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   UFO e alieni
  Corrado Malanga

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      invisibile
Re: Corrado Malanga
#280
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

alroc ha scritto:

Quindi il fatto che la mia condizione sia permanente non vuol dire niente? Se è stabile e duratura, non è un dato abbastanza valido?

No. Non per confermare la validità della tecnica.
Ma l'ho già detto, mi pare.

Citazione:
Ciò che mi preme farti capire è che Corrado mi ha aiutato ad accelerare il processo, ci sarei arrivata da sola, ma con la tecnica ho potuto conseguire rapidamente dei passaggi, la vita è troppo breve per poter perdere tempo in ricerche fuorvianti. Chissà quante strade avrei dovuto percorrere prima di giungere al mio attuale stato.

Io questo non te lo contesto. Non l'ho mai fatto.
Ma secondo me, come ti ho detto, sarebbe successo con qualsiasi tecnica.
Io credo che semplicemente hai recuperato una parte di te stessa che avevi perso.
Ma è solo una mia idea.

Citazione:

Bene, e perché il tuo concetto di spirito dovrebbe essere "giusto", mentre altri no?

Perché non è "il mio concetto".
E' così.
Lo Spirito è il Nulla.
Lo hanno capito i Maestri migliaia di anni fa.

Citazione:

Ho come l'impressione che i giudizi su ciò che è giusto o sbagliato ti vengano proprio da quella mente che demonizzi tanto. La tua mente giudica, lo spirito non credo faccia questo, altrimenti sarebbe un elemento separatore che non collima con la descrizione che mi hai fatto di lui.

Il giudizio implica divisione è un processo duale. Per me i maestri, lo spirito Chi, le tue convinzioni non sono sbagliate, sono un percorso diverso dal mio che rispetto e osservo. Non ho bisogno di differenziarmi da te per sapere di essere nel giusto. Posso anche permettermi di "sbagliare", posso provare una strada che mi sembra valida, non ho la certezza assoluta che la sia, ho solo un'esperienza che mi permette di considerarla tale, ma non mi nego la possibilità di modificarla o cambiarla del tutto. Se avverrà, sarà un processo naturale senza forzature nè giudizi.

Assolutamente. E ci mancherebbe altro.
Io ti sto solo dicendo che quella tecnica è superficiale e di conseguenza molto imitata e incompleta.
Questo potrebbe causare problemi, anche seri. Non si scherza con queste cose e da quello che vedo Malanga è molto inesperto.
In pratica è una meditazione e io so che queste pratiche, per essere sane, vere, in Armonia, devono essere create da Maestri, altrimenti si va incontro a possibili problemi che possono essere anche seri.
Il fatto che si faccia una volta sola, se ho capito bene, mi rassicura. Se è dannosa non lo può essere più di tanto.

La differenza tra la tua e la mia posizione, è che io ho vari anni di esperienza con queste cose.
Come te, all'inizio ho osservato senza giudicare (è l'unico modo per capire). Una volta fatto questo mi è parso evidente che ci sono dei problemi. Non è una questione di giudizio, è una questione di realtà.
Leggero-pesante.
Questa tecnica è superficiale e denota scarsa conoscenza dell'essere umano e del mondo in cui vive.
Per me è lampante.
Capisci che non è un giudizio ma una constatazione (per me ovviamente)?

Per esempio, i parassiti di cui parla Malanga, chi sono?

Citazione:
Sì, ha sbagliato nel ritenere che un uomo possa farcela da solo, è questo il punto di vista che mi era sfuggito fino ad ora. Tu sei convinto che ci voglia un maestro per giungere a certi traguardi, mentre Malanga è solo un uomo che ha detto: "Ragazzi, qui c'è da lavorare da soli, non ci sono maestri, c'è solo "olio di gomito", lavoro su di sè, c'è autonomia e autodeterminazione. E' dura, ma si arriva così."

Se i maestri fossero bravi come dici tu, l'umanità sarebbe salva, ma la verità è che molte persone vanno da maestri e non riescono a conseguire un decimo perché non è un lavoro acquisito in autonomia, ma mutuato da altri, i maestri appunto. Il maestro può indicare la via, ma non può sostituirsi al percorso altrui, non sarebbe un maestro in quel caso.

No, mi hai letto male, o forse mi sono spiegato male io.
Il percorso è individuale, per forza di cose. Ognuno deve camminare con le proprie gambe e crescere da solo.
Il ruolo dei Maestri è indicare la via. La tua, la mia, di chiunque.
Il resto sta ad ognuno di noi. E fino a qui siamo d'accordo.
Problema: se chi ti indica la via non è un Maestro, sei nei guai se lo ascolti, se ti fidi.
Capisci il problema?

Citazione:

Quando tu mi dici "il fuoco rappresenta lo Spirito" per me è evidente l'errore di base, di impostazione, perché è una interpretazione di una certa cultura e civiltà, non la verità.
Solo la verità può guarirti.

La verità non c'èntra con lo spirito rosso, sono solo termini convenzionali per capirci. I termini usati per descrivere le luci non sono neanch'esse luci rosse o blu o verdi, sono dei descrittori convenzionali usati per distinguere una composizione di base dell'essere umano che è fatta da tre "cose" queste tre cose in origine sono staccate, alla fine della TCTDF sono unite, tutto qui.


Allora non si capisce niente...
Come sai che le "tre cose" sono quelle che indica Malanga? Non capisco.
Come sai che le tre luci sono Spirito Anima e Mente e non altre cose?
E' tutto molto fumoso.
A me pare dogmatico, veramente.

Citazione:

No, ci sono cose che apparentemente sono tante, ma che in realtà non sono in nessun luogo.

E ma così salti a piè pari le mie osservazioni.
Le immagini possono essere create anche dai "parassiti". Quindi come sappiamo che la lampada rossa di Filippo rappresenta lo Spirito?
Siamo sempre li, alroc.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 1/1/2014 18:26
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      alroc
Re: Corrado Malanga
#279
Mi sento vacillare
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Citazione:

invisibile ha scritto:

alroc ha scritto:

Aggiungo. Stare meglio in modo permanente e duraturo. Ho fatto la tecnica già da due anni e mantengo lo stato di benessere da allora.

Non mi sono sentita meglio, è cambiato radicalmente il mio modo di vivere, comprendere, percepire, interpretare ogni singolo attimo della vita che vivo.
Complimenti. Ma non significa niente per quanto riguarda la tecnica in sé.
Ti ho spiegato il perché.


Quindi il fatto che la mia condizione sia permanente non vuol dire niente? Se è stabile e duratura, non è un dato abbastanza valido?

Ciò che mi preme farti capire è che Corrado mi ha aiutato ad accelerare il processo, ci sarei arrivata da sola, ma con la tecnica ho potuto conseguire rapidamente dei passaggi, la vita è troppo breve per poter perdere tempo in ricerche fuorvianti. Chissà quante strade avrei dovuto percorrere prima di giungere al mio attuale stato.


Citazione:

Non si può inventare una tecnica su due piedi, la si realizza impiegando tutta una vita. La si propone agli altri senza guadagni personali dicendo: "Ecco è lì il risultato di tutta una vita. Se volete provarla, siete liberi di farlo o non farlo".

Si può, ne sono stato testimone più di una volta.
Perché un essere umano guidato dallo Spirito può tutto.


Bene, e perché il tuo concetto di spirito dovrebbe essere "giusto", mentre altri no?

Le strade apparentemente "sbagliate" in realtà non lo sono, perché tutte portano alla verità, sono solo percorsi più lunghi.


Citazione:

Peccato che quel simbolismo archetipo è sbagliato.

Perchè usi il termine "sbagliato"? Se lo dicessi del tai chi?
Non puoi, perché nel Tai Chi non c'è simbolismo.
In quello vero, quello puro.
E' la pratica della realtà.
E poi non hai letto bene quello che scritto. Ho spiegato perché è sbagliato.


Non è sbagliato è diverso dal tuo.

Citazione:

Non mi permetterei mai di definire sbagliata nessuna pratica, se è il frutto di una ricerca sincera e per sincera intendo senza guadagno.
Io si.
E da quello che ho letto è totalmente sbagliata, anche se attinge a verità.
Non basta che la persona che crea la tecnica sia sincera, alroc, deve anche essere capace di farlo e Malanga non lo è.
Solo i Maestri possono creare nuove tecniche, e Malanga non lo è.


Ho come l'impressione che i giudizi su ciò che è giusto o sbagliato ti vengano proprio da quella mente che demonizzi tanto. La tua mente giudica, lo spirito non credo faccia questo, altrimenti sarebbe un elemento separatore che non collima con la descrizione che mi hai fatto di lui.

Il giudizio implica divisione è un processo duale. Per me i maestri, lo spirito Chi, le tue convinzioni non sono sbagliate, sono un percorso diverso dal mio che rispetto e osservo. Non ho bisogno di differenziarmi da te per sapere di essere nel giusto. Posso anche permettermi di "sbagliare", posso provare una strada che mi sembra valida, non ho la certezza assoluta che la sia, ho solo un'esperienza che mi permette di considerarla tale, ma non mi nego la possibilità di modificarla o cambiarla del tutto. Se avverrà, sarà un processo naturale senza forzature nè giudizi.

Non esiste un percorso "giusto" o "sbagliato", non devi "salvarmi" dalla tecnica superficiale, non hai questo compito con me. Il tuo compito con me è il confronto e se vuoi comunque giudicare mi va bene lo stesso. E' il tuo approccio, ma non sarà il mio. Il mio compito è la condivisione. Io sto condividendo con te, come interlocutore e con altri che leggono, una mia esperienza (considera che sono una persona parecchio riservata, le poche righe che ho scritto del mio percorso sono già fin troppe, ma va bene così, ho voluto farlo e non mi pento).

Citazione:

Problemi di impostazione?

L'impostazione della tecnica si basa su rilevamenti operati in trenta anni di studio.

Si, proprio di base.
Malanga dimentica che il praticante è la cosa più importante e che una tecnica, anche se genuina, non può essere universale se non insegnata da un Maestro.
In rari casi, è magari è proprio il tuo, una persona può farcela da sola, ma è molto raro.
Inoltre assegna arbitrariamente archetipi, e sbaglia nel farlo. Ti ho anche spiegato perché.
Lui pensa che il solo visualizzare le luci di un dato colore significhi per forza qualcosa.

E' infantile, perché non è consapevole dell'enorme influenza dell'ego e della mente
sulla percezione e creazione di visualizzazioni, e nonostante ciò è sicuro di essere nel giusto.
Non lo è.

Lui ha intuito la direzione in generale, per arrivare a quello che sappiamo, ma ha sbagliato praticamente tutto nella realizzazione.


Sì, ha sbagliato nel ritenere che un uomo possa farcela da solo, è questo il punto di vista che mi era sfuggito fino ad ora. Tu sei convinto che ci voglia un maestro per giungere a certi traguardi, mentre Malanga è solo un uomo che ha detto: "Ragazzi, qui c'è da lavorare da soli, non ci sono maestri, c'è solo "olio di gomito", lavoro su di sè, c'è autonomia e autodeterminazione. E' dura, ma si arriva così."

Se i maestri fossero bravi come dici tu, l'umanità sarebbe salva, ma la verità è che molte persone vanno da maestri e non riescono a conseguire un decimo perché non è un lavoro acquisito in autonomia, ma mutuato da altri, i maestri appunto. Il maestro può indicare la via, ma non può sostituirsi al percorso altrui, non sarebbe un maestro in quel caso.

Citazione:

Quando tu mi dici "il fuoco rappresenta lo Spirito" per me è evidente l'errore di base, di impostazione, perché è una interpretazione di una certa cultura e civiltà, non la verità.
Solo la verità può guarirti.


La verità non c'èntra con lo spirito rosso, sono solo termini convenzionali per capirci. I termini usati per descrivere le luci non sono neanch'esse luci rosse o blu o verdi, sono dei descrittori convenzionali usati per distinguere una composizione di base dell'essere umano che è fatta da tre "cose" queste tre cose in origine sono staccate, alla fine della TCTDF sono unite, tutto qui.


Citazione:

La certezza che la mente non stia manipolando la si ha quando c'è silenzio.
No. Non se ne ha la certezza.
E' solo un primo essenziale passo.

la mente è facilmente distinguibile nell'osservazione che si compie perché chiacchiera.

E' solo un aspetto, ce ne sono molti altri.

Come dicevo, superficiale.

Nella simulazione non parla nessuno, si svolge tutto per immagini, suoni, colori. Non c'è un tizio che parla, se c'è allora è un parassita che tenta di impedire la simulazione.

I parassiti usano anche altri linguaggi, come le immagini.


La simulazione è in silenzio e opera per simboli, i quali, "sbagliati" o no, impongono un lavoro senza costrutti sintattici o linguaggi vari. C'è solo l'osservazione e la manipolazione di immagini.
I simboli SONO un linguaggio, alroc.
E in quanto tale possono essere manipolati da chiunque ne abbia accesso.


Non sono simboli come ti ho spiegato sopra, sono tre "cose" staccate che vengono unite. Si fa mentalmente un semplice atto.

Citazione:
Ci sono più cose in cielo e in terra....


No, ci sono cose che apparentemente sono tante, ma che in realtà non sono in nessun luogo.


Citazione:
Io capisco che il beneficio che racconti ti faccia fidare di Malanga, è naturale.
Ma sono praticamente sicuro di una cosa: tu eri pronta, pronta a fare un certo passo, altrimenti non avresti avuto le esperienze che racconti.
Sono praticamente sicuro che sarebbe successo con qualsiasi pratica che va a toccare lo Spirito, il tuo Spirito.
Malanga sbaglia, su molte cose.
Questo significa che se vuoi continuare a crescere, seguire le sue idee te lo impedirà, perché ha fatto solo un piccolissimo passo in avanti, molti indietro.
E' molto lontano dalla Verità.


Fidare di Malanga?

Pensi che il mio legame con questo ricercatore sia di gratitudine?

Il mio legame con Corrado non è di questo tipo, semplicemente condividiamo la coscienza che siamo. Nel momento in cui ho cambiato il mio approccio e ho varcato la soglia cognitiva di cui mi faccio maldestramente portavoce in questa discussione, non c'è stata più separazione. Ciò che mi è capitato è di sentire che non ci sono divisioni con nessuno.
Inviato il: 1/1/2014 17:50
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Re: Corrado Malanga
#278
Mi sento vacillare
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Citazione:

Merio ha scritto:
Citazione:
Aggiungo. Stare meglio in modo permanente e duraturo. Ho fatto la tecnica già da due anni e mantengo lo stato di benessere da allora.


Interessante...

Perché non parlare di queste tecniche, o almeno accennarle nell' "angolo della salute"?

Sono sempre stato interessato alle tecniche di guarigione che si basassero sul solo lavoro "mentale", mi si passi il termine da profano...


Devo correggermi sono passati tre anni, non due. ^_^
Inviato il: 1/1/2014 16:49
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Re: Corrado Malanga
#277
Sono certo di non sapere
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alroc

Facciamo un passo indietro.

Filippo visualizza la lampada rossa.

Chi decide che è la lampada che rappresenta lo Spirito, Filippo?
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Chuang Tzu
Inviato il: 1/1/2014 9:19
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Re: Corrado Malanga
#276
Sono certo di non sapere
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Citazione:

alroc ha scritto:

Aggiungo. Stare meglio in modo permanente e duraturo. Ho fatto la tecnica già da due anni e mantengo lo stato di benessere da allora.

Non mi sono sentita meglio, è cambiato radicalmente il mio modo di vivere, comprendere, percepire, interpretare ogni singolo attimo della vita che vivo.

Complimenti. Ma non significa niente per quanto riguarda la tecnica in sé.
Ti ho spiegato il perché.

Citazione:

Non si può inventare una tecnica su due piedi, la si realizza impiegando tutta una vita. La si propone agli altri senza guadagni personali dicendo: "Ecco è lì il risultato di tutta una vita. Se volete provarla, siete liberi di farlo o non farlo".

Si può, ne sono stato testimone più di una volta.
Perché un essere umano guidato dallo Spirito può tutto.

Citazione:

Peccato che quel simbolismo archetipo è sbagliato.

Perchè usi il termine "sbagliato"? Se lo dicessi del tai chi?

Non puoi, perché nel Tai Chi non c'è simbolismo.
In quello vero, quello puro.
E' la pratica della realtà.
E poi non hai letto bene quello che scritto. Ho spiegato perché è sbagliato.

Citazione:

Non mi permetterei mai di definire sbagliata nessuna pratica, se è il frutto di una ricerca sincera e per sincera intendo senza guadagno.

Io si.
E da quello che ho letto è totalmente sbagliata, anche se attinge a verità.
Non basta che la persona che crea la tecnica sia sincera, alroc, deve anche essere capace di farlo e Malanga non lo è.
Solo i Maestri possono creare nuove tecniche, e Malanga non lo è.

Citazione:

Problemi di impostazione?

L'impostazione della tecnica si basa su rilevamenti operati in trenta anni di studio.


Si, proprio di base.
Malanga dimentica che il praticante è la cosa più importante e che una tecnica, anche se genuina, non può essere universale se non insegnata da un Maestro.
In rari casi, è magari è proprio il tuo, una persona può farcela da sola, ma è molto raro.
Inoltre assegna arbitrariamente archetipi, e sbaglia nel farlo. Ti ho anche spiegato perché.
Lui pensa che il solo visualizzare le luci di un dato colore significhi per forza qualcosa.

E' infantile, perché non è consapevole dell'enorme influenza dell'ego e della mente
sulla percezione e creazione di visualizzazioni, e nonostante ciò è sicuro di essere nel giusto.
Non lo è.

Lui ha intuito la direzione in generale, per arrivare a quello che sappiamo, ma ha sbagliato praticamente tutto nella realizzazione.

Quando tu mi dici "il fuoco rappresenta lo Spirito" per me è evidente l'errore di base, di impostazione, perché è una interpretazione di una certa cultura e civiltà, non la verità.
Solo la verità può guarirti.

Citazione:

La certezza che la mente non stia manipolando la si ha quando c'è silenzio.

No. Non se ne ha la certezza.
E' solo un primo essenziale passo.

Citazione:
la mente è facilmente distinguibile nell'osservazione che si compie perché chiacchiera.

E' solo un aspetto, ce ne sono molti altri.

Come dicevo, superficiale.

Citazione:
Nella simulazione non parla nessuno, si svolge tutto per immagini, suoni, colori. Non c'è un tizio che parla, se c'è allora è un parassita che tenta di impedire la simulazione.

I parassiti usano anche altri linguaggi, come le immagini.

Citazione:

La simulazione è in silenzio e opera per simboli, i quali, "sbagliati" o no, impongono un lavoro senza costrutti sintattici o linguaggi vari. C'è solo l'osservazione e la manipolazione di immagini.

I simboli SONO un linguaggio, alroc.
E in quanto tale possono essere manipolati da chiunque ne abbia accesso.

Ci sono più cose in cielo e in terra....

Io capisco che il beneficio che racconti ti faccia fidare di Malanga, è naturale.
Ma sono praticamente sicuro di una cosa: tu eri pronta, pronta a fare un certo passo, altrimenti non avresti avuto le esperienze che racconti.
Sono praticamente sicuro che sarebbe successo con qualsiasi pratica che va a toccare lo Spirito, il tuo Spirito.
Malanga sbaglia, su molte cose.
Questo significa che se vuoi continuare a crescere, seguire le sue idee te lo impedirà, perché ha fatto solo un piccolissimo passo in avanti, molti indietro.
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Re: Corrado Malanga
#275
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Aggiungo. Stare meglio in modo permanente e duraturo. Ho fatto la tecnica già da due anni e mantengo lo stato di benessere da allora.


Interessante...

Perché non parlare di queste tecniche, o almeno accennarle nell' "angolo della salute"?

Sono sempre stato interessato alle tecniche di guarigione che si basassero sul solo lavoro "mentale", mi si passi il termine da profano...
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Inviato il: 31/12/2013 16:22
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Re: Corrado Malanga
#274
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Per arrivare ad un archetipo "puro", ed essere certi che la propria mente non stia manipolando le percezioni, in genere ci vuole molto lavoro su di se


La certezza che la mente non stia manipolando la si ha quando c'è silenzio, la mente è facilmente distinguibile nell'osservazione che si compie perché chiacchiera. Nella simulazione non parla nessuno, si svolge tutto per immagini, suoni, colori. Non c'è un tizio che parla, se c'è allora è un parassita che tenta di impedire la simulazione.
La simulazione è in silenzio e opera per simboli, i quali, "sbagliati" o no, impongono un lavoro senza costrutti sintattici o linguaggi vari. C'è solo l'osservazione e la manipolazione di immagini.
Inviato il: 31/12/2013 14:58
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Re: Corrado Malanga
#273
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invisibile ha scritto:
il "sentirsi meglio" non significa "stare meglio".


Aggiungo. Stare meglio in modo permanente e duraturo. Ho fatto la tecnica già da due anni e mantengo lo stato di benessere da allora.

Citazione:
Stare meglio è un atra cosa, che riguarda l'Armonia e la crescita.


Non mi sono sentita meglio, è cambiato radicalmente il mio modo di vivere, comprendere, percepire, interpretare ogni singolo attimo della vita che vivo.

Citazione:
Per cui questa cosa non prova che ci sia qualcosa di valido in quella tecnica (rispetto al suo dichiarato scopo: dare la possibilità di accedere alla consapevolezza di sé.
Io posso inventare una meditazione su due piedi, che fa "sentire meglio" la maggioranza delle persone. E' normale, visto lo stato di isteria in cui si vive normalmente.
Ma non mi permetterei mai di affermare che la mia è una tecnica con uno scopo così profondo e totale come è il caso qui.

Sarei matto, se lo facessi...


Non si può inventare una tecnica su due piedi, la si realizza impiegando tutta una vita. La si propone agli altri senza guadagni personali dicendo: "Ecco è lì il risultato di tutta una vita. Se volete provarla, siete liberi di farlo o non farlo".


Citazione:

Peccato che quel simbolismo archetipo è sbagliato.
E' un simbolismo derivante da una certa cultura e per cui non universale e per cui non-archetipo.
Per arrivare ad un archetipo "puro", ed essere certi che la propria mente non stia manipolando le percezioni, in genere ci vuole molto lavoro su di se, a parte rari casi.


Perchè usi il termine "sbagliato"? Se lo dicessi del tai chi?

Non mi permetterei mai di definire sbagliata nessuna pratica, se è il frutto di una ricerca sincera e per sincera intendo senza guadagno.

Citazione:
Il fatto che sia "semplice" non cambia nulla ai problemi che ho sollevato.
Io per esempio pratico una meditazione semplicissima e ti posso assicurare che la sua semplicità non è di per se una garanzia di autenticità.
E' un aiuto, quello si, anche per individuare, col tempo, cosa è manipolato dalla propria mente e cosa è genuino.
Come vedi tutti i problemi che ti ho esposto sopra, rimangono.
E sono problemi di base, proprio di impostazione.


Problemi di impostazione?

L'impostazione della tecnica si basa su rilevamenti operati in trenta anni di studio.
Inviato il: 31/12/2013 14:48
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Re: Corrado Malanga
#272
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Citazione:

alroc ha scritto:

Il problema sorge se il soggetto che fa la tecnica dopo non sta meglio. Se sta meglio evidentemente il processo che mette in atto la simulazione deve avere qualcosa di valido.

A parte che il solo darsi una calmata, visualizzare qualcosa di calmo (qualsiasi cosa), darsi del tempo per se stessi, vista la vita pazza e frenetica in cui la maggior parte delle persone vivono, in genere fa "sentire" meglio...........

...............il "sentirsi meglio" non significa "stare meglio".

Stare meglio è un atra cosa, che riguarda l'Armonia e la crescita.

Per cui questa cosa non prova che ci sia qualcosa di valido in quella tecnica (rispetto al suo dichiarato scopo: dare la possibilità di accedere alla consapevolezza di sé.
Io posso inventare una meditazione su due piedi, che fa "sentire meglio" la maggioranza delle persone. E' normale, visto lo stato di isteria in cui si vive normalmente.
Ma non mi permetterei mai di affermare che la mia è una tecnica con uno scopo così profondo e totale come è il caso qui.

Sarei matto, se lo facessi...

Citazione:

Gli elementi che ti ho citato non sono realmente acqua, aria e fuoco, ma solo simboli, archetipi, operatori di base su cui lavorare per unire ciò che si presenta diviso. Non c'è bisogno di un maestro per questa operazione, perché è una "pratica" semplice, elementare che possono fare tutti e la mente non può fantasticare più di tanto perché costretta a lavorare in totale simbolismo archetipico, non ha scappatoie.

Peccato che quel simbolismo archetipo è sbagliato.
E' un simbolismo derivante da una certa cultura e per cui non universale e per cui non-archetipo.
Per arrivare ad un archetipo "puro", ed essere certi che la propria mente non stia manipolando le percezioni, in genere ci vuole molto lavoro su di se, a parte rari casi.
Il fatto che sia "semplice" non cambia nulla ai problemi che ho sollevato.
Io per esempio pratico una meditazione semplicissima e ti posso assicurare che la sua semplicità non è di per se una garanzia di autenticità.
E' un aiuto, quello si, anche per individuare, col tempo, cosa è manipolato dalla propria mente e cosa è genuino.
Come vedi tutti i problemi che ti ho esposto sopra, rimangono.
E sono problemi di base, proprio di impostazione.
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Chuang Tzu
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Re: Corrado Malanga
#271
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Citazione:

Filippo, o meglio la sua mente e il suo ego, decide praticamente tutto, a meno che non sia qualcuno che controlla la sua mente, come un Maestro di Tai Chi, uno Yoghi, qualcuno che ha raggiunto l'illuminazione.
Altrimenti ogni cosa che citi è assolutamente inaffidabile, perché la sua mente DOMINA TOTALMENTE Filippo.
Filippo è schiavo del suo ego e di conseguenza tutto ciò che visualizza nell'esercizio, è manipolato da esso.

Come vedi abbiamo una serie di problemi.


Il problema sorge se il soggetto che fa la tecnica dopo non sta meglio. Se sta meglio evidentemente il processo che mette in atto la simulazione deve avere qualcosa di valido.

Gli elementi che ti ho citato non sono realmente acqua, aria e fuoco, ma solo simboli, archetipi, operatori di base su cui lavorare per unire ciò che si presenta diviso. Non c'è bisogno di un maestro per questa operazione, perché è una "pratica" semplice, elementare che possono fare tutti e la mente non può fantasticare più di tanto perché costretta a lavorare in totale simbolismo archetipico, non ha scappatoie.
Inviato il: 31/12/2013 13:58
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Re: Corrado Malanga
#270
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Citazione:

alroc ha scritto:

La stanza corrisponde archetipicamente al corpo,.

Possibile, ma non c'è nessuna garanzia che per Filippo sia così.
Per cui no.

Citazione:

quindi il soggetto sta osservando se stesso, il contenitore di sè, il corpo appunto.

Come sopra.
Quindi no.

Citazione:

Nel momento in cui osserva è già "dentro" una visione archetipica.

No.

Citazione:
L'osservazione è condotta su un livello essenziale (archetipico).

No.

Tutti questi no hanno la stessa motivazione di sopra.

Citazione:
Quello che tu chiami Chi è spirito ovvero il fuoco.

No.
Il Chi è l'energia vitale, che è una manifestazione dello Spirito.

Il fuoco non è lo Spirito, è solo una delle innumerevoli raffigurazioni dei esso, limitata nel tempo, nello spazio e condizionata da certe culture.

Lo Spirito è il Nulla.

Citazione:
La mente è l'acqua e Anima è Aria.

No.
Come sopra.

Citazione:

Nessuno decide chi è cosa, perché ciò che viene visto è l'elemento base di cui siamo fatti: terra (corpo), aria, acqua, fuoco. In questo contesto gli elementi vengono uniti in uno solo e la stanza-contenitore diventa un tutt'uno con essi.

Sbagliato.
Filippo, o meglio la sua mente e il suo ego, decide praticamente tutto, a meno che non sia qualcuno che controlla la sua mente, come un Maestro di Tai Chi, uno Yoghi, qualcuno che ha raggiunto l'illuminazione.
Altrimenti ogni cosa che citi è assolutamente inaffidabile, perché la sua mente DOMINA TOTALMENTE Filippo.
Filippo è schiavo del suo ego e di conseguenza tutto ciò che visualizza nell'esercizio, è manipolato da esso.

Come vedi abbiamo una serie di problemi.
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Inviato il: 31/12/2013 13:05
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Re: Corrado Malanga
#269
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Si, quello che dicevo io.

Parentesi: questo, accedere alla consapevolezza del proprio sé, è stato studiato e praticato da migliaia di anni da miliardi (?) di persone, con molte tecniche, "vie", indagini etc. generando scuole filosofiche, religioni etc. e molte pratiche, in pare diverse e in parte simili, per ottenere ciò.
Questo solo per mettere Malanga nella giusta prospettiva rispetto a ricerche simili.


Torniamo a noi.

Citazione:
Accertatevi di non essere disturbati, rilassatevi normalmente e chiudete gli occhi.
Immergetevi, nel buio della vostra stanza mentale. Una stanza in cui voi siete al centro e dove tutto è buio. La vostra stanza mentale. Sapete che in questa stanza ci saranno delle lampade che probabilmente non vedete perché di solito sono spente ma potrebbero anche essere già accese. Se non lo sono le accenderete una alla volta. Le vostre tre lampade sono: la mente, che accenderete per prima, lo spirito che accenderete per seconda e l’anima, che si accenderà per terza.

E qui iniziano i problemi.
Chi decide quale lampada è cosa? Filippo?


La stanza corrisponde archetipicamente al corpo, quindi il soggetto sta osservando se stesso, il contenitore di sè, il corpo appunto.

Nel momento in cui osserva è già "dentro" una visione archetipica. L'osservazione è condotta su un livello essenziale (archetipico). Quello che tu chiami Chi è spirito ovvero il fuoco. La mente è l'acqua e Anima è Aria.

Nessuno decide chi è cosa, perché ciò che viene visto è l'elemento base di cui siamo fatti: terra (corpo), aria, acqua, fuoco. In questo contesto gli elementi vengono uniti in uno solo e la stanza-contenitore diventa un tutt'uno con essi.
Inviato il: 31/12/2013 11:40
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Re: Corrado Malanga
#268
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Si, quello che dicevo io.

Parentesi: questo, accedere alla consapevolezza del proprio sé, è stato studiato e praticato da migliaia di anni da miliardi (?) di persone, con molte tecniche, "vie", indagini etc. generando scuole filosofiche, religioni etc. e molte pratiche, in pare diverse e in parte simili, per ottenere ciò.
Questo solo per mettere Malanga nella giusta prospettiva rispetto a ricerche simili.


Torniamo a noi.

Citazione:
Accertatevi di non essere disturbati, rilassatevi normalmente e chiudete gli occhi.
Immergetevi, nel buio della vostra stanza mentale. Una stanza in cui voi siete al centro e dove tutto è buio. La vostra stanza mentale. Sapete che in questa stanza ci saranno delle lampade che probabilmente non vedete perché di solito sono spente ma potrebbero anche essere già accese. Se non lo sono le accenderete una alla volta. Le vostre tre lampade sono: la mente, che accenderete per prima, lo spirito che accenderete per seconda e l’anima, che si accenderà per terza.

E qui iniziano i problemi.
Chi decide quale lampada è cosa? Filippo?
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Inviato il: 31/12/2013 11:29
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Re: Corrado Malanga
#267
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"Questo articolo descrive la procedura finale standard che PERMETTE, a chi la pratica, di acquisire la POTENZIALE capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé."



Le due parole che ho evidenziato con il maiuscolo dicono che è potenzialmente in atto il processo, non che esso sia immediato. Infatti, dice la POTENZIALE CAPACITA' DI ACCEDERE...
Inviato il: 31/12/2013 11:20
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Re: Corrado Malanga
#266
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Ma l'articolo inizia proprio così:

"Questo articolo descrive la procedura finale standard che permette, a chi la pratica, di acquisire la potenziale capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé."

Ho letto un articolo sbagliato?

Questo, di dicembre 2013
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Inviato il: 31/12/2013 11:15
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Re: Corrado Malanga
#265
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invisibile ha scritto:
Citazione:

alroc ha scritto:

Perché vuole verificare se funziona.

Bene.

Quindi vuole verificare se facendo questa tecnica, che se ho capito bene va fatta solo una volta e basta, riesce "ad acquisire la potenziale capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé".
Giusto?


No, l'acquisizione del proprio Sè verrà dopo, inizialmente si libera dalle interferenze unendo la triade (le sfere).
Inviato il: 31/12/2013 11:06
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Re: Corrado Malanga
#264
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Citazione:

alroc ha scritto:

Perché vuole verificare se funziona.

Bene.

Quindi vuole verificare se facendo questa tecnica, che se ho capito bene va fatta solo una volta e basta, riesce "ad acquisire la potenziale capacità di accedere alla consapevolezza del proprio sé".
Giusto?
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Inviato il: 31/12/2013 10:52
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Re: Corrado Malanga
#263
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Citazione:

invisibile ha scritto:


************************************************

Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?


Ok

Perché vuole verificare se funziona.
Inviato il: 31/12/2013 10:44
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Re: Corrado Malanga
#262
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@alroc

Io ti ho chiesto di fare un piccolo passo alla volta con me, perché mi sembra l'unico modo per farti capire perché penso certe cose.

Io lo faccio piccolo e tu ne fai uno enorme.

Se non ti va basta dirlo.

Se ti va, visto quello che hai scritto, avresti dovuto dire una cosa tipo "ci possono essere vari motivi".
Così io posso fare un altro passetto.

Se ti va, incominciamo.

************************************************

Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?
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Inviato il: 31/12/2013 10:26
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Re: Corrado Malanga
#261
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

alroc ha scritto:

"Filippo" non va da Malanga a fare il TCTDF, questa è una tecnica che si fa da soli.

Va bene.

Allora: Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?


Possono esserci varie ragioni anche una semplice curiosità.

Non credo di poter descrivere tutte le motivazioni che spingono alcune persone ad effettuare la tecnica perché non posso essere nella testa di tutti.
Posso descriverne alcune, le più probabili.

Le persone che scelgono di fare la tecnica credo appartengano a una categoria particolare. Sono individui che nascono con l'esigenza di indagare, una instancabile esigenza di conoscere. Sentono dentro una spinta forte a cercare qualcosa, non sanno bene cosa, ma sentono che non possono farne a meno. Questa motivazione interna implica il fatto di sentirsi soli, perché le persone intorno a loro sembrano non porsi lo stesso tipo di domande. Il mondo che li circonda sembra essere "normale", sembra essere soddisfatto e privo delle loro curiosità.

Avere tante domande in testa e non poterle condividere con le persone che ti sono più vicine è un vero cruccio. Tentare di condividere con altri diventa un rischio perché si è certi del giudizio, quasi sempre negativo.

Così l'indagine di molte persone è solitaria, recondita, coltivata nell'intimità del proprio animo. Con il tempo si riesce da soli a pervenire a certe verità, si scopre che molte risposte sono proprio dentro l'animo, l'unica cosa che manca in quel caso è il confronto, un vero confronto sincero senza schermaglie che consenta di pervenire ad una sommaria verifica di quanto scoperto in solitudine.

Conoscere Malanga permette a molte di questa persone di conoscere una popolazione di esseri che hanno fatto un percorso simile al loro e questo permette di mettersi in contatto, ma per fare questo bisogna essere prima liberi da interferenze.

Una delle cose che si scopre è infatti quella di essere ostacolati nel proprio cammino. L'ostacolo è inizialmente ben nascosto, talmente nascosto che si può vivere un'intera esistenza senza averne la consapevolezza. Poi, in un attimo ci si rende conto che, facendo un bilancio esistenziale, si è stati soggetti a una forte entità disturbante.

La presenza di un parassita è uno dei passaggi più difficili da compiere perché si deve mettere in dubbio tutto l'apparato fondamentale della propria personalità.

Nella cultura occidentale ci forgiano ad esaltare l'unica cosa che crediamo davvero nostra e cioè il nostro Io, quell'ego senza confini che crediamo di essere.

In realtà si scopre che molte sfaccettature del nostro modo di essere sono il frutto di un condizionamento parassitario. Questo è un passo davvero difficile, perché bisogna mettere in crisi tutto l'apparato che regge in piedi la personalità. Far decadere certe parti del carattere è un vero evento tragico. Bisogna in sostanza "morire a se stessi" per risorgere dalle proprie ceneri e ricostruirsi con fatica.

La tecnica è il trampolino di lancio, ma il vero lavoro si svolge su di sé.

Quindi Filippo fa la tecnica perché scopre che le cose da lui pensate non sono solo frutto della sua fantasia, ma hanno un riscontro reale anche al di fuori di sé. Fa la tecnica perché vuole provare a vedere se funziona.

Se la tecnica è eseguita nel modo giusto, funziona e da quel momento si capisce la vera differenza tra l'essere liberi e il non esserlo. Finché si è dentro il problema non si ha la percezione reale della propria condizione perché fuorviati dalla componente disturbante.
Inviato il: 31/12/2013 10:17
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Re: Corrado Malanga
#260
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Citazione:

alroc ha scritto:

"Filippo" non va da Malanga a fare il TCTDF, questa è una tecnica che si fa da soli.

Va bene.

Allora: Filippo si appresta a fare il TCTDF.

Perché?
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Inviato il: 30/12/2013 12:59
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Re: Corrado Malanga
#259
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Citazione:

invisibile ha scritto:

Posso chiederti un favore?

Non ti scusare più.


Ok, mi sembra un'ottima richiesta. In effetti è un espediente inutile in questo contesto, concordo.

Più che altro dispiace a me, in sostanza mi scuso con me stessa per non aver trovato il tempo di rispondere, ma quella è una faccenda che non c'entra nulla con ciò che tentiamo di fare qui.

Citazione:
...sembra che tu non capisca quello che scrivo.


Ma guarda un po'! Sai che ho la stessa sensazione? ^_^

Citazione:

... ma la discussione di Incredulo mi sembra più adatta di questa, che parla di Malanga.


No, qui si discute della "superficialità" delle ricerche di Malanga e io sto rispondendo a quello. So che potrebbero sembrare correlate le due discussioni, ma in questo contesto il focus è sulle critiche alle ricerche di Malanga ed è questo il contesto in cui risponderò.

Nell'ultimo post scrivevo dell'effetto che ha avuto su di me una delle tecniche di Malanga. Lo scopo di quella testimonianza era di farti vedere il punto di vista di chi vive una simulazione. La fede di cui tu parli per me parte da un'esperienza che ho vissuto e che mi ha fatto "vedere" e "toccare" delle consapevolezze nuove. Sono stata testimone inizialmente scettica di un processo che può davvero cambiare in meglio una persona. Questa esperienza per me è ciò in cui ho "fede".



Citazione:

Le tue esperienze possono avere mille motivi.
Ci sono persone che hanno avuto esperienze simili a quelle che descrivi dopo aver sbattuto contro un albero con la macchina... e mille altre situazioni.

Io le ho avute, e le ho, in varie occasioni. Spesso non so nemmeno io perché arrivano (cosa le ha provocate).
Sicuramente le pratiche che faccio mi fanno vivere spesso stati dell'essere vicino a quelle condizioni.
Per esempio se calmo la mente, quando i pensieri non ci sono più, ecco che arriva...


Ma infatti ti ho anche scritto che ogni strada è diversa, che non è solo con le tecniche di Malanga che si può arrivare a certi stati di coscienza, lo si può fare in tutti i modi possibili.

Io stavo per arrivarci scrivendo un romanzo, poi il caso (ma il caso non esiste) ha voluto che conoscessi il percorso di Corrado e lì ho scoperto che c'era chi pensava cose che avevo già trovato dentro di me. Molti pensano che ci si avvicini alle teorie di Malanga perché si abbracciano le sue teorie, ma non è così. E' esattamente il contrario, si trova in Corrado delle "verità" che si possiede già dentro, è come trovare conferma di quanto pensato per tutta una vita. Una vita vissuta in un ambiente culturale occidentale che nega ogni possibile via di crescita interiore.

Citazione:

Per tornare alle mie critiche.
Io valuto in base a quello che descrivi e la mia valutazione la sai.
Per cercare di farrti capire perché penso certe cose, ti ho proposto di seguirmi, di stare al mio gioco.
Invece hai continuato a seguire il tuo percorso.
Sia chiaro, mica sei obbligata a seguire il mio "esperimento". Vorrei capire se sei consapevole che non lo hai fatto.


Certo che sono consapevole! volevo solo darti testimonianza come spiegato sopra. Anche se accetto di "stare al tuo gioco", ho la necessità di premettere alcune cose, in modo che sia chiaro sin dall'inizio il mio percorso.

Citazione:

Nel caso tu non avessi capito, lo ripropongo e come ti ho detto sarà un piccolo passo alla volta.

*************************************************

Inizio:

-Filippo va da Malanga per fare il TCTDF.

Perché?


"Filippo" non va da Malanga a fare il TCTDF, questa è una tecnica che si fa da soli. Se ti riferisci al video che ho postato, in quel caso è solo una variante per cenestesici ovvero persone che non riescono a visualizzare. Sono nozioni di PNL che servono per le simulazioni. L'uomo del video non visualizzava e Corrado lo ha aiutato a trovare un canale diverso per la simulazione attraverso i suoni, le sfere sono diventate dei suoni per permettere a chi non riesce a visualizzare di trovare un sistema più adatto per eseguire la tecnica. La coppia in questione aveva delle domande da fare. Domande che sorgevano dalla difficile interpretazione di alcuni archetipi.

In passato Malanga aiutava il soggetto nelle simulazioni, lo seguiva in tutti i passaggi, poi ha capito che esiste una "comunicazione" non verbale tra i soggetti che vizia il procedimento e da allora ha modificato le tecniche per permettere al singolo soggetto, in autonomia, di svolgere il lavoro su di sè.

In questo ultimo periodo Malanga sta facendo dei video in cui semplicemente risponde a delle domande sulla tecnica, non fa più la tecnica.
Inviato il: 30/12/2013 11:53
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Re: Corrado Malanga
#258
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Polaris
Il cervello decodifica informazioni e le invia alla mente
mi duole dirlo il cervello può essere ingannato...

??? dalla mente ?!?
il cervello può essere ingannato dalla mente.
La mente ha ingannato il cervello decodificando in altro modo le informazioni ricevute dal cervello.
Se il cervello è in grado di decodificare le informazioni quale motivo avrebbe per inviarle alla mente?

Inganno qui pro quo mentale condizione nota volgarmente come allucinazione.

Allucinazione...posso solo immaginare cosa intendi o immaginarla attraversando sensazioni altrui: versi prodotti da quella esperienza che
Pentagramma "anima".

Allucinazione...posso anche ricordarla onde connetterla alla realtà che produsse quella ingigantita irrealtà. Bizzarra per davvero quella mia unica allucinata esperienza inserita nella realtà e per il fascino della sorte in quest'attimo ho compreso cosa rappresentasse quella ingigantita irrealtà.

Affascinante farvi comprendere quasi tutto.
Affascinante l'avermi fatto comprendere il quarto "elemento" dato che è da quello che dipende la malformazione congenita nel divenire del percorso.

Non sto più nella pelle. Margooò svegliami.

La domanda del post #251 rimane: "Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?".

Cavolo di domanda per come è esposta, non considerarlo un attacco alla intelligenza che trovo dietro quella domanda.

Poi forse vi aggiungo altro dopo aver letto IN........

IN........
Solo con la totalità di noi stessi possiamo "vedere" la realtà.

Non so se mi si addice...però, di certo, in questo momento sì.
"Vedo" la realtà...ha anche un verbo e un nome: Ho fame.
Realtà mi segue c'è sempre qualche persona in più in questa casa.

ED.it
Verso mezzanote io e quella persona in più abbiamo cenato...raccontarvi il seguito sarebbe come affrontare il mio imbarazzo.
In fondo (dell'imbarazzo e delle poche persone) ne trovate traccia in cheerleader.
Inviato il: 27/12/2013 23:41
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Re: Corrado Malanga
#257
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Citazione:

polaris ha scritto:
Il cervello decodifica le informazioni apprese dal mondo circostante e le invia alla mente, la quale le elabora.

Anche il corpo lo fa. E non solo con i cosiddetti "5 sensi".
Tramite il Chi, l'energia vitale.
Il corpo lo sente.

Citazione:

Come certamente sanno i lettori di questo forum, vediamo con il cervello, non con gli occhi, e il cervello - mi duole dirlo - può essere ingannato piuttosto facilmente, e ciò che si crede di aver visto o vissuto in realtà potrebbe essere solamente frutto di un qui pro quo mentale, condizione nota volgarmente come allucinazione. L'allucinazione comunque è una condizione estrema nella quale la mente si autoinganna per qualsivoglia motivo, ma non c'è bisogno di molto per mandare la mente in tilt, basta guardare qualche illusione ottica, o assistere ad un gioco di prestigio per scardinare i meccanismi cognitivi del nostro cervello.

Come hai detto, le allucinazioni sono un fenomeno estremo.

Ma quando tu vedi una ragazza che ti fa girare la testa, mentre per un aborigeno è una cozza, cosa determina la differenza di visione?
Anche questa tua visione (e quella dell'aborigeno) è una allucinazione.

Citazione:
La domanda del post #251 rimane: "Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?".

E io ti ho risposto: tu sai cosa è la mente?
Se non lo sai non puoi avere la risposta.

Citazione:
PS: L'ego non mente, pretende solo di aver ragione a tutti i costi.

E la stessa cosa. Imporre una ragione falsa è mentire.

La mente, quella enorme, non quelle piccolissime parti che sono quella razionale e l'ego, non mente.
Però la sua percezione è comunque parziale, anche se genuina.
Solo con la totalità di noi stessi possiamo "vedere" la realtà.
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Re: Corrado Malanga
#256
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Il cervello decodifica le informazioni apprese dal mondo circostante e le invia alla mente, la quale le elabora. Come certamente sanno i lettori di questo forum, vediamo con il cervello, non con gli occhi, e il cervello - mi duole dirlo - può essere ingannato piuttosto facilmente, e ciò che si crede di aver visto o vissuto in realtà potrebbe essere solamente frutto di un qui pro quo mentale, condizione nota volgarmente come allucinazione. L'allucinazione comunque è una condizione estrema nella quale la mente si autoinganna per qualsivoglia motivo, ma non c'è bisogno di molto per mandare la mente in tilt, basta guardare qualche illusione ottica, o assistere ad un gioco di prestigio per scardinare i meccanismi cognitivi del nostro cervello. La domanda del post #251 rimane: "Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?".

PS: L'ego non mente, pretende solo di aver ragione a tutti i costi.
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Re: Corrado Malanga
#255
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Citazione:

polaris ha scritto:

Tu sai cosa è "la tua mente"?

Certo: è colei della quale non mi posso fidare proprio perché mente...

Quello è l'ego.
Non è la mente, anche se spesso viene inteso così, è sbagliato.

L'ego è una sovrastruttura della mente e, quando domina l'essere umano, tutto viene filtrato dall'ego, il poco che rimane appare come l'unica realtà esistente.
A quel punto la realtà è solo quella che lui decide. Tutto il resto non esiste, non viene percepito, sentito, conosciuto.

E' una sovrastruttura artificiale che addirittura non sarebbe necessaria per vivere, se la vita fosse "normale", cioè miracolosa, come è effettivamente.

La mente è molto altro.
La mente è enorme.

La parte razionale della mente e l'ego, sono solo una piccolissima parte della mente.

Per cui, sapere cosa è la tua mente e cosa è fuori, è impossibile se la realtà viene filtrata dall'ego.
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Re: Corrado Malanga
#254
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invisibile ha scritto:
Tu sai cosa è "la tua mente"?
Certo: è colei della quale non mi posso fidare proprio perché mente...
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Re: Corrado Malanga
#253
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Citazione:
Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?




Peccato per la grafica scarsa...
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Re: Corrado Malanga
#252
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polaris ha scritto:
Domanda:

Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?

Tu sai cosa è "la tua mente"?
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Re: Corrado Malanga
#251
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Domanda:

Come faccio a distinguere ciò che accade nella mia mente da ciò che accade attorno a me?
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