso primo, è un contorsionismo critico, un tentativo di offuscare la critica radicale di Orwell, di recuperarlo alla sinistra (un po' come i grotteschi tentativi di sottrarre Guareschi all'area del conservatorismo).

Ridicolo. Orwell non fu mai "di destra" ma era reduce dalla Guerra di Spagna: aveva visto gli stalinisti pretendere il comando, i socialisti spaccarsi e gli anarchici addirittura presi a fucilate dai "compagni" per non accettare il verticismo. Questo senza neanche bisogno del successivo tradimento dei russi e abbandono degli spagnoli al loro destino.

Aveva visto il potere all'opera, la inarrestabile deriva della brama di supremazia che non si arresta neanche davanti al rischio di perdere tutto. Litigare e indebolire il proprio schieramento durante una guerra non erano significativi rispetto a esigere Il Comando.

La figura del corvo (la religione), l'assassinio di palladineve, la malfede dei maiali che si manifesta ben prima della metà dell'opera...

Diavolo, non riesco a credere che qualcuno possa pensare che il senso primo del libro sia la critica della burocrazia sovietica (ha fatto fallire la rivoluzione ma la prossima volta andrà meglio).


In verità, se voglio tentare una lettura ulteriore, magari sarà roba vecchia ma a me viene in mente che Orwell andrebbe d'accordo con Santaruina: il potere attira irresistibilmente gli psicopatici, quelli privi di sentimenti e capaci solo di freddi calcoli.
E solo loro suggeriranno la necessità che la rivoluzione abbia una guida (combinazione, loro stessi).
Il valoroso Gondrano non ci pensa proprio, non ostante il rispetto di cui gode fra gli animali.

I maiali. Una razza a parte rispetto agli altri animali della fattoria, che sono un tutt'uno fra loro. I maiali sono una casta. Lo stesso maggiore è fin troppo lungimirante per le povere menti degli animali della fattoria, palladineve idealista e inconcludente. Sono l'eccezione, perché tutti gli altri maiali sono inclini al sotterfugio e al male.

E i maiali sono intelligenti.
Ma non hanno "l'anima": l'altruismo, la forza, il coraggio, la perseveranza, l'umiltà degli altri animali. Persino i cani hanno queste caratteristiche, ma i maiali no, ne hanno altre: i maiali sono potenti perché osano concepire l'impensabile: uccidere un animale.


p.s.:
però non vedo il pifferaio, nella Fattoria.
OT?
Inviato il: 8/3/2011 0:11
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  •  Calvero
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#28
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Al confronto Augias è un mâitre a penser.


Hai fatto bene a citare Augias.
Se hai un tuo contributo sul personaggio, mi farebbe piacere leggerlo.
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#27
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Citazione:

mangog ha scritto:
Umberto Eco sta alla cultura letteratura come Zucchero sta al blues....un Déjà vu accomuna entrambi i loro "lavori".. ( nonostante lo sforzo di sembrare originali )
Un modo come un altro per fare quattrini in mancanza di una vera creatività.

Sottoscrivo, con la correzione di Manfred.
Il suo contributo nei testi tecnici è indiscusso (e anche criticato, ma sono diatribe fra addetti ai lavori).
Però scrive al computer. Secondo le lezioncine su "Come si scrive un libro di successo" da manualetto americano, la scaletta ordinata in un diagramma di flusso come fanno i programmatori di software, ecc
Che poi lo possa scrivere il manualetto (e lo abbia fatto: "Come si scrive una tesi di laurea") è un'aggravante.
Noioso. Irritante con tutti quegli zuccherini colti che ti dà viavia "bravo, cavallino, che mi hai letto anche questo capitolo".

L'anticomplottismo non sono d'accordo che sia servile o astuto. E' proprio suo.
Eco è arrogante e dogmatico. E' il tipo che si fa rassicurare da quelli che a qualsiasi titolo considera suoi pari: le élites non concepiscono che i plebei abbiano idee degne di essere prese in considerazione. Questo conta più della sua cultura e della capacità d'analisi, che usa quando ne ha bisogno, non sempre.
Secondo me ci ha tenuto a dare il suo contributo. L'ha considerato un piacere e un dovere.

Citazione:
Non ho ben capito se anche Odi-freddi merita l'altare del pifferaio..

Infatti non merita.
Dovrei trovare risonanze col mio anticlericalismo, ma è così ringhioso da stuccarmi.
La stessa sensazione di quando il Piero Angela televisivo gongolava nel prendersela col soprannaturale (ti piace vincere facile? Tun-ci-tun-ci tutu-tun)
Salottiero è già un complimento. Al confronto Augias è un mâitre a penser.
Inviato il: 7/3/2011 22:54
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#26
Sono certo di non sapere
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.......................
................


<<L’uomo è la sola creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l’aratro, non può correre abbastanza veloce da prendere conigli. E tuttavia è il signore di tutti gli animali. […] Dunque, compagni, non è chiaro come il cristallo che tutti i mali della nostra vita nascono dalla tirannia dell’uomo? Eliminiamo l’uomo e il prodotto del nostro lavoro sarà nostro.[…] Questo è i mio messaggio per voi, compagni: Rivoluzione![…]>>

---------
.... o meglio, diciamo:-

il Gossip, ad esempio, è di fatto un continuo transfert nelle vicende altrui, tanto più noiose sono le esistenze di chi se ne appassiona. Non solo, esso aumenta la sua efficacia e catalizza meglio la distrazione in maniera proporzionale -edit- all'importanza del feticcio (si legga "VIP") che l'osservatore segue a seconda dei suoi gusti e/o tendenze (a loro volta imposte dai Media).

Pausa, poi:

Il lavoro eccezionale nella mirabile "favola/metafora" de La fattoria degli animali - di Sir Eric Arthur Blair, oltre al primo e lampante strato di lettura, ne veicola un altro. Infatti, verso l'epilogo, gli animali stessi vanno a cercar residenza nella casa del despota (l'uomo = il Potere) e ne acquisiscono i suoi stessi meccanismi, al punto che trascendono agli animali stessi e al punto tale che essi si trasfigurano in "uomini". Essi divengono anche loro «Potere» e tutto va a puttane (La mitica frase finale che chiude il racconto non la ripeto nemmeno, tanto è geniale nella sua semplicità.).

Allo stesso modo per quel che concerne la ricerca del benessere, accade nella nostra collettività che, essendo comunemente accettato che il Potere non è a favore dei cosiddetti "comuni mortali", l'aspirazione degli stessi sia quella di cercare un Potere migliore. Errore prospettico: massima espressione di questa debolezza è l'esigenza che, sotto svariate forme, si faccia sì che l'uomo si privi della ricerca di una nobile - autodeterminazione -. Il bisogno di essere comandati è imposto, e viaggia in parallelo a quello di volersi immedesimare in una Fiction a cielo aperto. Ergo (e ovviamente) il senso profondo del Grande Fratello è proprio questo. Indi da qui; dalla comprensione di questo inganno, può, potrebbe (io direi: dovrebbe) discendere un - a sua volta nobile - concetto Libertario/Anarchico. Ma questi stessi termini andrebbero rideterminati, sono già vecchi in un certo senso. Nuovi significati/significanti dovrebbero essere forgiati.

L'equazione, questa di cui parlo, si sposta a livello collettivo/psicologico giocando comunque sul medesimo albero della percezione di - ricerca di vita migliore - (quella a cui furbamente si è appellato, mancandone il bersaglio, Odifreddi) ... così come il Gossip riesce a calamitare in primis gli annoiati e coloro che riescono ad esistere come dei « NON-IO » ambulanti; così la massa legittima inconsciamente i Pifferai Magici ... essendo i medesimi non precisamente identificabili con il "male del Potere". I Pifferai si pongono, grazie ad un autorevolezza (spesso, appunto, finto anticonformista) comunemente accettata, come fossero uno scivolo per far faticare di meno quella macchina che chiamiamo cervello. Qualcuno appunto (il Pifferaio) che nella sua "neutralità" (così interpretata dal popolo in generale) possa intercedere a determinate "spiegazioni" che -edit- la gente, da sola (e i manipolatori lo sanno), non avrebbe voglia di andarsi a cercare. Da qui (in linea generale) l'accettazione di una "cospirazione impossibile".
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Inviato il: 7/3/2011 22:48
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  •  Manfred
      Manfred
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#25
Dubito ormai di tutto
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A proposito di pifferai e concetti espressi, questo è uno fra gli album concept più famosi!




Forse in maniera diversa ma tocca gli stessi temi, per generazioni di giovani sicuramente differenti da quelle di adesso.

Il testo della canzone forse più significativa dell'album:

My God

People what have you done
locked Him in His golden cage.
Made Him bend to your religion
Him resurrected from the grave.
He is the god of nothing
if that's all that you can see.
You are the god of everything
He's inside you and me.
So lean upon Him gently
and don't call on Him to save you
from your social graces
and the sins you used to waive.
The bloody Church of England
in chains of history
requests your earthly presence at
the vicarage for tea.
And the graven image you-know-who
with His plastic crucifix
he's got him fixed
confuses me as to who and where and why
as to how he gets his kicks.
Confessing to the endless sin
the endless whining sounds.
You'll be praying till next Thursday to
all the gods that you can count.

Mio Dio

Gente che avete fatto
L'avete chiuso nella Sua gabbia d'oro
L'avete piegato alla vostra religione
Lui che è risorto dalla tomba
Lui è il dio di niente
Se questo è tutto quello che riuscite a vedere
Voi siete il dio di tutto
E' dentro voi e me
Quindi affidatevi a lui gentilmente
E non invocatelo per farvi salvare
Dai vostri onori sociali
E dai peccati ai quali siete soliti rinunciare
L'insanguinata Chiesa d'Inghilterra
Incatenata dalla storia
Richiede la vostra presenza terrena
Al vicariato per il tè
E la figura intagliata di chi-sai-tu
Con il suo crocifisso di plastica
L'ha messo a posto
Mi confonde sul chi e il dove e il perché
E il come prende i suoi calci
Confessando al peccato infinito
L'infinito lamento
Pregherai fino a Giovedì prossimo
Tutti gli dei che riesci a contare
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Manfred
Inviato il: 7/3/2011 22:38
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  •  Pyter
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#24
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Dipende dalle scuole che uno frequenta. Di solito gli atei dichiarati hanno un passato di studi religiosi. Nelle scuole che ho frequentato io di superstizione non ne ho mai vista, a meno che non intenda con quel termine una fede spropositata per le istituzioni.
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  •  Manfred
      Manfred
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#23
Dubito ormai di tutto
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Sarebbe interessante farsi spiegare cosa intende con "superstizione nelle scuole"? Nei media è già un poco più comprensibile.
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Manfred
Inviato il: 7/3/2011 21:39
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  •  Pyter
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#22
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Non ho ben capito se anche Odi-freddi merita l'altare del pifferaio..

A me pare che a Odifreddi piaccia fare la parte del piffero.
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Inviato il: 7/3/2011 21:26
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  •  Manfred
      Manfred
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#21
Dubito ormai di tutto
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Il rapporto fra Zucchero e il blues mi pare esatto, tra Eco e creatività
forse, tra Eco e cultura no.
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Manfred
Inviato il: 7/3/2011 19:25
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  •  eris
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#20
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Ora, io mi chiedevo (sempre in modo razionale, eh!), quale significato potessero avere per Lui quell'accostamento di termini.


era sarcastico, pyter, proprio tu non l'hai colto?
Inviato il: 7/3/2011 19:16
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  •  mangog
      mangog
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#19
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Umberto Eco sta alla cultura come Zucchero sta al blues....un Déjà vu accomuna entrambi i loro "lavori".. ( nonostante lo sforzo di sembrare originali )
Un modo come un altro per fare quattrini in mancanza di una vera creatività.
Non ho ben capito se anche Odi-freddi merita l'altare del pifferaio..
Inviato il: 7/3/2011 17:47
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  •  Calvero
      Calvero
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#18
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Ho postato la frase di Odiofreddi perchè essendo Egli notoriamente ateo ed astigmatico, ed essendo Egli abbastanza bramoso di sostituire al potere spirituale quello Temporale, non si faccia scrupolo di usare, all'interno della stessa frase, termini come gloria, spirito e umano.


Nulla da eccepire, da parte mia. Ed è una analisi ulteriore che si accosta alle altre.

La comprova infatti è in quel «più» da lui espresso e che ha un preciso significato: - mostra la debolezza di assunti che mancano di una sensata visione di insieme. Sono sintomi di quella vanità a cui mi riferisco. Che appunto fa dire cose che, decontestualizzate, hanno un preciso e magari anche mirabile valore. Ma lì termina il suo effetto. E' il prezzo di una vanità scientifica che, come le bugie, ha le gambe corte. Cioè è miope del - "miracolo" uomo - .

Citazione:

Ora, io mi chiedevo (sempre in modo razionale, eh!), quale significato potessero avere per Lui quell'accostamento di termini.


Credo si tratti sempre di disonestà intellettuale, e forse è proprio un indole, che probabilmente non può neanche portare a farsi le debite domande, poiché l'indole in quanto tale non si fa, mai, esami di coscienza, ergo non pretende coerenza. Più che chiedersi il perché degli accostamenti dei termini, si chiederà certo come poter propinare frasi ad effetto per essere più carismatico nei confronti della psicologia elementare delle masse. E tutto (e questa volta coerentemente) porta acqua al mulino della propaganda che si serve dei Pifferai predisposti alla loro causa.
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Inviato il: 7/3/2011 17:23
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  •  Manfred
      Manfred
Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#17
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Fate conto che qui ho scritto qualcos'altro , ci dovrebbe essere una routine che permette di scrivere un messaggio segreto che diventa leggibile dopo che si sono verificati alcuni accadimenti nel thread.
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Manfred
Inviato il: 7/3/2011 15:04
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  •  Manfred
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#16
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"Se la matematica e la scienza prendessero il posto della religione e della superstizione nelle scuole e nei media, il mondo diventerebbe un luogo più sensato e la vita più degna di essere vissuta. Che ciascuno porti dunque il suo contributo, grande o piccino, affinché questo succeda, per la maggior gloria dello Spirito Umano."

Piergiorgio Odifreddi

Nell'anno 2024, la cosa più importante di cui il cinema avrà favorito la realizzazione sarà l'eliminazione dal mondo civile di ogni conflitto armato. Attraverso il linguaggio universale dei film il vero significato della fratellanza umana sarà stato diffuso su tutta la Terra…
Tutti gli uomini nascono uguali.

D.W. Griffith, 1924
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Inviato il: 7/3/2011 14:55
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  •  Pyter
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#15
Sono certo di non sapere
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Ho postato la frase di Odiofreddi perchè essendo Egli notoriamente ateo ed astigmatico, ed essendo Egli abbastanza bramoso di sostituire al potere spirituale quello Temporale, non si faccia scrupolo di usare, all'interno della stessa frase, termini come gloria, spirito e umano.

Ora, io mi chiedevo (sempre in modo razionale, eh!), quale significato potessero avere per Lui quell'accostamento di termini.
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Inviato il: 7/3/2011 14:43
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Re: L'angolo di Orwell e dei Pifferai magici
#14
Sono certo di non sapere
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Citazione:

(ah, la retorica sul Risorgimento -
leggi colonialismo nordista) e sulla Divina Commedia - Dante è un
grande, ma parlare di lui senza parlare di esoterismo è una presa
per i fondelli



Esatto Audisio (finalmente ti ritrovo nella tua magnifica capacità di trovare i nessi più importanti - quelli nascosti alla luce del sole ), anche questo è un processo sostenuto a piè sospinto dalla propaganda della mistificazione. Chissà se l'oscar è il premio per il lavoro svolto dal pifferaio Benigni, o il lavoro svolto è il ringraziamento per l'oscar

Quello che hanno fatto bruciando le Biblioteche dei tempi passati, ora lo fanno "bruciandone" le profonde connessioni con un mondo che ha sempre viaggiato sotto la pelle della storia.

E quando non è più necessario usare i Pifferai magici, allora basta ricordarsi di altri metodi ancora in voga, come quando gli esportatori della democrazia sono entrati in Baghdad, e si sono scapicollati e preoccupati di depredare e assediare - guarda caso - un obiettivo veramente pericoloso in guerra: - la biblioteca Nazionale Irachena .... Non è così lontano lo scempio di Benigni da altri processi tesi a mistificare un antica saggezza.
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