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   Politica Interna & Estera
  Monti: non sono conservatore, sono progressista

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  •  padegre
      padegre
Monti: non sono conservatore, sono progressista
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/11/2007
Da
Messaggi: 496
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- Monti: non sono conservatore, sono progressista -
di Paolo De Gregorio, 2 gennaio 2013

Come sempre, siamo sommersi da un diluvio di disinformazioni gestite da un sistema mediatico che accoglie falsità, propaganda, calunnie, dove un giornalismo senza etica professionale fabbrica menzogne gradite ai direttori e ai padroni di giornali e TV.
In Italia si confonde la libertà di opinione e di espressione con la libertà di calunniare, di dire il falso, di omettere le notizie importanti, offrendo notorietà e voce solo alle caste politiche, economiche, artistiche, dominanti, impedendo di fatto qualunque rinnovamento generazionale, sociale e di classe dirigente.
Solo dopo la incalzante campagna, durata anni, del M5S sulla incandidabilità dei parlamentari dopo 2 legislature e la necessità delle primarie, il sistema mediatico ha smesso di gracchiare sull’”antipolitica” di Grillo e ha cominciato a lodare i partiti che hanno fatto proprie regole grilline, senza peraltro riconoscere il merito al loro inventore.
A sentire giornali e Tv tutti i partiti oggi si stanno rinnovando, vogliono giovani e donne, ma nessuno di questi valenti giornalisti si accorge che nei due partiti maggiori, PD e PDL, il vero potere resta in mano rispettivamente all’apparato di partito, e al dittatorello di Arcore che vuole nominare soltanto lui la sua corte.
Oggi i giornali danno risalto alla barzelletta di Monti che destra e sinistra sono categorie superate, mentre lui con la sua agenda-programma è il solo progressista poiché Bersani e Berlusconi sono entrambi conservatori. Certo ci vuole una gran faccia di bronzo per definire progressista una opzione politica di centro, praticamente la fotocopia della vecchia Democrazia Cristiana, appoggiata dal Vaticano, da Marchionne e dal finto sindacato CISL, che dovrebbe rendere più competitiva la nostra industria, facendo lavorare di più gli operai, ma con meno salario e meno diritti.
Stupisce un po’ sentire un professore che definisce progressista la mortificazione della condizione di vita di operai e pensionati, ma se ci mettiamo dal suo punto di vista di rappresentante degli interessi delle classi dominanti finanziarie e industriali, il progresso dei profitti c’è di sicuro.
Come logica estensione del “rigor Montis pensiero” la FIOM, che difende i diritti e la salute dei lavoratori, è conservatrice ed è meglio che venga esclusa dalle contrattazioni sindacali. La modernità progressista dei padroni oggi auspica che il costo del lavoro, l’intensità del lavoro, siano omologati a quelli cinesi, in modo che le merci prodotte in Italia tornino competitive e si esca così dalla crisi.
Mi meraviglio anche che nessun fine editorialista commenti il fatto che Monti descrive il suo movimento “civico e popolare”, malgrado ciò sia una evidente panzana, mentre vi è una folla di giornalisti e politicanti che insistono nel definire Grillo un bieco “populista”, guardandosi bene però di entrare nel merito spiegandoci dettagliatamente i motivi per i quali Monti è popolare e Grillo populista.
Un altro mistero gaudioso sugli imbrogli a mezzo stampa, che nessuno sente l’esigenza di chiarire, è quello di ammettere l’esistenza di un conflitto destra-sinistra, mentre dovrebbe essere ripetuto, come una ovvietà, che il PD è un partito di centro che abusivamente si definisce di sinistra, ha sostenuto Monti insieme al PDL, il suo programma economico è uguale a quello dei liberisti, non intende cambiare nulla, né le alleanze internazionali, né la TAV, accetta l’acquisto di 100 bombardieri dagli USA, e il suo segretario dichiara che il suo punto più luminoso di riferimento è Papa Giovanni XXIII.
Ammettere che il Pd è quello che è, ossia un partito ben organizzato di centro, oltre ad essere un atto di onestà, toglierebbe al dittatorello di Arcore molti argomenti, toglierebbe ruolo a Casini, lascerebbe spazio per il costituirsi di una sinistra antagonista, ergo, è meglio continuare ad imbrogliare gli italiani facendo apparire un finto scontro destra-sinistra.
Se vi siete rotti di questo squallido teatrino, l’unico voto che pesa alle prossime elezioni è quello al M5S, l’altra politica che vuole introdurre regole di salute pubblica che offrano ai cittadini l’autogoverno e tolgano ai vecchi partiti ogni importanza e ogni legittimità.
Inviato il: 3/1/2013 16:49
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  •  ivan
      ivan
Re: Monti: non sono conservatore, sono progressista
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
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E già, l'autogoverno, l'autogestione, come non averci pensato prima.

Sicome i partiti sono espressione degli alieni sbarcati tempo fa e non dei citadini che in essi si organizzano e tramite essi delegano , l'unica cosa è appunto l'autogestione (o anche dell'appello al popolo che dir si voglia).

Come poi si concretizza questa autogetsione non è dato saperlo . Ci sarà un referendum su un sito ? Come si voterà ? Chi garantirà ? Chi saranno i candiadati mandati a gestire ? Che forme di controllo del loro operato ci saranno ? E chi lo sa .

In merito alle novità che stanno emergendo nella politica:



Le maschere della cattiva politica
ERMANNO REA
04.01.2013
Se sul banco degli accusati arriva la cattiva politica e tutti ne chiedono lo smascheramento, il bando, la gogna, la cattiva politica che fa? Essendo una volpe capace delle più inaudite scaltrezze si unisce subito al coro e, alzando la voce ancora più degli altri, cerca di scaricare la responsabilità per intero sulla politica in quanto tale - la politica come prassi democratica - fino a cancellare ogni distinzione tra quella buona e quella cattiva, fino ad affermare che la politica è marciume di per sé e perciò va severamente condannata e possibilmente sostituita.
Con che cosa? A questa domanda si risponde in maniera duplice ma convergente. C'è chi dice: conferendo tutto il potere al popolo, purché questo popolo sia poi strettamente controllato da un capo incontrastato o, al più, da una ristretta oligarchia (vedi il caso Grillo). C'è chi dice: conferendo tutto il potere a un uomo super-partes, a un «tecnico» non schierato ma dotato di grande carisma, da collocare, assieme ad altri «tecnici» suoi collaboratori (ma evidentemente di una pasta inferiore) dentro a un limbo ideologico né di destra né di sinistra, insomma in una nuvola bianca e asettica come la corsia di un ospedale, anzi una sala chirurgica.
Come se tutto questo non fosse bastato a mettere da tempo in uno stato di indicibile sofferenza la nostra democrazia, e a configurare non impossibili futuri scenari di regime, è arrivato non molti giorni orsono il magistrato Ingroia che, proponendosi a sua volta come deus ex machina dello sciagurato caso Italia, ha subito intimato ai partiti che avevano mostrato qualche interesse per la sua persona di fare «un passo indietro», insomma di non interloquire: giovanotti, lasciatemi lavorare...
Decisamente, corrono brutti tempi per la democrazia, vittima di un diffuso disamore che sa di naufragio della ragione del quale, temo, siamo tutti un po' responsabili. Lo siamo, quanto meno, per quell'assuefazione al peggio che ci impedisce di reagire allorché vengono pronunciate parole lesive, oltre che delle nostre istituzioni, della nostra stessa intelligenza intesa come patrimonio comune di verità non suscettibili di scavalcamenti. Lungo sarebbe l'elenco delle furbesche bugie quotidianamente pronunciate in nome del ripudio della politica.
Mi limito a citarne una sola, quell'autentica idiozia secondo la quale il signor Monti, proclamandosi fautore di cambiamento contro i presunti fautori dell'immobilismo, si collocherebbe al di là dell'antinomia destra/sinistra, ormai obsoleta.
Povera politica, ci mancava soltanto una sentenza di morte ufficiale. E' arrivata, pronunciata con accademica autorevolezza dallo stesso premier dimissionario e impavidamente reiterata da tutto il suo rampante seguito di fieri moderati. La politica è finita, parola di Monti. Destra e sinistra sono lemmi da cancellare dal vocabolario, e quanti continuano a battersi per una giustizia sociale non di facciata, ma sinceramente a favore dei deboli e degli indifesi, non sono altro che poveri sopravvissuti, naufraghi provenienti da un continente ormai sommerso. Il dogma insomma oggi si chiama Monti, detto anche l'Unico, più essenza ontologica che uomo. Quanto alla sua Agenda, si direbbe che essa ha la stessa inviolabilità della Legge mosaica, sia per quanto riguarda i contenuti sia per quanto riguarda i criteri di applicazione.
Come si vede, siamo oltre Berlusconi. Quest'ultimo si accontentava di mettere nell'angolo gli avversari. Monti li incenerisce: siete già all'inferno e non lo sapete. La politica è morta. Ora ci sono io al suo posto.


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Inviato il: 6/1/2013 12:45
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Monti: non sono conservatore, sono progressista
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 3/12/2009
Da Cagliari
Messaggi: 184
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Citazione:

ivan ha scritto:
E già, l'autogoverno, l'autogestione, come non averci pensato prima.

Sicome i partiti sono espressione degli alieni sbarcati tempo fa e non dei citadini che in essi si organizzano e tramite essi delegano , l'unica cosa è appunto l'autogestione (o anche dell'appello al popolo che dir si voglia).

Come poi si concretizza questa autogetsione non è dato saperlo . Ci sarà un referendum su un sito ? Come si voterà ? Chi garantirà ? Chi saranno i candiadati mandati a gestire ? Che forme di controllo del loro operato ci saranno ? E chi lo sa .

In merito alle novità che stanno emergendo nella politica:



Ciao, e direi che ti rispondi in parte nel pezzo del manifesto che citi. Non trovo particolari contraddizioni a quello che dice padegre. Capisco la sfiducia e lo scetticismo, ma a volte percepisco in questo sito la voglia di demolire certe buone idee, per l'apparenza ingenua ma che almeno sono propositive.
Segue appunto la fase scettico interrogativa, ma come dove quando e chi "controlla" (e in sostanza si ritorna a chi comanda, perchè, non mi riferisco a te, poichè credo che in fondo non lo pensi, si ha un horror vaqui nei confronti del vuoto di potere, ci si ri invoca alla tanto bistrattata delega che rientra dalla finestra).
Attenzione, da cosa deriva il continuo fare affidamento alla sporca politica da parte dei cittadini (appunto non alieni) per la risoluzione dei propri problemi?
Non pensi che forse si possa essere schiavi della concezione che solo con la politica di partito si cambino le cose? In fondo è ciò che ci hanno insegnato a scuola.
Direi che l'autogestione possa arrivare organizzando piccoli nuclei di economia parallela che sostituiscano e assorbano una parte dei canali tradizionali di approvigionamento, chiaramente non potranno sostituire da subito soldi e capitalismo su larga scala, però aiutano a superare il binomio "tutto subito o niente" che relega ogni iniziativa diversa a utopia. Poi usare i contatti, social network, trasporti, carne ed ossa per cominciare ad unire questi piccoli nuclei produttivi e di servizio.
Se si vuole organizzare una uscita in spiaggia con gli amici, bisogna indubbiamente organizzarsi, qui è la stessa cosa ma su scala più grande, basta sapere cosa si vuole fare. Certo anche sapere che poteri più grandi remano contro, ma fingersi ingenui pacifici, velleitari e inoffensivi aiuta , il migliore mezzo è elicitare lo snobismo da parte di persone troppo spesso chiuse nelle caserme o nelle stanza di potere.
Uno dei primi passi è indubbiamente andare verso un autonomia energetica locale, certamente questo aiuterà e non per autarchia patriottica xenofoba, ma per diminuire il potere di ricatto dell'oligarchia energetica che viene da fuori.
Voglio essere demolito, ma sono più contento se mi aiuti al tempo stesso a costruire un castello più solido .
Inviato il: 9/1/2013 1:43
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  •  ivan
      ivan
Re: Monti: non sono conservatore, sono progressista
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
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Ciao Ingmar .
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Inviato il: 9/1/2013 1:50
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