Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   UFO e alieni
  Corrado Malanga

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...8910111213>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione Votata:  2 Voti
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#301
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Citazione:

perspicace ha scritto:
Non hai capito il cervello ogni 10 anni cambia tutte le sue cellule per cui non esistono ricordi "indelebili" ma solo loro ricostruzioni, ricostruzioni possibili solo per i ricordi le cui sinapsi non sono state interrotte.

Quanto a quelle altre cose "spiritiche" hai indovinato per me non esistono, sono per la "meccanicistica", quindi niente "Ashaka" o "corpi eterei".


E infatti, il terzo punto è quello più ostico, lo capisco.

Cominciare a comprendere che siamo molto di più della materia di cui siamo composti non è più spiritualità, ma fisica della mente.

In ogni caso i neuroni non possono essere "cambiati" o sbaglio? Quindi quelli sono sempre gli stessi, no?
Inviato il: 3/1/2014 16:40
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  perspicace
      perspicace
Re: Corrado Malanga
#302
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
Messaggi: 3281
Offline
No, come ti ho appena scritto ogni 10 anni cambi tutte le cellule del tuo cervello. Quelle del resto del corpo ogni tre anni.
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 3/1/2014 16:44
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Corrado Malanga
#303
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Citazione:
No, come ti ho appena scritto ogni 10 anni cambi tutte le cellule del tuo cervello


Mi sa che mi sono perso qualcosa...

Potresti descrivermi nel dettaglio questo rinnovamento e come avviene se possibile a livello molecolare/cellulare ?

Scusami se dovessi ripeterti, ma non sono riuscito a seguire questo 3d bene...
_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 3/1/2014 16:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#304
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

alroc ha scritto:

Ogni cosa immaginata dal nostro cervello si comporta come se fosse reale. Es.: se immagini di far rimbalzare una pallina, questa lo farà seguendo le leggi della fisica, come se il cervello potesse "ricostruire" il movimento di una pallina nella realtà. Quando simuliamo nel nostro immaginario "ricreiamo" fedelmente la realtà.

Il cervello (ma il cervello non è la sede fisica di queste operazioni mentali) è in grado di rappresentare qualunque cosa. Può anche immaginare delle realtà fantasiose, molto diverse dalla nostra

Per cui non è vero che "ogni cosa immaginata dal nostro cervello si comporta come se fosse reale".
Giusto?
Inoltre è assai facile immaginare una pallina che rimbalza in barba alle leggi fisiche. L'ho appena fatto...

Citazione:

Il cervello (ma il cervello non è la sede fisica di queste operazioni mentali)

E quale è la sede fisica?

Citazione:

Il cervello (ma il cervello non è la sede fisica di queste operazioni mentali) è in grado di rappresentare qualunque cosa. Può anche immaginare delle realtà fantasiose, molto diverse dalla nostra e se è in grado di farle, vuol dire che esistono da qualche parte.)

Non capisco il punto.
Certo che esistono, nel cervello che sta immaginando, ed esistono nello stato di immaginazione, non reale.
Capisci il problema...?

Citazione:

In sostanza ciò che immaginiamo, se possiamo farlo, vuol dire che esiste nell'ologramma da qualche parte.

Come sopra. E poi l'ologramma rimane una TEORIA, non una REALTA'.
Per cui non è accettabile.
Non si può prendere una teoria come se fosse un assunto reale ed andare avanti come se nulla fosse.

Citazione:

Vivendo in un ologramma in cui ciò che esiste è "immaginato" da un creatore, ogni operazione che compiamo durante la TCTDF ha una ricaduta nella realtà.

Per cui tu assumi che la realtà sia un ologramma.
Io no, per cui questo non è vero.
Questo è uno degli errori di base della tecnica, un assunto errato che inficia tutto ciò che c'è a valle.
Postulato errato = esperimento non affidabile.

Citazione:

Le due cose sono collegate: immagino di scannerizzare il mio corpo alla ricerca di qualcosa di anomalo. La mia simulazione agisce come se fosse una risonanza magnetica. Se durante lo scanner si trova qualcosa di anomalo, si immagina di cancellarla (es.: questo si fa per gli impianti alieni).

Visti gli assunti questa è solo fantasia, immaginazione. Per cui può avere effetti sulla realtà come può non averne. Inoltre gli eventuali effetti possono non essere consequenziali alla fantasia, perché non è reale quello che si immagina.
Io non sto dicendo che non abbiamo il potere di autoguarirci, anzi, io so che lo abbiamo, ma nella realtà, non nell'ologramma, che non esiste (l'ologramma è solo una teoria, siamo sempre incagliati a quello scoglio).

Citazione:

Quindi, sono reali mente spirito e anima?

Sono olograficamente reali.

Non è una risposta.
O meglio, hai affermato che non lo sono, reali.
Se non lo sono la tecnica non può avere effetto, tranne che per quello detto sopra.

Ho scritto una cosa sulla tecnica di Malanga, per cercare di sintetizzare gli errori di base.
Ma sono rimbambito (influenza) e voglio rivederla. Magari più tardi o domani la posto.

Citazione:
Cosa intendi i chakra, corpi sottili, etc.?

Anche. Ma quando una cosa mi interessa, cerco sempre la sorgente, l'origine, perché da quelle antiche conoscenze sono derivate ricerche, studi e stupidaggini a iosa, e anche manipolazioni con intenti malvagi.
Per cui parlavo dei testi originali antichi, taoisti, buddisti, induisti.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 3/1/2014 17:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  perspicace
      perspicace
Re: Corrado Malanga
#305
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
Messaggi: 3281
Offline
@Merio

dammi un po per i link nel frattempo:

Le cellule cerebrali si rigenerano sempre


ROMA - Neuroni freschi? Sì grazie. Al contrario di quel che la scienza ha creduto sinora, il cervello continua a rigenerarsi anche negli individui adulti ricevendo ogni giorno una nuova provvista di migliaia di cellule nervose appena formate. La scoperta, annunciata oggi su "Science" da due neurobiologi di Princeton, Elizabeth Gould e Charles Gross, costituisce una vera e propria rivoluzione delle teorie correnti sul cervello ed apre la strada ad un modo completamente nuovo di spiegare il funzionamento della mente, oltre a presentare nuove opportunità per combattere malattie degenerative come il morbo di Parkinson o di Alzheimer.

- - - -- -

Io ne sono venuto a conoscenza inizialmente tramite Jurij ma poi ho trovato molti fonti a sostegno.

Mi metto in moto per i link...
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 3/1/2014 17:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Corrado Malanga
#306
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Tranquillo... non ho fretta...

_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 3/1/2014 18:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#307
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
alroc

Perché la tecnica di Malanga è sbagliata.
Tre aspetti basilari.

Fondamentalmente è una meditazione che si basa sulla visualizzazione.

Queste pratiche possono essere genuine o no, dipende molto dalla purezza, conoscenza e consapevolezza di chi le crea.
Una delle cose fondamentali è che l'attribuire qualità molto specifiche alle visualizzazioni è un errore grave. Questo perché si impone qualcosa, è una forzatura e siccome nelle meditazioni niente deve essere eseguito con forza, di nessun tipo, il farlo preclude l'accesso alle parti profonde in noi stessi, perché si può entrare in contatto con quelle parti solo con un rispetto totale, solo con dolcezza, Amore, fiducia ed ignoranza.
Decidere a priori che una lampada rappresenta la mente è una imposizione e, giustamente, il nostro essere rifiuta il contatto.
Siamo delicatissimi (immagina la cosa più delicata del mondo, noi siamo infinitamente più delicati), e qualsiasi uso della forza viene istantaneamente rifiutato. E' una protezione dell'Essere.
Ne consegue che l'esperienza non è minimamente affidabile e, nella maggior parte dei casi, una semplice fantasia.
Questo non vuol dire che non possa anche avere effetti benefici. Certe persone, magari particolarmente sensibili e/o che hanno gìà un buon rapporto con se stessi, possono in qualche modo bypassare questa imposizione istintivamente, ed entrare in contatto con le parti profonde di se stessi. Oppure qualcuno di molto bisognoso, per il semplice fatto di calmarsi e di dirigere la propria mente in modo calmo, può trarne beneficio. Ma questo vale per qualsiasi meditazione.
Qui abbiamo una serie di forzature, che iniziano con il definire la stanza mentale, come è questa stanza, le tre lampade, cosa sono queste lampade, quale colore hanno, quale è quella in cui mettere il braccio etc. bloccando sin dall'inizio "l'esplorazione" autentica di se stessi.
Un grande condizionamento che inficia sin dall'inizio la validità della pratica.
A mio avviso questo succede perché Malanga parte da una teoria, molto articolata e definita, e ha inevitabilmente costretto la tecnica nei confini della sua teoria.
Il suo errore è che crede di sapere.

Le meditazioni genuine definiscono il meno possibile, a livello mentale, gli elementi di esse, invece qui abbiamo uno stretto corridoio dove si forza il praticante a percorrerlo.
Un errore di impostazione di base.


Il secondo elemento che è sbagliato è la parte che riguarda l'Anima.
Noi non possiamo "vedere" l'Anima, è impossibile.
Io posso vedere te, non posso vedere me stesso, cioè la mia Anima.
Tu puoi vedere me, la mia Anima, non la tua.
E' così che il mondo è.

Io posso vedere la mia mente, il mio corpo, non la mia anima perché è quello che SONO, e per poterla "vedere" dovrei uscire da me stesso, non essere più me stesso. "Me stesso" non è la mia mente ne il mio corpo.
E' una legge invalicabile.

Ma posso "sentire" a mia Anima. Posso conoscere il suo stato. Lei può comunicarmi molte cose e io posso decidere di cambiare il mio comportamento per soddisfare le sue esigenze (che poi sono le mie).
L'Anima è un mistero che rimarrà per sempre tale, alle nostre menti.

Per cui quando visualizzi la luce che dovrebbe essere l'Anima, non lo è, non può esserla.
Questo significa che è una semplice fantasia e come tale non può avere nessun risultato concreto.

Il terzo aspetto è il non considerare la realtà del livello umano, soprattutto in occidente, per quanto riguarda la disciplina mentale.
Praticamente nessuno è in grado anche solo di mettere la propria mente in stato di quiete se non per pochi istanti, in uno stato dove non ci sono pensieri (i motivi di questo aprirebbero un'altra lunga discussione e per cui mi fermo qui).
Partendo da questa realtà, è assurdo pensare che una tecnica di meditazione possa avere una qualche validità se fatta una volta sola, da persone che non hanno nessun controllo sulla propria mente, se non quello insegnato con l'educazione, che è assolutamente insufficiente (e spesso totalmente in opposizione di quello che sarebbe adatto) per praticare queste tecniche nel modo giusto.

Qui stiamo parlando di "arte".
E' come pretendere che una persona che non abbia mai preso un pennello in mano faccia la cappella Sistina.
Intendiamoci, siamo tutti Michelangelo, Leonardo Da Vinci, Beethoven, ma questa arte che è dentro ognuno di noi non è disponibile a noi stessi e, per far si che lo sia, in genere è richiesto un lungo e serio lavoro su se stessi.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 4/1/2014 9:43
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Corrado Malanga
#308
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
Da
Messaggi: 3652
Offline
PNL
L'Umanità è nata già morta, di tanto in tanto qualcuno nasce.
Inviato il: 5/1/2014 0:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#309
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Ti ringrazio per aver esposto le tue motivazioni.

Mi rendo conto che l'assunto di base, che non può conciliare i nostri differenti punti vista, è che io considero la realtà come un "sogno della coscienza".

Dunque le nostre vedute non possono essere convergenti.

Mi chiedo come mai tu consideri reale l'habitat in cui viviamo e per habitat intendo lo spazio/tempo che condividiamo, quando però tu stesso mi dici che siamo molto di più del corpo che abitiamo.

Se la nostra condizione è "in parte" reale qui sulla terra, la restante "parte di noi" è reale anch'essa?
Dove si trova?
Perché questa parte extracorporea si trova altrove?
Questo altrove è definibile e collocabile?

Citazione:
Il secondo elemento che è sbagliato è la parte che riguarda l'Anima. Noi non possiamo "vedere" l'Anima, è impossibile. Io posso vedere te, non posso vedere me stesso, cioè la mia Anima. Tu puoi vedere me, la mia Anima, non la tua. E' così che il mondo è.


Non sono d'accordo. Questa condizione è possibile quando si annulla il dualismo.

Se non mi differenzio da ciò che si relaziona con me, l' "altro da me" è esso stesso la mia anima.

Dunque la mia anima, che ormai è unita ed è Coscienza, è ovunque ed è espressione di ciò che sono.

Se tu mi avversi con le tue motivazioni in merito a Malanga, vuol dire che una parte della mia anima/coscienza vuole approfondire alcuni punti che rimangono incerti.

Ogni accadimento è espressione dell'esperienza che ho deciso di fare. Anche discutere con te sull'ego o altro su questo forum.

Ogni episodio della mia vita diventa così insegnamento/apprendimento/consapevolezza. Più imparo, più conosco me stessa: "Conosci te stesso". Dove il motto non diventa solo esplorazione "interna", ma osservazione a 360° di ciò che sono.
Inviato il: 6/1/2014 18:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#310
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Citazione:

perspicace ha scritto:
No, come ti ho appena scritto ogni 10 anni cambi tutte le cellule del tuo cervello. Quelle del resto del corpo ogni tre anni.


Ok, quindi è una nuova scoperta! Me l'ero persa.

Tuttavia, se è vero che i nostri neuroni cambiano, è anche vero che bisognerebbe spiegare come sia possibile mantenere memoria non solo dei ricordi, ma anche di qualsiasi altra funzione corporea, dal battito delle ciglia al saper andare su una bicicletta. Questo eventuale "travaso" di informazioni dal neurone "vecchio" a quello "nuovo" implicherebbe una complessità enorme.

Mi chiedo quali possibili risposte si siano dati i ricercatori.

A questo proposito potrebbe rispondere sempre Penrose.

In un articolo lui risponde così: "Questo significa che cercare la mente nei neuroni e nelle sinapsi, come fanno in genere i neuroscienziati, è sbagliato? "Non è sbagliato", risponde Penrose, "ma a livello dei neuroni si può scoprire solo una parte della storia, che è poi quella che interessa meno quando si parla di coscienza. Dove la consapevolezza di sé e del mondo viene di scena è nel controllo della forza delle sinapsi, cioè dei collegamenti tra neuroni". Penrose ha un modo molto cordiale di spiegare, direi incoraggiante. I microtubuli - prosegue - sono fatti di molecole proteiche che si trovano in due stati diversi, zero-uno, sì-no, come avviene nei computer, e ciascuna molecola influenza le molecole vicine formando complesse configurazioni che plasmano l' informazione viaggiante al loro interno. Il sistema è una specie di computer nel computer, un super-ordinatore che raggiunge una potenza di diversi ordini di grandezza superiore a quella della sola macchina a neuroni, che sarebbe incapace di sostenere compiti anche relativamente semplici come muoversi e camminare."

(LE RADICI DELLA COSCIENZA)

Ti evidenzio questo passaggio:

Il sistema è una specie di computer nel computer, un super-ordinatore che raggiunge una potenza di diversi ordini di grandezza superiore a quella della sola macchina a neuroni, che sarebbe incapace di sostenere compiti anche relativamente semplici come muoversi e camminare.

Dunque, la sola "macchina" a neuroni non è abbastanza "grande" da "contenere" la mole di operazioni, se ci aggiungiamo poi che ogni processo del cervello (che sia memoria o meno) dovrebbe essere duplicata nel neurone nuovo, allora sì che la cosa diventa impossibile da imputare al solo aspetto biologico della coscienza.
Inviato il: 6/1/2014 18:48
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  perspicace
      perspicace
Re: Corrado Malanga
#311
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
Messaggi: 3281
Offline
Per venire a capo dei tuoi dubbi penso dovresti rivolgerti ad un neurobiologo oppure a qualcuno che studia la memoria.

Ma tenterò di farti luce per quelle che sono le mie limitatissime conoscenze da autodidatta, almeno per dirti dove cercare nelle tue indagini.

Inizia col farti due domande:

1° Quale è lo SCOPO dei "sogni"?

2° Cosa succede durante il "sogno"?


Premessa: Nel rispondere a queste due domande scegli le due ipotesi fra le conoscenze della "scienza ufficiale", quindi utilizzando funzioni di Chimica e Neurobiologia. Ma sopratutto evita spiritismo e metafisica. (Se per te è un problema limitare le tue ipotesi a soli questi due rami consideralo un gioco e procedi l'importante e che tu tenga fuori spiritismo e metafisica, danneggeresti solo te stessa perché ti limiteresti la possibilità di comprendere, fa che è un gioco)

Un consiglio: I "sogni" sono un prodotto della memoria, fanno parte delle sue funzioni.

- - -- - - -

Nel frattempo ti rispondo parzialmente.

Citazione:
Tuttavia, se è vero che i nostri neuroni cambiano, è anche vero che bisognerebbe spiegare come sia possibile mantenere memoria non solo dei ricordi, ma anche di qualsiasi altra funzione corporea, dal battito delle ciglia al saper andare su una bicicletta. Questo eventuale "travaso" di informazioni dal neurone "vecchio" a quello "nuovo" implicherebbe una complessità enorme.


Il cervello è una macchina molto complessa, che va considerata nella sua interezza. Le funzioni che svolge non le svolge localizzando il lavoro ma facendo uso di tutti i suoi apparati.

Camminare ad esempio non richiede l'uso di una specifica parte del cervello, per farlo si utilizza contemporaneamente una serie di funzioni, quali la capacità di riconoscere le distanze e le dimensioni del mondo che ti circonda,la capacità di controllare i propri arti unita alla capacita di coordinare i movimenti unita alla capacità di scegliere i movimenti giusti a seconda della situazione in contemporanea alla capacità di di saper prevedere le possibili varianti dell'ambiente che ti circonda, ad esempio eventuali ostacoli.

Il cervello nel corso dell'evoluzione non ha sviluppato tutte le sue capacità nello stesso tempo, alcune sono venute prima altre dopo, tipo le funzioni primarie (respirare, battito cardiaco, et. etc.) sono legate a una parte del cervello più antica, altre come l'intelletto alla parte più moderna (la corteccia) per esempio il linguaggio le emozioni.

La parte più antica credo sia il cervelletto che infatti da dove finisce la colonna verticale e inizia il cervello è la prima, poi escludi la corteccia che è l'ultima parte (non nella sua interezza ma all'inizio era poco sviluppata quindi anche le sue funzioni che comunque c'erano ma non ci rendevano ciò che siamo oggi), quindi dovrebbe venire il lobo occipitale che si occupa della struttura sensoriale della vista (quindi non della comprensione di ciò che vedi ma di elaborazione degli stimoli che arrivano dal nervo ottico), poi il lobo parietale e temporale e la corteccia che comunque e suddivisa a sua volta in altre arie.

La prima cosa da capire è che non c'è localizzazione del lavoro, non si occupa una singola parte di generare una funzione ma lavorano tutte insieme, il primo mito da sfatare è infatti che utilizziamo solo il 10% del nostro cervello o delle nostre capacità, non è vero utilizziamo sempre il 100% delle nostre capacità, e la mente ne è il frutto.

Tu mi chiedevi come fa "un ricordo" ha sopravvivere al rinnovamento cellulare, qui entra il ballo il "sogno" nel sogno noi estraiamo quel ricordo per confrontarlo con ricordi che hanno la stesa natura e lo riordiniamo ricreando una "visione" artificiale di quel ricordo, quindi lo spostiamo avvolte tenendolo in duplice copia (questo genera i deja vu, in realtà hai vissuto una simulazione di quel momento che non è come quella che stai realmente vivendo ma che è composta dallo stesso ordine di cose - ha emozioni in comune, elementi in comune con una situazione da te già vissuta ma situata in una parte della tua memoria destinata ad essere riscritta perché quei ricordi sono stati riscritti utilizzando nuove componenti- ti sto per fare l'esempio dell'auto quindi da quella spiegazione tu immagina di avere un ricordo dell'auto vieni a conoscenza di nuove informazioni su di essa, una sera te la risogni e crei un nuovo schema più completo, avvolte lasciando il parte del vecchio schema dove era in attesa di essere riscritto - facci caso le illuminazioni vengono sempre in sogno).

Come ti dicevo nel altro post noi non siamo macchine fotografiche o telecamere non salviamo quindi un immagine fine a se stessa ma uno schema di quell'immagine perché noi non vediamo con gli occhi ma tramite una proiezione che il cervello ci mostra, se vedi un auto il cervello non ricorderà semplicemente un immagine dell'auto ma sarà costretto ha ricorrere ad un intero circuito di neuroni e sinapsi che conterranno informazioni differenti su quell'immagine (considera che però io ti sto parlando di immagine per renderti più facile comprendere, ma in realtà quell'immagine per il cervello quindi per la memoria dovrà per forza essere collegata a tutte le informazioni utili sulla stessa, es. quanti pezzi ha, che pezzi sono, cosa si ci fa, perché è importante per te e quanto, e morbida e dura, insomma tutto l'apparato di informazioni che ti permette di comprendere e quindi di vedere l'auto e relazionarti con essa) cosi da poter collegare le varie informazioni che possiede sul mondo e creare la capacità di relazionarsi con esso.



Spero di non averti confusa oltre modo, prova ad immaginare quanto possa essere difficile per il cervello ricordare non un auto ma una persona o un intero ambiente, eppure lo fa per quanto assurdo possa sembrare.



3° Ti sei mai chiesta >>perché<< provi emozioni? (ricorda la premessa precedente: niente spiritismo o metafisica)

Ti do un consiglio: Sono un prodotto della memoria.


P.S. sono andato a braccio scusa se sono stato poco chiaro.
_________________
Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 6/1/2014 21:56
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#312
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

alroc ha scritto:

Mi rendo conto che l'assunto di base, che non può conciliare i nostri differenti punti vista, è che io considero la realtà come un "sogno della coscienza".

Dunque le nostre vedute non possono essere convergenti.

Eppure nelle varie discussioni abbiamo trovato molte cose in comune...

Il fatto è che noi siamo dei vasi, dei contenitori.
Se il tuo vaso è pieno non ci può entrare più niente.
Se tu SAI, non puoi conoscere, è impossibile.
Se tu sai che "la realtà è come un "sogno della coscienza" (e non sto dicendo che non sia vero bada bene), non puoi conoscere nient'altro, perché il tuo "vaso" è pieno e di conseguenza niente può entrarci.
Per conoscere devi fare entrare e per poter fare entrare ci deve essere spazio.
La conoscenza può arrivare solo se prima si è in totale ignoranza, non ci sono altri modi.

Citazione:
Mi chiedo come mai tu consideri reale l'habitat in cui viviamo e per habitat intendo lo spazio/tempo che condividiamo, quando però tu stesso mi dici che siamo molto di più del corpo che abitiamo.

Se la nostra condizione è "in parte" reale qui sulla terra, la restante "parte di noi" è reale anch'essa?

Certo.
Reale non significa solo manifesto in questo spazio-tempo.


Citazione:

Dove si trova?

Anche qui, visto che si manifesta anche qui.
Ma anche "altrove" visto che con l'osservazione confinata nel "qui" non è possibile conoscerla completamente (scienza).
Le pratiche servono anche a quello, ad andare ANCHE "altrove".

Citazione:

Perché questa parte extracorporea si trova altrove?


Il leggero sale, il pesante scende.
Vive nel mondo che gli permette di vivere, così come il nostro corpo può vivere su questo pianeta.
E comunque vale quanto sopra, non è solo "altrove".

Citazione:

Questo altrove è definibile e collocabile?


Questa è la mente che lo chiede.
Perché vuoi saperlo?
E una volta che lo sai, che ci vuoi fare con questa SAPIENZA?

Comunque non credo, perché la parte razionale della mente, quella che SA, quella che possiede, quella che calcola non è di quel mondo, per fortuna.

Citazione:

Il secondo elemento che è sbagliato è la parte che riguarda l'Anima. Noi non possiamo "vedere" l'Anima, è impossibile. Io posso vedere te, non posso vedere me stesso, cioè la mia Anima. Tu puoi vedere me, la mia Anima, non la tua. E' così che il mondo è.

Non sono d'accordo. Questa condizione è possibile quando si annulla il dualismo.

Se non mi differenzio da ciò che si relaziona con me, l' "altro da me" è esso stesso la mia anima.

Dunque la mia anima, che ormai è unita ed è Coscienza, è ovunque ed è espressione di ciò che sono.

Quando si annulla il dualismo, Yn Yang che è l'unico che esiste realmente, esiste solo il Tao, l'indifferenziato.
Li, tu non esisti, io non esisto, esiste solo il Tao.


Citazione:
Se tu mi avversi con le tue motivazioni in merito a Malanga, vuol dire che una parte della mia anima/coscienza vuole approfondire alcuni punti che rimangono incerti.

Ogni accadimento è espressione dell'esperienza che ho deciso di fare. Anche discutere con te sull'ego o altro su questo forum.

Ogni episodio della mia vita diventa così insegnamento/apprendimento/consapevolezza. Più imparo, più conosco me stessa: "Conosci te stesso". Dove il motto non diventa solo esplorazione "interna", ma osservazione a 360° di ciò che sono.

E così ancora una volta ti sei preclusa la possibilità di conoscere.
Perché hai deciso che SAI e niente può più entrare in te.
Malanga e miliardi di esseri umani, in miliardi di modi diversi, fanno lo stesso errore.
Io invece dico che io ti "avverso" per una ragione completamente differente da quella credi tu, perché non l'hai deciso tu di trovarti uno scassapalle come me in questo forum

La ragione del perché questo succede, è perché l'ho deciso io di farlo, non tu, e l'ho deciso perché ti amo.

Se ti va mi dici sulla tua eventuale conoscenza dei testi filosofici antichi?

Ciao
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 7/1/2014 11:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#313
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
@Invisibile

l'altro da me è sempre me e io lui, quindi amo l'interlocutore perché rappresenta un aspetto del mio essere cosciente che si manifesta in "altra veste". Questa frase potrebbe essere travisata e interpretata come espressione di un ego infantile che vede se stesso come estensione di sè, ma non è questo il senso che vorrei dargli.

Qualunque rapporto instauro lo affronto con un atteggiamento diverso dal passato, io sono l'altro e l'altro è me. Io amo e amo quello che apparentemente si differenzia da me. In sostanza quello che voglio dire è: "Ama il prossimo tuo come te stesso", dove il prossimo non è un qualcosa di distinto e separato.
Infatti, riusciamo a "romperci le ...." con gentilezza e sanza inveire, perché entrambi possiamo dialogare come parti di un'unica coscienza che trova il modo di confrontarsi.

Alla fine non mi dispiace concordare su alcuni punti e dissentire su altri, avere ragione non è l'obiettivo, l'obiettivo sta proprio nel compiersi del gesto. Un gesto, il confronto, in cui ci si scambia informazioni e si riflette.

Se c'è una cosa che ho imparato è che la sedimentazione delle informazioni porta prima o poi a nuovi traguardi, ma solo se si è capaci da abbandonare vecchie credenze. Irrigidirsi su vecchie convinzioni porta solo al capolinea, il viaggio finisce a quel punto.

Tu mi parli metaforicamente di vasi pieni o vuoti, ma è un discorso duale. Non c'è differenza. Anche il vaso "pieno", apparentemente egoico, arrogante, presuntuoso è esso stesso estensione di una "cosa", solo che per convenzione io chiamo coscienza, tu lo chiamerai tao, altri lo chiamano dio, etc.

Ciò che è reale o non reale non esiste dal mio punto di vista, perché sarebbe un altro discorso duale. La realtà e l'irrealtà sono la stessa cosa. Se immagino una "realtà", essa è viva e pulsante nel mio concepirla.

Tu hai deciso di interloquire con me, ma nel contempo la tua scelta era un mio desiderio di confrontarmi con chi la pensava diversamente.

Non mi sarei registrata a questo sito, se non ci fosse stata da parte mia la grande stima che ho per Massimo Mazzucco e la volontà di dare espressione concreta ad alcune mie riflessioni. In sostanza, senza questa mia iniziale scelta, non ci sarebbe stato confronto.

E' anche vero che hai deciso tu di dare avvio a questo dibattito, tuttavia, prima di attuarlo, l'hai concepito dentro di te come esigenza. Nel frattempo anch'io l'ho espresso interiormente. Le due "richieste", nella prima fase, sono state pensate, poi hanno trovato un percorso comune in questa discussione.

Quello che voglio dire è che prima che accada un fatto, dietro c'è una richiesta recondita. La coscienza si "muove" in questo modo e lo affermo perché mi capita sistematicamente.
Inviato il: 7/1/2014 17:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#314
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
@ Perspicace,
ti rigrazio per la risposta che ho letto con attenzione. Non ci conosciamo e quindi dai discorsi che faccio ti sembrerò un'invasata spiritualista, ma sappi che avevo un apprioccio piuttosto meccanicistico della vita, ero pieroangeliana e vivevo tranquilla nel beato mondo della pillola azzurra (film "Matrix").

Poi ho "ingoiato la pillola rossa" e da lì tutto è cambiato.


Ciò che sembra solo materia consistente, solida e misurabile è in realtà uno degli innumerevoli aspetti della materia stessa, perché essa si presenta in infiniti "stati". Nell'approccio meccanicistico si arriva fino a un certo punto, perché possiamo osservare con uno spettro (ultravioletto-infrarosso) limitato. Molte delle cose che osserviamo esulano dalla portata dei cinque sensi ed è lì che bisogna indagare, non perché sia spirituale, ma al contrario perché è oltremodo evidente che la realtà è molto più vasta e piena di sorprese, se ci si sposta un po' dalle convinzioni che ci hanno inculcato fino ad ora.

Ti faccio un esempio banale. Vai in un bosco, abbracci un albero e svuoti la mente, potrai sperimentare quella comunicazione che esiste tra gli esseri viventi vegetali. La mente tenderà a "distrarti", ti domanderai: quanto sarà grosso questo tronco? che albero è? quanto è vecchio?

Questa attività mentale è un "distrattore" che non consente al tuo lato più profondo di mettere in relazione, in uno stesso momento, l'atto in sè (l'abbracciare l'albero) e le sensazioni che provi.
Quando abbracci l'albero e svuoti i pensieri, avverti subito una tangibile sensazione di benessere, perché?
Molti banalmente rispondono: "Perchè sei immersa nel verde".

In realtà "il verde" non è il motivo del benessere è la comunicazione che avviene a migliorare l'umore. Gli alberi, le piante trasmettono, siamo noi che non riusciamo a sentirli bene, perché siamo lontani ormai da questo tipo di scambio consapevole.
Le piante possono essere percepite come sensazione di benessere perché hanno una funzione ben precisa e non è solo quella di produrre ossigeno. Se fosse solo quello, dovremmo stare bene anche respirando ossigeno tramite una mascherina, ma non è così. C'è molto altro e va osservato senza scetticismo, perchè lo scetticismo su certi argomenti è esso stesso frutto di quell'educazione meccanicistica in cui siamo cresciuti. Non nego il meccanicismo, ma ad esso va unita quella parte intuitiva dell'intelletto che è stata messa da parte da tempo in occidente.

Ti ho citato Penrose, ma non mi hai risposto su quel punto. Esistono scienziati d'avanguardia che hanno capito da tempo che bisogna cambiare paradigma, ma essi sono avversati dagli scientisti i quali sono rigidi nel loro modo di concepire la ricerca.

Bohm era contemporaneo di Einstein, ma solo adesso si comincia a capire la portata delle sue teorie. Un fisico come J. Barbour ne "La fine del tempo", ha avanzato l'ipotesi che il tempo non esiste. In realtà, molte delle cose che diamo per scontate sono solo convinzioni obsolete e molti scienziati cominciano a convergere su nuove frontiere di indagine in questo senso.
Inviato il: 7/1/2014 18:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#315
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

alroc ha scritto:

Alla fine non mi dispiace concordare su alcuni punti e dissentire su altri, avere ragione non è l'obiettivo, l'obiettivo sta proprio nel compiersi del gesto. Un gesto, il confronto, in cui ci si scambia informazioni e si riflette.

Si.

Citazione:


Se c'è una cosa che ho imparato è che la sedimentazione delle informazioni porta prima o poi a nuovi traguardi, ma solo se si è capaci da abbandonare vecchie credenze. Irrigidirsi su vecchie convinzioni porta solo al capolinea, il viaggio finisce a quel punto.

Ed è proprio quello che sto cercando di dirti.
Vedo che sati facendo proprio quello e che rischi di procedere in un vicolo cieco.
Per quello, ogni volta che vedo una TEORIA considerata come realtà, te lo faccio notare.
Perché è proprio così che si inizia ad irrigidirsi, a riempire il vaso che siamo.

Citazione:

Tu mi parli metaforicamente di vasi pieni o vuoti,

No, non è una metafora, noi siamo "vasi".
Noi siam contenitori e se siamo pieni non ci può entrare nient'altro.
Se il tuo vaso è pieno di una teoria niente altro può essere compreso.
Prima devi svuotarti e poi riempirti di nuovo.
Non c'è niente di metaforico in questo.


Citazione:
Un uomo colto fece visita a un Maestro Zen per conoscere questa disciplina.
Mentre il Maestro parlava, l'uomo colto lo interrompeva spesso con osservazioni del tipo:
"Oh si, questo lo so anch'io.." e così via.
Alla fine il MAestro Zen smise di parlare e cominciò a servire il Te all'uomo colto,
ma, invece di fermarsi, continuò a versare fino a farlo traboccare dalla tazza.
"Basta!", disse l'uomo colto, "Nella tazza non può entrare altro te.".
"Lo vedo anche io.", replicò il MAestro Zen.
"Ma se prima non vuoti la tua tazza, come posso io versarvi dentro il mio te?"


Citazione:

Tu mi parli metaforicamente di vasi pieni o vuoti, ma è un discorso duale.

Non capisco. In che senso è un discorso duale?

Citazione:

Non c'è differenza. Anche il vaso "pieno", apparentemente egoico, arrogante, presuntuoso è esso stesso estensione di una "cosa"

No. perché noi abbiamo il potere creativo.
E' responsabilità esclusivamente tua, di cosa il tuo vaso è riempito.
E vale per tutti.
La "cosa" ha creato il vaso, ma quello che tu fai con il tuo dipende da te.

Citazione:
Anche il vaso "pieno", apparentemente egoico, arrogante, presuntuoso è esso stesso estensione di una "cosa", solo che per convenzione io chiamo coscienza, tu lo chiamerai tao, altri lo chiamano dio, etc.

No
Coscienza, Tao e Dio sono cose diverse, non sono la stessa cosa chiamata con nomi diversi.
Questa confusione è opera del male ed è stata creata di proposito.

Citazione:

Ciò che è reale o non reale non esiste dal mio punto di vista,

L'avevo capito.... ma è sbagliato.
Perché se non esistesse la realtà, niente potrebbe esistere.
Le cose esistono nella realtà. Nella irrealtà non potrebbero perché le cose hanno bisogno di limiti e leggi per esistere, e nella irrealtà ciò non è realizzabile.

Citazione:

Ciò che è reale o non reale non esiste dal mio punto di vista, perché sarebbe un altro discorso duale.

Se non comprendi cosa sia Yin Yang, non potrai mai capire cosa è il duale.
Infatti quello che hai scritto non ha senso, nella realtà.
Guarda: come può una cosa che non esiste (l'irrealtà) avere un qualche effetto su qualcosa che esiste (la realtà)?
Non può.
Invece Yin e Yang hanno effetto uno sull'altro.
L'irrealtà può avere effetto su una persona solo se è matta, perché fa tutto da sola.

Citazione:
Se immagino una "realtà", essa è viva e pulsante nel mio concepirla. .

Ho scritto praticamente la stessa cosa, in vari modi, in vari punti del dialogo.

Citazione:

Quello che voglio dire è che prima che accada un fatto, dietro c'è una richiesta recondita. La coscienza si "muove" in questo modo e lo affermo perché mi capita sistematicamente.

Anche a me.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 9/1/2014 8:35
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#316
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
@Invisibile,
chiarisco alcuni punti:

Il duale esiste in questa realtà. Ci puoi mettere: leggero, pesante, Yin e Yang, etc., qualunque processo che si metta in moto per differenziazione è parte di questa realtà.

Tutta la realtà che ci circonda lavora su due "stati" contrapposti, ma essere immersi in questa realtà non vuol dire necessariamente che essa sia la realtà "vera", per me non è così.

Potrò sembrarti pazza, ma da quando sono nata ho sempre avuto la sensazione che l'informazione che portavo dentro di me fosse discordante con quanto osservavo in giro. La teoria di cui tu parli per me non è riempimento, ma rimembranza più chiara di cose da me già sapute da sempre.

Quindi non mi sono "riempita", ma al contrario ho ricordato in modo più netto ciò che già sapevo.

Citazione:
Se non comprendi cosa sia Yin Yang, non potrai mai capire cosa è il duale. Infatti quello che hai scritto non ha senso, nella realtà. Guarda: come può una cosa che non esiste (l'irrealtà) avere un qualche effetto su qualcosa che esiste (la realtà)? Non può. Invece Yin e Yang hanno effetto uno sull'altro. L'irrealtà può avere effetto su una persona solo se è matta, perché fa tutto da sola.


Quello che ho scritto deriva dal mio percorso che consiste nell'aver riscoperto che ci faccio qui.

Per anni mi sono sentita "estranea" a certi modi di essere, mi sentivo quella fuori posto, diversa, ma poi piano piano ho capito che non stavo sbagliando, stavo semplicemente scoprendo chi ero differenziandomi dal resto.
Questa differenziazione mi ha permesso di comprendere cosa non ero e di partire da questi dati per risalire alla sorgente della mia essenza come essere.

Ebbene! Oggi posso affermare che "la realtà non esiste", nel senso che ho una percezione diversa dei fatti che mi accadono, non ho bisogno di differenziarmi come facevo un tempo. Oggi nel mio animo sono pesante come materia soggetta alla gravità, ma leggera in quanto essere che "galleggia" felice nel proprio cuore. Non ho bisogno di differenziarmi dal divino perchè quella leggerezza interiore è essa stessa capace di esaudire qualunque richiesta io riesca a concepire. Lo hai confermato anche tu rispondendo alla mia affermazione nel precedente post.

Citazione:
Quello che voglio dire è che prima che accada un fatto, dietro c'è una richiesta recondita. La coscienza si "muove" in questo modo e lo affermo perché mi capita sistematicamente.

Anche a me.


Quindi cos'è la relatà?

Per me è illusione. Un "inganno" talmente perfetto da non lasciare dubbi molte volte.
Fino a quando credevo che fosse reale, ero soggetta a momenti di turbamento, perché dentro di me l'informazione continuava a dirmi che non poteva essere tutta qui la vita. Nel momento in cui invece ho scoperto a cosa serviva la realtà, sono riuscita a pacificare le mie contraddizioni.

Posso concepire di vivere una vita normalissima, anonima, semplice, felice, ma avere allo stesso tempo la consapevolezza che queste vicende che si susseguono una dietro l'altra apparentemente senza significato, in realtà costituiscono la "palestra" del mio essere.

Un essere che riscopre ogni giorno chi è. Non c'è un vaso da riempire, non c'è nulla da studiare, ma tutto da ricordare passo dopo passo vivendo

La prima cosa che ho scoperto è che il duale non è una realtà, ma uno strumento per capire tramite differenziazione. Una volta capito il meccanismo, non serve più differenziarsi dagli altri, non ce n'è bisogno. L'altro è parte di te che ricorda.
Inviato il: 9/1/2014 16:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#317
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

alroc ha scritto:

Il duale esiste in questa realtà. Ci puoi mettere: leggero, pesante, Yin e Yang, etc., qualunque processo che si metta in moto per differenziazione è parte di questa realtà.

Tutta la realtà che ci circonda lavora su due "stati" contrapposti, ma essere immersi in questa realtà non vuol dire necessariamente che essa sia la realtà "vera", per me non è così.

Invece è reale, esiste.
Così come esiste "l'altra" realtà.
La verità è che sono reali tutte.
Tu sei reale e "altrove è reale, perché Tutto è Uno.
E' la mente che divide "i due mondi".
In realtà sono uno, tutti reali.
Quello che non è reale è la visione distorta che si può avere di essi, provocata dalla mente.

Citazione:

Potrò sembrarti pazza, ma da quando sono nata ho sempre avuto la sensazione che l'informazione che portavo dentro di me fosse discordante con quanto osservavo in giro. La teoria di cui tu parli per me non è riempimento, ma rimembranza più chiara di cose da me già sapute da sempre.

Quindi non mi sono "riempita", ma al contrario ho ricordato in modo più netto ciò che già sapevo.

Quello che ho scritto deriva dal mio percorso che consiste nell'aver riscoperto che ci faccio qui.

Per anni mi sono sentita "estranea" a certi modi di essere, mi sentivo quella fuori posto, diversa, ma poi piano piano ho capito che non stavo sbagliando, stavo semplicemente scoprendo chi ero differenziandomi dal resto.
Questa differenziazione mi ha permesso di comprendere cosa non ero e di partire da questi dati per risalire alla sorgente della mia essenza come essere.

Forse non lo hai notato, ma questo io non te l'ho mai contestato.... il problema è che questo è inquinato dalla teoria. Per me è evidente, salta all'occhio per così dire.
Quello che contesto è che, almeno in parte, ti sei riempita di una teoria, quella di Malanga, che é sbagliata. Il campanello d'allarme è scattato in me quando ho visto cosa è la sua tecnica; una cosa che fa acqua da tutte le parti, superficiale e totalmente inaffidabile.

Quando io leggo una cosa che mi interessa, che mi colpisce per qualche motivo, prima di riempirmici, la verifico, dovessi metterci tutta la vita, solo dopo la faccio mia, mai prima.
Tu hai commesso questo errore, non hai verificato fino in fondo, in prima persona. Hai sentito una risonanza, una spiegazione a certe cose che sentivi, una verità, ma non sei andata fino in fondo nella verifica personale e questo lavoro incompleto, lo hai sostituito con la teoria (dopo completo questo), Malanga ha fato lo stesso errore, anzi lui ne ha fatto anche un altro peggiore ma è un discorso lungo.


Citazione:

Ebbene! Oggi posso affermare che "la realtà non esiste", nel senso che ho una percezione diversa dei fatti che mi accadono, non ho bisogno di differenziarmi come facevo un tempo.

Non è una spiegazione del perché la realtà non esiste.
La realtà esiste ma tu la percepisci diversamente, perché sei cambiata.
Tutto li.
Cambiando te stessa, anche la realtà è cambiata (tu ne fai parte), ma esiste eccome, sei tu che vedi in modo diverso, sei tu che sei diversa.

Completo quello di prima.
Io ti ho chiesto se conoscevi le antiche filosofie e religioni orientali, non a caso.
Te l'ho chiesto perché è dopo le mie riflessioni su di esse che mi si è "aperto il mondo" ed è grazie agli studi (li possiamo chiamare ricordi se preferisci, per me fa lo stesso) su di esse, aggiunti alle esperienze e alle pratiche (verifica in prima persona) che ho potuto "pulire" la verità dalla menzogna (o confusione).
Se non si va alla fonte di una idea, concetto, visione, e se non si verifica con l'esperienza in prima persona, non si può conoscere, non si può essere sicuri che quello che si pensa sia giusto, sia reale.
Ti dico questo perché Malanga ha attinto a da quelle filosofie e religioni molte cose, trasformandole per farle combaciare con la sue idee, e cos' facendo le ha distorte.
Il suo ego lo ha portato fuori strada.
Cosa significa questo? Perché e lo dico?
Questo significa che in quello che dice ci sono molte verità, verità che, a delle persone sensibili, "risuonano", giustamente (la verità agisce in questo modo in noi), ma insieme a queste antichissime verità, ci sono molte bugie, cose inesistenti, invenzioni non importa se fatte in buona o cattiva fede.
Siccome la realtà è una, e quella di Malanga è un miscuglio di verità e falsità, quella di Malanga non è la verità.

Alroc, le verità che stanno nelle cose che dice Malanga, tutte quelle verità nessuna esclusa, sono state "scoperte" (ricordate se vuoi) da uomini migliaia di anni fa.
Tutto quello che ha aggiunto Malanga è sbagliato (almeno tutto quello che ho potuto leggere finora).
Non ti incuriosisce questa mia affermazione?
Non hai il bisogno di verificare?

Per esempio, chi cavolo è l'alieno orange?
Tu l'hai visto, ci hai parlato, litigato, combattuto?
Sei sicura che esiste? E se si, perché?


EDIT
Citazione:
Un essere che riscopre ogni giorno chi è. Non c'è un vaso da riempire, non c'è nulla da studiare, ma tutto da ricordare passo dopo passo vivendo

Non hai capito.
Noi siamo dei vasi, dei contenitori.
Questo non contraddice quello che hai scritto, non c'entra niente.
Io l'ho detto solo perché vedo che tu hai riempito il tuo vaso con teorie e non c'è posto per altro.
Solo per questo.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 10/1/2014 10:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#318
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
@Invisibile,
ti ringrazio per l'accalorato interessamento al mio percorso!

Se è come dici, lasciami fare gli sbagli che ritieni io abbia fatto. Lascia che compia la mia esperienza. Non potranno essere le tue parole a cambiare il punto di vista che vivo, nè credo a questo punto di poter trovare degli spunti ulteriori per proseguire questa discussione, perché entrambi partiamo da presupposti molto lontani. A ogni modo, se tu volessi fornirmi dei titoli riguardanti le filosofie orientali, almeno saprei in quale ambito desideri io approfondisca.
Grazie.
Inviato il: 10/1/2014 17:54
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#319
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

alroc ha scritto:

Se è come dici, lasciami fare gli sbagli che ritieni io abbia fatto. Lascia che compia la mia esperienza.

Ci mancherebbe altro.
Il mio vuole solo essere un punto di vista esterno che magari ti può far guardare le cose da un altra prospettiva.
Tra un minuto, un giorno, un anno o mai.

Citazione:

Non potranno essere le tue parole a cambiare il punto di vista che vivo

Certo che no, quello si fa sempre da soli.
Le parole degli altri possono essere solo dei suggerimenti.

Citazione:
nè credo a questo punto di poter trovare degli spunti ulteriori per proseguire questa discussione, perché entrambi partiamo da presupposti molto lontani.

Non concordo. Per certe cose abbiamo lo stesso punto di vista, per altre no.

Citazione:
A ogni modo, se tu volessi fornirmi dei titoli riguardanti le filosofie orientali, almeno saprei in quale ambito desideri io approfondisca.

Quello che a suo tempo feci io e che ancora adesso mi rallergro di aver fatto, è stato cercare i testi più antichi, cercare la sorgente, anche a costo, a volte, di ritrovarmi con dei testi assai lontani dal nostro modo di comunicare. Altre epoche, altre culture.
Per cui più sono antichi e meglio è (detta alla buona...), perché è più facile che siano genuini, puri.
Come ti ho già detto, sono state compiute molte maipolazioni nei millenni, anche con intenti malvagi.

Per i titoli parlo solo di quello che conosco meglio, il taoismo (la filosofia, non la religione che è venuta dopo), e ti posso consigliare il "Tao Te Ching" e lo "Chuang Tzu", ma ce ne sono molti altri.

Per il buddismo, l'induismo e lo zen (che nasce dall'incontro tra il buddismo e il taoismo) è meglio chiedere a qualcuno più ferrato.
Lessi molto e di tutto, molti anni fa, ma ho l'abitudine di buttare tutto e i titoli non li ricordo (anche perché ad un certo punto ho approfondito soprattutto il taoismo e le altre filosofie molto meno).
Ti consiglio comunque di leggere un po' di tutto, c'è molto da imparare (ricordare?) in ognuna di esse.
Ma secondo me è essenziale andare alla fonte, li dove l'acqua è ancora pura.

Un abbraccio.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 10/1/2014 20:23
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#320
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Inviato il: 20/1/2014 19:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#321
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Nuova rivista con un articolo di Corrado Malanga.

Indovinate come si chiama la rivista?



Cliccando sulla pagina è possibile sfogliarla e leggerne i contenuti.

Buona lettura.
Inviato il: 2/2/2014 11:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#322
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Inviato il: 3/2/2014 15:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Marzo
      Marzo
Re: Corrado Malanga
#323
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/4/2008
Da
Messaggi: 242
Offline
_________________
In un mondo in cui le guerre sono chiamate missioni di pace, i mercenari sono diventati contractors, i partigiani diventano terroristi, gli onnivori mangiatori di carogne, io sono fiera di essere una"complottista".

Fiammifero
Inviato il: 23/2/2014 12:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#324
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Inviato il: 12/8/2015 17:16
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Slobbysta
      Slobbysta
Re: Corrado Malanga
#325
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/7/2013
Da
Messaggi: 2227
Offline
Traffico temporaneamente bloccato
Il sito corradomalanga ha superato la sua quota mensile di traffico.

Nota per il webmaster: per renderlo nuovamente visibile è necessario aumentare la quota dal pannello di AlterVista, altrimenti tornerà online il primo giorno del prossimo mese








Che roba lussuosa....

Slobbysta
Inviato il: 12/8/2015 19:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#326
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Inviato il: 12/8/2015 19:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#327
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
"La accettazione della malattia come istante di apprendimento equivale alla accettazione del processo di comprensione che sovente, la gente, si rifiuta di percorrere.
Non si può guarire se non si accetta di comprendere e non si accetta che esista qualcosa da comprendere."

Evideon 3 Corrado Malanga
Inviato il: 31/8/2015 10:59
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Marzo
      Marzo
Re: Corrado Malanga
#328
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/4/2008
Da
Messaggi: 242
Offline
In fondo, che cos'è la malattia se non esperienza?
_________________
In un mondo in cui le guerre sono chiamate missioni di pace, i mercenari sono diventati contractors, i partigiani diventano terroristi, gli onnivori mangiatori di carogne, io sono fiera di essere una"complottista".

Fiammifero
Inviato il: 31/8/2015 16:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Marzo
      Marzo
Re: Corrado Malanga
#329
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/4/2008
Da
Messaggi: 242
Offline
_________________
In un mondo in cui le guerre sono chiamate missioni di pace, i mercenari sono diventati contractors, i partigiani diventano terroristi, gli onnivori mangiatori di carogne, io sono fiera di essere una"complottista".

Fiammifero
Inviato il: 16/9/2015 10:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Corrado Malanga
#330
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
@Marzo

Secondo Malanga l'unica realtà è la coscienza.

Secondo la sua teoria l'unica cosa effettivamente reale siamo noi-coscienza il che significa che noi siamo Dio-coscienza.

Noi abbiamo creato il mondo, che è un ologramma e per cui illusorio-non reale, per fare esperienza ma ci siamo dimenticati di chi siamo realmente e abbiamo finito per credere che il mondo sia reale.
Ma secondo lui è possibile riprendere consapevolezza di questo e ricordare chi siamo, ovvero i creatori del mondo olografico.

Non sono uno studioso delle teorie di Malanga e ho solo letto qualcosa e discusso con vari utenti sulle sue teorie, ma credo che quanto sopra riassuma gli aspetti basilari della sua teoria.

Ma io rilevo una contraddizione a livello logico che finora nessuno è stato in grado di spiegare.

Se noi-coscienza-Dio siamo l'unica realtà, come è possibile fare esperienza di un mondo totalmente virtuale?

Una entità reale, per fare esperienza di qualcosa, deve avere qualcosa di reale di cui fare esperienza e non può farne alcuna se il mondo è totalmente virtuale.

Ovvero, il mondo deve avere una componente reale altrimenti niente può "arrivare" all'entità reale, niente del mondo virtuale può comunicare-interagire con tale entità.

Hai una risposta a questa contraddizione presente nella teoria di Malanga?
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 19/9/2015 21:03
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...8910111213>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA