Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Nuovo Ordine Mondiale e società segrete
  Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...34353637383940...210>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione Votata:  8 Voti
  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5206
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
Messaggi: 2332
Offline
Citazione:

Mrexani ha scritto:
doktorenko

C'è finalità intrinseca e finalità imposta, sociale, di regime...
Per cui per atto disinteressato s'intenda un azione che è fine a se stessa, alla propria volontà o istinto, libero dal conformismo sociale e/o di regime....


Pasolini da marxista non credo che intendesse la liberta` assoluta come valore, perche` in contraddizione con la filosofia del materialismo dialettico che necessariamente ha bisogno di uno scontro di opposte forze; che la massa debba essere condizionata e` un altro presupposto, si tratterebbe solo di sostituire un regime contraddittorio o poco funzionale con uno che utopicamente dovrebbe funzionare per tutti.

Io interpreto il pensiero di Pasolini in questo modo: nel regime precedente, nonostante l`oppressione, il sesso era qualcosa di sacro, misterioso e vitalistico, in quello odierno invece, nonostante la liberta`, che diviene quasi un obbligo, e` diventato odioso e mortifero. Visto che il sesso e` questa cosa odiosa ecc..., quando e` libero, anche se in maniera illusoria, vuol dire che e` sempre stato cosi`, quindi il sesso e` *intrinsecamente* mortifero, solo la contingenza lo rendeva sacro, misterioso ecc...
Inviato il: 15/2/2015 15:10
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  incredulo
      incredulo
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5205
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
Messaggi: 4061
Offline
Tu non sei i tuoi anni,
nè la taglia che indossi,
non sei il tuo peso
o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome,
o le fossette sulle tue guance,
sei tutti i libri che hai letto,
e tutte le parole che dici
sei la tua voce assonnata al mattino
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,
e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera
e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei.


Ernest Hemingway





Le parole possono essere diverse: guardiamo quello che siamo,
la sostanza, non le apparenze
o i modi con cui diciamo ed esprimiamo la nostra esperienza!


Non ti fidare delle parole.

L’uomo è ciò che è, non ciò che esprime.(a parole)

Certo, il fine di ogni coscienza è di esprimere
ciò che è, ma l’espressione è un’impresa difficile,
lenta e tortuosa, e l’errore è di credere che non esista
ciò che non può essere enunciato.


Io che domino la città e sono come il capitano
di una nave in alto mare so che solo lo spirito
governa gli uomini, e non la ragione, che serve a esprimere
ciò che lo spirito ispira.

E lo spirito vi fa nascere nuovi, al di là
delle contraddizioni del linguaggio.


Antoine de Saint-Exupéry
_________________
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 13/2/2015 11:17
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5204
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Merio ha scritto:

Si, non resiste (e questo è un un indizio), ma ti chiedevo come mai una volta sollevato non riescono a sbatterlo a terra.
A quel punto dovrebbe essere fatta... invece...

Ah, su questo posso solo fare supposizioni.

Evidentemente trova il modo di radicarsi... senza radicarsi.

In un certo senso è così, ma credo non nel senso che intendi tu.

Guarda con attenzione SOLO l'allievo, il primo, quello che cerca di ribaltarlo più volte.
Osserva cosa succede in lui le varie volte che ci prova.
Ti consiglio di farlo più volte, dimentica il Maestro.

Poi guarda SOLO il Maestro.

Questo perché quello che fa il Maestro è praticamente invisibile all'occhio, se non sai cosa sta facendo.
Se osservi SOLO l'allievo, puoi vedere il "riflesso" di quello che fa il Maestro su di lui.
Quando capisci lo vedi anche nel Maestro.

_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 13/2/2015 9:14
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5203
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Citazione:
Si, non resiste (e questo è un un indizio), ma ti chiedevo come mai una volta sollevato non riescono a sbatterlo a terra.
A quel punto dovrebbe essere fatta... invece...
.

Ah, su questo posso solo fare supposizioni.

Evidentemente trova il modo di radicarsi... senza radicarsi.

_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 12/2/2015 23:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5202
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Merio ha scritto:
E qua si vedono tutti i tuoi 35 anni di esperienza (giusto ?)
Io sono un pezzo di legno in confronto.

Qualcuno di meno, ma non ha importanza.

Devi considerare che stiamo parlando di Arte.

L'Arte di ritrovare l'Armonia che ci è stata tolta con un lavoro molto complesso e profondo fin dalla culla (il tema del thread).

Se ci hai messo 30 anni (esempio) a diventare un albero storto e mezzo rachitico, ci vuole tempo, lavoro, molta pazienza e compassione verso se stessi.
Già iniziare davvero un simile lavoro con se stessi è qualcosa di straordinario, vista la pressione a cui tutti siamo sottoposti in continuazione.

Perseveranza e serietà, i risultati arriveranno quando devono.

Proprio nel Tai Chi è importante dimenticarseli proprio i risultati.
Desiderarli, cercarli, crea altri ostacoli.

Solo FARE, con fede.

Citazione:

Mi è sembrato in certi rari momenti di provare qualcosa di simile.

Una leggerezza interiore... aaaah, non so descriverla.

Magari mi sbaglio pure.

é un po come se fossi innamorato di ogni cosa.

Se c'è l'Amore puoi fidarti.

L'Amore è la Verità universale, il modo più puro ed autentico di Essere con il Tutto.

Non è "come se fossi innamorato di ogni cosa", lo sei, tutti lo siamo, sempre.
Solo che lo abbiamo dimenticato, perché la mente, dove abbiamo trasferito noi stessi, non può capire l'Amore.

E' normale che non puoi descriverlo perché "descrivere" è una funzione mentale.
Grazie a Dio non puoi e nessuno può.

Puoi descrivere il tuo Amore per una donna (che è solo una delle infinite manifestazioni dell'Amore universale)?

Vuoi descriverlo o preferisci che lei lo senta?

E tu preferisci sentire il suo Amore o vorresti che lei te lo "descrivesse"?

Citazione:
E io ho provato a fare da omino del "crash test" col Maestro e non ti accorgi nemmeno che te la fa, semplicemente te (il tuo corpo) pensi "metto la gamba qui" e ... PAM voli a terra, non ti fai nulla però dici MACCHECCACCHIO.


Perché nel momento in cui tu "pensi", hai già perso.

Il pensiero è una lumaca in confronto ad un corpo che funziona come si deve, non c'è confronto.
E' come fregare le caramelle ad un bambino
Credi che sia un caso che una delle leggi basilari del Tai Chi sia "vuotare la mente"?

Tu non sai, non puoi sapere.
Il corpo invece sa tutto ed è impossibile ingannarlo, perché è in contatto con lo Spirito che conosce tutto.

"Basta" ri-fare amicizia con il corpo, poi lui ti dice cosa, come e quando fare.

Ma bisogna accettare che per le "sue" cose, è lui che sa, non "tu".

Tu metti bocca per quanto riguarda la quantità dei succhi gastrici necessari in un dato momento?
E perché con il movimento, che è sempre una funzione del corpo, tu dovresti "dire la tua"?
Non ha senso.
Ha senso volere fare una cosa, quello si ci riguarda, come no, ogni singolo movimento è enormemente più complesso di quanto la mente potrà mai gestire

Poi, se fai Tai Chi (o simili), capisci che ogni singolo movimento, sempre, coinvoge tutto il corpo.

Voler controllare con la mente una simile complessità, è una follia.
E' come voler controllare con un chip di un telecomando, un computer grande quanto una intera città.

Citazione:

Se è quella che che penso sia è una delle "spazzate":
Mifune invece sfrutta l'azione destabilizzante superiore per farsi sollevare, MA non offre alcuna gamba da bloccare.

Si, non resiste (e questo è un un indizio), ma ti chiedevo come mai una volta sollevato non riescono a sbatterlo a terra.
A quel punto dovrebbe essere fatta... invece...
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 22:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5201
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Citazione:
Per disinteressato io intendo senza averne nessun vantaggio o degli svantaggi.


Ok, grazie.
_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 12/2/2015 21:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5200
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
E qua si vedono tutti i tuoi 35 anni di esperienza (giusto ?)

Io sono un pezzo di legno in confronto.

Hai descritto tutto quello che ho detto io in modo molto più completo e significativo.




Citazione:
Il mio Maestro diceva che uno inizia ad imparare e inizia a vedere la meraviglia, la magia.
Si esaltà.
Passa periodi di blocco dove nulla sembra progredire.
Poi si sblocca e si rende conto che il mutamento era invisibile ma c'era.
Poi si esalta di nuovo.
Poi, eventualmente, arriva ad un livello altissimo ed è pieno di orgoglio, perché in effetti tutto diventa magico.
Poi capisce che non è "lui", è il Tao, la Vita, e che tutto è così.

E arriva l'umiltà.

E la gratitudine di poter partecipare alla magia dell'esistenza.


Mi è sembrato in certi rari momenti di provare qualcosa di simile.

Una leggerezza interiore... aaaah, non so descriverla.

Magari mi sbaglio pure.

é un po come se fossi innamorato di ogni cosa.

Citazione:
Si, ma un Maestro di Tai Chi non sposta il peso sulla gamba di appoggio, perché sarebbe troppo peso per la sua amata gamba (ne abbiamo due apposta).
Il peso non c'è, perchè si scarica anch'esso nella terra in quanto il rilassamento è totale.
Inoltre, essendo la sua energia in Armonia, pesa di meno di qualcuno con l'energia in disordine.

Una volta camminavamo in città con il mio maestro, e un cane ci abbaia contro.
Mi dice: "abbaia perché è spaventato, non capisce la nostra energia. Lui è abituato a sentire negli uomini una cosa pesante, anche il suono dello sbattere dei piedi sull'asfalto e noi siamo troppo leggeri. Crede che siamo fantasmi"


Infatti io sono uno studente e nemmeno di Tai Chi devo ancora aggrapparmi alla terminologia se no non so come spiegarlo.

Citazione:
Quasi. Nel senso che di fronte a cotanto Maestro gli allievi hanno sempre un po' di timore e rispetto.

Ma è abbastanza genuino.

Lui è bravissimo. Hai notato la leggerezza?

Non combatte, danza.

Poi, nota cosa fa quando viene sollevato (quella mossa per ribaltare che non so come si chiama).

Hai visto che non riescono a farlo ribaltare? Perché?

Eppure è mingherlino, deve pesare molto poco...


Fa quasi paura, e nel video lì dovrebbe avere tipo 70 anni.



Citazione:
Poi, nota cosa fa quando viene sollevato (quella mossa per ribaltare che non so come si chiama).

Hai visto che non riescono a farlo ribaltare? Perché?

Eppure è mingherlino, deve pesare molto poco...


Se è quella che che penso sia è una delle "spazzate":



In realtà però "spazzata" è un termine errato perchè quello che fa l'attaccante è (1) sbilanciare la parte superiore del corpo dell'avversario e scombussolare il baricentro, e (2) bloccare (non spazzare) la gamba che verrebbe usata istintivamente dal corpo dell'avversario per recuperare l'equilibrio (in questo caso è la sinistra).

Chiaro se non riesci a correggere voli a terra.

Niente di diverso dall'inciampare solo in modo "sofisticato".

E io ho provato a fare da omino del "crash test" col Maestro e non ti accorgi nemmeno che te la fa, semplicemente te (il tuo corpo) pensi "metto la gamba qui" e ... PAM voli a terra, non ti fai nulla però dici MACCHECCACCHIO.



Mifune invece sfrutta l'azione destabilizzante superiore per farsi sollevare, MA non offre alcuna gamba da bloccare.

Anche la Kata Garuma:



Quando la facevo nel modo sbagliato non riuscivo a fare nulla.

Perché ?

NON scaricavo una cippa a terra bensì facevo gravare l'avversario sulla mia povera schiena.

Il "segreto" è tenerla dritta come un palo, allora... MAGIA !!!

L'avversario sembra una piuma (ok, sto esagerando).

Comunque ho provato anche altre "tecniche" e applicate nei modi e tempi giusti funzionano tutte.

E la gente con cui mi alleno è tutta più pesante di me.

Anche una donna che pesa 50 kg se sa dove metterli può sottometterti senza tanti problemi.

Mifune lo dimostra appieno.

Quando hai parlato del bacino mi sono messo a sorridere perchè il Maestro usava certi movimenti del Tai Chi durante gli sparring per proiettare me, o altri a terra.

E il bacino è fondamentale.

_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 12/2/2015 21:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5199
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Merio ha scritto:

Il mio Maestro aveva fatto un discorso simile.

L'esperto di arti marziali (ok, il Tai Chi va oltre, ma mi serve un termine) riesce anche solo guardando un video a capire come un altro marzialista sta eseguendo una tecnica perché ha capito che c'è una via fisiologica di eseguire i "movimenti" e una antifisiologica, o comunque che richiede uno sforzo che di per se non dovrebbe esserci.

Esatto.
Perché il movimento armonico del corpo, non richiede nessuna forza.

Ma parlare di tecnica è fuorviante, perché stiamo parlando di qualcosa di non codificabile: la Vita.

Il desiderio di codificare è sempre originato dalla mente (ego), che vuole possedere, controllare.

Non si può controllare la Vita, è immensamente più grande di noi.

Il mio Maestro diceva che uno inizia ad imparare e inizia a vedere la meraviglia, la magia.
Si esaltà.
Passa periodi di blocco dove nulla sembra progredire.
Poi si sblocca e si rende conto che il mutamento era invisibile ma c'era.
Poi si esalta di nuovo.
Poi, eventualmente, arriva ad un livello altissimo ed è pieno di orgoglio, perché in effetti tutto diventa magico.
Poi capisce che non è "lui", è il Tao, la Vita, e che tutto è così.

E arriva l'umiltà.

E la gratitudine di poter partecipare alla magia dell'esistenza.

Citazione:

Tipo se voglio tirare un calcio è logico che sposto il peso sulla gamba di sostegno mentre alleggerisco quella che uso per colpire.

Farlo al contrario sarebbe disastroso..

Si, ma un Maestro di Tai Chi non sposta il peso sulla gamba di appoggio, perché sarebbe troppo peso per la sua amata gamba (ne abbiamo due apposta).
Il peso non c'è, perchè si scarica anch'esso nella terra in quanto il rilassamento è totale.
Inoltre, essendo la sua energia in Armonia, pesa di meno di qualcuno con l'energia in disordine.

Una volta camminavamo in città con il mio maestro, e un cane ci abbaia contro.
Mi dice: "abbaia perché è spaventato, non capisce la nostra energia. Lui è abituato a sentire negli uomini una cosa pesante, anche il suono dello sbattere dei piedi sull'asfalto e noi siamo troppo leggeri. Crede che siamo fantasmi"

Citazione:

Anche se devo proiettare un avversario, se applico la tecnica nel modo corretto, l'energia impiegata è quasi trascurabile perché ho distribuito il peso nell'avversario nel modo corretto affinchè si scarichi a terra e non da qualche altra parte.

Si ma un Maestro non impiega nessuna sua energia, solo quella dell'avversario.
Perché un Maestro non attacca mai, non ne ha il desiderio, quindi tutta l'energia viene da chi attacca.

L'unica cosa che fa il Maestro è "manipolare" l'energia dell'avversario, e se si ha la maestranza questo non richiede energia ulteriore, solo attenzione e sensitività.

Citazione:

Anzi te lo chiedo pure a te Invisibile: il "vecio" (Kyuzo Mifune) se la gioca bene, oppure la dimostrazione è un po' falsata ?

A me sembra legittimo.

Quasi. Nel senso che di fronte a cotanto Maestro gli allievi hanno sempre un po' di timore e rispetto.

Ma è abbastanza genuino.

Lui è bravissimo. Hai notato la leggerezza?

Non combatte, danza.

Poi, nota cosa fa quando viene sollevato (quella mossa per ribaltare che non so come si chiama).

Hai visto che non riescono a farlo ribaltare? Perché?

Eppure è mingherlino, deve pesare molto poco...
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 20:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Mrexani
      Mrexani
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5198
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
Da
Messaggi: 432
Offline
doktorenko

C'è finalità intrinseca e finalità imposta, sociale, di regime...
Per cui per atto disinteressato s'intenda un azione che è fine a se stessa, alla propria volontà o istinto, libero dal conformismo sociale e/o di regime....
Inviato il: 12/2/2015 19:45
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5197
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
Messaggi: 2332
Offline
Citazione:

Merio ha scritto:
Citazione:
Ma come fa il sesso ad essere qualcosa di disinteressato ? Chi lo fa in maniera disinteressata?


Ma disinteressato cosa vorrebbe dire ?
Il sesso inteso come atto puramente meccanico ?


Per disinteressato io intendo senza averne nessun vantaggio o degli svantaggi.
Inviato il: 12/2/2015 19:42
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5196
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Citazione:
Ma come fa il sesso ad essere qualcosa di disinteressato ? Chi lo fa in maniera disinteressata?


Non so se vada a rispondere alla domanda, però mi ricordo una intervista a Franco Trentalance diceva che a volte sul set a volte non si rendeva conto di aver fatto sesso con l'attrice (o le attrici) e gli ci voleva un po' a realizzarlo.

Ma disinteressato cosa vorrebbe dire ?

Il sesso inteso come atto puramente meccanico ?
_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 12/2/2015 19:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5195
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
Messaggi: 2332
Offline
Citazione:

Mrexani ha scritto:
Doktorenko in effetti più che una citazione era più una sintesi estrema di ciò che ho compreso riguardo Pasolini....

Quindi visto che l'ho chiamato in causa cerco di specificare meglio quello che intendevo dire. In seguito mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista...

l potere condiziona la sessualità dandoli una finalità ritenuta ''giusta'' escludendo in tal modo dall'orizzonte umano, ogni esperienza priva di finalità, disinteressata,cioè libera dal condizionamento.

Durante la fase pre-rivoluzione sessuale la ''giusta finalità'' era l'atto riproduttivo privo dei suoi aspetti di contorno che ne sono ''direttamente'' slegati.
In questo il potere borghese piegava hai suoi interessi il lascito ''proibitivo'' della chiesa cattolica, instillando nelle menti la struttura mentale adatta ai prori fini..



Ma come fa il sesso ad essere qualcosa di disinteressato ? Chi lo fa in maniera disinteressata? Ad esempio una crocerossina con i moribondi sul campo di battaglia? E privo di finalita`? Per un marxista la finalita` principale del sesso e` quella vitalista/demografica, contro quella mortifera/edonistica borghese.

Comunque Pasolini non era neutrale rispetto al pre-post rivoluzione, ma era piuttosto per il passato:

Citazione:
Del resto presumo che anch'essa, come il suo amico, Pietro Merletti, sia un personaggio della cultura preconsumistica in via di adattamento e quindi di degenerazione: degradata cioè dal mimetismo delle ragazze più giovani. La società preconsumistica aveva bisogno di uomini forti, e dunque casti. La società consumistica ha invece bisogno di uomini deboli, e perciò lussuriosi. Al mito della donna chiusa e separata (il cui obbligo alla castità implicava la castità dell'uomo) si è sostituito il mito della donna aperta e vicina, sempre a disposizione. Al trionfo dell'amicizia tra maschi e dell'erezione, si è sostituito il trionfo della coppia e dell'impotenza. I maschi giovani sono traumatizzati dall'obbligo che impone loro la permissività: cioè l'obbligo di far sempre e liberamente l'amore. Nel tempo stesso sono traumatizzati dalla delusione che il loro «scettro» ha dato alle donne che prima non lo conoscevano e lo mitizzavano, accettandolo supinamente. Inoltre, l'educazione o iniziazione alla società, che prima avveniva in un ambito platonicamente omosessuale, ora è eterosessuale fin dalla primissima pubertà, attraverso accoppiamenti precoci. Ma la donna non è ancora in grado - data l'eredità millenaria di dare un apporto pedagogico libero: essa tende ancora alla codificazione. Che, oggi, può essere solo una codificazione più che mai conformistica nel senso voluto dal potere borghese, là dove la vecchia autoeducazione, tra maschi o tra femmine, obbediva a regole popolari (il cui archetipo sublime resta la democrazia ateniese). Il consumismo ha dunque definitivamente umiliato la donna creandone un mito terroristico. I giovani maschi che camminano quasi religiosamente per strada tenendo con aria protettiva una mano sulla spalla della donna, o stringendola romanticamente per mano, fanno ridere o stringono il cuore. Niente è più insincero di un simile rapporto che realizza in concreto la coppia consumistica. Dieci anni fa, se, per tagliare la corda, il detenuto Pietro Merletti avesse fatto presente al suo custode Vincenzo Rizzi la necessità di passare due ore dalla sua donna, il custode Vincenzo Rizzi avrebbe considerato tale necessità assolutamente irreale (anzi, per la verità, una simile istanza non si sarebbe neppure formulata nella mente né del detenuto né del custode). La castità faceva parte del destino di un uomo. La donna era un sogno, e i sogni aspettano o li si aspetta. Il coito sarebbe venuto alla sua ora.
Inviato il: 12/2/2015 19:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5194
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
Citazione:
Col tempo e salendo di livello, basta decidere, ed entri in quello stato dell'Essere anche senza muoverti perché il vero Tai Chi (e qui Merio drizza le orecchie ) è "invisibile", non è "quello che vedi" con gli occhi, ma molto di più.

E, @Merio, questo non è descrivibile solo con la parola "interno". Questa parola è solo un suggerimento, perché il Tai Chi è la Vita, quindi intena ed esterna ma, come la Vita, non si vede con gli occhi, si sente con lo Spirito e con il Cuore.


Il mio Maestro aveva fatto un discorso simile.

L'esperto di arti marziali (ok, il Tai Chi va oltre, ma mi serve un termine) riesce anche solo guardando un video a capire come un altro marzialista sta eseguendo una tecnica perché ha capito che c'è una via fisiologica di eseguire i "movimenti" e una antifisiologica, o comunque che richiede uno sforzo che di per se non dovrebbe esserci.

Tipo se voglio tirare un calcio è logico che sposto il peso sulla gamba di sostegno mentre alleggerisco quella che uso per colpire.

Farlo al contrario sarebbe disastroso.

Anche se devo proiettare un avversario, se applico la tecnica nel modo corretto, l'energia impiegata è quasi trascurabile perché ho distribuito il peso nell'avversario nel modo corretto affinchè si scarichi a terra e non da qualche altra parte.

Qua si vede bene:



Anzi te lo chiedo pure a te Invisibile: il "vecio" (Kyuzo Mifune) se la gioca bene, oppure la dimostrazione è un po' falsata ?

A me sembra legittimo.
_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 12/2/2015 19:24
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5193
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Mrexani ha scritto:
Va bene Invisibile alla prima occasione ci provo, poi ti faccio sapere..

Ok.

Citazione:

Anche perché in passato non era facile, ci dovevano essere particolari condizioni di attenzione e concentrazione sull'azione e sulle membra coinvolte...

Insomma facevi Tai Chi e non lo sapevi

Quando pratichi il Tai Chi, la concentrazione è indispensabile, oltre all'attenzione costante e alle altre cose già citate.

Una delle cose che si fanno, è proprio creare le condizioni con se stessi per poter praticare nel modo giusto.

Anche questo è Tai Chi e/o Meditazione.

Citazione:
...(per questo ti ho parlato di ripetitività,che agevola naturalmente questo stato)...


"Praticare tutti i giorni".

Altra "legge".

Inoltre, specie all'inizio, si ripetono le poche mosse che hai imparato, e si ripetono... e si ripetono... stessa identica cosa.
Ricorda che la Via del Tao è sempre naturale e non forza mai, ne le "cose" ne i "processi" perché "Forzare la natura delle cose, non è la Via del Cielo".

Col tempo e salendo di livello, basta decidere, ed entri in quello stato dell'Essere anche senza muoverti perché il vero Tai Chi (e qui Merio drizza le orecchie ) è "invisibile", non è "quello che vedi" con gli occhi, ma molto di più.

E, @Merio, questo non è descrivibile solo con la parola "interno". Questa parola è solo un suggerimento, perché il Tai Chi è la Vita, quindi intena ed esterna ma, come la Vita, non si vede con gli occhi, si sente con lo Spirito e con il Cuore.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 17:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Mrexani
      Mrexani
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5192
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
Da
Messaggi: 432
Offline
Va bene Invisibile alla prima occasione ci provo, poi ti faccio sapere..

Anche perché in passato non era facile, ci dovevano essere particolari condizioni di attenzione e concentrazione sull'azione e sulle membra coinvolte(per questo ti ho parlato di ripetitività,che agevola naturalmente questo stato) e solo a quel punto riuscivo con facilità ad entrare in quella modalità....Non so se hai capito cosa intendo..
Inviato il: 12/2/2015 17:13
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5191
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Mrexani ha scritto:

Non so, ma credo di si..
Dovrei riprendere un po di attività fisica...ultimamente sono molto pigro

C'è una epidemia...

Comunque l'inverno è normale sentirsi UN PO' pigri, anche gli alberi ci si sentono.

Dai prova, e facci sapere. Mi interessa.

Mica devi fare ginnastica hard, basta qualche semplice movimento.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 17:00
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5190
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Merio ha scritto:
@ Invisibile

Ma secondo te i veci del Tai Chi dei video che hai mostrato lo prendono l'acido ascorbico come integratore ?


Non iniziare a convincerti che basti quello...

Puoi anche prendere integratori, ma il culetto alzarlo ti tocca

Possibile ma non è detto, ma è molto probabile che si alimenta più che bene.

Tempo fa il mio Maestro mi disse di prendere certe cose e mi spiegò che, a causa del lavoro più la mia "attività spirituale", stavo consumando le riserve di energia avvicinandomi ad uno stato di pericolo.

Ri-nascere è un processo intenso, così come vivere veramente e si può consumare troppo, sia in termini di sostanze (vitamine, sali minerali etc.) sia in termini di Chi.

E' necessario sempre cercare l'equilibrio, in tutti i sensi, altrimenti ti fai male.

I veci del Tai Chi (carino come suona), visto che appaiono belli arzilli, direi che hanno capito come fare.
Devi considerare anche che la cucina cinese è anch'essa parte delle antiche conoscenze di cui abbiamo parlato, taoismo soprattutto, quindi se la conosci (e se conosci te stesso-essere umano) è anche curativa.

Anche la cosiddetta dieta mediterranea è abbastanza equilibrata, anche se spesso si esagera in quantità.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 16:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Mrexani
      Mrexani
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5189
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
Da
Messaggi: 432
Offline
Invisibile

Citazione:
Se lo fai ora, ti riesce ancora?


Non so, ma credo di si..
Dovrei riprendere un po di attività fisica...ultimamente sono molto pigro
Inviato il: 12/2/2015 14:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Mrexani
      Mrexani
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5188
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
Da
Messaggi: 432
Offline
Doktorenko in effetti più che una citazione era più una sintesi estrema di ciò che ho compreso riguardo Pasolini....

Quindi visto che l'ho chiamato in causa cerco di specificare meglio quello che intendevo dire. In seguito mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista...

Per Pasolini (ammettendo che si possa definire una sua idea coerente riguardo il sesso) il potere (nel suo caso il potere capitalista di pensiero Borghese. è indifferente chi assuma questo pensiero, poiché è sia l'individuo di estrazione propriamente borghese che il proletario)
Il potere condiziona la sessualità dandoli una finalità ritenuta ''giusta'' escludendo in tal modo dall'orizzonte umano, ogni esperienza priva di finalità, disinteressata,cioè libera dal condizionamento.

Durante la fase pre-rivoluzione sessuale la ''giusta finalità'' era l'atto riproduttivo privo dei suoi aspetti di contorno che ne sono ''direttamente'' slegati.
In questo il potere borghese piegava ai suoi interessi il lascito ''proibitivo'' della chiesa cattolica, instillando nelle menti la struttura mentale adatta ai prori fini..

Il significato filosofoco e pratico di questo condizionamento è la censura delle azioni disinteresate (libere) di ogni individuo, non solo nella sessualità ma in tutto il resto..

La sessualità è esclusivamente riproduzione-ogni azione è produzione. questo il nesso...

Dopo la rivoluzione sessuale, evidentemente Pasolini si accorge che non solo nella proibizione si può ottenere l'esclusione delle azioni disinteressate (prive di finalità-libere), ma anche nel permissivismo falsamente tollerante.

Il potere borghese muta la modalità di condizionamento sessuale facendo un semplice ribaltamento illusiorio della vecchia proibizione.Ma la sostanza non cambia affatto.

la nuova finalità ritenuta giusta è la liberazione degli istinti, cioè il sesso è un obbligo sociale.
Il significato filosofico e pratico di questo nuovo condizionamento è sempre la censura delle azioni disinteressate(libere) poiché al sesso si da ora un compito esteriore di obbligo verso l'esterno.

La sessualità è esclusivamente un piacere edonistico-ogni azione è consumismo ergo produzione. Questo il nesso
Inviato il: 12/2/2015 14:44
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Merio
      Merio
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5187
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
Messaggi: 3677
Offline
@ Invisibile

Ma secondo te i veci del Tai Chi dei video che hai mostrato lo prendono l'acido ascorbico come integratore ?

_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 12/2/2015 14:40
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5186
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

doktorenko ha scritto:

@invisibile
Mi sapresti dire un modo `armonico` di fare sesso separandolo dalla riproduzione?

"Dire" no, ma se tu fossi donna avrei altri "modi" di comunicare la cosa...

A parte gli scherzi, devi prima dirmi cosa è per te l'Armonia.
Viste le nostre divergenze sulla musica... sospetto che ne abbiano due concezioni diverse

Inoltre, dalla tua domanda. sembra che tu consideri la riproduzione inscindibile dal sesso, nel senso armonico.

Che la riproduzione sia una e la più importante ragione dell'esistenza del sesso mi sembra assodato.

Ma a mio avviso, il sesso è un vero e proprio mondo e considerare la sua esistenza solo come riferita alla riproduzione è molto riduttivo.

Per esempio, in senso spirituale, il sesso è la riunione dei due principi cosmici, Yin-Yang, nell'Uno originario.

Mica noccioline...
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 7:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5185
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Ste_79 ha scritto:

La teoria dei tipi logici è una teoria che poi è stata ripresa dalla scuola di Palo Alto che indagava i paradossi della comunicazione.
Questi autori, in breve, si sono resi conto che tal volta le comunicazioni diventano paradossali, e che diventando paradossali creano problemi irrisolvibili (dato che il paradosso è irrisolvibile) dal punto di vista comunicativo, andando così a generare inutili sofferenze tra le persone.
Essi si sono chiesti se non era il caso di studiare la comunicazione in sé anziché la psiche umana per rintracciare i problemi che ci attanagliano nella vita di tutti i giorni.

La mia soluzione non è una soluzione definitiva al problema che tu hai sollevato. Soltanto ti indica un modo di risolvere il paradosso, che è quello della teoria dei tipi logici in cui si devono tener distinti i livelli logici per evitare i paradossi.
Quindi il livello dell'esperienza vissuta, è il livello 1. Quando noi parliamo dell'esperienza vissuta è il livello 2. Se poi vogliamo salire possiamo parlare del linguaggio con cui l'esperienza vissuta viene descritta, e allora il livello è 3.

In questo caso non si risolve il paradosso, perché "TUTTO" è un contenuto.
In questo caso il paradosso è nel contenuto e nel modo in cui viene descritto (è relativo), non nel contenitore, perché "tutto" non è interpretabile visto che "tutto" significa "niente escluso".

Citazione:
è perché insisti su qualcosa su cui qui nessuno ha mai detto niente? Qui nessuno si è messo a predicare. Qui tutti hanno solo esposto le loro idee e visioni. Quindi, perché insisti su questa cosa?

Perchè è il problema principale che interessa a me. Come ti ho già detto, quando si prendono delle verità astratte e le si oggettivizzano, le si assolutizzano, si creano i presupposti per ....
Tu invece pensi di no, che al contrario sia il relativismo a creare la maggior parte dei problemi per cui, in questo, non siamo d'accordo.

Io non penso questo.
Io penso che il relativismo sia parte di un sistema di potere, e ne abbiamo parlato di questo, in quanto strumento mentale che permette di avere la giustificazione etica per fare come cazzo ci pare, sempre e ovunque (luciferismo).

In questo senso è creatore di male perché, come sai, per me male equivale a disarmonia e se vai contro le leggi naturali (fare come cazzo ti pare) crei disarmonia.

Ma io non nego la relatività, quindi non ha senso pensare che la relatività è male e basta. Sappiamo che la relatività esiste perché la soggettività esiste.
Esistono entrambe le realtà, quella oggettiva e quella percepita, nel senso che ciò che io soggetto percepisco, lo percepisco come reale, ma questo da solo non dimostra che lo sia in senso oggettivo.

Citazione:

Non sto dicendo che tu stia predicando, sto dicendo che, come scritto anche a incredulo, io vedo nel mondo più una volontà di avere ragione sull'altro in base ad una verità oggettiva (qualsiasi essa sia) che una normale e sana discussione sulle proprie relative verità. Noto questo io nel mio mondo.


Questo per me non ha alcun senso.
Per me non esistono "verità soggettive" o "relative".
La realtà è UNA. La "Verità" è UNA.

La realtà è "ciò che esiste in sé, oggettivamente e concretamente".

Come io soggetto mi pongo o uso questa realtà, è un discorso completamente diverso.

Se Dio esiste, in sé, concretamente ed effettivamente (definizione della realtà), e io dico "Dio esiste", sto semplicemente esprimendo una realtà.
In che modo questa mia descrizione della realtà, è in sé una volontà di avere ragione sull'altro?

Stai mischiano le cose. La volontà di avere ragione fa parte del desiderio di potere, che è proprio quello che io identifico come causa prima della creazione del male da parte dell'uomo.

Io posso usare anche della realtà per sconfiggerti, per avere ragione, per acquisire potere su di te, ma questo non fa si che una realtà diventi non-reale, perché la realtà è "ciò che esiste in sé" e quindi noi non ci possiamo fare proprio niente, è qualcosa di molto più grande di noi, a prescindere che Dio esista o meno, perché che il leggero sale e che il pesante scende, mica lo abbiamo deciso noi.

E' così.

Le "normali e sane discussioni" le facciamo sulle nostre diverse visioni sulle cose, ma anche su quello che secondo me e te è realtà o meno, proprio come stiamo facendo.
Io non ho nessuna volontà di "avere ragione" su di te, perché a me interessa solo una cosa: la Verità.
Quindi se hai "ragione" tu o io, per me è uguale.
Hai ragione tu se quello che dici, se la tua visione, è aderente alla Verità, e viceversa.

Citazione:
Se non ci fosse questo pericolo, dovuto al fatto che non c'è misura che possa dirimere le questioni astratte, non avrei nulla da ridire con chi vuole attestare una verità oggettiva.

Ma questo dipende dal comportamento degli uomini, non dalle Verità.
Siamo sempre li.

Non ha senso avere timore di dire la Verità perché ci sono persone che usano la Verità (in realtà sempre e solo parte di essa, omettendo quello che non è funzionale al loro desiderio di potere) per avere potere sugli altri.
Che facciamo, neghiamo la realtà perché ci sono gli stronzi?

La mia decisione di vivere il più vicino possibile alla realtà, mi ha portato solo un gran bene.
E' molto difficile, perché il mondo degli uomini è basato sulla falsità ed è il mondo che mi ha formato quindi me la sono ritrovata in casa, per così dire, ma con il lavoro ed il tempo possiamo fare cose straordinarie, anche con noi stessi.

Lo ripeto, a me non interessa avere ragione su di te, non mi interessa nemmeno minimamente avere ragione su mc, dico davvero anche se sembra il contrario.
Se mc mi dimostra che può dimostrare di aver pensato "imbecille" al punto "B", io sono contento, perché mi indica un mio errore e siccome ho deciso anni fa di essere totalmente onesto e di essere il più possibile vicino alla realtà, ogni realtà che comprendo è per me fonte di grande gioia e gratitudine verso chi mi ha aiutato a vederla.

Per me questo è qualcosa di molto serio, è la base delle mie scelte esistenziali e non transigo nemmeno con me stesso su questa cosa.

Citazione:
La libertà invece è un qualcosa di oggettivo.

Ah si? parlamene... Se poi scopriamo che abbiamo due concetti diversi di libertà ? che cosa facciamo? Chi stabilisce se è la mia idea di libertà o la tua ad essere oggettiva?

Il mio concetto è quello comune (Treccani):

In senso astratto e più generale, la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo; cioè, in termini filosofici, quella facoltà che è il presupposto trascendentale della possibilità e della libertà del volere

che possiamo riassumere con libertà di scelta.

Se mi dici il tuo concetto poi possiamo discutere, con piacere.


Citazione:
Io sono più libero del verme equatoriale, perché ho un mondo di scelte e di esperienze possibili in più rispetto a lui

ti faccio notare che già nel "rispetto a lui" è implicita una relatività.

Certo che si. Ma questo non cambia la realtà che io sono più libero di lui.
(segue)

Citazione:

E poi, Dal punto di vista del verme il problema proprio non si pone, perchè lui non ha nessuna minima idea dell'esistenza di altro rispetto quello che sente, per cui non ha possibilità di scelta quindi neanche libertà di scelta.

Anche qui confondi le cose.
Il fatto che lui non sappia che esiste un altra dimensione, dove esiste maggiore libertà per chi ci vive, non cambia la realtà dell'esistenza di tale dimensione e della maggiore libertà che si ha in essa.

Lui non lo sa, tutto qui.

---> La mente umana non sa (e non può "saperlo") che esiste un altro mondo, quello spirituale, dove esiste una libertà più grande rispetto al suo mondo. Questo non significa che tale mondo non esista, significa solo che la mente non lo sa.

Citazione:
Per lui magari la libertà si configura come un andare a sinistra piuttosto che a destra e in questa scelta vede la realizzazione della propria libertà..

Infatti io non ho mai detto che il nostro amato "verme" è scemo.
Lo è solo se crede che la sua è l'unica realtà possibile e che oltre la destra e la sinistra non c'è niente, senza avere le prove oggettive che sia così.

Avrai capito che sto descrivendo l'assurdità del pensiero materialista e l'assurdità del paradigma scientifico quando vogliono essere i paradigmi universali.

Citazione:
Che chi vive con la sfera abbia maggiori possibilità, e per cui maggiore libertà di chi vive nel foglio, è oggettivo.

Io non la vedo tutta questa oggettività.

Tu non la vedi perché non ci hai riflettuto bene, ma è così.
Chi vive nel foglio può scegliere, partendo dal punto in cui si trova, le direzioni comprese nelle due dimensioni (cerchio).
Chi vive nella tridimensionalità può scegliere, partendo dal punto in cui si trova, le direzioni comprese nella sfera.

Fai un po' il conto...

(qui c'è un altro bel Koan... vediamo chi lo capisce...)

Citazione:
Io non la vedo tutta questa oggettività. Io semplicemente vedo un altro livello, e basta. anche perchè una volta che hai raggiunto il livello sfera, ovvero sei salito ad una comprensione più elevata, non hai più la possibilità di tornare indietro, quindi la possibilità dei mondi "inferiori", è persa per sempre.

Sbagliato.
Per rimanere nell'esempio, io che vivo nella tridimensionalità, posso decidere di muovermi su un piano bidimensionale, chi me lo impedisce?
La differenza è che so, grazie all'esperienza del mio nuovo mondo, che posso anche fare altrimenti, quindi sono più libero.
Guardando la sfera, io posso vederla come sfera (la parte esposta alla mia vista, limite della tridimensionalità quindi magari c'è una quarta... ), ma posso anche vedere un cerchio limitando la mia osservazione ai contorni della sfera. Mica che se vedo la sfera non posso più vederla come un cerchio.

Nel mondo bidimensionale è compreso quello unidimensionale, quindi fa parte delle esperienze possibili (libertà).
Nel tridimensionale è compreso quello bidimensionale.

E così via?

Possiamo dire che è una supposizione sensata

PS
Dimenticavo...

Citazione:
E poi, Dal punto di vista del verme il problema proprio non si pone, perchè lui non ha nessuna minima idea dell'esistenza di altro rispetto quello che sente, per cui non ha possibilità di scelta quindi neanche libertà di scelta.

Ma quand'è che l'omino che vive nel foglio è diventato un verme?
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 12/2/2015 7:06
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  alroc
      alroc
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5184
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/12/2011
Da
Messaggi: 664
Offline
Citazione:
io vedo nel mondo più una volontà di avere ragione sull'altro in base ad una verità oggettiva (qualsiasi essa sia) che una normale e sana discussione sulle proprie relative verità.


Concordo
Inviato il: 11/2/2015 23:43
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5183
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
Messaggi: 2332
Offline
Citazione:

Mrexani ha scritto:

Comunque la curiosità della mia domanda era incentrata sulla genesi della repressione (condizionamento) sessuale:

Per citare (male) Pasolini.
La repressione sessuale è un fatto borghese cioè capitalista..
Il luogo in cui tutto ha una funzione, cioè dove tutto deve essere finalizzato alla produzione. Dove si reprimono (condizionano) le manifestazioni umane mancanti di utilitaristiche funzioni produttive,cioè quelle libere, come la sessualità slegata dall'atto ri-produttivo.

Per fare questo le varie chiese o religioni locali ,in quanto portatrici per tradizione di elementi di controllo volontario della sessualità per fini spirituali, erano il necessario braccio armato connivente, della borghesia capitalista....

Nei luoghi in cui il pensiero capitalista borghese è arrivato in ritardo, a rilento o non è arrivato affatto si sono conservate alcune manifestazioni ''libere'', che a tutto fanno pensare fuorché a repressione sessuale..


Ma dove le hai letto questo in Pasolini? Secondo te poi slegare il sesso dalla riproduzione sarebbe una cosa da proletari?

Pasolini a fine vita tendeva ad essere assessuato per non dire sessuofobico ... Hai letto l`abiura alla trilogia della vita?


@invisibile
Mi sapresti dire un modo `armonico` di fare sesso separandolo dalla riproduzione?
Inviato il: 11/2/2015 22:28
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5182
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/8/2011
Da Reggio Emilia
Messaggi: 766
Offline
Citazione:
Insisto perché tu stesso ti contraddici ed è per quello che credo che tu non abbia riflettuto in modo esaustivo sulla questione.


Ok, non insisto, probabilmente non ci ho riflettuto abbastanza sopra.

Citazione:
Quindi non è chiaro se sei un relativista puro, o un relativista relativo


Sono decisamente un relativista relativo

Citazione:
Tra l'altro, se quello che dici fosse accettabile, significherebbe che hai risolto un dilemma plurimillenario


Ehi vacci piano, non l'ho risolto io, ne ha parlato Bertrand Russel ne "i principia mathematica " . Magari fossi un genio tale.
La teoria dei tipi logici è una teoria che poi è stata ripresa dalla scuola di Palo Alto che indagava i paradossi della comunicazione.
Questi autori, in breve, si sono resi conto che tal volta le comunicazioni diventano paradossali, e che diventando paradossali creano problemi irrisolvibili (dato che il paradosso è irrisolvibile) dal punto di vista comunicativo, andando così a generare inutili sofferenze tra le persone.
Essi si sono chiesti se non era il caso di studiare la comunicazione in sé anziché la psiche umana per rintracciare i problemi che ci attanagliano nella vita di tutti i giorni.

La mia soluzione non è una soluzione definitiva al problema che tu hai sollevato. Soltanto ti indica un modo di risolvere il paradosso, che è quello della teoria dei tipi logici in cui si devono tener distinti i livelli logici per evitare i paradossi.
Quindi il livello dell'esperienza vissuta, è il livello 1. Quando noi parliamo dell'esperienza vissuta è il livello 2. Se poi vogliamo salire possiamo parlare del linguaggio con cui l'esperienza vissuta viene descritta, e allora il livello è 3.

Nessuno vieta che si possa vivere entrando in paradossi logici, la maggior parte delle persone che non sono consapevoli di questo, ci cadono spesso.
E pure io ci cado ancora, dato che non ho ancora studiato a dovere la materia.




Citazione:
è perché insisti su qualcosa su cui qui nessuno ha mai detto niente? Qui nessuno si è messo a predicare. Qui tutti hanno solo esposto le loro idee e visioni. Quindi, perché insisti su questa cosa?


Perchè è il problema principale che interessa a me. Come ti ho già detto, quando si prendono delle verità astratte e le si oggettivizzano, le si assolutizzano, si creano i presupposti per ....
Tu invece pensi di no, che al contrario sia il relativismo a creare la maggior parte dei problemi per cui, in questo, non siamo d'accordo.
Non sto dicendo che tu stia predicando, sto dicendo che, come scritto anche a incredulo, io vedo nel mondo più una volontà di avere ragione sull'altro in base ad una verità oggettiva (qualsiasi essa sia) che una normale e sana discussione sulle proprie relative verità. Noto questo io nel mio mondo.

Se non ci fosse questo pericolo, dovuto al fatto che non c'è misura che possa dirimere le questioni astratte, non avrei nulla da ridire con chi vuole attestare una verità oggettiva.

Citazione:
La libertà invece è un qualcosa di oggettivo.


Ah si? parlamene... Se poi scopriamo che abbiamo due concetti diversi di libertà ? che cosa facciamo? Chi stabilisce se è la mia idea di libertà o la tua ad essere oggettiva?

Citazione:
Io sono più libero del verme equatoriale, perché ho un mondo di scelte e di esperienze possibili in più rispetto a lui


ti faccio notare che già nel "rispetto a lui" è implicita una relatività.
E poi, Dal punto di vista del verme il problema proprio non si pone, perchè lui non ha nessuna minima idea dell'esistenza di altro rispetto quello che sente, per cui non ha possibilità di scelta quindi neanche libertà di scelta.
Per lui magari la libertà si configura come un andare a sinistra piuttosto che a destra e in questa scelta vede la realizzazione della propria libertà.


Citazione:
Che chi vive con la sfera abbia maggiori possibilità, e per cui maggiore libertà di chi vive nel foglio, è oggettivo.


Io non la vedo tutta questa oggettività. Io semplicemente vedo un altro livello, e basta. anche perchè una volta che hai raggiunto il livello sfera, ovvero sei salito ad una comprensione più elevata, non hai più la possibilità di tornare indietro, quindi la possibilità dei mondi "inferiori", è persa per sempre.
Inviato il: 11/2/2015 21:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5181
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
@Ste_79

Sulla questione del relativismo, sei tu che fai un errore con i piani logici, perché nell'affermazione "tutto è relativo", i contenuti sono:
verità1, verità2, verità3 etc. (verità soggettive), ma nell'affermazione è contenuto anche il concetto di "tutto", quindi devi includere TUTTO.
Sei tu che elimini uno dei contenuti dall'affermazione, non io che ne inserisco di non appartenenti al piano logico.
Essendo la tua una affermazione di una certezza assoluta sul "tutto", che è il soggetto e quindi è un contenuto, deve valere anche per la tua certezza, altrimenti stai eliminando il soggetto dal ragionamento logico. Se fai così, vale tutto e niente.

Insisto perché tu stesso ti contraddici ed è per quello che credo che tu non abbia riflettuto in modo esaustivo sulla questione.

Prima affremi che:

Citazione:

Io invece sostengo che la verità in senso oggettivo non esiste, esistono solo verità soggettive...


che equivale alla famosa affermazione "tutto è realtivo".

Poi però, su questa tua affermazione dici che:

Citazione:
Non è una verità, è la mia verità...


[EDIT per semplificare:

Se affermi che una mia verità", stai affermando una verità oggettiva, perché affermi che la "tua verità" esiste oggettivamente ("è").

FINE EDIT]

Se invece tu mi dici "secondo me è tutto relativo", io ti rispondo "secondo me no" e ci andiamo a mangiare i bucatini (che poi ti faccio andare di traverso con i vermi equatoriali e le martellate sulle palle che dimostrano che possiamo constatare molte verità oggettive).

Ma se tu mi dici "tutto è relativo" o "Io invece sostengo che la verità in senso oggettivo non esiste", io ti faccio notare che la tua convinzione è illogica.

Quindi non è chiaro se sei un relativista puro, o un relativista relativo
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 8/2/2015 9:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5180
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Citazione:

Ste_79 ha scritto:
Ma secondo me non hai chiara la questione. Mi sembra che tu non abbia riflettuto fino in fondo sulle implicazioni della visione relativista, parziale o assoluta che sia.

E a me pare che tu non abbia rifelttuto fino in fondo sulle implicazioni della visione assolutista.

L'ho fatto, credimi, e non è stato affatto facile.

Citazione:

Andiamo avanti all'infinito su questa cosa o pensi di fermarti prima o poi?

Per me possiamo fermarci anche subito, non ho nessun problema.

Citazione:

Riprovo un ultima volta, dopo se vuoi capire cosa intendo c'è P. Watzlawick che ti spiega il concetto meglio di me, perchè ho esurito le mie poche risorse.

Non conosco questa persona e non so cosa ha detto in proposito.


Citazione:

1) tutto è relativo --> verità 1 - verità 2 - verità 3 - verità 4 ecc...
2) L'affermazione "tutto è relativo" --> categoria per cui verità 1 verità 2 verità 3 verità 4 ecc.... sono degli elementi compresi.

Se tu metti nell'insieme 1) verità 1 verità 2 verità 3 verità 4 ecc... + "tutto è realtivo" entri nel paradosso logico.

Un altro esempio è quello classico del mentitore.
Quindi o li tieni separati o rischi il paradosso.

Questa è la spiegazione.

Che è sbagliata.

Perché nel momento che pronunci la parola tutto intendi tutto, quindi anche categorie, linguaggi e quant'altro, perché "tutto" significa "tutto", non tutto meno qualcosa.

Infatti l'asserzione che va più vicina al successo, per i relativisti, è quella che dice "tutto meno questa affermazione", ma che è solo un trucco linguistico.

Perché tutto, è tutto.

Non si scappa, c'è poco da fare.

Tra l'altro, se quello che dici fosse accettabile, significherebbe che hai risolto un dilemma plurimillenario
Magari è vero, ma a me non pare proprio, perché il significato della parola "tutto" è "tutto" che significa "niente escluso".

L'esempio del mentitore non è pertinente, perché non c'è nessuna affermazione che comprenda il concetto di "tutto". C'è "un" tutto, il tutto del mentitore, non IL Tutto.

Citazione:

Dunque avrei dei dubbi sulla seguente affermazione perentoria e assoluta fatta da non so chi.
In particolare si mette un nesso causale se-allora che non esite.
Se non esiste una verità assoluta in base a cui distinguere il bene dal male (come di fatto è e l'esperienza lo conferma) allora tutto e lecito (mica è vero, mai detto che tutto è lecito quindi per me non è una norma assoluta)

Mi pare che sia l'autore di questo commento a prescrivere cosa sia in realtà il relativismo e a darne un idea quanto mai personale, che però, come abbiamo visto assume un carattere assoluto.

Questa parte secondo me non è importante, rispetto a quello di cui stiamo discutendo, infatti io non ho mai tirato in ballo l'etica o la morale sulla questione del relativismo, anche perché non se ne esce, visto che si aggiunge soggettività a soggettività...

Citazione:
Queste critiche potrebbero essere superate solo asserendo che «niente è assoluto e oggettivo, tranne questa stessa frase», ma allora bisognerebbe ammettere che non tutto è relativo, e c'è sempre qualcosa di assoluto da cui non si può prescindere. Agostino d'Ippona diceva in proposito che chi sostiene l'impossibilità di ogni certezza è destinato a contraddirsi, perché non volendo dà sempre per scontata una certezza, ossia la certezza che non vi sono certezze. Per quanti tentativi uno faccia, non si può mai negare del tutto l'esistenza di una verità assoluta, verità che si manifesta proprio nella scoperta della relatività del mondo delle apparenze.

Per tutto questo vale il discorso fatto in precedenza.
L'autore assume come criterio di dimostrazione della presunta impossibilità della posizione relativista proprio il paradosso, che come ho detto prima si risolve se e solo se si mantengono separati la categoria e gli elementi che fanno parte di quella categoria.

Se separi qualcosa dal tutto, non è più il tutto, quindi non intendi tutto.
Semplice. E non se ne esce.

Citazione:
L'omino bidimensionale non ha accesso alla tridimensionalità.

Quello che può percepire della sfera è solo un cerchio e cioè la proiezione della sfera nelle due dimensioni.

Ma questo non vuol dire che il cerchio è falso, che non è realtà.

Il cerchio che percepisce è un aspetto (una parte) di una realtà più vasta, perché per percepirla nella sua completezza è necessario essere nella tridimensionalità e avere uno "strumento" che permetta di percepire la sfera nella sua completezza.

Cometi dicevo, questa è l'esemplificazione della relatività del punto di vista, non è una dimostrazione dell'esistenza di una realtà altra.

Lo so. Infatti non voleva essere una dimostrazione.

Citazione:

Perchè, sia la realtà bidimensionale che tridimensionale esistono nel momento in cui uno ne fa esperienza. E per uno, intendo un individuo, non una specie o un popolo. Un individuo può fare o meno l'esperienza di una realtà altra, se la fa esiste per l'individuo se non la fa non esiste.

Ste, è inutile ribadire ancora la soggettività delle esperienze e conoscenze dell'individuo.
La cosa è assodata e mai nessuno l'ha messa in discussione.

Citazione:

Non sta scritto da nessuna parte, non c'è nessuna legge inscritta nel creato che chicchessia debba andare oltre un qualcosa, ne che esista questo qualcosa come limite da superare. Sono soltanto interpretazioni che per quanto siano state fatte da saggi, o mistici di ogni tempo, lasciano il tempo che trovano nel momento in cui sappiamo che l'apprendimento avviene solo e soltanto a livello individule tramite la propria esperienza personale.

Infatti io non l'ho mai detto che esista un qualsiasi obbligo a riguardo.
Ho sempre detto che secondo me le cose stanno in un certo modo. Se poi qualcuno vuole verificarle, lo faccia.

Citazione:

Se il bidimensionale è ben conento di stare nella sua dimensione, e non vuole andare oltre questo livello può significare che non sia in grado di superare il livello, che debba fare per bene l'esperienze del livello bidimensionale, non significa per forza di cose che qualcuno lo voglia mantere forzatamente a quel livello o che sia il condizionamento della sua mente a manternerlo li.

Certo che no.
Ma è possibile che sia così.
Io dico che sono vere entrambe, in senso generale, ma dipende dai casi.

Questo significa che concordo con l'esposizione che ha fatto incredulo, fin dal primo post.
Poi se uno è contento di identificarsi con una piccola parte di sé e non sente il bisogno di andare oltre, non sente il bisogno di verificare se quello che crede di essere è falso ed è contento così, sono contento per lui.

Citazione:

Allo stesso modo chi vuole andare a vedere il terzo livello, non è che è più bravo, più competente o più libero di quello che rimane nel secondo. magari ha conosciuto già il secondo livello ed è pronto per il terzo.

Più bravo, più competente etc. non mi interessa, sono concetti troppo soggettivi (giudizi).

La libertà invece è un qualcosa di oggettivo.
Io sono più libero del verme equatoriale, perché ho un mondo di scelte e di esperienze possibili in più rispetto a lui, così come chi vive nella terza dimensione le ha rispetto a chi vive nella seconda.

Citazione:

Capisci che questi aspetti non sono assoluti ma relativi?

Per niente.
Se è vero che esiste un mondo intero a cui noi potremmo avere accesso, e se è vero che questo mondo ha intere dimensioni (ma basta una) in più rispetto a quello in cui viviamo "normalmente", la cosa è assolutamente oggettiva.

Che chi vive con la sfera abbia maggiori possibilità, e per cui maggiore libertà di chi vive nel foglio, è oggettivo.

Citazione:

Essere assoluto significaa forzare uno del secondo livello a dover andare nel terzo anche se non lo vuole perchè la verità sta nel terzo...

Non è vero. Si forza se si forza.
Io non forzo nessuno, dico delle cose. Stop.
Dico che secondo me le cose stanno così. Stop.
Mica ho fondato una religione e ti dico che DEVI vivere col dito nel culo...

Ma dico che andando "oltre", si apre un intero universo.
Non ti interessa o non ci credi?
Va bene così, sul serio.

Citazione:

... invece la verità sta anche nel secondo, come nel primo. Sono modi diversi di vedere le stesse cose che dipendono in gran parte dall'esperienza del soggetto.

Che è ESATTAMENTE quello che ho detto io con l'esempio dell'omino, quando ho detto che il cerchio che lui percepisce, è reale. E' reale ma non completo, perché nella terza dimensione capisci che quel cerchio è parte di una sfera.
Quindi sono reali entrambe le percezioni, ma una è parziale, l'altra totale.

Citazione:

Quindi è una realtà oggettiva che i vermi dell'equatore non possono vivere nel ghiaccio e nella lava. Di queste realtà oggettive, ne puoi trovare moltissime.

Si moltissime certo, e sono quelle che maggiormente prendono l'emotività e l'interesse umano. Infatti stiamo discutendo da numerosi post di vermi, di farfalle, di bruchi, di bicchieri di vetro, di campi di calcio, di case, di pere e compagnia bella.

Vuoi fare una prova?
Butta li una discussione dal titolo "quanto sono lunghi i campi di calcio ?"
Oppure che ne so quanta benzina consuma un auto che fa 12 km/l nel tragitto tra roma e milano.

Dopo un paio di risposte, tutto esaurito.
Prova a discutere invece di giustizia, di bene e male, di religione, di economia (qui lo so per esperienza su questo forum ) e non ci sarà mai una discussione che avrà una fine, non ci sarà mai una verità, ci saranno soltanto le verità soggettive a cui ogni soggetto crede.

Non capisco il senso di questo intervento.
Io parlo di realtà oggettive (vermi e martellate sulle palle ) e tu mi tiri fuori l'emotività delle persone o le visioni personale sull'economia o sulle religioni.
Che c'entra?

Citazione:

Se l'omino crede di essere la propria mente razionale e che di conseguenza "tutto viene interpretato da essa", come hai detto, e quindi niente può essere compreso se non tramite essa, non avrà nessuna possibilità di uscire dalla visione bidimensionale, perché semplicemente per lui non esiste altro, per lui oltre la bidimensionalità non c'è niente.

E allora, mi sto chiedendo, io come ho fatto?
Come ho fatto a liberarmi di diversi falsi ego inutili attraverso l'uso della mia mente? Ritieni che sia un miracolo? O pensi che sia anche io vittima di un falso ego?

Non posso sapere niente delle cose che mi hai chiesto, come potrei?

Io posso solo leggerti e percepire certe cose di te e siccome gli altri mi interessano molto, cerco di chiarire il più possibile le idee e convinzioni altrui, come hai visto, sono un bel rompiballe, e lo sono di proposito, perché spesso nemmeno le persone stesse sanno cosa intendono con certe parole. Vedi "relatività", qui nessuno è riuscito ad essere coerente con la convinzione di essere relativista, ad ora.
Ed è solo un esempio tra vari.
Non dico per te in particolare, ma la chiarezza delle proprie convinzioni, è una cosa rara , vedi il giochino mentale, che rivela che quello che si considera oggettivo (quello a cui si è pensato) è in realtà una credenza.

Inoltre le tue domande presuppongono che tu sia entrato nella terza dimensione, per rimanere con quell'esempio. Io questo non lo posso sapere se è vero.

Inoltre non hai parlato molto di queste tue esperienze, anzi, ne hai parlato molto poco, quindi non ho elementi a sufficienza per farmi una mia idea (che potrebbe comunque essere sbagliata ovviamente).

Solo come esempio: come posso sapere che quello che chiami "mente" lo sia realmente, e non ci sia di mezzo magari un po' di Essere e/o di Spirito? Quindi, come posso sapere se ti sei liberato dai falsi ego solo con la mente?
Qui non ci si capisce nemmeno sui termini, figurati su queste cose così impalpabili.

Citazione:

Forse te lo sei dimenticato, ma ho affermato sin dall'inizio che per me non siamo entità solamante fisiche-mentali ma siamo anche spirituali. Non ho mai contestato l'esistenza della spiritualità, o sempre riconosciuto la tua come riconosco quella di Incredulo. Tuttavia io ho una approccio diverso alla spiritualità, mi sento in contatto con la mia parte spirituale, lei non ha nulla da dire in quanto non mi comunica niente per cui, sono estremamente felice della mia attuale situazione.
E, inoltre, mi guardo bene da dire a te, a incredulo o qualsiasi altra persona che sia credente o meno in qualcosa di spirituale, che la mia via sia la via giusta.

Anche io ho sempre detto che ognuno deve trovare la sua Via.

Guarda che l'unica vera differenza sta nel fatto che io affermo che la Verità esiste, tu no.

Come ognuno arriva alla Verità, è un discorso completamente diverso e io ho sempre affermato che esistono tante Vie quanti siamo, perché ognuno vive in uno spazio-tempo unico ed irripetibile, istante per istante.
Ma ho anche sempre detto che tutti abbiamo un corpo, una mente ed uno Spirito, quindi certe cose valgono per tutti.

Per esempio, muoversi in rilassamento è il modo normale di muoversi, non perché lo dico io, perché siamo fatti così.
Un giorno ho sentito una persona che lo diceva. La cosa mi ha incuriosito. Ho passato anni a verificare, tutti i giorni, e finalmente ho avuto la conferma personale al di là di ogni possibile dubbio, anzi, milioni di conferme.
Quindi lo dico, perché magari interessa a qualcun'altro e perché so che muoversi nel modo normale, significa anche salute, Armonia, Gioia ed Amore infiniti. (Stop )

L'ho appena detto a slobbysta: se la signora trova la sua Armonia con la salsa cubana, ottimo! Un altro metodo che magari serve anche ad altri.
Che problema c'è?

Segue --->

Citazione:

Quindi crea la religione del dio-punto con tutto il circo a seguito... ...Poi un altro profeta si imbatte nell'ombra ovoidale della sfera e dichiara che Dio si è mostrato a lui e solo a lui, e che Dio è un ovoidale non un punto. Quindi il profeta del dio-punto è un impostore. Anche lui crea una religione, quella del dio-uovo con tutto l'ambaradam.. e si fanno la guerra... su un foglio di carta.

E' questo il negativo di tutta la questione. Su cui insisto...


---> è perché insisti su qualcosa su cui qui nessuno ha mai detto niente?

Qui nessuno si è messo a predicare.
Qui tutti hanno solo esposto le loro idee e visioni.
Quindi, perché insisti su questa cosa?

Ho pure fatto la parodia con il dio-punto e il dio-uovo... poi c'è anche il dio-linea del profeta sveglio perché noi stiamo facendo ruotare la sfera sul foglio e lui vede un punto muoversi... siccome è sveglio capisce che anche il tempo è diverso per Dio, quindi unisce i puntini e si ritrova con un dio-linea... e ricomincia il massacro di innocenti...

_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 7/2/2015 22:54
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5179
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/8/2011
Da Reggio Emilia
Messaggi: 766
Offline
Citazione:
L'omino bidimensionale non ha accesso alla tridimensionalità.

Quello che può percepire della sfera è solo un cerchio e cioè la proiezione della sfera nelle due dimensioni.

Ma questo non vuol dire che il cerchio è falso, che non è realtà.

Il cerchio che percepisce è un aspetto (una parte) di una realtà più vasta, perché per percepirla nella sua completezza è necessario essere nella tridimensionalità e avere uno "strumento" che permetta di percepire la sfera nella sua completezza.


Cometi dicevo, questa è l'esemplificazione della relatività del punto di vista, non è una dimostrazione dell'esistenza di una realtà altra.

Perchè, sia la realtà bidimensionale che tridimensionale esistono nel momento in cui uno ne fa esperienza. E per uno, intendo un individuo, non una specie o un popolo. Un individuo può fare o meno l'esperienza di una realtà altra, se la fa esiste per l'individuo se non la fa non esiste.

Non sta scritto da nessuna parte, non c'è nessuna legge inscritta nel creato che chicchessia debba andare oltre un qualcosa, ne che esista questo qualcosa come limite da superare. Sono soltanto interpretazioni che per quanto siano state fatte da saggi, o mistici di ogni tempo, lasciano il tempo che trovano nel momento in cui sappiamo che l'apprendimento avviene solo e soltanto a livello individule tramite la propria esperienza personale.

Se il bidimensionale è ben conento di stare nella sua dimensione, e non vuole andare oltre questo livello può significare che non sia in grado di superare il livello, che debba fare per bene l'esperienze del livello bidimensionale, non significa per forza di cose che qualcuno lo voglia mantere forzatamente a quel livello o che sia il condizionamento della sua mente a manternerlo li.

Allo stesso modo chi vuole andare a vedere il terzo livello, non è che è più bravo, più competente o più libero di quello che rimane nel secondo. magari ha conosciuto già il secondo livello ed è pronto per il terzo.

Capisci che questi aspetti non sono assoluti ma relativi?
Essere assoluto significaa forzare uno del secondo livello a dover andare nel terzo anche se non lo vuole perchè la verità sta nel terzo. invece la verità sta anche nel secondo, come nel primo. Sono modi diversi di vedere le stesse cose che dipendono in gran parte dall'esperienza del soggetto.

Citazione:
Quindi è una realtà oggettiva che i vermi dell'equatore non possono vivere nel ghiaccio e nella lava. Di queste realtà oggettive, ne puoi trovare moltissime.


Si moltissime certo, e sono quelle che maggiormente prendono l'emotività e l'interesse umano. Infatti stiamo discutendo da numerosi post di vermi, di farfalle, di bruchi, di bicchieri di vetro, di campi di calcio, di case, di pere e compagnia bella.

Vuoi fare una prova?
Butta li una discussione dal titolo "quanto sono lunghi i campi di calcio ?"
Oppure che ne so quanta benzina consuma un auto che fa 12 km/l nel tragitto tra roma e milano.

Dopo un paio di risposte, tutto esaurito.
Prova a discutere invece di giustizia, di bene e male, di religione, di economia (qui lo so per esperienza su questo forum ) e non ci sarà mai una discussione che avrà una fine, non ci sarà mai una verità, ci saranno soltanto le verità soggettive a cui ogni soggetto crede.

Citazione:
Se l'omino crede di essere la propria mente razionale e che di conseguenza "tutto viene interpretato da essa", come hai detto, e quindi niente può essere compreso se non tramite essa, non avrà nessuna possibilità di uscire dalla visione bidimensionale, perché semplicemente per lui non esiste altro, per lui oltre la bidimensionalità non c'è niente.


E allora, mi sto chiedendo, io come ho fatto?
Come ho fatto a liberarmi di diversi falsi ego inutili attraverso l'uso della mia mente? Ritieni che sia un miracolo? O pensi che sia anche io vittima di un falso ego?

Forse te lo sei dimenticato, ma ho affermato sin dall'inizio che per me non siamo entità solamante fisiche-mentali ma siamo anche spirituali. Non ho mai contestato l'esistenza della spiritualità, o sempre riconosciuto la tua come riconosco quella di Incredulo. Tuttavia io ho una approccio diverso alla spiritualità, mi sento in contatto con la mia parte spirituale, lei non ha nulla da dire in quanto non mi comunica niente per cui, sono estremamente felice della mia attuale situazione.
E, inoltre, mi guardo bene da dire a te, a incredulo o qualsiasi altra persona che sia credente o meno in qualcosa di spirituale, che la mia via sia la via giusta.
Come ho fatto sin qui ho spiegato, o ho cercato di spiegare, quella che è la mia visione della questione. Ma non vado oltre.
Il tuo modo, quello dei mistici che tu hai citato, quello del thi-chi della meditazione sono tutti modi validi a mio parere. Per cui...


Citazione:
Quindi crea la religione del dio-punto con tutto il circo a seguito... ...Poi un altro profeta si imbatte nell'ombra ovoidale della sfera e dichiara che Dio si è mostrato a lui e solo a lui, e che Dio è un ovoidale non un punto. Quindi il profeta del dio-punto è un impostore. Anche lui crea una religione, quella del dio-uovo con tutto l'ambaradam.. e si fanno la guerra... su un foglio di carta.


E' questo il negativo di tutta la questione. Su cui insisto...
Inviato il: 7/2/2015 21:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5178
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/8/2011
Da Reggio Emilia
Messaggi: 766
Offline
Citazione:
Ma secondo me non hai chiara la questione. Mi sembra che tu non abbia riflettuto fino in fondo sulle implicazioni della visione relativista, parziale o assoluta che sia.


E a me pare che tu non abbia rifelttuto fino in fondo sulle implicazioni della visione assolutista.
Andiamo avanti all'infinito su questa cosa o pensi di fermarti prima o poi?

Citazione:
Guarda che sei tu che stai confondendo. Io non mi riferisco all'affermaione "tutto è relativo", ma al suo contenuto ed è proprio quel contenuto che è un paradosso in sé. Quell'affermazione dichiara che non c'è nessuna verità-realtà oggettiva perché tutto è subordinato dalla soggettività umana, ma allo stesso tempo crea una verità oggettiva, immutabile, eterna: se niente è vero in sé, concretamente (come Treccani dice della realtà), nemmeno questa verità può esserlo. Sembra che non conosci la storia del relativismo e le critiche che gli sono state portate:


Riprovo un ultima volta, dopo se vuoi capire cosa intendo c'è P. Watzlawick che ti spiega il concetto meglio di me, perchè ho esurito le mie poche risorse.

1) tutto è relativo --> verità 1 - verità 2 - verità 3 - verità 4 ecc...
2) L'affermazione "tutto è relativo" --> categoria per cui verità 1 verità 2 verità 3 verità 4 ecc.... sono degli elementi compresi.

Se tu metti nell'insieme 1) verità 1 verità 2 verità 3 verità 4 ecc... + "tutto è realtivo" entri nel paradosso logico.

Un altro esempio è quello classico del mentitore.
Quindi o li tieni separati o rischi il paradosso.

Questa è la spiegazione.


Citazione:
sul piano etico: se, come affermano i sostenitori del relativismo etico, vale il principio di equivalenza di ogni prescrizione morale, ciò non può non avere effetti esiziali sulla società; se infatti non esiste una Verità assoluta di riferimento in base a cui poter distinguere il bene dal male, allora tutto è lecito, affermazione che pretende di porsi a sua volta come una norma assoluta, a dispetto del presunto carattere "non prescrittivo" del relativismo.


Dunque avrei dei dubbi sulla seguente affermazione perentoria e assoluta fatta da non so chi.
In particolare si mette un nesso causale se-allora che non esite.
Se non esiste una verità assoluta in base a cui distinguere il bene dal male (come di fatto è e l'esperienza lo conferma) allora tutto e lecito (mica è vero, mai detto che tutto è lecito quindi per me non è una norma assoluta)

Mi pare che sia l'autore di questo commento a prescrivere cosa sia in realtà il relativismo e a darne un idea quanto mai personale, che però, come abbiamo visto assume un carattere assoluto.

Citazione:
Queste critiche potrebbero essere superate solo asserendo che «niente è assoluto e oggettivo, tranne questa stessa frase», ma allora bisognerebbe ammettere che non tutto è relativo, e c'è sempre qualcosa di assoluto da cui non si può prescindere. Agostino d'Ippona diceva in proposito che chi sostiene l'impossibilità di ogni certezza è destinato a contraddirsi, perché non volendo dà sempre per scontata una certezza, ossia la certezza che non vi sono certezze. Per quanti tentativi uno faccia, non si può mai negare del tutto l'esistenza di una verità assoluta, verità che si manifesta proprio nella scoperta della relatività del mondo delle apparenze.


Per tutto questo vale il discorso fatto in precedenza.
L'autore assume come criterio di dimostrazione della presunta impossibilità della posizione relativista proprio il paradosso, che come ho detto prima si risolve se e solo se si mantengono separati la categoria e gli elementi che fanno parte di quella categoria.

Citazione:
La parte software, cosa è (composizione) e chi lo crea


Chi lo crea non lo so. Ci sono delle ipotesi, ma non ho idea di quale sia quella più credibile, e di fatto non è il mio principale interesse in questo momento.

Che cosa è altrettanto. ci sono varie ipotesi ma anche qui non saprei proprio dire.

(parte prima)
Inviato il: 7/2/2015 20:36
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  invisibile
      invisibile
Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?
#5177
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
Offline
Ste_79

Allora non sei un realtivista "puro", per così dire.
Lo sei solo nel piano "astratto", "ideale" e direi spirituale.
Quindi questa tua frase non si applica al piano fisico: "...la verità in senso oggettivo non esiste, esistono solo verità soggettive..." perché secondo te non solo i vermi dell'equatore crepano al polo e nell'Etna, ma anche io.
Quindi riconosci l'esistenza di verità oggettive ma solo sul piano fisico.
E' corretto?

Citazione:

Ste_79 ha scritto:

Quindi ammetti che almeno una verità oggettiva, una realtà oggettiva, esiste: che tutto è relativo. Ne abbiamo già parlato di questa confutazione del relativismo: -Tutto è relativo -Questa è una affermazione di una Verità assoluta, quindi, se è vera, non tutto è relativo.

No, sei fuori strada. Ho messo l'occhiolino di proposito per anticiparti, non hai colto.
Non è una verità, è la mia verità, e il fatto che tu ne abbia un altra, dimostra a me proprio la relatività della mia asserzione.

Quando dici "tutto è relativo" Quindi anche la stessa affermazione non dimostri niente se non il paradosso in cui si può cadere quando si mischiano i livelli logici.

Se tu non tieni distinti il piano 1 --> contenuto --- dal piano 2 --> linguaggio cadi nel paradosso. Lo insegna Russel .

Quando tu affermi tutto è relativo, l'affermazione deve essere riferita soltanto al contenuto per essere logica. Se al contempo consideri anche l'affermazione come contenuto, costruisci un insieme per cui la categoria fa parte dell'insieme che essa dovrebbe delineare, generando il paradosso.

Guarda che sei tu che stai confondendo. Io non mi riferisco all'affermaione "tutto è relativo", ma al suo contenuto ed è proprio quel contenuto che è un paradosso in sé.

Quell'affermazione dichiara che non c'è nessuna verità-realtà oggettiva perché tutto è subordinato dalla soggettività umana, ma allo stesso tempo crea una verità oggettiva, immutabile, eterna: se niente è vero in sé, concretamente (come Treccani dice della realtà), nemmeno questa verità può esserlo.

Sembra che non conosci la storia del relativismo e le critiche che gli sono state portate:

Sul piano logico: i suoi critici sostengono che se, come affermano i relativisti, nessuna rappresentazione umana può aspirare al rango di "oggettività", allora neanche il relativismo stesso può aspirarvi; pertanto esso si contraddirebbe qualora pretenda di essere nel vero.

sul piano etico: se, come affermano i sostenitori del relativismo etico, vale il principio di equivalenza di ogni prescrizione morale, ciò non può non avere effetti esiziali sulla società; se infatti non esiste una Verità assoluta di riferimento in base a cui poter distinguere il bene dal male, allora tutto è lecito, affermazione che pretende di porsi a sua volta come una norma assoluta, a dispetto del presunto carattere "non prescrittivo" del relativismo.

Queste critiche potrebbero essere superate solo asserendo che «niente è assoluto e oggettivo, tranne questa stessa frase», ma allora bisognerebbe ammettere che non tutto è relativo, e c'è sempre qualcosa di assoluto da cui non si può prescindere. Agostino d'Ippona diceva in proposito che chi sostiene l'impossibilità di ogni certezza è destinato a contraddirsi, perché non volendo dà sempre per scontata una certezza, ossia la certezza che non vi sono certezze. Per quanti tentativi uno faccia, non si può mai negare del tutto l'esistenza di una verità assoluta, verità che si manifesta proprio nella scoperta della relatività del mondo delle apparenze.


Citazione:
Da quello che hai detto sembra che tu consideri mente e cervello la stessa cosa. Confermi?

Non proprio, più precisamente direi , usando una metafora tecnologica, che il cervello è l'hardware mentre la mente è il software.
In sostanza la mente gira in un hardware ma non è il frutto dell' hardware, in sostanza utilizza l'hardware per funzionare in questo mondo.

Per certi aspetti sembra essere simile alla mia idea, ma non ne sono sicuro...

La parte software, cosa è (composizione) e chi lo crea?

Citazione:
Quindi è una realtà oggettiva che i vermi dell'equatore non possono vivere nel ghiaccio e nella lava.

Nemmeno tu

Ma ancoraa una volta mi fai esempi al di fuori dell'argomento. Siamo sempre sul piano della realtà fisica, corporea, che mica la metto in discussione.
Quella è la realtà che ci arriva senza il filtro del pensiero astratto.
come la martellata e il dito in culo. A meno che non si voglia astrarre anche su questo, che come hai dimostrato tu stesso, si può fare.

Solo per sottolineare quello che dicevo sopra. Non tutto è relativo secondo te.

Ma secondo me non hai chiara la questione. Mi sembra che tu non abbia riflettuto fino in fondo sulle implicazioni della visione relativista, parziale o assoluta che sia.
Infatti dici:

Citazione:
A questo punto, se vuoi una prova mentale personale dell'esistenza di tutto ciò, della sua realtà, non puoi fare altro che "toccare il muro" e cioè indagare, studiare, verificare di persona. Io l'ho fatto e confermo tutto, ma così come tu non mi puoi dimostrare alla mia mente che un minuto fa hai pensato "magari ci provo quella cosa del dito nel culo..." così io non posso dimostrarti queste cose alla tua mente, perché è un mondo dove la mente razionale, non ha un accesso "diretto", non ha la capacità di ricevere informazioni direttamente, ma può solo riceverle da altre parti di noi (sensitività).

Sono d'accordo. anche questo porta un punto a favore della relatività.
Se io non conoscerò mai la medicina cinese, anche se esiste, per me non esiste. Anche se è vera, per me non esiste.

Questo non porta assolutamente niente a favore del relativismo, ma è solo un altro esempio della soggettività dell'esperienza mentale umana, che sappiamo essere relativa per l'osservatore, cosa che qui nessuno a mai negato.
Ma siccome sappiamo anche che tutti i vermi dell'equatore etc. questa soggettività (e relativismo conseguente) non è assoluta, perché possiamo ottenere delle conferme oggettive anche sul piano mentale-razionale-fisico.
Infatti basta che vai ad indagare e a confermare quelle cose sulla medicina cinese e le sue capacità, o fai l'esperimento con i vermi (io non sono disponibile, ho da fare ) ed ecco che anche tu conoscerai questa realtà oggettiva.

Quindi la realtà oggettiva esiste, ma tu non lo sai-non la conosci. (per riassumere).

Citazione:

Preciso che non è stato una volta e basta e non solo con il tramonto. La mia mente poteva essere in qualsiasi stato, non è quello il punto principale.
Il punto focale è che ti immergi nella natura ed hai con essa un rapporto armonioso in cui la tua mente si placa e ti concentri soltanto nella realtà sensoriale, o se preferisci corporea.
Senti, vedi tocchi odori ecc....

E da cosa lo deduci che non è quello il punto principale, o almeno una condizione essenziale per entrare in quegli stati dell'Essere?
Secondo tutti i mistici che ne hanno parlato nei millenni, e anche secondo me che l'ho confermato infinite volte, è proprio così, non è un caso che abbiamo parlato molto di Meditazione, Tai Chi eccetera.
Ma anche tu a mio avviso sospetti che è così, infatti scrivi che "la mente si placa".

Sei mai stato in uno di quegli stati dell'Essere senza la mente "placata"?

Altra cosa: che ne pensi della storia dell'omino-mente razionale che vive in una dimensione da cui è impossibile percepire la realtà di una dimensione superiore, ma che ha in sé "altro" che gli permetterebbe di esperire altre dimensioni? Ti sembra possibile che per noi sia questo il limite e il modo per superarlo?
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 7/2/2015 17:37
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<1...34353637383940...210>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Non puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA