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  E io urino sulla vostra "civiltà"

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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#91
Sono certo di non sapere
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Calvero
Citazione:
Quindi non è che ci devi rimanere male se quello che sostieni è una cazzata


Non ci resto male se quello che dico viene smentito dalle analisi fatte durante la discussione, perchè ritengo che siamo qui proprio per capire se al di là del consueto sia possibile adottare una visione delle cose più ampia ed oggettiva.

Ci resto male quando vengono usati gratuitamente termini che inducono allo scontro. Sai di cosa parlo, quindi non mi dilungo.

Per il resto del tuo ragionamento, trovo che tu ti stia avvicinando alla mia tesi (anche senza volerlo, naturalmente...): se scrivi che

Citazione:
Lo stupro è una conseguenza, ma non è la base psicologica che dà l'imprinting alla questione antropologica del fenomeno GUERRA


io non posso fare a meno di sottolineare che tale conseguenza va a "completare" la natura sessista del mito "conquistatore" maschile: è attraverso lo stupro che si IMPRIME la genìa vincitrice sul gruppo vinto. E, questo, se permetti, è possibile solo ai maschi. Ad imitazione del potere che li ha reclutati.

Ed il pisello c'entra. Eccome.

Sul gesto che svilisce il vinto, inerme al suolo, posso anche concordare.

Tieni presente che nel mio commento non a caso parlo di logiche che hanno finito per DELINEARE antropologicamente la guerra come attitudine sostanzialmente maschile.

Magari ci torno dopo.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 18/1/2012 15:32
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#92
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Le donne non fanno la guerra: la fanno fare ai maschi.



Altrimenti poi si sentono "inutili"...
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Inviato il: 18/1/2012 15:33
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  •  Pispax
      Pispax
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#93
Sono certo di non sapere
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florizel


Citazione:
Se parli di "RESA", stai parlando di guerra per l'autodifesa, cosa a cui avevo già accennato. Qui si sta parlando di guerra come attitudine incontrovertibilmente prescelta NELLE relazioni tra individui o gruppi di individui.

E' cosa diversa dalla "costrizione" a guerreggiare perchè aggrediti.

Sacrosanto questo passaggio: "Si sceglie la guerra quando la guerra è più conveniente delle altre opzioni."

L'affermazione richiede una domanda previa: QUANDO, la guerra è più conveniente delle altre opzioni?


Risposta: quando a fare la guerra ci si guadagna di più.
Tutto qui.
"Guadagnarci di più" non cambia senso neppure se viene trasformato in "rimetterci di meno" (che forse è un'espressione migliore).
In un caso e nell'altro è comunque espressione di un atto razionale.

Am volte ci si "guadagna di più" scegliendo la resa invece della guerra, e allora ci si arrende. E c'è tutta un'infinita gamma di sfumature intermedie fatta di negoziati, minaccie, intimidazioni, embarghi, sabotaggi, infiltraggi ecc. ecc.
(Sia chiaro che NON sto dicendo che TUTTE le guerre siano, o siano state, basate su atti razionali. Però ci sono gransissime motivazioni razionali dietro alla stragrande maggioranza dei conflitti)





Citazione:
Sicuramente, SE la guerra fosse stata LA opzione preferita, la specie umana si sarebbe estinta da secoli.
Non sarebbe più opportuno riflettere sul fatto che, nel corso del tempo, questa opzione si è fatta sempre più frequente mano a mano che si è andato affermando un più complesso concetto di gerarchia?


Non sono completamente d'accordo con questa analisi. Non riesco a trovare un nesso diretto fra l'articolazione delle gerarchie e l'aumento delle guerre. O meglio: andando a memoria non riesco a trovare periodi con gerarchie meno articolate rispetto ad altre e un livello di belligeranza minore.
Sarò felice di essere smentito: almeno sarebbe evidente una linea d'azione possibile.

una riflessione: negli ultimi 40 anni tutto sommato ci sono state MENO guerre che nei periodi passati. Eppure le gerarchie sono parecchio articolate. Le guerre ci sono state comunque ma gli attori principali non sono mai stati coivolti direttamente, o seriamente.
Pare che la wwii almeno qualcosa di buono l'abbia fatto. O farse è vero quel teorema della teoria dei giochi che dice che dopotutto l'atomica avrebbe portato la pace.





Citazione:
Tra l'altro io non posso fare a meno di notare qualche contraddizione, nei tuoi commenti.

Quando scrivi che la Eisler "propone una visione del mondo più che apprezzazbile, ma sbaglia platealmente bersaglio quando ne fa una differenza sessista", infici questa tua affermazione con quella precedente secondo cui "ha ragione florizel quando parla degli attributi "maschili" della guerra."


Non è intesa come contraddizione.
La guerra la combattono gli uomini e quindi ha attributi maschili. Compreso quello di pisciare sul nemico ucciso - che, ripeto, NON E' una cosa recente.

Se la guerra la combattessero le donne avrebbe attributi femminili.
E allora l'atto di dispregio probabilmente non sarebbe quello di pisciare sullta testa nelle nemiche uccise (che è una roba maschile), ma avrebbe risvolti differenti.
Che so, magari gli cagherebbero sui quadretti fatti a puntocroce.






Citazione:
Per il resto, prevedo che tra e te Pispax avrete di che "scornarvi"..


Su queste cose Calvero e io a quanto leggo non abbiamo posizioni molto distanti rispetto ai valori. E scornarsi sulle sfumature non ha troppissimo senso.



Ti abbraccio anch'io.
Inviato il: 18/1/2012 17:48
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#94
Sono certo di non sapere
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QUANDO, la guerra è più conveniente delle altre opzioni?

Pispax

Citazione:
Risposta: quando a fare la guerra ci si guadagna di più.
Tutto qui.


Davvero: io non riesco proprio ad ipotizzare che massacrarsi sia più conveniente di campare in pace.
In ogni caso, tu stai polarizzando la discussione tra GUERRA-RESA, noi si stava discutendo di GUERRA-NON GUERRA.


Citazione:
Non riesco a trovare un nesso diretto fra l'articolazione delle gerarchie e l'aumento delle guerre.


Non è un'argomentazione semplice da esporre, almeno per me, ed in questo momento...ci provo sinteticamente: ogni guerra presuppone un tipo di motivazione, e credo che possiamo trovarla nella "conquista" di un territorio o di una supremazia politica, economica, ecc. ecc...
Tutto questo presuppone un'organizzazione ferrea, che scongiuri individualismi e frammentazione dell'esecuzione. E questo è possibile solo stabilendo una forte caratterizzazione gerarchica di tipo verticalista.

E qui torna in ballo la Eisler: lei ha appunto rintracciato, nella storia dell'umanità, un periodo in cui l'ascesa di gruppi umani a forte carattere guerriero ha soppiantato gradualmente società "mutuali", a forte connotazione femminile.

L'ho scritto davvero sinteticamente. Spero di poter fare meglio prossimamente. Ma magari se riesci a trovare il libro puoi fartene un'idea da te.


Citazione:
negli ultimi 40 anni tutto sommato ci sono state MENO guerre che nei periodi passati. Eppure le gerarchie sono parecchio articolate.


Meno guerre, ma PIU' devastanti. Ed è per la forte centralizzazione del potere che sono anche più estese in relazione ad aree geografiche.

O no?


Citazione:
Che so, magari gli cagherebbero sui quadretti fatti a puntocroce.


Anche su certi "decoupage" del cazzo...
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 18/1/2012 19:32
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  •  Pispax
      Pispax
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#95
Sono certo di non sapere
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florizel


Citazione:
QUANDO, la guerra è più conveniente delle altre opzioni?

Pispax

Citazione:

Risposta: quando a fare la guerra ci si guadagna di più.
Tutto qui.



Davvero: io non riesco proprio ad ipotizzare che massacrarsi sia più conveniente di campare in pace.
In ogni caso, tu stai polarizzando la discussione tra GUERRA-RESA, noi si stava discutendo di GUERRA-NON GUERRA.


Solo un chiarimento su un equivoco, anche per evitare che qualcun altro ci possa cascare - che gli equivoci sono come le buche profonde dopo una pioggia: uno crede di saltellare in una pozzanghera, e oplà.



Anch'io sto parlando dell'alternativa fra guerra e non-guerra.
Parlo della resa solo perché ne è l'esempio più estremo, e quindi in qualche modo li ricomprende tutti.

Tanto per capirci, anche le famose guerre "per autodifesa" seguono esattamente le stessa logica delle altre.
Se si vede che una guerra per autodifesa (cioè a seguito perlopiù di un'invasione) ha un costo troppo maggiore della resa, allora è più conveniente arrendersi.
Di esempi possibili nella storia ce ne sono stati tanti.


In ogni caso ci sono anche moltissimi esempi possibili su come "massacrarsi sia più conveniente di campare in pace".
Ovvio che tutto ruota rispetto al significato che dai alla parola "conveniente".
Cioè ai valori che ci stanno dietro.
Se l'attributo prevalente di quella parola è quello economico, la cosa credo sia abbastanza evidente.
Se invece è quello umanistico allora lo scenario cambia parecchio. Resta però il fatto che (almeno finora) di solo umanesimo non è mai campato nessuno.
Inviato il: 18/1/2012 20:15
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  •  Pispax
      Pispax
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#96
Sono certo di non sapere
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florizel

Ho ancora un secondo prima di cena quindi parlo anche di quest'altra cosa.

Citazione:
Meno guerre, ma PIU' devastanti. Ed è per la forte centralizzazione del potere che sono anche più estese in relazione ad aree geografiche.

O no?


Be', in realtà no.
Dalle seconda guerra mondiale in poi ci sono stati relativamente pochi conflitti.
Sono stati tutti conflitti regionali (principalmente in Asia e in Africa), hanno avuto diffusione limitata e - sempre relativamente ai mezzi a disposizione, ATOMICA ESCLUSA - hanno anche avuto un numero "limitato" di vittime.

Se te provi a fare un confronto con le guerre che hanno devastato l'Europa nei secoli intorno al XVI, giusto per fare l'esempio più immediato rispetto a devastazione e estensione, stiamo vivendo in un periodo relativamente pacifico.
Inviato il: 18/1/2012 20:40
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  •  Calvero
      Calvero
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#97
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:



- Io, povero-smarrito-ignorante-peccatore non-praticante, tra nipoti, cugini e figli dei cugini ho in famiglia 6 bambini di età compresa tra i 2 e i 6 anni e mi trovo spesso ad entrare nelle loro camerette: vi garantisco, non sono più "camere", ma ludoteche. Sembra di stare all'interno del film "Toy-Story", con l'unica differenza che non si tratta di fiction d'animazione e che i protagonisti... sono i vostri figli.

Sommersi da prodotti di mercato, ormai, la prima "locuzione" appresa dagli infanti è:

- "E' mio!!!"

Sono pronto a scommettere con chiunque voglia confutarlo che la totalità dei bimbi quando non ha ancora imparato a dire "Ti voglio bene", di sicuro, ha già padronanza assoluta degli aggettivi possessivi.



Quindi, secondo te, tale precoce e quasi inspiegabile padronanza degli aggettivi possessivi, in tenera età, da parte degli infanti...

...è parte della Natura Umana?


Scusa il ritardo.

(Premessina: io dò per scontato che dico cose giuste, ma solo per non mettere ogni 5 minuti un - secondo me così... o... un secondo me colà.. sia chiaro)

Purtroppo sì, è la mia risposta. Ma in realtà sarebbe un NI - ma non per mediare, ma perché si tratta di chiamiamole: tempistiche fisiologiche accelerate. Quello di cui parli è il processo di alienazione sui bambini che nell'ultimo ventennio è cresciuto in maniera esponenziale e, ormai, dal «punto di non ritorno» già oltrepassato.

Questo processo (prima ancora dei videogiochi, che sono un aggravante) si mette in moto con un lavaggio del Cervello (non è un modo di dire: è un lavaggio del cervello) che è attuato attraverso il meccanismo della pubblicità in sé; in televisione, sulle riviste, alla radio, per le strade, sui manifesti, nei negozi, nelle cantilene, nei gingle, nell'arredamento dei locali, nelle vetrine che non sono più vetrine ma alambicchi ipnotizzanti *. Meccanismo che lavora - comunque- sull'elemento "desiderio", che può fare appello solo a qualcosa che è già in frequenza, in risonanza. Per quanto sia un abominio e "un mostro", il meccanismo pubblicitario non potrebbe funzionare su ciò che non è naturalmente insito nell'uomo..

.... in questo caso - il desiderio - è l'elemento scatenante che viene amplificato in maniera morbosa. Il bambino è bombardato letteralmente - in realtà, NON sul meccanismo della possessione, ma sull'impossibilità che ha di assaporare la Vita secondo tempi logici. Per capirsi; il voler avere un altro telefonino, e un altro ancora e ancora un altro, non è per il sentimento del possesso che il bimbo-minkia ne è schiavo, ma perché in lui è nata l'esigenza di scoprire l'emozione della novità...


... tornando al bambino, il bambino OGGI non ci tiene più al giocattolo, non se lo gusta, perché il bombardamento mediatico gli impone di "prenderlo" prima che "scappi". Dire "è mio", de-codificato significa ===> "non deve scapparmi!", il bambino non è in pace, non è sereno, non vive il gioco, bensì lo subisce.

Infatti il fenomeno "CAROTA" è l'imperativo della modernità.

Ma dire "è mio" comunque non è contro/natura. Sono le prime connotazioni che indicano la volontà di crearsi un proprio "mondo".

E purtroppo, oggigiorno, il bambino NON si crea mondi, non sogna, non smonta il robot e da adolescente non sarà neanche capace di truccare un carburatore. Li VISITA "i mondi" ed è altra storia. Siamo diventati turisti dell'esistenza. Se qui qualcuno volesse obiettare che anche per i nostri nonni, a confronto, noi saremmo "meno tagliati" - sarebbe vero solo fino ad un certo punto ... perché il divario aumentò di brutto un ventennio fa dove si iniziò a escludere il sentimento e il fascino dell'ingegno, il tutto soppiantato dalla schematizzazione e dal saper elaborare velocemente ogni cosa.


...*...per questo tema sui bambini e il marketing, approfondisci la cosa ascoltando i migliori psicologi contemporanei: Bill Hicks e George Carlin

- qualche edit grammaticale
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 18/1/2012 20:41
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  •  ohmygod
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#98
Sono certo di non sapere
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Si sceglie la guerra quando la guerra è più conveniente delle altre opzioni.anche se è un tipo di razionalità decisamente discutibile.

Inutile soffermarsi sul termine "razionalità" se il termine ha come paragone la "guerra".
Il "discutibile" lo si potrebbe ravvisare in coloro che pur ravvisandone la "ir-razionalità" assumono l'aspetto "fariseo" di una madre che giudica il
proprio figlio innocente pur sapendolo colpevole.

Si sceglie la guerra non quando la guerra è più conveniente delle altre opzioni, bensì si sceglie la guerra quando essa costituisce uno sbocco geo-strategico.
quando essa costituisce la sistematica eliminazione della preesistente fauna umana
quando l'avidità non ha più limiti.
Quando la razionalità assume questa forma $_€ quali altre opzioni essa si pone se l'opzione ha un briefing col proprio breakfast.
Inviato il: 18/1/2012 22:00
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#99
Sono certo di non sapere
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Pispax


Citazione:
Se l'attributo prevalente di quella parola è quello economico, la cosa credo sia abbastanza evidente. Se invece è quello umanistico allora lo scenario cambia parecchio. Resta però il fatto che (almeno finora) di solo umanesimo non è mai campato nessuno.


Mi piacerebbe che tu aggiungessi anche che, da qualche millennio a questa parte, l'aspetto "economico" ha prevalso, forzosamento, su quello "umanistico".
Capirne il motivo profondo porterebbe a riconsiderare la natura della guerra...

Meno guerre, ma PIU' devastanti. Ed è per la forte centralizzazione del potere che sono anche più estese in relazione ad aree geografiche.

Citazione:
Be', in realtà no. Dalle seconda guerra mondiale in poi ci sono stati relativamente pochi conflitti.


Infatti ho scritto "MENO guerre". Nel senso di guerre meno frequenti.
Ma se mi parli di regioni del MONDO, credo che si possa aggiungere che esiste una guerra NON perpetrata con le armi, ma con la politica, l'economia, e l'introduzione di modelli sociali e culturali, territorialmente abbastanza estesa.
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Inviato il: 19/1/2012 11:39
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  •  Ribelle
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#100
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@Florizel
La violenza come possibile forma di relazione è senz'altro connaturata al genere umano, sia a livello individuale sia a livello di gruppi, e fa parte della base istintuale della specie. Come il resto delle spinte istintuali può essere gestita culturalmente. Io credo che le "civiltà" consistano precisamente in questo: la costruzione di un insieme di modi che concilino l’istintualità e l’intelletto umani. Io sono d'accordo con te che l'uomo tenda più alla pacificità che alla belligeranza, ma non credo affatto che il suo eventuale esprimersi nella seconda (fatti salvi dei motivi umanamente validi, che non si riducono assolutamente solo all'autodifesa) lo snaturi minimamente né che sia una cosa sbagliata a prescindere (come mi sembra invece pensi tu). Non è perciò l'esercizio della guerra che ne decreta l'inciviltà, bensì l'assenza, nella sua pratica, dei modi che contraddistinguono la civiltà.
Inviato il: 19/1/2012 12:33
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  •  Spiderman
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#101
Dubito ormai di tutto
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Aggiungo anche questa:

(ASCA-AFP) – Londra, 18 gen – La polizia militare britannica ha aperto un’inchiesta su due militari inglesi accusati di aver abusato di alcuni bambini in Afghanistan. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa inglese, dopo la pubblicazione sul quotidiano The Sun della notizia secondo la quale un sergente e un soldato semplice del Mercian Battle Group sono stati arrestati per violenze sessuali nei confronti di un bambino e una bambina, entrambi di dieci anni. I due avrebbero anche filmato la scena. Immediata la reazione del governo afgano. In un comunicato diffuso dall’ufficio del presidente Hamid Karzai, l’esecutivo si dice ”profondamente disgustato dall’aumento di episodi di natura immorale fra i soldati stranieri, che chiaramente minano la fiducia dell’opinione pubblica e del popolo afgano nella cooperazione con le truppe straniere”. La notizia arriva infatti a meno di una settimana dal video dei marine americani filmati mentre urinavano sui cadaveri di alcuni ribelli talebani. ”Valuteremo ogni indizio con estrema severita”’, ha detto un portavoce della difesa britannica.

Link
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"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Inviato il: 19/1/2012 12:35
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  •  florizel
      florizel
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#102
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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Ribelle

Citazione:
Io sono d'accordo con te che l'uomo tenda più alla pacificità che alla belligeranza, ma non credo affatto che il suo eventuale esprimersi nella seconda (fatti salvi dei motivi umanamente validi, che non si riducono assolutamente solo all'autodifesa) lo snaturi minimamente né che sia una cosa sbagliata a prescindere (come mi sembra invece pensi tu). Non è perciò l'esercizio della guerra che ne decreta l'inciviltà, bensì l'assenza, nella sua pratica, dei modi che contraddistinguono la civiltà.


Io penso una cosa diversa, Ribelle, e sto cercando di fare luce sul punto di domanda da svariati post a questa parte: NON nego l'aggressività, chiedo semplicemente PERCHE' la bellgeranza sia stata PREFERITA alla pacificità, e DA QUANDO.

Rispondere a questo implica anche trovare la risposta al perchè, a tuo avviso, l'assenza di guerra non sia auspicabile.

Come già ripetuto: sto aspettando che mi si dimostri COME ammazzare con eleganza sia "CIVILE", e produca un effetto DIVERSO e dall'ammazzare non "eroicamente", quindi "incivilmente".

Questione di STILE?

Non posso che ribadire il concetto: si tratta solo di modelli usati per il condizionamento mentale necessario in OGNI GUERRA, che cambia solo in relazione ai modelli culturali delle diverse epoche.



SPIDERMAN: "La polizia militare britannica ha aperto un’inchiesta su due militari inglesi accusati di aver abusato di alcuni bambini in Afghanistan."

Ovviamente, la natura machista della guerra non c'entra...
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Inviato il: 19/1/2012 13:20
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  •  TAD
      TAD
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#103
Dubito ormai di tutto
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Da 7th planet
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@Calvero:

Citazione:
Per quanto sia un abominio e "un mostro", il meccanismo pubblicitario non potrebbe funzionare su ciò che non è naturalmente insito nell'uomo..


Mi piace questa visione. Non ho ancora capito se sono d'accordo o meno, la devo elaborare, però quoto al 100% il fatto che:

Citazione:
può fare appello solo a qualcosa che è già in frequenza, in risonanza


perchè ho ormai dato per assodato che le frequenze di aggiornamento dei monitor, proiettori ecc.. - Flickering/Frame Rate - sono tarate su particolari valori armonici* con le Onde Alpha del nostro cervello (il primo a mettermi la pulce nell'orecchio è stato Alan Watt) [*Le armoniche sono onde aventi frequenza di valore multiplo della fondamentale].

E anche se, probabilmente, con risonanza tu volevi riferirti a qualcosa di diverso... ho il sospetto che in ogni caso staremmo parlando della stessa fenomenologia (anche l'impatto che hanno i semplici colori, sul nostro cervello, può essere ridotto in termini di frequenze e risonanze).

Citazione:
.... in questo caso - il desiderio - è l'elemento scatenante che viene amplificato in maniera morbosa. Il bambino è bombardato letteralmente - in realtà, NON sul meccanismo della possessione, ma sull'impossibilità che ha di assaporare la Vita secondo tempi logici. Per capirsi; il voler avere un altro telefonino, e un altro ancora e ancora un altro, non è per il sentimento del possesso che il bimbo-minkia ne è schiavo, ma perché in lui è nata l'esigenza di scoprire l'emozione della novità...


Si, per quanto possa essere inquietante e, per quanto non abbia ancora realizzato se il desiderio venga instillato o amplificato, resta un dato di fatto che il processo da te esposto è assimibilabile alla dipendenza dalle droghe:

Schiavi di forme, colori, features e data di immissione sul mercato... da perdere ogni speranza sul better world.

Citazione:
Dire "è mio", de-codificato significa ===> "non deve scapparmi!", il bambino non è in pace, non è sereno, non vive il gioco, bensì lo subisce.


Interessante, davvero, però devo osservare che questa percezione di fugacità (la metto in neretto perchè meriterebbe un thread apposito), dal mio punto di vista, è totalmente sintetica, creata ad arte dai meccanismi pubblicitari di cui sopra...

Citazione:
Ma dire "è mio" comunque non è contro/natura. Sono le prime connotazioni che indicano la volontà di crearsi un proprio "mondo".


...ma mi costringi anche ad ammettere che il desiderio di uno spazio vitale proprio, in cui sentirsi appagati e al sicuro... non può che avere origine nella Natura Umana.

Citazione:
E purtroppo, oggigiorno, il bambino NON si crea mondi, non sogna, non smonta il robot e da adolescente non sarà neanche capace di truccare un carburatore. Li VISITA "i mondi" ed è altra storia. Siamo diventati turisti dell'esistenza.


Pare uscito dalla mia testa: devo ricordarmi che l'autore non sono io

Citazione:
il divario aumentò di brutto un ventennio fa dove si iniziò a escludere il sentimento e il fascino dell'ingegno


Mi ricordi il grande Carmelo Bene:

" - Non bisogna produrre capolavori, bisogna essere capolavori."

Ho notato molti riferimenti ad un ventennio fa: mi dici di preciso cosa hai in mente?



P.S.: Cit. Scusa il ritardo. - Nessun problema.
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Inviato il: 19/1/2012 15:24
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  •  Ribelle
      Ribelle
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#104
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@Florizel
Citazione:
Io penso una cosa diversa, Ribelle, e sto cercando di fare luce sul punto di domanda da svariati post a questa parte: NON nego l'aggressività, chiedo semplicemente PERCHE' la bellgeranza sia stata PREFERITA alla pacificità, e DA QUANDO.

Rispondere a questo implica anche trovare la risposta al perchè, a tuo avviso, l'assenza di guerra non sia auspicabile.

Come già ripetuto: sto aspettando che mi si dimostri COME ammazzare con eleganza sia "CIVILE", e produca un effetto DIVERSO e dall'ammazzare non "eroicamente", quindi "incivilmente".

Questione di STILE?

Non posso che ribadire il concetto: si tratta solo di modelli usati per il condizionamento mentale necessario in OGNI GUERRA, che cambia solo in relazione ai modelli culturali delle diverse epoche.

Ti rispondo per punti.

- Non c'è, almeno da parte mia, nessuna preferenza della guerra rispetto alla pace (non sono mica scemo, aggiungerei): le ritengo semplicemente entrambe possibili in relazione alla natura umana (e quindi normali).

- L'assenza di guerra è auspicabile. Ma il fatto che sia auspicabile non toglie niente rispetto alla normalità della guerra in relazione alla natura umana.

- Giudicare le azioni di qualcuno solo in base al loro effetto (anzi, in base a uno solo dei loro effetti) ignorandone le motivazioni è evidentemente un'opzione del tutto rozza e assurda. Non ritengo sia necessario doverti spiegare esplicitamente il perché.

- Lo stile che si intende in questo caso non è una questione stupidamente formale, esteriore, ma sostanziale, essendo riflesso di valori umanamente universali come onore, lealtà, coraggio, rispetto del nemico
e annessi e connessi. Se questo genere di STILE a te non sembra un parametro qualificante in termini di civiltà umana, se davvero non cogli nessuna differenza sostanziale tra il suo esserci o non esserci, non so cosa dirti. Ma se qualcosa di te l'ho capito non credo sia così.
Inviato il: 19/1/2012 15:35
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  •  florizel
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#105
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@ Ribelle.

Stai ribadendo lo stesso concetto ma con altre parole...
Non credo di dover essere io a mostrarti la differenza tra "violenza" o "aggressività" e "GUERRA".

Ti risponderò poi, con la dovuta calma.
Ciao.
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Inviato il: 19/1/2012 16:12
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  •  Calvero
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#106
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Citazione:


Mi ricordi il grande Carmelo Bene:

" - Non bisogna produrre capolavori, bisogna essere capolavori."



Nietzsche non Carmelo

Carmelo (il grande Carmelo) è uno dei pochissimi ad aver sublimato il corpus fisiologico/psicologico/filologico/pedagogico di Nietzsche

Carmelo Bene un precursore (anticipatore di tempi a venire) dell'inattualità della rivoluzione Nietzscheana, appunto perché attuale nell'uomo e NON sui tempi in attesa di ri-determinazione e ri-calibrazione "spirituale/fisiologica".

Carmelo Bene si annulla in Sé medesimo, investendo l'ebrezza stessa del suo esprimersi sradicando lo spirito dalle convenzioni psicologiche prima che sociali... rivelando l'utilità del disvalore nei costrutti sociali, essendo il meccanismo necessario a ribellare l'uomo per l'uomo.


Citazione:

Ho notato molti riferimenti ad un ventennio fa: mi dici di preciso cosa hai in mente?



Il gioco in atto, sia esso coordinato da volontà elitarie, sia esso conseguenza di un treno che ha rotto i freni nel momento stesso in cui prendeva velocità, è quello di spostare il baricentro dell'uomo nel futuro (inteso come sentimento e appannaggio) ovunque esso si trovi (come altre volte ho sottolineato).

Indi, le generazioni a cui mi riferisco (e per me la cosa è iniziata un ventennio fa) sono entrate in un "Loop culturale" che non si basa sulle peculiarità che spingono i bambini all'ingegno (la magia del GIOCO in senso nobile) ... bensì, in costrutti che corroborano e gratificano la risoluzione di schemi pre-impostati ... tutto ciò permea la psiche umana fino a standardizzarsi in logiche che non accettano che si possa OSARE, rompere gli SCHEMI (vedi i videogiochi: una maniera di fare quel che dice il "gioco" e non di giocare) ... evolvere il pensiero e la portata dei sogni...

... è la nuova Inquisizione, ragazzo, è la nuova "santa" Inquisizione.
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Inviato il: 19/1/2012 16:14
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  •  captcha
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#107
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Calvero
Citazione:
Carmelo Bene si annulla in Sé medesimo, investendo l'ebrezza stessa del suo esprimersi sradicando lo spirito dalle convenzioni psicologiche prima che sociali... rivelando l'utilità del disvalore nei costrutti sociali, essendo il meccanismo necessario a ribellare l'uomo per l'uomo.

ORA ti riconosco!
Inviato il: 19/1/2012 16:21
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  •  Calvero
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#108
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Sapevo che dovevo farmi i cazzi miei con te in giro
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Inviato il: 19/1/2012 16:25
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  •  Legion
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#109
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Le donne non fanno la guerra: la fanno fare ai maschi.

xkè sono un pò zoccole.
Inviato il: 19/1/2012 17:25
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  •  ohmygod
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#110
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E' arrivata la legione,non fatevene una ragione
Inviato il: 19/1/2012 18:25
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  •  ohmygod
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#111
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citazione
Io penso una cosa diversa, Ribelle, e sto cercando di fare luce sul punto di domanda da svariati post a questa parte: NON nego l'aggressività, chiedo semplicemente PERCHE' la bellgeranza sia stata PREFERITA alla pacificità, e DA QUANDO.

Un giorno il Demiurgo donò all'uomo la Pace,l'uomo non la riconobbe.
Allora il Demiurgo donò all'uomo la Guerra per fargli comprendere la differenza fra i due termini.
L'uomo intese la differenza.
La Guerra gli permetteva di conquistare mentre la Pace gli permetteva di essere conquistato e fra i due doni l'uomo scelse la Guerra.
Solo allora il Demiurgo si rese conto della irragionevolezza dell'uomo,abbandonandolo al proprio destino gli fece dono di una ulteriore possibilità.
Fra le tante cose che aveva a disposizione,pur non essendo ubriaco del tutto, scelse il Libero Arbitrio.

Lo so che potrebbe sembrare stupido,ma l'altra idiozia riferisce di una evoluzione innaturale della specie.
Di conseguenza trovarne la Ragione è irrazionale in quanto la razionalità
si è arresa prima di scendere in campo.

Come già ripetuto: sto aspettando che mi si dimostri COME ammazzare con eleganza sia "CIVILE", e produca un effetto DIVERSO e dall'ammazzare non "eroicamente", quindi "incivilmente".

Si può ammazzare con eleganza solo se stessi,ciò costituisce un Arte quando l'eleganza è innata.


Non posso che ribadire il concetto: si tratta solo di modelli usati per il condizionamento mentale necessario in OGNI GUERRA, che cambia solo in relazione ai modelli culturali delle diverse epoche.

Il Libero Arbitrio non è statico in quanto si relaziona alla sua diversità nelle epoche.
Inviato il: 19/1/2012 18:52
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  •  PadijtLee
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#112
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Citazione:

Calvero ha scritto:


... tornando al bambino, il bambino OGGI non ci tiene più al giocattolo, non se lo gusta, perché il bombardamento mediatico gli impone di "prenderlo" prima che "scappi". Dire "è mio", de-codificato significa ===> "non deve scapparmi!", il bambino non è in pace, non è sereno, non vive il gioco, bensì lo subisce.




Il bambino oltre a giocare o a subire il gioco, tende a possedere una felicità effimera.

I figli, specchio dei genitori, agognano la materia non solo per il bombardamento mediatico ma anche per l'opera subdola che catalizzata nel mondo dei "grandi" scorre inevitabilmente nella dimensione dei "piccoli". Essi subiscono un flusso che viene dall'educazione ricevuta, fatta di felicità materiale effimera. (Effimera perchè si adora il vuoto della materia. Quando compri una casa, tu sfrutti il suo vuoto e lo adori. Per adorare il pieno della materia, occorre uno sforzo maggiore )
La felicità che la maggior parte di noi ricerca, quella legata a soddisfare e rappresentare il proprio IO con oggetti pressochè inutili, dalle grandi macchine ai piccoli gioielli, viene passata al bambino invisibilmente operando una modificazione. Ma niente di nuovo sotto il sole. Tutto ciò tocca alcuni bottoni all'interno dell'Uomo e attiva caratteristiche naturali.

Ci domandiamo se fa parte della natura umana perchè sta accadendo una novità, ma non per questo non è nei limiti dell'Umano: quello che accade all'uomo (e ai bambini) è entro la Natura Umana, che per come la vedo io viaggia sempre sull'imperante Dicotomia dell'Universo: Non c'è male senza bene e viceversa, non c'è pace senza la guerra e viceversa, non c'è luce senza l'ombra e viceversa, non c'è il conscio senza un incoscio e viceversa ( Non c'è Dio senza Io e viceversa?). Chissà quale sarà la strada verso l'Uno.
Inviato il: 19/1/2012 19:04
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  •  PadijtLee
      PadijtLee
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#113
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Citazione:
Questo processo (prima ancora dei videogiochi, che sono un aggravante) si mette in moto con un lavaggio del Cervello (non è un modo di dire: è un lavaggio del cervello) che è attuato attraverso il meccanismo della pubblicità in sé; in televisione, sulle riviste, alla radio, per le strade, sui manifesti, nei negozi, nelle cantilene, nei gingle, nell'arredamento dei locali, nelle vetrine che non sono più vetrine ma alambicchi ipnotizzanti



'La questione è che NOI siamo i colpevoli della pubblicità
Perchè è l'orrore del mondo moderno che produce la pubblicità'


Disse Bardamu Louis-Ferdinand Cèline, uno dei buoni maestri del già citato Carmelo, durante un'intervista di Louis Pauwels, autore insieme a Jacques Bergier de "Il mattino dei maghi"
Inviato il: 19/1/2012 19:36
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  •  Calvero
      Calvero
Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#114
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Bella lì, Padijt
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Inviato il: 19/1/2012 20:02
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  •  florizel
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#115
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Le donne non fanno la guerra: la fanno fare ai maschi.

Legion

xkè sono un pò zoccole.

Esiste anche questa categoria, tra le donne...E sono quelle che in questo sistema rivendicano la fottutissima "parità".

Che strano, eh??
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Inviato il: 20/1/2012 18:28
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  •  Pispax
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#116
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florizel

Non voglio fare quello che non è d'accordo su niente.
Qui non è questione del mio spirito cagacazzo: è che proprio (secondo me) o stiamo parlando di due cose differenti, o sennò uno di noi due non sta considerando tutti gli aspeti della faccenda. Almeno quelli noti.
Inutile dire che quello non sono io.




Citazione:
Pispax


Citazione:
Se l'attributo prevalente di quella parola è quello economico, la cosa credo sia abbastanza evidente. Se invece è quello umanistico allora lo scenario cambia parecchio. Resta però il fatto che (almeno finora) di solo umanesimo non è mai campato nessuno.


Mi piacerebbe che tu aggiungessi anche che, da qualche millennio a questa parte, l'aspetto "economico" ha prevalso, forzosamento, su quello "umanistico".
Capirne il motivo profondo porterebbe a riconsiderare la natura della guerra...


A meno che non ci siamo considerazioni che mi sfuggono, e la cosa non è improbabile, direi che non è così.
"Da qualche millennio a questa parte" in qualche modo racchiude tutta la Storia conosciuta.

In realtà non è dato sapere gli intendimenti del periodo pre-storico.
So che la Eisner ci fa sopra delle gran costruzioni, ma le trovo basate su elementi parziali.
Anche se vogliamo, o volessimo, considerare il periodo pre-storico (cerco di non scrivere "preistorico" per evitare confusioni, anche se il senso è lo stesso) come un periodo sommamente pacifico, trovo comunque azzardato attribuirne il merito a costruzioni sociali diverse, che siano "gilarchìe" o altro.
La questione che spazza via tutte le altre è quella della densità territoriale: quando ci sono 3 persone per kmq, anche se PROPRIO vuoi fare una guerra..
..il problema è che devi camminare troppo a lungo per raccogliere un esercito, e ancora troppo di più per trovare qualcuno con cui combattere.



In ogni caso è bene fare una precisazione.
Noi oggi viviamo in tempi piuttosto belli, quindi "economico" per noi è sinonimo di "arricchimento". E lo è in modo eclusivo.
In tempi peggiori di questi (per dire, in tempi dove la morte per fame o per freddo non era una cosa così rara da essere riportata dai notixiari) il termine "economico" aveva lo stesso, almeno per alcuni, la solita medesima valenza di "arricchimento".
Per per un numero smisuratamente più grande di persone "economico" significava invece "sopravvivenza fisica per sé e per i propri figli".

Credo sia opportuno non dimenticarsene mai.






Citazione:
Meno guerre, ma PIU' devastanti. Ed è per la forte centralizzazione del potere che sono anche più estese in relazione ad aree geografiche.

Citazione:
Be', in realtà no. Dalle seconda guerra mondiale in poi ci sono stati relativamente pochi conflitti.


Infatti ho scritto "MENO guerre". Nel senso di guerre meno frequenti.
Ma se mi parli di regioni del MONDO, credo che si possa aggiungere che esiste una guerra NON perpetrata con le armi, ma con la politica, l'economia, e l'introduzione di modelli sociali e culturali, territorialmente abbastanza estesa.


Si.
Ma scusa se chiedo: che c'è di diverso rispetto al solito?

Se parametriamo le situazioni all'aumento tecnologico miltare, direi niente.
Se invece restiamo in campo storico si può dire tranquillamente che periodi di guerra "fredda" (nel senso di "guerra" politica, economica e culturale) per quanto mi ricordo hanno più o meno sempre preceduto di poco lo scoppio dei conflitti.

In realrà l'unica differenza di rilievo è che questa volta le guerra "fredda" non si è trasformata in poco tempo in guerra "calda".
Tranne pochissime eccezioni si è preferito mantenere lo scontro a livello politico, economico e culturale. Che rispetto a facili, baionette e granate sono tuute cose che hanno il gran merito di essere PACIFICHE.
E questo ragionamento vale di sicuro per tutti gli attori di rilevo.

Sono perfettamente consapevole che "guerra fredda" non significa "pace", sia chiaro.
Ma sono anche consapevole che la guerra MINACCIATA è di gran lunga preferibile alla guerra PRATICATA.
Ma tanto, tanto, tanto di più.
Inviato il: 20/1/2012 23:11
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  •  TAD
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#117
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@Calvero:

Certo che ne hai affrontata storia del pensiero eh!

E' da una vita che mi riprometto di studiare Nietzsche, e anche Ionesco, Freud...

...ma sono ancora in mezzo a una strada.

Mi piacerebbe portare avanti questa discussione per conoscere cosa hanno scritto i cultori del pensiero... della guerra... del possesso...

...e, in definitiva, della prevaricazione dell'uomo sui propri simili.

Spero di contribuire... vedremo... stay tuned...


P.S.: Cit: "Loop culturale": Adesso ho capito cosa intendevi e posso dirti che la vedo sostanzialmente allo stesso modo anche se, seguendo questalogica - per quanto riguarda il Ludos convenzionale - solo i Lego stimolano l'ingegno. Per quanto riguarda i videogames beh, dovresti già sapere come la penso e... dovresti dare un'occhiata ad Anno 2070



P.P.S.:

Citazione:
Carmelo Bene si annulla in Sé medesimo, investendo l'ebrezza stessa del suo esprimersi sradicando lo spirito dalle convenzioni psicologiche prima che sociali... rivelando l'utilità del disvalore nei costrutti sociali, essendo il meccanismo necessario a ribellare l'uomo per l'uomo.


Madò Calvè... l'ho dovuta rileggere una decina di volte... e non so ancora se l'ho capita! Sincero, giura: è esclusivamente la tua percezione oppure hai letto qualche valutazione che ti ha ispirato?

Nel primo caso dovremmo aprire un thread dedicato, nel secondo, dovresti assolutamente dirmi chi è... la musa. In ogni caso.... esternazione sublime
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#118
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

PadijtLee ha scritto:

Si, finchè ci sarà l'IO, l'ego, a far da padrone.


Perdonami: mi era sfuggito totalmente.

Però stiamo proprio cercando di comprendere quali siano i meccanismi odierni responsabili di questo continuo pompaggio dell' Ego e dell' Io, quindi, vorrei sapere quale' è il tuo punto di vista.

A chi le imputiamo le responsabilità?
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Inviato il: 21/1/2012 0:09
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  •  Calvero
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#119
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Citazione:

TAD ha scritto:

Io è da una vita che mi riprometto di studiare Nietzsche


Studiare Nietzsche significa camminare dove l'aria è rarefatta, i ghiacciai segnano il passo e il tuo spirito trema; significa sognare come mai si è sognato. Ho scritto un Saggio su di Lui, poi quando ho compreso che qualcosa di molto bello era nato dalla mia penna ... ho compreso cosa significhi una lacrima e, per sempre, parlerà di ciò che non puoi raggiungere.
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  •  florizel
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Re: E io urino sulla vostra "civiltà"
#120
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Pispax

Citazione:
Non voglio fare quello che non è d'accordo su niente.


Stai dicendo che vuoi smettere di essere te stesso?


Citazione:
è che proprio (secondo me) o stiamo parlando di due cose differenti


Giuro che ci avrei messo entrambe le mani su quella brace che facemmo quella sera, ricordi?


Citazione:
o sennò uno di noi due non sta considerando tutti gli aspeti della faccenda. Almeno quelli noti. Inutile dire che quello non sono io.


Che meraviglia: un uomo che sei sempre certa di quello che ti dirà.

Santa Pazienza vergine e martire...:


Mi piacerebbe che tu aggiungessi anche che, da qualche millennio a questa parte, l'aspetto "economico" ha prevalso, forzosamento, su quello "umanistico". Capirne il motivo profondo porterebbe a riconsiderare la natura della guerra...


Citazione:
"Da qualche millennio a questa parte" in qualche modo racchiude tutta la Storia conosciuta.
In realtà non è dato sapere gli intendimenti del periodo pre-storico.
So che la Eisner ci fa sopra delle gran costruzioni, ma le trovo basate su elementi parziali.


Pispax, io mi rendo conto che CI hanno abituati ad avere DATI CERTI prima di fare le assemblee, e che i DATI ce li fornivano direttamente i VERTICI, ma stavolta dovremmo andare di nostra capacità intellettiva...

Io il libro della Eisler l'ho letto, e NON SOLO lei parla di periodi della storia umana NOTI, ma svela anche risvolti taciuti, sulla base di scoperte archeologiche e ricerche storiche. Quindi NON si sta parlando della PREISTORIA... Si arriva finanche alla civiltà cretese, pensa te...

Quello che io cercavo di sottolineare, è come e quanto la GUERRA sia andata intensificandosi parallelamente alla conquista dei territori in seno al vantaggio economico e di potere che ciò comporta...
Lasciando da parte le modalità delle guerre, è vistoso perfino il concetto stesso che essa esprime: sottomettere.
Non "condividere", cooperare, collaborare per ottenere un vantaggio o un avanzamento in benessere e possibilità di sopravvivenza, ma sottomettere.


Gli elementi che definisci parziali, sono solo parte di un complesso di studi e ricerche ben più articolato e per buona parte omesso prima che la Gimbutas e la Eisler dessero il loro contributo.


Citazione:
trovo comunque azzardato attribuirne il merito a costruzioni sociali diverse, che siano "gilarchìe" o altro.


Gilanìa.
Dipende: se una società è articolata in maniera tale da rendere inutili e dannose le guerre, sarà una società "mutuale".
Come e perchè questo sia stato poi, inevitabilmente o meno, stravolto, è un discorso a latere.


Citazione:
La questione che spazza via tutte le altre è quella della densità territoriale: quando ci sono 3 persone per kmq, anche se PROPRIO vuoi fare una guerra.. ..il problema è che devi camminare troppo a lungo per raccogliere un esercito, e ancora troppo di più per trovare qualcuno con cui combattere.


Non stiamo parlando di preistoria, ricordi? La Eisler parla di ondate migratorie di popoli indoeuropei (i Kurgan, chiamati così dalla Gimbutas) proveniente dal sud della Russia, che imposero un modello sociale autoritario presso le popolazioni residenti nell'Asia centro-meridionale e in Europa.

Link: L'ipotesi Kurgan.


Citazione:
l'unica differenza di rilievo è che questa volta le guerra "fredda" non si è trasformata in poco tempo in guerra "calda".


Perchè, forse, se si fosse trasformata in "calda" sarebbe stata la fine per ogni cosa?
O perchè, anche, la guerra ha imparato un altro linguaggio, che è quello del continuo allarme?

Buonanotte, alla prossima.
E, giuro, vorrei che tu mi stupissi, ogni tanto...
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