Citazione:

E' il progresso: oggi [ - E - ], ieri: questo o magari quest'altro.

I bei tempi andati ...

L'oggetto del Post iniziale via via.... si è perso. Mi accingo a riprenderlo.
Analisi della sinistra? Per me tutte pagine in bianco senza uno stralcio di contenuto serio. Vale anche per la destra.La politica è uno strumento pericoloso
meditate!

Sul sito di Repubblica c'è un link che permette di mandare una domanda al premier Romano Prodi.
Io ne ho mandate tre:

Perchè l'indulto è stato esteso anche ai reati finanziari, contro il parere del popolo e solo per liberare 70 posti nelle carceri?

Perchè i tempi tecnici per far tornare 2000 soldati dall'Iraq sono di diversi mesi mentre per mandare 3000 soldati in Libano bastano due settimane?

Se dovesse capitare nuovamente che truppe Israeliane bombardino postazioni Onu, quali sono le regole d'ingaggio che il nostro contingente adopererà contro l'esercito Israeliano?

Sarà che son curioso!

LA GUERRA E' PACE

"Questi militari sono un esempio dell'Italia che funziona, si potrebbe dire che sono la vetrina del Paese. E' il Paese che deve mettersi all'altezza di questa vetrina.
Parlare con i militari è una scuola che andrebbe fatta. I politici, me compreso, prima di accingersi a parlare dovrebbero venire qui ad ascoltare dai militari. E' importante ascoltare come questi militari siano capaci di parlare di pace e di comprendere la situazione. Questo spiega come l'attività umanitaria sia intrecciata con la presenza militare, che è una presenza di pace"

George Bertinotti

Forse dovresti specificare che parla dei militari in libano, non di quelli che stanno in afghanistan.

Tra tutti i mali che potevano capitare ai libanesi, direi che gli e' andata bene, e sostanzialmente sono d'accordo con F.W.Bertinotti.
Ciao,
Stefano

Ancora una volta, alla "sinistra" tocca il lavoro "sporco" di richiamare l'attenzione della società circa il vuoto in cui la "politica" starebbe cadendo, "autosacrificando" la propria faccia.
Infatti, sebbene il D'Alema parli del SUO governo, appare chiaro che il limite tra "coalizione di partiti" ed istituzioni in genere è quanto mai labile.

E’ Massimo D’Alema, in una lunga intervista al Corriere della Sera a lanciare un “allarme” direttamente dal Palazzo, che si sente “assediato” dal costante venir meno del consenso, ma non sa come uscirne. O, forse, non lo vuole affatto. Perché ormai non sfugge più a nessuno dei suoi più acuti inquilini, che la “sfiducia” dei cittadini nei confronti della politica ha raggiunto livelli sconcertanti, che rendono sempre più debole in governo perché è “debole – sostiene D’Alema _ il messaggio al Paese”.

Leggiamo ancora:

Se Massimo D’Alema - notoriamente uno di quelli che (pur non mandandole a dire) pesa le parole che pronuncia – ha ritenuto opportuno rilasciare al Corriere dichiarazioni assai allarmate, un motivo deve esserci pure.

"E’ in atto una crisi della credibilità della politica che tornerà a travolgere il Paese con sentimenti come quelli che negli anni ’90 segnarono la fine della prima Repubblica».

«Se è vero che il governo non gode di altissima fiducia è anche vero che se si chiedesse alla gente se vuole il governo Berlusconi, la risposta sarebbe “no”. Alla scarsa fiducia verso di noi – prosegue D’Alema – non corrisponde una forte fiducia verso di lui. Per questo io non credo che il governo sia a rischio, perché non c’è un’alternativa»"

Ovviamente, come da copione ormai collaudato, l'ALTERNATIVA sarebbe questa o quella coalizione politica, da lì non si sfugge.

Insomma, solita propaganda allarmistica della politica funzionale a se stessa?
O, piuttosto, un mettere le mani avanti in previsione di quello che, si spera, sia una serie di segnali "astensionistici"?

Probabilmente si tratta solo di una coincidenza. Ma di certo colpisce che ieri, domenica 20 maggio, Corriere e Repubblica abbiano voluto dare tanto rilievo all’antipolitica che sta crescendo nel paese.

A prescindere dall'orientamento politico dei siti riportanti la notizia, sul contenuto in sè c'è veramente da riflettere...

Ormai son disperati, sono arrivati a livello di "fantascienza":

Maggiore trasparenza, più efficienza, costi più contenuti.

"Se la politica riuscisse a centrare questi obiettivi sarebbe probabilmente capace, come si ammette nel Palazzo, di ridurre la distanza che oggi la separa dai cittadini e di stemperare le critiche che oggi l'opinione pubblica destina alle istituzioni."

Non so...più leggo questo articolo e più mi convinco che dalla loro (presunta) crisi stiano cercando di tirare fuori qualche altra "novità"...

E sono arrivati anche ai decaloghi...

Ovviamente,
da votare anche quelli...