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  Chi è il vero nemico dell'Europa?

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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#121
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#122
Sono certo di non sapere
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#123
Sono certo di non sapere
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#124
Sono certo di non sapere
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MA CHE VERAMENTE...A GENNAIO SCOPPIERA' UNA GUERRA CINA-GIAPPONE ?


DI TYLER DURDEN
zerohedge.com

Dopo che la Cina ha fatto sapere cosa intende per sua zona di identificazione di difesa aerea (ADIZ) nel Mare Cinese Orientale, che per una gran parte si sovrappone alla distesa di territorio che anche il Giappone rivendica, i media giapponesi, come scrive The Japan Times , hanno reagito drammaticamente ipotizzando subito i vari scenari di ripresa delle ostilità. Da domenica scorsa i quotidiani giapponesi scrivono sulla "guerra cino-giapponese che comincerà a gennaio (Mainichi) o "simulazioni di guerra alle isole Senkaku" (Flash) e il nazionalismo si riaccende.

Da quale parte, si chiede Shukan Gendai minacciosamente , arriverà una provocazione che farà sparare il primo colpo ? Il gioco del pollo schiacciato tra due grandi superpotenze è cominciato.

Cinque su nove settimanali usciti tra lunedì e martedì scorso parlavano di possibili scenari di guerra.

Per primo guardiamo i titoli di “Flash” del 17 dicembre, che simula gli scenari di una guerra sulle isole Senkaku " intervistando Mamoru Sato , un ex generale della Difesa aerea giapponese. Lo scenario che racconta "Flash" ha gli stessi toni tesi dei dialoghi di un thriller di Tom Clancy: In una giornata di agosto 2014, un addetto ai radar fa “decollare urgentemente” una pattuglia di F - 15J fino a 65.000 piedi per intercettare un aereo sospetto intruso che arriva da nord.

Domenica Mainichi (15 dic.) ha pubblicato un articolo intitolato "La guerra cino-giapponese comincia a gennaio." Il giornalista politico Takao Toshikawa racconta alla rivista che la chiave di tutto quello che succederà da qui in poi dipende solo dall'economia cinese.

"La situazione economica in Cina è piuttosto critica in questo momento, e dall'inizio del prossimo anno è destinata a peggiorare", dice Toshikawa. " Il boom immobiliare è stato seguito da un crollo totale e le disparità economiche tra le regioni costiere e quelle dell'interno continuano ad aumentare. Non vedo segnali dal Comitato Centrale del partito che possano risolvere queste questioni. "

Una fonte diplomatica anonima ha anche prospettato l’ipotesi che i cinesi potrebbe benissimo scatenare un incidente "Accidentally on Purpose": "Mi preoccupa la possibilità che potrebbero costringere all'atterraggio un aereo civile e prendere i passeggeri in ostaggio".

In un articolo che sembra essere il "peggior caso di simulazione" l'autore Osamu Eya ha ipotizzato su Shukan Asahi Geino (12 dic.) che i cinesi potrebbero sparare sulle superpetroliere dirette in Giappone.

"Il Giappone dipende completamente dal petrolio e da altre risorse materiali che arrivano via mare ", ha detto Eya . "Se la Cina dovesse colpire le navi, nessuno scenario potrebbe essere peggiore."

In una battaglia aerea sopra le isole Senkaku, continua l'articolo di Geino, la superiorità delle comunicazioni radar sarebbe un fattore chiave per determinarne l'esito. Le forze giapponesi hanno cinque stazioni radar fisse a Kyushu e quattro in Okinawa. La Cina certamente le colpirebbe per prime e questo significherebbe che tutte le comunità circostanti diverrebbero facilmente più vulnerabili.

Una domanda che sembra aleggaire ovunque, l'esercito USA si farà coinvolgere?

Shukan Gendai (14 dic.) ha ipotizzato che il leader cinese Xi Jinping potrebbe ordinare di abbattere un aereo civile giapponese, con il risultato che una portaerei della US Navy potrebbe venire in aiuto del Giappone e mandare i suoi soldati a vedersela con i cinesi .

"A differenza del Giappone, l'esercito americano risponderebbe immediatamente a una minaccia di blocco-radar, abbattendo gli aerei cinesi " - dice l'analista militare Mitsuhiro Sera. "Naturalmente sarebbe un aereo di passaggio, considerato ostile. Comunque gli sparerebbero anche se questo dovesse rischiare di screditare l'amministrazione Obama."

Con la creazione del Consiglio di Sicurezza Nazionale del Giappone il 4 dicembre, il patto di solidarietà Giappone-Usa è "entrato in una nuova era"- ha detto una fonte diplomatica anonima a Shukan Gendai. "Se si verificasse uno scontro tra Stati Uniti e Cina, sarebbe naturale che le Forze di Auto-Difesa (giapponesi) offrano il loro appoggio logistico. Come è stato confermato nella riunione “ 2+2” del il 3 ottobre."

"La Cina è intenzionata a strappare al Giappone le isole Senkaku, e se il Giappone invierà le sue forze di autodifesa, la Cina risponderà con forze navali e aeree " ha predetto Saburo Takai su Flash. "Nel caso di un'incursione di forze irregolari, sarebbe più difficile coinvolgere gli USA. Il Ministero degli Affari Esteri giapponese presenterebbe le sue proteste per via diplomatica, ma la Cina potrebbe considerare la sua occupazione come un fatto ormai compiuto.

"La Cina teme un confronto militare diretto con gli Stati Uniti, " - aggiunge Takai - "Pochi giorni fa, due B-52 americani hanno sorvolato la zona ADIZ rivendicata dalla Cina, ma gli aerei non avevano nessun motivo per transitare in quella zona. Suppongo che i cinesi abbiano seguito le tracce dei voli sul radar, ma i B- 52 hanno una funzione speciale di rilevamento elettronico che può identificare frequenze radar, lunghezza d'onda e fonte dei segnali. Questi voli sono in grado di mettere a nudo i sistemi di difesa aerea della Cina, tanto che colpisce davvero che i cinesi, a casa loro, non possano mostrare tutta la loro potenza militare. "

Da quale parte- si chiede Shukan Gendai - scatterà la provocazione che farà sparare il primo colpo? Il gioco del pollo schiacciato tra due grandi superpotenze sta per iniziare.

Fonte: http://www.zerohedge.com
Link: http://www.zerohedge.com/news/2013-12-08/japan-press-china-japan-war-break-out-january
8.12.2013
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 10/12/2013 13:17
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#125
Sono certo di non sapere
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E' ciclico, molti non se ne rendono conto ma è ciclico l'ingresso in guerra di chi "utilizza l'economia di guerra", possiamo quasi dire che ne sia l'ovvia conseguenza.

Ma fortuna o sfortuna che la si voglia definire, c'è un modo chiaro di leggere gli eventi, che non richiede chissà quali doti "magiche".

- Prima si prepara l'opinione pubblica con la propaganda

- Poi si crea una minaccia e un sentimento di terrore.

- Poi si blocca la capacità dei media locali di scovare le origini interne del conflitto e di investigare sui possibili finanziamenti e sulle possibili infiltrazioni del governo da parte di forse interne ad esse, praticamente si impedisce al popolo di sapere che i vertici militari si sostituiscono ai vertici politici.

- A questo punto tutte le pedine sono in posizione, basta un evento catalizzatore e la formula preparata da tempo inizia a reagire.

- L'esercito armato a debito con la scusa dell'occupazione è pronto, manca solo un pretesto.

Io non penso che sarà a Gennaio ma fra un paio d'anni o al massimo cinque, però, sono della stessa idea, gli USA muoveranno guerra alla Cina, perché?

Perché l'unico modo che hanno gli statunitensi per fermare la oramai già riuscita caduta del dollaro a riserva monetaria mondiale, è la guerra alla Cina.

Tutte le nazioni che ci hanno provato, sono finite puntuali come un orologio, in guerra contro gli Stati Uniti d'America.

La storia è li che insegna ma non ha scolari.

Il dollaro inflazionando tassa indirettamente tutte le nazioni che lo hanno come riserva monetaria, ed è chiaro che questo le "nazioni normali" non possono tollerarlo a lungo, perché è un appropriazione indebita della ricchezza di una nazione straniera.

Spero che l'Europa si scacchi in tempo dalla folle corsa alla guerra statunitense.
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Inviato il: 10/12/2013 13:42
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#126
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MA CHE VERAMENTE...A GENNAIO SCOPPIERA' UNA GUERRA CINA-GIAPPONE ?

Un pò come dire che,,,la Guerra è la sola risorsa che resta quando gli Stati non riescono a far fronte ai loro errori, alla loro avidità, alla loro idiozia, ai loro rierrori.
La scomparsa della causa costituisce la gravità dell'effetto.
TWIN & SEVEN & Then.
Inviato il: 10/12/2013 14:52
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#127
Ho qualche dubbio
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http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-12-10/lo-scoppio-bolla-wall-street-amanti-statistica-puntano-riflettori-14-gennaio-ecco-perche-191711.shtml?uuid=ABbtuFj


Dopo più di due anni di rally praticamente ininterrotto a Wall Street gli interrogativi su quando scatterà la correzione si moltiplicano. Gli analisti concordano su un rialzo alimentato dalla liquidità pompata dalle banche centrali e ravvedono i rischi di una nuova bolla. Ma si sa le bolle devono
di Andrea Gennai - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/wSvZc
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Mammona dormiva. E la Bestia risorta si diffuse sulla terra e i suoi seguaci divennero legione. E annunciarono i tempi e sacrificarono il raccolto nel fuoco, con l’astuzia delle volpi. Ed edificarono un nuovo mondo a propria immagine come promesso dall...
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#128
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#131
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#133
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#134
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La Russia spiega il suo scudo anti-missile in risposta allo scudo anti-missile statunitense che minaccia chiaramente la sicurezza dei territori Russi.

Bild: Russia ha installato batterie missili a confini con Ue

Come risposta a progetto scudo antimissile della Nato

[...]l'Alleanza sostiene che l'obbiettivo è quello di proteggere i Paesi membri da attacchi missilistici provenienti da Paesi come Iran o Corea del Nord, mentre Mosca lo considera una minaccia alla propria sicurezza.
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#135
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"Un muro resistente e un profondo fossato servono a poco quando i tuoi nemici sono già all'interno"
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#136
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#137
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Citazione:
da Sertes

"Un muro resistente e un profondo fossato servono a poco quando i tuoi nemici sono già all'interno"


Vero. I britannici.



Vertice Ue, Cameron promette battaglia sulla difesa comune nell'Unione europea

La posizione britannica è che la politica di difesa deve restare una prerogativa nazionale e che la cooperazione tra Stati deve continuare solo all'interno della Nato. Cameron ha chiesto e ottenuto la presenza del segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, agli incontri di Bruxelles, e intende insistere per sottolineare l'importanza dell'Alleanza atlantica nel comunicato finale.

di Nicol Degli Innocenti - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/6dHvE



E dovevate vedere che polemica ha fatto Cameron quando l'Italia insieme a Francia e Germania hanno detto di voler rinunciare ai Predator statunitensi per sviluppare un drone europeo (MALE), apriti cielo!
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Inviato il: 20/12/2013 14:05
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#138
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Citazione:

perspicace ha scritto:
Vero. I britannici.



Vertice Ue, Cameron promette battaglia sulla difesa comune nell'Unione europea

La posizione britannica è che la politica di difesa deve restare una prerogativa nazionale e che la cooperazione tra Stati deve continuare solo all'interno della Nato. Cameron ha chiesto e ottenuto la presenza del segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, agli incontri di Bruxelles, e intende insistere per sottolineare l'importanza dell'Alleanza atlantica nel comunicato finale.

di Nicol Degli Innocenti - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/6dHvE



E dovevate vedere che polemica ha fatto Cameron quando l'Italia insieme a Francia e Germania hanno detto di voler rinunciare ai Predator statunitensi per sviluppare un drone europeo (MALE), apriti cielo!

Chi l'avrebbe mai detto. Cameron è sempre una sorpresa
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 20/12/2013 14:16
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#139
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il marciume giornalistico occidentale ha raggiunto il suo massimo livelllo proprio nei giorni del tantato golpe dei terroristi euristi contro il governo legittimo del presidente Yanukovich.
ho sentito pennivendoli di regime inveire contro "le brutalità della polizia ucraina" mentre scorrevano immagini che mostravano chiaramente i terroristi euristi mentre aggredivano la polizia ucraina a volto coperto e picchiando con spranghe e bastoni senza che la polizia accennasse ad una reazione!
se poi si confronta questa "lingua biforcuta" dei pennivendoli di regime con la simpatia mostrata verso la nostra polizia, questa sì fascista, che massacra un popolo che non sta inscenando un golpe ma cerca semplicemente di evitare che le proprie montagne siano invase da uranio e metalli pesanti di ogni genere, bè allora la rabbia sale a livelli difficilmente contenibili.
vergogna, servi che vi vendete per quattro soldi!
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"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 20/12/2013 14:38
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#140
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Il nemico dell’Europa non è l’Africa, è l’America

di Leonardo Sartori

«Il nemico dell’Europa non è l’Africa, è l’America, che l’ha colonizzata, e questa non se n’è accorta».


L’Europa, che ha avuto l’arroganza di voler sfruttare il continente africano, camuffandolo con aiuti umanitari, è il primo territorio ad essere stato colonizzato. «L’Africa è colonia dell’Europa, ma l’Europa è colonia dell’America», succube di un sistema schiavista iniziato con il piano Marshall, in cui «è l’America a decidere».

Pougala ha evidenziato le ricchezze del territorio africano, e la geostrategia come mezzo per poterle sfruttare al meglio, che è il meccanismo che «ci permette di proteggere il nostro spazio usando il cervello».

Pougala, convinto federalista europeo, ha dato vita a profondi dibattiti di confronto durante la lezione. «Unire l’Africa per unire il Mondo» continua Pougala, facendo riferimento alla parola d’ordine di Mario Albertini, sostenendo che una maggiore collaborazione tra i paesi africani possa essere un’arma contro il colonialismo occidentale. In primis, un’unione di tipo linguistico, attraverso l’utilizzo dello swahili come lingua africana, e rigettando l’Afrikaans che è lingua boera. E poi verso un’unione monetaria, di cui Gheddafi era forte sostenitore.

Si è parlato poi della grande economia cinese, che sta aiutando l’Africa ad «uscire dal pozzo nel quale si trova sdraiato». Ciò nonostante, l’Europa continua la sua critica nei confronti degli investimenti cinesi, quando questa è «la prima a non accorgersi di essere già colonizzata dalla Cina».Il professore ha richiamato gli studenti a stare «attenti alla marginalità, perché ci rende vulnerabili, e il sistema in cui viviamo vuole renderci marginali»
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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La storia degli ultimi secoli parla solo di costanti attacchi alla Russia,il normale prolungamento dell'Europa ē la Russia altro che Turchia o Israele;ma permettere un'avvicinamento Europa Russia estrometterebbe lImpero Americano ,le risorse Russe permetterebbero anche di fare a meno dei prodotti cinesi facendo rinascere una nuova industria fuori dalle logiche di una obsolescenza scriteriata che la fá da padrona.Prima le elite occidentali dichiararono una crociata contro la Russia , in nome del Papato (Cavalieri Teutonici), quindi in nome della Massoneria (Napoleone) , poi di nuovo in nome del Papato (guerra di Crimea), poi in nome dell'Imperialismo (Prima Guerra Mondiale), poi in nome della superiorità razziale (Seconda Guerra Mondiale) , quindi in nome della democrazia e del capitalismo (Prima Guerra Fredda ) e ora la prossima " Seconda Gerra Fredda" sarà combattuta in nome della omosessualità e della laicità.
Veramente Marx aveva ragione quando diceva che "la storia si ripete prima è una tragedia ma poi diventa una farsa" .Putin sullo scontro di civiltá
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#143
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Giappone: sara' trasferita base Usa nell'isola di Okinawa

(AGI) - Tokyo, 27 dic. - Le autorita' della provincia giapponese di Okinawa hanno autorizzato il trasferimento della base militare americana di Futenma nella zona settentrionale dell'isola, un'area popolata meno densamente e lontano dalla zona urbana dove si trova attualmente. Il 'via libera' mette fine ad anni di frizioni tra Tokyo e Washington riguardanti proprio il luogo dove la base dovesse essere ricollocata.
Okinawa ospita oltre la meta' dei circa 48mila soldati statunitensi in Giappone e il 20 per cento del suolo dell'isola principale della provincia e' terreno militare americano. Ma la base e' molto impopolare tra gli isolani che hanno sempre chiesto una minore presenza militare: la base di Futenma, che occupa circa 480 ettari, e' infatti situata in pieno centro cittadino e completamente circondata di case ed edifici pubblici, il che negli anni ha suscitato numerose proteste dei cittadini per il rumore e non pochi incidenti tra gli abitanti e i soldati in libera uscita. Ignorando le pressioni di chi voleva la base addirittura fuori dell'isola, il governo nipponico spingeva da anni affinche' il governo provinciale accettasse di costruire la nuova Futenma in un terreno vicino al mare a Henoko, un'area con un ecosistema protetto situata nel nord dell'isola. Per convincere al 'via libera' il governatore Hirokazu Nakaima, il premier Shinzo Abe ha promesso alla provincia, la piu' povera del Paese, un pacchetto di misure di stimolo economico annuale fino al 2021. Tokyo ora deve attendere il risultato delle elezioni per il sindaco di Nago, il municipio dove si trova Henoko, le cui autorita' pero' finora hanno sempre ostacolato il trasferimento. (AGI) .
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
#144
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Stupri e crimini dei soldati americani a Okinawa. Una guerra mai finita

Li chiamavano “soldati fantasma”. Erano i soldati giapponesi che, per fedeltà ai principi del Bushido, il codice di condotta dei guerrieri nipponici, non si arresero agli alleati dopo il settembre del ’45 continuando a combattere. L’ultimo si arrese nel 1980. Ma, anche sul lato degli americani, a Okinawa la guerra sembra essere mai finita. La presenza massiccia di militari statunitensi sulla principale delle isole Ryukyu, restituita alla sovranità giapponese solo nel 1972, provoca forti tensioni. In particolare, l’allarme deriva dai periodici e continuati stupri di cui i militari Usa si sono macchiati nei decenni. L’ultimo, avvenuto martedì, ha portato all’arresto di due marinai 23enni ed è destinato a rendere ulteriormente complessa la forzata convivenza.

AUTORITA’ STATUNITENSI ORDINANO COPRIFUOCO IMMEDIATO - Commentando l’episodio della violenza sulla ragazza il generale Sam Angelella, comandante delle forze statunitensi in Giappone ha detto. «Tengo a scusarmi personalmente per il dolore e il trauma che la vittima ha subito e per l’offesa al popolo di Okinawa». Oltre alla violenza sessuale la giovane è stata anche ferita al collo dai due militari. Angelella ha ordinato anche un “coprifuoco immediato” al personale militare in Giappone, vietando ai soldati a stelle e strisce di circolare all’esterno delle basi tra le 23 e le 5 del mattino. Lo stesso ordine vale per i militari in missione che dovessero trovarsi in altri alloggi o in albergo. Un atteggiamento di responsabilità, questo, che tuttavia non ha sempre accompagnato le forze americane nella loro storia nell’Arcipelago nel dopoguerra. Anche l’ambasciatore Usa a Tokyo, John Roos, ha promesso collaborazione piena alle indagini. In passato è capitato che le forze americane si siano rifiutate di consegnare soldati-stupratori sulla base degli accordi bilaterali – in particolare l’US-Japan Status of Forces Agreement del 1960 – che fornivano, di fatto, l’extraterritorialità al personale americano.

ATTITUDINE USA CAMBIO’ DOPO LE PROTESTE DEL 1995 - La musica è cambiata dopo un caso particolarmente odioso: lo stupro di una ragazza di 12 anni da parte di tre marinai Usa nel 1995. Al primo rifiuto del comandante americano di consegnare i tre colpevoli alla giustizia nipponica, seguirono le più numerose manifestazioni contro la presenza americana che si siano mai viste a Okinawa. Washington fu costretta a fare marcia indietro: consegnò i tre marines che furono condannati a pene tra i sei anni e mezzo e i sette anni. Il presidente dell’epoca Bill Clinton, in un incontro di emergenza col primo ministro nipponico Ryutaro Hashimoto, firmò una revisione degli accordi che prevede la giurisdizione giapponese sui reati commessi in Giappone.

SOLDATI USA PROTAGONISTI DI CRIMINI ATROCI – Ma l’accordo tra i due presidenti non ha impedito che si ripetessero casi del genere, compresi assalti contro studentesse di scuola media e persino, nel 2005, contro una bambina della scuola elementare. A Okinawa al momento ci sono 22mila soldati Usa, quasi la metà di tutta la forza presente in Giappone. Dalla restituzione al Giappone dell’isola, sono stati registrati quasi 6mila reati che hanno coinvolto militari americani. In quasi 600 casi si parla di reati gravissimi, che vanno dall’omicidio allo stupro. A, rendere ulteriormente odiosa la presenza americana, i circa 1.500 incidenti avvenuti durante le esercitazioni. Ormai l’insofferenza nei confronti della pressione militare Usa su Okinawa è ampiamente diffuso anche a Tokyo.

INDIGNAZIONE POPOLARE - Già tre anni fa, la vittoria elettorale del Partito democratico giapponese su una piattaforma che, tra l’altro, prevedeva proprio la richiesta a Washington di liberare Okinawa della presenza militare, che occupa una parte sproporzionata dei terreni dell’isola, ha dimostrato che la misura è colma. Poi l’allora primo ministro Yukio Hatoyama non è riuscito nel suo intento e questo è stato uno dei motivi principali che hanno portato alla fine del suo incarico di capo del governo. A settembre ci sono state nell’isola importanti manifestazioni per protestare contro il dislocamento nell’isola di una dozzina di aerei a decollo verticale Osprey, che nel mondo hanno già più volte provocato incidenti. E dopo lo stupro di martedì le reazioni anche a livello governativo sono state intense. Okinawa occupa una posizione strategica nel Pacifico, sfruttata dagli Usa prima nell’ambito della guerra fredda contro il blocco comunista, oggi in funzione di contenimento della potenza montante della Cina. Tuttavia, la pressione sull’isola, teatro durante la seconda guerra mondiale di uno dei peggiori massacri della storia, dovrebbe alleggerirsi di circa una metà della forza, che dovrebbe essere ridislocata a Guam.



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Mi dispiace ma è "ufficiale" il Giappone è oramai una colonia statunitense a tutti gli effetti.
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Sara dura per Abe fare ingoiare il colonialismo USA ai Giapponesi.

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Okinawa, no alla base dei marines. Imbarazzo di Abe, irritazione Usa


TOKYO – Gli elettori di un paese di 60mila abitanti non hanno accettato il "voto di scambio" proposto dal partito di governo, che aveva già strappato il consenso del governatore della provincia: il risultato è il primo vero schiaffo politico al premier giapponese Shinzo Abe (al potere da poco più di un anno) e la prospettiva di qualche ulteriore tensione tra Giappone e gli Stati Uniti sul riposizionamento delle forze armate Usa a Okinawa.

No alla nuova base dei marines. Nago è un paese al centro-nord di Okinawa, l'isola dell'arcipelago delle Ryukyu dove si concentra oltre il 70% della presenza delle forze armate statunitensi in Giappone (34 installazioni militari e oltre 28mila soldati). Le elezioni di domenica 19 gennaio 2014 hanno confermato come sindaco Susumu Inamine, primo cittadino dal 2010, che si oppone strenuamente alla costruzione di una nuova base per i marines (con tanto di aeroporto a doppia pista) nella località di Henoko. Inamine ha battuto il rivale Bunshin Suematsu, sostenuto dal partito liberaldemocratico di Abe e favorevole al progetto. A nulla è valso, presso gli elettori, il fatto che il segretario generale del Pdl, Shigeru Ishiba, avesse promesso nei giorni scorsi ai cittadini di Nago che il governo avrebbe costituito un fondo speciale da 50 miliardi di yen per rivitalizzare l'economia locale. Il governatore di Okinawa, Hirokazu Nakaima, era stato invece conquistato dalle promesse di ottenere ingenti risorse per lo sviluppo economico dell'intera isola, per ben 346 miliardi di yen nel prossimo anno fiscale e per circa 300 miliardi di yen (quasi 3 miliardi di dollari) l'anno fino al 2021: Nakaima aveva cambiato posizione e dato l'ok alla nuova base il 27 dicembre. Giusto in tempo perchè il premier Abe potesse placare l'irritazione degli Usa per la sua visita del giorno prima al tempio nazionalista Yasukuni di Tokyo, biasimata in un comunicato della stessa ambasciata Usa a Tokyo che esprimeva «disappunto» per una mossa destinata a alzare le tensioni con Cina e Corea.

La questione e il rifiuto. La carota del governo, sotto forma di aiuti per la zona del Paese che resta la più arretrata, non è bastata per una serie complessa di motivi. In sostanza, Okinawa è stata teatro della più grande e sanguinosa battaglia nella guerra del Pacifico ed è stata sotto occupazione diretta americana fino al 1972 (venti anni in più del resto del Giappone). L'ampiezza delle servitù militari e della presenza di soldati crea forti risentimenti nonostante i vantaggi economici: in particolare, ci sono stati gravi e ripetuti casi di violenze sessuali, mentre alcuni incidenti hanno messo a rischio la vita e le proprietà di chi risiede vicino alle installazioni militari. Fin dal 1996 era stato concordato tra il governo americano e quello giapponese di chiudere la base dei marines di Futenma, situata dentro un'area ad alta densità abitativa, alla condizione di costruirne un'altra in una zona più periferica. Una decina di anni dopo si era chiusa una intesa più specifica tra le due parti, che prevede la riduzione del numero dei militari Usa a Okinawa (con lo spostamento di una parte di loro a Guam) nel quadro della chiusura di Futenma e della costruzione della nuova base a Henoko. Un piano ancora fermo per la forte opposizione suscitata. La maggior parte della popolazione locale non accetta quella che appare a molti occhi una presa in giro, ovvero introdurre la realizzazione di una nuova grande base in un progetto spacciato come riduzione del peso delle servitù militari sull'isola.

[...]

Fonte - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/lEvha
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Scudo antimissile USA in Europa: difesa o ricatto?


Lo scudo antimissile degli USA in Europa viene di nuovo usato per le pressioni contro la Russia. Giorni fa il vice presidente americano Joe Biden ha confermato che nuovi elementi dello scudo saranno dispiegati in Polonia non piu’ tardi del 2018. Anche la Danimarca ha comunicato che potrebbe partecipare a questo sistema.

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E si va con un altro giro di giostra! Guerra fredda 2.0
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Re: Chi è il vero nemico dell'Europa?
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Armi, zio Sam ha deciso: bombe nucleari sui Tornado italiani, e paga Pantalone

#statesereni, se non ci pensa il nostro governo c’è zio Sam che lavora per noi. E ci promette che nel 2018, non solo avremo tante belle nuove bombe nucleari, ma soprattutto che anche i nostri cacciabombardieri tricolori saranno in grado di portarle. E non solo gli F-35, quando arriveranno, ma anche i Tornado. Non speriate tuttavia che a dircelo siano i nostri beneamati governanti. Lo sappiamo infatti perché a Washington hanno pubblicato i documenti di bilancio per il 2015. Solo per le attività di ricerca e sviluppo dell’Aeronautica militare ci sono ben 830 pagine dettagliatissime. A pagina 617 troviamo la descrizione del programma di ammodernamento delle armi nucleari di cui vi abbiamo già parlato.

Sono undici fitte pagine di numeri e tabelle che spiegano per filo e per segno (ma perché si dice per “filo e per segno”?) come saranno le nukes del nostro futuro. E ci dicono che nel 2015 comincerà anche l’ammodernamento e l’adeguamento degli aerei italiani che le potranno portare. La tabella è a pagina 626: vi sono elencati, oltre agli F-15, F-16 e B-2 anche i PA-200, cioè i Tornado. Questi cacciabombardieri sono in servizio in Gran Bretagna (che però non usa bombe nucleari a caduta), Germania e Italia. I nostri stanno a Ghedi, al 6° Stormo, dove, guarda la coincidenza, ci sta anche un reparto americano il 704th Munitions Support Squadron il cui solo mestiere è custodire le bombe per i nostri aerei. [...]
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