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  Scuola dell'obbligo

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Re: Scuola dell'obbligo
#11
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/1/2010
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Citazione:

Fabrizio70 ha scritto:
o magari durante una lezione di elettrotecnica

A questa se permetti rispondo io

In elettrotecnica per risolvere i circuiti esistono diversi metodi , di solito il prof ha il suo preferito e sceglie quello come risultato , in ogni caso si parte con la semplificazione del circuito per poi effettuare i calcoli , puoi anche evitare il passaggio della semplificazione ma ti si allungano i calcoli , se uno ha problemi nella semplificazione ed arriva comunque al risultato giusto senza il primo passaggio puoi star sicuro che non ottiene lo stesso voto degli altri perchè non ha seguito il metodo standard del professore.

Stessa situazione per una materia quale informatica , puoi ottenere gli stessi risultati con programmazioni differenti ma devi seguire quella che il prof ritiene giusta se vuoi ottenere un buon voto , nel laboratorio di impianti elettrici se non disponi i fili sul pannello come piace al prof non ottieni un buon voto (e qui sorgono i guai , nel mondo del lavoro il metodo scolastico non centra una mazza) , come vedi per alcune materie ci sono diverse strade da seguire ma se provi a deviare da quelle considerate "standard" dal professore pur arrivando agli stessi risultati la valutazione è appena sufficiente.

Ovviamente spero che era questo il senso dell'affermazione.



Per ottenere gli stessi risultati ovviamente tu dovrai avere già la padronanza della materia... padronanza ottenuta come? Ascoltando ed imparando le basi fondamentali insegnate dal tuo insegnante con ore ed ore di lezioni in classe.
Non credo che un ragazzino dopo 20 ore di elettrotecnica sia già abbastanza esperto da poter disquisire con il proprio professore su come risolvere i circuiti o su come cablare un quadro elettrico. Ammetterai che l'insegnante possa anche consigliare od obbligare a cablare in una certa maniera, non attorcigliando i fili, serrando bene i capicorda, scegliendo il percorso tra le canaline in una certa maniera ecc ecc ( i quadri e le schede ben cablati si somigliano tutti a prescindere da chi li ha fatti )
L'esempio da te riportato fa venire in mente che gli insegnanti abbiano fatto proprio un bel lavoro invece.

Citazione:
vorrei sapere se far rispettare l'orario d'entrata a scuola e se "un doversi comportare in una certa maniera" costituiscono una sorta di indottrinamento

In effetti si tratta di indottrinamento , solo che non avendo molta esperienza lo considera un fatto totalmente negativo in questa fase della vita , in effetti da questo punto di vista la scuola non spiega perchè non si tira fuori la nutella , non si fà e basta , alcune persone accettano le regole in silenzio , altre vorrebbero capire anche il senso di queste regole mentre altre ancora alla sola idea di rispettare delle regole gli si scatena una reazione allergica


Ma l'educazione ed il buon senso - elementare - dovrebbero essere insegnati dalla famiglia ( Una fondamentale : ascolta quando qualcuno ti parla in un certo contesto ). Preferiamo delegare anche l'educazione fondamentalissima ad altri ? Certamente esistono tanti tipi di educazione.. ma quella fondamentale possiamo chiamarla universale e naturale E LA SI INSEGNA NEI PRIMISSIMI ANNI DI VITA..
Ora con la società che ci ritroviamo con genitore uno e due o famiglia allargata l'educazione elementare dei pargoli diventerà solamente un ricordo.( mia personale opinione.. i bambini con più problemi di eduzione che io ho conosciuto avevano quasi sempre famiglie separate con genitori acquisiti sballottati a dx e sx come se fossero un pacco )
Per non dire del cattivo esempio che viene dalla TV o da Internet.
I ragazzini sono sempre più ribelli ed esigenti per non dire viziati...e credono di essere adulti a 14 o 16 anni solamente perché hanno visto tanta tv e navigato su internet.
Inviato il: 15/5/2014 4:09
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Re: Scuola dell'obbligo
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

captcha ha scritto:

Io ti ho dato la mia risposta, ma non mi devi credere.

Si, Caviale, te ne prego anch’io. Le cazzate, ancora ancora, ma il delirio puro, meglio di no.



Citazione:
Caviale ha scritto:

Chiarisco che parlo da interno, cioè da studente di liceo...
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 14/5/2014 9:43
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Re: Scuola dell'obbligo
#9
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
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Citazione:
Io ti ho dato la mia risposta, ma non mi devi credere.

Si, Caviale, te ne prego anch’io. Le cazzate, ancora ancora, ma il delirio puro, meglio di no.
Inviato il: 14/5/2014 9:40
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Re: Scuola dell'obbligo
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

caviale ha scritto:

La questione riguarda, come intuibile, la scuola dell'obbligo. O meglio, i motivi storici (su cui sono ignorantissimo) e ideologici (non so se rende questa parola) per cui è stata imposta, perlomeno in Italia, la frequentazione obbligatoria della scuola ma soprattutto sugli effetti che essa produce negli individui della società.

La scuola dell'obbligo si è resa necessaria a causa della massificazione e modernizzazione della civiltà.

Prima bastavano altri strumenti, religione, separazione in classi accettata da tutti...
Con il mondo moderno si è creato un bisogno di controllo su dei numeri molto maggiori.

In definitiva la scuola serve per addestrare le masse di schiavi di cui il potere ha bisogno, e lo fa imprigionando lo Spirito umano fin dalla più tenera età.
In vari modi:

Citazione:

1) Nella scuola italiana il professore parla, scrive, assegna e lo studente (passivamente) ascolta, scrive, esegue. Il tutto avviene in modo prettamente frontale (con ovvie eccezioni dovute a particolari personalità), nozionistico e quasi mnemonico.

Quando iniziai a spostare il velo dagli occhi, mi arrabbiai molto nel constatare che tutto quello che mi era stato insegnato come certo, oggettivo, comprovato, non erano altro che teorie.
Il trucco è questo: prima te lo dicono che sono teorie, velocemente e superficialmente, poi, per il resto della vita le danno (e tu con loro) per scontate.
Si finisce così per dimenticarsi della realtà: che sono solo teorie.
Il sistema di apprendimento mnemoico, che per certe cose è utile, serve proprio a fare spostare l'attenzione, "aiuta" a dimenticare che stai riempiendoti la zucca di teorie, senza contare che per i professori è molto più facile, perché non stanno educando, stanno ripetendo anche loro il mantra ipnotico.
Questo fa atroffizzare, alla lunga, lo spirito critico, che è una funzione fondamentale per poter percepire la realtà.

Citazione:
Ma com'è che, fino alla terza superiore (esperienza personale ma, guarda caso, limite attuale dell'obbligo scolastico) ogni cosa viene insegnata come conoscenza certa assoluta e indiscussa, nonostante le stesse materie studiate confermino la provvisorietà di tali conoscenze? (es astronomia, storia dell'evoluzione, ecc)

Appunto.
Complimenti, io ci sono arrivato molto più tardi.
Io ti ho dato la mia risposta, ma non mi devi credere.
Solo con la verifica in prima persona puoi essere sicuro della tua visione.

Citazione:


2) Il fulcro del lavoro del professore sta nel raggiungimento negli studenti di risultati prestabiliti (non siamo forse individui con diverse personalità e attitudini?).
Perchè tutti i professori (con incarichi a vita) lasciano (per probabile sfinimento o stanchezza professionale, ma spesso per convinzione) che l'incentivo a studiare e "andare bene" sia il voto, universale e obiettivo (in pura teoria)? IN altri termini, perchè tutti, appena entrati a scuola, entrano nella stessa dinamica di studio+capacità=voto buono; studio-capacità=voto medio(+ contrari e sfumature varie), ma sempre nell'ottica di un adeguamento ai canoni generali come raggiungimento di un obiettivo comune?
(questo punto mi rendo conto di averlo spiegato male, ma il linguaggio spesso rappresenta per me un limite)

Perché più gli schiavi sono simili tra loro e più è semplice gestirli.
Il potere non vuole coltivare 6 miliardi di Michelangelo, di Einstein o Buddha.
Come li potrebbe usare?

Ed ecco che il grande risultato della tua miracolosa giovinezza è imparare a memoria una marea di roba inutile e molta della quale falsa.
Si abbassa il traguardo (di molto) e si fa credere che sia una cosa superlativa.

Ho preso 10!!!

Peccato che l'Uomo a 18 anni dovrebbe prendere centomila...

Ma non centomila su un sapere nozionistico, sulla vita che è ben altra cosa.

Ti consiglio, a proposito, di leggere questa discussione.

Citazione:

considero LC ad un livello superiore al mio modo di affrontare le questioni quindi sono tutt'orecchi), e del dono di qualche Dio dell'espressione linguistica e del ragionamento discorsivo,
vi auguro una buona vita

Non esiste qualche dio dell'espressione linguistica.
Magari lo è per te, ma è solo una tua opinione.
Spesso vedo dei dell'espressione linguistica (molto superiori a me), dire delle cazzate epocali, tipo che siamo in democrazia...
Per cui di per sé non vale niente, è solo una abilità mentale che se addestrata può essere molto efficace, con chi è schiavo.
Se sei libero, libero interiormente, vale molto poco.

LC non è "superiore", qui ci sono varie persone che hanno fatto un certo percorso (spesso durato molti anni) che li ha portati a riappropriarsi dello spirito critico.

PS
Dovrebbe essere obbligatorio per legge, che la prima frase pronunciata dai professori all'inizio di ogni lezione sia:

"Non dovete credere a nulla di quello che dirò".
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 14/5/2014 9:22
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Scuola dell'obbligo
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:
o magari durante una lezione di elettrotecnica


A questa se permetti rispondo io

In elettrotecnica per risolvere i circuiti esistono diversi metodi , di solito il prof ha il suo preferito e sceglie quello come risultato , in ogni caso si parte con la semplificazione del circuito per poi effettuare i calcoli , puoi anche evitare il passaggio della semplificazione ma ti si allungano i calcoli , se uno ha problemi nella semplificazione ed arriva comunque al risultato giusto senza il primo passaggio puoi star sicuro che non ottiene lo stesso voto degli altri perchè non ha seguito il metodo standard del professore.

Stessa situazione per una materia quale informatica , puoi ottenere gli stessi risultati con programmazioni differenti ma devi seguire quella che il prof ritiene giusta se vuoi ottenere un buon voto , nel laboratorio di impianti elettrici se non disponi i fili sul pannello come piace al prof non ottieni un buon voto (e qui sorgono i guai , nel mondo del lavoro il metodo scolastico non centra una mazza) , come vedi per alcune materie ci sono diverse strade da seguire ma se provi a deviare da quelle considerate "standard" dal professore pur arrivando agli stessi risultati la valutazione è appena sufficiente.

Ovviamente spero che era questo il senso dell'affermazione.

Citazione:
vorrei sapere se far rispettare l'orario d'entrata a scuola e se "un doversi comportare in una certa maniera" costituiscono una sorta di indottrinamento


In effetti si tratta di indottrinamento , solo che non avendo molta esperienza lo considera un fatto totalmente negativo in questa fase della vita , in effetti da questo punto di vista la scuola non spiega perchè non si tira fuori la nutella , non si fà e basta , alcune persone accettano le regole in silenzio , altre vorrebbero capire anche il senso di queste regole mentre altre ancora alla sola idea di rispettare delle regole gli si scatena una reazione allergica
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 14/5/2014 8:30
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  •  mirco
      mirco
Re: Scuola dell'obbligo
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 6/1/2010
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Citazione:

3) Ogni iniziativa personale, ogni creazione non richiesta (stile the wall), ogni spinta "autonomista", peraltro tipica dei ragazzi giovani, viene costantemente repressa e umiliata nel nome di un non ben specificato "non puoi fare come vuoi tu"(in compenso si fa come dice il prof o l'autorità di turno)?


Puoi fare un esempio di questa spinta autonomistica dei ragazzi che viene costantemente repressa ed umiliata ?

Durante una lezione di algebra o matematica
o magari durante una lezione di latino
o magari durante una lezione di elettrotecnica
o magari durante una lezione di lingue straniere

Gli esempi a volte spiegano molto meglio di 1000 righe.

Credi sia chiaro che una spinta autonomistica non deve essere confusa con la difficoltà nel comprendere il binomio di Newton o gli Integrali Indefiniti o perché in Inglese non esiste il congiuntivo e l'imperfetto

Citazione:


mi chiedo piuttosto se non siano proprio una sorta di indottrinamento delle masse infantili e giovani su come "doversi comportare" (non riesco a dirlo meglio, perdonatemi), una selezione preventiva fra chi, abituato a farcela con certi modi e metodi, andrà avanti e chi è destinato a perdere.



In attesa di qualche esempio della spinta autonomistica dei ragazzi che viene repressa ed umiliata durante una lezione di algebra, vorrei sapere se far rispettare l'orario d'entrata a scuola e se "un doversi comportare in una certa maniera" costituiscono una sorta di indottrinamento ( non serve spiegare che durante una spiegazione di algebra nessuno dovrebbe tirare fuori le fette biscottate e nutella per distribuirle a tutti i compagni )



PS. Forse ci dovrebbe essere una materia del tutto nuova non prevista dall'ordinamento scolastico: L'ora della chiacchiera libera con relativo insegnante laureato in chiacchiere a tutto campo.
Inviato il: 14/5/2014 6:27
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Scuola dell'obbligo
#5
Sono certo di non sapere
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Citazione:
i motivi storici (su cui sono ignorantissimo) e ideologici (non so se rende questa parola) per cui è stata imposta, perlomeno in Italia, la frequentazione obbligatoria della scuola ma soprattutto sugli effetti che essa produce negli individui della società.


Ciao , bel topic , se non ricordo male la scuola dell'obbligo fù la risposta alla rivoluzione industriale , occorreva una manovalanza con un'istruzione migliore per poter gestire le nuove tecnologie.

Citazione:
Ma com'è che, fino alla terza superiore (esperienza personale ma, guarda caso, limite attuale dell'obbligo scolastico) ogni cosa viene insegnata come conoscenza certa assoluta e indiscussa, nonostante le stesse materie studiate confermino la provvisorietà di tali conoscenze? (es astronomia, storia dell'evoluzione, ecc)


Serve per darti delle basi da cui partire , ad esempio per calcolare un'orbita di un corpo celeste come base possono andare bene le leggi di Keplero e Newton ma in realtà oggi si usa la teoria della relatività , molto più complicata e che ha bisogno di conoscenze più elevate.

Citazione:
Perchè tutti i professori (con incarichi a vita) lasciano (per probabile sfinimento o stanchezza professionale, ma spesso per convinzione) che l'incentivo a studiare e "andare bene" sia il voto, universale e obiettivo (in pura teoria)?


Questo dipende in realtà da fattori personali , purtoppo la maggior parte dei professori sono mediocri e questo influenza i giudizi , personalmente ho avuto professori che pur essendo severi vedevano al di là del voto...

Citazione:
Ogni iniziativa personale, ogni creazione non richiesta (stile the wall), ogni spinta "autonomista", peraltro tipica dei ragazzi giovani, viene costantemente repressa e umiliata nel nome di un non ben specificato "non puoi fare come vuoi tu"(in compenso si fa come dice il prof o l'autorità di turno)?


C'est la vie , è la vita , con questo problema ti ci scontrerai continuamente , nel mondo del lavoro c'è un detto di antica saggezza che dice "attacca l'asino dove vuole il padrone" , usa questo periodo della tua vita per imparare come gestire queste situazioni , in alcuni casi è possibile ragionare , nella maggior parte no.

Citazione:
mi chiedo piuttosto se non siano proprio una sorta di indottrinamento delle masse infantili e giovani su come "doversi comportare" (non riesco a dirlo meglio, perdonatemi), una selezione preventiva fra chi, abituato a farcela con certi modi e metodi, andrà avanti e chi è destinato a perdere.


Da questo punto di vista puoi stare tranquillo , la scuola è solo un passaggio preparatorio per il mondo esterno , al di là di quelle mura di persone mediocri ce ne sono molte di più , devi imparare a gestirle adesso che se sbagli non succedono grossi guai.
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Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 13/5/2014 23:36
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Re: Scuola dell'obbligo
#4
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Caviale e Cavia
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,,,vorrei tornare a scrivere solo per me: perchè non riesco a farlo?
avrei bisogno di una vacanza prima di programmarne una.

Margò: geniale, Stramatta lo pensavo anche io.
Stramatta: che ne dici di Mbutu?

Margò: sciocchino quante volte ti ho detto di non intuire ciò che penso; vorresti mica imparare a leggere l'ente di mente? si va bene anche per me.
andiamo Mbutu ci aspettava da prima che la disegnassero.

Stramatta: miei scoglioni Neu & Trini in cattività partorirono natività e civiltà. bleah.
Dio come sono snobba. sarà perchè al sesso manca il senso metrico del volumetrico. prima o poi me ne disferò, giusto il tempo di approntarmene: perchè no ecoluzione! non è forse rinovellamento il quid,,,
Inviato il: 13/5/2014 20:53
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Re: Scuola dell'obbligo
#3
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Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Inviato il: 13/5/2014 15:38
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Re: Scuola dell'obbligo
#2
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amico mio, ma perchè la scuola com'è strutturata in questa società (non solo in Italia, per essere onesti) è fatta apposta per creare sudditi e non cittadini, nel senso più nobile di questa parola.
l'unica regola che lascerei intatta nella mia scuola ideale è il rispetto per gli altri, studenti ed insegnanti dove per insegnante io intendo unicamente una persona che abbia il compito di proporre stimoli culturali non facendo cadere dall'alto quella che è la sua formazione e/o la sua opinione sulle cose del mondo.
ma finchè la scuola è inserita come anello fondamentale di questa società mercantile credo che i miei (e, mi sembra di capire, anche i tuoi) sogni resteranno lettera morta.
_________________
"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
Inviato il: 13/5/2014 15:31
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  •  caviale
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Scuola dell'obbligo
#1
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Salve,
premetto che scrivo da lettore abitudinale di Luogocomune, ma non ho mai seguito più di tanto il forum, nonostante la grande ricchezza derivante dal confronto e il pluralismo che ho apprezzato molto nei commenti agli articoli.
Ammetto di sentirmi restìo nel condividere opinioni o pensieri (miei) che per qualche motivo mi sembrano "non all'altezza" della generale lucidità che guida la maggior parte degli utenti che commentano usualmente sul sito, questo stesso topic mi lascia perplesso (per l'utilità che potrebbe avere) tuttavia ho deciso di provare a porre questa questione, su cui ho riflettuto e dalla cui eventuale conclusione mi trovo ancora molto lontano.

La questione riguarda, come intuibile, la scuola dell'obbligo. O meglio, i motivi storici (su cui sono ignorantissimo) e ideologici (non so se rende questa parola) per cui è stata imposta, perlomeno in Italia, la frequentazione obbligatoria della scuola ma soprattutto sugli effetti che essa produce negli individui della società.

Chiarisco che parlo da interno, cioè da studente di liceo, e per la stessa condizione anche da immaturo (potrei non avere una visione complessiva), ma penso che l'esperienza personale abbia un ruolo decisivo (e l'ha avuto per me) se si vuole affrontare un qualsiasi argomento.

L'interesse per l'argomento nasce da un'iniziale insofferenza verso le strutture con cui la scuola è organizzata, la gerarchia (principio di autorità) e l'andazzo generale che hanno fatto sorgere in me molti dubbi, che adesso cercherò di spiegare.

Mi rendo conto in corso d'opera che una riflessione di tipo discorsivo andrebbe troppo per le lunghe (si può sempre rimediare in seguito) quindi proverò a sintetizzare in punti principali i nodi della questione.

1) Nella scuola italiana il professore parla, scrive, assegna e lo studente (passivamente) ascolta, scrive, esegue. Il tutto avviene in modo prettamente frontale (con ovvie eccezioni dovute a particolari personalità), nozionistico e quasi mnemonico. Ma com'è che, fino alla terza superiore (esperienza personale ma, guarda caso, limite attuale dell'obbligo scolastico) ogni cosa viene insegnata come conoscenza certa assoluta e indiscussa, nonostante le stesse materie studiate confermino la provvisorietà di tali conoscenze? (es astronomia, storia dell'evoluzione, ecc)

2) Il fulcro del lavoro del professore sta nel raggiungimento negli studenti di risultati prestabiliti (non siamo forse individui con diverse personalità e attitudini?).
Perchè tutti i professori (con incarichi a vita) lasciano (per probabile sfinimento o stanchezza professionale, ma spesso per convinzione) che l'incentivo a studiare e "andare bene" sia il voto, universale e obiettivo (in pura teoria)? IN altri termini, perchè tutti, appena entrati a scuola, entrano nella stessa dinamica di studio+capacità=voto buono; studio-capacità=voto medio(+ contrari e sfumature varie), ma sempre nell'ottica di un adeguamento ai canoni generali come raggiungimento di un obiettivo comune?
(questo punto mi rendo conto di averlo spiegato male, ma il linguaggio spesso rappresenta per me un limite)

3) Ogni iniziativa personale, ogni creazione non richiesta (stile the wall), ogni spinta "autonomista", peraltro tipica dei ragazzi giovani, viene costantemente repressa e umiliata nel nome di un non ben specificato "non puoi fare come vuoi tu"(in compenso si fa come dice il prof o l'autorità di turno)?

Non mi chiedo se tali meccanismi (specie il numero 2), odiosi per chi di indole è incline all'auto-nomia, comodi per chi cerca nel raggiungere obiettivi considerati buoni soddisfazione e compiacimento, siano educativi o meno (i meccanismi), anche perchè ogni pensiero sull'argomento è opinabile,
mi chiedo piuttosto se non siano proprio una sorta di indottrinamento delle masse infantili e giovani su come "doversi comportare" (non riesco a dirlo meglio, perdonatemi), una selezione preventiva fra chi, abituato a farcela con certi modi e metodi, andrà avanti e chi è destinato a perdere.

In attesa di risposte, confronti e critiche (considero LC ad un livello superiore al mio modo di affrontare le questioni quindi sono tutt'orecchi), e del dono di qualche Dio dell'espressione linguistica e del ragionamento discorsivo,
vi auguro una buona vita
Inviato il: 13/5/2014 15:15
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