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  Chi è il vero nemico dell'Europa?

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  •  perspicace
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Chi è il vero nemico dell'Europa?
#1
Sono certo di non sapere
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In vista della prossima visita del presidente Putin in Italia riparte il nostro dibattito sui rapporti fra Russia ed Europa. Ed iniziamo subito con una lettera di Tommaso Micco di cui offriamo ampi stralci senza minimamente intaccare il suo ragionamento.

"Vorrei tornare nuovamente sull'argomento dei rapporti tra Russia ed Europa e su una possibile rinascita di quest'ultima, onde esporre ancor più precisamente alcuni miei punti di vista.

In un mio precedente intervento dicevo che mancano classi dirigenti europee preparate, lungimiranti e coraggiose, che capiscano che solo grazie alla Russia l'Europa potrà uscire fuori dal pantano in cui si trova.

Mancano classi dirigenti forti e in grado di fare scelte forti e coraggiose così come i tempi attuali e il nuovo contesto internazionale richiedono.

Manca una chiara e precisa volontà politica nel fare ciò.

Ora, la domanda che secondo me bisogna porsi è perchè manca questa volontà politica?

Chi è sostanzialmente contrario al rafforzamento dell'Europa, chi è contrario a far si che essa sia pienamente sovrana e che si unisca alla Russia?

Esiste qualcuno in grado di influenzare talmente la politica europea da portarla a fare anche ciò che è contrario agli interessi e al bene dei cittadini europei?

Chi sono quindi i veri nemici dell'Europa?

Sono gli Stati Uniti d'America, i soli che abbiano interesse a soggiogare l'Europa.

Questo molti lo sanno benissimo, ma pochissimo lo dicono. Anzi, i giornali, i mass media europei fanno di tutto per coprirlo.

Per fortuna comunque che esistono organi informativi come "La Voce della Russia" e pochi altri che forniscono un'informazione seria, obiettiva e non appiattita alla vulgata dominante.

Gli americani definiscono se stessi ancora come i "liberatori" dell'Europa dal giogo nazista (in realtà chi ha davvero sconfitto i nazisti sono stati i sovietici), ma sappiamo bene che con questa scusa vogliono solo essere i dominatori dell'Europa, così come ancora oggi con la scusa di andare a "liberare" altri popoli, non troppo "democratici" secondo il loro arbitrario giudizio, li vanno a bombardare e a sottomettere.

Purtroppo l'attuale Unione Europea è uno strumento nelle mani degli americani, così come la Nato, Fmi e altre istituzioni internazionali. Una delle prove della subalternità europea sta nel fatto che tutto ciò che viene detto e fatto da Oltreoceano non viene mai contestato.

Prendiamo il caso Snowden, ad esempio. Viene fuori che la Cia spia tutto e tutti e l'Europa che fa, che dice? Niente. Come se fosse tutto normale.

E il trattato di libero commercio che si vuole instaurare tra Usa e UE, da alcuni definito la Nato economica? Addirittura appoggio incondizionato e a priori da parte dei dirigenti europei a questo trattato che sarà la cosiddetta macina al collo per il Vecchio Continente, che lo farà affondare definitivamente, altro che ripresa economica di cui parlano.

Altro esempio, ma questa volta relativamente all'Italia, il caso degli F35, velivoli difettosi, costosi, e che non ci servono affatto, ma così vuole Washington....

Addirittura il governo italiano dice che gli F35 si prenderanno e basta, anche bypassando il Parlamento!

Ci troviamo oggi in un periodo storico favorevole, che vede finalmente il declino degli Usa e il rafforzamento della Russia.

Oggi la Russia fa sentire forte e chiara la sua voce nel mondo, essa svolge l'importante ruolo di difensore del diritto internazionale. Essa vuole cooperare con l'Europa alla quale non chiede altro se non di avere un pò di coraggio nel fare delle scelte di campo, geopolitiche, ben precise.

Basta atlantismo, l'Europa guardi invece ad est, alla Russia, sua naturale alleata, anzi sua naturale continuazione. Unendo le due grandi tradizioni politico- culturali russe ed europee il mondo negli anni futuri sarà un posto migliore.”

Tommaso Micco e’ un professore di liceo, al pari di Alfonso Piscitelli che in sintonia con il suo collega sta addirittura promuovendo la nascita di una associazione Eu-Rus in cui la classicita’ del titolo e’ qualcosa di piu’ di un richiamo professionale.

Ecco cosa ci ha scritto domenica scorsa.

Come molti italiani, penso che l’Europa possa essere grande solo se essa viene allargata alla Russia. Non solo perché la Russia ha il petrolio e le bombe atomiche, ma soprattutto perché in Russia si conservano valori che nelle nostre società occidentali si sono persi.

Per tale ragione ho deciso di lanciare l’idea di una associazione (“Eu-Rus”) per promuovere la fratellanza tra i nostri popoli: in fondo siamo europei, cristiani per religione o cultura, figli della comune civiltà greco-romana.

La storia è un argomento appassionante: io insegno storia e filosofia in un liceo classico (oltre ad avere una rubrica su RAI Radio Uno), cerco di testimoniare le nostre comune radici ed anche di sostenere le ragioni di quello che mi appare il più importante leader europeo dei nostri tempi: Vladimir Putin.

Per promuovere l’immagine della Russia in Europa, Alfonso Piscitelli ha lanciato il progetto Eu-Rus cosi’ spiegando questo titolo.

“La “Eu” di Eu-Rus contiene le stesse lettere della sigla UE (Unione Europea) sia pur in un ordine diverso ed evoca anche la radice greca “eu” che nella lingua di coloro che per primi pensarono l’Eu-r-opa significa “bene” (come nelle parole composte “eudemonia”, “euritmia”, “euforia”, “eucaristia” e – si spera di no – “eutanasia”).

L’intenzione è quella di realizzare con gli amici che sono interessati un network di intellettuali motivati dall’ideale della integrazione Europa – Russia.

Ma per saperne di piu’ bisognera pazientare qualche giorno...

Chi e' il vero nemico dell'Europa?
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 14/11/2013 22:03
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
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Ho aperto questo 3D per dare spazio ad un dibattito si vitale importanza per tutti i popoli che vogliono la pace e la prosperità.

Buona discussione
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Inviato il: 14/11/2013 22:06
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  •  Red_Knight
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Citazione:
ma soprattutto perché in Russia si conservano valori che nelle nostre società occidentali si sono persi.


Pestare i froci?
Inviato il: 15/11/2013 1:29
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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Non è l'angoscia in me a essere angosciante ma l'angoscia in sè da quando in quei corridoi l'unica parola che gira è: stabilità alla fiducia.
La loro è fra di loro.
Stop:
Start: poi, al momento non si come o quando, da questa fiducia dovrebbe scaturire un diverso! tipo di economia fondato sull'assurdità di un progetto che non si è potuto pianificare in precedenza in quanto...chi lo sà.
Play: Una volta il commercio univa i popoli ora si vorrebbe che i popoli unissero il commercio: suona proprio strano questo mio scambio.

Ps non ho letto l'argomento del thread...lo leggerò più tardi e magari dalla lettura salterà fuori il mo essere "razzista" non verso la razza ma verso i popoli. Allucinante me.
Inviato il: 15/11/2013 3:28
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  •  perspicace
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#5
Sono certo di non sapere
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Gli F35 in Italia servono per aggirare il Nuovo Start?

Due giuristi e uno scienziato, impegnati nel movimento per il disarmo, avanzano una chiave di lettura molto interessante sulla decisione degli Stati Uniti di imporre il programma di acquisto e di operatività degli F 35: aggirare le limitazioni del trattato strategico sulle armi nucleari.

In questi giorni assistiamo a un nuovo conflitto tra i poteri dello stato, tempo fa si é trattato di far distruggere intercettazioni relative all'indagine sulle trattative stato/mafia, oggi di porre l'acquisto degli F35 al riparo dai rischi di una discussione parlamentare. Ma se è chiaro perché si vuole sottrarre al dibattito parlamentare la questione degli F35, non é affatto chiaro perché gli Usa ci tengano tanto a vendere gli F35 all'Italia, e meno ancora perché l'Italia ci tenga tanto ad acquistarli.

La semplice questione economica non può, a nostro giudizio, spiegare la fortissima pressione degli Usa sull’alleato più ubbidiente per “vendere” questo aereo. Non risulta, infatti, un’analoga pressione sul Canada quando ha rinunciato all’acquisto. Ci viene in mente che potrebbe esserci una ragione molto più sottile, e più grave, legata alla presenza delle 60-80 testate nucleari tattiche B61-3 e B61-4 schierate sul nostro territorio (quasi la metà di quelle che rimangono in Europa): e che potrebbe spiegare anche il costoso programma (circa $ 11 miliardi) per trasformarle nella nuova B61-12, equipaggiata con un sistema di guida e molto più precisa. Il motivo potrebbe essere legato ad aggirare il limite imposto per l’anno 2017 dal Nuovo Start di 1.550 testate strategiche operative schierate, e di 700 vettori (missili, sommergibili e bombardieri), oltre 100 di riserva, per parte.

Quando Obama il 19 giugno ha fatto il bel gesto di proporre il taglio di un terzo di questo tetto barava pesantemente! Infatti dall’inizio di aprile gli Usa non hanno ridotto il numero di testate strategiche operative, che è fermo a 1.650 (contro 1.480 della Russia) e 792 vettori (contro 492 di Mosca). Ma è essenziale sottolineare anche che questo conteggio non comprende le circa 180 testate tattiche schierate in Europa che, non essendo considerate testate strategiche (anche se dal territorio europeo possono colpire il territorio russo), non sono conteggiate dal Trattato Start di Riduzione delle Armi Strategiche (Mosca ha un numero molto superiore di testate tattiche, non noto con precisione, giustificate come compensazione della superiorità di armamenti convenzionali della Nato).

Proprio qui potrebbe risiedere l’ulteriore sottile trucco e la spinta per l’acquisto degli F35 in Italia: come utilizzare infatti le nuove testate B61-12? Che, dato non marginale, avranno potenza esplosiva intermedia tra le testate tattiche e quelle strategiche. In primo luogo il cacciabombardiere Tornado in dotazione all’aereonautica italiana non è in grado di trasportare la nuova B61-12; e l’Eurofighter non sarebbe progettato per avere una capacità nucleare. L’F35 ha subito adattamenti proprio per trasportare due testate B61-12. Il che già la dice lunga sulle velleità nucleari del nostro paese e sul suo status di potenza nucleare, in violazione del Trattato di Non Proliferazione. Si osservi che la Germania (che si è pronunciata per la rimozione delle testate nucleari dal suo territorio, mentre nessun governo italiano ne ha mai riconosciuto l’esistenza!) avrebbe deciso di mantenere i vecchi Tornado fino al 2020, e di non sostituirli con aerei con capacità nucleare, ma con l’Eurofighter.

In secondo luogo, gli F35 con capacità nucleare che l’Italia acquisirebbe non sarebbero vettori statunitensi, e pertanto non rientrerebbero nel limite di 700 vettori strategici consentiti agli Usa per il 2017: questo aggirerebbe il Nuovo Start, poiché è evidente chi comanderebbe l’eventuale ricorso a questi vettori e alle testate nucleari.

Infine va ricordato che l’F35 è dotato di capacità stealth, cioè di sfuggire ai radar. Quando gli Usa puntano così pesantemente sulle difese antimissile, che tanto allarmano Mosca, un cacciabombardiere d’attacco in profondità capace di sfuggire ai radar costituisce un notevole fattore di superiorità. Altro che “strumenti di pace” come vaneggia il ministro Mauro! [...]
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Inviato il: 16/11/2013 21:18
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  •  Merio
      Merio
Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#6
Sono certo di non sapere
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Molto interessante...
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
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Inviato il: 17/11/2013 0:00
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  •  ivan
      ivan
Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#7
Sono certo di non sapere
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You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

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Inviato il: 17/11/2013 8:38
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  •  perspicace
      perspicace
Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#8
Sono certo di non sapere
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"In Italia 90 bombe atomiche Usa"

[...] Sul suo territorio ci sono infatti novanta bombe atomiche americane. E questo anche se l’Italia ha sottoscritto i trattati internazionali di non proliferazione, anche se la legislazione italiana lo vieta espressamente con la legge 185 del 9 luglio 1990, e anche se c’è stata la dichiarazione italiana di non far parte del «club atomico» con tutti gli obblighi internazionali che ne derivano. Tutto questo è emerso dallo studio «Us nuclear weapons in Europa» dell’analista statunitense Hans Kristensen del Natural Resources Defence Council di Washington.

Secondo il rapporto nelle basi americane in Europa ci sono ben 481 bombe nucleari, dislocate in Germania, Gran Bretagna, Italia, Belgio, Olanda e Turchia. In Italia ve ne sono 50 nella base di Aviano e altre 40 in quella di Ghedi, in provincia di Brescia. Tra Italia e Stati Uniti esiste un accordo segreto per la difesa nucleare, rinnovato dopo il 2001. William Arkin, un esperto dell’associazione degli scienziati nucleari, ne ha rivelato recentemente il nome in codice: Stone Ax (Ascia di Pietra). Le bombe nucleari in Italia sono di tre modelli: B 61 -3, B 61 - 4 e B61 - 10. Il primo ha una potenza massima di 107 kiloton, dieci volte superiore all’atomica di Hiroshima; [...]
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Inviato il: 17/11/2013 10:53
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  •  perspicace
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#9
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da ivan il 17/11/2013 8:38:54

Si vis pacem, para bellum.


La tua citazione risale a quando le guerre si combattevano con onore a fil di spada.

481 bombe atomiche non servono ad un cazzo di pace, servono a minacciare di sterminio intere popolazioni al solo scopo di mantenere la propria egemonia sul globo.

Così come gli F35 servono solo a fare il lavoro sporco per gli Statunitensi insieme alle 90 bombe atomiche americane sul nostro territorio.
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Inviato il: 17/11/2013 11:00
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#10
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perspicace ha scritto:
481 bombe atomiche non servono ad un cazzo di pace, servono a minacciare di sterminio intere popolazioni al solo scopo di mantenere la propria egemonia sul globo.

Così come gli F35 servono solo a fare il lavoro sporco per gli Statunitensi insieme alle 90 bombe atomiche americane sul nostro territorio.


Già, meglio i russi che le bombe atomiche non le hanno.

E neanche i bombardieri stealth.

/facepalm
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#11
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I Russi non costringono l'Italia a infrangere le sue stesse regole in accordo con la non proliferazione nucleare, i Russi stanno riducendo i loro arsenali come lo START prevede mentre gli USA lo stanno ingannando usando la colonia Italia.

In italia ci sono 90 bombe atomiche statunitensi la metà di tutti gli ardigni atomici americani in tutto il territorio europeo cioè tra le colonie statunitensi noi siamo la più servile.

I Russi a dispetto degli americani non si stanno stracciando le vesti perché l'Iran sente il bisogno di innovare la sua produzione energetica.

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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#12
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ivan ha scritto:
Si vis pacem, para bellum.


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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#13
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Calvero ha scritto:

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Chuang Tzu
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#14
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Iniziativa all’ONU per abolizione armi nucleari: perché l’Italia non dice nulla?

La Nuova Zelanda rilancia alle Nazioni Unite la cosiddetta “Iniziativa Umanitaria” per chiedere la messa al bando delle armi nucleari. Le realtà della società civile impegnate per un disarmo nucleare hanno scritto al Governo chiedendo che anche l’Italia sostegna questo percorso. In una lettera al Ministro Emma Bonino e al ViceMinistro Lapo Pistelli mostrata la necessità di un chiaro segnale in tal senso.

Oggi a New York, a conclusione di una settimana di discussioni in seno al Primo Comitato dell’Assemblea Generale ONU, la Nuova Zelanda presenta un nuovo documento di “Iniziativa Umanitaria” sul disarmo nucleare. Di cosa si tratta? Della quarta di una serie di dichiarazioni congiunte sulla dimensione umanitaria del disarmo nucleare che, a partire dal 2012, diversi paesi hanno lanciato in sede internazionale dietro stimolo iniziale della Croce Rossa. Dopo Svizzera e Sud Africa è ora il turno del paese oceanico nel rilanciare un’iniziativa che vuole sottolineare la preoccupazione per le gravissime conseguenze umanitarie derivanti anche dalla sola esistenza di ordigni nucleari.

"La permanenza di 19.000 testate nucleari ancora in possesso di nove paesi, ma concentrate al 90% negli arsenali statunitensi e russi, continua a rappresentare una minaccia per l'intera umanità, che non ha ancora trovato nei due grandi trattati TNP e CTBT una risposta adeguata e risolutiva alla sfida atomica – sottolinea Maurizio Simoncelli, Vicepresidente di Archivio Disarmo e partner della campagna internazionale ICAN - Finché alcuni paesi continueranno ad avere tali armi, anche altri potranno aspirare ad averle e la potenziale proliferazione nucleare perdurerà a rendere più insicuro il nostro mondo". Purtroppo alcuni segnali recenti dimostrano la volontà di alcune nazioni di continuare a voler scherzare con il fuoco atomico.

Per la presentazione di questo documento ufficiale, che ha già ricevuto il sostegno prima della propria diffusione di 103 Paesi del mondo, il consesso delle Nazioni Unite non è casuale, a riguardo: “Impedire che potesse avvenire una nuova catastrofe umanitaria dopo Hiroshima e Nagasaki è stato fin dall'inizio un impegno della neonata ONU: la prima risoluzione del gennaio 1946 esprimeva già tutta la preoccupazione della Comunità internazionale sull'uso delle armi nucleari” sottolinea Lisa Clark di Beati i costruttori di Pace e del direttivo internazionale dell’International Peace Bureau (Premio Nobel per la Pace 1910).

Ed è con questa considerazione in mente che la società civile italiana legata al tema del disarmo nucleare ha deciso di muoversi chiedendo ufficialmente anche al Governo italiano di esprimersi a favore dell’iniziativa Neozelandese. Una posizione positiva verso l’Iniziativa Umanitaria purtroppo mai tenuta dal nostro Paese negli ultimi due anni. Negli scorsi giorni, su stimolo della Rete Italiana per il Disarmo partner della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), è stata quindi inviata una missiva in tal senso al Ministro degli Esteri on. Emma Bonino e al ViceMinistro (con delega alle questioni Onu) on. Lapo Pistelli.

Nella lettera – sottoscritta anche da Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione Della Guerra Nucleare, Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, PeaceLink, World Foundation for Peace – si è voluto sottolineare come “L'Italia ha una lunga tradizione di sostegno e promozione di iniziative multilaterali a favore del disarmo” e che quindi il nostro Governo dovrebbe sottolineare preoccupazione per le gravi conseguenze degli ordigni nucleari “affermando, in sintonia con le aspettative della stragrande maggioranza degli italiani, che si impegnerà per garantire che tali armi non vengano mai più usate”.

Le organizzazioni che hanno cercato di rilanciare anche in Italia questa iniziativa, a sostegno delle azioni condivise con la mobilitazione internazionale ICAN, si aspettano ora una concreta risposta da parte delle nostre autorità governative. Ed è significativo come sia proprio stata la società civile (sia con la proposta di Iniziativa Umanitaria sia con tutte le campagne al momento attive) a cercare una via alternativa per uscire dallo stallo della Conferenza sul disarmo di Ginevra.

“E’ un segno di speranza vedere oggi che ben 103 Paesi (un record!) siano disponibili a sottoscrivere un testo chiaro come quello presentato dalla Nuova Zelanda – commenta Francesco Vignarca coordinatore di Rete Disarmo – e noi pensiamo davvero che, attualmente, la cosiddetta Iniziativa Umanitaria sia in grado di offrire prospettive eccellenti per il superamento degli ostacoli che ancora impediscono all'umanità di decretare finalmente la messa al bando delle armi nucleari”.

Peccato solo che, al momento, in tale elenco di paesi sostenitori non compaia l’Italia, come sarebbe invece giusto ed opportuno.
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Inviato il: 17/11/2013 13:30
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#15
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Nuovo rapporto della Campagna internazionale per l'abolizione delle armi nucleari (ICAN) svela i finanziamenti globali ai produttori di armi nucleari

BNP Paribas e Deutsche Bank (già ai vertici del supporto all’export militare italiano) tra i gruppi europei più attivi nel finanziare l’industria degli armamenti nucleari. Coinvolte anche due banche italiane. Finmeccanica è uscita dal settore nel 2012.

Due gruppi bancari ampiamente operativi in Italia figurano nella lista degli istituti di credito che sono maggiormente attivi nel finanziamento all’industria degli armamenti nucleari: si tratta del gruppo francese BNP Paribas e della tedesca Deutsche Bank che con le statunitensi Bank of America, BlackRock e JP Morgan Chase e la giapponesi Mitsubishi UFJ Financial e la britannica Royal Bank of Scotland formano il gruppo delle realtà finanziare “most heavily involved” (più pesantemente coinvolte) nel sostegno ai produttori di armi nucleari. Lo circostanzia a pagina 5 il Rapporto “Don’t Bank on the bomb” diffuso oggi a livello mondiale dalla campagna ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) di cui Rete Italiana per il Disarmo è partner italiano.

La ricerca è stata sviluppata da IKV Pax Christi Olanda e Profundo per la coalizione internazionale ed è l’unico lavoro di questo tipo, capace di dettagliare come 298 istituzioni finanziarie pubbliche e private continuino ad investire circa 314 miliardi di dollari a vantaggio di 27 compagnie ed industrie internazionali coinvolte nella produzione, manutenzione e modernizzazione delle armi nucleari.

Queste banche ed istituti di credito sono inseriti nella “Hall of shame” con provenienze principali da Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera ma anche con importanti nomi Indiani, Giapponesi e Tedeschi. Tutti attori coinvolti direttamente (con vari strumenti finanziari) nel sostegno alle aziende attive nel settore delle armi nucleari.

Tra le aziende che erano coinvolte nella produzione di armamenti nucleari e loro vettori il precedente rapporto di ICAN (2012) citava anche Finmeccanica, la compagnia italiana di cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) è il maggiore azionista (detiene il 32,45% delle azioni). A seguito di quella pubblicazione, nell’Agosto 2012, Finmeccanica ha però annunciato in una lettera di “non essere coinvolta nella produzione di armi nucleari”. Ricerche indipendenti degli autori del report hanno confermato la scadenza dei contratti relativi ad armi nucleari, da parte del colosso militare italiano, proprio nel 2012. Ciò ha portato all’esclusione dalla lista, ma con l’impegno di un continuo monitoraggio e la ricerca di conferme da parte dell’azienda, per non dover giungere in futuro a inserire nuovamente Finmeccanica nella lista di produttori/sviluppatori di armamento nucleare.

Questa scelta ha ovviamente inciso sulla presenza nel rapporto di istituti di credito del nostro Paese. Nella precedente edizione, infatti, venivano elencate 13 banche italiane o aventi sedi principali in Italia che contribuivano al finanziamento di aziende produttrici di armamenti nucleari. Esendo stata esclusa Finmeccanica, solo due figurano nel nuovo rapporto: si tratta di Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Intesa Sanpaolo con prestiti o finanziamenti a Bechtel, Boeing, EADS, Fluor, Honeywell International, Northrop Grumman e Thales) per un valore complessivo di 819 milioni di dollari ed UniCredit, con prestiti finanziamenti a EADS, Honeywell International, Northrop Grumman, Thales e ThyssenKrupp) per un valore complessivo di 1,43 miliardi di dollari.

L’unica altra banca italiana citata nel rapporto è Banca Etica, ma per una buona notizia. L’istituto di credito popolare è infatti inserito – insieme ad altri 11 - nella “Hall of fame” delle banche che hanno adottato, implementato e pubblicato una “policy” in grado di prevenire in maniera completa e complessiva qualsiasi coinvolgimento finanziario con compagnie che producano armi nucleari.

Tra le banche estere ampiamente operative nel nostro paese, il rapporto segnala - come già detto - il gruppo francese BNP Paribas (che svolge servizi o offre prestiti e finanziamenti a 20 ditte internazionali produttrici di armamenti nucleari) per un valore complessivo di oltre 5,36 miliardi di dollari; e la tedesca Deutsche Bank (che svolge servizi o offre prestiti e finanziamenti ad una decina di ditte produttrici di sistemi nucleari) per oltre 4,76 miliardi di dollari.

"Proprio questi due gruppi bancari - commenta Giorgio Beretta, coordinatore della Campagna di pressione alle 'banche armate' - sono anche i più attivi nelle operazioni di sostegno all'export di sistemi militari convenzionali dal nostro paese. Nonostante le reiterate richieste della nostra campagna, questi due gruppi non si sono ancora dotati di direttive rigorose e di rapporti trasparenti circa tutta la loro attività di finanziamento e servizi all'industria bellica".

Tra i principali gruppi bancari europei che offrono prestiti o finanziamenti alle ditte internazionali produttrici di sistemi nucleari, il rapporto segnala anche le britanniche Royal Bank of Scotland (oltre 5,6 miliardi di dollari), HSBC (4 miliardi), Barclays (3,4 miliardi), i gruppi francesi Crédit Agricole (4,5 miliardi), AXA (3,6 miliardi) e Société Générale (3,3 miliardi), la svizzera UBS (3,3 milairdi) e la tedesca Commerzbank (2,4 miliardi).

“I clienti di queste banche dovrebbero rendere chiaro ai propri istituti di credito che non vogliono assolutamente che i propri risparmi siano utilizzati per finanziare l’industria militare nucleare” – commenta Daniela Varano, del coordinamento internazionale di ICAN. “E’ importante e urgente, quindi, che i correntisti scrivano a queste banche per chiedere direttive che escludano il finanziamento alle industrie produttrici di armi nucleari e affinché gli istituti di credito rendano trasparente la propria partecipazione e i servizi che offrono alle aziende che producono sistemi sia civili che militari” – conclude Varano.

Diversamente dalle armi Chimiche e Biologiche, quelle nucleari sono gli unici armamenti di distruzione di massa non ancora messi al bando dal diritto internazionale nonostante sia chiaro ed accettato da tutti che per loro stessa natura operino uccisioni indiscriminate. Lo stesso Presidente degli Stati Uniti (il maggiore possessore di armi nucleari) Barack Obama ha affermato quest’anno che “finché esisteranno armi nucleari, non saremo completamente sicuri”.

E’ per questo che Rete Italiana per il Disarmo chiede al Governo Italiano di sostenere le iniziative internazionali per la messa al bando delle armi nucleari, come l’Iniziativa Umanitaria che andrà a breve in discussione alle Nazioni Unite.

L’idea è stata avanzata l’anno scorso dalla Croce Rossa Internazionale e portata avanti principalmente da Norvegia e Sudafrica: “L’intenzione – spiega Lisa Clark dei Beati i Costruttori di Pace – è convincere i Paesi riluttanti per fedeltà atlantista a sostenere il disarmo nucleare non più per motivazioni ‘ideologiche’ di stampo pacifista, ma su basi pragmatiche di carattere eminentemente umanitario: le armi nucleari vanno bandite semplicemente perché, se venissero usate, gli Stati non potrebbero far fronte alla catastrofe umanitaria che ne seguirebbe”.

Note:
Il sito internet della campagna internazionale è www.icanw.org
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Inviato il: 17/11/2013 13:45
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#16
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perspicace ha scritto:
da ivan il 17/11/2013 8:38:54

Si vis pacem, para bellum.


La tua citazione risale a quando le guerre si combattevano con onore a fil di spada.



E' una citazione antica ma è sempre valida.

Le guerre antiche combattute con onore a fil di spada ... ma quando mai.


Citazione:

481 bombe atomiche non servono ad un cazzo di pace,



Si chiama deterrente nucleare, si puo' essere d'accordo o meno con questa linea politica , ma intanto c'è.


Citazione:

servono a minacciare di sterminio intere popolazioni al solo scopo di mantenere la propria egemonia sul globo.


Anche la spada aveva lo stesso scopo.

Citazione:

Così come gli F35 servono solo a fare il lavoro sporco per gli Statunitensi insieme alle 90 bombe atomiche americane sul nostro territorio.


La guerra e' sempre una cosa sporca e proprio perché è sporca bisogna essere preparati alla guerra.

Quanto alle basi yankee il fatto è semplice: le guerre magari ogni tanto si perdono e quando si perdono bisogna pur pagare qualche pegno.
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Inviato il: 17/11/2013 18:12
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#17
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invisibile ha scritto:
Citazione:

Calvero ha scritto:

Si vis Ivan, para culo.



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Inviato il: 17/11/2013 18:13
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#18
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Ivan, 481 bombe atomiche non sono un deterrente.

1 o 2 o 3 forse, non 90, non 481.

481 è seguire le manie di un folle guerrafondaio.
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#19
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Certo, certo.

Nei paesi a controllo Russo non ci sono armi atomiche, loro sono i buoni.

Se l'analisi è questa, allora è chiaro che uno non vede l'europa dei banchieri e crede che l'unica Unione Europea possibile sia questa, basata sulla corruzione.
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#20
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Sertes ha scritto:
Nei paesi a controllo Russo non ci sono armi atomiche, loro sono i buoni..

Se non avessero quelle...
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 18/11/2013 9:16
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#21
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Citazione:

DrHouse ha scritto:
Se non avessero quelle...


...non saremmo stati sull'orlo della guerra mondiale nucleare durante la crisi di Cuba.

Ora forse le parti sono invertite, forse, con la siria c'è stato un bello stand-off ma niente di paragonabile all'imporre una linea marittima che se superata avrebbe causato la guerra nucleare.
L'analisi non può gettare una mano di bianco su tutto quello che è successo prima e fingere che ci siano solo due scelte, perchè l'altra scelta è ugualmente ributtante.
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Inviato il: 18/11/2013 9:23
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#22
Dubito ormai di tutto
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Sertes ha scritto:
Citazione:

DrHouse ha scritto:
Se non avessero quelle...


...non saremmo stati sull'orlo della guerra mondiale nucleare durante la crisi di Cuba.

Giusto. Non saremmo stati sull'orlo, ci saremmo finiti dentro.
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Inviato il: 18/11/2013 9:26
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#23
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@Sertes

Ti stai nutrendo di un illusione confezionata ad arte, sono stati gli Stati Uniti d'America ad utilizzare ben due volte su una popolazione inerte e innocente la bomba atomica non la Russia.

E un po come per il risorgimento, per 150 anni i dominanti ci hanno raccontato una storia diversa.

Ma giudica un attimo i FATTI senza la retorica che ci è stata confezionata.

Chi ha iniziato a buttare bombe atomiche su popolazioni civili?

Quindi chi si sta difendendo da una minaccia nucleare e chi è una minaccia nucleare?

Se fossero stati i Russi a uccidere milioni di persone innocenti con la bomba atomica allora il mondo dovrebbe temere un loro attacco su una popolazione inerme e tu avresti ragione, invece sono stati gli USA a sterminare due città zeppe di innocenti senza fare distinzione alcuna fra donne incinte, bambini, anziani, civili o militari.

Condividiamo questo patrimonio storico comune o tu conosci una storia diversa?

I fatti dicono che i pazzi guerrafondai che sganciano bombe atomiche su innocenti sono gli statunitensi non i Russi.
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Inviato il: 18/11/2013 10:20
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#24
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Citazione:

perspicace ha scritto:
@Sertes

Ti stai nutrendo di un illusione confezionata ad arte, sono stati gli Stati Uniti d'America ad utilizzare ben due volte su una popolazione inerte e innocente la bomba atomica non la Russia.

Già.
Chissà perché lo hanno fatto con i giapponesi e non con i russi. Mistero.
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Inviato il: 18/11/2013 10:31
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#25
Ho qualche dubbio
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Chissà perché lo hanno fatto con i giapponesi e non con i russi. Mistero.


Perchè all'epoca erano ancora alleati.
Inviato il: 18/11/2013 10:56
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#26
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Sertes ha scritto:

Se non avessero quelle...

...non saremmo stati sull'orlo della guerra mondiale nucleare durante la crisi di Cuba.


O chissà, magari è proprio grazie alle armi nucleari che americani e sovietici sono riusciti a convivere per quasi 50 anni...
Inviato il: 18/11/2013 11:03
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#27
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Perché dopo Hiroshima e Nagasaki la comunità internazionale tutta ha compreso che utilizzare un arma simile ti qualifica automaticamente come "Satana in persona".

Se lo avessero rifatto ora sarebbe chiaro a tutti chi è il cattivo e non avrebbero potuto fare "guerre di pace preventive" alla via delle Seta così da tagliare il ponte naturale che unisce i nostri popoli.

Ma invocazione allo strawman (Satana in persona) che era innegabile, quella l'hanno accettata è usata (Saddam vuole distruggere il mondo...lui cattivo ha e vuole usare armi di distruzione di massa) e non una sola volta.
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Inviato il: 18/11/2013 11:07
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#28
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Citazione:

perspicace ha scritto:
@Sertes

Ti stai nutrendo di un illusione confezionata ad arte, sono stati gli Stati Uniti d'America ad utilizzare ben due volte su una popolazione inerte e innocente la bomba atomica non la Russia.


Per chiudere la guerra mondiale scatenata da Nazisti e... quale altra nazione ha invaso la Polonia nel 39, scusa??

Puoi provare quanto vuoi, nel dopoguerra tutte le nazioni hanno fatto le loro infamie allo stesso modo. Gli italiani usavano le armi chimiche sulle tribu africane.

La Russia ti appare meno negativa degli Stati Uniti solo perchè non ci sei mai stato sotto il giogo russo.
Lo sai che a Berlino città ci sono ancora oggi i rifugi anti-atomici? Come mai se le nucleari Russe sono buone? Mistero!

Citazione:
Ma giudica un attimo i FATTI senza la retorica che ci è stata confezionata.


Ecco bravo, provaci anche tu, che mi sembra non stia facendo un granchè a proposito.

Citazione:
Chi ha iniziato a buttare bombe atomiche su popolazioni civili?


Chi ha iniziato la Total War? I giapponesi.

Tu sai che cosa significa total war? Ovviamente no.

Studia, prima di emettere sentenze.

Citazione:
Se fossero stati i Russi a uccidere milioni di persone innocenti con la bomba atomica allora il mondo dovrebbe temere un loro attacco su una popolazione inerme e tu avresti ragione, invece sono stati gli USA a sterminare due città zeppe di innocenti senza fare distinzione alcuna fra donne incinte, bambini, anziani, civili o militari.


Uccidere milioni di persone con le armi nucleari o con le armi convenzionali o addirittura affamandole è la stessa cosa.
Sono sempre poveracci che muoiono per gli interessi nazionali o sovranazionali.

Puoi citarmi anche tutte le nefandezze degli stati uniti da 500 anni a questa parte, questo non migliora la posizione russa nemmeno di un millimetro.

Sono altre le strade che buttarsi dal servilismo per una superpotenza, al servilismo dell'altra superpotenza, all'accettare bovinamente la massoneria bancaria europea.

ci sono altre strade oltre quelle facili che ti hanno disegnato apposta

PS: se proprio devi attaccare l'operato statunitense durante la seconda guerra mondiale cita il bombardamento a tappeto di dresda, che è stato totalmente ingiustificato.

Invece che ripetere a pappagallo la propaganda che ti hanno confezionato apposta
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Inviato il: 18/11/2013 11:13
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#29
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perspicace ha scritto:
Perché dopo Hiroshima e Nagasaki la comunità internazionale tutta ha compreso che utilizzare un arma simile ti qualifica automaticamente come "Satana in persona".

Se lo avessero rifatto ora sarebbe chiaro a tutti chi è il cattivo e non avrebbero potuto fare "guerre di pace preventive" alla via delle Seta così da tagliare il ponte naturale che unisce i nostri popoli.

Ma invocazione allo strawman (Satana in persona) che era innegabile, quella l'hanno accettata è usata (Saddam vuole distruggere il mondo...lui cattivo ha e vuole usare armi di distruzione di massa) e non una sola volta.

No, perché i russi avevano anch'essi la bomba atomica e l'hanno usata come deterrente. Ecco perché ci siamo risparmiati per 50 anni una guerra nucleare. La comunità internazionale non ha mai contato un cazzo, per dirla alla Cuccia, i voti in Consiglio di sicurezza non si contano, si pesano. C'è chi ha qualcosa da mettere sul tavolo dei negoziati e chi no. E chi non ha nulla da mettere, di solito, non decide nulla.

Non si cambiano le regole del gioco senza cambiare tutti i giocatori. Finché continuerà a prevalere la cultura del dominio (come è sempre successo nella storia fino a oggi, chiariamolo subito), l'unica strada per difendersi è usare il deterrente. E chi, come l'Italia, non ha la capacità o le palle per rendersi autonomo in tal senso, può solo accettare un padrone e smetterla di abbaiare. Che tanto il massimo che possiamo sperare è di cambiare padrone.
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#30
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@Sertes

Certo che ci sono altre strade la prima e il disarmo nucleare mondiale partendo dall'Italia-Europa e salendo su verso le altre super potenze.

Certo che esistono molti modi per uccidere in maniera spietata e indiscriminata (l'embargo totale ad esempio) ma non si può negare la "natura criminogena delle armi di distruzione di massa" e non si può non disprezzare chi ne possiede 90 o 60.

Per cui se qualcuno deve fare il primo passo verso il disarmo nucleare perché non può essere proprio l'Italia ad iniziare? Anche perché noi abbiamo già rinunciato alle nostre bombe atomiche ci sono rimaste solo quelle statunitensi a renderci una minaccia per il mondo.

Per me non è una gara a chi è più cattivo ma a chi può mostrare una "morale superiore" e non mi riferisco alla Russia ma all'Italia, con "morale superiore" non faccio un discorso di elevazione (quello è cattivo, quello è brutto, noi siamo belli e buoni) ma di comprensione delle difficoltà dei deboli (immigrazione), senso di responsabilità (disarmo nucleare e chimico, eco-sostenibilità).

Quale direzione vogliamo scegliere continuare a combattere le guerre degli altri o iniziare a fare pressioni affinché le guerre possano (si spera) un giorno scomparire.

Vogliamo essere un messaggero di Pace o di Guerra?

Il punto non è "la Russia è buona!" ma "la Russia è davvero così cattiva?"

Dobbiamo davvero continuare in eterno a puntare su di essa le "Nostre" armi atomiche contro la Russia o possiamo nel 2013 iniziare a non considerala più una minaccia alla nostra sicurezza?

Questo è il punto che pongo alla vostra attenzione.
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