Ti faccio un altro esempio, visto che hai parlato di propaganda e ti "svelo" come la stessa si auto-produce anche da parte di chi vorrebbe denunciarla in buona fede, poiché assoggettati a determinate logiche che ci "impongono" in quali ordine di idee esaminare le problematiche, soprattutto quando le medesime sono prodotte in seno alla morale.
D’accordissimo su questo.
Citazione:
Se Te guardi sopra, nel video incorporato da Perspicace, potrai notare che il titolo recita: "Donna: quale immagine nella pubblicità?"
.. ecco, appunto, che ci caschiamo con tutte le scarpe e pure col sorriso ebete stampato in faccia di chi crede di fare una buona azione (non sto dicendo a Perspicace, sia chiaro).
Se coloro che l'hanno ideato fossero stati liberi dalle congiunzioni astrali della propaganda, quella di COME si argomenta e, non solo, DEL PERCHÉ si decide di farlo, allora avremmo visto scritto questo titolo:
- "I bisogni e i rapporti delle donne con la pubblicità" ... e senza punto di domanda.
Purtroppo il video non è più disponibile e non so dove reperirlo (se tu lo sai dimmelo, perché sicuramente sarebbe interessante). Ma sul resto del ragionamento sono d’accordo.
Citazione:
Quindi, non per concludere, ma per capirsi meglio, Perspicace non ha proprio sbagliato con l'ultimo suo intervento, quello a cui tu hai successivamente risposto; diciamo che non ha posto correttamente i termini e i piccoli approfondimenti...
Ritengo che questo sia un modo un po’ “light” di porla, ma immagino che si tratti di punti di vista…
Citazione:
... comunque, così come accade per altri temi dal contesto fortemente differente, è in atto ugualmente una desensibilizzazione forzata che riguarda il generale e non il particolare.
Credo che, più che di “semplice” desensibilizzazione, si tratti di far passare punti di vista tanto parziali e incompleti quanto totalizzanti.
Perspicace
Citazione:
Secondo te esiste il problema della "mercificazione del corpo umano"?
No.
Citazione:
Nel suo complesso intendo trovi giusto o origine di problemi che le persone abbiano diritto a vendere i propri organi (fegato, reni, retine, etc. etc.)?
Esistono i confini etici? Come il considerare l'essere umano merce interscambiabile oppure ognuno è padrone della propria carne e di tutto ciò che da essa viene prodotto (vendita della propria progenie ad esempio)?
Che cazzo c’entrano gli organi? Che cazzo c’entra il vendere la progenie (che comunque non appartiene a se stessi, perché si tratta di altri esseri umani)? Che cazzo c’entrano i “confini etici”?
Tu stai facendo un mischione con tutto e il contrario di tutto, utilizzando argomenti assolutamente propagandistici, infatti anche adesso, anziché restare nel merito del topic da te stesso aperto, vai a parare su tutt’altre cose come vendere gli organi o i figli (perché non anche gli organi dei figli?), esattamente come prima sei andato a parare sui nazisti e i negrieri.
Questi non sono argomenti, ma discorsi spiccatamente emozionali che offuscano la vista ed impediscono di avere una chiara visione di ciò di cui si sta parlando.
Tu invito a rileggere i tuoi vari messaggi del topic e soprattutto la loro impostazione, per poi argomentare il tuo punto di vista senza svarioni su nazisti negrieri che vendono gli organi dei loro figli ebrei.
_________________ La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 24/11/2013 12:32
perspicace
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Re: L'immagine mediatica della donna
#34
Sono certo di non sapere
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@Calvero
L'origine della pubblicità è il condizionamento delle masse, per cui esse sono un vettore ottimale per instaurare "schemi mentali" e "stili di vita".
Certo sono solo una piccola parte della "comunicazione alle masse", ci sono dentro un infinità vettori che vanno dal generico (TV, Web, carta stampata) o singole categorie (film, prima pagina, blog).
Tutti però hanno la "facoltà" di "condizionare le menti in formazione", le nuove generazioni, che dopo aver ricevuto il contenuto del vettore lo conservano e trasmettono come parte integrale della loro cultura.
Alcuni hanno lo scopo di "desensibilizzare" altri di "sensibilizzare" ad esempio "vedere ogni giorno morti ammazzati" in fascia protetta o "mercificazione del corpo umano" (donne nude) nella maggior parte dei palinsesti, così come il "sensibilizzare al concetto di bellezza standard oggettiva".
Quando c'è un involucro specifico le persone accedono ai contenuti selezionandoli e consapevoli del contenuto (es. un giornaletto porno) e la società si premura di evitare che questi contenuti finiscano e i recettori sbagliati. Ma quando non c'è involucro (es. cartellone pubblicitario o TV) il destinatario del vettore può essere chiunque anche un bambino, quest'ultimo non avendo ancora sviluppato difese può e verrà condizionato sia per la "desensibilizzazione dal omicidio" che alla "mercificazione dell'uomo in generale".
Sia i produttori (la ditta che ordina la pubblicità, i pubblicitari) che gli esecutori (le modelle e i modelli o gli attori attrici) si rendono responsabili del messaggio veicolato in maniera diretta o indiretta, nel momento in cui questi contenuti non sono "dentro un involucro specifico" sono destinati a tutti ed "dovrebbero" essere adeguatamente studiati per non danneggiare la formazione culturale degli individui che formeranno il tessuto della società. IMHO
_________________ Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Scusate, riporto la notizia pure qui: ecco una frase estratta dalla testimonianza sotto giuramento di Ruby Rubacuori al processo sulle cene eleganti, che al tempo degli eventi era minorenne:
“Berlusconi leccava genitali a Belen mentre Nicole Minetti gli praticava sesso orale”.
Ne veniamo a conoscenza perché fa parte delle motivazioni della sentenza con cui il Tribunale di Milano, lo scorso giugno, ha condannato Berlusconi a sette anni di carcere per concussione e prostituzione minorile. Poi ci sono le altre piacevolezze:
Nel “collaudato sistema prostitutivo di Arcore” Berlusconi era “regista delle esibizioni sessuali” e “consapevole che Ruby fosse minorenne”.
Inoltre Berlusconi ha tentato di far mentire Ruby pagandola con 5 milioni di euro.
_________________ Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 24/11/2013 12:13
Calvero
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Re: L'immagine mediatica della donna
#32
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Su questo posso anche essere d'accordo, anche perché non fa altro che rimarcare quanto sia fasulla tutta la diatriba sulle donne "nude" nella pubblicità, ossia un artifizio propagandistico utilizzato per il divide et impera (le donne "contro" gli uomini) e per sviare su argomenti sterili e puerili (come la "giusta" quantità di nudezza nelle pubblicità o le donne che "danneggiano la causa" mostrando tette e culo).
edit - piccole correzioni h 11,43
Il fatto che tu possa essere d'accordo, mi dice che qualcosa non ti scompiffera nell'argomento.
Mi turba che un cervello fino come il tuo, a mio avviso, non abbia colto più profondamente il dilemma.
Ti faccio un altro esempio, visto che hai parlato di propaganda e ti "svelo" come la stessa si auto-produce anche da parte di chi vorrebbe denunciarla in buona fede, poiché assoggettati a determinate logiche che ci "impongono" in quali ordine di idee esaminare le problematiche, soprattutto quando le medesime sono prodotte in seno alla morale.
Se Te guardi sopra, nel video incorporato da Perspicace, potrai notare che il titolo recita: "Donna: quale immagine nella pubblicità?"
.. ecco, appunto, che ci caschiamo con tutte le scarpe e pure col sorriso ebete stampato in faccia di chi crede di fare una buona azione (non sto dicendo a Perspicace, sia chiaro).
Se coloro che l'hanno ideato fossero stati liberi dalle congiunzioni astrali della propaganda, quella di COME si argomenta e, non solo, DEL PERCHÉ si decide di farlo, allora avremmo visto scritto questo titolo:
- "I bisogni e i rapporti delle donne con la pubblicità" ... e senza punto di domanda.
Quindi, non per concludere, ma per capirsi meglio, Perspicace non ha proprio sbagliato con l'ultimo suo intervento, quello a cui tu hai successivamente risposto; diciamo che non ha posto correttamente i termini e i piccoli approfondimenti...
... comunque, così come accade per altri temi dal contesto fortemente differente, è in atto ugualmente una desensibilizzazione forzata che riguarda il generale e non il particolare.
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Inviato il: 24/11/2013 11:39
perspicace
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Re: L'immagine mediatica della donna
#31
Sono certo di non sapere
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@Rickard
Secondo te esiste il problema della "mercificazione del corpo umano"?
Nel suo complesso intendo trovi giusto o origine di problemi che le persone abbiano diritto a vendere i propri organi (fegato, reni, retine, etc. etc.)?
Esistono i confini etici? Come il considerare l'essere umano merce interscambiabile oppure ognuno è padrone della propria carne e di tutto ciò che da essa viene prodotto (vendita della propria progenie ad esempio)?
_________________ Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 24/11/2013 11:31
Rickard
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Re: L'immagine mediatica della donna
#30
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Citazione:
Pyter ha scritto: Il vero razzismo è chiamare un omicidio femminicidio.
Straquoto. Così semplice eppure così apparentemente difficile da capire.
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Inviato il: 24/11/2013 11:26
Rickard
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Re: L'immagine mediatica della donna
#29
Dubito ormai di tutto
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Da Un mondo pervaso di follia
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Citazione:
Calvero ha scritto:
- quello che riguarda la denuncia che i salotti televisivi (come radiofonici) urlano indignati in difesa della libertà della donna, "dimenticandosi" di inserire nell'equazione la sua libertà di essere puttana come non mai in quest'era (non solo in senso letterale) e sempre "dimenticarsi" di non sapere che tutto ciò porta a delle naturalissime conseguenze sul piano sociale e di considerazione per quanto concerne sia l'immaginario comune, sia la coscienza collettiva. Questo è un altro fatto.
Su questo posso anche essere d'accordo, anche perché non fa altro che rimarcare quanto sia fasulla tutta la diatriba sulle donne "nude" nella pubblicità, ossia un artifizio propagandistico utilizzato per il divide et impera (le donne "contro" gli uomini) e per sviare su argomenti sterili e puerili (come la "giusta" quantità di nudezza nelle pubblicità o le donne che "danneggiano la causa" mostrando tette e culo).
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Inviato il: 24/11/2013 11:25
Calvero
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Re: L'immagine mediatica della donna
#28
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Citazione:
Ma perfavore, questa è propaganda muffita della peggior specie. Le singole donne o i singoli uomini che pubblicizzano un prodotto non vengono un “genere”, vendono solo loro stessi e, se la cosa è frutto di una libera scelta, non c’è alcun problema. Se a una donna va bene farsi ritrarre nuda a gambe aperte mentre regge un prodotto, affari suoi.
Assolutamente affari suoi. Chi dice niente. La critica e la denuncia infatti sarebbe errata se volta a quelle donne.
Ma lasciamo un indizio, per ora. Da sottolinearsi, ad esempio, un altro discorso:
- quello che riguarda la denuncia che i salotti televisivi (come radiofonici) urlano indignati in difesa della libertà della donna, "dimenticandosi" di inserire nell'equazione la sua libertà di essere puttana come non mai in quest'era (non solo in senso letterale) e sempre "dimenticarsi" di non sapere che tutto ciò porta a delle naturalissime conseguenze sul piano sociale e di considerazione per quanto concerne sia l'immaginario comune, sia la coscienza collettiva. Questo è un altro fatto.
A Captcha:
Sarebbe interessante riuscire a costruire una critica inserendo l'illuminismo nella tua osservazione.
Citazione:
Il vero razzismo è chiamare un omicidio femminicidio.
.. nonché propaganda.
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Inviato il: 24/11/2013 10:59
Pyter
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Re: L'immagine mediatica della donna
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
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Il vero razzismo è chiamare un omicidio femminicidio.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 24/11/2013 10:30
Rickard
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Re: L'immagine mediatica della donna
#26
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/9/2007
Da Un mondo pervaso di follia
Messaggi: 1609
perspicace ha scritto:
Citazione:
Verissimo, per me infatti le donne che si vedono in quelle pubblicità hanno venduto non solo loro stesse ma il loro genere, facendo un doppio sbaglio.
Ma perfavore, questa è propaganda muffita della peggior specie. Le singole donne o i singoli uomini che pubblicizzano un prodotto non vendono un “genere”, vendono solo loro stessi e, se la cosa è frutto di una libera scelta, non c’è alcun problema. Se a una donna va bene farsi ritrarre nuda a gambe aperte mentre regge un prodotto, affari suoi. Tutti i discorsi sul “danneggiare il genere” sono avanzi di propaganda femminista, dato che ovviamente si applicano alle donne ma non agli uomini e che presuppongono che esista veramente una non meglio precisata “lotta di genere” (quindi idealmente delle donne contro gli uomini), e che, per via di tale lotta, una donna non debba “danneggiare la causa”.
Citazione:
Un po come se in una battaglia non solo si fossero schierate col nemico ma addirittura si sono offerte volontarie per premere il grilletto alle esecuzioni.
Ecco, appunto… “Battaglie”, “nemici”, “esecuzioni”… Ma ci si rende conto del significato delle parole, oppure la vanvera propagandistica ha già fottuto tutto e tutti?
Citazione:
Tipo i negrieri negri di una volta o gli ebrei nazisti.
E i negrieri ebrei che deportavano nazisti negri, dove li mettiamo?
Ecco un utile e pratico metodo per capire se chi vi sta di fronte utilizza (consciamente o meno) la vanvera propagandistica: il nazismo e le persecuzioni sugli ebrei (o sui “negri”) saltano fuori verso la 3°-4° frase.
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Inviato il: 24/11/2013 9:49
Ingmar
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Re: L'immagine mediatica della donna
#25
Ho qualche dubbio
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Messaggi: 184
Citazione:
Liberalismo: il virus culturale più diffuso del XXI secolo.
Lol. Ma che c'entra ?
Rettifico forse ho capito, è il distorcere la sacrosanta libera espressione individuale privandola di qualsiasi contesto e negando la sua possibile corruzione, fino all'essere una liberatoria verso gli sfruttatori con la scusa che "nessuno ti ha puntato la pistola alla tempia" quando c'è di mezzo fame, condizionamenti sociali.
Inviato il: 24/11/2013 4:01
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Re: L'immagine mediatica della donna
#24
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
Da
Messaggi: 832
Citazione:
L'immagine mediatica della donna non è un falso. Andrebbe rivista anche la formula che vorrebbe inquadrare il problema, in questi termini:
- L'immagine che la donna dà di sé ai media -
Questo è un fatto e così andrebbe formulato il concetto
Liberalismo: il virus culturale più diffuso del XXI secolo.
Inviato il: 23/11/2013 22:25
perspicace
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Re: L'immagine mediatica della donna
#23
Sono certo di non sapere
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@Calvero
Verissimo, per me infatti le donne che si vedono in quelle pubblicità hanno venduto non solo loro stesse ma il loro genere, facendo un doppio sbaglio.
Un po come se in una battaglia non solo si fossero schierate col nemico ma addirittura si sono offerte volontarie per premere il grilletto alle esecuzioni.
Tipo i negrieri negri di una volta o gli ebrei nazisti.
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Inviato il: 23/11/2013 21:16
Calvero
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Re: L'immagine mediatica della donna
#22
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
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L'immagine mediatica della donna non è un falso. Andrebbe rivista anche la formula che vorrebbe inquadrare il problema, in questi termini:
- L'immagine che la donna dà di sé ai media -
Questo è un fatto e così andrebbe formulato il concetto
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 23/11/2013 20:29
Pyter
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Re: L'immagine mediatica della donna
#21
Sono certo di non sapere
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Vabbè, in questo caso il penale è ciò che interessa di meno.
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Inviato il: 23/11/2013 19:07
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Re: L'immagine mediatica della donna
#20
Sono certo di non sapere
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è strage, penalmente peggio.
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Inviato il: 23/11/2013 16:00
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Re: L'immagine mediatica della donna
#19
Sono certo di non sapere
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Quindi se uccido due donne non è più femminicidio.
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Inviato il: 23/11/2013 15:39
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Re: L'immagine mediatica della donna
#18
Sono certo di non sapere
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Credo che in Italia si chiami "strage".
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Inviato il: 23/11/2013 15:32
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Re: L'immagine mediatica della donna
#17
Sono certo di non sapere
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Ma se io uccido contemporaneamente un uomo e una donna, è da considerarsi femminicidio o etericidio?
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Quest’anno la Giornata internazionale contro la violenza alle donne si connota per un’iniziativa comune e condivisa: lo Sciopero Delle Donne. Se in Italia ogni due giorni ne è uccisa una, è evidente che non si tratti di una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella società civile. Lucia, Antonella, Maria Grazia, tanto per citare le ultime della lista, sono state ammazzate dall'ex fidanzato, dal marito e dal compagno nei giorni successivi al decreto varato dal governo il 9 agosto scorso. Sempre più la luttuosa realtà ci prova come misure soltanto repressive non siano la soluzione del problema, perchè il femminicidio non ha natura emergenziale bensì sistemica. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno. E che, soprattutto, favoriscano la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone in grado di autodeterminarsi e scegliere liberamente il proprio modo di vivere. Lo Sciopero Delle Donne va nella direzione di pretendere dalle istituzioni, dai mass media e dalla società tutta che si facciano carico della quotidiana ed inesorabile furia omicida contro le donne, che non accenna neanche per un giorno a fermarsi perché frutto di una cultura violenta e sessista. Per quanto riguarda le modalità, lo “Sciopero” si articolerà su tre azioni congiunte e/o separate (l’una non esclude le altre):
1. Lenzuola e/o pezzi di stoffa rossi esposti dai balconi e/o dalle finestre
2. 15 minuti di silenzio, in piedi, interrompendo qualunque attività di lavoro si stia svolgendo
L’idea è quella di stare dentro il 25 novembre, ma in un modo completamente diverso dal solito. Diciamo in un modo più attivo e visibile come “scioperanti”: non solo per far cadere l’attenzione sul femminicidio, a cui pare che l’opinione pubblica si sia irrimediabilmente rassegnata, ma, soprattutto, per allontanare da noi l’immagine di vittimismo che il tema, purtroppo, sottintende. Non a caso abbiamo scelto la parola “Sciopero”, e cioè una forma di protesta altamente sociale e politica di autotutela con l’obiettivo di esercitare pressioni sulla “controparte”, ossia la Politica. Siamo difatti dell’opinione che le donne non debbano più essere uccise, maltrattate, offese perché libere e padrone della loro vita, né in Italia né altrove, e che occorrano azioni forti e congiunte come questo “Sciopero” per iniziare tutte/i insieme a fermare la cultura della violenza.
Comitato Se non ora quando - Vallo di Diano
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Inviato il: 23/11/2013 14:20
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Re: L'immagine mediatica della donna
#15
Sono certo di non sapere
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Aggiorno il video che stranamente viene censurato da youtube con una certa frequenza.
Noto che anche se in Italia si sono fatti piccoli dei passi avanti la strada da percorrere è ancora lunga...
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Inviato il: 23/11/2013 11:51
toussaint
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#14
Sono certo di non sapere
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Da
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comunque, ne approfitto per dire la mia proprio sulla scorta delle geniali battute di Hicks. gli spot sono infarciti di corpi femminili ma anche maschili usati come merce di scambio per attirare la nostra attenzione, per un solo motivo: perchè siamo repressi sessualmente, tutti chi più chi meno. se fossimo appagati, alla vista di due tette borbotteremmo "uff, che palle, un'altra fica" e continueremmo nella compilazione dell'ultimo micidiale sudoku. Invece no, siccome mediamente abbiamo tutti la bava alla bocca ecco che l'immagine sessuale ha la forza di incatenarci al nostro ruolo di passivi consumatori. quindi, questa non è l'era della sfrenata sessualità, bensì della più triste repressione sessuale che fa molto comodo a chi detiene il controllo del mondo virtuale mediatico...
_________________
"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 3/5/2013 15:28
toussaint
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/3/2012
Da
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perspicace, ti ringrazio per il tuo commento solo per una cosa. mi ha consentito di rivedere quiei video postati da benitoche di Bill Hicks. GENIALE E ADORABILE, CHE GRANDE UOMO E GRANDE ARTISTA...
_________________
"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 3/5/2013 15:17
perspicace
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#12
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
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Continuiamo ad assistere al degrado e questo mi mette tristezza.
C'è qualcosa di marcio in questo mondo.
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Inviato il: 3/5/2013 14:57
Pyter
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/9/2006
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E che dire delle contraddizioni di un governo dove il ministro Profumo lavora accanto al Ministro Passera, mentre dall'alto sono osservati dal Presidente Schifani?
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Inviato il: 20/2/2012 13:32
perspicace
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#10
Sono certo di non sapere
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Citazione:
LoneWolf58 ha scritto: Citazione:
da Calvero il 19/2/2012 22:07:56 ... Perché ?? quelle donne avevano la pistola alla tempia? ...
Certo... non una beretta, ma la pistola c'è. Ma, non vorrei sbagliare, non credo sia questo il nocciolo del topic quanto l'uso del richiamo sessuale per reclamizzare un prodotto qualsiasi senza alcuna attinenza.
Ma qui sai cos'è Calvero non serve manco la pistola, io parlavo di degrado proprio perché è diventato talmente tanto normale questo tipo di mercificazione del corpo femminile che ormai è usato senza ritegno.
Vedi PD e donna in atteggiamenti provocanti, ma come un infinità di esempi.
Uno dei punti è secondo me che andando avanti di questo passo diventerà sempre più difficile tornare indietro ed la gente si abituerà (siamo onesti la già chiaramente fatto) a vendersi ogni dignità e questo porta inevitabilmente a corruzione, svendita delle proprie sovranità e mancanza di indignazione.
Stiamo spostando l'asticella del possibile oltre le nostre possibilità.
Per non parlare poi di questo:
"Non possiamo che indignarci di fronte ad una pubblicità che evoca e inneggia ad uno stupro di gruppo, dove il confine tra piacere condiviso e sopraffazione è indefinito. La donna, stretta dalla mano maschile sembra quasi compiacersene, il suo viso comunica non dolore, come dovrebbe essere in una situazione di sopraffazione, ma piacere. Confondendo l’abuso con il desiderio. La violenza con l’amore. La virilità con il fascino. Si confonde il sopruso con la libera scelta."
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Inviato il: 20/2/2012 13:31
piggaz
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#9
Ho qualche dubbio
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unire l'utile al dilettevole... sara tommasi contro il signoraggio
Inviato il: 20/2/2012 0:46
Calvero
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Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#8
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:
Certo... non una beretta, ma la pistola c'è.
E quale sarebbe quindi questa "pistola" (??). Io non la trovo al giusto livello scatenante. Anzi più vado a cercare le origini in senso antropologico e più trovo istinti liberi da condizionamenti.
Citazione:
Ma, non vorrei sbagliare, non credo sia questo il nocciolo del topic ..
.. non è facile da dire. Perché se noi lamentiamo l'immagine della donna-oggetto (e di questo si tratta) e la discutiamo, non posso non domandarmi se un livello di costrizione sia assente. Una volta preso atto di ciò si potrà ragionare secondo le prospettive migliori, no?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 19/2/2012 23:13
benitoche
benitoche
Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
Da
Messaggi: 1941
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 19/2/2012 23:11
LoneWolf58
LoneWolf58
Re: L'IMMAGINE MEDIATICA DELLA DONNA
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
Citazione:
da Calvero il 19/2/2012 22:07:56 ... Perché ?? quelle donne avevano la pistola alla tempia? ...
Certo... non una beretta, ma la pistola c'è. Ma, non vorrei sbagliare, non credo sia questo il nocciolo del topic quanto l'uso del richiamo sessuale per reclamizzare un prodotto qualsiasi senza alcuna attinenza.
Ho preso i primi esempi che mi sono capitati sotto gli occhi con google...
_________________ La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
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