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   Politica Interna & Estera
  BYE BYE, CAIMANO!

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Autore Discussione
BYE BYE, CAIMANO!
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/2/2010
Da
Messaggi: 34
Offline
UN PAESE NON PIU' "AD PERSONAM"!

Legittimi impedimenti? Prescrizioni brevi? Processi brevi (o "morti")? Bavagli sulle intercettazioni? Lodi (e lodini...)? Decreti interpretativi? Depenalizzazioni di reati finanziari? Proposte di reintroduzione di immunità parlamentari???

BASTA!
IL "REGICIDIO" SI E' COMPIUTO!

Dopo il clamoroso esito del referendum sul "legittimo impedimento" (con cui anche gran parte dell'elettorato del centrodestra ha pubblicamente sconfessato la politica giudiziaria del Premier) l'Italia si è riscoperta un paese "non più a disposizione" dei servigi del re: non più disponibile a ingerire "bocconi amari" (l'"ipergarantismo" e la tendenza a "farla franca" di certi politici...) spacciati come dosi di vitale garantismo!
Forse è finalmente arrivato il tempo per il nostro Paese di risvegliarsi dal "coma" di 17 anni di nevrotico e inconcludente "berlusconismo", per ricominciare a pensare ai problemi reali degli Italiani con la logica del "Noi" (e non più del "Capo", impudicamente presentato dai suoi uomini più fedeli come un "sovrano illuminato"!).

Il 12/13 giugno quasi 27 MILIONI DI ITALIANI, cittadini di sinistra esattamente come di destra, HANNO BOCCIATO SENZA APPELLO L'ENNESIMA LEGGINA "SALVA PREMIER", ideata nel 2010 dagli avvocati del Presidente per evitargli di comparire nelle udienze dei processi Mediaset e Mills (e già stravolta, a dir il vero, da una sentenza della Consulta -la n.23 del 2011- che ne ha dichiarato la parziale incostituzionalità, nella misura in cui rendeva automotico l'impedimento attestato da una semplice certificazione della Presidenza del Consiglio senza che i giudici ne potessero vagliare la reale sussistenza!).

Il messaggio politico più generale emerso dalle urne è di tutta evidenza.
GLI ELETTORI (quelli veri, non quelli "finti" dei sondaggi!) HANNO DETTO a chiare lettere:

1- NO ALLE LEGGI "AD PERSONAM" (O "NORME DEL PRIVILEGIO"), ad una politica "autoreferenziale" al servizio dei privilegi di pochi eletti piuttosto che dei problemi reali dei cittadini!

2- NO ALLO SVILIMENTO DEL PRINCIPIO PER CUI LA LEGGE E' "UGUALE PER TUTTI" (art. 3 della Costituzione), perpetrato per il tramite di provvedimenti legislativi miranti a minare proprio le fondamenta del principio di eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge, introducendo inammissibili “zone franche” in favore della "Casta"!

3- e NO A PROGETTI DI RIFORMA DELLA GIUSTIZIA:
I- "PUNITIVI" NEI CONFRONTI DELLA MAGISTRATURA, un potere dello Stato la cui autonomia e indipendenza va salvaguardata a garanzia dello Stato di Diritto;
II- e UN “COLPO DI SPUGNA” ALLA LEGALITA', ostacolando il perseguimento dei reati dei cd. “colletti bianchi” (quelli finanziari e contro la Pubblica Amministrazione).

L'unica riforma della Giustizia che i cittadini attendono da troppo tempo invano, semmai, è quella volta a sburocratizzare e snellire il Sistema Giustizia, per render più semplice ed efficace sia il perseguimento dei reati che la celerità dei processi "di tutti", garandento il loro utile compimento (non la loro "prescrizione"!).

Un altro dato, poi, mi sembra tratto: UN PREMIER "delegittimato" dai cittadini, "sotto processo" permanente e IN APERTO CONFLITTO CON LA MAGISTRATURA NON APPARE più agli occhi degli Italiani come LA PERSONA PIU' GIUSTA e credibile PER METTER MANO AD UNA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA!
Del resto, il fatto che proprio il Cavaliere, dopo 17 anni di promesse, non sia stato capace di realizzare una sola riforma della Giustizia che non sia stata funzionale solo ai propri problemi giudiziari è la riprova migliore che il principale impedimento a qualsiasi seria riforma in materia è rappresentato proprio dal protagonismo politico di Silvio Berlusconi!

Il giorno in cui "l'uomo di Arcore" si farà da parte forse tutti gli Italiani potranno finalmente scrollarsi di dosso almeno le grane giudiziarie del Presidente e sarà possibile -chiunque governi questo Paese- ragionare in maniera serena, costruttiva e "de-ideologizzata" su come riformare la Giustizia...


UN IMPUTATO NON PIU' "IMPEDITO"!

Bocciata dai cittadini la politica delle "leggi ad personam", una sola strada resta percorribile per il Presidente del Consiglio: accettare "sommessamente", come qualsiasi altro comune cittadino, il giudizio della Magistratura...

In realtà, dovrebbe essere ovvio in un paese "normale", civile, che chiunque rivesta cariche pubbliche non invochi mai "impedimenti di sorta" a farsi processare...
L'unico "privilegio" di cui questi potrebbe godere, semmai, dovrebbe essere quello di fruire di una "corsia giudiziaria preferenziale" che gli consenta di essere giudicato più celermente di ogni altro cittadino!
Un privilegio che sarebbe opportuno prevedere:
- non tanto a tutela dell'imputato (di per sé uguale ad ogni altro cittadino...)
- quanto a tutela dell'interesse pubblico alla "trasparenza e legalità" (del diritto dell'opinione pubblica di sapere se chi la governa -e gestisce denaro pubblico- sia una persona onesta e rispettosa delle leggi, piuttosto che un emerito "delinquente" disposto a violare le regole e ad abusare della propria posizione per un mero tornaconto personale!).

Non sarebbe un "dovere" per ogni Presidente del Consiglio che si rispetti, allora, farsi giudicare ed assolvere al più presto da tutti i reati imputatigli?
Non sarebbe nell'interesse dello stesso Cavaliere, inoltre, provare inconfutabilmente la propria innocenza in tribunale, così da rassicurare gli Italiani del fatto di non essere stati governati per molti degli ultimi 17 anni da un corruttore, concussore e "favoreggiatore della prostituzione"?!

Ovviamente la precondizione per poter provare la propria innocenza dinanzi a qualsiasi tribunale è quella non solo di proclamarsi ma anche di "essere innocenti"!
Ad ogni modo, non ci sono più "Angelini o Ghedini che tengano": dopo l'ultimo responso referendario, l'unica certezza su cui potrà contare il Cavaliere sarà quella di non poter avere più la sicurezza di "farla franca"!


UN PRESIDENTE NON PIU' "CREDIBILE"!

Se adesso la "strada obbligata" per il Premier è quella di farsi processare senza più scorciatoie, la "strada maestra" che in qualsiasi altro paese si imporrebbe ad un Capo di Governo sarebbe anche quella delle "dimissioni", intese non come una ammissione di colpa bensì come un doveroso atto di "responsabilità" a tutela dell'"onorabilità" delle Istituzioni e della buona immagine internazionale del Paese!

Lo scenario a cui assistiamo inermi è quello di una perdita assoluta di "credibilità" del nostro Sistema Paese, ancor più pericolosa nel pieno di una grave crisi economica che ci espone ai facili attacchi delle speculazioni finanziarie!
Discredito al quale innegabilmente ha contribuito in maniera "decisiva" il nostro attuale Presidente del Consiglio, almeno agli occhi dell'establishment politico, finanziario e giornalistico mondiale!

Scrive l'Economist (9 giugno 2011): “L’Italia ha tutte le cose che le servono per ripartire, quello che serve è un cambio di governo.
Nonostante i suoi successi personali, Berlusconi si è rivelato tre volte un disastro come leader nazionale: il primo disastro è la saga del bunga bunga, il secondo sono le vicende che hanno visto il premier in Tribunale rispondere di frode, truffa contabile e corruzione, ma il terzo difetto è di gran lunga il peggiore: il più totale disinteresse per la condizione economica del Paese.
Forse perché distratto dai suoi problemi legali, in nove anni come Primo Ministro non è stato in grado di trovare un rimedio o quanto meno di ammettere lo stato di grave debolezza economica dell’Italia. Il risultato è che si lascerà alle spalle un Paese in grave difficoltà...
Il colpevole? Berlusconi, che non ci sono dubbi, continuerebbe a sorridere”.

Se l'immagine del Paese all'estero è oramai legata alle disavventure processuali e "di letto" del nostro Premier...
...e se Silvio Berlusconi, da parte sua, non fa nulla per riabilitare la propria immagine, trasformandosi anzi in una "parodia di se stesso" (persino in occasione dell'ultima visita a Roma del presidente israeliano Netanyahu, il Cavaliere non ha perso occasione per trasformare il "bunga bunga" in barzelletta!)...
...che dire?
Povera Italia! Non ci resta che piangere!!!

Si prospetta oramai una lunga fase politica "decadente" per il Cavaliere... pur se nessuno pare in grado di prevedere per quanto si protrarrà!
L'unica cosa certa è che lo spirito guida dell'"inamovibile Presidente" si può così riassumere: "muoia Sansone con tutti i Filistei!".
Berlusconi, vittima del suo "egocentrosimo esasperato", non prenderà mai in considerazione l'ipotesi di dimissioni, preferendo indubbiamente trascinare "al fondo" un intero Paese con sé piuttosto che fare la scelta più logica che ci si potesse aspettare da un qualsiasi uomo delle Istituzioni...
Del resto, l'immagine di "servitore dello Stato" è sempre venuta "stretta" al Cavaliere... che preferisce di gran lunga quella di uno Stato "al suo servizio"!


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Gaspare Serra

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Inviato il: 17/6/2011 12:20
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  •  Calvero
      Calvero
Re: BYE BYE, CAIMANO!
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
... e dopo le Leggi Ad Personam, potevano mancare i frustrati Ad Personam?

Ottimo articolo, un altro figlio del famoso Ragioniere che sapeva vedere lontano.....


_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 17/6/2011 12:58
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