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  Vannoni presenta il suo Metodo Stamina

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  •  perspicace
      perspicace
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#31
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/9/2011
Da località sconosciuta
Messaggi: 3281
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Devo ricredermi su Stamina. Resta valido però la mia in-fiducia per la FDA.

- - - - - - - -

Stamina, la rivolta degli scienziati “Inutile e ridicolo il nuovo comitato”

Il presidente attaccato dopo l’intervista alle Iene: «Squalificante per la ricerca italiana»

Quel comitato è inutile, meglio tagliare la testa al toro e dichiarare definitivamente chiusa la vicenda Stamina. Sul metodo dello psicologo Davide Vannoni la comunità scientifica italiana ha deciso di risalire in sella, recuperando quel ruolo autorevole reso ultimamente un po’ opaco dai dibattiti televisivi, dagli interventi giudiziari e dalle pastoie politiche.

E così, dopo le dichiarazioni del futuro presidente del comitato Mauro Ferrari (piuttosto criticate) e le lentezze burocratiche nella firma del decreto che dà il via libera al comitato (il secondo), gli scienziati hanno deciso di intervenire e di rivolgersi, anche se indirettamente, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

«C’è in atto un’inchiesta giudiziaria, le famiglie si sono sentite imbrogliate, hanno perso soldi e tempo e i medici di Brescia hanno detto di non aver visto benefici - è l’affondo di Silvio Garattini, direttore dell’istituto Mario Negri - Ritengo che allo stato attuale si dovrebbe chiudere questo capitolo bocciando completamente il progetto Stamina, mi sembra che ci siano tutte le condizioni per farlo».

Parole a cui ha fatto eco un altro scienziato dell’istituto, Giuseppe Remuzzi: «Non serve un nuovo comitato per determinare che è avvenuta una serie infinita di violazioni delle norme». In riferimento è alla segretezza del protocollo, all’estraneità delle cure compassionevoli dalla vicenda, al comitato etico che - secondo Remuzzi - ha approvato una cura che non poteva approvare e a un consenso informato impossibile da formulare.
A scuotere il mondo scientifico, anche l’intervista rilasciata qualche sera fa alla trasmissione «Le Iene» dal professor Mauro Ferrari, l’esperto individuato per presiedere il futuro comitato. Parole non piaciute, per esempio, ad Alberto Zangrillo, presidente della seconda commissione del Consiglio Superiore della Sanità, che ha dichiarato «l’apertura» a Stamina da parte di Ferrari «veramente squalificante per la ricerca italiana». Per Zangrillo, in casi del genere, il palcoscenico di certe trasmissioni sarebbe da evitare.

Tranchant anche il commento di Carlo Croce, dell’università dell’Ohio, uno dei pionieri della ricerca sulle basi molecolari dei tumori: «È una storia triste per l’Italia perché tutto era chiaro fin dall’inizio e non ci sarebbe stato bisogno nemmeno di istituire un comitato: è stato ridicolo allora e lo è ancora di più adesso. Questa vicenda ha un effetto devastante sulla reputazione scientifica dell’Italia nel mondo».
La scienza procede secondo regole proprie e reagisce di conseguenza. Tutto sta a vedere se nella vicenda Stamina basteranno le rassicurazioni degli scienziati o se saranno necessari altri parametri.

Fonte LA STAMPA
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 26/1/2014 13:56
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/8/2011
Da Reggio Emilia
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Citazione:

perspicace ha scritto:
Devo ricredermi su Stamina. Resta valido però la mia in-fiducia per la FDA.



E sbagli a farlo.
DI seguito un recente post di Davide Vannoni:

La rivolta dei capponi

Oggi il vecchio comitato scientifico, quello sbugiardato dal Tar del Lazio che, nella sua sentenza, non si è limitato al riscontro del solo pregiudizio dei suoi componenti, ma è entrato nel merito del lavoro svolto, ravvisandone la poca consistenza e la superifcialità con cui ha operato, si è fatto di nuovo sentire. Mi definisce un 'azzeccagarbugli' che nella manzoniana memoria è l'avvocato a cui si rivolge il povero Renzo per farsi aiutare contro il malvagio rappresentante del potere Don Rodrigo.
Contemporaneamente la cattaneo, la donna che è riuscita a far odiare la scienza agli italiani, confondendo, spero volutamente, ricerca scientifica, con sperimentazione farmaceutica e con cure compassionevoli e che vorrebbe togliere la patria potestà ai genitori dei bambini malati in cura con Stamina, rumoreggia su La Stampa.
Il La glielo abbiamo dato noi, dicendo che, adesso che la dott.ssa Molino è commissario degli spedali civili e deve nominare una equipe anche per la valutazione biologica del preprato cellulare, visto che questi pseudo scienziati continuano a chimare brodaglia il preprato stamina, senza averlo mai visto, e dato che si sono scagliati, come i Bravi di Don Rodrigo, per impedire che Camillo Ricordi potesse fare una ricerca seria sui nostri preprati, siamo disponibili ad aprirgli le porte del laboratorio di Brescia perchè vengano a rifare gli esperimenti già condotti da Stamina in cui abbiamo dimostrato che le mesenchimali si trasformano in neuroni. Certo è utile ricordare che la scienza è sempre in divenire e oltre ad essere lecito il ripetere e il valutare gli esperimenti già fatti da altri è anche possibile inserire nuovi test o nuovi approfondimenti per dimostrare le proprie tesi o falsificare quelle altrui. Una occasione unica, proposta da Stamina, per cercare la verità e dimostrare le proprie ragioni, puntualmente rispedita al mittente, con un panegirico inutile e in malafede, come al solito, da parte della signora che vuole togliere i figli ai genitori per farne non si sa bene cosa.
Ha mai visto questa signora un bambino malato, sa che cosa è un sondino nasogastrico o una peg e come si gestisce? Nei suoi laboratori sugli animali da esperimento il problema si risolve in fretta, dopo le inutili manipolazioni si utilizza il gas o la ghigliottina e al resto ci pensa la raccolta rifiuti. D'altronde i suoi amici della banda coscioni questa soluzione la propongono a gran voce, ma la chiamano libertà di scelta che fa meno effetto di 'eutanasia per i minori'.
Ed è così che chiaramente per questa allegra compagnia i capponi sono proprio loro, le persone malate, gli agnelli sacrificali di questa battaglia.
Il garante della privacy, dopo l'assoluzione dell'agcom che aveva salvaguardato l'operato delle Iene non dando soddisfazione alla commissione di indagine del Senato, ha invece messo una pezza attaccando le Iene per l'utilizzo delle immagini (date da genitori consenzienti) dei bambini malati, ma gli è sfuggito che proprio le immagini del piccolo Gioele sono state usate due anni fa (e questa volta senza il consenso dei genitori) nella melensa maratona rai/telethon dove per raccattare qualche decina di milioni di Euro dalle tasche degli italiani si mostrano per 24 ore immagini di persone malate e storie di famiglie sofferenti, per poi dedicare una parte del malloppo proprio a questi ricercatori che non hanno, dopo una vita dedicata alla ricerca (di fondi), ancora scoperto nulla di utile e concreto per far fronte alle malattie rare.
Se il mondo Stamina fa una battaglia per la libertà di scelta (seppur controllata dai dettami di due leggi dello stato), invece questa libertà viene ostentata a gran voce un po per tutti: libertà dei medici, ad esempio, di trattare o meno con una terapia (tutt'altro che segreta) i pazienti arruolati e approvati dal comitato etico del loro ospedale in regime compassionevole. Quando glielo hanno impedito nessuno si è scandalizzato, quando gli stessi mettono in piedi una molto tardiva e illegale obiezione di coscienza, invece, corrono tutti a difenderli. Insomma sei libero di fare solo quello che vogliono loro. Bella libertà quella promossa e sponsorizzata da alcuni ordini professionali e da qualche sindacato di minoranza (in questo paese si chiama Istigazione a delinquere).
Che siano loro, i medici di Brescia, i capponi da sacrificare?
Torniamo in ultimo al secondo comitato scientifico, il Tar del Lazio è stato molto chiaro, il compito che hanno è di disegnare la sperimentazione, ovvero di avviarla e di raccogliere i risultati ottenuti, costruendo loro il protocollo clinico e confrontandosi con Stamina. Non hanno compiti di valutazione scientifica del metodo Stamina nè il potere di interrompere la sperimentazione e il Tar si è assunto il compito di sorveglire che facciano ciò per cui la legge li ha fatti istituire. Sarà mica questa la ragione di tanta poca solerzia? Insomma 9 mesi per fare una traduzione in inglese di 70 pagine, manco l'avessero data da tradurre alla De Biasi. Oppure stanno solo cercando di trovare il modo di rifare la stessa manfrina scellerata e farla franca? (sul primo comitato scentifico pende infatti una indagine penale per falso ideologico e un'altra serie di reati connessi).
Saranno mica loro i capponi da sacrificare per togliere dall'imbarazzo il ministro e l'Aifa?
Al grido 'Guariniello pensaci tu che noi non sappiamo più che cosa inventarci' si consuma la vicenda Stamina e l'agonia dei malati i cui morti in lista di attesa agli spedali civili di Brescia ieri ha raggiunto quota 20.
Oggi ci sarà l'ennesimo umiliante commisariamento degli spedali civili, per la terza volta un commissario dovrà prendere il posto degli amministratori per far applicare la legge e salvaguardare i diritti e la salute delle persone malate. Non è una vittoria di cui andare fieri. Due bambini entreranno in cura (forse) soprattutto quando, come sempre, gli amministratori di quell'ospedale faranno di tutto per presentarsi come vittime sacrificali e chiederanno di essere protetti dallo stato nella loro opera sistematica di violazione della legge (per cui lo stato stesso li ha messi in lizza per essere onorati con un premio di produzione di 30.000 denari... scusate l'inflazione). Che siano loro i capponi di Renzo? Forse si, il cappone è servito. Non ci resta che sperare nell'arrivo di una peste selettiva anticappone con buona pace del caro Alessandro Manzoni e di tutti coloro che, come lui, stanno perdendo fiducia nel diritto e possono solo più rifarsi alla giustizia divina.
Inviato il: 27/7/2014 18:07
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#33
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Roma conferenza avvocati e genitori

Conferenza tenuta a Roma il 12 settembre su Stamina. Presenti i genitori e gli avvocati che ora devono attendere il giudizio del tribunale del riesame sul dissequestro del materiale da iniettare ai bambini, quei pochi che sono rimasti in cura e Brescia, e che ancora una volta pagano il prezzo di una associazione per ......ere di ....o m .... .

Sempre e solo una cosa manca dalla informazione di regime, come stanno veramente i bambini dopo le infusioni? chi li ha mai visitati i bambini? forse che Pani il direttore dell'Aifa ha mai visto un bambino in cura con Stamina?
Inviato il: 26/9/2014 23:35
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#34
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STAMINA: UNA PARTITA A SCACCHI SULLA PELLE DEI MALATI

Dopo estenuati battaglie in difesa della libertà di cura, sembra che il caso Stamina sia prossimo all’epilogo. Infatti il Ministro alla salute Lorenzin ha annunciato che nei primi di ottobre il nuovo comitato scientifico darà il suo parere sul metodo Stamina. Il parere sarà inevitabilmente negativo. D’altra parte lo stesso Ministro in diverse interviste rilasciate, specie dopo le vittorie riportate dai malati nelle aule dei tribunali, ha rassicurato la cd. comunità scientifica che il caso si sarebbe concluso con il pronunciamento del Comitato. Così, sebbene sia già scontato il contenuto del parere del comitato, abbiamo ritenuto di inviare al ministero e al presidente del comitato scientifico una missiva con la quale ribadiamo un concetto altrettanto scontato e cioè che il comitato non deve rendere alcun parere.

Infatti in base al D.M del 18 giugno 2013 il compito del comitato è solo quello di avviare e non già bloccare a priori la sperimentazione. Quindi sinora i mass media e lo stesso ministro hanno enfatizzato un potere consultivo non previsto da alcuna norma di legge. Verosimilmente, dunque, verrà reiterato un parere negativo che magari, come il primo, insisterà sulla pericolosità delle cellule, anche se non esiste un solo certificato medico che attesti effetti collaterali sui 34 pazienti trattati sinora a Brescia. Guarda caso, detto parere sarà reso proprio nello stesso periodo in cui il GUP dovrà decidere sulla legittimità del sequestro preventivo emesso, su richiesta della Procura di Torino, dal GIP nonostante la sua incompetenza funzionale. A breve, seguirà la solita ondata di fango mediatico alla quale si presteranno a turno diverse trasmissioni televisive, specie quelle della TV di Stato. Insomma il copione è sempre lo stesso.

Certo, la mossa di inviare la missiva con la quale ricordiamo, ove ce ne fosse bisogno, quali siano le competenze del comitato scientifico, non sposterà di una virgola quanto dovrà accadere. D’altra parte, è una partita impari quella che vede da un lato le lobby del farmaco e dei ricercatori che difendono i propri privilegi e dall’altro i malati che lottano per la libertà di scelta terapeutica.
Eppure se si ripercorrono le varie tappe si è dato un bel po’ di filo da torcere a questi Golia. Quando nel 2012 si è diffusa la notizia che tutti e 12 i pazienti affetti da malattie neurodegenerative in cura presso gli Spedali Civili di Brescia erano migliorati, si è subito mossa l’AIFA, su mandato della procura di Torino, con l’ordinanza che ha inibito le cure. A quel punto la mossa dei pazienti è stata la più ovvia dinanzi alla palese violazione del sacrosanto diritto alla salute e del principio di autodeterminazione e cioè quella di ricorrere alla tutela giurisdizionale. Così l’ordinanza AIFA è stata ritenuta illegittima e quindi disapplicata da giudici del lavoro di tutta Italia oltre 180 volte. Ciò ha permesso l’accesso alla terapia di almeno 32 pazienti.
La situazione per i detrattori era ormai molto critica: piccoli pazienti potevano curarsi e migliorare malgrado la propria patologia neurodegenerativa, la trasmissione le Iene mostrava detti miglioramenti e il nostro Parlamento aveva autorizzato con legge una sperimentazione sul metodo Stamina stanziando 3 milioni di euro.

Ebbene, ci ha provato il primo comitato scientifico per la sperimentazione a sistemare le cose col parere negativo emesso poco dopo la consegna del protocollo da parte del prof. Vannoni. Parere che ha fatto esultare la neo senatrice a vita Cattaneo e i suoi colleghi dell’ass. Luca Coscioni, non per molto però, visto che il Tar del Lazio ha ritenuto parziale il comitato, e quindi il suo parere, nonché illegittime le stesse modalità adoperate dal comitato per addivenire al suo giudizio impietoso. Il comitato aveva infatti violato le regole basilari del giusto procedimento e non si era nemmeno degnato di esaminare le cartelle cliniche né tanto meno di consultare i pazienti e i relativi medici. A quel punto la partita poteva ritenersi chiusa e lo scacco matto spettava proprio ai malati, e invece no, perchè, come detto prima, questa partita è impari e quindi è normale che si bari.

Il massacro mediatico del prof. Vannoni è servito certamente a distogliere l’attenzione dalla vittoria schiacciante ottenuta al Tar. Per diverse settimane in maniera martellante si è sbattuto il mostro in prima pagina, sebbene di consistente non ci fosse nulla, solo un paio di ex pazienti che facevano il tour delle varie trasmissioni televisive lamentandosi delle malefatte di Vannoni, salvo contraddirsi non poco.

E così è stata demonizzata una metodica che, come attestano gli stessi documenti dell’ospedale di Brescia, dopo circa 400 infusioni non ha mai portato alcun effetto collaterale; una metodica il cui prodotto finale è costituito da cellule vitali e pronte a qualsiasi uso terapeutico come afferma il comunicato del Ministero della salute n. 173 del 2012.

Al fango mediatico sono seguite l’avviso della chiusura delle indagini preliminari da parte della procura di Torino, il declassamento della Stamina foundation da Onlus e il blocco delle infusioni da parte dell’A.O. di Brescia che nel frattempo si era accorta che la biologa Stamina non era iscritta all’albo dei biologi benché avesse superato l’esame di Stato.

Anche questa volta la vicenda Stamina sembrava essersi conclusa e invece ci hanno pensato ancora una volta i giudici del lavoro a riaprire i giochi. Ecco allora che i medici del nosocomio bresciano hanno escogitato una ”obiezione di coscienza” non prevista da alcuna norma giuridica e che quindi non può fungere da scriminante per il diritto penale. A fronte del rifiuto dei medici di infondere i pazienti, ancora una volta sono intervenuti i giudici del lavoro per assicurare l'attuazione dei propri provvedimenti così impunemente violati. I medici “obiettori” sono stati così sostituiti dagli ausiliari del giudice. L’applicazione del codice di rito e del decreto Balduzzi è costata al presidente del Tribunale del lavoro di Pesaro un’indagine da parte del CSM, come auspicato dalla senatrice Cattaneo e da alcuni personaggi politici parecchio interessati alla vicenda; in compenso quasi tutti i medici “obiettori” sono scampati alla richiesta di rinvio a giudizio.

A questo punto occorreva fermare gli ausiliari del giudice, ed in particolare la biologa di Stamina alla quale il tribunale de l’Aquila aveva affidato la procedura di attuazione dell’ordinanza della piccola Noemi, la bimba affetta da SMA 1 che aveva commosso il mondo per essere stata accolta da Papa Franceso. Per Noemi era stato predisposto un monitoraggio più approfondito che avrebbe consentito di certificare con più precisione gli eventuali miglioramenti sulla piccola. Ciò aveva trovato il plauso degli esponenti del M5S della regione Lombardia che intravvedevano in Noemi la possibilità per fare più chiarezza in questa intricata vicenda.

Questi auspici sono stati definitivamente infranti dopo che AIFA ha inviato l’ennesima diffida all’A.O. di Brescia e dopo che il GIP di Torino, benchè funzionalmente incompetente, ha disposto il sequestro delle cellule Stamina custodite presso l’ospedale di Brescia, il tutto a pochi giorni dall'infusione della piccola Noemi. E così, si è assistito a qualcosa di inedito nella storia del diritto e cioè ad un provvedimento cautelare di un giudice penale che di fatto si contrappone e priva di efficacia dei giudicati cautelari emessi dal giudice civile.

La diffida dell’Aifa invece è un vero deja-vu. Come dimenticare la diffida con la quale AIFA ha impedito il trasferimento delle cellule da Brescia presso i laboratori dell’Università di Miami messi a disposizione dal prof. Camillo Ricordi per essere testate. E come dimenticare il fango riversato sul prof. Camillo Ricordi, reo di voler fare chiarezza sulla vicenda Stamina così come il prof. Mauro Ferrari. Quest'ultimo poi pretendeva persino d’essere fieramente imparziale e di ascoltare anzitutto i malati. Naturalmente dopo che la solita comunità scientifica (Cattaneo, De Luca, Bianco, ecc) è insorta contro di lui, il prof. Ferrari è stato rimosso dall’incarico di presidente del comitato scientifico e il Ministero gli ha persino chiesto la restituzione dell’importo del biglietto aereo dagli Stati Uniti.

Però non mancano delle note di ironia in questa vicenda, ad esempio se si pensa che a supportare le indagini della procura di Torino sia proprio la senatrice Cattaneo, il cui evidente conflitto di interessi con la vicenda Stamina difficilmente può passare inosservato. La neo-senatrice, scienziata dell'ass. Luca Coscioni, com’è noto, si occupa di cellule staminali embrionali e non già di mesenchimali. Forse per questo afferma che queste ultime non possono trasformarsi in neuroni.

Eppure da diverse pubblicazioni sulle mesenchimali esistenti in tutto il mondo, ma anche dalle sperimentazioni condotte dai professori Uccelli e Prezzoli si evince esattamente il contrario. Ma è il parere dell’Agenzia europea del farmaco del 14 gennaio 2011 a fare chiarezza sul punto, laddove definisce le mesenchimali sicure e già presenti in terapia umana e le embrionali altamente cancerogene; inoltre le embrionali non sono nemmeno brevettabili perché così ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo. Dunque i fondi per la ricerca andrebbero meglio spesi nelle mesenchimali e non già nelle embrionali.

Meglio, quindi, eliminare le prove viventi dell'efficacia del metodo Stamina, lasciando i piccoli pazienti che ne avevano tratto beneficio privi di cura oppure censurando tutti quei documenti e video che girano nel web attestando i miglioramenti dei bimbi ma anche i peggioramenti dopo l’interruzione delle cure. Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà all’autrice del video “bambini di Stamina”, video evidentemente ritenuto fin troppo efficace dai pro Stamina e non. Un video che contiene filmati e certificati sull'efficacia del metodo Stamina va certamente fermato altrimenti poi riesce più difficile credere alla macchina del fango e ad un giudizio espresso da chi non ha mai visto i pazienti. Occorre evitare contraddizioni così palesi.

Quindi, cari detrattori, occhio a coordinare bene i vostri bracci armati, non sia mai vi perdiate proprio lo scacco al re.

1 ottobre 2014
Il Comitato Legale del Movimento Vite Sospese
Inviato il: 2/10/2014 22:23
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  •  Merio
      Merio
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#35
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Cosa contiene l'infusione del Metodo Stamina ?
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Ezra Pound
Inviato il: 3/10/2014 17:52
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  •  Ste_79
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#36
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Contiene cellule staminali mesenchimali :

Le cellule staminali mesenchimali sono state isolate dalla componente stromale del midollo osseo (dove rappresentano circa lo 0,01% di tutte le cellule nucleate ) per la prima volta negli anni '70 da Friedenstein e collaboratori. Il midollo osseo rappresenta la "nicchia" biologica delle cellule staminali mesenchimali, qui, infatti, svolgono una funzione di richiamo delle cellule staminali ematopoietiche circolanti nel midollo (homing) e di supporto all'ematopoiesi: in altri termini interagiscono con le cellule staminali ematopoietiche, anch'esse residenti nel midollo (attraverso interazione cellula-cellula e secrezione di fattori di crescita) e favoriscono il loro differenziamento in cellule del circolo sanguinino (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) (16-17-18).



cellule staminali mesenchimali



Le MSC sono state descritte come cellule aderenti alla plastica, con morfologia fibroblastoide e non fagociti che (19). Presentano inoltre la peculiare capacità di differenziare spontaneamente, sia in vitro che in vivo, in tutti i tessuti specializzati di derivazione embrionale mesodermale (tessuto osseo, tessuto cartilagineo e tessuto adiposo).



Oltre che dal midollo osseo, successivamente, le MSC sono stata isolate in maniera quasi ubiquitaria, tanto da fare ipotizzare la loro presenza in tutti gli organi ed i tessuti post natali. Infatti, nonostante ancora oggi la principale fonte di MSC rimanga il midollo osseo, queste possono essere anche estratte da sangue del cordone ombelicale, dalla placenta, da sangue periferico e da il tessuto adiposo (tessuto grasso), questa ultima fonte di MSC è considerata molto promettente dato che è possibile ottenere una grande quantità di cellule attraverso lipoaspirazione mantenendo lo stesso potenziale differenziativo delle MSC da midollo (20).



Le MSC sono le cellule staminali adulte ad oggi più studiate in quanto presentano caratteristiche proprie, in aggiunta a quelle di staminali derivanti da altri tessuti/organi.



In particolar modo è stato osservato che le MSC sono:

- facilmente isolabili grazie alla loro capacità adesiva;

- facilmente separabili da altre tipologie cellulari grazie all'espressione di un set di marcatori di membrana specifici (CD44+, CD90+, CD105+166+73+, CD34-, CD45-31-14-);

- facilmente espandibili in vitro in quanto presentano un elevato potenziale replicativo (21-22-23);

- in grado di espletare funzioni immunosuppressive e immunomodulatorie;

- in grado di migrare spontaneamente nei tessuti di origine ed anche selettivamente in tessuti danneggiati (multiorgan homing capacity/ trofismo ). In sede di danno promuovono la rigenerazione del tessuto compromesso sia mediante differenziamento che secrezione paracrina di fattori anti infiammatori .

Inoltre presentano una spiccata plasticità funzionale ed un potenziale differenziativo multilieneage (24-25).





In particolare tutto il metodo Stamina si è focalizzato su questo:



Citazione:
Recentemente è stato dimostrato che, in particolari condizioni sperimentali in vitro (ma anche inseguito ad impianto ectopico in vivo) le cellule mesenchimali (probabilmente una sottopopolazione di cellule dotate di pluripotenza e definite per questo multipotent adult progenitor cells) possono differenziare in tipologie cellulari di tessuti con diversa origine embrionale, come ad esempio il tessuto nervoso ed il tessuto epatico.

Queste osservazioni hanno portato a confutare il paradigma classico della multipotenza delle cellule staminali adulte intesa come capacità differenziativa limitata proprio lineage. Questa definizione è stata sostituita dalla nuova teoria della "developmental plasticity", ossia la capacità di oltrepassare i confini differenziativi segnati dal tessuto di appartenenza(26/37).


Fonte Staminafoundation.org
Inviato il: 4/10/2014 13:50
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  •  Merio
      Merio
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#37
Sono certo di non sapere
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Ok, ma esiste una formula dettagliata ?

Tipo un protocollo da seguire per fare la soluzione ?

Quello che cerco io ha questa forma qua:

Citazione:
Culture of hESCs and iPS Cells

Clinical-grade hESCs (H9) were purchased from the WiCell Research Institute (Madison, WI, http://www.wicell.org), and iPS cells were derived from skin fibroblast cells obtained by a needle punch biopsy with an approved institutional review board protocol from the University of California, Irvine.
Following the biopsy, the skin fibroblast cells were cultured and infected with retroviruses expressing the human transcription factors OCT4, SOX2, KLF4, and c-MYC to induce pluripotency, as described previously [31].
Multiple iPS cell colonies were generated and examined for the presence of iPS cell markers and the ability to form teratomas. The iPS cells and hESCs were maintained in human embryonic stem (hES) medium (Knockout Dulbecco’s modified Eagle’s medium/Nutrient Mixture F-12 [DMEM/F-12] containing 20% knockout serum replacement, 1 mM GlutaMAX (Life Technologies, Grand Island, NY, http://www.lifetechnologies.com), 1 mM nonessential amino acids, 0.1 mM 2-mercaptoethanol, 1 mM penicillin, and 1 mM streptomycin) supplemented with 10 ng/ml basic fibroblast growth factor (bFGF; Millipore, Billerica, MA, http://www.millipore.com) and grown on a feeder layer of mitotic-inactivated primary mouse embryo fibroblasts (PMEFs).
After the iPS cells and hESCs reached confluence, the medium was removed, the cells were rinsed with phosphate-buffered saline (PBS), collagenase type IV (1 mg/ml) was added (1 ml per well of a six-well plate), and the cells were incubated at 37°C. After 15 minutes, the collagenase was removed, and hES medium was added (1 ml per well). The cells were scraped with a 5-ml pipette, centrifuged at 1,000g for 3 minutes, dissociated into small clumps, and plated on fresh PMEFs.


é un esempio che ho preso a caso... descrive il protocollo da seguire in laboratorio per coltivare due particolari tipi cellulari: iPS e hESCs.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3973714/
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Ezra Pound
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  •  Ste_79
      Ste_79
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#38
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Citazione:
Ok, ma esiste una formula dettagliata ?


Non credo esista. Tuttavia cercherò quanto hai richiesto.
Allo stato attuale delle mie conoscenze sulla questione Stamina, il cosiddetto protocollo di produzione delle cellule staminali mesenchimali è stato mantenuto segreto.
La ragione della segretezza è che si voleva mantenere la metodica gratuita e quindi non brevettabile dalla industria farmaceutica. So che può sembrare una motivazione debole, e forse lo è anche, tuttavia non mi pare la questione principale da dover dibattere.
Marino Andolina, vado a memoria poi verificherò dove è stato detto, ha dichiarato che il protocollo di produzione delle cellule sarebbe stato messo a disposizione del ministero della sanità e dell Aifa a patto che nel comitato scientifico ci fosse anche la biologa di Stamina, a quanto pare l'unica in grado di poter insegnare come fare a livello pratico a coltivare in maniera corretta le cellule.
Perchè, sempre a parere del Dottor Andolina, un conto è mettere a disposizione il protocollo in sintesi come hai fatto tu nel precedente post, un altra cosa è quella di lavorarle sul serio, in cui diversi passaggi generalmente si omettono.
Purtroppo, come è stato ribadito pochi giorni fa, il comitato scientifico si è espresso contro la sperimentazione, quindi della metodica Stamina non si saprà più nulla, almeno in Italia. Salvo forse un giorno ritrovarcela copiata e fatta pagare a caro prezzo da qualche industria farmaceutica. Staremo a vedere.
Faccio anche notare che il main stream ha dichiarato che la bocciatura del comitato scientifico sarebbe la seconda bocciatura. In realtà è la prima perchè il primo comitato scientifico era stato invalidato dal tribunale del tar di Roma in quanto palesemente già schierato contro il metodo Stamina.
Staremo a vedere anche su quali base l'ultimo comitato scientifico ha stabilito la metodica non sperimentabile, visto che non mi risulta che siano stati raccolti i dati positivi derivanti dalle cure fatte agli Spedali civili di Brescia.

Detto questo, mi dispiace di non poterti dare un aiuto, ma ti chiedo come mai ti interessa sapere il protocollo ? so che sei del ramo biotecnologico stai per caso studiandole all'università?
Inviato il: 5/10/2014 17:35
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#39
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Citazione:
La ragione della segretezza è che si voleva mantenere la metodica gratuita e quindi non brevettabile dalla industria farmaceutica. So che può sembrare una motivazione debole, e forse lo è anche, tuttavia non mi pare la questione principale da dover dibattere.


Strano, ho seguito una piccola conferenza di disciplina brevettuale e la prima cosa che deve pensare un ricercatore se ritiene brevettabile una qualsiasi tecnologia è NON divulgare nulla a proposito almeno per un po' di tempo (mentre segui l'iter della domanda brevettuale).

Se pubblichi manca il fattore "innovativo", cioè non è più nulla di nuovo la tua idea e quindi paradossalmente se vuoi proteggerla dalle industrie dovresti renderlo pubblico, con tutti i crismi e dati etc.

Allora nemmeno loro possono brevettarlo, proprio perché ormai è pubblico.

Ovviamente hanno le loro strade per "aggirare" questo problema, ma nel caso di cellule staminali non penso sia così semplice.

Citazione:
Perchè, sempre a parere del Dottor Andolina, un conto è mettere a disposizione il protocollo in sintesi come hai fatto tu nel precedente post, un altra cosa è quella di lavorarle sul serio, in cui diversi passaggi generalmente si omettono.


Corretto, purtroppo i paper hanno un limite di caratteri, però di norma puoi pubblicare pure delle aggiunte (dipende dalla rivista).

Citazione:
Detto questo, mi dispiace di non poterti dare un aiuto, ma ti chiedo come mai ti interessa sapere il protocollo ? so che sei del ramo biotecnologico stai per caso studiandole all'università?


Io no (solo la teoria), ma certi miei prof sì in merito alle patologie leucemiche ed affini.

Già in due si sono espressi a proposito di Stamina e non in modo positivo.

In pratica il loro razionale del rifiuto di Stamina è basato su tre cose:

1) ignoranza sulla composizione della infusione, e delle cellule utilizzate, ovvero del protocollo seguito che dovrebbe dire tutto quanto con cifre, tempi, quantità etc.

2) l'iter seguito dalla terapia che non è stato canonico a detta loro e quindi sostanzialmente fallato all'inizio.

3) L'infusione cellulare deve seguire rigorosi protocolli GMP (credo laboratori BS4) e certificata dall'AIFA che poi deve fare dei controlli periodici.

Almeno è quello che ho capito.

Non credo accettino le testimonianze dei famigliari perchè dovrebbero almeno essere a livello di case studies e anche così sarebbero prove risibili sulla scala della piramide degli studi:



Io non ho studiato la faccenda nel dettaglio (avevo altre priorità), ma se devo essere obbiettivo la vedo nera e poi Nature ha dato un giudizio negativo sulla cosa e questa pesa molto:

https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&es_th=1&ie=UTF-8#q=Nature%20stamina

Grazie comunque per le risposte.
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Inviato il: 5/10/2014 18:13
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  •  Ste_79
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#40
Mi sento vacillare
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Citazione:
Strano, ho seguito una piccola conferenza di disciplina brevettuale e la prima cosa che deve pensare un ricercatore se ritiene brevettabile una qualsiasi tecnologia è NON divulgare nulla a proposito almeno per un po' di tempo (mentre segui l'iter della domanda brevettuale). Se pubblichi manca il fattore "innovativo", cioè non è più nulla di nuovo la tua idea e quindi paradossalmente se vuoi proteggerla dalle industrie dovresti renderlo pubblico, con tutti i crismi e dati etc. Allora nemmeno loro possono brevettarlo, proprio perché ormai è pubblico. Ovviamente hanno le loro strade per "aggirare" questo problema, ma nel caso di cellule staminali non penso sia così semplice.


Aspetta sono due cose diverse il brevetto e il come poi eseguire la metodica.
IL brevetto è stato reso pubblico e rifiutato. Poco importa se sia stato rifiutato, il punto è che è stato reso pubblico. Quindi nessuno può avere l'esclusiva sul metodo. Come hai ben precisato tu.
Il come farlo invece no perchè è quelllo che in concreto fa la differnza nel metodo stamina. Cioè se qualcuno lo impara poi può aggirare la norma e farlo sotto differenti spoglie.
E' una precisazione a quanto ho scritto prima.




Citazione:
1) ignoranza sulla composizione della infusione, e delle cellule utilizzate, ovvero del protocollo seguito che dovrebbe dire tutto quanto con cifre, tempi, quantità etc.



Certo. Questo è un punto che evidentemente non può far dare una valutazione positiva. Però nemmeno una valutazione negativa.
Allora sarebbe bene chiedere agli stessi professori, o meglio, io chiederei agli stessi professori: Visto che non sappaimo bene qual'è il metodo utilizzato, facciamo una sperimentazione per capire un po' meglio questa possibile e futuribile terapia? Mettiamo insieme uno studio che possa mostrare come questo metodo funziona o non funziona?


Citazione:
2) l'iter seguito dalla terapia che non è stato canonico a detta loro e quindi sostanzialmente fallato all'inizio.


Non sono d'accordo con il "fallato dall'inizio". Mi spiego meglio:
Ad un certo punto un metodo che si autoreferenzia come innovativo in medicina rigenerativa, ha la possibilità di essere messo in pratica saltando la fase di sperimentazione 1 e 2. (a norma di legge, Sottolineo)

Il metodo fornisce alcuni risultati a dir poco inaspettati su patologie che non hanno la benché minima speranza di essere curate altrimenti.
Questo cosa significa in termini scientifici?
Abbiamo un dato esperienziale, oltre che elementi di natura teorica a corredo.
Quindi se vogliamo parlare in termini scientifici, si prendono quei risultati, li si analizza, e si cerca di costruire una sperimentazione (subito in fase 3) in cui, tutto sottoposto al controllo di un comitato di esperti, possa conferire a quella metodica la necessaria validazione scientifica per poterla poi usare.

Non nego che le modalità con cui abbiamo conosciuito il metodo stamina sia molto particolare e non sia sperimentale, tutt'altro. Prendo coscienza di quello che è successo per utilizzare al meglio i dati ottenuti e poi farli fruttare in termini scientifici.
Osservo che la mela cade dall'albero e vado a capire come funziona la forza di gravità per usare una metafora.



Citazione:
3) L'infusione cellulare deve seguire rigorosi protocolli GMP (credo laboratori BS4) e certificata dall'AIFA che poi deve fare dei controlli periodici.


Qui nasce un ulteriore problema di ordine differente. Nel senso che una delle questioni di dibattito fondamentali del caso sarebbe quello di accertare se le staminali sono da considerarsi come trapianto o come medicinale.
Se fossero trapianti, si potrebbe tranquillamente usare una Glp, come del resto avviene ora nei trapianti. E' ormai una prassi abbastanza sicura. O meglio il rischio è accettato rispetto ai benefici.

Se invece viene considerato farmaco, si deve in termini di legge usare un Gmp. Immagino tu sappia i costi riguardanti il mantenimento di una cell factory gmp. Viene da sé che le uniche a poter permettersi queste cell factory sono le multinazionali. Questo è un particolare da tenere a mente quando si parla di Stamina.
Aggiungo che prima che la terapia venisse usata a Brescia, Vannoni stesso si fece promotore di un iniziativa per costruire un laboratorio certificato Aifa, siamo nel 2007-2008 nella regione Piemonte, proprio finalizzato allo studio del metodo in questione.
Non solo non se ne fece nulla, ma venne poi indagato e rinviato a giudizio. La famosa indagine Guariniello. Il processo è in corso è lo sto seguendo.

Citazione:
Io non ho studiato la faccenda nel dettaglio (avevo altre priorità), ma se devo essere obbiettivo la vedo nera e poi Nature ha dato un giudizio negativo sulla cosa e questa pesa molto:


Leggerò cosa dice nature e risponderò.
Non mi sorprende le tue affermazioni sono perfettamente coerenti conn il clima creato ad arte sull'intera vicenda. Io al contrario lo seguo da quando è stato postato su luogocomune l'intervista a Vannoni e Andolina.
Ti posso garantire che l'immagine creata dai media è funzionale a scopi diversi da quelli della ricerca scientifica.

Comunque continuerò a seguire per conto di Luogocomune, luogo dove la verità, qualsiasi essa sia deve venir fuori.
Inviato il: 5/10/2014 20:02
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#41
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Citazione:
Aspetta sono due cose diverse il brevetto e il come poi eseguire la metodica.
IL brevetto è stato reso pubblico e rifiutato. Poco importa se sia stato rifiutato, il punto è che è stato reso pubblico. Quindi nessuno può avere l'esclusiva sul metodo. Come hai ben precisato tu.
Il come farlo invece no perchè è quello che in concreto fa la differnza nel metodo stamina. Cioè se qualcuno lo impara poi può aggirare la norma e farlo sotto differenti spoglie.
E' una precisazione a quanto ho scritto prima.


é ma non è facile modificare un protocollo.

A volte basta cambiare un reagente, o il lotto del reagente e tutto l'esperimento va in mona.

Ci vuole un bel po' di tempo.

Citazione:
Certo. Questo è un punto che evidentemente non può far dare una valutazione positiva. Però nemmeno una valutazione negativa.
Allora sarebbe bene chiedere agli stessi professori, o meglio, io chiederei agli stessi professori: Visto che non sappiamo bene qual'è il metodo utilizzato, facciamo una sperimentazione per capire un po' meglio questa possibile e futuribile terapia? Mettiamo insieme uno studio che possa
mostrare come questo metodo funziona o non funziona?


Perché prima ci vogliono le prove in vitro, poi quelle in vivo su modelli animali, e dovono essere efficaci dopo devi trovare i soldi per i trial e ci vogliono milioni e milioni di euro.

Lo farebbero se avessero dati a supporto, ma dicono non ce ne sono.

Citazione:
Non sono d'accordo con il "fallato dall'inizio". Mi spiego meglio:
Ad un certo punto un metodo che si autoreferenzia come innovativo in medicina rigenerativa, ha la possibilità di essere messo in pratica saltando la fase di sperimentazione 1 e 2. (a norma di legge, Sottolineo)

Il metodo fornisce alcuni risultati a dir poco inaspettati su patologie che non hanno la benché minima speranza di essere curate altrimenti.
Questo cosa significa in termini scientifici?
Abbiamo un dato esperienziale, oltre che elementi di natura teorica a corredo.
Quindi se vogliamo parlare in termini scientifici, si prendono quei risultati, li si analizza, e si cerca di costruire una sperimentazione (subito in fase 3) in cui, tutto sottoposto al controllo di un comitato di esperti, possa conferire a quella metodica la necessaria validazione scientifica per poterla poi usare.

Non nego che le modalità con cui abbiamo conosciuito il metodo stamina sia molto particolare e non sia sperimentale, tutt'altro. Prendo coscienza di quello che è successo per utilizzare al meglio i dati ottenuti e poi farli fruttare in termini scientifici.
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Non sapevo si potesse saltare la fase di sperimentazione.

Ci sono case studies pubblicati a supporto di ciò ?

Per il resto non penso sia passabile come farmaco, ma come trapianto quindi potrebbe cambiare la regolazione, ma non saprei, i miei prof parlavano di GMP che dovrebbe essere il meglio del meglio.

Comunque tienici aggiornati, potrebbe essere interessante vedere gli sviluppi giudiziari.

Per quanto riguarda Nature guarda pure qua:

https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&es_th=1&ie=UTF-8#q=nature%20vannoni
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Inviato il: 5/10/2014 20:21
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  •  Ste_79
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#42
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Citazione:
Non sapevo si potesse saltare la fase di sperimentazione. Ci sono case studies pubblicati a supporto di ciò ?


Preciso meglio questo aspetto. Non si può saltare la fase 1 e 2, ma di fatto è successo grazie alla legge sulle terapie conpassionevoli. Il decreto Turco- Fazio del 2006 che permette in casi in cui non ci sia altra terapia validata scientificamente di trattare casi per cui esiste un esito infausto.
In altri termini una qualsiasi terapia che abbia delle pubblicazioni scientifiche, anche se non è stata testata sperimentalmente può essere usata nei casi disperati in cui non eiste cura. Previo ovviamente il parere del medico curante e del comitato etico dell'ospedale che prescrive la terapia.



Citazione:
l e ci vogliono milioni e milioni di euro. Lo farebbero se avessero dati a supporto, ma dicono non ce ne sono.


La legge Balduzzi del 2013 aveva stanziato 3 milioni di euro per iniziare la sperimentazione.
I dati a supporto ci sono. Semplicemente sono stati ignorati.
CI sono i bambini che stavano meglio, ci sono pareri dei dottori dei pazienti in cura, ci sono opinioni di esperti in merito. ci sono le cartelle cliniche.
Ovvio che non possono chiedere che per fare una sperimentazione clinica ci siano i risultati che la stessa sperimentazione clinica dovrebbe fornire, altrimenti entriamo nel paradosso.

Il primo articolo che sto leggendo è questo

Ps. volevo precisare, quando ho scritto "per conto di luogo comune" non è che mi ha incaricato qualcuno in privato di seguire la vicenda era un modo scherzoso di descrivere il mio impegno nel mantenervi aggiornati sull'argomento.
Inviato il: 5/10/2014 20:58
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  •  Merio
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#43
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Citazione:
Preciso meglio questo aspetto. Non si può saltare la fase 1 e 2, ma di fatto è successo grazie alla legge sulle terapie conpassionevoli. Il decreto Turco- Fazio del 2006 che permette in casi in cui non ci sia altra terapia validata scientificamente di trattare casi per cui esiste un esito infausto.
In altri termini una qualsiasi terapia che abbia delle pubblicazioni scientifiche, anche se non è stata testata sperimentalmente può essere usata nei casi disperati in cui non eiste cura. Previo ovviamente il parere del medico curante e del comitato etico dell'ospedale che prescrive la terapia.


Ok, grazie.

Citazione:
I dati a supporto ci sono. Semplicemente sono stati ignorati.
CI sono i bambini che stavano meglio, ci sono pareri dei dottori dei pazienti in cura, ci sono opinioni di esperti in merito. ci sono le cartelle cliniche.
Ovvio che non possono chiedere che per fare una sperimentazione clinica ci siano i risultati che la stessa sperimentazione clinica dovrebbe fornire, altrimenti entriamo nel paradosso.


Interessante.

Seguirò gli sviluppi quando possibile.
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Inviato il: 5/10/2014 21:30
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#44
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Citazione:
Interessante.

Seguirò gli sviluppi quando possibile.


Grazie a te che hai permesso di sviscerare un po' di più l'argomento.
Aggiornerò questo post ogni tanto. Quando vuoi dacci un occhio le tue conoscenze mi potrebbero tornare utili.


Citazione:
Ok, ma esiste una formula dettagliata ?

Tipo un protocollo da seguire per fare la soluzione ?


L'unica cosa che ho trovato è presente nella richiesta di brevetto ed è la seguente:

a) Differentiation into Neuroblasts/Neurons in Suspension

To the mesenchymal stem cells suspended in physiological solution 6 μl/ml of neuronal differentiation solution are added.

The solution obtained is delicately resuspended and maintained at 37° C. for a period comprised between 20 minutes and 2 hours, preferably between 40 minutes and 1 hour and 30 minutes, in function of the maturation state (neuroblasts-neurons) desired.

At two hours mature neurons with dendrites and axons completely formed and functional are present (see FIGS. 1 and 2 above).

The solution for neuronal differentiation is composed thusly:

10 ml of 98% ethanol
10 mg of retinoic acid.

The relative quantities indicated above are to be considered exclusively as a practical indication for obtaining a differentiation solution having a retinoic acid concentration of 3×10−3 M.

The neuronal differentiation solution is agitated to dissolve the retinoic acid and maintained refrigerated at 4° C.

b) Differentiation into Neuroblasts/Neurons in Adhesion

Six microlitres per millilitre (6 μl/ml) of the neuronal differentiation solution prepared just before use (maximum 1 hour) and stored at +4° C. in the dark is added to the mesenchymal stem cells adherent to the wall of a culture flask.

The flask is placed in an incubator for a period comprised between 20 minutes and 2 hours, preferably between 40 minutes and 1 hour and 30 minutes, in function of the maturation state (neuroblasts-neurons) desired.

At two hours mature neurons are present with completely formed and functional dendrites and axons, the morphology of which can be appreciated (see FIGS. 3 and 4) and on which it is possible to conduct immunohistochemical and electrophysical tests.

The solution for neuronal differentiation is composed thusly:

10 ml of 98% ethanol
10 mg of retinoic acid.

The relative quantities indicated above are to be considered exclusively a practical indication for obtaining a differentiation solution having a retinoic acid concentration of 3×10−3 M.

Brevetto

ovviamente non ti so dire se è sufficiente come spiegazione per un professore, anche se credo fortemente di no, per tornare al discorso più sopra.


Inviato il: 5/10/2014 21:40
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#45
Sono certo di non sapere
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Grazie, in parte è quella la soluzione alla risposta.
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Inviato il: 5/10/2014 21:56
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#46
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Comunque tienici aggiornati, potrebbe essere interessante vedere gli sviluppi giudiziari.

Per quanto riguarda Nature guarda pure qua: https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&es_th=1&ie=UTF-8#q=nature%20vannoni


Effettivamente ci sono stati sviluppi giudiziari. Vannoni da imputato, pur potendo avvalersi della facoltà di non rispondere, ha risposto, e bene alle domande del pubblico ministero, del giudice e degli avvocati difensori.
Mi sono perso la notiza nei media. Forse ero distratto, anzi sicuramente, ma quando saltano fuori delle cose interessanti non vengono rese di pubblico dominio come quando servono al sistema.

Comunque andiamo per ordine.
Nature ha bocciato il trattamento. Per quali ragioni?

Citazione:
Davide Vannoni, a psychologist turned medical entrepreneur, has polarized Italian society in the past year with a bid to get his special brand of stem-cell therapy authorized. He has gained fervent public support with his claims to cure fatal illnesses — and equally fervent opposition from many scientists who say that his treatment is unproven.


Gia qui, se il mio inglese pessimo non mi inganna, si accosta Vannoni all'essere un imprenditore medico, come a dire che ci guadagnerebbe dal vedere il trattamento validato, ma andiamo avanti.

Citazione:
In fact no-one has ever been able to convincingly show that bone-marrow cells can be converted into nerve cells,” says Elena Cattaneo, a stem-cell researcher who studies Huntington's disease at the University of Milan, Italy.


Qui si mente perché lo stesso studio di Elena Schegelskaya che è preso in considerazione da nature, è proprio sulla trasformazione di cellule mesenchimali in neuroni. Ma a prte questo, la Cattaneo, insime a Luca Pani, Paolo BIanco e altri numerosi medici sono stati sin da subito contro il metodo stamina, quindi non sono fonti neutrali. E guarda caso Nature prende in considerazione loro tre, e non una riga a firma Camillo Ricordi, Back o Villanova massimo esperto di sma in Italia.

Citazione:
The government-sponsored Italian clinical trial was intended to begin on 1 July, but is now being delayed because Vannoni has three times postponed commitments to reveal his method to the government-appointed committee that will prepare the trial’s details.

That committee includes representatives from AIFA, the Italian health ministry and various scientific experts. It is led by the Superior Health Institute in Rome, Italy’s leading biomedical-research body. The institute's president, Fabrizio Oleari, declined to comment.


Qui si riferisce al comitato scientifico e si dice che sarebbe stato ritardato da Vannoni.
In realtà il primo comimtato è stato sciolto dal tar del Lazio su riscorso di Vannoni perchè palesemente schierato contro.
Mentre il secondo ha deciso di non andare avanti con la sperimentazione perchè non c'erano elementi sufficenti, quando in realtà non era il suo compito. IL suo compito era di produrre un protocollo di sperimentazione.



Citazione:
Irving Weissman, director of the Stanford Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine in California, says that the Italian government would be unwise to support a trial with so little evidence of efficacy.


Questo Irving Weissman invece cosa ne sa di stamina? ha visto i bambini per caso? le cartelle cliniche? qualche dato? ha parlato con i dottori che avevano in cura i bambini?

Citazione:
“I am not surprised to learn this,” says Luca Pani, director-general of the Italian Medicines Agency (AIFA), which suspended operations at the Brescia-based laboratories of Vannoni's Stamina Foundation in May 2012, after inspectors concluded that the labs would not be able to guarantee contamination-free preparations of stem cells. Inspectors were not shown systematic methodologies or protocols. “We saw such chaos there, I knew that a formal method wouldn’t exist,” he says.


Luca Pani, come detto prima, è uno degli artefici della sospensione del metodo. Non è vero che a Brescia non ci fossero garanzie per la produzione e la conservazione dei preparati, è pur sempre un ospedale italiano di prima categoria.
Lui gioca sul fatto che non è un laboratorio gmp, ma è perfettamente in grado di effettuare trapianti.
Quindi è un grado sufficentemente sicuro per compiere quel genere di pratica.

Comunque, come ripeto da un bel po, l'unica cosa che non vanno a vedere, ne NAture, ne PAni, ne la Cattaneo ne Bianco, sono i Bambini.
Ebbene questi sono i Bambini che hanno fatto le cure con il metodo stamina.
Davvero non ci sono stati risultati?

Bambini Di Stamina
Inviato il: 9/11/2014 21:55
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  •  Ste_79
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Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#47
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Citazione:
Dott. Andolina, senza entrare nel merito della vicenda giudiziaria. A oggi, a quanto se ne sa, gli Spedali di Brescia risultano interdetti a chi volesse eseguire la terapia a base di staminali ordinata dai giudici. Dunque in Italia non c’e’ alcuna alternativa, si e’ condannati a non avere nemmeno speranza.


“Sì, con il sequestro delle cellule deciso dal GIP, poi dal GUP e confermato dal Tribunale del Riesame di Torino, non sembra ci siano speranze per i pazienti in cura o in attesa di cura. Aspettiamo speranzosi la Cassazione, cui spetta l'ultima parola”.



......

Citazione:
Prismanews frequenta da tempo la tenda. Discutendo di fatti recenti, ci siamo chiesti come mai la famiglia del bimbo che di recente ha subito positivi effetti dalle infusioni di Stamina non si sia precipitatati dagli organi di informazione per attestare che il rimedio ha funzionato… Sarebbe stata una testimonial credibile e avrebbe fatto il bene degli altri malati.


“I genitori hanno diritto a difendere la privacy del figlio, e io non posso che obbedire a tale desiderio. Posso soltanto dire che un paziente con distrofia muscolare di Duchenne ha ottenuto una riduzione della CPK, il marker specifico di questa malattia, e che ha ripreso movimenti prima perduti. L'effetto non è duraturo, la terapia dovrebbe essere ripetuta ogni due mesi. Ci diranno che questo dimostra che le staminali non sono la ‘cura’ della Duchenne, ma altrettanto si potrebbe dire per l'insulina nel diabete. Chi, affetto da una malattia progressiva e mortale, rifiuterebbe di farsi delle iniezioni intramuscolari ogni due mesi?

I genitori di un altro bambino invece sono disposti a rendere pubblici i risultati ottenuti recentemente con la mia ultima iniezione: i PEV (potenziali evocati visivi) si sono normalizzati. Come dire che è stata ricostituita la connessione tra occhio e cervello. Anche questo come effetto placebo mi sembra eccezionale!”.


Prismanews
Inviato il: 15/11/2014 16:35
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      Ste_79
Re: Vannoni presenta il suo Metodo Stamina
#48
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