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  Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#451
Mi sento vacillare
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Per Polonio
Sinceramente non vedo alcuna differenza tra Krishna e il Dio della Bibbia. Ricordati che veniva chiamato Signore degli eserciti e Krishna, fino a prova contraria, era sul carro di guerra di Arjuna e lo incitava a combattere. Ricordati, anche, che Krishna non è un dio qualsiasi, ma viene definito la Persona Suprema, il Dio di Brahma, di Rama, di Siva, ecc. Esattamente come il Dio del V.T.

Penso che nella Bagavad sia spiegato in maniera molto chiara perché Krishna incita Arjuna. Quelle spiegazioni possono valere anche per gli episodi della conquista della Terra promessa da parte di Giosuè. Si dimentica spesso che Dio, oltre ad usare misericordia per coloro che si convertono in tempo, vedere Niniviti, è “costretto” ad usare la giustizia per quelli che vengono definiti empi. Per non incorrere nelle punizioni minacciate è sufficiente ravvedersi in tempo.
Inviato il: 8/9/2011 23:06
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  •  Polonio
      Polonio
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#452
Mi sento vacillare
Iscritto il: 5/8/2009
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server, quello che capisci tu dell'induismo lo si potrebbe raccogliere nel retro di un biglietto da visita.
ti ripeto: se ti va cerca di capire, se no non ti sforzare, non cambia niente.

new, non c'è bisogno che mi dai del voi, io parlo per me stesso. quello di definire gli atei come un corpo unico e omogeneo è una semplificazione che può tornare comoda a te, ma che non ha niente a che vedere con la realtà.

spiritualità per me non esiste per come la intendi tu.
non esiste lo spirito, se è questo che stai cercando di carpirmi.
quello che tu chiami spiritualità è un senso di stupore estatico, come quando osservi il cielo di notte e intuisci all'improvviso le reali proporzioni delle cose.
è il senso di sbalordimento e vertigine che si prova quando si comprende finalmente qualcosa e, messo apposto quel tassello, il fiume delle implicazioni ti travolge.
può capitare in ogni momento, ma succede soprattutto quando si è molto concentrati, non importa su quale pensiero.
può capitare leggendo un libro, fissando una zanzara mentre ti punge, facendo modellismo, studiando, sul bus, facendo snorkeling.
è una sensazione che raramente si protrae intatta per più di un paio d'ore.
delle volte si hanno strascichi anche per una settimana. ma col tempo viene sempre riassorbita e non ne rimane che uno sfumato e vago ricordo.

la spiritualità è la "comprensione" che si affaccia per un istante di intùito molto intenso.
è quando per un attimo riesci a vedere uno scorcio di realtà per come veramente è, al di là del velo dell'illusione.
ma è anche quella una comprensione limitata, per quanto intensa possa essere.
non ne faccio una questione della massima importanza. la trovo molto piacevole e quando posso cerco di creare le condizioni per innescarla. ma il succo è altrove.



di tutto il resto abbiamo già parlato e stiamo in loop da un bel po'. capirete se ho perso la voglia di seguirvi. anzi, probabilmente non capirete nemmeno quello.
quando finalemente comincerete a farvi domande tutto sarà più chiaro.
fino ad allora, buona vita
Inviato il: 9/9/2011 0:11
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  •  RedPill
      RedPill
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#453
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
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Citazione:

NeWorld ha scritto:
In effetti in un primo momento Dio scelse il popolo di Israele come suo popolo. Ma è interessante notare che non chiuse MAI le porte a persone di altre nazioni tanto che la Bibbia parla di una "numerosa compagnia mista" (Esodo 12:38) e di "residenti forestieri o proseliti" che si erano uniti agli ebrei per adorare il loro Dio.

poi

Gesù parlò con molte persone in particolare in occasioni in cui le folle si radunavano intorno a lui.



NeWorld,
io suppongo che il dio che intendete voi sia un dio Universale.
Ripeto che se fossi un "non ebreo" che crede nel dio della bibbia sarei veramente un pazzo, posto che il dio della bibbia se ne frega altamente di me.
Ti faccio notare ancora una volta che l'atteggiamento degli Elohim nella bibbia è il seguente:
"cari ebrei, voi siete il popolo eletto. Quindi andate verso la palestina e occupate quella terra. Tutti i popoli che trovate lungo il cammino devono essere passati a fil di spada, donne e bambini compresi, perchè voi siete il popolo eletto e loro credono in alrti dei."

Come "apertura" non mi sembra male.


Per Gesù il discorso non cambia.
Un dio onnipotente ed universale manda suo figlio in una provincia dell'impero romano a predicare.
Visto che c'era, per lo meno poteva farlo nascere e predicare a Roma. Sicuramente avrebbe avuto molta più risonanza!
E comunque tu dici che ha parlato a "folle". Cosa significa? 50? 100? 500 persone?
Ti faccio notare che sul pianeta Terra ci sono circa 6.5 miliardi di persone.
Che dio universale è quello che fa conoscere suo figlio a 500 persone?

Peace
RedPill
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People are bloody ignorant apes.
Inviato il: 9/9/2011 9:22
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#454
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/5/2008
Da questo mondo (credo)
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Citazione:

sever ha scritto:
[...]Io ritengo che sono ispirate. Dovrai convenire che chiunque le abbia scritte non conosceva la teoria della relatività di Einstein.[...]

E neanche l'ha mai teorizzata, checché tu ne dica.
Citazione:
Nel Pentateuco si dice chiaramente che Mosè mise per iscritto la Legge e i precetti.

Sì, appunto, nel pentateuco; ma se noi dobbiamo stabilire se quello che c'è scritto nel pentateuco è vero o no, non puoi prenderlo subito come vero e partire in quarta.
Citazione:
Dunque, possiamo senz’altro dire che la composizione della Bibbia inizia già 1.200 anni prima di Cristo. Nell’arco dei secoli furono aggiunti gli altri libri, sia quelli di carattere storico, sia quelli profetici, sia quelli sapienziali. La Bibbia si è formata col tempo. La Bibbia è l’espressione dello sviluppo della coscienza del popolo ebraico. Bisogna immaginare il popolo ebraico come un bambino che cresce. A mano a mano che cresce si passa dal latte al cibo solido. Naturalmente parlo di cibo spirituale, di verità spirituali.[...]

La storia del bambino che cresce è semplicemente ridicola, dio avrebbe semplicemente potuto crearci pronti per tutte le rivelazioni di questo mondo. Però questo ragionamento rispecchia in maniera impressionante il tipo di ragionamento che potrebbe fare una persona mortale. Che la bibbia sia stata scritta da un mortale?
Citazione:
Dove voglio arrivare? Semplicemente a questo. Il popolo ebraico crebbe nella conoscenza nell’arco di mille e rotti anni e, infine, quando la coscienza di quel popolo era in grado di accogliere il Cristo, non la persona fisica, ma il Suo Messaggio, il messaggio d’Amore, il Figlio di Dio s’incarnò e divulgò la Buona Novella del Regno.

Eppure, come dirai anche tu, in pochi hanno accettato la buona novella, quindi tutta la preparazione assomiglia piuttosto ad una grande barzelletta che voi fedeli vi raccontate per spiegarvi la nascita di gesù dopo svariati anni che l'uomo calpestava la terra.
Citazione:
Come ben si sa, nonostante tutta la preparazione all’avvento del Messia da parte dei profeti, pochi, rispetto all’intero popolo, riconobbero e accettarono il Messia profetizzato. Ed erano stati preparati a questo evento!

Appunto, quindi o dio ha sbagliato i tempi per mandare gesù o ha sbagliato la preparazione del suo popolo (o il dio della bibbia non esiste), in ogni caso dio ha fatto un errore. Bell'esempio di perfezione e di onnipotenza.
Citazione:
Vogliamo ora pretendere che un popolo idolatra e feticista come quello arabo del tempo di Maometto accogliesse, di primo acchito, senza alcuna preparazione, il concetto di Gesù Messia, Figlio di Dio e Salvatore?

Sì, bastava che dio avesse compiuto qualche portentoso miracolo e il gioco era fatto, d'altronde se ci pensi gli ebrei erano più o meno nelle stesse condizioni quando si suppone sia nato gesù. Non solo, ci si potrebbe chiedere perché gli arabi erano idolatri e feticisti, dio non avrebbe potuto fermare le idolatrie sul nascere mandando qualcuno sin dall'inizio dei tempi?
Citazione:
E’ come pretendere che un bambino di otto anni possa comprendere, di colpo, di logaritmi, derivate e infiniti.[...]

Torniamo ai paragoni sbagliati. Se il maestro è onnipotente il bambino potrà risolvere benissimo quei problemi, non solo, ma ci si chiede come mai esistano quei problemi visto che li ha creati il maestro.
Citazione:
Intanto i musulmani non rinnegano l’esistenza di Gesù, anche se lo vedono come un semplice profeta, come Maometto e i profeti antichi. Quello di credere in Allah, l’unico e vero Dio, era un passo fondamentale, necessario per lo sviluppo spirituale di quanti si convertirono all’Islam. Il Corano NON serve a noi, cresciuti col Vecchio e Nuovo Testamento. Se noi paragoniamo a testi scolastici il loro contenuto, se abbiamo assimilato i loro insegnamenti, noi stiamo per raggiungere la maturità. Siamo alle soglie dell’università.[...]

A parte che tutto l'impianto sulla differenza di civiltà è una tua discutibile opinione, non sarebbe ora di mandare qualcuno nei paesi islamici per farli avanzare di grado? Oppure è troppo difficile inventarsi miracoli con il livello a cui è arrivata ora la scienza?
Citazione:
Se Dio avesse rivelato che Gesù Cristo era il Messia atteso, che era suo figlio, che era morto in croce per la salvezza del genere umano, che era Dio incarnato, ecc., Maometto avrebbe potuto dirgli: “Mi stai dicendo di diventare cristiano?”.

E dio avrebbe potuto rispondergli "sì, se vuoi salvarti devi diventare cristiano", ammesso che questo sia quello che vuole dio perché non mi pare che gesù volesse creare un'altra religione. Altrimenti avrebbe potuto dirgli "no, non serve" e amen.
Citazione:
Diventare veri cristiani, cioè amare il prossimo e Dio con tutto il cuore, deve essere una conquista personale e non frutto di una rivelazione bambinesca.[...]

Però gesù ha detto espressamente di amare il prossimo, giusto? Quindi non si capisce perché maometto debba sbattersi per la conquista personale come gli indiani d'america con la visione del grande spirito, mentre quelli che abitavano in un'altra regione del pianeta e più o meno allo stesso livello culturale possano usufruire della rivelazione bambinesca dopo una preparazione, che, come abbiamo visto, non è servita a un gran che. Fai prima a dire che dio aveva capito ormai che la preparazione non serviva e ha deciso di comunicare direttamente con un profeta, ma così salta la sua onnipotenza.
Citazione:
Dei dogmi cattolici accetto solo quello che dice che Gesù era vero Dio e vero uomo. Naturalmente non perché lo dice la chiesa, ma perché ci sono arrivato con i miei ragionamenti, studiando la Bibbia.

Ma non dicevi che il credere era una questione di sensazioni e di sentire? Ora si possono usare i ragionamenti?
Citazione:
Per quanto riguarda ciò che dice il Corano di Gesù, vale quanto detto sopra.

Invece no, non c'era affatto bisogno di inventarsi delle balle come quella del gesù sostituito (chissà poi con chi, immaginate la sorpresa del tizio a cui dicono "guarda gesù potrebbe anche creare un'immagine speculare di se stesso per ingannare i romani perché è onnipotente e sa fare un sacco di trucchetti con le carte, però la volontà di dio è quella di sostituirti con lui quindi ti faremo crocifiggere al suo posto")
Citazione:
Per coloro che hanno raggiunto una certa maturità spirituale non si pone il dubbio sulla reale natura di Gesù Cristo. Ripeto: il Corano serve per i bambini spirituali, per coloro che sono ai primi passi nella conoscenza spirituale.

Se così fosse tutti i popoli avrebbero avuto un corano, poi una bibbia, poi chissà cos'altro e sarebbe tutto specificato in tutti i testi, invece guarda che strano non si trova niente di tutto ciò.
Citazione:
Ti ricordo che la crescita avviene con la reincarnazione.[...]

Altra balla che hai dovuto inventarti interpretando allegramente chissà quanti versetti e che, se fosse vera, sarebbe spiegata a chiare lettere in tutti i testi che tu ritieni sacri.
A proposito, è possibile che tu ritenga ispirati tutti i testi che dicono di essere ispirati tranne il mio foglio di carta? Cos'è questa discriminazione? Protesto!

Citazione:

NeWorld ha scritto:
[...]Se non accettate nemmeno un "ipotesi", significa che valutate l'esistenza di un Dio come impossibile,e quindi rifiutate a priori una verifica (o ulteriore verifica,non so) e quindi mi chiedo perchè commentiate in questo topic[...]

Diciamo allora che abbiamo usato la parola ipotesi al posto del verbo supporre. Tu, nel commento 432, non facevi solo un'ipotesi, facevi una supposizione e da lì partivi con il tuo ragionamento per concludere che la bibbia era la via per conoscere dio, io poi ti sono venuto dietro usando nello stesso modo errato la parola ipotesi.
In realtà io posso ipotizzare benissimo l'esistenza di dio, ma questa resta un'ipotesi fino a che non vengono portate prove, le supposizioni, come quelle che hai fatto tu, non servono.
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William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 9/9/2011 12:43
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  •  Calvero
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#455
Sono certo di non sapere
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.............
......
.

Intanto il Topic continua a comprovare l'insensatezza logica e spirituale di questo Dio e di questa Bibbia:

- individui ridotti ai minimi termini che offendono loro stessi, sia dessimo per scontata una creazione del mondo, Divina; sia dessimo per scontata la Vita come un fenomeno che non avrebbe fautori divini. Comunque individui dediti alla mortificazione e alla dissoluzione di questo meraviglioso spettacolo chiamato Vita.

La fallacia che diviene Fede,
la paura che viene chiamata Spirito,
l'arroganza che si presenta come Libertà,
la presunzione che si impone come Logica.

Un "teatrino" pacchiano e oggettivamente immondo.


*e non sono un Ateo
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Inviato il: 9/9/2011 13:13
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#456
Dubito ormai di tutto
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Infosauro, mi sono piaciute molto le argomentazioni che hai usato nel tuo ultimo post.
E di piu' ancora l'esposizione, e' interessante e piacevole leggere quel post.
L'importante e' non limitarsi a leggerlo ma studiarlo.

Ciao
Inviato il: 9/9/2011 14:14
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#457
Mi sento vacillare
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Per Infosauro

Continuando il discorso sui significati reconditi delle Scritture, che possono rivelarsi solo ad un esame attento e privo di pregiudizi, ti sottopongo alcuni passi del Corano che dimostrano quanto detto. Inoltre dimostrano che chi non si ferma alla superficie può cogliere, dagli indizi, la verità nascosta dietro, o sotto, le parole. Come già detto altre volte, i Libri Sacri hanno una doppia valenza. C’è il significato letterale, quello che salta subito agli occhi del superficiale, e c’è quello spirituale, che può essere scorto da chi indaga, da chi cerca con spirito aperto.

Non sto affatto creando delle categorie. Sto solo facendo una constatazione in base alle mie esperienze. Ho compreso di non sapere nulla; ho compreso, ed è questa la mia unica certezza, che nei Libri Sacri c’è molto di più di quanto non si riesca ad afferrare.

E’ comunque palese che, solo chi è convinto della veridicità dei Libri, ne ricerchi il senso nascosto, come afferma anche il Corano. Vale questo discorso per i credenti delle varie religioni.

Tornando al Corano è facile dimostrare, almeno lo spero, che fra le sure vi è confermato proprio quanto afferma il Vangelo: Gesù è Dio, al pari del Padre. Questa “verità” è deducibile dagli indizi che lo stesso Corano dà. Quindi, mentre i bambini spirituali dell’Islam sono solo in grado di accettare che Gesù era un semplice profeta, gli adulti spirituali dell’Islam sono in grado di “vedere” e accettare nel loro intimo che Gesù, il Cristo, era uguale al Padre, quindi Dio in terra.

Dio pretende per sé soltanto l’adorazione e nelle sure appresso ciò viene confermato.
Sura 1,4: Te solo noi adoriamo e a Te solo noi ci rivolgiamo.
Sura 2,21: O uomini! Adorate il vostro Signore.
Sura 2,255: Adorate Dio! Non abbiate altro Dio all’infuori di Lui, l’Essere, l’Assoluto.

Nella sura 13,22 si legge: E’ forse Dio uguale alle sue creature?
Qui è implicito il concetto della superiorità del Creatore sulle sue creature. Da qui l’adorazione che spetta solo a Dio e a nessuna delle sue creature.
Nella sura 15,29 c’è scritto: “E quando gli avremo dato forma, soffieremo su di lui il Nostro Spirito…”.

Chiaramente risulta che Adamo fu creato da Dio, è quindi una sua creature. Perché allora Dio, dopo aver creato Adamo, ordina agli angeli di adorarlo? Non è Adamo una creatura? Infatti, nella sura 17,61 c’è: Quando ordinammo agli angeli: “Prosternatevi davanti ad Adamo”, essi obbedirono, salvo Iblis.

Perché mai gli angeli trasgrediscono il comandamento di adorare solo il Creatore? Dio si contraddice oppure li mette alla prova? Nessuna delle due. Infatti, nella sura 7,11 si legge: Abbiamo creato l’uomo e gli abbiamo dato forma, ordinando poi ai Nostri Angeli: “Prosternatevi davanti ad Adamo!”. Essi obbedirono eccetto Iblis, agendo così da empio e da iniquo”.

Se tutti gli angeli avessero sbagliato, l’unico giusto e fedele sarebbe stato Iblis. Ma costui viene definito empio e iniquo. La domanda legittima che viene spontanea è: perché gli angeli non trasgredirono il comandamento adorando Adamo, creatura di Dio? Questa domanda esige una risposta, altrimenti sembra che ci sia una contraddizione e il Corano perderebbe di credibilità. E la risposta si può trovare tra le pieghe stesse del Libro.

Si legge nella sura 2,31-32: Così Dio insegnò ad Adamo i Nomi delle Cose, DI TUTTE, poi lo presentò agli Angeli con queste parole: “Ditemi voi, se siete veritieri, i Nomi delle Cose!”. Essi risposero: “Sia lode a Te! Noi conosciamo SOLO quanto tu ci hai insegnato”.

Da quanto letto si arguisce che, avendo Dio insegnato ad Adamo il nome di TUTTE le cose, Adamo era uguale a Dio, era l’immagine di Dio. Infatti, gli angeli riconoscono di non conoscere tutto, ma solo ciò che Dio aveva insegnato loro. Quindi, la perfetta conoscenza di Adamo lo rendeva uguale a Dio. Ecco perché gli angeli non trasgrediscono il comandamento. Adorando Adamo adoravano Dio medesimo, perché Adamo era divenuto come il Dio che l’aveva creato.

Stabilita l’uguaglianza di Adamo con Dio passiamo alla conclusione. Ecco cosa dice la sura 3,59: Sappi che, presso Dio, Gesù è PARI all’Adamo da Lui creato dall’argilla colla parola “Sii”.

Se Adamo era uguale, pari a Dio, e Gesù è pari ad Adamo, Gesù è pari, uguale a Dio.

Il Corano insegna, per chi ha occhi per vedere, che Gesù Cristo era Dio. Altro che un semplice profeta!
Inviato il: 9/9/2011 17:14
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      infosauro
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#458
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

sever ha scritto:
[...]Come già detto altre volte, i Libri Sacri hanno una doppia valenza. C’è il significato letterale, quello che salta subito agli occhi del superficiale, e c’è quello spirituale, che può essere scorto da chi indaga, da chi cerca con spirito aperto.

Uno dei problemi della bibbia è proprio questo: perché sbattersi a ricercare i vari significati nascosti quando io ho a disposizione un'ampia letteratura umana, scritta da persone con nome e cognome, molto più chiara di quei libri?
C'è molta più saggezza in una riga di Voltaire che in tutti i testi sacri.
Citazione:
Ho compreso di non sapere nulla; ho compreso, ed è questa la mia unica certezza, che nei Libri Sacri c’è molto di più di quanto non si riesca ad afferrare.[...]

E il fatto che non si riesca ad afferrare dovrebbe essere considerato un altro errore di dio.
Citazione:
Quindi, mentre i bambini spirituali dell’Islam sono solo in grado di accettare che Gesù era un semplice profeta, gli adulti spirituali dell’Islam sono in grado di “vedere” e accettare nel loro intimo che Gesù, il Cristo, era uguale al Padre, quindi Dio in terra.[...]

Vale sempre quanto detto sopra e nel mio altro commento: se dio non è in grado di far capire a tutti subito non è onnipotente.
Citazione:
Chiaramente risulta che Adamo fu creato da Dio, è quindi una sua creature. Perché allora Dio, dopo aver creato Adamo, ordina agli angeli di adorarlo? Non è Adamo una creatura? Infatti, nella sura 17,61 c’è: Quando ordinammo agli angeli: “Prosternatevi davanti ad Adamo”, essi obbedirono, salvo Iblis.

Perché mai gli angeli trasgrediscono il comandamento di adorare solo il Creatore? Dio si contraddice oppure li mette alla prova?[...]

Oppure al tizio che ha scritto quella favola è sfuggito un errore? Troppo terrena come ipotesi?
Citazione:
E la risposta si può trovare tra le pieghe stesse del Libro.

Si legge nella sura 2,31-32: Così Dio insegnò ad Adamo i Nomi delle Cose, DI TUTTE, poi lo presentò agli Angeli con queste parole: “Ditemi voi, se siete veritieri, i Nomi delle Cose!”. Essi risposero: “Sia lode a Te! Noi conosciamo SOLO quanto tu ci hai insegnato”.

Da quanto letto si arguisce che, avendo Dio insegnato ad Adamo il nome di TUTTE le cose, Adamo era uguale a Dio, era l’immagine di Dio. Infatti, gli angeli riconoscono di non conoscere tutto, ma solo ciò che Dio aveva insegnato loro. Quindi, la perfetta conoscenza di Adamo lo rendeva uguale a Dio.

Ma dove sta scritto che conoscendo i nomi di tutte le cosa si diventa uguali a dio? E poi non mi sembra che adamo li conoscesse tutti, anzi la sua catalogazione degli animali mi sembra alquanto superficiale. Se la mettiamo su questo piano, Linneo e tutti i suoi studenti dovrebbero essere considerati delle divinità di molto superiori.
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Inviato il: 9/9/2011 18:03
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#459
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Per Infosauro

Cit: Altra balla che hai dovuto inventarti interpretando allegramente chissà quanti versetti e che, se fosse vera, sarebbe spiegata a chiare lettere in tutti i testi che tu ritieni sacri.

Ti riporto SOLO quattro passi della Bagavad Gita per dimostrarti che si parla a chiare lettere della reincarnazione. Io non interpreto niente. Sono i passi che parlano da sé.

Cap 2,13: Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.

Cap 2,22: Come una persona indossa abiti nuovi e lascia quelli usati, così l’anima si riveste di nuovi corpi materiali, abbandonando quelli vecchi e inutili.

Cap 4,5: Il Signore Supremo disse: Entrambi, tu e Io, abbiamo attraversato innumerevoli nascite. Io posso ricordarle tutte, ma tu non puoi, o vincitore del memico.

Cap 4,7: Ogni volta che in un luogo dell’universo la religione declina e l’irreligione avanza, o discendente di Bharata, Io vengo in persona.

Aggiungo solo questo: la Bagavad Gita è stata data da Krishna in persona, il Signore Supremo secondo la fede degli induisti.
Inviato il: 10/9/2011 14:11
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#460
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Genesi 6,4: “In quel tempo vi erano i giganti sulla terra…”.
I giganti erano presenti sulla terra prima del diluvio. Secondo il racconto biblico Noè, sua moglie e le mogli dei suoi tre figli furono le persone che si salvarono. L’umanità di oggi discende da loro.

“E le acque andarono aumentando sempre più sopra la terra, di modo che tutte le più alte montagne, che sono sotto il cielo, furono coperte. Le acque sorpassarono di quindici cubiti le vette dei monti e questi rimasero sommersi” Gen 7,19-20.

Il racconto è così dettagliato che tutto lascia pensare a un fenomeno globale, che interessò tutta il pianeta. La terra divenne una palla d’acqua. Naturalmente ci si chiede se una tale cosa possa essere possibile. Da dove mai è potuta arrivare tutta quell’acqua?

Intanto da Gen 7,11 veniamo a sapere che: “…in quel giorno tutte le fonti del grande abisso irruppero e le cateratte del cielo si aprirono, e piovve a dirotto sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti”. Questo passo viene confermato da 8,2: “…le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e cessò la pioggia dal cielo”.

Abbiamo, chiaramente, due fenomeni di portata eccezionale: Acque che provengono dal sottosuolo, dall’abisso, e acue che provengono dal cielo, sotto forma di pioggia. Come poté piovere per quaranta giorni e quaranta notti? Era una pioggia come la conosciamo noi, oggi? Cioè, erano acque che evaporavano e poi si condensavano? Certamente no, perché la quantità d’acqua che evaporava era identica a quella che precipitava. E allora?

Possiamo tentare una risposta leggendo Gen 2,5-6: “Poiché il Signore Iddio non aveva ancora fatto piovere sulla terra, né esisteva ancora alcun uomo da cui la terra venisse lavorata, ma un vapore saliva dal suolo e ne irrorava tutta la superficie”.

Quindi, sulla terra non pioveva e il suolo era inumidito dal vapore in sospensione. La terra era avvolta dal vapore in sospensione come Venere. E se, a causa di condizioni climatiche mutate, questo vapore cominciò a condensarsi e a cadere sotto forma di pioggia? E se questa pioggia di 40 giorni e 40 notti, unita all’acqua proveniente dall’abisso (oceani nelle viscere della terra?) hanno determinato l’innalzamento delle acque fino a quella incredibile altezza?

Certo, viene spontaneo dubitare che il racconto possa venire preso alla lettera e si propende per un fenomeno localizzato. Però non dobbiamo dimenticare che tutti i popoli della terra conservano il ricordo di questa immensa catastrofe e il ricordo del nome dei sopravvissuti. Se fosse stato un fenomeno parziale, come mai gli Amerindi, nelle loro mitologie dimostrano di conoscerlo? Evidentemente è molto più probabile che sia stato globale.

Noè e famiglia furono gli unici sopravvissuti? Se il fenomeno fu parziale evidentemente no. Ma anche perché vengono fatti i nomi dei sopravvissuti. Però, senza scomodare le varie mitologie, si può capire dalla stessa Bibbia che Noè e compagnia bella non furono gli unici a salvarsi. La Bibbia si interessa delle razze che derivarono da Sem, Cam e Jafet, tralasciando le altre. E’ molto probabile che per ogni razza allora esistente ci furono dei sopravvissuti.

Lo possiamo arguire proprio ricordando il passo che parla dell’esistenza dei giganti prima del diluvio. Se questi erano uomini di straordinaria statura, una razza completamente diversa dagli uomini comuni, come Noè e figli, è sicuro che anche qualcuno di loro si salvò. Infatti, li ritroviamo in Palestina al tempo di Giosuè e al tempo di Davide, che uccise Golia, alto non meno di 3 metri.

E’ la Bibbia stessa che parla.
Inviato il: 11/9/2011 22:35
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#461
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Sever:
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E’ la Bibbia stessa che parla.

Modalita' sarcastico ON
Ah Beh !!!! allora e' sicuramente tutto vero !!!!!!
Modalita' sarcastico Off
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

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Inviato il: 12/9/2011 12:49
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  •  Polipol
      Polipol
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#462
Ho qualche dubbio
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Citazione:

sever ha scritto:
Per Infosauro

Cit: Altra balla che hai dovuto inventarti interpretando allegramente chissà quanti versetti e che, se fosse vera, sarebbe spiegata a chiare lettere in tutti i testi che tu ritieni sacri.

Ti riporto SOLO quattro passi della Bagavad Gita per dimostrarti che si parla a chiare lettere della reincarnazione. Io non interpreto niente. Sono i passi che parlano da sé.

Cap 2,13: Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.

Cap 2,22: Come una persona indossa abiti nuovi e lascia quelli usati, così l’anima si riveste di nuovi corpi materiali, abbandonando quelli vecchi e inutili.

Cap 4,5: Il Signore Supremo disse: Entrambi, tu e Io, abbiamo attraversato innumerevoli nascite. Io posso ricordarle tutte, ma tu non puoi, o vincitore del memico.

Cap 4,7: Ogni volta che in un luogo dell’universo la religione declina e l’irreligione avanza, o discendente di Bharata, Io vengo in persona.

Non voglio entrare nel merito di questa discussione ma solo di quanto scritto in questo scambio.
Premetto che non voglio convincerti di alcunché, ma farti sapere che esistono diversi livelli di lettura riguardo a questo specifico argomento e persone all'interno della stessa ortodossia indù che la pensano in modo diverso da te. Il testo sacro è stato sempre accompagnato dall'insegnamento orale, per evitare interpretazioni fuorvianti.
In India spesso sono i Brahmani stessi a spiegare queste parole che hai riportato non in senso letterale. Secondo me quei versetti si prestano a differenti letture. Ad esempio non c'è un punto esplicito tra quelli da te riportati (magari ce ne sono altri altrove, non lo so), in cui si dice che dopo la morte si torna in un corpo umano, su questa terra. Si parla solo di "corpi", e noi non sappiamo che accezione da a questo termine il sanscrito.
Se fosse un termine analogo ebraico, ad esempio, si potrebbero aprire questioni molto lunghe (si pensi alla "resurrezione della carne")...
L'insegnamento orale, così come è riportato da molti maestri (non Yogananda o altri scrittori più o meno lodevoli di best sellers), riguarda la dottrina della trasmigrazione delle anime. Le anime dei morti passerebbero ad un altro CICLO di esistenza, differente da questo, che non possiamo immaginarci. E dato che non possiamo immaginarcelo, usiamo per descriverlo ciò che abbiamo a disposizione, cioè l'idea di corpo.
In più una Tradizione è un tutt'uno con la mentalità a cui si rivolge, si adatta, come un organismo. Può anche essere propedeutico il credere letteralmente alla dottrina della reincarnazione; così come può essere propedeutico in occidente credere in paradiso ed inferno come due luoghi distinti, con tutte le descrizioni anche "fisiche" che ne sono state fatte.
A ben vedere, inoltre, è circa dal 1800 che si è iniziato a parlare di reincarnazione. Prima la profondità di lettura dei testi, il modo in cui venivano tramandati e spiegati, non dava adito a certe confusioni...
Inviato il: 12/9/2011 13:38
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  •  RedPill
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#463
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Beh,
credo che sia abbastanza ovvio che tutti i testi (non solo religiosi) si prestino a diverse letture.
Ma un conto è parlare di parabole, di similitudini, di spiegazioni di qualcosa fatte da qualcuno.

Un altro conto è parlare di narrazioni di avvenimenti.

Nella bibbia, ad esempio, appaiono sia "metafore" che "fatti storici", a volte mescolati l'uno con l'altro.

Ma se la bibbia parla della prigionia del popolo Ebraico in Egitto, lo fa descrivendo dei FATTI STORICI come un qualunque testo storico.
Allora perchè non potrebbe descrivere altri avvenimenti con la stessa attendibilità? Perchè solo la prigionia in egitto si è realmente verificata mentre il resto è tutto allegorico?

Perchè siamo tutti d'accordo che quando la bibbia parla di prigionia in egitto parla proprio di un popolo prigioniero e non piuttosto dello spirito dei non credenti prigioniero di una falsa religione, o cose del genere?

Perchè quando la bibbia parla di fuga dall'Egitto siamo tutti d'accordo che si tratta proprio dell'esodo e non di una fuga dalla "schiavitù spirituale"?

Perchè questi fatti sono storici e sono da leggere letteralmente come realmente accaduti e tutto il resto no?


Peace
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Inviato il: 12/9/2011 14:04
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  •  infosauro
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#464
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

sever ha scritto:
[...]Ti riporto SOLO quattro passi della Bagavad Gita per dimostrarti che si parla a chiare lettere della reincarnazione. Io non interpreto niente. Sono i passi che parlano da sé.[...]

Io a dire il vero stavo parlando della bibbia.
Citazione:
Aggiungo solo questo: la Bagavad Gita è stata data da Krishna in persona, il Signore Supremo secondo la fede degli induisti.

Solto problema: e chi lo dice?
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Inviato il: 12/9/2011 17:20
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#465
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Per Red:
Sono d'accordissimo che tutti gli scritti sono soggetti a diverse letture. E' proprio per questo che le interpretazioni sono tante e magari contraddittorie.

I fatti storici narrati nella Bibbia sono reali, per me, ma sono anche rappresentazioni, esempi che servono da insegnamento.

La schiavitù del popolo ebraico può rappresentare, come dici giustamente, la schiavitù dell'uomo, dell'umanità all'ignoranza, al "peccato".

Il cammino del popolo ebraico verso la terra promessa può rappresentare il cammino dell'uomo, la sua evoluzione verso il conseguimento della sua divinità, verso il Regno di Dio, la vera Terra promessa.

Per Infosauro:
se interpreto i passi a modo mio non va bene. Se posto passi che parlano chiaramente di reincarnazione, non va bene. La reincarnazione la sostiene il commentatore della Bagavad Gita: Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, 32° maestro spirituale dopo Krishna.

Per Polipol:
immaginavo già, pur non essendo addentro nell'induismo, che ci fossero diverse interpretazioni dei passi, esattamente come avviene per la Bibbia e il Corano.

Ho riportato quei passi solo perchè il Maestro da me citato più sopra parla chiaramente di reincarnazione in corpi umani, a meno che l'individuo morto non sia così reprobo da essere punito con l'entrata in corpi di animali. Vedere l'episodio dei porci che si buttano in mare dopo che spiriti infernali vi entrano. Episodio narrato nei Vangeli.
Inviato il: 12/9/2011 20:34
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  •  RedPill
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#466
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Citazione:

sever ha scritto:
I fatti storici narrati nella Bibbia sono reali, per me, ma sono anche rappresentazioni, esempi che servono da insegnamento.

La schiavitù del popolo ebraico può rappresentare, come dici giustamente, la schiavitù dell'uomo, dell'umanità all'ignoranza, al "peccato".

Il cammino del popolo ebraico verso la terra promessa può rappresentare il cammino dell'uomo, la sua evoluzione verso il conseguimento della sua divinità, verso il Regno di Dio, la vera Terra promessa.



E' qui che sbagli caro sever.

La schiavitù in Egitto E' LA SCHIAVITU' IN EGITTO.
Chi l'ha scritta voleva tramandare ai posteri il racconto della schiavitù in Egitto.
SEI TU (ed altri) CHE DAI DELLE INTERPRETAZIONI NON AUTORIZZATE (dagli scrittori) DI UN RACCONTO STORICO.

I vari libri che narrano della prigionia nei campi di concentramento nazisti parlano di un fatto storico. E' chiaro che chiunque potrebbe leggerli in chiave spirituale, ma chi li ha scritti voleva tramandare la realtà di ciò che è accaduto.

Così è per la bibbia. Storie e leggende si intrecciano ma la fonte è comune: tramandare la storia di un popolo. Quindi l'unica lettura autentica è quella letterale. Le letture allegoriche possono essere migliaia e tutte diverse. Ma se parliamo della bibbia dobbiamo partire dal presupposto che chi l'ha scritta voleva tramandare una STORIA che contenesse delle INFORMAZIONI da TRAMANDARE ai discendenti del popolo ebraico.

Se tutto invece è da leggere in chiave allegorica la bibbia è un libro che non ha alcun valore posto che, alomeno negli ultimi 2000 anni è stato interpretato in decine di modi diversi a seconda delle esigenze.
E il bello è che nessuno può rivendicare la propria interpretazione come autentica, posto che un'interpretazione è di per sè PERSONALE.

A mio parere, le uniche cose da vedere in chiave puramente allegorica sono le vicissitudini che riguardano i patriarchi ed i numeri ad essi associati (la numerologia infatti riveste un ruolo importante nella bibbia).

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Inviato il: 13/9/2011 8:59
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  •  sever
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#467
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Per Red:
Cit: A mio parere, le uniche cose da vedere in chiave puramente allegorica sono le vicissitudini che riguardano i patriarchi ed i numeri ad essi associati (la numerologia infatti riveste un ruolo importante nella bibbia).

Con questa citazione, che condivido pienamente, mi dai lo spunto per dire quanto viene appresso e che pensavo di postare da tempo. Non è che la cosa sia fondamentale, ma siccome, per me, il caso non esiste...

Il popolo ebraico rimase schiavo in Egitto 400 anni; girovagò nel deserto per 40 anni; la vita di Mosè si divide nettamente in 3 periodi di 40 anni; Saul, Davide e Salomone regnarono per 40 anni; Gesù, dopo il battesimo, rimase nel deserto per 40 giorni. Ripeto: questo non può essere una coincidenza.

In base al numero 40, ho dedotto che Gesù cominciò la sua attività pubblica all'età di 36 anni; predicò la Buona novella per 4 anni e peregrinò nel "deserto" di questa terra per 40 anni, esattamente come gli Ebrei nel deserto. Se il numero 40 è così costante nella storia ebraica, il numero 30 e il 33 non avrebbero alcun senso.

La fuga in Egitto, quando era bambino, dovrebbe essere durata 4 anni, un sottomultiplo di 400. Gesù ritornò in Palestina, dopo la morte di Erode, all'età di 6 anni.

Abbiamo, secondo il mio punto di vista, storia e rappresentazione, ovverossia esempio.

Ripeto che anche per me i fatti narrati nella Bibbia sono fatti storici, ma sono raccontati proprio perchè siano d'insegnamento ai posteri. L'allegoria riguarda la lezione che si può ricavare da quel determinato fatto storico.

Esempio: cosa vuole dirci la Bibbia quando racconta della distruzione di Sodoma e Gomorra? Non vuole forse dirci di fare attenzione a non commettere le stesse nefandezze che commettevano quelli per non fare la loro stessa fine? Perchè Dio, giustizia imparziale, dovrebbe risparmiare coloro che, oggi, fanno le medesime cose?

Dobbiamo meditare sul messaggio fondamentale della Bibbia: non comportatevi come quelli, perchè farete la stessa fine. Le bombe atomiche le abbiamo inventate noi.
Inviato il: 13/9/2011 9:27
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  •  RedPill
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#468
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Citazione:

sever ha scritto:
Esempio: cosa vuole dirci la Bibbia quando racconta della distruzione di Sodoma e Gomorra? Non vuole forse dirci di fare attenzione a non commettere le stesse nefandezze che commettevano quelli per non fare la loro stessa fine? Perchè Dio, giustizia imparziale, dovrebbe risparmiare coloro che, oggi, fanno le medesime cose?

Dobbiamo meditare sul messaggio fondamentale della Bibbia: non comportatevi come quelli, perchè farete la stessa fine. Le bombe atomiche le abbiamo inventate noi.



D'accordissimo!
Il principio della "storia maestra di vita" è chiaro.
Ma proprio per questo dobbiamo partire dal presupposto che LA STORIA è realmente accaduta.

Quando Mosè parla con un essere che fa certe cose e si comporta in un certo modo, la bibbia ce lo descrive come un fatto realmente accaduto.
Sodoma è stata realmente distrutta.
Le guerre con gli altri popoli sono realmente accadute.
La conquista di città e villaggi è realmente avvenuta.
Le cose che fanno gli Elohim sono realmente state FATTE.
Perchè tutto è sia reale che metaforico mentre ciò che riguarda gli Elohim è solo metaforico?

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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#469
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Per Red:
Cosa intendi per le cose fatte dagli Elohim? Per Elohim intendi gli dèi pagani? Intendi creatori di stelle e pianeti?
Inviato il: 13/9/2011 12:31
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  •  RedPill
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#470
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No, intendo gli Elohim della bibbia.
Intendo la lettura letterale che ne dà Biglino.

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Inviato il: 13/9/2011 14:29
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#471
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Il popolo ebraico rimase schiavo in Egitto 400 anni; girovagò nel deserto per 40 anni; la vita di Mosè si divide nettamente in 3 periodi di 40 anni; Saul, Davide e Salomone regnarono per 40 anni; Gesù, dopo il battesimo, rimase nel deserto per 40 giorni. Ripeto: questo non può essere una coincidenza.


non è una coincidenza ma solo una tua invenzione del momento.
Nessun testo storico potrebbe darti ragione.



Citazione:

In base al numero 40, ho dedotto che Gesù cominciò la sua attività pubblica all'età di 36 anni; predicò la Buona novella per 4 anni e peregrinò nel "deserto" di questa terra per 40 anni, esattamente come gli Ebrei nel deserto. Se il numero 40 è così costante nella storia ebraica, il numero 30 e il 33 non avrebbero alcun senso.


si deduce che hai letto pochissimo e non hai approffondito. Fai solo delle congetture senza sapere da che data partire per giunta.


Citazione:
La fuga in Egitto, quando era bambino, dovrebbe essere durata 4 anni, un sottomultiplo di 400. Gesù ritornò in Palestina, dopo la morte di Erode, all'età di 6 anni.

Abbiamo, secondo il mio punto di vista, storia e rappresentazione, ovverossia esempio.

hai solo tratto delle conclusioni senza alcuna data certa e quindi l'esempio è sbagliato.

Citazione:


Ripeto che anche per me i fatti narrati nella Bibbia sono fatti storici, ma sono raccontati proprio perchè siano d'insegnamento ai posteri.

i fatti storici hanno delle datazioni certe e non vengono raccontati per essere di insegnamento ai posteri.
Molti libri della bibbia sono stati tolti e altri banditi e li hanno tolti senza pensare ai posteri. Non c'è nessuno insegnamento nel sottrarre il sapere alla gente e tantomeno ai posteri.
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Inviato il: 13/9/2011 15:11
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#472
Mi sento vacillare
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Citazione:

redna ha scritto:
Molti libri della bibbia sono stati tolti e altri banditi e li hanno tolti senza pensare ai posteri. Non c'è nessuno insegnamento nel sottrarre il sapere alla gente e tantomeno ai posteri.


Porca paletta! Mi tocca quotare una frase di redna.
Ciò non toglie il fatto che con i suoi modi abbia rotto il cazzo!

Cara redna,
riesci a discutere senza sentenziare?


Peace
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Inviato il: 13/9/2011 15:28
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#473
Sono certo di non sapere
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Cara redna, riesci a discutere senza sentenziare?


ti stai rincoglionendo?

NON STAVO RISPONDENDO A TE!!!

Guarda prima di rispondere e non mettere il solito disco del cazzo che fa schifo!!!!



Citazione:

Ma proprio per questo dobbiamo partire dal presupposto che LA STORIA è realmente accaduta.


e questo lo hai scritto tu. Pertanto è evidente che sei del tutto rincoglionito e che non sai nemmeno quello che scrivi.

Molti libri della bibbia sono stati tolti e altri banditi e li hanno tolti senza pensare ai posteri. Non c'è nessuno insegnamento nel sottrarre il sapere alla gente e tantomeno ai posteri.
pertanto continuo a dire ad affermare quello che ho già scritto che tu probabilmente hai delle grosse difficoltà a capire fermandoti a pensare che questa è una sentenza. Da bravo pecorone incallito.
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Inviato il: 13/9/2011 15:44
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#474
Mi sento vacillare
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Citazione:

redna ha scritto:
ti stai rincoglionendo?

NON STAVO RISPONDENDO A TE!!!

Guarda prima di rispondere e non mettere il solito disco del cazzo che fa schifo!!!!



Redna,
sei in mestruo perenne???

Da quando in qua posso quotare solo un intervento in risposta a me?
Mi sembra che il tuo fosse un post e non un messaggio privato!

Prendi un moment redna!

In merito al tuo sentenziare non mi riferivo a quella frase ma alle tue risposte da saccente.

P.S. non dirmi che sono rincoglionito, perchè questa potrebbe sembrare un'offesa, se solo fosse scritta da una persona sana di mente...


Peace
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Inviato il: 13/9/2011 17:25
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#475
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Redna,
sei in mestruo perenne???


sei tu perennemente scemo e lo si nota in ogni tuo post.

Pertanto non continuare su questo tono.

Citazione:

Da quando in qua posso quotare solo un intervento in risposta a me?


lo puoi quotare magari senza aggiungerci scemenze come fai sempre.

Se quoti come un normale utente è un'altra cosa.

Se quoti scrivendo scemenze nei mei confronti non te lo permetto.
Datti una regolata senza pensare al mestruo quando tu continui a parlar del tuo cazzo tanto per darti arie.


Citazione:

In merito al tuo sentenziare non mi riferivo a quella frase ma alle tue risposte da saccente.

il saccente sei tu che dai del saccente ad altri quanto non sai rispondere.
Ti stai nascondendo dietro un dito, da coniglietto spaurito.

Citazione:

P.S. non dirmi che sono rincoglionito, perchè questa potrebbe sembrare un'offesa, se solo fosse scritta da una persona sana di mente...

coniglietto la persona NON sana di mente l'unica che conosci sei proprio tu.
Degli altri è meglio se non tocchi questo tasto perchè potresti avere dei guai. Coniglietto avvisato, ecc..... ecc....
Inisisto che ti stai rincoglionendo, ci sono tutti i segni.
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Inviato il: 13/9/2011 17:48
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#476
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Redna e RedPill:

Ma vi dovete per forza insultare ??
Gia' non si riesce a venirne a capo in una discussione normale!!
Se poi si passa agli insulti non c'e' piu' speranza..
Vi invito cortesemente ad abbassare i toni e a riprendere la conversazione
pacatamente !!!
Fate come me :
In casi come questo io dico sempre che c'e' stato un malinteso !!!
Capito mi avete ? Ve lo chiedo come cortesia sia chiaro !!!!
Sono certo che se vi impegnate ci riuscite..
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Inviato il: 13/9/2011 18:36
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#477
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Per Red:

Già in un post precedente ho chiarito il mio punto di vista sugli Elohim, supportato da Benitoche. Noi viviamo dentro a ciò che chiamiamo Cosmo. Il creatore di questo Cosmo è Dio, il Dio degli dèi, il Signore dei signori, la Persona Suprema di questo Cosmo. Gli Elohim sono ministri di questo Signore supremo e svolgono determinati compiti, come quello di controllare che le leggi di equilibrio non vengano sconvolte e possano portare alla distruzione, o di un pianeta , o di un sistema solare o di una galassia.

Ripeto che non credo affatto che siano in grado di creare soli, pianeti e galassie. Questa è una prerogativa del Signore supremo. Se così non fosse, avremmo in un Cosmo più Esseri della stessa potenza e grado.

Ti faccio un paragone. Tu sei il Signore Supremo del tuo corpo, che è un cosmo in miniatura. Tutti gli esseri che vivono dentro di te, immaginando che abbiano coscienza, sono a te subordinati. Se ci fosse uno solo pari a te, sareste in due e questa si chiamerebbe possessione. Come nel corpo umano abita un solo Io, così nel Cosmo abita un solo Dio, un solo Signore supremo.

Con ciò non voglio dire che non possano creare. Possono, per esempio, creare piante, animali, e altre creature di natura inferiore. Ma, secondo il mio modesto parere, non possono essere i creatori dell’uomo. Questa è una esclusiva prerogativa di Dio, il Signore degli Elohim.
Inviato il: 13/9/2011 21:06
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#478
Sono certo di non sapere
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DjGiostra, hai letto bene? Quindi se hai letto bene non parlare al plurale.

Se parli al plurale non sei obiettivo ma sei di parte.

Cerca di leggere bene prima e chi ha insultato e non mi pare che qualcuno abbia rimproverato chi ha continuato a dire per molti post che gli ho rotto il cazzo!!!

Cerca di capire che fai anche tu una figura meschina come chi insulta.

Non ti conviene.

Attendo sempre una risposta del post 467 in cui qualcuno ha fantasticato cose senza alcun riscontro.Probabilmente in un periodo di crisi mistica galoppante che perdura da tempo e che continua nel post 477......più superba che pria!!!
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Inviato il: 13/9/2011 21:17
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#479
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Per Redna:
non condivido un'acca di quello che dici. Quali date pretendi? Vuoi il giorno, il mese e l'anno di nascita di Gesù Cristo? Ho semplicemente seguito il discorso di Red sulla numerologia. Siccome condivido questo aspetto, visto anche l'abbondanza del 40 nella storia ebraica, ho fatto conoscere una mia supposizione.

Se per te è una emerita sciocchezza, cosa posso farci io? E' un parere come un altro. Anzi, visto che ci sono, ti dico che anche il numero 70 è un altro numero "chiave" nella storia degli Ebrei.

Rimasero in esilio a Babilonia per 70 anni; la distruzione di Gerusalemme avvenne nel 70 d.C. In base a questo numero, ipotizzo guai grossi per Israele nel 2018, 70 anni dopo la fondazione dello stato ebraico.
Inviato il: 14/9/2011 0:23
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#480
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Citazione:

sever ha scritto:
Gli Elohim sono ministri di questo Signore supremo e svolgono determinati compiti, come quello di controllare che le leggi di equilibrio non vengano sconvolte e possano portare alla distruzione, o di un pianeta , o di un sistema solare o di una galassia.


Quindi toriniamo al problema di fondo.
Esiste almeno uno di questi Elohim che si è ribellato e che sta facendo le scarpe a dio da xmila anni.

Quindi dio non riesce a contrastare la forza di questo Elohim (male).
Ergo: Dio non è onnipotente.

Oppure: Dio è onnipotente ma vuole che questo Elohim continui a distruggere l'armonia cosmica.
Ergo: Dio non è buono.

Oppure: non esiste alcun "sottosegretario di dio" ma gli Elohim sono molti e diversi tra loro, con più o meno gli stessi poteri.
Ergo: Dio non è l'essere supremo ma uno degli esseri superiori.

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