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   UFO e alieni
  Corrado Malanga

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  •  Maksi
      Maksi
Re: Corrado Malanga
#31
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/10/2011
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Citazione:
E se il ricordo portato alla luce dall'ipnosi regressiva fosse falso? Se fosse stato impiantato da qualcuno? Qualcuno che magari é molto umano e molto terrestre, e che ha tutto l'interesse nel far apparire reali le visite da parte di entità non umane?

Nelle ipnosi ci sono chiaramente anche militari umani (sono prevelentemente fancesi, anglo-americani e israeliani) e sono ben distinit dagli alieni, anche se collaborano... fino ad un certo punto almeno.

Se gli alieni vogliono l'anima tutta per se - ma l'anima non e' una cosa, ma un'essenza, quindi devi ESSERE anima -, allora devono diventare noi. Quindi, in un certo senso, si autodistruggeranno da soli. Rimane il problema che distruggeranno anche noi di conseguenza. Poi ce la dovremmo vedere direttamente con l'UP.
Inviato il: 24/9/2012 11:22
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  •  ByB
      ByB
Re: Corrado Malanga
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 11/5/2011
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per approfondire "prenderne coscienza"

http://www.youtube.com/watch?v=gQ-BBLM1Yr0

ciao By B.
Inviato il: 27/9/2012 18:09
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  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#33
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
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Una testimonianza su quali siano i "parametri nascosti" che possono condizionare la vita di una persona...

IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME
Inviato il: 30/9/2012 16:50
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  •  Paolo69
      Paolo69
Re: Corrado Malanga
#34
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Una testimonianza su quali siano i "parametri nascosti" che possono condizionare la vita di una persona...
IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME


decisamente un "racconto" da leggere.
certo che siamo messi così , oltre a lavorare su se stessi , c'è ben poco da fare per come gira il mondo , e forse è per questo che corrado ha deciso di lasciare la vecchia strada per intraprendere lo sutdio della consapevolezza di sè?
Inviato il: 3/10/2012 13:04
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  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#35
Mi sento vacillare
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Citazione:

Paolo69 ha scritto:
Citazione:
Una testimonianza su quali siano i "parametri nascosti" che possono condizionare la vita di una persona...
IL CIELO STELLATO SOPRA DI ME


decisamente un "racconto" da leggere.
certo che siamo messi così , oltre a lavorare su se stessi , c'è ben poco da fare per come gira il mondo , e forse è per questo che corrado ha deciso di lasciare la vecchia strada per intraprendere lo sutdio della consapevolezza di sè?


Ciao! Io non mi deprimerei, anzi vedrei il lato entusiasmante della faccenda e cioè: impariamo a capire meglio chi siamo.

C'è tutto un capitolo dedicato alle relazioni amorose che andrebbe sviscerato...appena ho un po' di tempo scrivo qualcosa.
Inviato il: 3/10/2012 17:01
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  •  alroc
      alroc
Re: Corrado Malanga
#36
Mi sento vacillare
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La testimonianza qui su riportata fa emergere in modo evidente la sconcertante notizia che l’amore tra due persone, in questo caso due addotti, non sia proprio il sogno poetico decantato dalla letteratura di ogni epoca, quanto piuttosto un fenomeno indotto e non reale. Questa semplice “verità” dovrebbe deludere chi legge a un punto tale da non credere più nell’unica cosa che è rimasta all’essere umano: amare ed essere amato. Ma non è tutto così nero…

Partiamo dalla manipolazione
Tutta la nostra esistenza è un continuo sottostare a messaggi che ci inducono a scegliere alcune cose piuttosto che altre. Quindi perché tralasciare anche la sfera sentimentale in questo calderone di condizionamenti?
Credo che la risposta sia più che ovvia.
Noi sappiamo reagire esattamente così come il sistema vuole che facciamo, anche in campo amoroso. Quando parlo al plurale intendo proprio tutta l’umanità. Nessuno è immune a certi condizionamenti estetici o economici nella scelta di un compagno e dire che non è vero è oltremodo ipocrita, perché sappiamo tutti che, nell’angolo più remoto della nostra mente, scegliamo di amare in base a dei requisiti ben precisi.

Nel caso degli addotti, gli alieni si comportano un po’ come i sensali di un tempo, quando combinavano (o impedivano) matrimoni, ma questo non deve scoraggiare, anzi!
A mio parere questi contenuti andrebbero invece rivisti e capiti da un’angolazione differente.
Il punto di vista da cui partire è proprio la fortuna di avere degli strumenti validi per capire fino a che punto le emozioni che proviamo per il prossimo sono il frutto di un’emozione indotta. Oggi, gli spunti di riflessione forniti da testimonianze come questa ci permettono di guardare con crudezza e sincerità lo stato dei fatti: certe volte amiamo a comando.
La domanda che sorge spontanea a quel punto è: ma allora l’amore esiste o no?
Come si può capire se si ama davvero? Quando si può scorgere il profilarsi di un condizionamento? (e per condizionamento non intendo solo quello alieno, ma di stampo sociale nella sua globalità)
Per rispondere a queste domande bisogna sicuramente costruire un buon lavoro di autoanalisi.

Un fattore da non trascurare è a mio avviso il “riconoscimento animico”. Cosa intendo con questa espressione?
Dagli studi di Corrado Malanga (e non solo) emerge questa componente: Anima. La sua natura è insieme assai complessa, ma anche semplicissima perché ciò che non si coglie di essa è che gioca un ruolo importante nella fase dell’ “innamoramento”. Il virgolettato è da me usato per sottolineare che questo tipo di emozione (amore improvviso per qualcuno) è il risultato di una mancata o parziale lettura di una fase che accade spesso tra le anime, cioè quella del riconoscersi come parte di una stessa cosa.
Nel caso alieno questo fattore viene usato per indurre l’anima a intrattenere una relazione con chi può far ricadere il soggetto nel problema, ma tutto questo accade anche tra due persone non addotte secondo me.
Quando un’anima si riconosce nell’altra, il corpo traduce in desiderio tale riconoscimento e la mente, fortemente influenzata dall’ego, interpreterà i dati forniti da questo incontro con modalità ancora più complesse. Tutto questo concorrerà alla realizzazione di schemi affettivi deteriori che conosciamo molto bene…
Nonostante questa descrizione rimango dell’idea che può esistere amore, perché in sostanza tutti questi fattori fanno parte di quella naturale evoluzione della natura umana che impara a trovare il giusto equilibrio emotivo per amare l’altro.
In definitiva penso che quando si instaura un meccanismo egoico si rischia di mancare un importante esperienza di crescita affettiva…
Amare significa comprendere l'altro oltre le piccole beghe quotidiane. Si può amare una persona in eterno perché la VEDI davvero, la comprendi anche quando ti fa dei torti, NON la possiedi perché sai che tu sei lei e lei è te. Amore è un’opportunità per apprendere, per questo è importante saper vivere bene questo sentimento per indirizzarlo verso una dimensione animica che gli dia un senso, altrimenti diventa solo gioco delle parti, desiderio di attenzione da parte di qualcuno (ego).
In definitiva, quando si impara la lezione, l'amore non è bisogno di attenzione, ma un semplice scambio alla pari di esperienze animiche.

Quando si impara ad amare, si impara a vivere senza condizionamenti.
Inviato il: 3/10/2012 23:49
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Corrado Malanga
#37
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
ma allora l’amore esiste o no?

Ecco, mi sfugge dove sarebbe al risposta a questa domanda in base all'autoanalisi (tua) che proponi.

Citazione:
Oggi, gli spunti di riflessione forniti da testimonianze come questa ci permettono di guardare con crudezza e sincerità lo stato dei fatti: certe volte amiamo a comando.

E la testimonianza di Rocco la tralasciamo?

Ovviamente la seconda frase è per ridere, riguardo alla prima invece non vedo la fine del ragionamento che vorresti fare, di sicuro non vedo la risposta alla domanda.
Me la indichi, se c'è?
Mi ha lasciato un po', come dire, in sospeso.
Inviato il: 4/10/2012 0:07
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Corrado Malanga
#38
Dubito ormai di tutto
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Tutte le volte che cerco di comprendere il pensiero di Malanga, trovo subito dei punti che non riesco a comprendere o inquadrare.

Il punto principale che non riesco a inquadrare è proprio il concetto di “Anima”, che mi appare come se fosse una “specie” di entità estranea al mio “essere”, così come lo è l’ “alieno” (o alieni) che cerca di impadronirsi di questa entità Anima.

Da questa mia incomprensione nasce quindi una specie di blocco che mi impedisce di avvicinarmi di più al suo pensiero.

Per me resta più comprensibile un discorso di parassitismo dimensionali, tipo los voladores descritti da Castaneda, ovvero forme (o entità) che agiscono nella dimensione energetica del nostro essere e che si oppongono allo sviluppo evolutivo di tale dimensione.
Una forma di parassitismo che si nutre, traendo energia, delle nostre emozioni, delle vibrazioni che vengono generate dalle nostre emozioni, in particolare di quelle con una determinata polarità o frequenza.

Quindi, dal mio punto di vista, questa forma di parassiti dimensionali non vuole prendere qualcosa, ma vuole impedire una determinata evoluzione che modificherebbero le capacità vibrazionali del nostro essere, togliendo quindi ai parassiti quel livello vibrazionale che è, in qualche modo, fonte del loro sostentamento.

E’ una specie di forza contraria alla forza evolutiva.

°°°
edit:

Carlos Castaneda rivela los Voladores le oscure entità parassite (articolo in tre parti)
http://www.carloscastaneda.it/Los-Voladores-1.htm
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 4/10/2012 1:28
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Corrado Malanga
#39
Sono certo di non sapere
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@Alroc

Bello quello che hai riportato.Specialmente quando poi ti ( mi ) assale quel messaggio a cui devi ( debbo ) sottostare che ci ( mi ) induce a voler confutare il senso a cui ogni senso sottosta' fra il primordiale e l'evoluzione del primordiale.

Nel caso alieno questo fattore viene usato per indurre l’anima a intrattenere una relazione con chi può far ricadere il soggetto nel problema

Questa e me ne vergogno non l'ho capita.
Inviato il: 4/10/2012 3:21
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  •  Maksi
      Maksi
Re: Corrado Malanga
#40
Dubito ormai di tutto
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Credo che siamo tutti d'accordo nell'affermare che nell'amore un libero arbitrio vero e proprio non c'e'.

E' una forza attrattiva emozionale - non sentimentale, attenzione! - che sfrutta e carica la nostra energia vitale. E' fisica! L'anima si eccita e' produce grandi e potenti cariche emozionali, che ci fanno vibrare in maniera superiore. Non e' cosi' quando diventa tutto rose e fiori intorno a noi o quando abbiamo la sensazione di camminare 3 metri sopra il cielo ? Questa e' la carica positiva, poi quando la carica si spegne o quando viene bruscamente interrotta (l'abbandono), diventiamo di colpo ultra-negativi, sprofondiamo in un vortice nero, dove non riuasciamo a capacitarci. Forse qualcuno ci gioca su queste cose. Come negli esperimenti, dove si analizza le diverse reazioni chimico-fisiche di un fenomeno in particolare. Forse cosi' qualcuno si vuole procurare energia gratis!

In effeti l'amore sembra avere volonta' propria da apparirci misterioso. Ma qualche volta' diventa veramente assurdo, dove non si capisce la vera ragione del suo agire.

Ah gia'... le differenze tra il sentimento e l'emozione: il primo ha una causa-effetto (io ti ammacco la macchina e tu imprechi contro di me); la seconda no (commuoversi guardando un tramonto, ascoltando musica, guardando un film....)

@Al2012

L'anima non e' un'entita' estranea al tuo essere. Malanga non ha mai detto questo, anzi. Lui stesso cita Castaneda. L'anima e' una componente del TUO essere (con mente, spirito e corpo), anzi... sei proprio TU. Il tuo compito e' quello di riconnetterti con essa e scacciare i veri intrusi, che sono le entita' aliene, le quali "schiacciano" la tua anima. In questo caso non riconosci piu' una parte di te ed il tuo ESSERE diventa deviato. Ma questo e' solo la punta dell'iceberg.
Inviato il: 4/10/2012 10:58
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Corrado Malanga
#41
Dubito ormai di tutto
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L’amore è la “forza” creatrice o per meglio dire è la “forza” che ci riporta al punto di origine.
In un certo senso il termine “Creazione” è fuorviante, perché ci porta a pensare ad un “atto” di creazione e di conseguenza ad una entità distaccata dall’atto stesso, in quanto è essa a produrla.

Non saprei che termine usare per indicare “qualcosa” che “E’” a-temporale e a-spaziale e che si può manifestare in qualsiasi cosa all’interno di dimensione temporali e spaziali.
All’interno di questa, o queste dimensioni temporali e spaziali, si manifesta la “individualizzazione” dell’essere che ha forma sia materiale, eterica, animica e spirituale.
Queste forme (o corpi) non sono separati ma sono “intrecciati” tra loro e la predominanza di una rispetto alle altre determina il “grado” evolutivo della individualizzazione.

Il grado evolutivo indica il percorso compiuto a livello individualizzato, percorso di ritorno “consapevole” verso l’origine che è a-temporale e a-spaziale.
La individualizzazione è il mezzo per poter acquisire la consapevolezza della “unicità” originale.
Il senso di separazione spaziale e temporale, che si sperimenta nella individualizzazione, è “illusorio” e appare reale solo a livello (dimensione) materiale.

Questo ovviamente per quello che io posso ipotizzare, è un pensiero che faccio mio su cui, ovviamente, sto ragionando, non è un atto di fede è, e resta, solo una ipotesi di studio.

@Maksi

Per quello che ho scritto sopra, (che l'ho scritto ieri e poi non postato) e relativamente a quello che ho compreso da quello che tu scritto oggi, mi pare che ci siano punti convergenti nei due pensieri.

Citazione:
Credo che siamo tutti d'accordo nell'affermare che nell'amore un libero arbitrio vero e proprio non c'e'.


Sono d’accordo con questa affermazione, però occorre fare attenzione con i termini e le etichette ad essi associati.

L’Amore intesa come “forza” irraggiata universalmente non è un sentimento emozionale legato a bisogni dimensionali e materiali, in cui si possono riscontrare bisogni e desideri di “possesso” e di reciproco scambio.

E’ al di fuori da una logica di scelta, legata quindi ad un libero arbitrio figlio di una individualizzazione, e una percezione che oltrepassa il livello dimensionale, non è scelta ponderata, non è emozione, ma è percezione di un livello dimensionale “differente” in cui la individualizzazione si espande fino a perdere il significato egoico.
E' una sottile percezione, che può durare anche solo un battito di ciglia, ma che può dare un senso di unità, che svanisce immediatamente appena rientriamo nel nostro livello individualizzato.

In merito a Malanga, la mia impressione che lui consideri “Anima” un qualcosa di separato, resta, ma questo è una impressione, che viene alimentata anche dal fatto che suddivida l’umanità in persone che hanno “Anima” e persone che non ce l’hanno.

Ci sono sicuramente analogie con il pensiero espresso da Castaneda, relativamente ai Voladores, ma i fini mi appaiono differenti e anche l’origini di questi “alieni” mi appaiono differenti.

Con questo non voglio dare ragione a uno piuttosto che all’altro, le considero comunque delle “interpretazioni” parziali e soggettive di una realtà molto più complessa, che la rende oggettivamente irraggiungibile da un punto di osservazione limitato quale può essere il mio, e anche quello di Castaneda o Malanga, anche se questi hanno avuto esperienza molto più approfondite di quelle che posso avere io con il modo di ragionare (naif).

Quello che a noi appare come una lotta tra male e bene, potrebbe nella mia ipotesi, essere lo sforzo necessario per poter acquisire maggiore “consapevolezza” che arricchisce il nostro grado di coscienza.
E’ un viaggio a ritroso che una coscienza individualizzata compie per poter essere consapevole della sua origine.
_________________
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Inviato il: 4/10/2012 12:43
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  •  alroc
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Re: Corrado Malanga
#42
Mi sento vacillare
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Citazione:

vuotorosso ha scritto:
Citazione:
ma allora l’amore esiste o no?

Ecco, mi sfugge dove sarebbe al risposta a questa domanda in base all'autoanalisi (tua) che proponi.

Citazione:
Oggi, gli spunti di riflessione forniti da testimonianze come questa ci permettono di guardare con crudezza e sincerità lo stato dei fatti: certe volte amiamo a comando.

E la testimonianza di Rocco la tralasciamo?

Ovviamente la seconda frase è per ridere, riguardo alla prima invece non vedo la fine del ragionamento che vorresti fare, di sicuro non vedo la risposta alla domanda.
Me la indichi, se c'è?
Mi ha lasciato un po', come dire, in sospeso.


la risposta alla domanda è implicita in tutto il post...ovviamente ti soffermi con ironia su argomenti che fingi a te stesso di non conoscere e di cui dai una intrepretazione volutamente superficiale...

mi abbasso al tuo finto livello da bar e ti dico in soldoni la risposta: nell'esperienza affettiva di ognuno di noi concorrono tanti fattori diversi, bisogna avere solo la capacità di comprenderli e di trovare il modo migliore per superarli, ma che te lo dico a fare...continua a berr dai. Ecco! Tieni una bella birra questa la offro io.
Inviato il: 4/10/2012 13:11
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  •  vuotorosso
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Re: Corrado Malanga
#43
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

alroc ha scritto:
la risposta alla domanda è implicita in tutto il post...ovviamente ti soffermi con ironia su argomenti che fingi a te stesso di non conoscere e di cui dai una intrepretazione volutamente superficiale...

mi abbasso al tuo finto livello da bar e ti dico in soldoni la risposta: nell'esperienza affettiva di ognuno di noi concorrono tanti fattori diversi, bisogna avere solo la capacità di comprenderli e di trovare il modo migliore per superarli, ma che te lo dico a fare...continua a berr dai. Ecco! Tieni una bella birra questa la offro io.


Beh, grazie per esserti abbassata (ad un "finto" livello?) e per sapere cosa io non conosca, ma soprattutto cosa io conosca, cosa ancor piú difficile da farsi non conoscendo l'interlocutore, ma se sei sicura così non voglio mica toglierti certezze, sia mai.

Citazione:
Nonostante questa descrizione rimango dell’idea che può esistere amore, perché in sostanza tutti questi fattori fanno parte di quella naturale evoluzione della natura umana che impara a trovare il giusto equilibrio emotivo per amare l’altro.

Questa sembra essere la parte di risposta, ma espressa con un pesante condizionale e come niente di piú che una possibilità, tra l'altro opposta all'analisi "necessaria affinché ..": questo significa il "nonostante".
Hai voluto fare una proposta di percorso, l'hai portata avanti, hai raggiunto una conclusione, ma "nonostante" il ragionamento che hai fatto"vuoi credere che possa esistere": capisci che la mia domanda ha un certo senso? Sviluppi un ragionamento e concludi con risultati opposti basati su ... ?


Citazione:
nell'esperienza affettiva di ognuno di noi concorrono tanti fattori diversi, bisogna avere solo la capacità di comprenderli e di trovare il modo migliore per superarli

Di cosa stai parlando? Amore, affetto, simpatia, empatia, abitudine o altro?
Eppure il tuo incipit mi sembrava chiaro, l'amore di cui volevi parlare era quello rappresentato da "il sogno poetico decantato dalla letteratura di ogni epoca", o (per essere gentili te lo esplicito, va) ho capito male io?
Perché se ho capito male io ti dico già che é stata quella definizione che hai dato tu a concentrare la mia attenzione su quel particolare tipo di amore, "attrattivo" lo definirei - giusto per differenziarlo da quello genitore/figlio per capirsi.

Se poi mi spieghi cosa intendi per "superare un fattore" (escludendo una corsa in campagna - ignorala questa che tanto la traviseresti) la cosa potrebbe sollevare l'alone di mistero sui concetti che vuoi esprimere e che mi impedisce di vederli.
Per me gli ostacoli si affrontano, i fattori si utilizzano: per te?

Infine, visto che sembri essere molto introspettiva, vedi tu cosa hai estrapolato dalla presenza della parola "Rocco" in una frase specificatamente burlona.
Che te lo dico a fare? Perché stando a quello che scrivi questa é la mia conclusione, finora; spero di ricredermi.

Concludendo, ti ripeto la domanda:
Citazione:
... di sicuro non vedo la risposta alla domanda.
Me la indichi, se c'è?
Mi ha lasciato un po', come dire, in sospeso.


Spero che così sia piú chiaro; ovviamente intendo che la dovresti esplicitare per risultare comprensibile anche per i beoni della mia risma.

E per inciso: prima ho scherzato, sottolineandolo, e affatto in modo personale, non come il "mio finto livello".
Ti ho fatto una domanda per capire, ora t'ho spiegato da dove abbia avuto origine, quindi: possiamo procedere in modo proficuo e cercare una comunicazione vantaggiosa alla discussione o, se preferisci le cose personali, dillo subito così non perdiamo tempo.

Ciao
Inviato il: 4/10/2012 14:07
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Re: Corrado Malanga
#44
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Citazione:

ohmygod ha scritto:

Nel caso alieno questo fattore viene usato per indurre l’anima a intrattenere una relazione con chi può far ricadere il soggetto nel problema

Questa e me ne vergogno non l'ho capita.


Ciao! Si riferisce alla testimonianza dal titolo "Il cielo stellato sopra di me". In questo documento l'ex addotta affronta il difficile compito di spiegare come la sua vita è stata costellata da episodi di innamoramento indotto dagli alieni. E' una pratica molto usata da questi manipolatori, i quali ricordiamo agiscono indirettamente in modo da raggiungere i loro scopi senza dover forzare direttamente il soggetto a fare il loro volere. Loro ottengono i risultati tramite degli interventi indiretti, in modo da far credere all'addotto che ciò che vive (la storia d'amore in questo caso) sia un evento casuale. In realtà agli alieni fa molto comodo "incrociare" geneticamente tra loro gli addotti per concepire altri addotti da manipolare.

La manipolazione, attraverso la relazione amorosa, serve agli alieni anche nei casi in cui un addotto è in fase di liberazione, gli si mette davanti un patner ancora pienamente nel problema, in modo da influenzarlo per fargli cedere le armi. Ciò che scaturisce da questo tipo di rapporto sentimentale è un groviglio di menzogne e verità che confondono la capacità di distinguere cosa è giusto da cosa è sbagliato. In questo stato confusionale, l'addotto abbassa la guardia perchè preda spesso di stati depressivi o sensi di colpa che lo rendono instabile. Lì si crea un varco emotivo che permette al "virus" alieno di attecchire. L'unico antidoto è l'autocoscienza, l'autoanalisi, un uso consapevole del proprio intelletto per saper discernere le cose che accadono e prendere la decisione ferma di riprendere il controllo della propria vita.
Insomma, quello che si evince è che un metodo importante per uscire dal problema è proprio comprendere le pur minime sfumature della propria psiche per poter fare chiarezza su ciò che è indotto o reale. Per capire se è amore o ossessione.
Inviato il: 4/10/2012 16:08
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  •  alroc
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Re: Corrado Malanga
#45
Mi sento vacillare
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Citazione:

vuotorosso ha scritto:

Citazione:
... di sicuro non vedo la risposta alla domanda.
Me la indichi, se c'è?
Mi ha lasciato un po', come dire, in sospeso.


Spero che così sia piú chiaro; ovviamente intendo che la dovresti esplicitare per risultare comprensibile anche per i beoni della mia risma.

E per inciso: prima ho scherzato, sottolineandolo, e affatto in modo personale, non come il "mio finto livello".
Ti ho fatto una domanda per capire, ora t'ho spiegato da dove abbia avuto origine, quindi: possiamo procedere in modo proficuo e cercare una comunicazione vantaggiosa alla discussione o, se preferisci le cose personali, dillo subito così non perdiamo tempo.

Ciao

Tralasciando il delirio di puntualizzazioni che hai fatto un po' compulsive a mio avviso (neanche stessi scrivendo un saggio o una tesi)...

Premesso che non devo spiegarti niente perchè se ciò che scrivo non ti è chiaro, l'unica cosa che posso dirti è: rileggitelo.
Se poi, nonostante il mio modo troppo impreciso di esprimermi, l'uso improprio di accostamenti semantici e improbabili concetti, tu voglia lo stesso abbassarti a perdere tempo nel leggere un ulteriore spiegazione da me, posso dirti che non c'è nulla che tu non sappia già.

Certi geni dovrebbero passare il proprio tempo a fare ben altro che leggere una che parla d'amore, no?
Ti saluto
Inviato il: 4/10/2012 16:25
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: Corrado Malanga
#46
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

alroc ha scritto:
Citazione:

vuotorosso ha scritto:

Citazione:
... di sicuro non vedo la risposta alla domanda.
Me la indichi, se c'è?
Mi ha lasciato un po', come dire, in sospeso.


Spero che così sia piú chiaro; ovviamente intendo che la dovresti esplicitare per risultare comprensibile anche per i beoni della mia risma.

E per inciso: prima ho scherzato, sottolineandolo, e affatto in modo personale, non come il "mio finto livello".
Ti ho fatto una domanda per capire, ora t'ho spiegato da dove abbia avuto origine, quindi: possiamo procedere in modo proficuo e cercare una comunicazione vantaggiosa alla discussione o, se preferisci le cose personali, dillo subito così non perdiamo tempo.

Ciao

Tralasciando il delirio di puntualizzazioni che hai fatto un po' compulsive a mio avviso (neanche stessi scrivendo un saggio o una tesi)...

Premesso che non devo spiegarti niente perchè se ciò che scrivo non ti è chiaro, l'unica cosa che posso dirti è: rileggitelo.
Se poi, nonostante il mio modo troppo impreciso di esprimermi, l'uso improprio di accostamenti semantici e improbabili concetti, tu voglia lo stesso abbassarti a perdere tempo nel leggere un ulteriore spiegazione da me, posso dirti che non c'è nulla che tu non sappia già.

Certi geni dovrebbero passare il proprio tempo a fare ben altro che leggere una che parla d'amore, no?
Ti saluto


ok
Inviato il: 4/10/2012 16:31
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  •  Paolo69
      Paolo69
Re: Corrado Malanga
#47
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... certe volte amiamo a comando.

E la testimonianza di Rocco la tralasciamo?

hihi

scherzi a parte...

io non sono demoralizzato , tutt'altro , la mia era piu che altro una constatazione : se è vero che siamo invasi fino al midollo in questo modo dagli alieni l'unica risposta che possiamo dare è quella di lavorare su noi stessi.
vorrei soffermarmi un attimo su questo dibattito sull'amore
non credo che l'amore sia riconoscersi in qualcuno , ma l'opposto.
+ e + si respingono , + e - si attraggono.
detto questo , di malanga non ho trovato molto sull'amore , se non nella circostanza di evitare rapporti tra persone indotte. il racconto riportato parla , in maniera minore , anche di questo , ma il tema principale è il lungo percorso che ha fatto un'addotta per liberarsi dalle MAA aliene, volerlo ricondurre solo al discorso dell'amore ritengo sia riduttivo.

per quanto riguarda la definizione di anima , spirito e mente , ci sarebbe molto da dire , ma diciamo solo che lo stesso malanga riconosce oggi che sono un'unica cosa , lui la chiama coscienza , e probabilmente questo è tra i motivi che lo hanno portato ha lasciare tutti i suoi ex-collaboratori e ad intraprendere un nuovo percorso di ricerca.
confesso di aver sempre fatto fatica a capire la differenza tra i 3 concetti , e mi ritrovo di piu' in questa nuova filosofia.
ovviamente tutto ciò nulla toglie alle varie tecniche come TAV TCT etc. che si basano sui "vecchi" concetti , credo sia un modo per scindere un problema piu grande che se affrontato tutto insieme rischia di non essere compreso , e comunque fa parte delle tecniche di ipnosi regressiva largamente utilizzate da corrado e dai suoi ex collaboratori.
l'ipnosi regressiva è comunque una tecnica abbastanza scientifica e riconosciuta.
credo sia importante infine ritornare sul concetto di amore espresso da altri .
Intanto diciamo che non tutti sono addotti , e quindi certe dinamiche esistono a prescindere.
Poi sottolineiamo come l'attrazione avvenga quando ci sono due cose una opposta all'altra e non due cose uguali.
forse sarebbe piu corretto parlare appunto di dinamiche , e non di amore in senso stretto del termine , che è un argomento che esula abbastanza dai temi di un chimico come malanga.
Inviato il: 5/10/2012 10:06
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Re: Corrado Malanga
#48
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E' vero, il racconto della ragazza e' ben piu' che un dramma amoroso, pero' e' interessante constatatre come un amore possa avere interferenze altre.

Ormai sono abbastanza convinto, che l'amore, in forma emozionale - quando anima reagisce -, fa' piu' male che altro. Anche in maniera fisica, perche' crea dipendenza, come le droghe insegnano. Bisogna tenere la distanza giusta. Penso che questo sia il senso dell'amore platonico, che crea ispirazione (la musa ispiratrice si dice, no?) e non dipendenza. Sto sperimentando questa cosa e, anche se con alti e bassi, nel complesso raggiungi uno stato di equilibrio emotivo. L'amore non deve vincere su tutto, come Hollywood insegna, perche' poi perdiamo noi.

Per una relazione sentimentale - ma non emozionale - invece, devi trovare una comunione di interessi, dove l'altro ripiana le tue mancanze. Per questo si dice che gli opposti si attraggono: l'altro deve avere quello che tu non hai e viceversa. Ovviamente tutto condito da un'attrazione psicofisica reciproca.


@Paolo69

Malanga non ha rinnegato le sue ricerche, ma ha stabilito un'altro percorso da seguire. Lui ha sempre comperso la Coscienza nei suoi concetti sull'anima, spirito e mente. Qello che ha fatto e' stato analizzare separatamente queste 3 componenti (Trinita') in maniera razionale, elaborando una loro struttura geometrica. E' questo che mi piace di lui, perche' concretizza quello che altri deformano in mille modi.

Adesso, il suo percorso, lo ha portato a rielaborare certi metodi anti-alieni. Ha scoperto che non serve bloccarli in maniera singola, ma dobbiamo iniziare a comprendere in maniera definitiva noi stessi. Lui ha avuto le sue esperienze recenti e da queste vuole ripartire... vedremo.
Inviato il: 5/10/2012 15:19
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Re: Corrado Malanga
#49
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Paolo69 ha scritto:
Citazione:
... certe volte amiamo a comando.

E la testimonianza di Rocco la tralasciamo?

credo sia importante infine ritornare sul concetto di amore espresso da altri .
Intanto diciamo che non tutti sono addotti , e quindi certe dinamiche esistono a prescindere.
Poi sottolineiamo come l'attrazione avvenga quando ci sono due cose una opposta all'altra e non due cose uguali.
forse sarebbe piu corretto parlare appunto di dinamiche , e non di amore in senso stretto del termine , che è un argomento che esula abbastanza dai temi di un chimico come malanga.


Concordo con te sul fatto che la testimonianza affronta differenti aspetti sull' abduction, quello sentimentale è uno dei tanti.
In ogni caso, essendo donna, mi è sembrato piuttosto interessante affrontare questo aspetto perché molti punti convergono a prescindere che si sia addotte o no. Da un lato mi premeva in questo contesto affrontare un aspetto cruciale di certi "stati emotivi" che permettono all'alieno di trovare un varco per poter agire indisturbato, dall'altro invece trovavo interessante dare uno sguardo agli stati emotivo-sentimentali dell'umanità intera. Tutti noi credo abbiamo provato (almeno in età adolescenziale) la sensazione di essere preda dei propri sentimenti, senza riuscire a controllare certi stati d'animo. In quei contesti, non si è perfettamente lucidi ed è lì che si commettono certi "errori", come per esempio nel valutare persone o situazioni.
Per quanto riguarda l'innamoramento in generale, desideravo solo far notare come tutti gli esseri umani non sono liberi da interferenze. Queste influenze negative possono essere sia interne (ego) sia esterne (condizionamenti sociali).
Per quanto riguarda l'attrazione o riconoscimento, mi riferivo a un ambito più sottile che non riguarda le personalità degli individui innamorati, quanto quello che ci sta dietro e che si manifesta molto prima della eventuale reazione. Chiaramente in questo caso stiamo parlando di fenomeni che non sono catalogabili in un discorso realistico, quanto piuttosto relativo alla sfera incoscia e intuitiva. Le anime sono connesse e si riconoscono anche a distanza ...di tempo e di spazio. Qui il terreno di discussione si fa infido perché non tutti siamo disposti ad affrontare tali categorie di speculazione, quindi, mi fermo.

La "chimica" dell'innamoramento, è una descrizione da lobo sx, un elenco sterile e triste che credo non renda giustizia dell'esperienza amorosa, ma in ogni caso gli studi di Malanga aprono un varco su certe dinamiche sentimentali, almeno in campo adduttivo. Più in là probabilmente si potrebbe pervenire alla conclusione che l'amore, come lo intediamo noi, non esista e che l'innamoramento sia solo un effetto collaterale, una sbagliata interpretazione del riconoscimento animico, chissà!
Inviato il: 5/10/2012 16:52
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  •  Paolo69
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Re: Corrado Malanga
#50
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Citazione:
....Le anime sono connesse e si riconoscono anche a distanza ...di tempo e di spazio. Qui il terreno di discussione si fa infido perché non tutti siamo disposti ad affrontare tali categorie di speculazione, quindi, mi fermo.


peccato , mi sembrava il punto piu interessante ....

Citazione:
essendo donna, mi è sembrato piuttosto interessante affrontare questo aspetto perché molti punti convergono a prescindere che si sia addotte o no. m


Tu hai colto la parte piu sentimentale , quella dell amore , io quella piu pratica , della battaglia per la liberazione. Uomo e donna , tanto diversi da attrarsi...
Inviato il: 5/10/2012 21:20
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  •  Paolo69
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Re: Corrado Malanga
#51
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Ormai sono abbastanza convinto, che l'amore, in forma emozionale - quando anima reagisce -, fa' piu' male che altro. Anche in maniera fisica, perche' crea dipendenza, come le droghe insegnano. Bisogna tenere la distanza giusta. Penso che questo sia il senso dell'amore platonico, che crea ispirazione (la musa ispiratrice si dice, no?) e non dipendenza. Sto sperimentando questa cosa e, anche se con alti e bassi, nel complesso raggiungi uno stato di equilibrio emotivo. L'amore non deve vincere su tutto, come Hollywood insegna, perche' poi perdiamo noi.
.........
Malanga non ha rinnegato le sue ricerche, ma ha stabilito un'altro percorso da seguire. Lui ha sempre comperso la Coscienza nei suoi concetti sull'anima, spirito e mente. Qello che ha fatto e' stato analizzare separatamente queste 3 componenti (Trinita') in maniera razionale, elaborando una loro struttura geometrica. E' questo che mi piace di lui, perche' concretizza quello che altri deformano in mille modi. Adesso, il suo percorso, lo ha portato a rielaborare certi metodi anti-alieni. Ha scoperto che non serve bloccarli in maniera singola, ma dobbiamo iniziare a comprendere in maniera definitiva noi stessi. Lui ha avuto le sue esperienze recenti e da queste vuole ripartire... vedremo.


Sull amore la penso in maniera opposta alla tua , deve essere passionale e far perdere la testa , solo cosi puoi superare i tuoi limiti e imparare qualcosa di nuovo , ma forse quello è riservato all eta giovanile , poi (purtroppo) si cambia si si scambia la convivenza con l amore.

Se hai avuto modo di seguire gli ultimi sviluppi degli studi di malanga saprai sicuramente che quello che ha fatto è di riunire i 3 concetti di anima spirito mente in uno solo , la coscienza?, ... Serve eccome fermarli , serve eccome bloccarli , come meglio si riesce , ma l importante è capire che il concetto di divisione è fatto ad arte per confonderci le idee....non l avevo mai sentito parlare del concetto di coscienza come unica entitá prima della "svolta".
Inviato il: 5/10/2012 21:32
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Re: Corrado Malanga
#52
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Sull amore la penso in maniera opposta alla tua , deve essere passionale e far perdere la testa , solo cosi puoi superare i tuoi limiti e imparare qualcosa di nuovo , ma forse quello è riservato all eta giovanile , poi (purtroppo) si cambia si si scambia la convivenza con l amore.


Non sono d'accordo sulla passionalità perché è un terreno troppo scivoloso e spesso si rischia di fare delle belle cadute. Scherzo!
Invece vorrei farti notare che tali passioni sono "chimiche", cioè droghe naturali che vanno in circolo nel corpo e fanno perdere la giusta visione delle cose (es.: passata la sbornia emotivo-passionale, cominci a guardare chi hai davvero davanti e inorridisci per la scelta).

Riguardo la coscienza, posso dirti che è un cammino in salita o una scalata, se preferisci. Un po' come i salmoni, un giorno dentro di te qualcosa si sveglia e sai che devi andare in una certa direzione e più ti incammini, più trovi conferme...Segui il tuo istinto (incoscio) e lo direzioni con la razionalità e il bagaglio di conoscenze che hai saputo racimolare nel frattempo...il cammino è lì, basta fare il primo passo. Poi ti accorgi di cose che prima neanche notavi, leggi significati talmente palesi che ti chiedi come non ti fossero già chiari, etc.
La bambina stupita che ti accompagna è una maestra più in gamba di qualunque conoscenza, perchè ti sa "dire" senza dire...ti sa spiegare senza sforzo e in breve cominci a capire che non sei il corpo, il nome, la professione, sei altro...
Inviato il: 5/10/2012 21:58
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  •  Maksi
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Re: Corrado Malanga
#53
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Paolo69 ha scritto:
Sull amore la penso in maniera opposta alla tua , deve essere passionale e far perdere la testa , solo cosi puoi superare i tuoi limiti e imparare qualcosa di nuovo , ma forse quello è riservato all eta giovanile , poi (purtroppo) si cambia si si scambia la convivenza con l amore.

Si, l'amore e' cosi'. Pero', chi l'ha detto che sia una cosa positiva. In fondo l'individuo ha trovato quasi sempre l'ispirazione nella solitudine, non nella compietezza dell'amore, che anzi diventa un ostacolo che ci dissocia dalla realta'... appunto, come un droga. Infatti lo stato d'innamoraemnto produce praticamente una dipendenza chimica.

Quello dell'amore oltre ogni limiti e' un romanzo hollywoddiano (ricordiamo che stiamo parlando praticamente di un'arma psichica)... anzi, l'amore ci fa andare fuori di testa e non ce ne frega piu' di niente e nessuno... diventi un lobotomizzato.

Platone, esoterista quall'era, sapeva bene che l'anima aveva un'enorme energia, che non andava sprecata in un banale rapporto sentimentale e sensoriale. Invece, la raprsentazione moderna dell'amore e' un becero sentimentalismo passionale fine a se stesso.

E' lasciamelo dire: non rimpiango minimamente il periodo adolescenziale, quando gli ormoni ti uscivano dalle orecchie...

Citazione:
Se hai avuto modo di seguire gli ultimi sviluppi degli studi di malanga saprai sicuramente che quello che ha fatto è di riunire i 3 concetti di anima spirito mente in uno solo , la coscienza?, ... Serve eccome fermarli , serve eccome bloccarli , come meglio si riesce , ma l importante è capire che il concetto di divisione è fatto ad arte per confonderci le idee....non l avevo mai sentito parlare del concetto di coscienza come unica entitá prima della "svolta".

Ho letto Genesi III e Gli occhi della Coscienza.

Ma io ho compreso gia' da prima che anima, mente e spirito sono tre parti di un'insieme, cioe' della Coscienza. Mi sembrava che l'avesse concepito anche Malanga. Adesso il suo metodo diventa quello di riunire queste tre componenti, che non sono state mai separate, ma solo allontanate. E' un discorso che va oltre le abductions e cerca di concepire l'uomo nella sua essenza ultima. Lo fa partendo dalla sua esperienza personale. Il punto e': questo abbassa o alza la guardia contro tutte le interferenze e metodi di controllo operanti sull'essere umano?
Inviato il: 5/10/2012 22:26
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  •  Paolo69
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Re: Corrado Malanga
#54
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Citazione:
fanno perdere la giusta visione delle cose

E qualè la giusta visione? Chi può dire se è una o l altra! Se vediamo meglio quando siamo pervasi dalla passione o quando siamo allineati al nostro pensiero di sempre? È un bel quesito , la risposta nn è banale a mio avviso!

Citazione:
Questo abbassa o alza la guardia contro tutte le interferenza?

Bella domanda , in teoria le alza , ma vallo a sapere poi.....non sò se un portatore di maa aliena riesca a liberarsi senza i metodi "classici" inventati dallo stesso malanga prima del nuovo percorso , non mi sembra che neppure lui si ponga piu di tanto il problema , forse è arrivato ad un livello superiore che non gli permette piu di entrare nel dettaglio dei singoli? Mah! Oggi un "alienato" cosa dovrebbe fare per liberarsi , tu lo capito in concreto?
Inviato il: 6/10/2012 21:57
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Re: Corrado Malanga
#55
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Citazione:

Paolo69 ha scritto:
.....non sò se un portatore di maa aliena riesca a liberarsi senza i metodi "classici" inventati dallo stesso malanga prima del nuovo percorso , non mi sembra che neppure lui si ponga piu di tanto il problema , forse è arrivato ad un livello superiore che non gli permette piu di entrare nel dettaglio dei singoli? Mah! Oggi un "alienato" cosa dovrebbe fare per liberarsi , tu lo capito in concreto?


Mi piacciono gli interrogativi che hai posto.


Quando dici che ti sembra disinteressato alle sorti degli addotti, secondo me ti sbagli...tutta la sua ricerca è stata sviluppata per capire e trovare una soluzione al problema delle interferenze aliene, quindi, non si sta disinteressando, anzi. Io credo che stia provando a cercare in altre direzioni oltre quelle scientifiche. Molti lo criticano per questo, ma si sa che chi è avanguardia spesso non è capito.
Oggi siamo tutti "alienati" ed è questo che cerca di spiegare Malanga da un po' di tempo.
La liberazione arriva solo se si è disposti a guardarsi dentro. MAA o ego poco importa, perché se non si è disposti a fare i conti con i propri inferni personali, si rimane avvinghiati nell'insostenibile certezza di essere "attori" di un'esistenza di cui non si capisce lo scopo. Eppure lo scopo esiste ed è conoscere se stessi. Più abbiamo il coraggio di esplorare ciò che siamo dentro, più abbiamo la possibilità di comprendere meglio che ci stiamo a fare qui.
Anche il corpo partecipa a questa indagine perchè se si riesce ad "ascoltarlo" (quando si ha un malessere o una semplice emozione passeggera) permette di scandagliare infinite possibilità di conoscenza.
Inviato il: 10/10/2012 23:00
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  •  Paolo69
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Re: Corrado Malanga
#56
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Citazione:
MAA o ego poco importa


poco importa ????
vallo a dire a chi viene rapito ....
invece importa moltissimo , e fa la differenza .
se hai problemi con la TUA psiche è sufficiente uno psicologo e , prima o poi risolvi.
sa hai problemi , oltre che con la tua , anche con una o più psiche ALIENA col cavolo che risolvi andando dallo psicologo , quella vive di vita SUA.
La differenza è abissale, e così l'approccio!
Inviato il: 12/10/2012 15:12
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Re: Corrado Malanga
#57
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Paolo69 ha scritto:
Citazione:
MAA o ego poco importa


poco importa ????
vallo a dire a chi viene rapito ....
invece importa moltissimo , e fa la differenza .
se hai problemi con la TUA psiche è sufficiente uno psicologo e , prima o poi risolvi.
sa hai problemi , oltre che con la tua , anche con una o più psiche ALIENA col cavolo che risolvi andando dallo psicologo , quella vive di vita SUA.
La differenza è abissale, e così l'approccio!


E invece è proprio da una personalità più consapevole che si esce dalle interferenze.
Hai mai letto l'articolo di Malanga sulle identità mancanti degli addotti?
Il succo del problema sta lì.
Le identità mancanti vengono create dai parassiti che dominano tutta la famiglia di un addotto. I bambini addotti molto spesso crescono condizionati dal parassita Lux che gli crea strati di insicurezze, depressioni, sensi di colpa, per non parlare della dislessia (con le conseguenze che possiamo immaginare nell'ambito scolastico), etc.
L'elenco è lungo, ma sta di fatto che il primo lavoro consiste proprio nel recuperare l'autostima, quella è una risorsa che si può trovare SOLO con volontà personale. Se non si inizia dalla propria identità, non c'è tecnica "classica" o all'ultimo grido che possa far compiere questo primo passo verso la libertà.
Inviato il: 12/10/2012 19:11
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Re: Corrado Malanga
#58
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Citazione:

Paolo69 ha scritto:
sa hai problemi , oltre che con la tua , anche con una o più psiche ALIENA col cavolo che risolvi andando dallo psicologo , quella vive di vita SUA.
La differenza è abissale, e così l'approccio!


Vorrei aggiungere una cosa su questa affermazione e cioè che la MAA è padrona del contenitore quando la coscienza dell'addotto non è ancora capace di distinguere chi è l'intruso rispetto alla propria identità. Il problema sta nella capacità di autosservarsi, di superare i condizionamenti, di imparare a scavare e selezionare ciò che si è da ciò che si è indotti a pensare o credere. E' un lavoro duro senza vacanza, 24 ore su 24 (anche nei sogni bisogna analizzare cosa accade).
E' come una scalata, l'inizio è terrificante, ma appena superato il primo ostacolo e imparato come superarlo diventa più automatico e "semplice".

La paura che si prova per l'intruso è ciò di cui si nutre l'intruso...
Inviato il: 12/10/2012 19:38
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Re: Corrado Malanga
#59
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Citazione:
E' come una scalata, l'inizio è terrificante, ma appena superato il primo ostacolo e imparato come superarlo diventa più automatico e "semplice".

Se posso domandare , parli per esperienza personale?
Inviato il: 13/10/2012 14:16
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Re: Corrado Malanga
#60
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Paolo69 ha scritto:
Citazione:
E' come una scalata, l'inizio è terrificante, ma appena superato il primo ostacolo e imparato come superarlo diventa più automatico e "semplice".

Se posso domandare , parli per esperienza personale?


Non credo sia importante sapere se ciò che ho descritto sia una "mia" esperienza o meno quanto piuttosto prendere atto di tali contenuti. Essi sono il risultato di esperienze umane che hanno prodotto "strumenti" utili per lavorare su di sé (addotti e non).

Malanga, quando ha iniziato la sua ricerca, era concentrato sulle interferenze aliene, ma ben presto ha compreso che esse rappresentavano la punta dell'iceberg di una complessa struttura della realtà che non è osservabile tramite gli i parametri che abbiamo oggi per misurare e indagare...
Inviato il: 15/10/2012 20:38
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