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   Storia, Arte & Cultura
  La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko

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  •  horselover
      horselover
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#331
Dubito ormai di tutto
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secondo c, ciapanna nel 1520 è cambiata la religione a roma da greco armena in cattolica e nel 1527 un esercito di operai al comando di filiberto d'orange ha provveduto a cancellare le tracce dellla vecchia religione e a costruire le prove della grandezza dell'imperatore costantino (l'arco) nel sud della francia c'è un arco uguale che si chiama arco d'orange. notizie prese da fotografare
Inviato il: 28/6/2014 22:19
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#332
Sono certo di non sapere
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Uguale non direi...



_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 28/6/2014 22:48
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  •  horselover
      horselover
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#333
Dubito ormai di tutto
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simile
Inviato il: 28/6/2014 22:54
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  •  Nomit
      Nomit
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#334
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

horselover ha scritto:
secondo c, ciapanna nel 1520 è cambiata la religione a roma da greco armena in cattolica e nel 1527 un esercito di operai al comando di filiberto d'orange ha provveduto a cancellare le tracce dellla vecchia religione e a costruire le prove della grandezza dell'imperatore costantino (l'arco) nel sud della francia c'è un arco uguale che si chiama arco d'orange. notizie prese da fotografare
Ci sono strane somiglianze di nomi anche nell'ambito delle vicende religiose del sedicesimo secolo. John Wycliffe, Jan Hus, Jean Cauvin, Jan Matthys, Jan Van Leiden. Felix Manz, Thomas Müntzer, Münster. Calinisti e calvinisti...
_________________
« Da oggi latini e romani sono lo stesso popolo » (Costantino Paleologo, I453)
Inviato il: 29/6/2014 0:25
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#335
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/6/2006
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Citazione:
Che ci siano falsi è più che probabile (e sulle tecniche di costruzione non posso dire niente perché so poco o niente), ma guarda che Roma ha praticamente una intera città sotto la città. Stiamo parlando di costruire sotto una città un altra città, oppure di costruire prima una città falsa e sopra quella vera.


Secondo la Nuova Cronologia quei monumenti della "Roma di sotto" appartengono al Medioevo.
Cioè qui nessuno ha falsificato niente,solo le date sono diverse,spostate in avanti.
La "Roma di sopra" è stata costruita dal Rinascimento in poi.
Domanda : dove sarebbe finita "la Roma di mezzo"?
Quella dalle invasioni barbariche al primo '500.
Se ne hanno pochissime tracce.
Sarebbero mille anni di costruzioni sparite nel nulla a parte qualche chiesa di cui ci restano soprattutto rifacimenti e aggiunte di secoli successivi.

Citazione:
Se ho capito bene si sostiene che tutto quello che oggi è attribuito alla Roma antica sarebbe falso.


No.
In parte falso,creato nel Rinascimento (le sculture ellenistiche,alcune strutture come gli archi di trionfo..) e in parte attribuito ad una remota antichità quando invece risaliva a pochi secoli prima.

Se uno oggi va ad Istanbul non trova quasi niente in superficie.
Tutto è stato sepolto dalla città successiva costruita dai turchi a partire dal XV secolo.
Inviato il: 29/6/2014 0:55
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#336
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/6/2006
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Citazione:
Questa affermazione su cosa è basata ?

Citazione:
Perchè secondo Fomenko la scrittura non era stata usata per motivi storici ?


Fomenko usa dei metodi statistici,matematici ed astronomici per datare gli antichi eventi.
Parte dalla decifrazione dei calendari antichi,dall'apparizione delle comete,dagli zodiaci egiziani e dai riferimenti astronomici negli antichi testi.
Dopo passa ad analisi statistiche sulle frequenze dinastiche,sulle antiche cronache comparate fra loro per arrivare ad una critica serrata sui metodi odierni di datazione di antichi manufatti e monumenti.
Forse mi sono spinto troppo avanti con la parte "ricostruttiva" dando per scontato tutto questo perché mi rendo conto dell'enormità della teoria che ho sopra esposto.

E' che noi non abbiamo nessun testo antico di Tacito,Svetonio,Tolomeo ecc. ORIGINALE.
Anche secondo la cronologia scaligera possediamo solo copie e nessuna di queste precede il XII secolo.
Vi è un gap di 1000-1500 anni fra testi originali e copie oggi note.
Un abisso temporale che per la storia ufficiale è normale e logico.
La carta appare in Europa molto tardi e quelle poche pergamene e rotoli trovati ad Ercolano o nel Mar Morto sono stati datati a posteriori sempre partendo dalla cronologia ufficiale.
Le incisioni funerarie,i monumenti con qualche lettera sopra e roba del genere scalpellata da qualche parte NON NARRANO LA STORIA ma indicano una dedica,una supplica,un ricordo del defunto,un omaggio o si riferiscono ad un singolo personaggio in modo non correlato con tutto il resto.
La storia come la conosciamo noi oggi la possediamo PERCHE' QUALCUNO IN PASSATO HA SCRITTO DEI LIBRI INTERI NARRANDO DI GUERRE,DINASTIE,INVASIONI,GOVERNI E INTRIGHI.
E da questo non se ne esce.
E' nei libri la risposta e se noi non possediamo nessun testo antico di storia originale cresce forte il sospetto che queste narrazioni siano del periodo di cui noi oggi conserviamo le copie : il Medioevo.

Citazione:
Da questo nasce un ulteriore problema , le sepolture pagane con odi agli dei e riferimenti alle arpie , allo stige e compagnia bella , un cattolico che si fà seppellire pagano e rischia la dannazione eterna ?


Prima dell'avvento del Cristianesimo erano pagani e c'erano tante religioni diverse in Europa.
La Nuova Cronologia sposta tutto questo avanti nel Medioevo.
Fomenko va oltre notando che nel primitivo Cristianesimo (probabilmente prima che la Roma italiana diventasse la sede del Papato) le contaminazioni pagane erano tantissime.
Da cui il culto dei Santi al posto degli dei pagani,i gargoyles e i mostri delle chiese gotiche,le interposizioni culturali fra antichi dei e la nuova fede.
Consiglio di visitare la Basilica di S.Ambrogio a Milano.
I suoi capitelli e rilievi sono pieni di raffigurazioni di esseri mitologici e mostruosi che poco hanno a che fare col Cattolicesimo odierno e con le storie della Bibbia.

Citazione:
Peccato che già nel XI secolo l'egitto era islamico , ce li vedi i califfi a costruire falsi templi con immagini di dei ?


E' sempre la stessa storia.
Per Fomenko tutto è spostato in avanti.
Gli arabi sono arrivati dopo,quei templi egizi li hanno fatti..gli antichi Egizi ..solo che non erano così antichi come pensiamo
Comunque per Fomenko in Egitto c'era già il Cristianesimo nella sua forma "locale" mentre si erigevano alcuni di questi monumenti.
Su questo non so cosa pensare,mi limito a riportare la sua idea.

Citazione:
E questo quando sarebbe successo ?

Citazione:
Ovviamente invece di costruire monumenti spettacolari a casa decidono di costruirli in Egitto "en passant"...


Come prima.

Citazione:
Peccato che secondo Fomenko Roma non esisteva , quindi deve spiegare il piccolo problema della sua nascita per la sua teoria...


Io non ho esposto solo la teoria di Fomenko ma l'ho integrata con la mia
Era solo un'ipotesi ricostruttiva..partendo dalla sua teoria.
Comunque che il Vaticano un giorno diventa il centro della nuova religione che si separa dal potere politico e decide di essere il perno del nuovo ordine europeo lo dice anche Fomenko.
Probabile che sia avvenuto dopo la caduta di Costantinopoli.

Citazione:
Quindi città come Ravenna sono false pure quelle ?


No,E' TUTTO VERO!
SOLO E' STATO FATTO DOPO,NEL MEDIOEVO.
NON CI SONO BUCHI NELLA STORIA,NON CI SONO "EPOCHE OSCURE",NON CI SONO RINASCIMENTI DOPO UN MILLENNIO DI DECADENZA,NON CI SONO AUTORI STORICI E SCOPERTE SCIENTIFICHE SPARITE PER 1000-1500 ANNI E POI RIAPPARSI DAL NULLA.
Per la Nuova Cronologia la storia umana è consequenziale e lineare.
Si parte dal passato primitivo e ci si sviluppa a poco a poco e in varie parti del mondo in contemporanea senza aspettare i Vichingi per sapere qualcosa della Scandinavia quando 3000 anni prima c'erano le piramidi
Solo che di tutto questo sappiamo ben poco PERCHE' O NON ESISTEVA LA SCRITTURA O SE ESISTEVA NON VENIVA USATA PER NARRARE LA STORIA DEL PASSATO.
NOI POSSIAMO ESSERE CERTI SOLO DI QUELLO CHE E' STATO SCRITTO RIGUARDO A NOI STESSI.
Tutto il resto sono reperti muti da interpretare che se vengono a priori interpretati con in testa l'esistenza di una cronologia già stabilita e decisa verranno sempre fatti rientrare in certi archi temporali e contesti di quella cronologia.
Insomma Fomenko ha avuto anche il grande merito di aver introdotto il RELATIVISMO e l'importanza del RUOLO DELL'OSSERVATORE nell'analisi del passato.

Citazione:
Di edifici temporali medievali l'Italia è piena , non sono imponenti come quelli spirituali perchè l'economia era ridotta al minimo , ma ci sono ottimi esempi di costruzioni imponenti , basta fare una ricerca sulle torri...


Sì ok..ma le hai viste le cattedrali medioevali?
Le guglie,i pinnacoli,gli altari,i battisteri,i chiostri con tanto di affreschi e decorazioni in legno?
Non c'è nemmeno paragone fra gli edifici spirituali e quelli civili fino al Rinascimento inoltrato.

Citazione:
Cioè i papi hanno ordinato ( e speso una marea di soldi per la costruzione ) un cesso enorme ?


Cito Fomenko :

Si ritiene che del Colosseo abbiano scritto Svetonio, Eutropio e altri autori "antichi". Esiste anche l'opinione per cui il Colosseo sia stato cantato dall'"antico" poeta del I secolo d.C. Marziale, che tentò persino di includerlo tra le sette meraviglie del mondo, anticipando in modo clamoroso la decisione del 2007 sulla classificazione del Colosseo tra le "sette nuove meraviglie del mondo" (wikipedia).

Ma gli "antichi" scrittori parlavano proprio del Colosseo della Roma italiana, o di un altra anfiteatro qualsiasi? Così come abbiamo valutato nelle nostre opere sulla cronologia, l'autentica "Roma italiana" non ha nessuna relazione con la Roma italiana attuale [RMZ]. Allora forse il vero Colosseo non si trova in Italia, ma da un'altra parte?

Esiste un'altra questione, non meno importante: quando e dove sono stati trovati alcuni "antichissimi" scritti che parlano del Colosseo? Forse non in Vaticano? Forse proprio nel momento in cui si decise di costruire il Colosseo come un "antico" monumento e bisognava cercare un "modello che confermasse" la sua esistenza nel passato?

Prendiamo per esempio il libro di Svetonio (gli altri autori hanno scritto più o meno lo stesso). Svetonio parla delle opere edili volute dall'imperatore Vespasiano a Roma subito dopo il ritorno dalla guerra in Giudea:

1) la Chiesa del mondo
2) ancora un'altra chiesa
3) una sorta di anfiteatro senza nome in mezzo alla città

Svetonio scrive: "Egli intraprese nuove opere: la Chiesa del mondo vicino al foro, il tempio del divino Claudio sul Celio, iniziato già da Agrippina, ma quasi completamente distrutto da Nerone e, infine, un anfiteatro in mezzo alla città, pensato, come poi venne a sapere, ancora da Augusto" [33], pag. 257.

I moderni cronisti sostengono che Svetonio qui parli proprio del Colosseo [33], pag. 843. Ma Svetonio non chiama affatto il Colosseo con questo nome e non ne descrive alcun dettaglio. Parla semplicemente di un "anfiteatro", perché deve per forza essere il Colosseo? Se anche supponessimo per un attimo che Svetonio stia parlando proprio della Roma italiana (non lo pensiamo, ma così dicono gli storici), allora lì, come in tante altre città, c'era un anfiteatro, quello poi trasformato in Castel Sant'Angelo (si veda sopra). Non esiste nessuna relazione con il Colosseo. Eutropio, nella sua "Breve storia della fondazione della Città" attribuisce la costruzione dell'anfiteatro all'imperatore Tito Vespasiano, figlio dell'imperatore Vespasiano. Ma anche lui non comunica nessun dato che permetta di identificare l'anfiteatro di Tito proprio con il Colosseo. Scrive a malapena solo che Tito Vespasiano "avviò a Roma un anfiteatro durante la cui consacrazione vennero uccise nell'arena cinquemila belve" [32], pag. 50.

Ancora un altro "antico" storico, Aurelio Vittorio Sesto, scrive nella "Storia di Roma" che sotto l'imperatore Flavio Vespasiano "a Roma si iniziò e terminò il restauro del Campidoglio ... della Chiesa del mondo, dei monumenti di Claudio, del foro e di tanto altro ancora: fu costruito un anfiteatro di enormi dimensioni" [32], pag. 86. Ma anche qui non ci sono dettagli che permettono di collegare questo anfiteatro proprio con il Colosseo. Non viene detto di che dimensioni fosse l'anfiteatro ("enorme" è un concetto flessibile) né come viene costruito, né in quale punto della città. E di nuovo sorge un quesito: perché dovrebbe essere il Colosseo? Forse Aurelio Vittorio intendeva TUTT'ALTRO ANFITEATRO?

E così per tutte, le testimonianze degli scrittori romani non ci danno assolutamente NESSUNA base per l'identificazione dell'anfiteatro Flavio con l'attuale Colosseo.

Ma anche nel "Liber spectaculorum" del poeta romano Marziale, dove si ritiene venga decantato il Colosseo, nulla dimostra in maniera inequivocabile che si parla proprio del Colosseo. Peraltro, il libro stesso potrebbe risultare del tutto fasullo, perché, com'è stato di recente notato, si sospetta non sia affatto simile alle altre opere di Marziale. "Di lui (Marziale - nda) è rimasta sino ad oggi una collezione di epigrammi in 14 libri, SENZA CONTARE UN LIBRO SPECIALE IN VERSI, ANCH'ESSI CHIAMATI EPIGRAMMI, MA RELATIVI SOLO AI GIOCHI CHE SI TENEVANO NELL'ANFITEATRO AI TEMPI DI TITO E DOMIZIANO" [38], articolo "Marziale".

Ma se anche il "Liber spectaculorum" di Marziale fosse un falso, in ogni caso, dove sono le prove che si parli proprio del Colosseo? Queste prove non esistono. Può essere davvero che Marziale e gli storici romani non parlino affatto del Colosseo in Italia, ma di UN ALTRO ANFITEATRO. Tanto più perché le rovine che si avvicinano appieno alla descrizione di un enorme anfiteatro romano ESISTONO VERAMENTE, ma non sono affatto quelle del Colosseo nella Roma italiana. A differenza del Colosseo italiano, quest'altro Colosseo non viene per nulla propagandato. Gli storici lo hanno circondato con il silenzio di tomba, facendo finta che non esista.

Probabilmente la decisione dei papi di costruire il Colosseo non è casuale. È plausibile che avessero ragioni nascoste per dispensare propri mezzi al fine di costruire a Roma proprio un enorme "antico" anfiteatro e non un altro tipo di edificio. Facendo riferimento alla nostra ricostruzione storica, secondo cui i papi romani fuggono da Costantinopoli per poi trasferirsi in Italia intorno al 1453, allora è chiaro che queste ragioni forse sono i RICORDI di un certo enorme anfiteatro che si ergeva a Costantinopoli prima della loro fuga. Ma siccome Costantinopoli, secondo la nostra ricostruzione, viene fondata alla fine del XIV secolo, allora questo anfiteatro era stato costruito tra la fine del XIV secolo e la prima metà del XV secolo d.C. che, secondo la Nuova cronologia, è proprio la reale epoca "antica" alla quale gli storici attribuiscono il Colosseo.

Quindi la nostra idea è la seguente. Forse l'enorme anfiteatro chiamato Colosseo esisteva davvero nell'"antica" Roma, e di esso parlavano davvero alcuni storici "antichi". Tuttavia, come abbiamo mostrato nelle nostre opere sulla cronologia, la Roma "antica" non è affatto la Roma in Italia. Con la parola "Roma" gli autori "antichi" chiamavano Velikij Novgorod-Jaroslavl' del XIV secolo, e anche la Nuova Roma-Costantinopoli, della fine del XIV e XV secolo [KR], [RMZ], [ZI].

Ma siccome gli antichi anfiteatri si costruivano principalmente a sud, forse bisognerebbe cercare il vero Colosseo non a Jaroslavl', ma nella Nuova Roma: Costantinopoli, ovvero nell'attuale Istanbul.

Tuttavia, se apriamo le guide di Istanbul, non troviamo niente che parli dei resti di un enorme ed antico anfiteatro. Ciò significa forse che non esiste e non è mai esistito? No, non significa questo.
Le guide sono scritte dagli storici, o sulla base di quanto essi sostengono, e gli storici contemporanei, come ci siamo più volte persuasi nel corso delle nostre ricerche cronologiche, sono estremamente inclini a nascondere alla comunità informazioni per loro scomode.

Cominciamo dal fatto che il Colosseo a Istanbul (allora ancora Costantinopoli) viene direttamente ricordato nelle leggi canoniche di Bisanzio del XIV secolo, la Raccolta delle regole dei Santi Padri di Matfej Vlastar' [17], [1]. In particolare, Matfej Vlastar' scrive:

"Dell'annullamento dei matrimoni (si parla) molto di più nella storia di Giustiniano, che espone in modo chiaro le ragioni per cui marito o moglie possono dare l'atto di divorzio o di ripudio al proprio convivente … Il marito dà il divorzio alla moglie e ne trattiene la dote … per le seguenti ragioni: a) … b) … c) … d) … e) … se va a vedere le corse dei cavalli, gli spettacoli o va al COLOSSEO a insaputa del marito, o nonostante il suo divieto" [1], pag. 150.

Si capisce che il Colosseo menzionato da Matfej Vlastar' si trova proprio a Costantinopoli, dove egli viveva e lavorava, e non nella Roma italiana, così lontana da lui. Inoltre, Vlastar', parlando del Colosseo, fa riferimento direttamente al decreto dell'imperatore Giustiniano, che era al potere, come tutti sanno, proprio A COSTANTINOPOLI. Così, nella Costantinopoli dei secoli XIV-XV esiste davvero un certo COLOSSEO.

Ma passiamo ora alle vecchie mappe di Istanbul. Cosa ci dicono? Qui ci si presenta un quadro sorprendente.

Prendiamo, per esempio, una vecchia carta di Istanbul del 1572 tratta dal libro Braun Georg, Hogenberg Frans "Civitates Orbis Terrarum" (Cologne, 1575) [42], [52], pag. 67. Si veda la figura 284. In pieno centro, nella Istanbul del XVI secolo, si vede un enorme anfiteatro chiamato proprio COLOSSEO "Coliseo de spiriti", fig. 285 e 286.

Nonostante gli evidenti errori di rappresentazione delle coordinate, tratto distintivo di questa, come della maggior parte delle vecchie mappe, l'esatta collocazione del Colosseo di Istanbul è facile da individuare. Vediamo che il Colosseo è raffigurato poco lontano dalla "Colonna serpentina" e proprio vicino alla "Colonna istoriata" (fig. 287). Quest'ultima è rappresentata un po' più lontano dalla chiesa di Santa Sofia rispetto alla Colonna serpentina (fig. 287). Ancora più vicino alla chiesa si vede "Piazza della colonna", la più vicina alla chiesa di Santa Sofia delle tre colonne, il cui nome compare sulla mappa (fig. 287).
Inviato il: 29/6/2014 1:46
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#337
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
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Citazione:
Domanda : dove sarebbe finita "la Roma di mezzo"?
Quella dalle invasioni barbariche al primo '500.
Se ne hanno pochissime tracce.


Sono poche ma esistono , la Roma imperiale contava fino ad un 1.500.000 di persone , in seguito alle invasioni barbariche ed alla perdita di status di capitale di un impero la popolazione subì un drastico ridimensionamento :



Ovviamente avendo a disposizione tutti questi edifici antichi e costruiti bene non è che pensavano di costruirne di nuovi :





Semplicemente hanno riutilizzato quelli esistenti

http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/06/26/news/case_tra_le_arcate_cos_il_medioevo_trasform_il_colosseo_in_un_condominio-90014624/

Citazione:
Da spettacolare arena dei gladiatori a "condominio" con stalle, case private e laboratori di artigiani. La "seconda vita" del Colosseo, e cioè la sua fase medievale, si svela grazie agli scavi condotti dalla Soprintendenza archeologica in collaborazione con l'università di Roma Tre. Se la storia del Colosseo come Anfiteatro è certamente più nota, la sua fase "residenziale" "è però più lunga - spiega Rossella Rea, direttrice del monumento - perché parte dalla fine del IX secolo e dura almeno fino al terremoto del 1349".

[omiss]

Il Colosseo era diviso in una serie di ambienti - usati come botteghe, magazzini, stalle o abitazioni - affittati a sublocatari dalle autorità ecclesiastiche, che avevano preso il controllo sul monumento, e in particolare dal convento dei frati di Santa Maria Nova, che ancora sorge lì vicino. Gli ambienti si aprivano sull'arena centrale, mai edificata, che "veniva usata come una sorta di disimpegno, di spazio comune" spiega Santangeli Valenzani.


Chi invece aveva i soldi e potere si costruiva una torre ( e per fortuna che avevo postato già un link )

http://www.medioevo.roma.it/html/architettura/torri-int1.htm

Citazione:
Oggi è difficile da credere, eppure nel Medioevo a Roma si contarono fino a trecento torri contemporaneamente che, insieme ai campanili delle chiese e alle torri delle Mura Aureliane, conferirono alla città un aspetto verticalizzato, spinoso. In una guida medioevale di Roma per pellegrini, scritta dall'erudito inglese Mastro Gregorio nel XII secolo, si trova la più bella definizione della Roma turrita: «Si deve ammirare con straordinario entusiasmo il panorama di tutta la città,in cui sono così numerose le torri da sembrare spighe di grano». Oltre trecento torri: questo dato è ancora più impressionante qualora si pensi che la città medioevale era assai più piccola di quella di oggi, tutta ritratta verso il fiume sia per l'approvvigionamento di acqua (gli acquedotti erano caduti in rovina); sia per la sicurezza difensiva; sia per lo sfruttamento della corrente con mulini. La costruzione di una torre era un privilegio consentito soltanto all'aristocrazia, in quanto simbolo del diritto feudale; e la casatorre - che in pratica è una torre con funzioni abitative - divenne il modello d'abitazione più diffuso per la nobiltà. Solo con il sec. XV le torri andarono scomparendo, con l'affermarsi del palazzo di tipo toscano. Delle centinaia di torri attestate a Roma in età medievale, ne sono rimaste una cinquantina: alcune piuttosto famose perché isolate e ben visibili, la maggior parte invece sconosciute, inglobate in edifici posteriori o mimetizzate tra le costruzioni che ad esse si sono addossate.






Su www.medioevo.roma.it un elenco di edifici esistenti :

Citazione:
Case e portici medioevali entro le Mura di Roma

→ Albergo della Catena
→ Arco degli Acetari (Casa all')
→ Arco de' Ginnasi (Portico all')
→ Arco della Pace (Casa all')
→ Arco di S. Margherita (Portico all')
→ Atleta (Casa in vicolo dell')

→ Bonadies (Casa)
→ Buco (Casa in vicolo del)

→ Campo Marzio (Portico in piazza di)
→ Campidoglio (Portico sul)
→ Capodiferro (Portico in via)
→ Cesarini (Palazzo)
→ Coronari (Portico in via dei)
→ Cavalieri di Rodi (Casa dei)
→ Cuccagna (Casa in vicolo della)

→ Delfini (Portico in via dei)
→ Della Valle (Palazzo)
→ Diaconale (Palazzo)

→ Falegnami (Casa in via dei)
→ Fori Imperiali (Portico in via dei)
→ Foro Romano (Portico al)

→ Luce (Casa in vicolo della)
→ Lungaretta (Casa in via della)

→ Margana (Portico in vicolo)
→ Mattei (Case)

→ Ordinariato Militare (Palazzo dell')
→ Ospedale Lateranense
→ Ospedale S. Giacomo

→ Patrizi (Palazzo)
→ Pelliccia (Casa in via della)
→ Pierleoni (Casa dei)
→ Pozzuolo (Casa in vicolo del)

→ Renella (Casa in via della)

→ S. Bonosa (Portico in via di)
→ S. Stefano Rotondo (Casa in via di)
→ S. Vincenzo (Casa in via)
→ Savelli (Casa in vicolo)
→ Salumi (Casa in via dei)
→ Scala (Portico in via della)
→ Specchi (Palazzo)

→ Teatro Marcello (Portico in via del)
→ Trevi (Portico in piazza di)
→ Tribuna Campitelli (Casa in via della)

→ Vallati (Casa dei)
→ Velabro (Casa in via del)


Le traccie sono poche se uno non le vuole vedere...

Comunque secondo questo ragionamento New York è stata costruita nel 1900 , non esistono traccie precedenti...
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Wilhelm Richard Wagner-1849
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  •  gronda85
      gronda85
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#338
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

horselover ha scritto:
secondo c, ciapanna nel 1520 è cambiata la religione a roma da greco armena in cattolica e nel 1527 un esercito di operai al comando di filiberto d'orange ha provveduto a cancellare le tracce dellla vecchia religione e a costruire le prove della grandezza dell'imperatore costantino (l'arco) nel sud della francia c'è un arco uguale che si chiama arco d'orange. notizie prese da fotografare



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Inviato il: 29/6/2014 3:20
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#339
Sono certo di non sapere
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E' che noi non abbiamo nessun testo antico di Tacito,Svetonio,Tolomeo ecc. ORIGINALE.
Anche secondo la cronologia scaligera possediamo solo copie e nessuna di queste precede il XII secolo.
Vi è un gap di 1000-1500 anni fra testi originali e copie oggi note.
Un abisso temporale che per la storia ufficiale è normale e logico.
La carta appare in Europa molto tardi e quelle poche pergamene e rotoli trovati ad Ercolano o nel Mar Morto sono stati datati a posteriori sempre partendo dalla cronologia ufficiale.
Le incisioni funerarie,i monumenti con qualche lettera sopra e roba del genere scalpellata da qualche parte NON NARRANO LA STORIA ma indicano una dedica,una supplica,un ricordo del defunto,un omaggio o si riferiscono ad un singolo personaggio in modo non correlato con tutto il resto.
La storia come la conosciamo noi oggi la possediamo PERCHE' QUALCUNO IN PASSATO HA SCRITTO DEI LIBRI INTERI NARRANDO DI GUERRE,DINASTIE,INVASIONI,GOVERNI E INTRIGHI.
E da questo non se ne esce.
E' nei libri la risposta e se noi non possediamo nessun testo antico di storia originale cresce forte il sospetto che queste narrazioni siano del periodo di cui noi oggi conserviamo le copie : il Medioevo.


Che significa originale ?

Un piccolo esempio:

http://www.danteonline.it/italiano/codici_indice.htm

Citazione:
Di Dante non è rimasto alcun documento autografo; non solo non esiste il manoscritto originale della Commedia, ma nemmeno quello delle opere latine o volgari, una sua lettera, una firma che possa farlo identificare. In compenso il capolavoro di Dante ebbe una larghissima diffusione: a pochi anni dalla morte le copie si moltiplicarono per tutta l’Italia. Con i suoi quasi 800 manoscritti arrivati sino a noi la Commedia è seconda soltanto alla Bibbia. Tale diffusione fu resa possibile da un’ampia produzione di codici redatti da numerosi copisti, alcuni famosi, come ad esempio Giovanni Boccaccio, altri semplici lavoranti nelle botteghe che producevano manoscritti nel ’300 e nel ’400; questo, se da un lato ha facilitato la conoscenza dell’opera in tutta la penisola e oltre, dall’altro ha inevitabilmente portato alla rapida corruzione del testo, impedendo di risalire con sicurezza all’originale.
L’avvento dell’informatica apre però nuove prospettive, fatte proprie dalla Società Dantesca Italiana. Scopo di questa sezione del sito è infatti la riproduzione integrale dei manoscritti delle opere dantesche in formato digitale, a partire dalla Commedia, al fine di riunire e rendere liberamente disponibili al pubblico i testimoni dell’opera dantesca conservati nelle Biblioteche di tutto il mondo, in un’unica Biblioteca virtuale.


Dunque Dante non è esistito ?

Allora o si applica lo stesso ragionamento per TUTTI i documenti scritti e dunque di ORIGINALE esiste ben poco o si accettano per quello che sono , non se ne esce , non si possono escludere degli scritti perchè cozzano con la teoria ed accettarne altri perchè sono ininfluenti...

Citazione:
Fomenko va oltre notando che nel primitivo Cristianesimo (probabilmente prima che la Roma italiana diventasse la sede del Papato) le contaminazioni pagane erano tantissime.


Non è quello che ho detto , un conto sono delle contaminazioni pagane su una base cristiana , un conto è la totale assenza della base cristiana :

http://www.bandb-rome.it/martialis.html

Citazione:

Marzialis Epigrammaton I.93

Fabricio iunctus fido requiescit Aquinus,
Qui prior Elysias gaudet adisse domos.
Ara duplex primi testatur munera pili:
Plus tamen est, titulo quod breviore legis:
5 'Iunctus uterque sacro laudatae foedere vitae,
Famaque quod raro novit, amicus erat.'

Fabrizio riposa (ora) col fido Aquino,
(che fu) contento d'esser giunto per primo alle dimore dell'Elisio.
Una duplice ara testimonia che (entrambi) furono omaggiati del grado di capi centuria:
Tuttavia ha maggior valore (di questi elogi) l'iscrizione che brevemente leggi:
'Erano uniti l'uno all'altro da un sacro patto di gloriosa vita,
e, (cosa questa) che raramente conosce la Fama, erano amici'.

Marzialis Epigrammaton I.114

Hos tibi vicinos, Faustine, Telesphorus hortos
Faenius et breve rus udaque prata tenet.
Condidit hic natae cineres nomenque sacravit
Quod legis Antullae, dignior ipse legi.
5 Ad Stygias aequum fuerat pater isset ut umbras:
Quod quia non licuit, vivat, ut ossa colat.

Telesforo Fenio possiede questi giardini a te vicini,
Faustino, e questo piccolo campo e questo umido prato.
Qui son conservate le ceneri della figlia e (vi) ha consacrato il nome,
che tu leggi, di Antulla, ma sarebbe stato più degno leggervi il suo stesso nome.
5 Alle ombre dello Stige sarebbe stato più giusto che fosse andato il padre:
poiché ciò non fu concesso, possa vivere, per prendersi cura dei resti (della figlia).

Stige: fiume del Lamento; secondo la mitologia greco-romana uno dei 5 fiumi degli Inferi.



Marzialis Epigrammaton IV.54

O cui Tarpeias licuit contingere quercus
Et meritas prima cingere fronde comas,
Si sapis, utaris totis, Colline, diebus
Extremumque tibi semper adesse putes.
5 Lanificas nulli tres exorare puellas
Contigit: observant quem statuere diem.
Divitior Crispo, Thrasea constantior ipso
Lautior et nitido sis Meliore licet:
Nil adicit penso Lachesis fusosque sororum
10 Explicat et semper de tribus una negat.


Oh, Collino, a cui fu concesso raggiunger la quercia Tarpea
e cinger con le (sue) migliori fronde le meritevoli chiome,
se hai giudizio, usa tutti i (tuoi) giorni
e pensa sempre di esser vicino al tuo ultimo.
5 Nessuno può persuadere le tre fanciulle filatrici a mutare (il corso
del destino): prestano attenzione (solo) a quel giorno stabilito.
Ti è concesso esser più ricco di Crespo, più determinato
dello stesso Thrasea, (più) elegante e splendente di Meliore:
Lachesi nulla aggiunge alla lana da filare mentre svolge i fusi delle sorelle
10 e sempre tra le tre (lei) sola nega (ogni concessione ai mortali).

1] Tarpea: Capitolina
2] Il rametto di quercia con cui venivano incoronati i vincitori dei giochi quinquennali dedicati a Giove capitolino, istituiti da Domiziano.
5] Lanificas tres puellas: le tre fanciulle tessitrici: le tre moire, le divinità figlie di Zeus, Cloto, Lachesi e Atropo, le esecutrici del destino che determina il termine della vita di ognuno. Esse quindi rappresentano il Fato ineluttabile.
8] Meliore: a Glauco liberto delicatus di Meliore è dedicato l'epitafio VI.28.


Dov'è la base cristiana ?


Citazione:
Per la Nuova Cronologia la storia umana è consequenziale e lineare. Si parte dal passato primitivo e ci si sviluppa a poco a poco e in varie parti del mondo in contemporanea senza aspettare i Vichingi per sapere qualcosa della Scandinavia quando 3000 anni prima c'erano le piramidi


Ma quale lineare , la storia umana è piena di alti e bassi , ascesa e caduta degli egizi , ascesa e caduta dei romani , ascesa e caduta degli aztechi , ascesa e caduta dei greci , ascesa e caduta degli indiani , ascesa e caduta dei cinesi , solo per citare alcuni dei maggiori popoli , la civiltà moderna ha solo 200 anni che in confronto alle civiltà che ti ho detto è una bazzeccola , ha le idee parecchio confuse.

Citazione:
Ma Svetonio non chiama affatto il Colosseo con questo nome e non ne descrive alcun dettaglio. Parla semplicemente di un "anfiteatro", perché deve per forza essere il Colosseo? Se anche supponessimo per un attimo che Svetonio stia parlando proprio della Roma italiana (non lo pensiamo, ma così dicono gli storici), allora lì, come in tante altre città, c'era un anfiteatro, quello poi trasformato in Castel Sant'Angelo (si veda sopra).


A questo punto è chiaro perchè ha inventato questa teoria , non capisce una mazza di storia.
Già nominare Castel Sant'Angelo anfiteatro è un abominio , in realtà era un mausoleo ( tomba ) imperiale , e questo lo sanno pure i sassi a Roma , i sassi sanno pure che il nome Colosseo in origine NON ESISTEVA , è sempre stato l'anfiteatro , il fatto che gli antichi non aggiungevano flavio è abbastanza ovvio , che quando parli delle piramidi ci aggiungi Giza ?
No , di quelle dimensioni esistono solo quelle , non è necessario specificarlo e comunque :

http://www.the-colosseum.net/ita/around/sources.htm#opere_fond

Citazione:
Elenco di fonti Classiche tratto da R. Rea (Anfiteatro Flavio – Quasar, 1988)

l. CHRONOGR. a 354: Hic (Vespasianus) prior tribus gradibus amphiteatrum dedicavit.

2. CHRONOGR. a. 354: Hic (Titus) amphitheatro a tribus gradibus patris sui duos adiecit.

3. CHRONOGR. a. 354: Domitianus imperavit annos XVII, menses V. dies V. Hoc imperante multae operae publicae fabricatae sunt; atria VII, horrea piperataria, ubi modo est basilica Constantiniana et horrea Vespastani, templum Castorum et Minervae, portam Capenam, gentem Flaviam, Divorum, Iseum et Serapeum, Minervam Chalcidicam, Odeum, Minuciam veterem, Stadium, et thermas Titianas et Traianas, Amphiteatrum usque ad clypea, templum Vespasiani et Titi, Capitolium, Senatum, ludos IIII, Palatium, Metam Sudantem et Panteum.

4a. SVET., Vesp. XI,1, Fecit et nova opera templum Pacis Foro proximum Divique Claudi in Caelio monte coeptum quidem ab Agrippina, sed a Nerone prope funditus desctructum; item amphitheatrum urbe media, ut destinasse comperat A ugustum.

4b. SVET., Tit., VII,3 ... amphitheatro dedicato thermisque tuxta celeriter exstructis munus edidit apparatissimum largissimunque; dedit et navale proeilum in veteri naumachia, ibidem et gladiatores atque uno die quinque milia omne genus ferarum.

4c. SVET., Dom., IV,1 Spectacula assidue magnifica et sumptuosa edidit non in amphitheatro modo, verum et in circo, ubi ... ; at in amphitheatro navale quoque.

IDEM, IV, 2. Edidit navalis pugnas paene iustarum classium, effosso et circumstructo iuxta Tiberim lacu, atque inter maximas imbres perspectavit. Fecit et ludos Saeculares..

IDEM, V. Novam autem excitavit aedem in Capitolo Custodi Iovi et forum quod nunc Nervae vocatur, item Flaviae templum gentis et stadium et odium et naumachiam, e cuius postea lapide maximus circus deustis utrimque lateribus extructus est.

5. CASS. Dio, LXVI, 25,1-5; 26, l. (in greco)

6. ACTA FRATRUM ARVALIUM, anno 80 d.C.; C.I.L. VI, 1, 2059. Loca adsignata in amphit(H)eatro. / L. Aelio Plautio Lamia, Q. Pactumeio Fr(o)ntone cos., / acceptum ab Laberio Maximo, procuratore, praef(ecto) annonae, / L. Vennuleio Apronano (sic) mag(istro), curatore Thyrso l(iberto) / fratribus Arvalibus maeniano I cun(eo) XII, gradib(us) marmo(oreis) VIII; gradu 1 p(edes) V/ (quadrantem, semunciam, sicilicum), f(iunt) ped(es) XXXXII (semis); [[gradu I uno p(edes) XXII (semis);]] et m(a)eniano [[summo]] II / cun(eo) VI gradib(us) marm(oreis) IV, gradu I uno p(edes) XX[[II]] (semis); et maeniano / summo in ligneis tab(ulatione) LIII, gradibus XI, gradu I ped(es) V, (trientem, semunciam) grad(u) XI ped(es) V (semissem, uncias quinque, sicilicum), f(iunt) ped(es) LXIII (semis) (unciae quinque semunci); summa ped(es) CXXVIII (semis unciae quinque, semuncia).

7. EUTROP., VII 21, 4: Hic (Titus) Romae amphiteatrum aedificavit et quinque milia ferarum in dedicatione eius occidit.

AUR. VICT., De Caes. 10, 5 : Ita biennio post ac menses fere novem amphiteatri Perfecto opere lautusque veneno interiit (Titus)...

HIERON., Chron p. 189 (anno p.C. 79): Titus amphitheatrum Romac aedificat...

CASSIOD., Var. V, 425: Maximo v.i. consuli Theodericus rex .... : Hoc Titi potentia principalis, divitiarum profuso lumine, cogitavit aedificium fieri, unde caput urbium potuisset.

CASSIOD., Chron. (M.G.H., A.A. XI, p. 139, 711-712) (anno p. c. 83): Domitianus II et Rufus II. His conss. Titus amphitheatrum Romae aedificavit et in dedicatione eius V milia ferarum occidet.

PROSP., Chron (M. G. H., A. A. IX, p. 416, 495-496): Domitiano IIII et Rufo (coss). Titus amphitheatrum Romae aedificavit et in dedicatione eius V milla ferarum occidit.

BEDA, Chron. maiora (M. G. H., A. A. XIII, p. 285, 300): Hic (Titus) amphitheatrum Romae aedificat et in dedicatione eius V milia ferarum occidit

8. M. VALERIUS MARTIALIS, De Spectaculis, I:

Barbara pyramidum sileat miracula Memphis,
Assiduus jactet nec Babylona labor.
Nec Triviæ Templo molles laudentur honores,
Dissimuletque Deum cornibus ara frequens.
Aere nec vacuo pendentia Mausolea
Laudibus immodicis Cares in astra ferant.
Omnis Cæsareo cedat labor Amphiteatro:
Unum pro cunctis Fama loquatur opus.

IDEM, De Spectaculis, II
Hic ubi sidereus propius videt astra colossus
et crescunt media pegmata celsa via,
invidiosa feri radiabant atria regis
unaque iam tota stabat in urbe domus.
Hic ubi conspicui venerabilis amphitheatri
erigitur moles, stagna Neronis erant.
Hic ubi miramur velocia numera thermas,
abstulerat miseris tecta superbus ager.
Claudia diffusas ubi porticus explicat umbras,
ultima pars aulae deficientis erat.
Reddita Roma sibi est et sunt te praeside, Caesar,
deliciae populi, quae fuerant domini.

IDEM, De Spect., XXX (XXVIII) (per il poema intero clicca qui)
Augusti labor hic fuerat committere classes
et freta navali sollicitare tuba.
Caesaris haec nostri pars est quota? vidit in undis et Thetis
ignotas et Galatea feras;
vidit in aequoreo ferventes pulvere currus
et domini Triton isse putavit equos:
dumque parat saevis ratibus fera proelia Nereus,
horruit in liquidis ire pedestris aquis.
Quidquid et in circo spectatur et amphitheatro,
dives Caesarea praestitit unda tibi.
Fucinus et diri taceantur stagna Neronis:
hanc norint unam saecula naumachiam.

9a. HIER, Chron., p. 191: multa opera Romae facta, in quis ... Ludus Matutinus, Mica Aurea, Meta Sudans ..

9b. PROSP., Chron.: Multa opera Rornae facta, in quis Capitolium... Meta Sudans..

9C. CASSIOD., His (Domitiano X117I et Clemente II) conss. insignissima Romae facta sunt, id est … Meta Sudans..

10. AMMIANUS MARCELLINUS, Rerum Gestarum Libri 16.10.14 (ca. A.D. 380):
Non enim, ut per civitates alias, ad arbitrium suum certamina finiri patiebatur, sed ut mos est variis casibus permittebat. Deinde intra septem montium culmina per adclivitates planitiemque posita urbis membra conlustrans et suburbana, quicquid viderat primum, id eminere inter alia cuncta sperabat: Iovis Tarpei delubra, quantum terrenis divina praecellunt: lauacra in modum provinciarum extructa: amphitheatri molem solidatam lapidis Tiburtini compage, ad cuius summitatem aegre visio humana conscendit: Pantheum velut regionem teretem speciosa celsitudine fornicatam: elatosque vertices scansili suggestu consulum et priorum principum imitamenta portantes, et Urbis templum forumque Pacis et Pompei theatrum et Odeum et Stadium aliaque inter haec decora urbis aeternae.

11. RUFIUS CECINA FELIX LAMPADIUS - Questa iscrizione venne restaurata tra il 1814 ed il 1822 e di nuovo, con maggior precisione, nel 1986. Si riferisce alle riparazioni effettuate nel 443 o 444durante il regno di Teodosio II e Valentiniano III. Questa pietra è particolarmente importante perché è stata scolpita su un blocco di marmo cancellando una precedente iscrizione a lettere bronzee, che venne decifrata nel 1995 scoprendo che commemorava la prima inaugurazione dell'anfiteatro da parte di Vespasiano e che confermava l'ipotesi che il Colosseo fu costruito con le spoglie di guerra, ovvero il bottino della guerra giudaica ed il sacco del tempio di Gerusalemme.

Salv[is dd.]nn. (= dominis nostris duobus) Theodosio et Placido V[alentiniano Augg.(= Augustis duobus)] / Rufi.[us] Caecina Felix Lampadius v(ir) c(larissimus) [et inl(ustris) praef(ectus) urbi] / har.[e]nam amphiteatri a novo una cum po[dio et pulpito (?) et portis] / p[ost]icis sed et reparatis spectaculi gradibus [ex sumptu suo restituit(?)].

TRADUZIONE (perdonate se non perfetta, è mia!)
“Salvi i nostri signori Theodosius e Placidus Valentinianus Augusti, Rufius Caecina Felix Lampadius, distintissimo e illustre prefetto della città ,restaurò nuovamente a sue spese l'arena dell'anfiteatro insieme al podium e piattaforma e porte di servizio, ma anche le gradinate riparate per assistere.

12. L'iscrizione di VENANTIUS BASILIUS commemora i lavori che il Praefectus Urbi Decius Marius Venantius Basilius aveva fatto eseguire - a sue spese - per riparare l'arena ed il podio, daneggiati da un terremoto "abominandus".

IL TESTO
Decius Marius Venantius
Basilius v(ir) c(larissimus) et inl(ustris) praef(ectus)
urb(i) patricius consul
ordinarius arenam et
podium quae abominandi terrae motus ruina prostravit sum(p)tu proprio restituit

LA TRADUZIONE
DECIUS MARIUS VENANTIUS BASILIUS,
PREFETTO DELLA CITTA' UOMO CELEBRE E ILLUSTRE, PATRIZIO E CONSOLE ORDINARIO,
A SUE SPESE RESTAURO' L'ARENA ED IL PODIO CHE UN TERRIBILE TERREMOTO AVEVA RIDOTTO IN ROVINA

13. VALERIUS MAXIMUS

FACTORVM ET DICTORVM MEMORABILIVM LIBRI NOVEM
4.5.1 Sed ut a laudibus eius ad facta ueniamus, a condita urbe usque ad Africanum et Ti. Longum consules promiscuus senatui et populo spectandorum ludorum locus erat. numquam tamen quisquam ex plebe ante patres conscriptos in theatro spectare sus tinuit: adeo circumspecta ciuitatis nostrae uerecundia fuit. quae quidem certissimum sui documentum etiam illo die exhibuit, quo L. Flamininus extrema in parte theatri constitit, quia a M. Catone et L. Flacco censoribus senatu m<otus> fuerat, consulatus iam honore defunctus, frater etiam T. Flaminini Macedoniae Philippique uictoris: omnes enim transire eum in locum dignitati suae debitum coegerunt.

14. CIL 06, 00955 (p 3070, 3777, 4309)
Imp(eratori) Caesari / divi Nervae f(ilio) / Nervae Traiano / Aug(usto) Germanico / Dacico pontifici / maximo tribunic(ia) / pot(estate) VII imp(eratori) IIII co(n)s(uli) V p(atri) p(atriae) / tribus XXXV / quod liberalitate / Optimi principis / commoda earum etiam / locorum adiectione / ampliata sint


Ovviamente tutti falsi...


Citazione:
Ma siccome gli antichi anfiteatri si costruivano principalmente a sud, forse bisognerebbe cercare il vero Colosseo non a Jaroslavl', ma nella Nuova Roma: Costantinopoli, ovvero nell'attuale Istanbul.


Peccato che a Costantinopoli di anfiteatri non c'è traccia , ne sopra ne sotto , confonde l'anfiteatro con l'ippodromo o circo , quello che a roma è l'attuale Circo Massimo , ma davvero vuoi discutere la storia prendendo a riferimento uno che non conosce le differenze tra un mausoleo , un circo ed un anfiteatro ?
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 29/6/2014 3:31
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#340
Dubito ormai di tutto
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fotografare nel 1988 era ancora comprensibile quello del 2008 sembra un delirio (io non ci capisco niente). secondo il ciapanna di allora tutta la storia degli antichi greci e romani, risalendo di fonte in fonte, verrebbe fuori dall'opera di l. a. muratori.
Inviato il: 29/6/2014 9:23
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      polaris
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#341
Dubito ormai di tutto
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Da Tlön
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Citazione:
secondo il ciapanna di allora tutta la storia degli antichi greci e romani, risalendo di fonte in fonte, verrebbe fuori dall'opera di l. a. muratori.
Muratóri, Ludovico Antonio. - Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale raccolta Rerum italicarum scriptores (24 voll., 1723-38; 25º vol. di indici nel 1751) che, per la quantità delle fonti edite e per l'organicità del piano di pubblicazione, sono la prima grande raccolta di fonti medievali della storiografia moderna.

Treccani

Si, a quanto pare questo tizio ha scritto diverse opere monumentali sulla storia d'Italia.

Su questo sito ho trovato gli Annali d'Italia; tuttavia ci sono solamente i primi duecento anni. Edit Sono riuscito a trovare il primo secondo e terzo volume di Muratori e come si può chiaramente osservare dalle note a piè di pagina lui stesso si basò sugli storici greci e latini.

Potrebbero interessare di più le Antichità italiane, fortunatamente trascritte completamente su internet.

Comunque non si può affermare che tutta la storia dei greci e dei romani sarebbe tratta dal gigantesco lavoro di Muratori. Lui stesso avrà sicuramente letto gli storici greci e romani.
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 29/6/2014 10:29
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#342
Dubito ormai di tutto
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Dante era ultracattolico, questo non ha impedito alla divina commendia di essere piena di riferimenti a dei, dee e muse, dio inoltre viene chiamato spesso Giove.
L'hypnerotomachia poliphili, si presume della fine del XV secolo, è chiaramente pagana e descrive un Egitto apparentemente "confuso" con la civiltà greco-romana. Inoltre la lingua usata è molto più diversa dalla nostra rispetto a Dante.

Comunque non capisco perché prima del X secolo non avrebbe potuto esistere la scrittura e la storia. Non trovo convincente la visione che ha dello sviluppo della civiltà. Secondo lui 2000 anni fa l'umanità viveva nelle caverne (almeno in Cina). A questo non credo proprio.
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« Da oggi latini e romani sono lo stesso popolo » (Costantino Paleologo, I453)
Inviato il: 29/6/2014 10:51
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#343
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

Det.Conan ha scritto:

Secondo la Nuova Cronologia quei monumenti della "Roma di sotto" appartengono al Medioevo.

A quanto pare non si tratta di "monumenti" ma di una città.
Questo è quello che non mi torna.
Erano popolari le barzellette all'epoca della costruzione della metro di Roma che passava per il centro, un giorno a fare il buco ed un mese ad aspettare che belle arti portasse via le rovine romane...

Non ho trovato fonti esaustive (ho poco tempo e il turismo invade google...) ma a Roma è opinione comune che sotto la città c'è un altra intera città, dentro le mura aureliane.

Citazione:

Cioè qui nessuno ha falsificato niente,solo le date sono diverse,spostate in avanti.
La "Roma di sopra" è stata costruita dal Rinascimento in poi.

Questo significa che tra il medioevo e il rinascimento hanno interrato una città per costruirne una sopra. Tutto è possibile ma a me continua a sembrare molto inverosimile.

Citazione:

Domanda : dove sarebbe finita "la Roma di mezzo"?
Quella dalle invasioni barbariche al primo '500.
Se ne hanno pochissime tracce.
Sarebbero mille anni di costruzioni sparite nel nulla a parte qualche chiesa di cui ci restano soprattutto rifacimenti e aggiunte di secoli successivi.

Non lo so. Ma se è vero, come dice la storia ufficiale, che in quel periodo Roma era messa assai male dopo le immense ricchezze dell'impero e con pochissimi abitanti rispetto a prima, non sarebbe strano, non avevano i soldi, immagino.

Citazione:

Se ho capito bene si sostiene che tutto quello che oggi è attribuito alla Roma antica sarebbe falso.

No.
In parte falso,creato nel Rinascimento (le sculture ellenistiche,alcune strutture come gli archi di trionfo..) e in parte attribuito ad una remota antichità quando invece risaliva a pochi secoli prima.

Le sculture e i monumenti potrebbe anche essere, ma una intera città la vedo assai dura.


Inoltre stavo pensando a tutte le costruzioni attribuite agli antichi romani nel mondo, come l'enorme rete stradale, gli anfiteatri etc.

Ma poi, con Pompei, come la mettiamo?
Hanno costruito una intera città, nel rinascimento, poi l'hanno ricoperta di materiale vulcanico per poi riscoprirla dal 1748?


I primi scavi nell'area pompeiana si ebbero a partire dal 1748[11], per volere di Carlo III di Borbone a seguito del successo dei ritrovamenti di Ercolano: i sondaggi furono svolti da Rocque Joaquin de Alcubierre, che, credendo di essere sulle tracce dell'antica Stabiae, riportò alla luce nei pressi della collina di Civita, diverse monete ed oggetti d'epoca romana, oltre a porzioni di costruzioni, prontamente ricoperte dopo l'esplorazione. Le esplorazioni furono ben presto abbandonate a causa degli scarsi ritrovamenti e ripresero soltanto nel 1754; nel 1763, grazie al ritrovamento di un'epigrafe, che parlava chiaramente della Res Publica Pompeianorum, si intuì che si trattava della antica città di Pompei

Più ci penso a questa cronologia e più mi sembra una roba assurda...
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Chuang Tzu
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  •  Det.Conan
      Det.Conan
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#344
Dubito ormai di tutto
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Fabrizio70,
le prove che adduce Fomenko si basano sulla statistica delle fonti comparata,sull'analisi astronomica delle comete,degli zodiaci ecc. come ho detto prima.
Quindi tutti i monumenti che stai portando a sostegno della storia tradizionale non è che sono falsi nel senso di "inventati per prendere in giro i posteri",solo che sono stati costruiti nel Medioevo.
Dopo noi,quando abbiamo iniziato a studiare la storia li abbiamo datati ad un'epoca remota perché gli Umanisti dovevano creare un passato millenario alla città per giustificare la sua nuova potenza.
Roma è stata una grande città,come lo si può negare?
Solo che lo è stata DOPO.
E' la cronologia che non funziona.
La Nuova Cronologia nega proprio il concetto che ci sia stata una "caduta" di Roma passando da un milione e mezzo di abitanti a trentamila.
Lo ripeto : abbiamo mille anni di storia in cui non riusciamo a trovare tracce di strutture medievali (a parte qualche chiesa).
MILLE ANNI!
Fomenko situa in quel periodo le strutture "antiche".
E quindi le case in mezzo ad un palazzo "antico" non sono state fatte perché prima c'era il palazzo e poi c'hanno messo le case ma perché il palazzo e le case sono state costruite insieme
Non è che Dante non è esistito ma che nel ragionamento scientifico che fa, Fomenko dice :

1)Abbiamo dei documenti fisici (libri/cronache/annali)
2)Questi documenti descrivono certi fatti (che possono essere veri,falsi o una via di mezzo. ALTRO GRANDE PROBLEMA)
3)Questi documenti dicono di essere copie di copie di copie di altri documenti DI CUI NON ABBIAMO TRACCIA
4)Per la storia tradizionale gli originali dovrebbero essere stati scritti 1000-1500 anni primi MA NOI NON LI ABBIAMO
5)Per la nuova cronologia sono stati scritti nel momento in cui sono stati "scoperti" sia perché gli umanisti erano avvezzi a falsificare le fonti oppure a spingerle indietro di millenni nel loro scopo di creare un passato mitico alla civiltà "italiana/romana" sia perché NON ABBIAMO TRACCE FISICHE dei testi precedenti che non si sa dove sarebbero stati nascosti per millenni.
E se sono stati nascosti per millenni nei monasteri perché oggi nessuno li ha scovati?
Se erano scritti su pergamena e dovevano essere ricopiati ogni tanto su altre pergamene ne sarebbe rimasta qualche traccia o no?

Il concetto è che nel 600 Scaligero e Petavio si basano sulla storia della "Roma antica" creata dagli umanisti facendo percorsi a ritroso e incrociati per creare la cronologia storica oggi accettata.
Se crolla Roma a cascata crolla tutta la storia precedente e successiva.
E' lì la chiave.

Le contaminazioni pagane nel Cristianesimo sono interpretate proprio come il fatto che ancora nel Rinascimento il ricordo dell'era pagana non era così antico come pensiamo oggi.
Non mille anni prima ma qualche secolo.
Nel Medioevo abbondano riferimenti agli antichi dei,ad Ercole,alla guerra di Troia..
Come spiega la storia tradizionale che ci sono città medievali cristiane che dicono di essere state fondate dalla discendenza di Ercole,un eroe pagano?
Non dovrebbero essere passati millenni e il ricordo di Ercole e delle sue gesta sepolto in qualche polveroso archivio monastico?
Dato anche che quasi nessuno sapeva leggere e scrivere.
La Nuova Cronologia spiega tutto questo.

Comunque c'è da dire che Fomenko da molta importanza ad un Impero Slavo che avrebbe conquistato l'Eurasia dopo la caduta di Costantinopoli.
Ecco,su questo mi astengo da ogni giudizio.
Non ho approfondito a riguardo..però lui interpreta le "invasioni barbariche",degli Unni,degli Ungari e dei Mongoli secoli dopo come il ricordo di questo evento successo nel XIV secolo.
Inviato il: 29/6/2014 11:21
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#345
Dubito ormai di tutto
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Pompei è uno degli argomenti principali dei "recentisti", ci sono canali di Pompei che sarebbero evidentemente parte dell'opera del cinquecentesco Domenico Fontana. Mi dispiace dover linkare Scienzamarcia (aspetta, ma perché ce l'avevo con Scienzamarcia? Non ricordo bene) http://scienzamarcia.blogspot.it/2014/03/pompei-sotto-la-lava-ombelico-della.html

Il Vesuvio eruttò nel 1500 e nel 1642, l'eruzione di cui scrisse Plinio potrebbe essere stata quella del 1500 e non è detto che fosse quella che distrusse i 3 paesi.

A proposito. Fomenko e Nosovski (perché c'è anche Nosovski, poverino) ipotizzano che Pompei ed Ercolano fossero Sodoma e Gomorra. Essi ritengono che la Bibbia parli in diversi passi di attività vulcaniche e vulcani attivi nella zona Europa-Mediterraneo si trovano solo in Italia (a me sembra piuttosto che i passi su Sodoma e Gomorra parlino di un re e di un esercito, ma anche l'eruzione ci sta).
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Inviato il: 29/6/2014 11:26
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  •  Det.Conan
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#346
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Eh sì Nomit,la stavo per linkare anche io quella pagina.
Comunque il problema per me è che Fomenko dopo aver smontato in maniera scientifica la cronologia tradizionale tramite la matematica,l'astronomia e la statistica si è dedicato alla parte ricostruttiva e lì con certi obbrobri linguistici e referenziali e incaponendosi sull'Impero slavo di dimensioni mondiali ha fatto il passo più lungo della gamba.
Secondo me è stato tutto più semplice e l'Impero Slavo non è determinante come lui crede.
Inviato il: 29/6/2014 11:40
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#347
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Det.Conan ha scritto:
Fabrizio70,
le prove che adduce Fomenko si basano sulla statistica delle fonti comparata,sull'analisi astronomica delle comete,degli zodiaci ecc. come ho detto prima.
Quindi tutti i monumenti che stai portando a sostegno della storia tradizionale non è che sono falsi nel senso di "inventati per prendere in giro i posteri",solo che sono stati costruiti nel Medioevo.

La prendo anche come risposta a me.

Tu continui a parlare di monumenti ma si tratta anche di una intera città, bella grande....


Citazione:

Nomit ha scritto:
Pompei è uno degli argomenti principali dei "recentisti"...

Il Vesuvio eruttò nel 1500 e nel 1642, l'eruzione di cui scrisse Plinio potrebbe essere stata quella del 1500 e non è detto che fosse quella che distrusse i 3 paesi.

Si ma qui siamo alle ipotesi, a questo punto una vale l'altra...

Sarebbe che nel medio evo hanno costruito Pompei, con strafe affreschi e mosaici, templi e case (è una città non un paesello), ci hanno messo i morti imbalsamati (quelli che durante gli scavi furono "ingessati" per il famosi calchi), poi ci fu una eruzione nel 1500 e/o 1642 che ricoprirono tutto e dal 1754 in poi scavarono credendolo romano antico...

Direi inverosimile...
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#348
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L'impero slavo lascia perplessi, ma credo che non sia lontano dal vero.

Premetto una cosa: leggo in giro, su siti di serie B e C, che in passato i capelli rossi erano un segno distintivo dei sovrani. In russia, nell'area ad est di Mosca, c'è un'alta concentrazione di capelli rossi che arriva sopra il 10%, come in Scozia e Irlanda.



Ora, la parola Russia, il nome della moneta, il Rublo e il nome del popolo oggi conosciuto come ucraino, i ruteni, sono chiaramente collegati con le parole che indicano il rosso. Come si dice rosso in russo?

Una delle parole che trovo sul dizionario è ryžaâ, simile a "russia", che significa rosso di capelli https://www.google.it/search?q=%D1%80%D1%8B%D0%B6%D0%B0%D1%8F&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=iOKvU8CZJKmv7AaQi4GoAQ&ved=0CAYQ_AUoAQ&biw=1366&bih=631

Ma c'è un'altra parola che ha attirato la mia intenzione, che viene tradotta come "rosso, rubicondo, vermiglio", anche se dalle immagini mi sembra si riferisca più al rossore della pelle. Questa parola è rumânyj

Io penso però che gli slavi (slavi = schiavi) fossero sottomessi.

-

Dimenticavo il dizionario http://it.glosbe.com/it/ru/rosso cliccare sulle parole per la traslitterazione.
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Inviato il: 29/6/2014 11:59
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#349
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Non ci hanno messo i morti imbalsamati, semplicemente l'eruzione che distrusse Pompei sarebbe avvenuta nel 1642 oppure nel 1500.
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  •  Fabrizio70
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#350
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Citazione:
Erano popolari le barzellette all'epoca della costruzione della metro di Roma che passava per il centro, un giorno a fare il buco ed un mese ad aspettare che belle arti portasse via le rovine romane...




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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#351
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Stupenda... e veritiera

Questa versione dell'ormai famosa scena non l'avevo vista.

Da ex romano mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.... perché è proprio così.

Pe' trovà la tangenziale devi anda' a intuito

Geniale.

PS La prova che gli antichi romani sono esistiti sta nell'indole dei romani di oggi:
nun glie va de fa un cazzo
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Inviato il: 29/6/2014 12:46
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  •  horselover
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#352
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gli antichi romani erano i nostri bisnonni (c. ciapanna)
Inviato il: 29/6/2014 13:05
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#353
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Citazione:
Roma è stata una grande città,come lo si può negare?
Solo che lo è stata DOPO.
E' la cronologia che non funziona.


Ovviamente la falsificazione ha dovuto coinvolgere pure Cina ed India...

http://it.wikipedia.org/wiki/Da_Qin

Citazione:
Da Qin (in cinese 大秦) è l'antico esonimo cinese indicante l'impero romano, rimasto in uso a indicare Roma nelle mappe cinesi fino al secolo XVI. Significa letteralmente "grande Qin", cioè "grande Cina", essendo Qin il nome del primo impero cinese della storia, a testimoniare la coscienza acquisita dai cinesi di non essere l'unica entità dotata di una sofisticata cultura e civiltà.

Dopo l'apertura della Via della Seta nel II secolo a.C., i romani occupavano un estremo di tale percorso mentre i cinesi occupavano l'altro, e questo potrebbe spiegare il nome "speculare".


http://www.romanoimpero.com/2010/01/mausoleo-di-augusto.html

Res gestae divi Augusti

Citazione:
XXXI
Ad me ex India regum legationes saepe missae sunt non visae ante id tempus apud quemquam Romanorum ducem. Nostram amicitiam appebverunt per legatos Bastarnae Scythaeque et Sarmatarum qui sunt citra flumen Tanaim et ultra reges, Albanorumque rex et Hiberorum et Medorum.

Furono inviate spesso a me ambascerie di re dall'India, non viste prima di allora da alcun comandante romano. Chiesero la nostra amicizia per mezzo di ambasciatori i Bastrani, gli Sciti e i re dei Sarmati che abitano al di qua e al di là del fiume Tànai, e i re degli Albani, degli Iberi e dei Medi .


Inoltre sempre nella stessa pagina :

Citazione:
Nel X sec., l’edificio fu trasformato in fortezza dalla famiglia romana dei Colonna. Nel 1354, vi fu bruciato il corpo di Cola di Rienzo. Nel XVI secolo la tomba divenne giardino ornamentale. Infine, nel XVII secolo, un anfiteatro di legno viene costruito tutto intorno, trasformandolo in arena per le corride.


Ora si capisce l'errore di Castel Sant'Angelo , ha confuso il mausoleo di Augusto con il mausoleo di Adriano !!!!

Citazione:
La Nuova Cronologia nega proprio il concetto che ci sia stata una "caduta" di Roma passando da un milione e mezzo di abitanti a trentamila.
Lo ripeto : abbiamo mille anni di storia in cui non riusciamo a trovare tracce di strutture medievali (a parte qualche chiesa).
MILLE ANNI!
Fomenko situa in quel periodo le strutture "antiche".
E quindi le case in mezzo ad un palazzo "antico" non sono state fatte perché prima c'era il palazzo e poi c'hanno messo le case ma perché il palazzo e le case sono state costruite insieme


Scusa Det. ma se ignori quello che posto è inutile andare avanti , non puoi insistere a dire che non ci sono strutture medievali a Roma



Oltretutto che senso avrebbe costruire una città da un milione di abitanti quando si e no erano centomila ?
Ti rendi conto o no di quello che significa ?

Citazione:
Le contaminazioni pagane nel Cristianesimo sono interpretate proprio come il fatto che ancora nel Rinascimento il ricordo dell'era pagana non era così antico come pensiamo oggi.
Non mille anni prima ma qualche secolo.
Nel Medioevo abbondano riferimenti agli antichi dei,ad Ercole,alla guerra di Troia..
Come spiega la storia tradizionale che ci sono città medievali cristiane che dicono di essere state fondate dalla discendenza di Ercole,un eroe pagano?
Non dovrebbero essere passati millenni e il ricordo di Ercole e delle sue gesta sepolto in qualche polveroso archivio monastico?
Dato anche che quasi nessuno sapeva leggere e scrivere.
La Nuova Cronologia spiega tutto questo.


Azzarola , le contaminazioni pagane spariscono ?
Perchè lo dice Fomenko ?
Vediamo uno dei simboli più potenti del cristianesimo ATTUALE , Gesù :



come puoi vedere viene rappresentato con capelli lunghi e barba , però c'è un "piccolo" problema , nelle raffigurazioni paleocristiane l'immagine era "leggermente differente" :

http://www.galleriaroma.it/Sarcofago%20di%20Adelfia/3.htm





Citazione:
Preannuncio del rinnegamento di Pietro

Scena del gallo. In questo tipo di immagine viene comunemente riconosciuta la predizione del rinnegamento di Pietro (Matteo 26, 34; Marco 14, 30; Luca 22, 34; Giovanni 13, 38). L' Apostolo, in tunica e pallio, con un bastone nella sinistra abbassata, si volge di profilo a destra verso Cristo; porta i capelli corti ed una folta barba riccia, animata da numerosi fori di trapano. La mano destra è portata al mento, in un gesto che nel codice figurativo classico si presta ad indicare uno spettro di emozioni abbastanza esteso, ma che nella sua accezione originaria serviva ad esprimere l'inquietudine del destinatario di un oscuro presagio. Ai ripetuti dinieghi dell'Apostolo - prima del canto del gallo - allude con maggiore chiarezza lo stesso gallo rappresentato ai suoi piedi, in primo piano. Cristo, con il corpo in posizione frontale, volge il capo verso Pietro sollevando la mano destra nel gesto della parola le tré dita distese possono indicare il triplice rinnegamento preannunciato all'Apostolo. Nell'altra mano regge un rotolo che lo qualifica come Maestro. Danno un diverso significato al motivo della mano portata al mento e alla presenza del gallo quanti vedono in questo genere di scena l'investitura di Pietro (Giovanni 21, 15-17): il gesto alluderebbe in tal caso alla tristezza dell'Apostolo a causa delle tre domande di Cristo, tristezza incarnata in qualche modo dal gallo, a ricordo del rinnegamento seguito alla notte di Getsemani; anche il gesto della mano di Cristo, in tal caso, indicherebbe il conferimento del primato a Pietro.




http://www.quartieremonte.com/2014/04/qual-era-laspetto-di-gesu.html



Citazione:
I ritratti di un uomo barbuto e con i capelli lunghi cominciarono ad emergere all'inizio del quarto secolo, come in quest'opera proveniente dalle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro. Ispirata dalle rappresentazioni degli dèi del pantheon greco e romano, la versione barbuta sarebbe diventata la più comune per il Gesù adulto.
Risalente al quinto secolo, questo mosaico trovato nel Mausoleo di Galla Placidia mostra un giovane Gesù - ancora una volta senza barba ma ora con l'aureola - che veste i colori reali di porpora e oro.
Chiamato appropriatamente "il Buon Pastore", tratto dal Vangelo di Giovanni, qui Gesù ha l'apparenza di un antico romano sia nel viso sia nel vestito


Vuoi sapere da chi ha ripreso l'aspetto attuale ?
Eccolo qui :



Zeus in persona , l'attuale rappresentazione di Gesù è la stessa di Giove Olimpo , e sono passati molti più anni , opssss....
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  •  Fabrizio70
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#354
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Secondo Fomenko per ingannarci hanno pure costruito sott'acqua ?



http://it.wikipedia.org/wiki/Complesso_archeologico_di_Baia

Citazione:
L'abbassamento del suolo al di sotto del livello del mare, a causa del bradisismo, pare essersi verificato in due fasi: tra il III ed il V secolo d.C., ancora in epoca tardo imperiale, che fu seguita da una più consistente invasione marina qualche secolo dopo. Baia fu in gran parte sommersa dal mare verso il VII - VIII secolo d.C.[1].
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Inviato il: 29/6/2014 13:23
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  •  Nomit
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#355
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Ripeto che Fomenko non dice che tutte le costruzioni antiche sono false, ma che sono molto più recenti.
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Inviato il: 29/6/2014 13:59
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  •  Det.Conan
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#356
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Fabrizio70,
il punto è questo :
Come facciamo noi oggi a dire che quel monumento è stato fatto nel 200 d.C e non nel 1300 d.C?
Stiamo parlando di intervalli geologici minimi quindi non possiamo affidarci al Carbonio14 ecc.
Lo diciamo perché abbiamo dei testi che ci raccontano delle storie (vere o false che siano) che nel 600 Scaligero,Petavio e co. hanno attribuito ad un certo arco temporale precedente basandosi sull'analisi astronomica e/o religiosa di questi testi (a loro volta sospettati di essere una truffa degli Umanisti)
Fomenko ha rifatto i calcoli astronomici e si è accorto che questi testi si riferiscono al Medioevo.
Noi datiamo tutti quei monumenti a posteriori dando a priori per scontata l'esattezza della cronologia storica.
Lo stesso dicasi per la storia indiana e cinese.
Essa è stata ricostruita dagli europei a partire dalla cronologia scaligera.

Guarda la foto che hai postato di quella torre a Roma.
Si tratta di una parte del Foro di Traiano.
A me sembra proprio una torre medievale.
Stai postando delle cose interessanti dando per scontate le date ufficiali.
Quelle date che la Nuova Cronologia sposta avanti nel tempo.
Nel Medioevo.
Niente secoli bui,niente Rinascimenti,niente barbarie assortite che ti fanno dimenticare testi e scoperte scientifiche per 1500 anni.

Agli inizi del XV secolo l'Umanesimo riportò all'interno di una prospettiva storica fatti, personaggi e monumenti del mondo antico: ne ricercò e ne studiò le testimonianze, ne assunse come modelli le opere letterarie e le opere d'arte. Raccolse, collezionò, studiò gli oggetti antichi, monete, iscrizioni e oggetti di uso comune, cercando in essi la documentazione dell'antico ad integrazione delle notizie desunte dalla tradizione scritta. Nacque così, di fatto, il primo impianto della ricerca archeologica, che si sarebbe andato sempre più ampliando, arricchendo e definendo in funzione delle esigenze a cui avrebbe dovuto rispondere. Fin dall'inizio si andarono delineando orientamenti settoriali, sia in rapporto ad interessi specifici, sia in relazione a particolari classi di materiali; tali orientamenti si possono considerare il presupposto per la formazione delle diverse discipline che oggi differenziano il campo di ricerca dell'archeologia. La Roma instaurata (1444-46) di Flavio Biondo da Forlì, il De Urbis (Romae) Antiquitatibus (1527) di A. Fulvio Sabino, la Antiquae Romae Topographia (1534) di B. Marliani e l'opera di T. Fazello sulla Sicilia (1558) possono essere considerati fra i primi studi di topografia antica; studi di iconografia sono già le Imagines et elogia virorum illustrium... (1570) di F. Orsini e l'opera di Agostino Veneto, Illustrium virorum (1569). Nel 1576 U. Goltz pubblicò un'opera di numismatica greca. La storia dell'arte antica è rappresentata da alcuni tentativi di disegnarne lo sviluppo come premessa a trattati di argomento più recente. Il primo tentativo è quello di L. Ghiberti nel primo volume dei Commentari (1447-50); un altro, più recente, è contenuto nel cosiddetto Anonimo Magliabechiano (1537-42); e infine è G. Vasari che nel proemio alle Vite (1568²) traccia un rapido profilo dello sviluppo dell'arte nell'antichità. Per tutti il punto di riferimento è Plinio, da cui vengono derivati non solo i dati relativi all'arte greca (tutti accuratamente riportati specialmente dopo che, nel 1504, si era resa disponibile la traduzione di C. Landino), ma anche il fondamento teorico che sta alla base del discorso senocrateo; in questo senso Plinio appare, insieme a Vitruvio, fonte primaria per la derivazione dei concetti di "evoluzione" e di "imitazione del vero" che svolsero un ruolo essenziale nella cultura artistica del Rinascimento. L'entusiasmo e l'interesse per il mondo antico erano alimentati dalle scoperte e dalla conoscenza di nuovi materiali, oggetto di interesse per gli studiosi e di ammirazione per gli artisti. "Quelli del tesoro", a detta di Vasari, venivano chiamati Brunelleschi e Donatello che vagavano fra i monumenti di Roma misurando gli antichi marmi; e a proposito di Andrea Pisano, è lo stesso Vasari che racconta come egli traesse giovamento dallo studio dei marmi che ai suoi tempi erano ancora intorno al Duomo e al Camposanto di Pisa. Sotto la spinta del doppio interesse, artistico e storico-documentario, si formarono le prime collezioni di oggetti antichi. Già nella prima metà del XV secolo, come riferisce Vasari, Cosimo e poi Lorenzo de' Medici diedero inizio alle raccolte fiorentine. Fra il 1430 e il 1440 i Gonzaga iniziarono a Mantova la loro collezione d'arte e nel 1471, a Roma, Sisto IV trasferì in Campidoglio alcune pregevoli opere in bronzo che si trovavano in Laterano, costituendo il primo nucleo della celebre raccolta capitolina. Nel 1506 Giulio II riunì nel cortile del Belvedere numerose opere d'arte antica, fra cui il Laocoonte, la statua colossale del Nilo e l'Apollo del Belvedere, dando inizio a quelli che saranno i Musei Vaticani. A Venezia nel 1523 la Repubblica acquisiva la collezione del cardinale D. Grimani, che veniva collocata nel Palazzo Ducale. A Palermo nel 1570 una collezione di sarcofagi, statue e iscrizioni fu sistemata nel palazzo municipale. Collezioni cominciavano intanto a formarsi anche fuori d'Italia: in Francia Francesco I raccoglieva sculture antiche, Ferdinando I metteva insieme il primo nucleo di quello che sarà il Kunsthistorisches Museum.

http://www.treccani.it/enciclopedia/dalla-scoperta-dell-antico-all-archeologia-moderna_(Il_Mondo_dell'Archeologia)/

Per la Nuova Cronologia non sarebbero state "riscoperte" dopo più di mille anni ma CREATE in quel momento.

Per esempio :

Ma torniamo alla falsificazione del Medio Evo in Europa. Al 1903 risale un libro di Robert Baldauf, lettore dell'Università di Basilea, che studiò gli archivi del famoso monastero di San Gallo in Svizzera. Certe caratteristiche che potevano essere solo di autori medievali egli le ritrovò nei testi antichi. Studiò le correlazioni tra un testo ed un altro, studiò i falsi, capì chi era autore di cosa, e alla fine dice che le antiche cronache erano state create nel medioevo: “I nostri antichi romani e greci, Omero, Sofocle, Aristotele, la loro patria non erano l'antica roma o le città stato elleniche, ma l'italia del XIV e XV secolo”.




Sulla posizione critica di tale filologo potete trovare molte informazioni persino sulla pagina di wikipedia, sito ben noto per la sua allergia alle ipotesi cospirative. Al link http://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Baldauf possiamo leggere che tale studioso nel 1902/1903 ha pubblicato due volumi di quella che doveva essere una serie di 4 tomi sulla Storia del Criticismo:


Baldauf è arrivato quasi alle stesse conclusioni dello scienziato francese Jean Hardouin sebbene abbia utilizzato un metodo differente, quello dell'analisi filologica. Baldauf ha studiato gli archivi del famoso monastero svizzero di St. Gallen (...) manoscritti che si presume e che si dice siano antichied ha affermato che essi erano per la maggior parte di composizione recente (...) Baldauf ha scoperto paralleli tra i libri storici del Vecchio Testamento ed i lavori del genere medioevale del romanzo da una parte e dell'Iliade di Omero dall'altra che erano abbastanza somiglianti da portarlo ad assumere che i testi sia dell'Iliade che della bibbia fossero risalenti al Medio Evo.


Baldauf riassume le sue ricerche con le seguenti parole seguenti: "I nostri romani e greci sono stati tutti umanisti italiani." Tutti essi – Omero, Sofocle, Aristotele, e molti altri "antichi" autori, così differenti nella nostra percezione, provengono dallo stesso secolo, il quattordicesimo e quindicesimo del rinascimento italiano. Baldauf afferma che l'intera storia degli antichi greci e romani - così come la "storia" biblica, che appare correlata ad essa entro una certa misura - è stata concepita ed introdotta dagli umanisti italiani, e dai loro colleghi e seguaci delle altre nazioni. L'umanesimo, egli afferma, ci ha dato un intero mondo antico di fantasia e la Bibbia, così come l'alto Medioevo [il periodo più antico del cosiddetto Medioevo - N.d.T.], che Baldauf considerava un'invenzione degli scrittori umanisti.
Inviato il: 29/6/2014 14:43
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  •  polaris
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#357
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A quanto pare nell'Almagesto di Tolomeo non ci sono solamente errori astronomici ma anche geografici.

Il fisico Lucio Russo - nel suo libro L'America dimenticata - sostiene che le fonti di Tolomeo conoscevano le Piccole Antille ma che queste conoscenze vennero perdute.

Intervista a Lucio Russo.
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Inviato il: 29/6/2014 15:22
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  •  Det.Conan
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#358
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Credo proprio che mi ritirerò dalla discussione per un po di tempo.
Vorrei puntualizzare che non credo a tutto quello che dice Fomenko.
Sulla parte ricostruttiva nutro seri dubbi e questo Impero slavo mi sta sinceramente sui coglioni
Però alcune conclusioni a cui è giunto per me sono definitive.
Ha portato una ventata di aria fresca e di sana critica storiografica sulle fonti.
Se ne sentiva la mancanza.
A presto.

P.s
Dal link di Polaris :

(p. 75) A metà del II secolo a.C. il mondo mediterraneo visse una catastrofe, culminata nel biennio 146-145, che, interrompendo bruscamente uno straordinario sviluppo plurisecolare, provocò una gravissima perdita di conoscenze e soprattutto di strumenti intellettuali. […]

(p. 88) La testimonianza forse più agghiacciante su cosa accadde ad Alessandria riguarda la sua istituzione culturale più famosa: la celeberrima Biblioteca. […] All’epoca della crisi era guidata da uno dei principali filologi dell’antichità: Aristarco di Samotracia. Un papiro proveniente da Ossirinco, che riporta l’elenco dei capi della famosa istituzione, ci informa che quando, nel 145 a.C., questi, con tutti gli altri intellettuali, fu costretto ad abbandonare Alessandria, alla direzione della Biblioteca fu chiamato a succedergli un […] ufficiale dei lancieri.

p. 98) La perdita delle conoscenze [geografiche] non riguardò solo le metodologie scientifiche della geografia matematica e della cartografia, ma anche informazioni qualitative su paesi e popoli, che spesso risalivano a epoche molto antiche. Il mondo mediterraneo si chiuse su se stesso e furono in larga misura dimenticate le conoscenze sulle regioni del mondo non incorporate nel dominio di Roma. Spesso scomparve, o sfumò nel leggendario, anche il ricordo dei viaggi del passato, che apparvero incredibili a chi non era più in grado di ripeterli. […]

E' proprio tutto questo che la Nuova Cronologia ribalta e fa rivedere con occhi diversi.
Nessuna perdita di conoscenze,nessun periodo oscuro,nessuna obliterazione..
Le età oscure (note a noi oggi) sono una invenzione che è servita per allungare a dismisura nel passato la storia conosciuta.
Inviato il: 29/6/2014 15:51
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#359
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La datazione indipendente delle mappe è una parte importante delle ricerche di Fomenko e Nosovski. La cartografia vera e propria si sarebbe sviluppata solo nel sedicesimo secolo. Prima di allora le rappresentazioni geografiche erano ancora molto grezze.

Questa per esempio sarebbe un "planisfero dipinto su una tavola di più di due metri di lato nel 1459 da fra' Mauro, nel convento di S.Michele di Murano a Venezia. Il planisfero tiene conto di tutte le nozioni geografiche note a quell'epoca"



Questa una carta del 1570:



Questa la Tabula Peutingeriana:



La Tabula fu infine stampata nel 1591 ad Anversa con il nome di Fragmenta tabulæ antiquæ dal famoso editore Johannes Moretus.

Il manoscritto è generalmente datato al XIII secolo. Sarebbe opera di un anonimo monaco copista di Colmar, che avrebbe riprodotto verso il 1265 un documento più antico.

Per quanto attiene a talune specifiche indicazioni, l'originale deve essere posteriore al 328, perché mostra la città di Costantinopoli, che fu fondata in quell'anno; mentre per altre (come ad esempio nella Pars IV - Liguria di Levante) potrebbe essere antecedente al 109 a.C. data di costruzione della Via Emilia Scauri, che non vi è indicata


Adesso guardiamo un planisfero di Tolomeo.

La Geografia è un trattato di Tolomeo, la cui riscoperta in Europa nel XV secolo dette un importante impulso al recupero dei metodi della geografia matematica e della cartografia



A quale delle 3 carte di prima vi sembra più simile?
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« Da oggi latini e romani sono lo stesso popolo » (Costantino Paleologo, I453)
Inviato il: 29/6/2014 16:46
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Re: La Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko
#360
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Per cui avrebbero costruito una città, Roma, l'avrebbero interrata sotto vari metri di terra per poi costruirci sopra fino ad avere quella attuale?

Il foro romano era praticamente tutto interrato. Ci coltivavano e ci facevano pascolare fino al 1800 (campo vaccino).
Vi pare che hanno costruito le rovine per poi interrarle?

Anche qui non sono esperto, ma non credo che poche centinaia di anni bastino ad interrare naturalmente una intera città...

Il foro si andò lentamente interrando e durante il Medioevo, utilizzato come pascolo per gli animali domestici e come terreno seminativo, prese il nome di "Campo Vaccino", tra il Campidoglio e il Colosseo, dove emergevano alcune rovine.

1820
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Chuang Tzu
Inviato il: 29/6/2014 19:47
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