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  Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

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  •  Calvero
      Calvero
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#361
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:


Prova a proporre al re di quella tribù, una donna alla Kate Moss... te la tira dietro!!!



Ma te la tiro dietro anche io!!!

AH! non ci sono più le donne di una volta!

.. e neanche le mezze stagioni!
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/9/2011 12:48
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#362
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
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Citazione:

RedPill ha scritto:
comunque torniamo a Dio?

Peace
RedPill


Non ho mai smesso di trattare l'argomento,aspetto solo che commenti il mio post n345 con maggiore attenzione
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 2/9/2011 15:15
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  •  RedPill
      RedPill
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#363
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
Da
Messaggi: 729
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Citazione:

benitoche ha scritto:
Citazione:

RedPill ha scritto:
comunque torniamo a Dio?

Peace
RedPill


Non ho mai smesso di trattare l'argomento,aspetto solo che commenti il mio post n345 con maggiore attenzione



COSAAAAA????
L'ho letto la prima volta e non ci ho capito una mazza.

L'ho letto la seconda volta ...
ed ho capito che la prima volta ci avevo capito un po' di più.

L'ho letto la terza volta ....
ma figurati se l'ho letto la terza volta!!!! Inutile, prolisso ed incomprensibile.


Come si diceva negli anni novanta: Benitoche, parla potabile!


Peace
RedPill
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People are bloody ignorant apes.
Inviato il: 2/9/2011 15:58
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#364
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/8/2008
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Il termine ateo significa senza Dio. Nell'accezione corrente significa chi non crede in Dio. Se Dio, viene insegnato, è spirito, significa non credere nello spirito, cioè quell'essenza immortale ed eterna.

Se l'uomo è, per l'ateo, solo un ammasso di cellule e il suo pensiero è frutto del lavoro dei neuroni, debbo per forza dedurre che, secondo quanto crede l'ateo, quando il corpo muore e si disintegra, disintegrandosi anche il cervello che produceva il pensiero, nulla resta di colui che è vissuto e si è chiamato Mario.

Affinchè ci sia la sopravvivenza di "qualcosa" è necessario ammettere che il pensiero non nasce dal cervello, ma da "qualcosa" di immateriale, immortale. L'unica cosa che può essere immortale è lo spirito, l'intelligenza, la coscienza.

Per Infosauro:

La storia di Salomone è narrata nei libri di carattere storico. Divenuto re quando era giovinetto, chiese a Dio di donargli sapienza per guidare al meglio il suo popolo. Siccome non chiese né oro né argento e nemmeno la morte dei suoi nemici, Dio gli diede una sapienza che nessun uomo ebbe mai e mai nessun uomo avrà, secondo quanto si legge. I libri che parlano di Salomone non li scrisse lui. Forse scrisse l'Ecclesiaste, ma gli studiosi non sono d'accordo.
Inviato il: 2/9/2011 16:05
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  •  RedPill
      RedPill
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#365
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
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Citazione:

sever ha scritto:
Se l'uomo è, per l'ateo, solo un ammasso di cellule e il suo pensiero è frutto del lavoro dei neuroni, debbo per forza dedurre che, secondo quanto crede l'ateo, quando il corpo muore e si disintegra, disintegrandosi anche il cervello che produceva il pensiero, nulla resta di colui che è vissuto e si è chiamato Mario.


Io credo in questo.
E credo anche che io tu, Calvero e soprattutto Benitoche, siamo tutti humus per i fiori.

P.S. Mi scrivi esattamente a cosa servirebbe uno spirito, posto che non lo si può percepire con i sensi e sopratutto un essere con spirito (ad esempio un uomo) ed un essere senza spirito (ad esempio una rana) si comportano allo stesso modo nel complesso della meccanica terrestre, ovvero lo spirito non modifica il corso degli eventi, non interagisce con il flusso degli eventi, ecc?

Peace
RedPill
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Inviato il: 2/9/2011 16:38
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#366
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Sever:
Che cazzo ti sei fumato ?????
Viene insegnato che dio e' spirito ma non l'unico spirito !!!!!!
Io non credo nel dio onnipotente perfetto misericordioso che bene
o male tutti i credenti credono !!!!!!
Credo che l'uomo sia un essere spirituale ma che non ha niente a
che vedere con dio !!!
Porca troia !! hai finito di dire cosa pensano gli altri e di partire da
presupposti sbagliati ???
Io apetto ancora una rettifica !!!!!!!!!!
Cazzo ma ce n'e' in giro di gente strana !!!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 2/9/2011 16:56
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#367
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Sever:
Citazione:
La storia di Salomone è narrata nei libri di carattere storico. Divenuto re quando era giovinetto, chiese a Dio di donargli sapienza per guidare al meglio il suo popolo. Siccome non chiese né oro né argento e nemmeno la morte dei suoi nemici, Dio gli diede una sapienza che nessun uomo ebbe mai e mai nessun uomo avrà, secondo quanto si legge. I libri che parlano di Salomone non li scrisse lui. Forse scrisse l'Ecclesiaste, ma gli studiosi non sono d'accordo.

Come dire: Salomone era piu' uguale degli altri !!!!!!!!!!!!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
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Inviato il: 2/9/2011 16:57
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#368
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

sever ha scritto:
[...]Per Infosauro:

La storia di Salomone è narrata nei libri di carattere storico. Divenuto re quando era giovinetto, chiese a Dio di donargli sapienza per guidare al meglio il suo popolo. Siccome non chiese né oro né argento e nemmeno la morte dei suoi nemici, Dio gli diede una sapienza che nessun uomo ebbe mai e mai nessun uomo avrà, secondo quanto si legge. I libri che parlano di Salomone non li scrisse lui. Forse scrisse l'Ecclesiaste, ma gli studiosi non sono d'accordo.

E come fai ad esserne sicuro?
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"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Inviato il: 2/9/2011 17:46
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  •  Polonio
      Polonio
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#369
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Citazione:
La storia di Salomone è narrata nei libri di carattere storico. Divenuto re quando era giovinetto, chiese a Dio di donargli sapienza per guidare al meglio il suo popolo. Siccome non chiese né oro né argento e nemmeno la morte dei suoi nemici, Dio gli diede una sapienza che nessun uomo ebbe mai e mai nessun uomo avrà, secondo quanto si legge. I libri che parlano di Salomone non li scrisse lui. Forse scrisse l'Ecclesiaste, ma gli studiosi non sono d'accordo.


sever, mettiamo che ci siamo tu e io.
io non credo in dio, tu ci credi.
io, preso da empatia per il genere umano e la sua condizione, comincio a domandarmi se ci sia un modo per portare felicità e benessere a tutti. e allora rimugino, medito, faccio esperienza e ragiono sull'esperienza fatta...
un giorno dato che sono molto intelligente (è solo un esempio, io non sono intelligente) arrivo a trovare la risposta, divengo un saggio.

tu, che credi in dio, vedendomi contrito nelle mie riflessioni, scambi la mia meditazione per preghiera rivolta ad un'entità soprannaturale (alla quale, come abbiamo detto, io invece non credo).
riconoscendomi infine saggio "deduci" che il dio nel quale tu credi mi abbia fatto la grazia.
scrivi la mia storia... e ovviamente travisi i fatti a fronte delle tue convinzioni.

la domanda in pratica è: chi ha detto che la saggezza di salomone derivasse da dio? salomone ha scritto di suo pugno qualcosa tipo "ho pregato tanto dio ed egli mi ha reso saggio"?


poi avrei una riflessione a parte da fare:
hai mai pensato che se fossi nato in egitto saresti mussulmano e ora staresti facendo la disamina del corano?
o che se fossi nato in tibet saresti buddhista e ora ci staresti facendo una esegesi del bardo thodol?
o che se fossi nato in india ora staremmo discutendo di induismo e della bagavad gita?
e non venirmi a dire che il concetto di dio è lo stesso per tutti, perché non è affatto così.
il buddhismo, per citare l'estremo, non prevede alcun dio.

ci hai mai pensato?
Inviato il: 2/9/2011 18:06
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#370
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

RedPill ha scritto:
Io credo in questo.
E credo anche che io tu, Calvero e soprattutto Benitoche, siamo tutti humus per i fiori.

P.S. Mi scrivi esattamente a cosa servirebbe uno spirito
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RedPill


A pensare che tutti diverremo humus,la rana non lo fà
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soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 2/9/2011 18:07
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#371
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Per Red:
Un essere spirituale, come l’uomo, pensa e poi agisce. Come fai a dire che l’uomo non interagisce e quindi non modifica il corso degli eventi? Ogni tua azione influenza il corso degli eventi. Tu puoi fare una carezza oppure mollare un pugno. Gli eventi successivi dipendono dalla tua azione.

Se poi per eventi intendi fenomeni naturali o eventi storici , anche lì il tuo pensiero, unito a quello di altri, può influenzare il corso degli eventi. Il pensiero è energia e questa energia può smuovere le montagne. Basta crederci.

Con gli occhi fisici lo spirito non può essere percepito. Solo l’occhio spirituale può percepire lo spirituale. L’uomo agisce per volontà, se è nel pieno delle sue facoltà mentali; la rana e tutti gli animali agiscono per “istinto”. L’uomo è un essere spirituale individuale, provvisto di coscienza individuale. Gli animali sono guidati dall’anima di gruppo, quindi sono sprovvisti di coscienza individuale. Dimenticavo di aggiungere che SECONDO ME è così.

Per Dj:
Come fai a sostenere che i miei presupposti sono sbagliati? Da dove attingi tanta certezza? Dalle tue convinzioni?
Se il tuo corpo deriva da quello di tuo padre e quello di tuo padre da quello del nonno e quello di tuo nonno da quello del tuo bisnonno…arriviamo ad Adamo e, per ora fermiamoci qui. Secondo me Dio ha creato il corpo di Adamo.

Se tu sei un essere spirituale devi derivare da un altro essere spirituale il quale a sua volta deriva da un altro essere spirituale…e così arriviamo, sempre secondo me, a Dio, cioè a colui che è l’origina di tutti gli altri esseri spirituali, sempre SECONDO ME. A meno che tu non voglia sostenere che lo spirito si è creato da sé o che è spuntato dal nulla, per puro caso.

Per Info:
Cit: E come fai ad esserne sicuro?
Secondo me i fatti narrati nella Bibbia sono veri.


Per Calvero:
conosco bene i TdG perché ci discuto spesso. So con certezza che non credono nella sopravvivenza. Per loro con la morte cessa ogni pensiero, ogni attività di colui che è morto. Dopo morti non si è più coscienti di nulla, perché per loro ciò che ci anima è una energia che ritorna a Dio che l’ha data al momento della nascita.

Da ciò arrivano a credere che Dio, alla fine dei tempi, quando ci sarà la risurrezione dei corpi, dovrà far “risorgere” anche l’anima, lo spirito che era vissuto in un determinato corpo, ridonandogli tutta la memoria perduta. Ciò Dio dovrà farlo per tutti i miliardi di persone che sono vissute sulla terra dalla creazione di Adamo in poi. Qualcuno ha ipotizzato che sono vissute sulla terra almeno 70 miliardi di persone! Quanti altri miliardi vivranno ancora fino al tempo della risurrezione?

Spero proprio di non essere presente, perché la calca sarà indescrivibile. Speriamo che non resti attaccato addosso l’odore della putrefazione.
Inviato il: 2/9/2011 21:43
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#372
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Sono molti i passi, in tutta la Bibbia, dai quali si può arguire, secondo me, che lo spirito umano sopravvive dopo il distacco dal corpo fisico. Famosa è la parabola di Lazzaro e del ricco Epulone, che Gesù raccontò per far intendere quale sorte avrà ciascuno dopo la morte a seconda delle loro azioni.

Tralasciando cosa sia realmente l’inferno o il paradiso, ciò che si ricava, secondo me, è che lo spirito sopravvive. Il Signore, che secondo quanti credono, era la verità, mai avrebbe indotti a far credere alla sopravvivenza se questa non fosse vera. Avrebbe deliberatamente indotti moltissimi in errore.

Questo passo di 1° Samuele 28,11-15 è chiaro: Allora la donna gli disse: “Chi debbo farti salire?”. Ed egli: “Fammi salire Samuele”. E quando la donna vide Samuele levò un gran grido… Il re le disse: “Non temere, ma che vedi?”. E la donna a Saul: “Vedo un essere sovrumano che esce di sotto terra”. Ed egli a lei: “Che forma ha?”. Ella rispose: “E’ un vecchio che sale ed è avvolto in un mantello”. Allora Saul comprese ch’era Samuele…E Samuele disse a Saul: “Perché mi hai tu disturbato, facendomi salire?”.

Qui si parla chiaramente di sopravvivenza, secondo me.
Ez 32,21: Gli eroi più gagliardi con i suoi ausiliari, di mezzo al soggiorno dei morti GLI DIRANNO: sono discesi, giacciono con gli incirconcisi, trafitti di spada.

Può chi non esiste più parlare?

Secondo me i TdG sbagliano di grosso a non credere nella sopravvivenza.
Soprattutto perchè loro dicono di credere bella Bibbia, Parola di Dio.
Inviato il: 2/9/2011 21:50
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#373
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Sever:
Fare un parallero tra corpo e spirito mi sembra un po' impossibile !!!

Citazione:
Se il tuo corpo deriva da quello di tuo padre e quello di tuo padre da quello del nonno e quello di tuo nonno da quello del tuo bisnonno…arriviamo ad Adamo

Troppa sicumera !!! prove dell'esisternza di adamo non ne esistono !!!!
Quindi il presupposto non e' comprovato !!!

Citazione:
Se tu sei un essere spirituale devi derivare da un altro essere spirituale il quale a sua volta deriva da un altro essere spirituale…e così arriviamo, sempre secondo me, a Dio

E chi lo dice ????
E anche se fosse, chi ti dice che questo spirito di origine sia dio =??

Citazione:
A meno che tu non voglia sostenere che lo spirito si è creato da sé o che è spuntato dal nulla, per puro caso.

A meno che un par di balle !!!!!!
Io non sostengo un bel nulla !! io credo che l'essere umano e' un essere
spirituale ma da dove venga lo spirito io non lo so' !!!!!!
Dubito fortemente che pero' che venga da un essere come dio per motivi
abbondantemente argomentati !!!!!
Tu continui a mettere in bocca parole alla gente che non hanno mai
detto !!!!!

Citazione:
Secondo me i fatti narrati nella Bibbia sono veri.

Dimostralo corroborandoli con altri testi non biblici !!!!!


Citazione:
conosco bene i TdG

Anche io liconosco bene ( I miei suoceri lo sono !!!) e ti posso dire che
non sanno neanche loro in cosa credono perche' la torre di guardia
cambia parlare come cambia il vento !!!!!!!!!
Chiedi a loro se conoscono il fondatore della Watchtower e che cosa
predicava !!! o ad esempio il primo significato del 1914.. molti non lo sanno..
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Inviato il: 2/9/2011 22:05
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  •  RedPill
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#374
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Citazione:

sever ha scritto:
Per Red:
Un essere spirituale, come l’uomo, pensa e poi agisce. Come fai a dire che l’uomo non interagisce e quindi non modifica il corso degli eventi? Ogni tua azione influenza il corso degli eventi. Tu puoi fare una carezza oppure mollare un pugno. Gli eventi successivi dipendono dalla tua azione.

Se poi per eventi intendi fenomeni naturali o eventi storici , anche lì il tuo pensiero, unito a quello di altri, può influenzare il corso degli eventi. Il pensiero è energia e questa energia può smuovere le montagne. Basta crederci.

Con gli occhi fisici lo spirito non può essere percepito. Solo l’occhio spirituale può percepire lo spirituale. L’uomo agisce per volontà, se è nel pieno delle sue facoltà mentali; la rana e tutti gli animali agiscono per “istinto”. L’uomo è un essere spirituale individuale, provvisto di coscienza individuale. Gli animali sono guidati dall’anima di gruppo, quindi sono sprovvisti di coscienza individuale. Dimenticavo di aggiungere che SECONDO ME è così.


Non ho detto che L'UOMO non modifica il corso degli eventi.
Ho detto che LO SPIRITO non modifica il corso degli eventi.
Tu stesso hai detto che il PENSIERO può influenzare il corso degli eventi. Ma il pensiero non è lo spirito. il pensiero è un processo cerebrale, cioè viene dal cervello, cioè reale e "misurabile". Non c'entra lo spirito.

E in merito agli animali, dove lo hai letto che non hanno coscienza individuale? Vuoi dirmi che un cane non sa di essere un cane? Cosa pensa di essere, un branco di cani? Se c'è qualcosa che differenzia l'uomo dagli animali è la capacità di astrazione, ma alcuni esperimenti stanno smentendo anche questa tesi, poichè sembra che alcuni animali sappiano contare, percepire la differenza delle forme geometriche ed altre cose simili.

E ribadisco che in tutto questo, avere o meno uno spirito non fa alcuna differenza perchè lo spirito non dà alcun valore aggiunto e non si manifesta in nessun modo.
Fammi un esempio di come LO SPIRITO influenza l'agire umano.
E chiaramente un controesempio in cui sia evidente che l'assenza di spirito precluda una qualche attività.

Peace
RedPill
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Inviato il: 3/9/2011 10:20
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#375
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Citazione:

RedPill ha scritto:

Non ho detto che L'UOMO non modifica il corso degli eventi.
Ho detto che LO SPIRITO non modifica il corso degli eventi.
Tu stesso hai detto che il PENSIERO può influenzare il corso degli eventi. Ma il pensiero non è lo spirito. il pensiero è un processo cerebrale, cioè viene dal cervello, cioè reale e "misurabile". Non c'entra lo spirito.Peace
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Questa è solamente una tua fantasia(e di pochi altri,dicamo più di qualche miliardo)

Credere che il pensiero sia un processo cerebrale è da folli materialistici di epoche passate neanche moderne

Anche i bambini oggi sanno che nello stato di veglia il cervello è come addormentato,mentre si risveglia solo in occasione del sonno

Red come ti ho scritto tempo fà,devi iniziare ad ascoltare,se avrai l'umiltà di farlo è bene,altrimenti davvero quì si discorre sul nulla,sulle stronzate che qualunque Piero Angela continua ad inculaaaaaare a mezzo mondo

Peace


Citazione:

E in merito agli animali, dove lo hai letto che non hanno coscienza individuale? Vuoi dirmi che un cane non sa di essere un cane? Cosa pensa di essere, un branco di cani? Se c'è qualcosa che differenzia l'uomo dagli animali è la capacità di astrazione, ma alcuni esperimenti stanno smentendo anche questa tesi, poichè sembra che alcuni animali sappiano contare, percepire la differenza delle forme geometriche ed altre cose simili.Peace
RedPill


Devi ascoltare,non ribattere per il semplice fatto di "doverlo fare"
Secondo te le api hanno un'anima di gruppo che le guida?
Le formiche hanno un'anima di gruppo che le coordina?
Così è anche per gli altri animali
Hanno una "guida"non terrena,così si svelano i segreti dei salmoni,del rituale di morte degli elefanti e quantaltro


Citazione:


E ribadisco che in tutto questo, avere o meno uno spirito non fa alcuna differenza perchè lo spirito non dà alcun valore aggiunto e non si manifesta in nessun modo.
Fammi un esempio di come LO SPIRITO influenza l'agire umano.
E chiaramente un controesempio in cui sia evidente che l'assenza di spirito precluda una qualche attività.

Peace
RedPill


Continui a parlare di aria fritta,cmq ti dò un aiutino,perchè anche se non lo vuoi ti emozioni,arrossisci ad esempio,il tuo cervello secondo te non lo vuole ma tu arrossisci cmq,perchè?
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Inviato il: 3/9/2011 14:15
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#376
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Un consiglio spassionato in generale: evitate di parlare di biologia, di natura. Fate meno brutte figure. Ci mettete troppo di vostro e poco di scientifico.

Benitoche, quelle boiate poi che spari sul cervello sono da folli creduloni di epoche passate!!
Inviato il: 3/9/2011 14:28
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#377
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Clorofilla ha scritto:
Un consiglio spassionato in generale: evitate di parlare di biologia, di natura. Fate meno brutte figure. Ci mettete troppo di vostro e poco di scientifico.

Paracelso elaborò la cosiddetta “teoria della segnatura” sostenendo che in ogni pianta il Creatore avesse inserito dei segni dai quali era possibile dedurre le virtú medicinali. A sua volta Goethe, ispirato dalle ricerche di Linneo, si dedicò allo studio della forma delle piante superiori (morfologia) col proposito di individuare in esse un eventuale collegamento con la pianta primordiale, la Urpflanze, procedendo in una sorta di esame a ritroso della metamorfosi evolutiva

Goethe univa la genialità e la fantasia del poeta, oltre all’intuito trascendente dello spiritualista immerso nello studio dei fenomeni della natura e del loro nesso con l’anima e la morale degli uomini. Non a caso Rudolf Steiner lo definiva “il Keplero e il Copernico del mondo organico”. L’oggetto della sua ricerca mirava a studiare e sceverare non il divenuto, ma il diveniente, non il formato ma il formante, non il caduco ma l’imperituro, e all’inizio di tutto la legge formatrice, il vivente primordiale, l’essere: una entità archetipica che passa dalla sfera delle forze soprasensibili alla realtà fisico-materica attraverso un sublime e complesso meccanismo di espansione e contrazione, effusione e ritrazione, manifestazione e occultamento. Cosí è la sequenza dalla semente contratta alla gemma, alla foglia espansa, al calice contratto, al fiore espanso, al frutto e al seme contratti. E la vita poi ricomincia.

Ma benché la teoria di Goethe delle metamorfosi vegetali rappresenti una pietra miliare sulla strada della “scienza della vita”, essa non individua né spiega le virtú medicinali, il rapporto tra le piante e l’uomo e in particolare il loro valore terapeutico rapportato agli organi anatomici e al metabolismo umani. Rudolf Steiner doveva colmare tale lacuna scoprendo e stabilendo relazioni fondamentali tra la pianta e l’uomo. In particolare mettendo in luce la polarità archetipica alla base della vita non solo vegetale. Nei suoi studi sulle piante tripartite e sull’uomo tripartito e sul processo foliare e il sistema ritmico dell’uomo, Steiner evidenziava proprio il fenomeno base che governa le relazioni tra la costituzione fisiologica dell’uomo e la struttura delle piante: il rapporto tra la vita vegetale e la respirazione umana, e tra i processi linfatici della clorofilla e dell’ematina del sangue umano.

In una conferenza del 1923 tenuta a un congresso medico, Rudolf Steiner tracciò il progetto di una nuova farmacologia: «La bella natura che vediamo intorno a noi non è che l’imitazione dei processi morbidi. Nell’uomo ci sono processi morbidi interiori, e fuori di lui la natura meravigliosamente bella. Bisogna capire la relazione tra loro e sapere come portare nell’uomo delle forze esterne, in realtà patologiche, capaci di porre rimedio ai disturbi delle sue componenti soprasensibili». Come potrebbero tali sottili e sublimi intuizioni riguardare l’aloe, e in che modo stabilire una relazione tra questa ruvida e selvatica specie vegetale e l’interiorità umana?
Fra le Liliacee l’aloe è la specie piú vigorosa, pervasa dagli influssi di Giove e Marte. A una corteccia dura, disadorna e irta di aculei oppone al suo interno, nei tessuti di riserva, ricchezza di linfe e di liquidi odorosi che essa elabora attraverso l’accumulo eterico. Cresciuta in terreni aridi, concentra ogni sua energia nel corpo vegetativo, tutto sacrificando a quell’unica finale esplosione floreale, lussureggiante parossismo di fuoco magmatico e sulfureo. Questa sua peculiarità di fiorire una sola volta e poi disfarsi tra le sabbie desertiche e le aride rocce calcinate dal sole tropicale o mediterraneo, cedendo ogni sua sostanza alla terra avara, ha conferito all’aloe e all’agave da sempre ad essa accomunata, il ruolo di simboleggiare l’unigenitura del Cristo.

La sua linfa, variamente impiegata in farmacopea da tempi remotissimi, valeva anche come allegoria di vita eterna, in quanto i succhi da essa estratti venivano adoperati dagli Egizi per l’imbalsamazione dei cadaveri di cui impedivano la decomposizione. Sappiamo che il corpo di Gesú venne trattato, prima della sepoltura, con aloe e mirra.
I popoli semitici la definivano halal, l’amara, i Greci alóe, e davano lo stesso nome alle feste in onore di Dioniso e Demetra celebrate ogni anno ad Atene ed Eleusi. L’aloe veniva intensamente coltivata in Messico e nello Yucatan da Maya e Aztechi per ricavare dalle sue gemme fiorifere la bevanda che accompagnava i riti collettivi, in grado di favorire l’ebbrezza estatica e la chiaroveggenza. Personificazione femminile dell’agave-aloe era la dea Mayahuel, dispensatrice del succo divino octli, capace di infondere agli umani energie sublimative e doni di fecondità e fertilità. Scadendo l’antico sapere nelle pratiche di magia e di volgarizzazione del sacro e del misterico, l’octli, fermentato, doveva acquisire nel tempo proprietà alcoliche, trasformandosi nell’attuale bevanda mercificata del pulque, tuttora molto in uso presso le popolazioni mesoamericane.
Collegato all’aloe, ma unicamente per via etimologica, in quanto amaro, era il mitico “legno d’aloe”, o “legno aquilario”, detto agàlloco. Dotato di poteri arcani, odoroso se combusto, veniva adoperato per le fumigazioni magiche, gli esorcismi e le malíe. I suoi tronchetti galleggiavano nei fiumi e si raccoglievano in determinati periodi dell’anno, favoriti da propizie congiunzioni astrali.
In uno dei piú celebri trattati del Medioevo, Liber de simplici medicina, conosciuto anche come Circa instans, del medico salernitano Mattheus Platearius vissuto nel XII secolo, vengono descritte le proprietà farmacologiche e le virtú terapeutiche delle piante, dei minerali e delle sostanze animali. Riferendosi al magico legno di aloe, Platearius riteneva che esso crescesse “nelle foreste di Babilonia”, e da qui, fluttuando nei leggendari rivi da cui la mitica città era attraversata, raggiungesse i corsi d’acqua grandi e piccoli del mondo intero.

Ben altre virtú nascoste dell’aloe ci rivela Wilhelm Pelikan(1), quando spiega che la loro segnatura cosmica le rende “gocce vive”, “globi acquosi”, che evolvono da uno stadio mercuriale a uno solforico, e quindi dallo stato liquido a quello aereo. Poco legate al processo terrestre, non si mineralizzano, tendono a smaterializzarsi. Lo zolfo, permeando l’albumina contenuta nella succulenza di queste piante, ne volatilizza le essenze, sino alla radianza finale della fioritura che mantiene il retroaroma solforoso nelle infiorescenze della specie. Albumina e zolfo formano, secondo Steiner, la sostanza «con la quale lo Spirito si bagna le dita» per modellare la vita.
Pelikan afferma a tale proposito che gli alimenti liquidi sono meglio assimilati dal corpo eterico e da questo veicolati verso il processo costruttivo; in seguito vengono passati alla parte del corpo astrale che agisce nel metabolismo e poi lasciati alla respirazione interna dei tessuti. Quando l’organizzazione dei liquidi è bloccata patologicamente (ritenzione), l’aloe riesce a sciogliere, schiarire e distendere il processo infiammatorio che ne deriva, espellendo i liquidi in eccesso. Le azioni terapeutiche delle Liliacee sono enfatizzate dall’aloe e agiscono piú a fondo. Esse tonificano e attivano il metabolismo. La forte vitalità di questa pianta si unisce a una sulfurizzazione ben organizzata, alla quale si aggiunge l’azione del calore dell’ambiente in cui essa cresce. Riunendo attivamente le componenti umane dissociate, essa stimola la rigenerazione, calma il dolore, accelera la ricostituzione dei tessuti.
Nel passaggio dallo stato mucillaginoso a quello floreale, dalla goccia impregnata d’albumina al fuoco sulfureo dell’infiorescenza, il processo vitale dell’aloe soggiace alla legge formale dell’esagono regolare, della stella a sei raggi. Dalla goccia all’esagono, dall’acqua al cristallo rappreso del fiocco di neve, che all’ispezione tale esagono rivela. E dunque, il cerchio e l’esagono strettamente uniti in intima relazione, cosí come la pianta è chiusa in basso nella forma globosa del bulbo ma dirama e si espande nella geometria esagonale dei suoi organi superiori culminante in stellate esuberanze florali. L’essenza archetipica del giglio, alla cui famiglia l’aloe appartiene, discende dal cielo, sotto forma di un astro che trasforma la sua fredda arcana purezza in ardente materia vitale.

Benvenuto a te clorofilla
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 3/9/2011 14:45
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  •  Clorofilla
      Clorofilla
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#378
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Questi son discorsi che riporti e credenze tue, ma sono di una persona che con la testa non sta nel 2011.
Quello che è incapibile è come chi fa come te, sciorini in tre secondi tutto lo scibile dal 10000 a.c. fino al 1899 d.c. o poco più, e non conosca o citi mai o quasi mai la scienza contemporanea.
A star dietro a questi discorsi sembra che ad oggi non se ne sappia più della natura di quello che sapevano 2 secoli fa.
C'è un attaccamento morboso a teorie mistiche e filosofiche vecchie, superate, smentite, che però non si sa come, sembrano la novità più assoluta, la verità incontrovertibile.

Ti pare normale?? A me no, lo trovo tragico e preoccupante.
Inviato il: 3/9/2011 14:55
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#379
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Per Red:
quanto ti ha detto Benito è più che sufficiente. Aggiungo come conferma che gli animali sono guidati dall'anima di gruppo, quando guardo le evoluzioni degli storni nei cieli. Oppure i movimenti dei banchi di pesci.

Ecco! Immagina questi animali e le api come un unico corpo e i singoli individui come cellule di quel corpo.

Ribadisco che il pensiero è un prodotto della coscienza, dell'intelligenza che abita nel corpo. Il cervello è una macchina o un mezzo che serve allo spirito per poter manovrare il corpo.

Il tuo spirito è come il pilota che guida l'automobile. Senza il pilota la macchina è incapace di fare alcunché. Lo spirito pensa e manovra il corpo attraverso il cervello, quindi attraverso i neuroni. Il cervello serve solo da tramite.
Inviato il: 3/9/2011 17:39
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  •  infosauro
      infosauro
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#380
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

sever ha scritto:
[...]Per Info:
Cit: E come fai ad esserne sicuro?
Secondo me i fatti narrati nella Bibbia sono veri.[...]

E come fai ad esserne sicuro?
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Inviato il: 3/9/2011 17:47
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#381
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Per Info:
è una sicurezza interna, del mio intimo. Sento, per intuito, che sono vere. Non ho bisogno di riscontri. Per me le prove sono inutili. Faccio mio ciò che diceva il Maestro dei maestri, il Signore glorioso, il Salvatore: "Beati coloro che crederanno senza vedere".

Ve l'ho già detto: nessuna prova, nessuna dimostrazione, sarà sufficiente a farvi credere o ri-credere. Siete impenetrabili, refrattari alla parola divina.
Inviato il: 3/9/2011 18:33
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#382
Sono certo di non sapere
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@Sever:
Per cortesia, ti ho fatto parecchie obiezioni e una dimostranza !!!
Abbi l'accortezza di non glissare e rispondere !!!!!!!!
Altrimenti il prossimo bestemmione che tiro giu' non lo cancello
per paura che qualcuno si offenda !!
Io mi sono offeso quando tu hai accostato gli atei ai Testimoni di Geova !!!!
Quindi sei pregato di cancellare quella frase !!!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
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Inviato il: 3/9/2011 18:33
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#383
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Per Dj:
ti ho spiegato perchè ho accostato gli atei ai TdG. Siccome questi non credono alla sopravvivenza, gli atei, cioè coloro che non credono in Dio, quindi nello spirito immortale, non possono credere nella sopravvivenza.

Se tu non credi in Dio, come fai a credere nello spirito se Lui è l'autore di ogni cosa, sia fisica sia spirituale?

Se Lui non è il creatore, mi devi spiegare tu da dove pensi che venga lo spirito. Io penso che provenga da Dio, tu cosa pensi? Da dove viene il tuo spirito immortale e quello di ogni uomo spirituale? Spiegati!
Inviato il: 3/9/2011 18:40
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  •  NeWorld
      NeWorld
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#384
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Ciao a tutti!

Rispondo a desbouvet (da qui,per non andare OT)

desbouvet: Non è un caso che anche Gesù, che non era un "popolo", tantomeno un'entità statuale-territoriale etc etc, nel momento in cui ha invocato Dio (sulla croce), ha capito di essere Solo.

Ti riferisci al vangelo di Marco 15:34: “...Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”
Gesù Aveva forse perso la fede, credendo che Dio lo avesse lasciato?
Dopo aver letto queste parole, alcuni sono giunti alla conclusione che, quando Gesù si trovò a dover affrontare una morte dolorosa, la sua fiducia in Dio abbia vacillato. Altri hanno detto che questa era soltanto la reazione umana di Gesù, il comprensibile grido di disperazione emesso da un uomo di carne e sangue in agonia. Esistono, però, buone ragioni per andare oltre tali valutazioni basate su apparenze superficiali. Anche se oggi nessuno di noi può conoscere con certezza tutto ciò che il grido di Gesù comportava, possiamo pensare a due motivi verosimili.
1) Gesù sapeva molto bene di dover “andare a Gerusalemme e soffrire molte cose, ed essere ucciso, e il terzo giorno esser destato”. (Matteo 16:21)
Perciò non esiste alcuna ragione per ritenere che Gesù si sia fatto prendere dal panico dinanzi a quello che stava per affrontare; e neanche il fatto di dover morire in quel modo gli avrebbe fatto pensare che suo Padre lo avesse rigettato. Gesù sapeva in anticipo “di quale sorta di morte stava per morire”.E poi era certo che il terzo giorno sarebbe stato risuscitato.
In che senso, allora, Gesù poté dire che Dio lo aveva abbandonato?
In primo luogo, poté voler dire che Dio effettivamente non proteggeva più suo Figlio, affinché l’integrità di Gesù fosse messa alla prova fino al limite, fino a una morte dolorosa e infamante. Ma il fatto che Dio avesse ceduto Gesù all’ira dei nemici guidati da Satana non voleva dire che lo avesse abbandonato completamente. Infatti continuò a mostrare affetto a Gesù, e lo dimostrò il terzo giorno quando lo risuscitò, come Gesù sapeva che sarebbero andate le cose.

2) In stretta relazione con quanto sopra c’è un secondo, verosimile motivo per cui Gesù potrebbe aver detto quelle parole: pronunciandole egli poté adempiere un aspetto profetico relativo al Messia. Qualche ora prima Gesù aveva detto agli apostoli che le cose sarebbero andate ‘com’era scritto di lui’.
Il Salmo 22, che forniva tante indicazioni profetiche in merito alle vicende del Messia, comincia così: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai lasciato?” Il grido di Gesù, pertanto, andava ad aggiungersi alle altre profezie che adempì. (Luca 24:44)
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"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
Inviato il: 3/9/2011 20:56
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  •  Clorofilla
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#385
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Citazione:
Aggiungo come conferma che gli animali sono guidati dall'anima di gruppo, quando guardo le evoluzioni degli storni nei cieli.


Attento che l'anima di gruppo non decida per una cacata di massa quando guardi le loro evoluzioni!!!
Inviato il: 3/9/2011 23:54
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#386
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Visto che nessuno ha voluto dire la sua sulla frase dell’Ecclesiaste, faccio noto la mia originalissima idea. Torno a ribadire che, siccome Salomone regnò fino alla morte, qualunque cosa abbia scritto lo fece quando era in vita. L’Ecclesiaste quando era ancora re. Naturalmente le mie CONSIDERAZIONI sono rivolte a coloro che credono nella Bibbia. A coloro che credono che i fatti storici narrati siano autentici.

Se Salomone era in vita ed era re, perché parla al passato? Perchè dice ‘ero stato re’ quando, mentre scrive è vivo ed è ancora re? Secondo me è proprio questo che deve far meditare. Secondo me lui o chi per lui immagina di essere morto, di essere già nell’aldilà. Ripassando e riconsiderando la sua vita carnale, si rende conto che questa vita, nonostante tutta la sua sapienza, tutti i suoi godimenti, è nulla rispetto alla vita spirituale. Tutto gli appare come vanità, senza valore.

L’abisso fra un tipo di vita e l’altro gli appare così enorme da fargli sembrare la vita fisica quasi come inattività, come ignoranza totale, come “morte”. La vita, quella vera, è quella nell’aldilà, quella spirituale. Ed è a questo punto che lui immagina di rivolgersi a chi sta per incarnarsi con queste parole: “Tutto quello che ti occorre di fare, fallo mentre sei in vita, perché non ci sarà più né attività, né pensiero, né conoscenza, né sapienza giù nel soggiorno dei morti, dove stai per andare”. Ecclesiaste 9,10.

Cosa è veramente il “soggiorno dei morti”? Abbiamo già visto questi passi: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti” e “Beati i morti che muoiono nel Signore”. Da questi due passi si evince che per morti s’intende gli uomini viventi nella carne, gli incarnati.

Quindi, quando si legge in Ezec 31,14 queste parole, cosa si potrebbe dedurre? “Perché TUTTI sono destinati al trapasso nella regione sotterranea, IN MEZZO AI FIGLI DELL’UOMO, fra quelli GIA’ scesi nel SOGGIORNO DEI MORTI”.

Tenendo presente cosa si può intendere per “morti” in base ai primi due passi, si può dedurre che il soggiorno dei morti, la regione sotterranea, l’Ade, gli Inferi è il pianeta terra, dove viviamo noi uomini. Quindi il trapasso nella regione sotterranea è l’incarnazione che TUTTI sperimentiamo.

Quelli che s’incarnano trapassano, passano sulla terra, in mezzo ai figli dell’uomo, quelli che sono già nel soggiorno dei morti, cioè quelli già incarnati. Quindi, Salomone fa capire che la vita nella fisicità è simile a morte, cioè non conoscenza, non attività e consiglia a chi sta per incarnarsi di darsi da fare prima di prendere corpo, di venire nel soggiorno dei morti, cioè fra gli uomini. Bisogna ricordare che anche Gesù chiamava coloro che sentivano i suoi discorsi “morti”.

Confrontando le diverse frasi, sia del Vecchio sia del N.T., si può arguire quanto esposto, secondo me. Le altre frasi si trovano nel post 258.

Contrariamente a quanto affermano i TdG, dal passo dell’Ecclesiaste summenzionato si può dedurre, secondo me, che in Ecclesiaste o Koelet si afferma la sopravvivenza dello spirito, quindi della coscienza e che il mondo spirituale o Aldilà è incomparabilmente superiore a quello materiale. Nello stesso tempo si afferma la preesistenza dello spirito. Sempre secondo me.
Inviato il: 4/9/2011 0:23
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#387
Sono certo di non sapere
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@Sever:
Porca troia !!! ma allora sei un coglione !!!!!!!!
Citazione:
ti ho spiegato perchè ho accostato gli atei ai TdG. Siccome questi non credono alla sopravvivenza, gli atei, cioè coloro che non credono in Dio, quindi nello spirito immortale, non possono credere nella sopravvivenza.

E io ti ho chiesto di ritirare la frase !!!!
Io come ATEO Ti posso dire che credo che l'essere umano e' un
essere spirituale !!!!
Se sei cosi retrogrado da non poter pensare che ci sono vie diverse da
quelle che pensi tu ,non e' un mio problema !!
Mentre lo e' il fatto che mi hai accostato ai TdG !!!!!!!

Citazione:
Se tu non credi in Dio, come fai a credere nello spirito se Lui è l'autore di ogni cosa, sia fisica sia spirituale?

1 - Ho avuto esperienze personali che mi fanno credere che io sia un
essere spirituale e quindi che l'intera umanita' e' formata da esseri
spirituali imprigionati in un corpo !!!
Poi che dio sia il l'autore (chissa' perche' non hai usato il termine creatore ?!?!?!)
lo dici tu !!! tu ne sei convinto e non prevedi la possibilita' che non sia cosi !!!
Sei stupido !!!!!


Citazione:
Se Lui non è il creatore, mi devi spiegare tu da dove pensi che venga lo spirito. Io penso che provenga da Dio, tu cosa pensi? Da dove viene il tuo spirito immortale e quello di ogni uomo spirituale? Spiegati!

che lui sia il creatore lo dici tu!!! prima di tutto dovresti dimostrare che
esiste !!!!!!!!!!!!
Poi per rispondere alla tua domanda :
NON LO SO' !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tra l'altro te l'avevo gia' spiegato !!!!
A differnza tua, io non ho tutte le risposte !!! le cerco e le cerchero'
!!!!!!!
Io aspetto che correggi ta tua accostazione ai TdG visto che hai
toppato di bestia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Inviato il: 4/9/2011 9:43
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  •  infosauro
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#388
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

sever ha scritto:
Per Info:
è una sicurezza interna, del mio intimo. Sento, per intuito, che sono vere. Non ho bisogno di riscontri. Per me le prove sono inutili. Faccio mio ciò che diceva il Maestro dei maestri, il Signore glorioso, il Salvatore: "Beati coloro che crederanno senza vedere".

Ok, ma allora si torna alla domanda precedente: come fai a sapere che gli scritti della bibbia provengono da dio e non da un'entità malvagia? Se non vuoi usare prove, non puoi fare queste distinzioni, quindi potresti seguire in modo convinto un passo, che tu pensi ispirato, ma che in realtà è scritto sotto dettatura del diavolo. Sai in quanti si sono sbagliati seguendo la sicurezza del loro intimo?
Citazione:
Ve l'ho già detto: nessuna prova, nessuna dimostrazione, sarà sufficiente a farvi credere o ri-credere. Siete impenetrabili, refrattari alla parola divina.

Ma nemmeno tu ne hai di prove. Lo hai appena detto: non hai prove per essere sicuro che le scritture siano vere. E perché dovrei credere in qualcosa in cui coloro stessi che ci credono ammettono che ci credono solo per un capriccio personale (perché di questo in ultima analisi si tratta)?
Ergo torniamo al foglio che ho trovato io: mi dai i soldi che mi spettano? Anche il mio foglio è ispirato da dio.

Dj, suvvia, calmati, non c'è motivo di inalberarsi...
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Inviato il: 4/9/2011 9:54
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Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#389
Sono certo di non sapere
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@Infosauro:
Ma non ci penso proprio a calmarmi !!!! ma stiamo scherzando ???
Questo viene qui con tutta la sua sicumera a dirci cosa dobbiamo
credere o no ??? se un non crede in dio allora non puo' credere
allo spiritualita' delle persone ?
E a digli che non e' vero continua imperterrito ad affermare queste
stronzate ??????
Come lo definisci tu uno cosi ?
Mi chiede di spiegargli da dove viene secondo me lo spirito quando
la risposta a questa domanda l'avevo gia data ???
Ma ti sembra normale ?
Per me e' un coglione e basta !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Aspetto ancora una retifica della sua frase dove accosta gli atei ai
TdG !!!!!
E io dovrei calmarmi ???
Io mi sento offeso !!!
Ho tirato giu' un porcone, si sono lamentati e io l'ho cancellato..
Lui non lo fa !!!!
E' un coglione !!!!!!!!
Adesso sta' a lui dimostrarmi che non lo e' !!!!!!!!
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Inviato il: 4/9/2011 10:27
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  •  sever
      sever
Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia
#390
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A Nicodemo Gesù diceva: "Ciò che è generato dalla carne è carne; e quel che nasce dallo spirito è spirito".

Se io sono spirito, sono stato generato dallo spirito. Quindi, Dio è per me Padre, perchè Dio è spirito. Ritengo lo spirito di Dio eterno, immortale, quindi sono eterno e immortale pure io, perchè sono fatto della stessa sostanza di mio padre, cioè Dio.

Io credo in Dio, sono sicuro di essere un suo figlio, quindi conosco la mia origine, il mio creatore. Se tu non credi in Dio, la tua origine è sconosciuta, ignota, sei figlio dell'Ignoto. Tutti coloro che non credono in Dio sono figli dell'ignoto.

Io sono figlio di Dio, tu sei figlio dell'ignoto, in pratica di nessuno, perchè non conosci le tue origini.

Che tu non creda in Dio, Spirito immortale ed eterno, e poi dici di credere che l'uomo è un essere spirituale, mi sembra una contraddizione.

Però, se dallo spirito nasce lo spirito e tu sei un essere spirituale, sei stato generato sempre da un essere spirituale che ti è sconosciuto. Fai attenzione, perchè alla fine potresti essere figlio di qualche diavolo.
Inviato il: 4/9/2011 14:51
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