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  TSUNAMI DEMOCRATICO

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TSUNAMI DEMOCRATICO
#1
Ho qualche dubbio
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IL “BOOM!” DI GRILLO… E IL “PLIN PLIN” DI BERSANI!

Le elezioni amministrative (le prime dell’era post berlusconiana -a proposito: chi ha più notizie del Cavaliere?-) hanno avuto un effetto “deflagrante” sul sistema politico italiano.
Il voto (e il non voto) degli Italiani si è abbattuto sui partiti come uno “tsunami democratico”, rischiando -ancor più col probabile ritorno dell’onda lunga grillina alle politiche- di spazzare via dalla scena molte “prime donne” di questa giovane morta Seconda Repubblica.
Ciò che più preoccupa la Casta, nondimeno, è la sopravvenuta consapevolezza di come questa scossa possa essere solo la prima di una lunga serie di “terremoti politici” dalle conseguenze imprevedibili!


PRIMO “BOOM!”

Disfatta per la Lega, schiacciata dal peso dell’oro del tesoriere Belsito e dalla beffa di dover giustificare stravaganti investimenti in Tanzania e miracolose lauree albanesi!
Unica affermazione di rilievo quella del “barbaro sognante” Tosi a Verona (in realtà anch’essa uno schiaffo per il Senatur, trattandosi del successo personale del primo degli oppositori interni al Capo!).
Per il resto, crollo dei consensi e macerie politiche:
- sconfitta al primo turno in città come Legnano (storica sede del Carroccio) e Sarego (sede del Parlamento Padano, dove si è insediato il primo sindaco grillino d’Italia!);
- e disfatta anche al secondo, dove la Lega ha perso in tutti e 7 i capoluoghi in cui aveva conquistato il ballottaggio, tra cui Monza (ovvero sede distaccata dei fantomatici Ministeri di Roma tanto reclamati da Bossi) e Cassano Magnago (città natale del Senatur).
Oggi i consensi del Carroccio si attestano attorno al 5%, anche meno stando ai sondaggi (contro l’8% delle ultime elezioni politiche e il 10% delle europee).
Riuscirà l’incoronato Maroni nell’impresa titanica di rianimare un movimento indipendentista e legalitario scopertosi d’improvviso centralista e ladrone?


SECONDO “BOOM!”

Tracollo per il Pdl, accomunato al suo leader da uno stesso destino decadente.
Sia l’“imbarazzante scomparsa” del Cavaliere (sparito dalla scena pubblica pur di togliersi dall’incombenza di dover commentare l’annunciata sconfitta) che la sua “ingombrante eredità” politica (un Paese “rimasto al palo” dopo un ventennio berlusconiano) hanno inevitabilmente pesato sui destini del Partito.
Non sorprende, allora, come quello che si vantava d’essere il primo partito d’Italia si sia ridotto in molte città a non raggiunge nemmeno percentuali di voto in doppia cifra o ad essere scavalcato dal neonato Movimento Cinque Stelle!
Per citare qualche dato:
- sui 15 capoluoghi chiamati al voto in precedenza amministrati dal centrodestra, il Pdl ne ha mantenuti appena 6;
- e sui 98 comuni non capoluogo superiori a 15 mila abitanti dove si è votato, il Popolo della Libertà si è confermato alla guida della città solo in 33.
Sorprendente, in particolare, i responsi di Parma e Palermo: nei due capoluoghi amministrati dal centrodestra, il Pdl non è riuscito nemmeno a conseguire i ballottaggi!
La prima preoccupazione di Alfano è stata “minimizzare” la debacle elettorale, annunciando la più grande novità nella politica italiana degli ultimi anni.
Quale altra sorpresa attenderci dal Cavaliere (dopo la nascita del “partito di plastica” e la sua trasformazione nel “partito del predellino”)?


TERZO “BOOM!”

Grande fiasco anche per il Terzo Polo, passato dal ruolo di “ago della bilancia” tra i due poli ad anonimo protagonista di un’esclusiva puntata di “Chi l’ha visto?”.
Il grande Centro sognato da Casini si è ristretto ad un “centrino”: una coalizione di partiti ad personam (l’Udc, il Fli e l’Api) incapace di tener testa persino al novellino Movimento Cinque Stelle!
I moderati, finiti “sotto un cumulo di macerie” -parole di Casini-, pensano adesso a come riscattarsi…
Che si punti a riesumare dalle urne (cinerarie) della Prima Repubblica una nuova Democrazia Cristiana?


QUARTO “BOOM!”

Il vero exploit di queste elezioni è quello del Movimento Cinque Stelle, presentatosi nelle vesti di una “Lista civica nazionale” al di fuori delle logiche di partito.
Quattro, alla fine, i sindaci eletti, e ballottaggio sfiorato per un soffio a Genova.
Il Movimento ha raggiunto una media di voti che si attesta attorno all’8-10% (con numerosi sondaggi che, in vista delle prossime politiche, lo collocano tra il 12 e il 18%, proiettandolo come possibile secondo partito nazionale!).
Sorprendente, in particolare, la conquista del Comune di Parma, dove una sciagurata amministrazione di centrodestra (che ha lasciato in eredità 600 milioni di euro di debiti!) non è bastata all’opposizione di centrosinistra per conquistare la fiducia dei cittadini.
Un “boom!” tanto eclatante quanto non più trascurabile...
Qualche eco sarà finalmente giunto anche alle “orecchie presidenziali”???


…E IL “PLIN PLIN” DEMOCRATICO!

E il Pd?
Più che “boom, boom!” il Partito Democratico sembra aver fatto “plin plin”!

Si sono sprecati i giudizi entusiasti o quantomeno rassicuranti dei dirigenti del Partito: da quello del presidente Rosy Bindi (pronta a minimizzare i risultati di Parma e Palermo, elencando prosaicamente tutti i paesini più sperduti d’Italia dove il Pd potrà vantare di aver piantato una bandierina!) a quello del segretario Bersani (dettosi certo di poter affermare che il Pd ha vinto le elezioni “senza se e senza ma!”).
I freddi numeri, in effetti, certificano un’indiscutibile vittoria elettorale del centrosinistra:
- dei 26 capoluoghi in cui si è votato, 15 sono stati aggiudicati dal centrosinistra (rispetto agli 8 precedenti);
- e dei 157 comuni non capoluogo superiori ai 15 mila abitanti chiamati al voto, 96 sono stati vinti sempre dal centrosinistra (contro i 58 precedenti).

Ma questa vittoria “elettorale” certifica anche una vittoria “politica” del centrosinistra?
Il centrosinistra si conferma unica, vera, valida, forte alternativa al centrodestra agli occhi degli elettorati?

Guardiamo alla sostanza.
Quattro erano i “test elettorali” di un qualche rilievo nazionale: le elezioni a Palermo, Parma, Genova e Verona.
Com’è uscito da queste prove il Pd?
A ben vedere, nessuna è stata superata a pieni voti!

Il Partito Democratico:
1- non è stato in grado d’indicare un candidato vincente a Genova (il sindaco Doria, premiato dalle primarie, non è certo espressione del Pd!);
2- non è stato capace di “segnare un gol a porta vuota” a Parma (il candidato democratico, già presidente della Provincia, è stato clamorosamente battuto al ballottaggio da uno sconosciuto bancario grillino, Pizzarotti!);
3- non ha avuto la forza quantomeno d’impensierire l’annunciata vittoria del sindaco Tosi a Verona;
4- e non è riuscito a strappare Palermo né a un centrodestra ormai allo sfascio né all’ex alleato Leoluca Orlando (pur avendo il facile pretesto di poterlo accusare di aver tradito lo spirito delle primarie e di non essere certo la risposta alla richiesta di rinnovamento della classe politica!).

La vera “sconfitta politica” del Pd, inoltre, è evidenziata da altri impietosi dati, per i quali:
1- da un lato, il primo partito d’Italia si è confermato quello degli astenuti (al secondo turno, quasi 1 elettore su 2 ha preferito restare a casa; l’astensionismo, forse per la prima volta, si è presentato più al nord che al sud; a Genova, in particolare, al ballottaggio solo il 39% degli elettori hanno scelto il proprio Sindaco!);
2- dall’altro lato, il Pd non è stato minimamente capace di riempire il “vuoto politico” lasciato dal centrodestra, di attrarre consensi al di là del proprio bacino elettorale di riferimento (a fronte dell’“emorragia di voti” della Lega e del Pdl, il Pd non ha accresciuto i propri);
3- e, per di più, anche il Partito Democratico ha visto erosi i propri consensi dall’espansione del Movimento Cinque Stelle.

L’esercizio yoga in gran voga tra i dirigenti del Pd (elencare come un “mantra” le vittorie in tutte le decine di comuni medio-piccoli conquistati dal Partito) può aver l’effetto consolatorio di una zolletta di zucchero utile a togliere l’amaro in bocca ma non può, al contempo, cancellare la realtà di un Paese che ha voltato le spalle al centrodestra senza per questo consegnarsi al centrosinistra!

C’è ben poco di cui stare sereni, dunque, in vista delle prossime elezioni politiche.
E se i partiti non saranno in grado di riformarsi e rinnovarsi in gran fretta, la “bomba elettorale” innescata a Parma rischia di non essere affatto l’ultima, bensì solo la prima di una lunga serie di deflagrazioni destinate a cambiare “contenitori e contenuti” nel marasma politico italiano...
_________________
Gaspare Serra (autore del blog "Panta Rei": http://gaspareserra.blogspot.com )
Inviato il: 25/5/2012 13:13
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#2
Dubito ormai di tutto
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gaspare110 ha scritto:


…E IL “PLIN PLIN” DEMOCRATICO!

E il Pd?
Più che “boom, boom!” il Partito Democratico sembra aver fatto “plin plin”!

Si sono sprecati i giudizi entusiasti o quantomeno rassicuranti dei dirigenti del Partito: da quello del presidente Rosy Bindi (pronta a minimizzare i risultati di Parma e Palermo, elencando prosaicamente tutti i paesini più sperduti d’Italia dove il Pd potrà vantare di aver piantato una bandierina!) a quello del segretario Bersani (dettosi certo di poter affermare che il Pd ha vinto le elezioni “senza se e senza ma!”).
I freddi numeri, in effetti, certificano un’indiscutibile vittoria elettorale del centrosinistra:
- dei 26 capoluoghi in cui si è votato, 15 sono stati aggiudicati dal centrosinistra (rispetto agli 8 precedenti);
- e dei 157 comuni non capoluogo superiori ai 15 mila abitanti chiamati al voto, 96 sono stati vinti sempre dal centrosinistra (contro i 58 precedenti).

Ma questa vittoria “elettorale” certifica anche una vittoria “politica” del centrosinistra?
Il centrosinistra si conferma unica, vera, valida, forte alternativa al centrodestra agli occhi degli elettorati?

Guardiamo alla sostanza.
Quattro erano i “test elettorali” di un qualche rilievo nazionale: le elezioni a Palermo, Parma, Genova e Verona.
Com’è uscito da queste prove il Pd?
A ben vedere, nessuna è stata superata a pieni voti!

Il Partito Democratico:
1- non è stato in grado d’indicare un candidato vincente a Genova (il sindaco Doria, premiato dalle primarie, non è certo espressione del Pd!);
2- non è stato capace di “segnare un gol a porta vuota” a Parma (il candidato democratico, già presidente della Provincia, è stato clamorosamente battuto al ballottaggio da uno sconosciuto bancario grillino, Pizzarotti!);
3- non ha avuto la forza quantomeno d’impensierire l’annunciata vittoria del sindaco Tosi a Verona;
4- e non è riuscito a strappare Palermo né a un centrodestra ormai allo sfascio né all’ex alleato Leoluca Orlando (pur avendo il facile pretesto di poterlo accusare di aver tradito lo spirito delle primarie e di non essere certo la risposta alla richiesta di rinnovamento della classe politica!).

La vera “sconfitta politica” del Pd, inoltre, è evidenziata da altri impietosi dati, per i quali:
1- da un lato, il primo partito d’Italia si è confermato quello degli astenuti (al secondo turno, quasi 1 elettore su 2 ha preferito restare a casa; l’astensionismo, forse per la prima volta, si è presentato più al nord che al sud; a Genova, in particolare, al ballottaggio solo il 39% degli elettori hanno scelto il proprio Sindaco!);
2- dall’altro lato, il Pd non è stato minimamente capace di riempire il “vuoto politico” lasciato dal centrodestra, di attrarre consensi al di là del proprio bacino elettorale di riferimento (a fronte dell’“emorragia di voti” della Lega e del Pdl, il Pd non ha accresciuto i propri);
3- e, per di più, anche il Partito Democratico ha visto erosi i propri consensi dall’espansione del Movimento Cinque Stelle.

L’esercizio yoga in gran voga tra i dirigenti del Pd (elencare come un “mantra” le vittorie in tutte le decine di comuni medio-piccoli conquistati dal Partito) può aver l’effetto consolatorio di una zolletta di zucchero utile a togliere l’amaro in bocca ma non può, al contempo, cancellare la realtà di un Paese che ha voltato le spalle al centrodestra senza per questo consegnarsi al centrosinistra!

C’è ben poco di cui stare sereni, dunque, in vista delle prossime elezioni politiche.
E se i partiti non saranno in grado di riformarsi e rinnovarsi in gran fretta, la “bomba elettorale” innescata a Parma rischia di non essere affatto l’ultima, bensì solo la prima di una lunga serie di deflagrazioni destinate a cambiare “contenitori e contenuti” nel marasma politico italiano...



Il PD doveva sostenere Monti.
Sembra una frase fatta ma da fuori è facile dire "vaffanculo tutti".
Se Grillo fosse stato presidente del consiglio, lo si capisca senza essere infantili, mentre lo spread andava verso i 600 e volava una persona al giorno dalle finestre............ IL VAFFANCULO LO PRENDEVA ANCHE LUI.
Per carità, magari con Grillo la situazione non ci arrivava a quel punto, ma la stessa cosa può legittimamente dirla Bersani e chiunque altro Berlusca escluso.
Anyway, alle prossime elezioni vinca il migliore.
A proposito, il mio candidato premier e i miei candidati al parlamento io li scelgo votando le primarie.
Tu?
Ah già, PER TE ci pensano Sasson e Casaleggio..............
Inviato il: 25/5/2012 13:40
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#3
Sono certo di non sapere
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Complo, il fulcro del problema è:

-C'è il sospetto che chi sta dietro a Beppe Grillo sia legato alla massoneria o a poteri forti
-C'è la certezza che il governo PD-PDL-UDC sia guidato da uno dei massimi esponenti della massoneria globalista

Girala un po come vuoi.
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 25/5/2012 14:28
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#4
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Sertes ha scritto:
Complo, il fulcro del problema è:

-C'è il sospetto che chi sta dietro a Beppe Grillo sia legato alla massoneria o a poteri forti
-C'è la certezza che il governo PD-PDL-UDC sia guidato da uno dei massimi esponenti della massoneria globalista

Girala un po come vuoi.


Per te sarà quello il problema*, PER ME è quello che ho scritto io.
Comunque se ti tesseri e ti presenti alle primarie nella mia circoscrizione giuro che ti voto (lo farei, non scherzo) e voglio vedere se porto un massone in parlamento!


*problema illogico perchè se si crede ad una onnipresente massoneria nella storia e nelle nazioni è IMPOSSIBILE che Grillo non ne faccia parte come chiunque vada al potere.
Inviato il: 25/5/2012 14:44
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#5
Sono certo di non sapere
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Citazione:
complo ha scritto:
*problema illogico perchè se si crede ad una onnipresente massoneria nella storia e nelle nazioni è IMPOSSIBILE che Grillo non ne faccia parte come chiunque vada al potere.


Capisco il tuo ragionamento, che voleva essere un ragionamento "per assurdo" ma che in realtà semmai prova l'inverso. Che è comunque un punto a tuo favore, cioè mi stai dicendo che è davvero difficile che Grillo sia libero.

Però la parola chiave nel tuo ragionamento è "credere".
In questo, come in altri casi, non c'è bisogno di credere in una teoria di complotto ma piuttosto di accettare quello che pure loro dicono apertamente.

Cioè non sono io che ti devo convincere della teoria secondo cui esiste una massoneria globalista onnipresente e dirti che Monti ne fa parte, è una cosa arcinota a tutti che era nel comitato direttivo dei Bilderbergs, che era capo di una delle tre sezioni della Trilaterale, e che era nel board of advisors della Goldman Sachs.

E' qui la differenza!!

Capito l'approccio?

Io posso scornarmi per anni per dimostrarti che le torri sono state minate.
Poi invece leggo la versione ufficiale: crollo in caduta libera attraverso il percorso di maggior resistenza.
Te l'hanno detto loro apertamente che non è un crollo passivo, allora perchè c'è gente che fa fatica ad accettare questa cosa?
Pentagono: pali a sud e aereo che passa a nord, le testimonianze fanno parte della versione ufficiale.
La gente non lo accetta lo stesso! Allora cosa fa? Si inventa una versione ufficiosa!

Complo, c'è il rischio che tu ti stia inventando una versione ufficiosa in cui Monti non è capo dei massoni e in cui è venuto qui per tutelare noi e non le banche.
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Inviato il: 25/5/2012 15:03
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#6
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Sertes ha scritto:

Cioè non sono io che ti devo convincere della teoria secondo cui esiste una massoneria globalista onnipresente e dirti che Monti ne fa parte, è una cosa arcinota a tutti che era nel comitato direttivo dei Bilderbergs, che era capo di una delle tre sezioni della Trilaterale, e che era nel board of advisors della Goldman Sachs.


Ma infatti non è questione di credere o non credere. Che Monti faccia parte di quelle organizzazioni è verissimo.
Che quelle organizzazioni siano in mano alla massoneria è invece un' ipotesi. Che controllino i governi di tutto il mondo nella storia è fantascienza.
Attualmente i governi delle nazioni occidentali sono "influenzati" dalla lobby delle banche, è SOLARE evidenza e Monti non fa eccezione.
Prima delle guerre mondiali c' era la lobby dell' industria pesante (storicamente la peggiore, ma MAI che qualche "massonista" facesse vedere le responsabilità di certe famiglie nei tragici eventi di quegli anni), poi quella del petrolio (altrettanto macchiata di sangue). Tra 50 anni magari ci sarà quella dell' informazione e sempre influenzerà i governi come hanno fatto le altre.
Le lobby esistono ed esisteranno sempre, questo non significa che siamo burattini in mano ad un destino già scritto da loro.
Inviato il: 25/5/2012 15:55
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#7
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@complo

Citazione:
Che quelle organizzazioni siano in mano alla massoneria è invece un' ipotesi. Che controllino i governi di tutto il mondo nella storia è fantascienza.


Ti conviene studiare complo, studiare tanto, la matassa è bella ingarbugliata.

Bisognerebbe capire cos'è la massoneria.

Bisognerebbe capire CHI la sta usando.

Bisognerebbe capire da dove siamo partiti per sapere dove stiamo andando.

Bisognerebbe capire che ruolo occupino le religioni in tutto questo.

Bisognerebbe conoscere cosa affermano le religioni.

Bisognerebbe capire il ruolo degli Ebrei in questa Storia.

Bisognerebbe capire da che parte stanno i nobili e perchè esistono ancora.

Bisognerebbe capire come le 13 famiglie più importanti del pianeta si siano affermate come abbiano controllato da sempre il traffico di oppio e di droghe varie, il ruolo degli USA, perchè sono nati, da chi sono CONTROLLATI.

Un lavoro difficile collegare TUTTI questi puntini, (ma non sono gli unici).

In alternativa puoi continuare a vivere nel mondo dei minipony, dove esistono le primarie per la scelta del candidato premier, dove il potere appartiene al popolo, dove le competenze professionali ti permettono di emergere, quel mondo dove gli esseri umani sono torchiati a dismisura e imprecano contro il nulla non sapendo in quale razza di mondo REALE stanno vivendo.

Ciao
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 25/5/2012 18:45
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#8
Dubito ormai di tutto
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incredulo ha scritto:

Ti conviene studiare complo, studiare tanto, la matassa è bella ingarbugliata.


Per carità, non si finisce mai di imparare.
Però il consiglio vale per TUTTI

Prima delle guerre mondiali c' era la lobby dell' industria pesante (storicamente la peggiore, ma MAI che qualche "massonista" facesse vedere le responsabilità di certe famiglie nei tragici eventi di quegli anni), poi quella del petrolio (altrettanto macchiata di sangue)
Inviato il: 28/5/2012 10:24
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#9
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complo ha scritto:
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gaspare110 ha scritto:


…E IL “PLIN PLIN” DEMOCRATICO!

E il Pd?
Più che “boom, boom!” il Partito Democratico sembra aver fatto “plin plin”!

Si sono sprecati i giudizi entusiasti o quantomeno rassicuranti dei dirigenti del Partito: da quello del presidente Rosy Bindi (pronta a minimizzare i risultati di Parma e Palermo, elencando prosaicamente tutti i paesini più sperduti d’Italia dove il Pd potrà vantare di aver piantato una bandierina!) a quello del segretario Bersani (dettosi certo di poter affermare che il Pd ha vinto le elezioni “senza se e senza ma!”).
I freddi numeri, in effetti, certificano un’indiscutibile vittoria elettorale del centrosinistra:
- dei 26 capoluoghi in cui si è votato, 15 sono stati aggiudicati dal centrosinistra (rispetto agli 8 precedenti);
- e dei 157 comuni non capoluogo superiori ai 15 mila abitanti chiamati al voto, 96 sono stati vinti sempre dal centrosinistra (contro i 58 precedenti).

Ma questa vittoria “elettorale” certifica anche una vittoria “politica” del centrosinistra?
Il centrosinistra si conferma unica, vera, valida, forte alternativa al centrodestra agli occhi degli elettorati?

Guardiamo alla sostanza.
Quattro erano i “test elettorali” di un qualche rilievo nazionale: le elezioni a Palermo, Parma, Genova e Verona.
Com’è uscito da queste prove il Pd?
A ben vedere, nessuna è stata superata a pieni voti!

Il Partito Democratico:
1- non è stato in grado d’indicare un candidato vincente a Genova (il sindaco Doria, premiato dalle primarie, non è certo espressione del Pd!);
2- non è stato capace di “segnare un gol a porta vuota” a Parma (il candidato democratico, già presidente della Provincia, è stato clamorosamente battuto al ballottaggio da uno sconosciuto bancario grillino, Pizzarotti!);
3- non ha avuto la forza quantomeno d’impensierire l’annunciata vittoria del sindaco Tosi a Verona;
4- e non è riuscito a strappare Palermo né a un centrodestra ormai allo sfascio né all’ex alleato Leoluca Orlando (pur avendo il facile pretesto di poterlo accusare di aver tradito lo spirito delle primarie e di non essere certo la risposta alla richiesta di rinnovamento della classe politica!).

La vera “sconfitta politica” del Pd, inoltre, è evidenziata da altri impietosi dati, per i quali:
1- da un lato, il primo partito d’Italia si è confermato quello degli astenuti (al secondo turno, quasi 1 elettore su 2 ha preferito restare a casa; l’astensionismo, forse per la prima volta, si è presentato più al nord che al sud; a Genova, in particolare, al ballottaggio solo il 39% degli elettori hanno scelto il proprio Sindaco!);
2- dall’altro lato, il Pd non è stato minimamente capace di riempire il “vuoto politico” lasciato dal centrodestra, di attrarre consensi al di là del proprio bacino elettorale di riferimento (a fronte dell’“emorragia di voti” della Lega e del Pdl, il Pd non ha accresciuto i propri);
3- e, per di più, anche il Partito Democratico ha visto erosi i propri consensi dall’espansione del Movimento Cinque Stelle.

L’esercizio yoga in gran voga tra i dirigenti del Pd (elencare come un “mantra” le vittorie in tutte le decine di comuni medio-piccoli conquistati dal Partito) può aver l’effetto consolatorio di una zolletta di zucchero utile a togliere l’amaro in bocca ma non può, al contempo, cancellare la realtà di un Paese che ha voltato le spalle al centrodestra senza per questo consegnarsi al centrosinistra!

C’è ben poco di cui stare sereni, dunque, in vista delle prossime elezioni politiche.
E se i partiti non saranno in grado di riformarsi e rinnovarsi in gran fretta, la “bomba elettorale” innescata a Parma rischia di non essere affatto l’ultima, bensì solo la prima di una lunga serie di deflagrazioni destinate a cambiare “contenitori e contenuti” nel marasma politico italiano...



Il PD doveva sostenere Monti.
Sembra una frase fatta ma da fuori è facile dire "vaffanculo tutti".
Se Grillo fosse stato presidente del consiglio, lo si capisca senza essere infantili, mentre lo spread andava verso i 600 e volava una persona al giorno dalle finestre............ IL VAFFANCULO LO PRENDEVA ANCHE LUI.
Per carità, magari con Grillo la situazione non ci arrivava a quel punto, ma la stessa cosa può legittimamente dirla Bersani e chiunque altro Berlusca escluso.
Anyway, alle prossime elezioni vinca il migliore.
A proposito, il mio candidato premier e i miei candidati al parlamento io li scelgo votando le primarie.
Tu?
Ah già, PER TE ci pensano Sasson e Casaleggio..............



Davanti ai debiti non c' è santo che tenga.
In Ottobre e Novembre dell'anno scorso IL FMI voleva mettere sotto tutela l'Italia.. Altro che slogan e vaffanculo...


Se Monti tagli i costi INUTILI dell'apparato pubblico di 100 miliiardi lo dovranno fare EROE con tanto di statue in ogni piazza. Diventerà un MITO per l'eternità..
L'apparato pubbblico sperpera decine e decine di miliardi di euro ogni anno.
E' non tirate fuori la solita storiella, come un Pispax qualsiasi, del postino che prende 1200 euro o dell'infermiere che prende 1400 euro. L'apparato pubblico va ben oltre l'infermiere ed il postino ( anche se i postini fancazzisti sono tantini ).
Inviato il: 28/5/2012 10:33
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Re: TSUNAMI DEMOCRATICO
#10
Sono certo di non sapere
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Da Brignano G.D'Adda
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@Mangog:
Citazione:
Se Monti tagli i costi INUTILI dell'apparato pubblico di 100 miliiardi lo dovranno fare EROE con tanto di statue in ogni piazza. Diventerà un MITO per l'eternità..

Se rigor montis indicesse un referendum per dichiarare illegale il debito
pubblico italiano e quindi annullarlo allora si che sarebbe un eroe
per l'eternita'...
Ma sono situazioni pressoche' impossibili !!!
Monti non e' al governo per risolvere i problemi dell'italia ma per affossarla
del tutto e consegnarla in mano alle banche !!!!
Quindi non glie ne fotte un cazzo di abbattere la spesa pubblica ma anzi
e' molto piu' probabile che la aumebtera' !!!
_________________
Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 28/5/2012 12:32
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