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   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
  Nuovo Ordine Mondiale - guida per principianti

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Nuovo Ordine Mondiale - guida per principianti
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/10/2010
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Work in progress tratto dal blog "la teoria del complotto", per la cui realizzazione si ringraziano tutti coloro che, negli anni, hanno contribuito a raccogliere il maggior numero di informazioni sull'argomento.

Ricordandovi che, come direbbe Wilson Mizner: “Quando rubi da un autore, è plagio; quando rubi da tanti, è ricerca.”,
auguro a tutti voi una buona lettura.
_________________
"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Inviato il: 16/4/2011 8:14
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Re: Nuovo Ordine Mondiale - guida per principianti
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/10/2010
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Messaggi: 545
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Indice:
Definizione;
C'era una volta...;
Signoraggio bancario;
Massoneria "speculativa";
Élite al potere;
Alcuni massoni celebri;
Note e fonti.

Definizione

"... non è una fine, ma solo un altro inizio... senza fine."
Lo Sguardo Di Ulisse, GR.-IT.-FR.-GERM. 1995, di Thodoros (Théo) Anghelopulos

Il cosiddetto "Nuovo Ordine Mondiale" è una "teoria del complotto" secondo la quale un gruppo di potere oligarchico e segreto si starebbe adoperando per prendere il controllo di ogni organizzazione Statale mondiale, al fine di conquistare il dominio economico, politico e sociale su tutto il Globo.

Secondo il pensiero filosofico greco, l'oligarchia è una forma di governo in cui il potere è in mano a pochi, un governo però ingiusto e che ha conquistato il potere con la frode e la violenza e lo esercita a proprio beneficio e a danno del popolo. Profondamente diverso quindi dall'aristocrazia, che è governo legittimo e giusto, dove il potere è esercitato da individui che per censo, nobiltà, probità e tradizione, governano a vantaggio di tutti. Questo concetto di oligarchia, descritta da Aristotele come vera e propria degenerazione dell'aristocrazia, passa dal mondo greco a quello medievale ed, infine, al moderno [1].

Nella tradizione del pensiero occidentale, si è conservato a lungo il concetto che un governo di pochi non è cattivo a prescindere, ma lo diventa nel momento in cui i pochi governano male. Nell'età moderna, invece, si è progressivamente affermata la concezione democratica e, con essa, la tesi che un governo di pochi è, in quanto tale, un cattivo governo.

L'indispensabilità della democrazia trova in Immanuel Kant l'esponente di spicco; la sua opera "Progetto filosofico per la pace perpetua" [2], è basata interamente sull'idea che non si possa inventare un sistema di governo diverso, migliore di quello repubblicano democratico. Ciò che spaventa nell'opera di Kant è l'abdicazione al principio scientifico del "dubbio" che è preposto ad ogni forma di conoscenza; l'aver dimenticato che una "ipotesi" è, per definizione, sempre suscettibile di una diversa e maggiore approssimazione della verità. Da questa certezza scaturisce una forma di "sacralità" della democrazia che può portare, come sempre quando il potere viene trasferito nell'ambito Sacro, ad una "dittatura democratica", ma anche a forme di sacralizzazione del potere dei banchieri ed a processi di paralisi e di involuzione parlamentare in quasi tutti i Paesi a governo democratico, dovuti proprio alla grottesca assolutizzazione "magica" della democraticità [3].

Le civiltà sono state create e guidate da una piccola aristocrazia intellettuale, mai dalle folle. Queste non hanno che la forza di distruggere. La loro dominazione rappresenta sempre una fase di disordine. Una civiltà implica regole fisse, disciplina, passaggio dall'istintivo al razionale, previdenza dell'avvenire, un grado elevato di cultura, condizioni totalmente inaccessibili alle folle abbandonate a se stesse. I padroni del mondo, i fondatori di religioni o di imperi, gli apostoli di tutte le credenze, i più grandi uomini di Stato, e, in una sfera più modesta, i semplici capi di piccole collettività umane, sono stati sempre psicologi incoscienti, che avevano dell'anima delle folle una conoscenza istintiva, spesso sicurissima. Conoscendola bene, ne sono facilmente diventati i padroni [4].

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C'era una volta...

"Quando si cerca un eroe, bisogna partire dalla cosa di cui ogni eroe ha bisogno: un cattivo. Per questo, cercando il nostro eroe, Bellerofonte, abbiamo creato un mostro, Chimera"
Mission: Impossible-2, USA, 2000, di John Woo

L'abitudine di conservare i propri risparmi in un luogo sicuro e di ricorrere ad altri per chiedere prestiti, in condizioni di necessità, ha origini molto antiche. La civiltà assiro-babilonese è, secondo gli storici, la prima ad istituire dei depositi di valori e di merci appartenenti allo Stato e, presso tali depositi, talvolta, il privato lascia le merci o il denaro proprio; accade talvolta che lo stesso privato possa ottenere dei prestiti. Anche i Greci, come i Babilonesi, accumulano i loro tesori in luoghi sacri alle divinità come recinti o templi [5].

Nell'Europa medioevale il bene di scambio più prezioso è costituito dalle monete d'oro e da porzioni del metallo nobile allo stato grezzo o lavorato. Ciononostante lo smercio e la custodia dell'oro, presentano enormi difficoltà pratiche a causa del suo considerevole peso specifico e della costante minaccia dei briganti. Questa situazione spinge la maggior parte delle persone benestanti a depositare le proprie monete presso gli orafi, spesso di origine ebraica, poiché ai cristiani erano vietati i prestiti contro interesse. Gli orafi, a loro volta, emettono delle comode ricevute cartacee a garanzia del deposito effettuato che possono essere negoziate dal titolare al posto delle ingombranti monete che rappresentano. Si tratta quindi del modo più comodo, rapido e sicuro per disporre dei propri soldi. Tali promesse di pagamento, vengono poi utilizzate anche quando i clienti si rivolgono a questi liberi professionisti solo per ottenere un prestito in denaro.

Nel momento in cui gli orafi medioevali si accorgono che solo una bassissima percentuale di creditori torna a riscattare materialmente il valore dei propri titoli cartacei, cominciano a vendere contro interesse note di credito non garantite da nessun patrimonio effettivamente posseduto. Nasce così il concetto di riserva frazionaria, conosciuta anche come quota minima di copertura, tramite il quale gli orafi riescono a lucrare prestando denaro creato dal nulla. Con questo sistema, essi possono prestare impunemente il denaro molte volte in più di quanto avrebbero potuto effettivamente. Nei rari casi in cui si trovano a dover restituire più oro di quanto ne hanno nei forzieri, sono sostenuti dagli altri orafi che, in questo modo, riescono a garantire una lucrosa efficienza del sistema. La prima conseguenza dell'uso della tecnica della riserva frazionaria, è la messa in circolazione di molto denaro in forma cartacea che non rispecchia affatto l'effettiva riserva aurifera disponibile. Ad un tasso di interesse del 20 per cento, lo stesso oro prestato cinque volte produce un rendimento del 100 per cento ogni anno, su oro che gli orafi in realtà non possiedono.

Mentre gli orafi creditori prestano denaro creato dal nulla, i loro debitori sono chiamati a pagare interessi e debiti che divengono reali per vincoli di legge; alla fine accade che, gli orafi, risultino creditori di somme ben maggiori di quelle di cui poteva effettivamente disporre l'intera cittadina. Una situazione che vede spesso i cittadini ricorrere sempre a nuovi prestiti di carta moneta per coprire i propri investimenti, innescando il dirottamento della ricchezze della città all'interno dei forzieri degli orafi, mentre il popolo si copre gradualmente di debiti [6].

Gli storici attribuiscono generalmente l'evoluzione e lo sviluppo delle istituzioni economiche dell'Europa occidentale agli orafi ebrei, definiti veri e propri usurai, ed alle grandi Case e consorzi commerciali italiani. In realtà, tuttavia, gli orafi ebrei hanno un ruolo secondario in confronto a quello del Tempio; ed il Tempio non solo precorre le Case italiane, ma istituisce il meccanismo e le procedure che quelle Case devono poi emulare ed adottare. Le origini del sistema bancario moderno possono essere attribuite all'Ordine del Tempio. Al culmine del loro potere, i Templari gestiscono gran parte, se non tutto il capitale disponibile nell'Europa occidentale. Sono i primi ad introdurre il concetto delle facilitazioni di credito, nonché della concessione di fondi per lo sviluppo e l'espansione commerciale, svolgendo, di fatto, praticamente tutte le funzioni di una banca d'affari del XX secolo [7].

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Signoraggio bancario

"Se si cancella la traccia dei debiti, allora torniamo tutti a zero... si crea il caos totale."
Fight Club, Usa 1999, di David Fincher

E' nel Rinascimento che inizia a nascere l'idea di banca intesa in senso moderno. Gli istituti si pongono come obiettivo quello di finanziare ed incentivare gli scambi commerciali marittimi e terrestri che, con la rivoluzione industriale, nel giro di pochi anni, aumentano esponenzialmente. La maggior parte dei sostenitori della "teoria del complotto" fa risalire l'inizio della presunta truffa ai danni dei cittadini all'avvento delle banche centrali, ovvero alla fondazione della "Banca di Londra", nel 1694, che sancisce la perdita da parte dello Stato della propria sovranità monetaria, nonché la nascita del debito pubblico. La "Banca di Londra", divenuta poi "Banca d'Inghilterra", è la prima banca d'emissione della storia [8] e riceve una serie di privilegi, divenendo l'unica a responsabilità limitata e l'unica autorizzata a emettere banconote in Inghilterra; essa ottiene, inoltre, la custodia esclusiva dei fondi di cassa del governo, un privilegio connesso alle successive concessioni di credito e alla creazione di un debito pubblico nazionale.

Dalla seconda metà del 1700, sale alla ribalta una famiglia di banchieri israeliti di origine tedesca, i Rothschild. Fondatore della casa Rothschild, che deve il nome allo stemma raffigurante un'aquila romana posta su uno scudo rosso, è considerato Mayer Amschel Rothschild, piccolo mercante del ghetto di Francoforte sul Meno, che diviene amministratore assai apprezzato di Guglielmo IX, curandone scrupolosamente gli interessi. I Rothschild ricevono in cambio dal principe di poter godere per qualche tempo della disponibilità di somme assai forti e di compiere operazioni finanziarie di grandi proporzioni per conto di lui, ma in nome proprio, il che vale ai Rothschild l'affermazione della loro casa fra le maggiori imprese bancarie europee [9].

Mayer Rothschild, amministrando i fondi del langravio di Assia, assume sempre più potere a livello economico-finanziario, arrivando a creare una fitta rete bancaria gestita direttamente dai suoi figli che, sapientemente, mette a controllo delle succursali della banca di famiglia presso le principali città europee: Francoforte, Vienna, Londra, Napoli e Parigi.

Al prestito di ingenti somme di denaro all'Austria, alla Prussia, alla Francia, all'Inghilterra, alla Russia, al Regno delle Due Sicilie, al Ducato di Parma, segue il finanziamento della rivoluzione industriale nei principali Stati europei. Secondo i maliziosi, inoltre, al prestito per l'acquisto di armamenti ed al finanziamento, spesso occulto, di conflitti, segue il finanziamento per la ricostruzione delle stesse Nazioni uscite dalla guerra e, per finire, il prestito per il pagamento delle indennità di guerra.

La politica attuata dalla famiglia Rothschild, consiste nel fomentare le guerre, ma dirigendo conferenze di pace, in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere guadagni territoriali; le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondino sempre più nel loro debito e, quindi, sempre più sotto il controllo belle banche [10].

La casa Rothschild diviene, dopo la Restaurazione, la banca ufficiale delle grandi potenze, finanzia le nuove industrie, specie quelle ferroviarie, garantisce l'obbligo francese per le indennità di guerra e partecipa alle sottoscrizioni per il canale di Suez [11]; addirittura sembrerebbe, e il condizionale è d'obbligo, che una banca della famiglia abbia finanziato John D. Rockefeller per la sua monopolizzazione della raffinazione del petrolio che portò alla fondazione della "Standard Oil" [12].

In seguito, tramontata l'epoca del dominio dei banchieri privati, i Rothschild partecipano agli affari bancari attraverso grandi società anonime [13], mantenendo il controllo dei mercati economici e monetari attraverso la più disparate metodologie, per esempio ospitando e presiedendo, all'interno delle banche a loro affiliate, il "fixing mondiale" del prezzo dell'oro [14].

L'incontro tra il Gruppo dei "Savi di Sion" e Mayer Amschel Rothschild, porta alla redazione di un manifesto: "I Protocolli dei Savi di Sion". In 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo attraverso l'imposizione di un sistema economico mondiale. Sempre Mayer Amschel Rothschild aiuta e finanzia Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte crea un Gruppo Segreto dal nome "Gli Illuminati di Baviera". Weishaupt, prendendo spunto dai "Protocolli dei Savi di Sion", elabora, all'incirca verso il 1770, un piano che dovrà portare un gruppo ristretto di persone, gli "Illuminati" o "Banchieri Internazionali", ad avere il controllo ultimo del mondo intero [15]. Mettendo in pratica le sue raccomandazioni si doveva arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, che le masse avrebbero dovuto reagire cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi liberamente. Da qui il bisogno di costituire degli organi sovranazionali pronti a sfruttare questo stato di cose, fingendosi i salvatori della patria, per istituire un unico governo mondiale [16]. La strategia di Weishaupt si basa sulla soppressione dei Governi Nazionali e sulla concentrazione del potere in Governi ed Organi Sovranazionali ovviamente gestiti dagli "Illuminati" [17].

Il "Currency Act" imposto dall'Inghilterra alle colonie americane nel 1764, vieta l'emissione di moneta cartacea da parte delle stesse, togliendo la sovranità ai governi coloniali di poter adempiere alle proprie necessità senza oneri per la popolazione in termini di imposte o debito pubblico nei confronti dell'Inghilterra [18]. Nell'anno 1776, Thomas Jefferson dichiarava: "Credo sinceramente che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà degli eserciti nemici schierati. Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene. Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione della valuta, prima per l'inflazione e poi per la deflazione, le banche e le corporazioni che nasceranno toglieranno alle persone la loro prosperità fino a che i bambini si sveglieranno senzatetto nel continente che i loro padri hanno conquistato." [19].

La vittoria della "Guerra d'Indipendenza" restituisce libertà economica alle colonie fino al 23 Dicembre del 1913, giorno in cui, grazie al "Federal Reserve Act", vede la luce il "Federal Reserve System", particolare sistema monetario e di controllo del credito, esistente negli U.S.A.. Tale sistema è strutturato in modo che il monopolio dell'emissione sia affidato a 12 banche federali di riserva, "Federal Reserve Banks", la cui politica monetaria e creditizia è coordinata dal "Federal Reserve Board" o "Board of Governors", a sua volta affiancato da due altri organismi, il "Federal Open Market Committee" ed il "Federal Advisory Council" [20].

La "Federal Reserve", banca centrale degli Stati Uniti, si sostituisce così all'Inghilterra, acquisendo dal Tesoro la facoltà di pubblicare moneta. Le banche federali possono emettere biglietti dietro garanzia di titoli di credito e di titoli pubblici in quantità del tutto illimitata [21]. La sovranità monetaria della più grande nazione del mondo viene consegnata nelle mani di un'impresa privata, la "Federal Reserve Corporation", di proprietà dei Rockefeller, dei Morgan, dei Rothschild e con sede legale a Puerto Rico [22]. Con il "Federal Reserve Act" del 1913, gli U.S.A. hanno abdicato non solo alla possibilità di emettere moneta sotto forma di credito, ma anche a quella di emetterla come semplice moneta legale.

Di fatto, possedendo la produzione e l'accumulo del denaro, i banchieri non hanno che da distribuire nella maniera opportuna poche decine di persone nei posti vitali per avere in mano e poter tirare i fili degli avvenimenti [23].

Uno dei principali strumenti di potere economico-politico in mano ai "Banchieri Internazionali" è costituito dal "signoraggio bancario". Ogni volta che le banche private (BCE, Bankitalia S.p.A., Federal Reserve etc.), su richiesta dei governi nazionali, stampano moneta, applicano alla stessa un tasso di interesse che, sommato alla differenza tra il valore nominale (il valore stampato sulla moneta) ed il valore intrinseco (il costo di creazione comprendente carta, inchiostro, mano d'opera, distribuzione etc.), determina il signoraggio [24].

Il modo più efficace per spingere i governi a richiedere prestiti o emissione di nuova moneta alle banche centrali (accrescendone quindi gli utili derivanti dal signoraggio), è l'incoraggiamento ed il finanziamento occulto di guerre che hanno come scopo ultimo non quello di ristabilire la democrazia, ma quello di indebitare gli Stati appropriandosi della loro ricchezza. Gli eventi bellici peraltro, non rappresentano solo il grande business dei banchieri, ma sono anche un subdolo ed efficacissimo strumento di azione politica. Vengono infatti concepiti a tavolino come formidabile pretesto per instaurare a guerra finita, gli assetti politici e sociali a loro più congeniali. Si muovono a piccoli passi per realizzare il progetto secolare del "Nuovo Ordine Mondiale". Uno scopo che del resto trapela esaustivamente dalle stesse parole pronunciate da James Warburg (insigne esponente dei poteri forti) solo pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale: "Che vi piaccia o no, avremo un governo mondiale, o col consenso o con la forza" [25]. Oltre ai vari conflitti di natura militare, secondo gli economisti Ludwig von Mises e Friedrich Hayek, esponenti di spicco della "scuola austriaca", anche le recenti crisi economico-finanziarie sarebbero da attribuire alla politica monetaria intrapresa dalle banche centrali.

I banchieri sono i primi a rendersi conto che, per soggiogare il mondo intero, non esiste solamente il ricorso a conflitti internazionali, si possono combattere "guerre silenziose" con "armi silenziose"; il controllo dell'economia attraverso l'istituzione di un modello economico manipolabile e prevedibile, porta al controllo delle coscienze di coloro che subiscono l'attacco [26].

Le banconote emesse dalla "Federal Reserve" al semplice costo di stampa, divengono la base dell'offerta monetaria nazionale e, dopo appena vent'anni, l'America si trova ad affrontare la più grave depressione speculativa della sua storia. Il drammatico crollo dei mercati azionari del 1929, infatti, viene provocato proprio da quei banchieri del "Federal Reserve System" che hanno promesso di garantire la stabilità economica. L'offerta di denaro viene bloccata dalla banca centrale mediante l'introduzione di norme talmente restrittive nella gestione del credito, che le piccole e medie banche concorrenti sono costrette a chiudere i battenti insieme alla grande maggioranza delle imprese rimaste a corto di liquidità. I banchieri del "Federal Reserve System" possono così impadronirsi delle aziende fallite o in fallimento a prezzi stracciati, mentre il loro uomo alla Casa Bianca, il Presidente Franklin Roosevelt, Gran Maestro Massone, approva una legge, nel 1933, con cui sgancia la banca centrale dall'obbligo di conversione del valore dei dollari in oro, sistema denominato "gold standard", come pretesto per risollevare il mercato dalla depressione [27].

A partire dal 1971, anno in cui è stata sospesa la convertibilità dollaro-oro, garantita dalle riserve auree degli Stati Uniti d'America, i dollari sono stati stampati in quantità illimitata. Ciò significa che il potere d'acquisto della moneta statunitense non si basa più esclusivamente sul prodotto interno lordo dei soli U.S.A., ma anche sui PIL dei paesi di tutto il mondo. Questo sistema è imperfetto, poiché le economie degli Stati che assicurano la forza del dollaro, non hanno, né hanno mai avuto, alcun controllo sul volume di emissioni. La cosa paradossale è che, questo controllo, in realtà, non lo ha nemmeno il governo degli U.S.A., ma viene gestito esclusivamente dal "Federal Reserve System".

Dal 1971 al 2008 la quantità dei dollari è cresciuta di decine di volte, superando di gran lunga il reale volume dei beni prodotti nel mondo. Questa situazione si è rilevata molto proficua, prima di tutto, per i proprietari della "Federal Reserve" e, in secondo luogo, per gli Stati Uniti, i quali hanno ottenuto la possibilità di spendere molto più di quello che avrebbero potuto, a spese del resto del mondo, a partire dal 1944 ed in particolare dal 1971 [28].

La creazione e l'immissione nel mercato di liquidità ha come contropartita, nei sistemi monetari dei nostri tempi, una distribuzione artificiale di crediti che non corrispondono ai reali desideri di risparmio degli individui e che porta gli investitori a finanziare progetti poco redditizi o troppo rischiosi, causando così gravi problemi strutturali all'intero sistema economico-finanziario [29]. Ogni crisi ha come conseguenza inevitabile il consolidamento del settore bancario in un sempre minore numero di strutture che, acquisendo le competitor in difficoltà, accrescono ciclicamente ed esponenzialmente il loro potere.

Una volta consolidato il potere sovrano di produrre materialmente il denaro dal nulla, attraverso il sistema del signoraggio primario, di fissare il tasso di sconto e di decidere unilateralmente la politica monetaria delle Nazioni, le banche si stanno spingendo verso quello che si può definire signoraggio secondario, ovvero creare denaro non più cartaceo, ma creditizio, grazie appunto al credito elettronico. Per avere un'idea più precisa su ciò che questo comporta, basti ricordare che, solo la massa di denaro creditizio emessa con dei banali impulsi elettrici dalle banche a spese della collettività, corrisponde ormai ad una somma globale pari ad oltre cinque volte il valore di tutti i beni esistenti al mondo. In un siffatto stato di cose non c'è posto per poter contemplare una reale sovranità democratica del popolo e delle sue istituzioni governative [30].

Con il passare degli anni il costo dei beni aumenta in quanto, la creazione di nuovo denaro, ne svaluta implicitamente il valore, favorendo chi lo produce e ne può disporre in qualità illimitata ed a costo zero, a scapito di chi lo ha guadagnato lavorando. Una maggior quantità di denaro che compete per gli stessi beni, fa inevitabilmente aumentare i prezzi, sottraendo così ai popoli sempre più potere d'acquisto dal loro denaro. Si calcola che il deprezzamento, si avvicini intorno al 100% ogni 14 anni [31] e, come se non bastasse, talvolta le banche centrali stampano moneta senza che sia neppure possibile verificarne il quantitativo effettivamente emesso in quanto, come avviene ad esempio con l'Euro, le banconote sono addirittura prive di numerazione progressiva. I numeri stampati su queste ultime infatti sono codici con altre funzioni ed è quindi persino materialmente possibile che la BCE stampi più biglietti di quanti ne dichiari effettivamente [32].

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Massoneria "speculativa"

"Visto? E questo è niente, ma è così che tutto inizia sempre, dal molto piccolo."
Grosso guaio a Chinatown, USA , 1986, di John Carpenter

Per molti storici e teorici della "teoria del complotto", tutto ha inizio nel 1128, quando, al Concilio di Troyes, viene data ai Templari una regola monastica, una veste ufficiale. Di anno in anno, il "Tempio" acquisisce un sempre maggiore potere economico, politico e militare, diventando ben presto la singola istituzione più ricca e potente della cristianità, con la sola eccezione del papato [33]. Nel 1312, con il decreto papale voluto da Clemente V, "l'Ordine del Tempio" viene sciolto e nel 1314, Jacques de Molay, il Gran Maestro, viene arso vivo [34]. Da quel momento i "Templari" cessano di esistere come Ordine riconosciuto dalla Chiesa e, mescolandosi con la dinastia celtica scozzese, danno vita a particolari simbolismi e rituali.

A differenza di altri Stati, in Scozia, grazie all'occultamento ed alla collusione di Templari e loro discendenti, i beni appartenuti al Tempio rimangono sotto il controllo e l'amministrazione di famiglie che, successivamente, si organizzano in istituzioni neo-templari, come la "Guardia scozzese" [35]. Ecco nascere, quindi, dalle ceneri dei Templari, un nuovo "Ordine" comprendente una vasta gamma di discipline, dall'architettura all'esoterismo che, amalgamandosi perfettamente alla ultra centenaria tradizione templare, da vita alla moderna Massoneria, definita anche filosofica o "speculativa" [36].

Nel 1603 Giacomo VI di Scozia diviene Giacomo I d'Inghilterra; con l'unione di Inghilterra e Scozia sotto un unico sovrano, le famiglie nobili scozzesi cominciano ad avere un ruolo negli affari inglesi. Tramite queste famiglie, parti dell'antica mistica templare e della Guardia scozzese cominciano a filtrare in Inghilterra ed in Irlanda [37]. L'ultima corrente ad influenzare in maniera importante la Massoneria, prima che si cristallizzasse nella sua forma moderna, è il "rosacrocismo". Con la guerra dei Trent'anni, quasi tutta la Germania viene occupata da eserciti cattolici ed i protestanti tedeschi, per non rischiare l'estinzione, decidono di fuggire verso l'Inghilterra. I profughi tedeschi trovano una casa spirituale nella Massoneria inglese ed il loro apporto di idee rosacrociane è l'ultimo ingrediente necessario per far emergere la moderna Framassoneria speculativa [38].

Le origini della "Massoneria" sono misteriose ed antichissime e, con molta probabilità, ci riportano alle corporazioni dei "Maestri comacini" (secondo alcuni storici della massoneria, esisteva, all'epoca del tardo Impero Romano, un collegio di architetti con sede sul lago di Como che sarebbe fuggito e avrebbe tramandato segretamente i suoi insegnamenti attraverso successive generazioni nei vari centri dell'Europa, si tratterebbe dei famosi "Maestri comacini" [39]), ai costruttori di cattedrali, alle associazioni artigiane gerarchicamente strutturate che conservano gelosamente i segreti del mestiere. Fra le varie associazioni medievali, fra quelle meglio organizzate, c'è, senza dubbio, quella dei muratori che sopravvive soprattutto in Inghilterra, dove, com'è d'uso, entrano a far parte dell'associazione anche membri estranei all'arte muraria, come nobili ed intellettuali. La loro presenza è accettata e gradita per la protezione, il prestigio e gli aiuti che possono fornire alla corporazione e col tempo, nel generale decadere delle corporazioni artigiane, i "liberi muratori accettati" finiscono per prevalere anche come numero su quelli esercitanti il mestiere.

Il 24 Giugno del 1717, a Londra, quattro logge si fondono insieme, dando vita alla "Grande Loggia di Londra" [40] e abbandonando definitivamente ogni carattere di associazione di mestiere. Da questo momento, la "Libera Muraria", da "operativa", riguardante le abilità manuali con la pietra, si trasforma in speculativa, concentrandosi sul "raffinamento" morale, assumendo l'aspetto di un'associazione chiusa e segreta, praticante determinate attività, anche civili e sociali.

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Élite al potere

"Io so solo che, se una cosa è segreta ed è per un'élite, non può essere buona."
The Skulls, Usa 2000, di Rob Cohen

Vi sono numerosi gruppi e associazioni che, per motivi diversi, hanno agito in segreto, talvolta all'oscuro dello Stato e delle sue leggi. I motivi di tale segretezza possono essere di ordine politico, economico, religioso o filosofico. Nel caso di uno scopo politico, può trattarsi del tentativo di sovvertire l'ordine costituito, ad esempio preparando una rivoluzione o compiendo atti di guerriglia o terrorismo o di resistenza ad un invasore. Per indicare gruppi di natura religiosa o filosofica, che restringono ai propri membri la conoscenza di determinate verità o rituali per motivi esclusivamente dottrinali, si usa il termine generale esoterismo. Nel caso invece di gruppi con finalità scopertamente criminali, si utilizzano più specificamente termini come criminalità organizzata o mafia, a seconda dell'estensione dell'organizzazione e della sua penetrazione sociale [41].

A differenza delle sette rivoluzionarie, quelle reazionarie si servono del segreto solo per combattere meglio i progressi delle idee liberali e democratiche nella società; esse lavorano al servizio della polizia, del clero e dei governi, ottenendo, in cambio mezzi e protezione [42].

Uno dei motti delle insegne della Massoneria è "Ordo ab Chao", ovvero "Ordine dal Caos" [43]. Alcune società segrete condividono con i regimi totalitari gli stessi ideali di matrice hegeliana che impongono l'uso di un conflitto controllato tesi contro antitesi, per creare una sintesi. Sintesi secondo cui lo Stato debba avere controllo assoluto sui cittadini, ai quali, di volta in volta, abbia facoltà di concedere maggiori o minori libertà in base alla loro obbedienza.

Georg Wilhelm Friedrich Hegel è stato il migliore interprete della filosofia idealistica tedesca di Immanuel Kant. Secondo Hegel il mondo è fatto solo di ragione. Lo Stato è "Ragione Assoluta" ed il cittadino dovrebbe essere libero solo di obbedire allo Stato, il suo dovere supremo è quello di essere un membro dello Stato. Sia il fascismo che il comunismo fondano le loro basi filosofiche sul pensiero hegeliano [44].

In "Mémoires puor servir a l'histoire du jacobinisme" [45], pubblicato nel 1797 da Barruel, si attribuiscono alla Massoneria complotti diretti contro l'autorità secolare costituita, contro la Chiesa, nonché una serie di stereotipate immagini diffuse ancora oggi. Barruel attribuisce la Rivoluzione francese ad un complotto massonico, definendo le società segrete in generale e, più nella specifico, la Massoneria, come una vasta cospirazione internazionale, rivoluzionaria ed attivamente anticlericale, tesa a rovesciare le istituzioni esistenti e ad instaurare un "Nuovo Ordine Mondiale" [46].

Il "Comitato dei Trecento" è fondato nel 1729 dalla cosiddetta "Nobiltà Nera" e si occupa dell'attività bancaria internazionale, dei problemi legati al commercio e del traffico mondiale dell'oppio. E' controllato dalla Corona britannica. Comprende l'intero sistema bancario mondiale e i più importanti rappresentanti delle nazioni occidentali. Tutte le banche sono collegate ai Rothschild attraverso il "Comitato dei Trecento" [47].

Una delle più note e discusse società segrete degli Stati Uniti d'America viene fondata a Yale, piccolo centro universitario, dove spionaggio, contrabbando di droga e società segrete finiscono per intrecciarsi indissolubilmente. Elihu Yale nasce nei pressi di Boston e, dopo aver studiato a Londra, assolve i suoi doveri militari con la British East India Company, divenendo governatore di Fort Saint George, Madras, nel 1687. Yale accumula una grande fortuna attraverso il commercio e ritorna in Inghilterra nel 1699. Diviene poi noto come filantropo quando, dietro richiesta del Collegiate School, nel Connecticut, elargisce all'istituto denaro ed innumerevoli libri di testo. Dopo numerose successive donazioni, nel 1718, il ministro Cotton Mather propone che la scuola sia rinominata "Yale College".
Nel 1823, Samuel Russell fonda la società "Russell and Company", che si occupa dell'acquisizione di oppio in Turchia e del suo successivo smercio in Cina. La "Russell and Company" si fonde poi con la "Perkins", di Boston, nel 1830, dando luogo alla prima organizzazione volta al contrabbando di oppio sul territorio americano. Uno degli operatori delle operazioni in Cina della "Russell and Company" è Warren Delano Jr., nonno di Franklin Roosevelt (presidente degli Stati Uniti d'America dal 1933 al 1945). Altri partner sono John Cleve Green, finanziatore della "Princeton University" e Abiel Basso, finanziatore della "Columbia University". Da sponda "Perkins" operò, tra gli altri, Joseph Coolidge, padre e nonno rispettivamente del creatore della "United Fruit Company" e del co-fondatore del "Council on Foreign Relations", meglio noto con la sigla CFR [48].
La "Skull & Bones" è una delle più note e discusse società segrete degli Stati Uniti ed ha la sua sede presso l'Università di Yale. Società conosciuta con svariati pseudonimi (la sua denominazione sociale ufficiale è "Russell Trust Association" e, nel 1999 dichiarava un patrimonio sociale di 4.133.246 dollari), viene fondata nel 1832 da William Huntington Russell, cognato di Samuel Russell e Alphonso Taft, nonno di William Howard Taft, presidente degli Stati Uniti d'America dal 1909 al 1913. I due si pongono come obiettivo quello di realizzare a Yale il ramo americano della setta tedesca "Brotherhood of Death".
La "Skull & Bones" è proprietaria di un'isola, la Deer Island, situata in un canale navigabile tra Canada e Stati Uniti, la quale viene donata all'Ordine dalla famiglia di uno dei suoi primi membri. Quella di "Yale" è una tra le università più elitarie del mondo e sono moltissime le personalità illustri statunitensi ad essersi laureate qui, come tante sono quelle registrate nell'albo della "Skull & Bones", fatto che ha posto questa confraternita ad un livello qualitativo superiore rispetto a quelle presenti nelle altre università americane [49].
Lo scopo fondamentale di una società di questo genere è quello di costituire un gruppo di coetanei, intergenerazionale, che si aiuti a vicenda. In generale, l'ideologia della confraternita è al di sopra sia della destra che della sinistra; la destra e la sinistra sono due elementi dialettici a cui si ritengono superiori. Sono un gruppo di gnostici dedicati, specificatamente, alla manovra politica, quindi destra e sinistra vengono utilizzate come etichette da queste persone, che ritengono di stare al di fuori di simili distinzioni [50].
La "Skull & Bones" ha forti caratteristiche settarie ed ha sede principale in un edificio all'interno del vecchio campus di Yale chiamato "la tomba" o la "cripta"; i membri sono tenuti alla segretezza con un giuramento a vita e, secondo autorevoli riviste, tra cui l'inglese "Economist", rappresentano, assieme ai membri delle altre principali società segrete, la moderna risorgenza dell'antica setta degli "Illuminati di Baviera" [51].

La "Round Table", fondata in Inghilterra nel 1891, ha come principale obiettivo l'espansione dell'impero britannico nel mondo attraverso l'imposizione dell'inglese come lingua universale. Fondata da Cecil Rhodes, membro del "Comitato dei 300", la "Round Table" annovera, tra i soci fondatori, Lord Rothschild [52].

La "Pilgrim's Society" costituisce uno dei passi decisivi verso l'unione mondiale; il suo scopo era fondere sinergicamente le potenti forze disgregatrici dell'Antico Ordine operanti verso la fine del secolo XIX, vale a dire l'imperialismo inglese teso all'estensione planetaria del dominio britannico, il mai sopito temporalismo ebraico, alimentato dal "B'nai B'rith" e dalle sue possenti emanazioni ed il socialismo fabiano della "Fabian Society", associazione elitaria formatasi a Londra sul finire del XIX secolo, che si prefiggeva di rimodellare le strutture politiche e sociali dell'intero pianeta con un programma di lungo corso e che come linfa raggiunge, alimenta e sostiene l'organizzazione sociale mondialista.
La "Pilgrim's Society" ed altre società superiori, hanno steso sul pianeta un gigantesco reticolo a diffusione capillare, sostenuto col denaro della grandi Fondazioni Rockefeller, Ford, Carnegie, Sumitomo, Agnelli, e quant'altro, all'uopo servendosi di cinghie di trasmissione come la "Tavola rotonda" angloamericana, la "Commissione Trilaterale", i "Circoli Bilderberg", gli Istituti di "Affari Internazionali" come il CFR, o il RIIA britannico più noto come "Chatham House", veri centri di potere rispettivamente americano e britannico, per citare solo i più importanti.
La branca britannica della "Pilgrim's Society" nasce ufficialmente il 24 luglio 1902, con l'obiettivo di assicurare l'unità di intenti e il necessario coordinamento fra le due sponde dell'Atlantico, in vista degli obiettivi mondialisti da raggiungere. Il nome della Società fa riferimento ai "padri fondatori" degli Stati Uniti, i 102 calvinisti puritani che il 16 settembre 1620, per sfuggire alla persecuzione anglicana, attraversarono l'Atlantico a bordo del Mayflower sbarcando sulle coste del Massachussets. Essi vennero raggiunti, in un viaggio successivo effettuato a bordo dell'Arbella, dall'ala nobile della futura "Pilgrim's", di cui faceva parte Sir Richard Saltonstall, i cui discendenti nel 1960 potevano vantare di essere la sola famiglia degli Stati Uniti passata ininterrottamente per dieci generazioni da "Harvard", sede dell'università dell'establishment. L'impresa venne finanziata da un agente di Londra, George Morton, progenitore di uno dei futuri fondatori della branca americana della "Pilgrim's Society", il banchiere israelita Levi Parsons Morton [53].

Il "Council on Foreign Relations", conosciuto come CFR, è costituito nel 1921 dal gruppo "Round Table" [54]. Alla costituzione del CFR parteciparono 650 "eletti", prescelti nel mondo con lo scopo di rappresentare il "Gotha" del mondo degli affari [55]. Secondo i "teorici del complotto", i suoi membri di spicco agiscomo, da sempre, all'ombra del Presidente americano di turno. Il CFR ebbe come presidente fondatore John W. Davis, delegato di J. P. Morgan (uno dei più importanti esponenti della lobby bancaria, con Rothschild e Rockefeller). Paul Cravath e Russell Leffingwell, entrambi soci di Morgan, furono tra i fondatori ufficiali. Il denaro per le nuove organizzazioni fu fornito da J. P. Morgan, Bernard Baruch, Otto Kahn, Jacob Schiff, Paul Warburg e John D. Rockefeller, le stesse persone coinvolte nella fondazione della "Federal Reserve". Lo scopo del CFR fu di creare un filone di letteratura scolastica atto a promuovere i benefici di un "governo mondiale" e attirare l'iscrizione di ricchi intellettuali, i quali avrebbero potuto influenzare la direzione della politica estera americana [56]. Esiste un centro-laboratorio dove intellettuali, storici, linguisti, psicologi, lavorano a trasformare il significato della storia [57]. E' quel "ministero della Verità" raccontato da Orwell che, riscrivendo i giornali ed i libri di storia, realizza il mirabile detto del partito del Socing: "Chi controlla il passato controlla il futuro" [58]. Gli "architetti" dell'unificazione non solo hanno riscritto la storia in favore dei potenti di oggi, cosa questa che tutti i vincitori hanno sempre fatto, ma in funzione dei concetti fondamentali sui quali deve trovare la propria logica il progetto di unificazione [59]. Come ebbe a dire David Rockefeller nel 1991: "Il mondo è pronto per raggiungere un governo mondiale. La sovranità sovranazionale di una elite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati." [60].
Due settimane dopo Pearl Harbor, Cordell Hull, Segretario di Stato, consigliò la creazione di una Commissione Consultiva Presidenziale (Presidential Advisory Committee) sulla politica estera post bellica; la commissione fu il comitato che pianificò le Nazioni Unite. Dieci dei 14 membri della commissione erano membri del CFR. La commissione delineò e Franklin D. Roosevelt "propose" le Nazioni Unite alle 50 nazioni che parteciparono alla conferenza di San Francisco nel 1945. Per assicurarsi che la nuova organizzazione si sarebbe situata in America, John D. Rockefeller Jr donò il terreno per il quartier generale delle Nazioni Unite. Cinque anni dopo, testimoniando davanti alla Commissione del Senato per gli affari esteri, il membro del CFR James Warbung disse: "Che lo si voglia o no, noi avremo un governo mondiale. La sola questione che si pone è di sapere se questo governo mondiale sarà stabilito con il consenso o con la forza." [61].
Conosciuta anche con gli pseudonimi di "l'establishment", "il governo invisibile" o "il ministero degli esteri dei Rockefeller", questa organizzazione è una delle associazioni più influenti negli Stati Uniti d'America, ed esercita la propria autorità sulle Nazioni del mondo occidentale attraverso rapporti con organizzazioni similari ed attraverso il controllo diretto di istituzioni come la "Banca Mondiale", di cui assume la presidenza. Tutti i leader americani, eccetto Ronald Reagan, sono stati membri del CFR prima della loro elezione. L'associazione è controllata dal gruppo Rockefeller [62], che creò il CFR, un circolo solo su invito, per i leader influenti nel campo della finanza, delle innumerevoli fondazioni, delle università, del diritto, dei media e della politica, col fine di attuare ulteriormente la sua agenda spietata contro il governo degli Stati Uniti. Per decenni i membri di questa Istituzione d'élite hanno permeato il Dipartimento di Stato, il Dipartimento della Difesa, tutti e tre i bracci del governo, presidenti, vice-presidenti, Segretari di Stato, Senatori, Deputati e Giudici della Corte Suprema. Le fondazioni affiliate al CFR includono tra le altre: la "Carnegie Foundation", la "Ford Foundation", l'"Heritage Foundation" e la "Rockefeller Brothers Foundation" [63]. Queste fondazioni finanziano molti dei programmi delle Nazioni Unite, mentre raffigurano se stesse come conservatrici amiche della costituzione. I gruppi ambientalisti, intenti a cambiare il mondo, in America hanno preso di mira i diritti di proprietà privata. Questi gruppi includono la "Nature Conservatory", la "National Wildlife Federation", la "World Wildlife Federation", la "Greenpeace Foundation" e il "Sierra Club", un tempo un gruppo molto benevolo. Essi hanno tutti ricevuto denaro dalla "Richard King Mellon Foundation", dalla "Pew Charitable Trusts", dalla Rockefeller Foundation, dalla Andrew W. Mellon Foundation e altre [64].

L'"Organizzazione delle Nazioni Unite", nasce nel 1945 a San Francisco sui principi dei frammassoni e della "Lega delle Nazioni". E' un'istituzione modellata dagli "Illuminati", la più grande loggia massonica del mondo, nella quale tutte le Nazioni mondiali. Almeno 47 membri del CFR erano tra i delegati americani fondatori, compreso David Rockefeller. L'emblema dell'ONU è chiaramente un simbolo massonico: i campi a trentatré gradi del globo dell'ONU rappresentano i trentatré gradi del "Rito Scozzese" della Massoneria, le pannocchie di granturco con tredici chicchi ciascuna su entrambi i lati del globo simboleggiano i tredici gradi della gerarchia degli "Illuminati" e si riferiscono al numero tredici, fortemente simbolico nell'Ordine del Tempio [65].

Secondo i "teorici del complotto", uno dei più potenti gruppi di facciata degli "Illuminati di Baviera", se non il più potente, sarebbe il "Gruppo Bilderberg". Nato nel 1952, prende questo nome solo a partire dal 1954, quando un gran numero di politici e uomini d'affari si riunisce a Oosterbeek, in Olanda, nell'Hotel "Bilderberg". Ai tempi della costituzione, l'obiettivo dichiarato ufficialmente, era quello di creare l'unità Occidentale per contrastare l'espansione Sovietica; in realtà, malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo era quello di formare un'altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire alla costituzione di un Governo Mondiale, o meglio di un "Nuovo Ordine Mondiale" [66].
Secondo i giornalisti che presenziarono alle riunioni del gruppo, dopo il 1976, alla presidenza subentrò David Rockefeller, membro fondatore della "Commissione Trilaterale", membro della "Commissione Bancaria Internazionale", presidente del "Council on Foreign Relations", membro del "Club di Roma" e di numerose altre organizzazioni internazionali. I partecipanti, anche in questo caso, sono tenuti a non parlare né di quanto detto nelle riunioni né della loro presenza. Come per la "Commissione Trilaterale", è nota la lista di una parte dei membri, riconosciuti da giornalisti che sono venuti a conoscenza ed hanno seguito i vari vertici del "Bilderberg".
Il "Bilderberg", secondo i "teorici del complotto", avrebbe come obiettivo finale, quello di creare un Dipartimento del Tesoro globale sotto il controllo delle Nazioni Unite [67].

La "Commissione Trilaterale" è fondata nel 1973 da David Rockefeller e Zbigniew Brezinski per il "Comitato dei Trecento", con lo scopo di accelerare il lavoro di organizzazioni come l'ONU che non portavano avanti la costituzione di un governo mondiale unico in modo abbastanza celere. Questa organizzazione elitaria mira a riunire i massimi dirigenti dei giganti industriali e commerciali delle nazioni trilaterali (Stati Uniti d'America, Giappone ed Europa Occidentale). L'organizzazione ha circa 200 membri che, al contrario dei "Bilderberger", lo sono a vita.
La "Commissione Trilaterale" controlla, tramite i membri del CFR, l'intera economia degli U.S.A. con le lobby per la politica, i militari, il petrolio, l'energia e i media. I membri sono direttori d'azienda, banchieri, agenti immobiliari, economisti, esperti di scienze politiche, avvocati, editori, politici, dirigenti sindacali, presidenti di fondazioni e giornalisti [68].

Tramite il sistema messo in atto dal "Gruppo Bilderberg" e dalla "Commissione Trilaterale", i due club più importanti nell'area europea, di selezione dei personaggi più adatti, di collocazione nelle poltrone vitali per la gestione del potere degli stessi uomini, scambiandoli l'uno con l'altro, a poco a poco è stato raggiunto lo scopo principale: i banchieri hanno incominciato ad occupare, ai massimi livelli, il posto dei politici. Si è trattato di un passo fondamentale per giungere all'assolutizzazione del potere nelle loro mani, ovviamente non eletti da nessuno e non controllati da nessuno. E' stato aggiunto, in questo modo, un altro pesantissimo mattone all'edificio della "finzione" democratica con la quale vengono accecati e truffati i cittadini [69].

Il "Club di Roma" è un gruppo di membri internazionali dell'establishment provenienti da circa 25 paesi. Fondato e finanziato dal clan dei Rockefeller in Italia, avrebbe, ancora una volta, come principale obiettivo, quello di istituire un governo mondiale sotto il controllo dell'élite [70].

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Alcuni massoni celebri

Benjamin Franklin (1706 – 1790), politico e inventore;
Carlo Goldoni (1707 – 1793), autore teatrale;
Giacomo Casanova (1725 - 1798), avventuriero;
George Washington (1732 - 1799), generale e politico americano;
J.M. Montgolfier (1740 – 1810), inventore della mongolfiera;
J.E. Montgolfier (1745 – 1799), inventore della mongolfiera;
Wolfang Amadeus Mozart (1746 – 1791), compositore;
P.S. Laplace (1749 – 1827 ), matematico;
Horatio Nelson (1758 – 1805), ammiraglio;
J.W.Goethe (1759 – 1832), poeta e scrittore;
Arthur Wellesley I Duca di Wellington (1769 – 1852), comandante dell’esercito inglese vincitore a Waterloo;
Nicolò Paganini (1782 – 1840), musicista;
Simon Bolivar (1783 – 1830), combattente, eroe nazionale boliviano;
Sadi Carnot (1796 – 1832), fisico;
Giuseppe Mazzini (1805 – 1872), patriota;
Giuseppe Garibaldi (1807 - 1882), generale e patriota;
Lemmi Adriano (1822-1906), mazziniano, "il banchiere del risorgimento", fondatore della Loggia Propaganda;
Giosuè Carducci (1835 - 1906), poeta;
Mark Twain (1835 – 1910), scrittore;
Ernesto Nathan (1845 - 1921), sindaco di Roma, Gran Maestro del Grande Oriente Italiano;
Lèon Victor Bougeois (1851 – 1925), presidente della Società delle Nazioni (la prima versione dell’ ONU);
Ludovico Lazaro Zamenhof (1859 – 1917), oculista, ideatore dell’esperanto;
Sir Arthur Conan Doyle (1859 - 1930), scrittore;
Gabriele D’Annunzio (1863 – 1930), poeta e scrittore;
Henry Ford (1863 - 1947), industriale;
Rudyard Kipling (1865 – 1936), scrittore;
Duglas Mc Arthur (1880 – 1964), comandante supremo delle Forze Alleate nel Pacifico meridionale;
Cesare Fregoni (1881 – 1936), ideatore dell’elettroshock;
Alexander Fleming (1881 – 1955), medico, scopritore della penicillina;
Vittorio Valletta (1883 – 1967), industriale, per circa cinquant’anni ai vertici della Fiat;
Giovanni Pascoli (1885 – 1912), poeta;
Earl Warren (1891 – 1974), giudice, per 16 anni presidente della corte suprema degli Usa;
Roberto Farinacci (1892 - 1945), giornalista e gerarca fascista;
Oliver Hardy (1892 – 1957), attore;
Omar Bradley (1893 – 1981), capo delle truppe alleate sbarcate in Normandia;
Giuseppe Bottai (1895 - 1959), politico, tra i fondatori del fascismo;
John Eddgar Hoover (1895 – 1972), per vari decenni capo dell’ Fbi;
Italo Balbo (1896 - 1940), politico e aviatore, tra i fondatori del fascismo;
Ralph G. Albrecht (1896 – 1994), pubblico accusatore dei criminali nazisti al processo di Norimberga;
Antonio De Curtis "Totò" (1898 – 1967 ), attore;
Martin Luther King (1900 – 1984), attivista politico;
Enrico Fermi (1901 – 1954), fisico nucleare;
Walt Disney (1901 – 1966), realizzatore e produttore di comics;
Salvatore Quasimodo (1901 – 1968), poeta;
Gino Cervi (1901 -1974), attore;
John Wayne (1907 – 1979), attore;
Salvator Allende Gossens (1909 – 1973), presidente della Repubblica Cilena;
Nat "King" Cole (1917 – 1965), cantante;
Ray "Sugar" Robinson (1920 – 1989), pugile [71].

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Note e fonti:
[1] "Oligarchia", Enciclopedia Federico Motta, 5710
[2] "Per la pace perpetua", di Immanuel Kant, Feltrinelli
[3] "La dittatura europea", di Ida Magli, BUR Rizzoli, 10
[4] "Psicologia delle masse", di Gustav Le Bon, introduzione
[5] "Banca", Enciclopedia Federico Motta, 802
[6] "Chicago Federal Reserve, Modern Money Mechanics", in origine scritto e distributo gratuitamente dal "Public Information Center of the Federal Reserve Bank of Chicago", Chicago, Illinois, ora disponibile su Internet all'indirizzo http://landru.i-link-2.net/monques/mmm2.html. "The Money Masters: How International Bankers Gained Control of America", di Patrick Carmack e Bill Still, testo su http://users.cyberone.com.au/myers/money-masters.html, tratto da www.altrainformazione.it
[7] "Il Tempio e la Loggia – Origini e storia della Massoneria", di Michael Baigent e Richard Leigh, Newton & Compton editori, 57
[8] "Banca", Enciclopedia Federico Motta, 802
[9] "Rothschild", Enciclopedia Federico Motta, 7027
[10] "Dittature, la storia occulta", di Antonella Randazzo, edizione Nuovo Mondo, 168
[11] "Rothschild", Grande Enciclopedia Curcio, 7866
[12] "La famiglia dello scudo rosso: i Rothschild", tratto da www.disinformazione.it
[13] "Rothschild", Enciclopedia Federico Motta, 7028
[14] Sito ufficiale della famiglia Rothschild: www.rothschild.com
[15] "Nuovo Ordine Mondiale: i Signori del Mondo", di Giorgio Bongiovanni, tratto da www.disinformazione.it
[16] "Nuove logge massoniche", di Mauro Bottarelli, tratto da La Padania, 18 Settembre 2002, www.disinformazione.it
[17] "Nuovo Ordine Mondiale: i Signori del Mondo", di Giorgio Bongiovanni, tratto da www.disinformazione.it
[18] "Teorie del complotto sul signoraggio", Wikipedia, l'enciclopedia libera
[19] "I signori del denaro - Come i banchieri internazionali hanno preso il controllo dell'America", Prodotto da Patrick S. J. Carmack, Diretto da Bill Still
[20] "Federal Reserve System", Grande Enciclopedia Curcio, 3941
[21] Ivi, 3942
[22] "Bankenstein", di Marco Saba, Nexus edizioni
[23] "La dittatura europea", di Ida Magli, BUR Rizzoli, 171
[24] "Signoraggio Bancario", di Sandro Pascucci, tratto da www.signoraggio.com
[25] James Warburg, banchiere, alla Commissione Esteri del Senato, 17 febbraio del 1950
[26] "Behold a pale horse", di William Cooper, Light Technology, 1991
[27] Tratto da www.altrainformazione.it
[28] Tratto da http://perestroikapertutti.info/publ/crisi_cause_previsioni/le_vere_cause_della_crisi_economica_globale_parte_1/2-1-0-1
[29] Uno dei classici esempi di finanziamento ad alto rischio è costituito dai cosiddetti mutui "subprime" http://informazionescorretta.blogspot.com/2008/10/approfondimento-sulla-crisi-dei-mutui.html
[30] "Euroschiavi", di M. Della Luna e Antonio Miclavez, Arianna editrice, tratto da www.altrainformazione.it
[31] "Shadow Government Statistics", di Quater John Williams, tratto da http://www.shadowstats.com/
[32] "Euroschiavi", di M. Della Luna e Antonio Miclavez, Arianna editrice, 248, tratto da www.altrainformazione.it
[33] "Il Tempio e la Loggia – Origini e storia della Massoneria", di Michael Baigent e Richard Leigh, Newton & Compton editori, 53
[34] Ivi, 65
[35] Ivi, 114
[36] Ivi, 155
[37] Ivi, 154
[38] Ivi, 155
[39] Ivi, 134
[40] Ivi, 184
[41] "Società segreta", Wikipedia, l'enciclopedia libera
[42] "Carboneria – Le società segrete", tratto da www.carboneria.it
[43] "La frattura tra Reale e Metafisico", di Carlo Brevi, tratto da www.luogocomune.net
[44] "The Order of Skull and Bones: everything you always wanted to know, but were afraid to ask", di K. Milligan, pubblicato sul sito www.conspiracyarchive.com/NWO/Skull_Bones.htm
[45] "Mémoires pour servir a l'histoire du jacobinisme", di Barruel Augustin, Vouillè
[46] "Il Tempio e la Loggia – Origini e storia della Massoneria", di Michael Baigent e Richard Leigh, Newton & Compton editori, 277
[47] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", di Jan van Helsing, tratto da www.disinformazione.it
[48] "The Order of Skull and Bones: everything you always wanted to know, but were afraid to ask", di K. Milligan, pubblicato sul sito www.conspiracyarchive.com/NWO/Skull_Bones.htm
[49] "Skull and Bones", Wikipedia, l'enciclopedia libera
[50] "Dalla "Skull and Bones" al Nuovo Ordine Mondiale", intervista a Maurizio Blondet, di Giuseppe Cosco, tratto da www.nwo.it
[51] "La storia segreta e il Nuovo Ordine Mondiale", di Giuseppe Cosco, tratto da cosco-giuseppe.tripod.com
[52] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", di Jan van Helsing, tratto da www.disinformazione.it
[53] "La Pilgrims' Society", tratto dal libro "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia", www.disinformazione.it
[54] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo, di Jan van Helsing", tratto da www.disinformazione.it
[55] "Complotti - I fili invisibili del mondo - I.", Maurizio Blondet, Il Minotauro, 98
[56] Tratto da www.novoordo.blogspot.com
[57] "La dittatura europea", di Ida Magli, BUR Rizzoli, 18
[58] "1984", di George Orwell, Mondadori
[59] "La dittatura europea", di Ida Magli, BUR Rizzoli, 18
[60] David Rockefeller, 1991
[61] Tratto da www.novoordo.blogspot.com
[62] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", di Jan van Helsing, tratto da www.disinformazione.it
[63] "The United Nations Global Straightjacket", di Joan Veon, 70
[64] Ivi, 71
[65] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", di Jan van Helsing, tratto da www.disinformazione.it
[66] "I Signori del Mondo", di Giorgio Bongiovanni, tratto da www.nwo.it
[67] "Bilderberg Found!", di James P. Tucker Jr. - tratto da www.americanfreepress.net
[68] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", di Jan van Helsing, tratto da www.disinformazione.it
[69] "La dittatura europea", di Ida Magli, BUR Rizzoli, 171
[70] "Le società segrete e il loro potere nel Ventesimo secolo", di Jan van Helsing, tratto da www.disinformazione.it
[71] Riccardo Chissotti, Dizionario Esoterico, www.esonet.org

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Re: Nuovo Ordine Mondiale - guida per principianti
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Saint-Yves d'Alveydre



Esiste una storia segreta del mondo? Forse sì, forse no. E' certo, comunque, che, nello svolgersi delle intricate vicende dell'umanità, hanno più volte interferito occulti centri di potere o personalità che, in apparenza, avevano ruoli solo subalterni o di comprimari, nei migliori dei casi. E' dunque difficile capirci qualcosa, in questo campo, se non si vuole ricorrere alle comode scappatoie della formulazione di tesi prive di fondamento, diciamo pure "fantasoriche".

In Francia, per esempio, si è parlato più e più volte di un fantomatico movimento detto della "Sinarchia dell'Impero", che, già nel 1938, avrebbe previsto la possibilità di una salita al potere del maresciallo Pétain e che, in effetti, nel 1940 sarebbe stato il promotore della sua ascesa a capo dello stato francese collaborazionista. Altri studiosi, invece, sempre dell'area francese, amano spesso attribuire alla Sinarchia una funzione più sottile, ma non meno incidente nella storia europea, ieri come oggi. Farebbero difatti parte delle sue cerchie gli uomini più rappresentativi dell'economia mondiale e, segnatamente, coloro che sono i fautori delle soluzioni tecnocratiche.

La realtà è, presumibilmente, un'altra: più semplice e più complessa e poiché in Italia, a differenza di quanto accaduto in Francia, di Sinarchia si è parlato molto poco e quasi sempre in modo approssimativo e frammentario, ci si trova in un certo senso avvantaggiati. Si dovrà infatti andare alle radici più profonde del fenomeno, ma si potrà altresì affrontare l'argomento liberi da qualsivoglia preconcetto, anche perché, a quanto pare, le idealità e le cerchie sinarchiche non hanno mai coinvolto alcun gruppo italiano in maniera diretta.

Anno 1882. L'Europa ribolle di contrastanti iniziative artistiche e culturali: trionfa la melodrammaturgia di Wagner, pur tra scontri polemici, destinati a prolungarsi a lungo, si affrontano in campo filosofico positivismo e spiritualismo, in tutte le rispettive varianti, a Firenze Arnold Bocklin dipinge la tempera su tela "Il boschetto sacro", simbolico richiamo al sentimento pagano di comunione con la Natura e, nel seno della cattolicità, si sanziona il definitivo ritorno alla teologia tomista, grazie all'enciclica "Aeterni Patris" promulgata tre anni prima da Leone XIII. Frammezzo: la crescente affermazione, per lo meno in certi ambienti, della "Società Teosofica" fondata da Helena Petrovna Blavatsky nel 1875, nel mentre, nelle cerchie massoniche, i primi simbolisti moderni cominciano a contrapporsi all'orientamento dei politicizzati e dei "filantropi", in senso lato.

E' nell'anno di grazia 1882, che vede convocarsi a Parigi uno dei primi convegni per la pace e per il disarmo tanto encomiabili quanto poco incidenti nella storia reale del mondo, che il marchese Saint-Yves d'Alveydre presenta per la prima volta le sue tesi per un rinnovamento etico, politico e spirituale dell'intera Europa. Tesi che saranno formulate in modo più ampio nella prima delle sue opere, "Mission des souverains", che uscirà alla fine dello stesso anno e che saranno riprese più e più volte, da più punti di vista specialistici e con testi come: "Mission des ouvriers", "Mission des juifs", "Mission de l'Inde" e l'"Archéomètre", il lavoro più complesso ed ambizioso.

Si trattava e si tratta, per adoperare le parole dello stesso Saint-Yves, "[...] non di distruggere o di conservare un ordine sociale internazionale, ché non esiste. Occorre crearlo. Di là dai governi e dalle nazioni, quale che sia la loro organizzazione, dovrà formarsi un governo comune fondamentalmente iniziatico [...].". In pratica occorerebbe dare vita a tre grandi consigli europei: il primo economico, il secondo legislativo ed il terzo culturale-religioso. A fianco di essi, mediante suffragio universale, dovrebbe periodicamente rinnovarsi una camera di "Grandi Elettori", avente il compito di scegliere il Governo Centrale fra i rappresentanti eletti dalle categorie professionali.

Come si può constatare ci si trova di fronte ad una concezione etico-politica non priva di affinità con quello che era allora il nascente corporativismo moderno e che presuppone possa stabilirsi un costante rapporto tra poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, grazie ad un richiamo a princìpi esoterici, giusto come indica il vocabolo stesso di "Sinarchia", coniato da Saint-Yves, rifacendosi alla terminologia greca e significante, per l'appunto, "regno di più autorità che governano simultaneamente le diverse province di uno stesso Stato". Nelle intenzioni del suo promulgatore, la realizzazione di siffatto disegno avrebbe, innanzi tutto, l'esplicito valore tradizionale di rivivificare le finalità della cavalleria templare. Finalità volte ad instaurare nel mondo occidentale un Ordine Sacro e congregato superiore ad ogni coscrizione laicista o confessionale e dunque in grado di svolgere una funzione d'ispirazione e controllo delle istituzioni sociali ed ecclesiali; un Nuovo Ordine Mondiale.

In ciò l'idealità sinarchica di cento anni addietro appare straordinariamente moderna ed, anzi, anticipatrice dell'attuale processo di unificazione del Vecchio Mondo perseguito, più o meno tortuosamente, in tutti i settori.



Liberamente tratto da "dimensione X - I misteri dell'uomo, della terra e dello spazio, volume VIII.

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Re: Nuovo Ordine Mondiale - guida per principianti
#4
Mi sento vacillare
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Nuovo Ordine Mondiale II
Elena Petrovna Blavatskij



Il personaggio è scomodo persino per taluno dei suoi seguaci; irritante per i razionalisti e discutibile per i più rigidi rappresentanti della tradizione esoterica. Stiamo parlando di Elena Petrovna Blavatskij, la fondatrice della moderna "Società teosofica", ben conosciuta dagli "addetti ai lavori" anche con la sola sigla di H.P.B., facente riferimento all'altra corrente grafia del suo nome: Helena Petrovna Blavatsky. Siamo in presenza, insomma, di una personalità che non può lasciare indiffernte alcuno e che troppo facilmente può suscitare l'adesione piena, fideistica, o la più viva opposizione, altrettanto acritica, nelle forma più estreme.

Nata a Ekaterinoslav (l'odierna Dnepropetrovsk), in Ucraina, nell'estate del 1831 da padre ufficiale, di acendenza tedesca, e da madre russa, imparentata alla lontana con la famiglia regnante,come consentono di appurare i rispettivi cognomi di von Hahn e di De Fadeef, la futura madame Blavatskij, secondo quanto narrano le cronache, fu una bambina intelligente ma ribelle. Nel 1848, per liberarsi dall'ingombrante presenza del marito, il generale vicegovernatore di una provincia georgiana, nonché settantenne, Niceforo Blavatskij, H.P.B. si imbarcò ad Odessa su un veliero inglese che faceva rotta per l'Egitto con scalo a Costantinopoli (l'odierna Istanbul). Con i pochi mezzi economici di cui dispone si stabilisce al Cairo, in compagnia della contessa Kislev e quivi conosce un copto mezzo mago, mezzo prestigiatore, personaggio veramente singolare e destinato a passare alla storia dell'occultismo sotto il nome del tutto inventato di Paulus Metamon.

Nel 1870, H.P.B. fonda al Cairo una sorta di cenacolo spiritualista e spiritista nel qualle ella ha il compito di coordinazione dei vari medium, ma è nel 1874, con il suo trasferimento nel Vermont, in America, che conosce Henry Steele Olcott, ingegnere agronomo, già colonnello di polizia militare durante la guerra di secessione, giornalista a tempo perso e, naturalmente, massone d'alto rango, come tutti gli americani di un certo prestigio sociale. Olcott è anche uno studioso di fenomeni paranormali ed è questo il motivo per cui, lui e H.P.B., vengono avvicinati da Georg H. Felt, professore di matematica e stodioso di egittologia "occulta", che ben presto li inserirà in una delle più segrete e singolari istituzioni esoteriche nordamericane, la "Hermetic Brotherhood of Luxor" ("Fratellanza Ermetica di Luxor").

Tra il Settembre ed il Novembre del 1875, Olcott, la Blavatskij, Felt, il cabalista Seth Pencost, l'avvocato William Q. Judge e pochi altri, dopo aver costituito un comitato "d'indagine spiritualista", decidono di dare più ampio respiro ai lavori e pertanto danno vita a un'istituzione destinata a rivolgersi al mondo "profano". Felt si batte perché l'associazione prenda il nome di "Società Egittologica" o qualcosa di similare, ed evidentemente con il fine di costituire una sorta di cerchia esterna della "Fratellanza Ermetica di Luxor", in effetti molto attenta a richiamarsi alle tematiche tipiche dell'ermetismo alessandrino. Il parere di un autorevole socio, Henry J. Newton, un ricco uomo d'affari con un passato di spiritista da farsi perdonare, e la volontà del duo Blavatskij-Olcott di camminare con le sole loro forze finiranno tuttavia col far pendere la bilancia per la denominazione più vaga, ma anche piùimpegnativa, di "Società Teosofica".

La Blavatskij ed Olcott, pur essendo grati a Felt per ciò che ha concesso loro di scoprire o di intravedere, non ritengono di appoggiare in tutto e per tutto la segreta "fratellanza". Il piacere d'essere protagonisti in prima persona prende il sopravvento su ogni altra considerazione e, a poco a poco, alle dissomiglianze di metodo, alle discrepanze di dettaglio, su questo o quell'aspetto della dottrina, si aggiungono e si sovrappongono vere e proprie dissomiglianze di base.

Felt, dal canto suo, per un pò cerca di controllare la situazione e di richiamare la testa direttiva della "Società Teosofica" a quei principi di ermetismo greco-egizio ai quali avrebbe dovuto riferirsi. Nell'impossibilità però di ottenere un'adeguata correzione, abbandona di colpo ogni contatto e sparisce misteriosamente di scena, seguito dall'amico cabalista Pencost.



Liberamente tratto da "dimensione X - I misteri dell'uomo, della terra e dello spazio, volume VIII".

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