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   Esperienze & Riflessioni
  LA DROGA

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  •  invisibile
      invisibile
Re: LA DROGA
#31
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:

Ti è mai venuto il dubbio che tu abbia trovato le altre vie migliori, proprio grazie alle tue esperienze con le droghe?

No. E' il contrario, sono un ostacolo.

Citazione:
Una curiosità, forse ho interpretato male io, ma sembra che tu ti sia drogato parecchio e che POI abbia trovato altre vie migliori.

Mai stato tossico. Ma con le canne, per un periodo in gioventù, diciamo che ci ho dato giù.
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 8/10/2014 16:23
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: LA DROGA
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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sei crudele Miyazaki, approfittarsi cos'ì della mia natura. cazzo come mi sento fatto fra il duo Lumière. OTTOVirgo.

Hic
Inviato il: 8/10/2014 17:20
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  •  horselover
      horselover
Re: LA DROGA
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 1/9/2012
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doni della natura come il papavero e la coca sono stati trasformati in lucrose sostanze chimiche
Inviato il: 8/10/2014 17:46
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: LA DROGA
#34
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
Da
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Scusa invisì, ma se ti sei fatto sol delle canne, dire che "ci sei passato e conosci i GRAVI danni"... me sembra na stronzata!

Si t'eri fatto de krokodil, che adesso dovevi scrivercelo con la lingua (in assenza di mani) allora che dicevi? Moriremo tutti?!
Inviato il: 8/10/2014 17:55
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  •  invisibile
      invisibile
Re: LA DROGA
#35
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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@Ghilgamesh

Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:
Scusa invisì, ma se ti sei fatto sol delle canne, dire che "ci sei passato e conosci i GRAVI danni"... me sembra na stronzata!

Le ho provate tutte in gioventù (aimè).

Ciao

PS e OT
Nel thread dello spazio ti ho fatto una domanda, se ti va mi rispondi?
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 8/10/2014 19:02
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Re: LA DROGA
#36
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/1/2009
Da Brignano G.D'Adda
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Invisibile:
Citazione:

Le ho provate tutte in gioventù (aimè).

Adesso si spiegano tante cose !!!!
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Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
Inviato il: 8/10/2014 19:42
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  •  Merio
      Merio
Re: LA DROGA
#37
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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A proposito, un'immagine in tema:

_________________
La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 8/10/2014 20:18
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  •  incredulo
      incredulo
Re: LA DROGA
#38
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 23/8/2006
Da Asia
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Se questa discussione ha la pretesa di avere un senso, bisognerebbe approfondire il concetto di DROGA.

Perchè la parola DROGA accomuna innumerevoli sostanze psicotrope di differente provenienza e con una diversa dignità e storia.

E' un po' come parlare di cancro, di tumori.

In quella parola vengono accomunate tutta una serie di manifestazioni e di disturbi così diversi fra loro, che chiamarli tutti con lo stesso nome è una bestemmia.

Altrimenti si rischia l'effetto Giovannardi, fra gli idioti più pericolosi dotati di qualche potere, che un essere pensante riconosce immediatamente come tale.

Ci sono droghe legali e droghe illegali, ci sono droghe chimiche e droghe naturali, ci sono droghe ricreative e droghe "mistiche", ci sono droghe usate da millenni dall'uomo che vive in armonia con la Natura e droghe veloci e spacca cervello in uso fra gli sfigati del mondo.

Ci sono i Padroni del mondo che si sono arricchiti enormemente con il traffico di oppio nei secoli scorsi tramite la "Compagnia delle Indie".

Gli eredi di quei grandiosi figli di "donna dai facili costumi" controllano ancora oggi il traffico mondiale di stupefacenti e sono loro ad introdurre le "nuove" droghe fra i consumatori.

Parlare di DROGHE come si sta facendo in questo 3ad, è una barzelletta che non conduce da nessuna parte IMHO.

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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 8/10/2014 21:16
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  •  Maksi
      Maksi
Re: LA DROGA
#39
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/10/2011
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Ecco la frase...

Drogarsi e' come farsi le pippe in assenza di figa... e di fatto puoi drogarti anche di pippe.


Comunque, ecco, ci sono diversi tipi di droghe: quelle estatiche (opiacei, cocaina, metanfetamine...), quelle allucinogene (sintetiche o naturali), quelle prestazionali (doping), quelle medicinali, quelle nutrizionali (zucchero, caffeina, teina...). Tutte manipolano la mente e il corpo, che e' la cosa prediletta per passivizzare e rincittrullire gli individui. Infatti stiamo parlando di trillioni di dollari di affari.

Di fatto le droghe - per fini ludici - sono in sostanza usate per una ragione particolare: o alimentare la sfera emozionale della mente, tanto da farci diventare vegetali ambulanti stile hyppie; o elevare la sfera egoica che brucia le nostre energie nervose, consegnandoci una psicopatologia, dissociandoci completamente dall'empatia in stile yuppie (hippie/yuppie... personalita' contrapposte ma complementari). Tra questi due punti troviamo la societa' ocidentale odierna. Le droge, in questo caso, o sono usate per "fuggire" dalla realta', oppure per entrarci completamente.

Se poi volete provare le droghe come mezzo per attivare facolta' psichiche, dovreste avere una preparazione - in diversi ambiti - quasi perfetta (certe societa' esoteriche si tengono bene strette certe conoscienze), ma non e' nemmeno detto che ci riesca. Attivando diverse sfere mentali, accedi a diversi piani dimensionali ed e' come entrare in una giungla. Siamo sicuri che riusciremo a sopravvivere in una giungla?
Inviato il: 8/10/2014 22:19
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  •  Merio
      Merio
Re: LA DROGA
#40
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Citazione:
Siamo sicuri che riusciremo a sopravvivere in una giungla?


Altrimenti detto bad trip
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Ezra Pound
Inviato il: 8/10/2014 22:31
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  •  Mrexani
      Mrexani
Re: LA DROGA
#41
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/6/2014
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<<-II primo viaggio-
Due anni dopo, all'inizio di febbraio del 1951, si presentò la grande avventura, un viaggio con 1'LSD insieme a Ernst Júnger. In quegli anni esistevano solo documentazioni psichiatriche di test con LSD; Questo esperimento era il primo a uscire fuori dall'ambito medico; il mio interesse in esso era quindi molto alto, in quanto mi offriva l'opportunità di osservare gli effetti della sostanza su una personalità artistica, senza interferenze terapeutiche. Ciò avvenne qualche anno prima che Aldous Huxley, entro lo stesso contesto, sperimentasse la mescalina, su cui avrebbe poi riferito nei suoi due libri «Le porte della percezione» e «Paradiso e inferno». Per disporre di un intervento medico in caso di necessità, invitai l'amico farmacologo Heribert Konzett a partecipare all'iniziativa. Il viaggio ebbe inizio alle dieci di mattina, nel salotto della nostra casa a Bottmingen. Non potendo prevedere il tipo di reazione in un uomo molto sensibile quale Ernst Júnger, scegliemmo una piccola dose, pari a 0,05 mg. L'esperimento non ci permise quindi di raggiungere le grandi profondità.
L'intensificazione dell'esperienza estetica segnò la fase iniziale. Le rose rosso-violette si rivestirono di una luminosità senza precedenti, da cui si irradiava uno splendore ricco di significato. Un'armonia celestiale, di musica divina, fuoriusciva dalle note del concerto per flauto e arpa di Mozart. Stupefatti, contemplavamo la nebbiolina di fumo che si innalzava con la stessa agilità del pensiero da un bastoncino d'incenso giapponese. Ormai prossimi all'apice dell'inebriamento, la conversazione si spense. Distesi comodamente sulle poltrone, immagini fantastiche cominciarono a scorrere davanti ai nostri occhi chiusi. Junger gioì dello sfòggio dei colori di mandala orientali; io ero in viaggio presso le tribù berbere del Nord Africa e contemplavo le carovane colorate e le oasi lussureggianti. Konzett, i cui lineamenti del volto mi apparivano trasfigurati, simili a quelli del Budda, sentì la carezza del soffio dell'eternità, e visse la liberazione dal passato e dal futuro, la beatitudine attraverso la pienezza dell'esserci ora.
Al ritorno dallo stato alterato di coscienza la sensibilità al freddo era aumentata. Come tutti i viaggiatori infreddoliti, ci avvolgemmo con coperte, pronti all'atterraggio. Ci riconsegnammo alla realtà familiare, festeggiando con un'ottima cena, dove scorse copiosamente del Burgundy.
Questa escursione aveva manifestato la comunanza e il parallelismo delle nostre esperienze, vissute in modo intimamente gioioso. Tutti e tre ci eravamo avvicinati alla porta che si apre sulla conoscenza mistica dell'essere; ma solo avvicinati, perché la porta non si era dischiusa. La dose scelta per quella seduta era stata troppo piccola. Disconoscendone il motivo, Júnger, che aveva già esplorato profondítà più abissali con un'alta dose di mescalina, commentò: «In fin dei conti, rispetto alla tigre mescalina, il suo LSD è solo un gattino». Dopo prove successive con quantità maggiori di LSD, cambiò opinione.
Lo spettacolo del bastoncino d'incenso ricompare, elaborato in forma letteraria, nel racconto di Júnger Besuch auf Godenholm («Visita a Godenholm»), dove si parla anche di altre esperienze estatiche indotte dalle droghe:
[...] Schwarzenberg bruciò un bastoncino d'incenso per purificare l'aria, come era solito fare in certe occasioni. Un filo blu si innalzò dall'estremità del bastoncino. Moltner lo osservò, all'inizio con stupore, poi ne fu rapito, come se i suoi occhi avessero ricevuto un nuovo potere. In virtù di esso, si disvelava ora il gioco di quel fumo fragrante, che alzandosi dall'esile asticciola, si ramificava poi a formare una fragile corona. Era come se l'avesse creato la sua immaginazione - un pallido intreccio di gigli di mare nelle profondità, che oscillano appena per l'urto dei frangenti. Il tempo era operante nella creazione - l'aveva racchiusa, avvolta, accerchiata, come se monete immaginarie si accumulassero velocemente una sopra l'altra. L'esuberanza dello spazio si rivelava nell'organizzazione delle fibre e nelle nervature, che si allungavano e si estendevano in altezza, in un immenso numero di filamenti.
In quel momento un soffio di aria sfiorò la visione, e dolcemente la fece attorcigliare intorno al sostegno, alla maniera di una danzatrice. Moltner lanciò un urlo di meraviglia. I raggi e i tralicci del fiore miracoloso si spostarono su nuovi livelli, su nuove superfici. Miriadi di molecole si sottomisero all'armonia. Qui le leggi non agivano più sotto il velo dell'apparenza; la materia appariva così delicata e leggera da rispecchiarle nella loro evidenza. Com'era tutto semplice e convincente! I numeri, le masse e i pesi sgusciavano fuori dalla materia. Si erano liberati delle vesti. Nessuna dea poteva confidarsi con gli iniziati in maniera più audace e aperta. Le piramidi con i loro volumi non pervenivano a questa rivelazione. Era puro splendore pitagorico...
Nessun altro spettacolo lo aveva affascinato con così tanta magica seduzione...
Una profonda esperienza nel campo estetico, qui descritta nell'esempio della contemplazione di una nebbiolina di fumo blu, è caratteristica della fase iniziale dell'inebriamento da LSD, prima che si manifestino ben più profonde alterazioni di coscienza.
L'anno seguente visitai saltuariamente Ernst Júnger a Wilflingen, dove si era trasferito da Ravensburg; altre volte ci incontrammo in Svizzera, nella mia casa di Bottmingen, vicino a Basilea, oppure a Búndnerland. Grazie alla condivisa esperienza con l'LSD, i nostri rapporti si erano fatti più stretti. Le droghe e le problematiche che vi erano associate costituivano il soggetto principale delle nostre conversazioni e del nostro carteggio; nel frattempo, evitammo nuove sperimentazioni.
Ci scambiammo anche del materiale bibliografico. Ernst Júnger mi offrì in omaggio la rara e preziosa monografia di Ernst Freihernn von Bibra, Die Narkotischen Genussmittel und der Mensch («L'uomo e le sostanze narcotiche»), stampato a Norimberga nel 1855. Questa opera è un classico della letteratura sulle droghe e un documento pionieristico di prim'ordine, in special modo per i riferimenti alla storia dei narcotici che vi sono contenuti. Von Bibra include nel termine Narkotische Genussmittel non soltanto sostanze come l'oppio e la Datura stramonio, ma anche il caffè, il tabacco, il khat, che non rientrano nell'accezione corrente di narcotici, non certo più di droghe quali la cocaina, l'Amanita muscaria e 1'hashish, di cui nel libro egli accenna.
Degne di nota, e ancora oggi di attualità, sono le opinioni generali sulle droghe espresse da Von Bibra più di un secolo fa:
[...] L'individuo che fumando troppo hashish si precipita furiosamente per le strade e aggredisce chiunque incontri, cade nell'oblio rispetto al numero di coloro che dopo il pranzo trascorrono ore tranquille e serene, fumandone una dose moderata; e il numero di coloro che riescono a sopportare le più dure fatiche grazie alla coca, e che magari sono stati salvati dalla morte per fame sempre in virtù della coca, di gran lunga supera i pochi «coqueros» che hanno compromesso la loro salute per un uso immoderato. Allo stesso modo, solo un'ipocrisia mal riposta può condannare il calice di conforto del vecchio padre Noè, per via di pochi ubriaconi che non conoscono i limiti e la moderazione. Di volta in volta, tenevo al corrente Jiinger su episodi attuali e alquanto curiosi che interessavano l'ambito delle droghe, come in questa mia lettera del settembre 1955:
[...] La settimana scorsa sono arrivati i primi 200 grammi di una nuova sostanza di cui desidero intraprendere le ricerche. Si tratta dei semi di una mimosa (Piptadenia peregrina Benth.), utilizzati come stimolanti dagli indiani dell'Orinoco. I semi vengono macinati, messi a fermentare e poi mischiati con la polvere dei gusci bruciati di lumaca. La polvere viene infine sniffata dagli indiani per mezzo di un osso d'uccello incavato e forcuto, come già riferiva Alexander von Humboldt in Reise nach den Aequinoctial-Gegenden des Neuen Kontinents («Viaggio nelle regioni equinoziali del nuovo contínente», libro 8, capitolo 24). È soprattutto la tribù guerriera degli Otomacos che fa ancora oggi uso estensivo di questa droga, chiamata niopo, yupa, nopo oppure cojoba. Nella monografia di P.J. Gumilla, S.J. (El Orinoco ilustrado, 1741) si legge: «Gli Otomacos fiutavano la polvere prima di andare a combattere contro i Caribes - sono sempre esistite guerre selvagge tra queste due tribù... Questa droga li privava completamente della ragione, e allora con furia brutale afferravano le loro armi. E se le donne non riuscivano a trattenerli e a legarli saldamente, essi provocavano ogni giorno terribili devastazioni. È una dissolutezza raccapricciante... Altre miti e docili tribù, che pure fiutavano lo yupa, non si facevano possedere dalla violenza come gli Otomacos, i quali, danneggiandosi con questa sostanza, diventavano spietati e si gettavano nel combattimento con furia animalesca».
Sarei curioso di sapere che effetto provocherebbe il niopo su gente come noi. Se un giorno dovesse accadere di sperimentare questa sostanza, per nessun motivo dovremmo mandar via le nostre mogli, 63 come facemmo in occasione di quel sogno di inizio di primavera (mi riferisco all'esperimento con 1'LSD del febbraio 1951); potrebbero legarci ben stretti in caso d'emergenza.
L'analisi chimica di questa sostanza portò all'isolamento dei principi attivi, i quali, come gli alcaloidi dell'ergot e la psilocibina, appartengono al gruppo degli alcaloidi indolici. Tuttavia non procedemmo alla loro ulteriore investigazione, in quanto questi composti avevano già ricevuto ampia descrizione nella letteratura scientifica.
Gli effetti bizzarri qui menzionati pare sopraggiungano solo quando la polvere è sniffata e sembra anche siano associati alla struttura psichica degli indios in questione.
[LSD.Il mio bambino difficile-Albert Hoffman]>>
Inviato il: 8/10/2014 22:47
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  •  Calvero
      Calvero
Re: LA DROGA
#42
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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________________
____________

Salve a tutti, sono il titolare del Topic, mi faccio chiamare Calvero;

- nella realtà lì fuori, di pirla come me - ne ho conosciuti pochissimi e, oggi come oggi - quando tra i capelli, un po' d'argento li colora (cit.), so che guardando indietro la mia vita, le cose per cui vado fiero di me stesso sono in un rapporto di UNO a DIECIMILA con quelle di cui mi vergogno * ...

... e non vorrei si confondesse la cosa, quindi la spiego meglio: - per ogni cosa di cui sono andato fiero, ne ho combinate diecimila di cui non posso esserlo.

Per dire cosa? ... che la cosa la vedo abbastanza semplice, non la tematica, ma il modo di considerarla, che nelle premesse è stata doverosamente indicata:

Citazione:
Proprio nella sua accezione malvagia che lo stereotipo le ha conferito, sarebbe ora di parlarne dando agli stereotipi il loro sacro perché.


Se uno la trova stupida, è probabile non solo che abbia ragione ma anche che non possa essere interessante. Ma l'indirizzo è mio e tanto consta. A me MI piace. E aggiunsi:

Citazione:

Finché non sei un drogato, non credo a nessuna droga come scorciatoia.



... e approfondisco: pure sintetiche e in mano alle élite che siano. E della Legge? ... orbene, se dico che me ne infischio, rendo l'idea?

Delle droghe non è ho bisogno. Ho un cervello di cui sono innamorato e viaggio alla grande. Ma di giocare ho bisogno. Le convenzioni le uso per ... non le uso ... e farmi del male è un mio Diritto ----> COSMICO.

Non sei capace di giocare? Amen. Si chiama responsabilità. Oggi a Te, domani a Me. Oggi a Te, mai a me. Oggi a me, mai a Te. Oggi né a me né a te.

Allora - eticamente, forse questo è il problema.
Se qualcuno ha il coraggio...


*Ho detto - mi vergogno, e non che mi dovrei vergognare. La differenza è abissale.

::: e ho alleggerito dei passaggi
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 9/10/2014 2:00
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  •  black
      black
Re: LA DROGA
#43
Mi sento vacillare
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vi racconto alcune cose che possono servire come spunto per la discussione.
provengono da alcuni psiconauti,fra questi sicuramente il piu' noto è Mckenna,sono molto interessanti.


ovviamente sono teorie delineate a sommi capi,
almeno cosi' sicuramente lo sono nella mia testa.
vi faccio un riassunto di quello che so o perlomeno ci ho capito,sappiatelo non è un trattato scientifico.

allora,
le sostanze prese in considerazione da questi psiconauti sono gli allucinogeni.

il fungo(psicocilobe) è come un' antenna.
quando assumiamo questa sostanza questa antenna entra dentro di noi e le sue eliche nel nostro dna.
li avviene un' evoluzione da uomo-sapiens a uomo-fungo.

cosa fa quest'uomo-fungo?

questo uomo-fungo tramite il dmt si collega a una dimensione dove sono disponibili tutte le conoscenze.
si viene a creare una sorta di canale iper-spaziale.
questa dimensione è una sorta di supercervellone universale(giusto per dare un idea),da qui possiamo trarre qualsiasi informazione,informazioni che sono condivise,è la memoria di tutto e tutti.

a questa dimensione sembra si colleghino anche da altri mondi,alieni-ufo,
anche secondo jung l'ipotesi che gli ufo potessero viaggiare nella mente era assai probabile,e forse non è un caso che i disci volanti ricordino molto da vicino il cappello di un fungo.

comunque oltre agli ufo ci puo' essere anche il collegamento con entita-guida-spiriti(anche il fungo parla), è bene ricordare che questi sono tendenzialmente buoni,cosi' ci viene detto.

noi siamo come una radio e come una radio ci possiamo sintonizzare su diverse frequenze.
ovviamente siamo anche parte attiva di questo processo,emettendo determinati suoni-vibrazioni possiamo modificare e creare la materia.



comunque cos'è questo dmt di cui sopra si è parlato?

fatevi due letture su internet,è interessante.
il dmt è uno droga,ma è una droga che è presente comunemente in natura,la si ritrova in tantissime specie.
è presente naturalmente anche nel corpo umano,la produce la ghiandola pineale,entra in funzione e magia ci fa sognare.
il sogno è un'altra dimensione,una dimensione dove ormai è dimostrato quello che a noi puo' sembrare un sacco di tempo,ossia vari avvenimenti,sono in realta' pochissimi secondi.
sbaglio o si dice che anche a tesla durante il sogno venivano date certe invenzioni?


avete anche sicuramente presente, che numerose tradizioni parlavano di gnomi e folletti.
sempre secondi questi psiconauti esistono,esistono davvero,ecco perchè tanti ne parlavano.
non li possiamo vedere normalmente,come gia' detto dobbiamo collegarci tramite queste sostanze a queste altre dimensioni, a quel punto compaiono.
quindi a questo punto le allucinazioni non sono piu' come alcuni pensavano una cosa soggettiva bensi' una cosa oggettiva.


si dice che gli sciamani dell'amazzonia sotto ayuhasca(un composto a base di dmt),vomitavano un fluido viola,che tutti quelli in quel momento sotto ayuhasca(e solo loro!)potevano vedere.
scomodando ancora jung questo fluido faceva parte dell'inconscio collettivo.
questa sostanza aveva' proprieta curative e di qualcunque altro tipo,era un composto multidimensionale che poteva viaggiare nell'iper-spazio.


bhè che dire?

la psicadelica è stata una delle piu grandi avanguardie del 1900,
rifacendosi a tradizioni millenarie rivoltava il pensiero occidentale,non possiamo che farci i conti per quanto ne possano dire i preti.
probabilmente lo direbbe anche maometto che nella sua grotta si mangiava i funghi e poi si vedeva l'arcangelo gabriele(altro che i mullah kebab di adesso infarciti di eroina).


se avete voglia e tempo,leggetevi il libro "il fungo magico e la croce" se invece volete due letture veloci consiglio questi 2 articoli ,sono di pikebishop,li trovate sul portico dipinto.

http://ilporticodipinto.it/content/la-cultura-non-e-dalla-vostra-parte


http://ilporticodipinto.it/content/john-marco-allegro-e-la-ricerca-del-sacro-graal-parte-prima
Inviato il: 9/10/2014 3:01
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  •  invisibile
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Re: LA DROGA
#44
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:

Calvero ha scritto:
________________
____________

Salve a tutti, sono il titolare del Topic, mi faccio chiamare Calvero;

ei! Salve a te!

Citazione:

- nella realtà lì fuori, di pirla come me - ne ho conosciuti pochissimi e, oggi come oggi - quando tra i capelli, un po' d'argento li colora (cit.), so che guardando indietro la mia vita, le cose per cui vado fiero di me stesso sono in un rapporto di UNO a DIECIMILA con quelle di cui mi vergogno * ...

... e non vorrei si confondesse la cosa, quindi la spiego meglio: - per ogni cosa di cui sono andato fiero, ne ho combinate diecimila di cui non posso esserlo.

Per dire cosa? ... che la cosa la vedo abbastanza semplice, non la tematica, ma il modo di considerarla, che nelle premesse è stata doverosamente indicata:

Citazione:
Proprio nella sua accezione malvagia che lo stereotipo le ha conferito, sarebbe ora di parlarne dando agli stereotipi il loro sacro perché.


Se uno la trova stupida, è probabile non solo che abbia ragione ma anche che non possa essere interessante. Ma l'indirizzo è mio e tanto consta. A me MI piace. E aggiunsi:

Finché non sei un drogato, non credo a nessuna droga come scorciatoia.

... e approfondisco: pure sintetiche e in mano alle élite che siano. E della Legge? ... orbene, se dico che me ne infischio, rendo l'idea?

Ma infatti al mio primo ho detto che non potevo fare altrimenti perché vi voglio bene, e ho chiesto subito scusa. Veramente pensavo di finirla li. Poi tutti a chiedere... dovevo semplicemente andarmene senza rispondere? Forse si...
E che se mi danno del vaticancazzo... no eh! E poi è evidente che o io non sono riuscito a spiegarmi o altri non hanno colto. Ci ho provato, senza successo.
Evviva. Dico davvero.

Citazione:
Delle droghe non è ho bisogno. Ho un cervello di cui sono innamorato e viaggio alla grande. Ma di giocare ho bisogno. Le convenzioni le uso per ... non le uso ... e farmi del male è un mio Diritto ----> COSMICO.

Altrimenti non saresti un essere umano.
Libero arbitrio.
E' sacro.

Citazione:

Non sei capace di giocare? Amen.

Amen, ma che peccato....

Citazione:
Oggi a Te, domani a Me. Oggi a Te, mai a me. Oggi a me, mai a Te. Oggi né a me né a te.

Oggi a noi. Anche. A volte. Sempre? Si, sempre, anche se non ce ne accorgiamo. (Armonia)

Citazione:

Allora - eticamente, forse questo è il problema.
Se qualcuno ha il coraggio...


Allora sei serio! :

Il gioco è parte della Vita. Per me poi che sono taoista è praticamente un modo di vivere e non mi lascio sfuggire nessuna occasione.
Ho detto occasione non a caso. Significa che, essendo noi (e per cui anche io) esistenti nell'Armonia universale, a volte dipende da me a volte dipende da non-me (oggi a me, oggi a te.... oggi a noi, oggi al Nulla...).

Se il non-me (ma anche me) ORA non mi presenta l'occasione, non la cerco e non la creo PER FORZA, anche potendo. Poi, se io ho voglia di giocare gioco. Ma se nell'istante di iniziare il mio gioco sento (sento, sento, sento, affinché sia chiaro) che c'è "qualcosa" che non "gira" nel verso giusto (giusto per il sentire), non insisto, perché ho compreso che non sono solo e magari, forse, può essere, che il mio giocare in quel momento non sia armonico o che addirittura potrebbe danneggiare qualcuno, o anche me stesso.

A differenza tua, io ho deciso di non farmi più del male da solo, nonostante sia un mio diritto cosmico e in fondo credo che questa sia l'unica vera differenza.
E l'ho deciso perché negli anni è nato in me un grande Amore per la creatura che sono, che mi ha portato a comprendere che io sono Sacro, come lo siamo tutti noi, come lo è l'intero Creato.

Poi non è esattamente così, perché fumo e bevo caffè, ma diciamo che ho definitivamente eliminato gli estremi, perché ho visto quanto mi facevano male e ho deciso di non farmelo più. Preferisco farmi del bene.

La Vita è seria e nella Vita c'è posto (anche molto) per il gioco.
Ma la Vita non l'abbiamo creata noi così come io non ho creato il ruscello che scorre dolcemente e l'enorme fiume impetuoso.
Con il ruscello gioco con grande gioia, con il fiume impetuoso no, perché è molto probabile che mi trascini via con la sua enorme forza e i suoi gorghi e potrei non tornate mai più.
Se devo navigare o nuotare nel fiume impetuoso devo essere serio, perché mi voglio un gran bene e perdere la cosa più preziosa che mi è stata donata, la Vita, per voler a tutti i costi giocare anche con il fiume impetuoso mi sembra stupido e infantile.

Vuoi giocare con il fiume impetuoso? Ottimo! Puoi farlo, perché sei un miracolo vivente: diventa una grossa e robusta carpa, diventa una carpa con il tuo Spirito, Lui sa come fare.

E vai!
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Chuang Tzu
Inviato il: 9/10/2014 7:43
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: LA DROGA
#45
Sono certo di non sapere
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Io credo che siamo ciò che siamo in base alle esperienze che facciamo.
Credo in un "anima" eterna che prima di ricongiungersi col Tutto, dovrà fare ogni tipo di esperienza possibile ( con altri corpi, sensi in altri universi e con cose che non possiamo neanche immaginare)

Una delle cose più belle (potenzialmente) di questo mondo, di questa vita, che si possa fare con questi sensi ... sono le droghe.

Basta sapersi regolare.


p.s.o.t Invisibile, no, non mi riferivo a te
Inviato il: 9/10/2014 10:29
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  •  incredulo
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Re: LA DROGA
#46
Sono certo di non sapere
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@Calvero

Citazione:
Se uno la trova stupida, è probabile non solo che abbia ragione ma anche che non possa essere interessante. Ma l'indirizzo è mio e tanto consta. A me MI piace.


Scusami Calvero, se per caso ti stessi riferendo al mio post, ma volevo solo approfondire la tematica che non si può risolvere su di una parola strausata ed abusata.

Non era assolutamente un post di disprezzo per il tuo topic...

Ciao
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Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Inviato il: 9/10/2014 10:39
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  •  invisibile
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Re: LA DROGA
#47
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:

p.s.o.t Invisibile, no, non mi riferivo a te

Mi sembrava...

End p.s.o.t.
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Chuang Tzu
Inviato il: 9/10/2014 10:40
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Re: LA DROGA
#48
Sono certo di non sapere
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Citazione:
... e farmi del male è un mio Diritto ----> COSMICO.

Il presupposto su cui tutti dovrebbero convenire e' che nessun divieto puo' minare la liberta' di scelta dell'individuo, pressoche' su tutto (con le dovute eccezioni del danno ad altri).
L'approccio della societa' e' sicuramente inappropriato rispetto al tema droghe.

I riflessi di questo approccio sociale si vedon chiaramente in alcuni interventi.
L'accezione negativa e', persino, nella tua riproposizione del tema del thread ("...e farmi del male ... e' mio diritto", prefigurando, difatti, la culminazione nel danno dall'uso stupefacente)... che, non so se fosse intima intenzione o se fosse ammiccante nei confronti di chi polemizza sulle peculiarita' dell'atto, sta a te, definirlo meglio.

Socialmente v'e' una ragione per cui si intraprende una tale scelta legislativa e repressiva, e, per me questa cosa e' chiara e limpida nella mia mente, non e' la stessa che individualmente viene portata avanti.
Se nel progetto sociale la droga e' "vietata" perche' fa (... preferisco "potrebbe far") male, di certo non lo e', vietata, per questo motivo. O meglio lo e' in un certo senso:
Se puo' far male andrebbe regolamentata, controllata, certificata, e, in parallelo a questo, studiata, conosciuta, spiegata, e di conseguenza imparata per essere usata nel modo piu' benefico possibile (ma anche no, dando per scontato, anche senza bisogno di leggi a vietarmelo, che morirci non sarebbe poi la migliore delle prospettive... ma sospendo il "giudizio" su questo perche' non rientrerebbe nelle mie corde decidere in vece di altri). Questo perche', eticamente, non vietarla significherebbe lasciare liberta' di usarla. A questo punto scatta l'uso di un incoerente dovere istituzionale di "protezione" (che col fumo e l'alcool e il gioco d'azzardo e la pronografia... etc... non viene impiegato) per dimostrare di non essere complici di quella pratica che potrebbe essere pericolosa, anche se pericolosa come motissime altre sostanze approvate, e sul quale punta tutto il messaggio repressivo.
Efficace, viste alcune risposte calibrate su questo e non su posizioni logiche o solo razionalmente condivisibili.

Naturalmente, l'approccio e' soggettivo ed e' individuale la scelta (e quindi imprescindibile dal singolo) ma i divieti arrivano sulla scia di queste reazioni superficiali al riguardo.

************

Se l'arsenico, il veleno di serpenti, le sostanze chemioterapiche, sulle quali nessuno ha dubbi riguardo la tossicita', possono essere introdotte misuratamente a scopo terapeutico (o addirittura professionale e di studio) si capisce benissimo quanto (non) si possa ritenere valido l'assunto del "divieto perche' venefica".

Anche la varechina fa male ma non esiste un divieto per comprarla e maneggiarla perche' esiste una cultura sociale che ne "suggerisce" il non ingerimento o ne "sconsiglia" l'utilizzo per gli sciacqui-gargarismi.
Qualche incidente c'e', indubbiamente, eppure non sembra sufficiente al divieto.

Per me, questo e' abbastanza per inquadrare il discorso "fa male"...
E tutto cio', di conseguenza, modifica l'approccio al riguardo.

Perche' non creare un cultura che suggerisce e approfondisce?
Perche' non declinare alla scelta individuale la possibilita' di decidere quali benefici potrei trarci (con la liberta' di scegliere i limiti da non superare per me stesso)?

Questo apre alle speculazioni.. non il fatto che possa far male... Che, se non lo si fosse notato, e' equivalente, in maniera relativa, al fatto che possa anche far bene ... o addirittura niente, ne' bene, ne' male.....es.: l'alcool fa male, ma una birra al mese di sicuro no!).

L'uso e la circolazione di sostanze pericolose, indubbiamente pericolose, si limiterebbero da sole se fossero riconosciute come tali dai consumatori. Allora perche' non creare un cultura che suggerisce e approfondisce e che non si limita solo a vietare?
Gli interessi.
Ok, ma solo quello ... la "pericolosita' intrinseca e il terrorismo che ne deriva" e' parte dell'inganno che persegue l'interesse economico.

Mi stupisco sempre dell'elasticita' mentale che alcuni dimostrano nel riconoscimento e nella denuncia puntuale dei soprusi macrosociali attuati tramite inganno, ma se ne lasciano sfuggire di altri veramente, veramente palesi. Mi pare che affrontino la cosa in maniera del tutto superficiale....
E allora vai con la fiera del "hippy vegetale decerebrato" o "della fuga dalla realta'", che e' una realta' di merda per 364 giorni all'anno, ma e' stupendamente vivibile per quel giorno in cui si parla di droghe ("usate per rifuggirla" ... ahahahah...)...


In quel giorno, LO STRESS, provocato dalla societa' e insostenibile negli altri 364, quando si parla, chesso', di religione utilizzata per rifuggire da quella stessa realta' merdosa, non esiste e quindi le droghe non sono necessarie...

Vorrei sapere la propaganda, tanto, tanto (TROPPO a volte) tirata in ballo per qualsiasi cosa, cosa dice al riguardo?
Dice che le droghe fanno male o sbaglio?

Dettagli:
Oggi e' uno di quei famosi giorni...

mc
Inviato il: 9/10/2014 12:48
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  •  Calvero
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Re: LA DROGA
#49
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Citazione:


L'accezione negativa e', persino, nella tua riproposizione del tema del thread ("...e farmi del male ... e' mio diritto", prefigurando, difatti, la culminazione nel danno dall'uso stupefacente)... che, non so se fosse intima intenzione o se fosse ammiccante nei confronti di chi polemizza sulle peculiarita' dell'atto, sta a te, definirlo meglio.


La seconda.

Infatti per questo ho usato il termine gioco. Ed è per questo che nella mia premessa ho parlato della "sacralità" degli stereotipi.

Una scelta a mio avviso è tale se senti in te di farla, di là delle ipotetiche conseguenze. Questo è il mio diritto cosmico. In realtà di là anche del fatto se mi farà bene. Non vale solo per la droga. Vale per tutto.

Tutto il discorso che fai seguire in merito al nostro "modello sociale" e se vuoi chiamiamolo anche Status Quo ... è precisamente corretto e, purtroppo, come fai notare, le speculazioni inevitabili cui si dovrebbe far seguito, trascinerebbero in un marasma tale che non oso neanche avvicinarmi. Su di un forum poi, sarebbe da diventare scemi.

Devo ancora rispondere ad altre repliche qui dentro e sul Topic di Lucy e questo mi porta via tante energie. Almeno per come sono fatto io.

Rispondo a questo tuo, poiché mi dà la possibilità di tenere "in riga" l'argomento generale. Poi entrerò nello specifico con gli altri.



Citazione:

Vorrei sapere la propaganda, tanto, tanto (TROPPO a volte) tirata in ballo per qualsiasi cosa, cosa dice al riguardo?
Dice che le droghe fanno male o sbaglio?


In linea di massima direi di Sì. Dipende da come la collettività stia pesando sopra i piatti della bilancia; le Agenzie sono lì apposta a rilevarne i valori; pesano i piatti, spostando i pesi a seconda - sin dove riescono e dove non riescono, recuperano a seguire.
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Inviato il: 9/10/2014 13:18
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  •  Mrexani
      Mrexani
Re: LA DROGA
#50
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Io non ho fatto mai uso di certe sostanze, probabilmente non le userò mai. Il motivo, naturalmente, è la paura generata dalla totale non-conoscenza . Penso che, come suggerito da Mc tutto stà nella conoscenza delle sostanze, dei loro effetti e del modo giusto di maneggiarle.

Per questo l'approcio naturale che i popoli hanno avuto e hanno con le droghe non è quasi mai distruttivo, perché l'esperienza di secoli ne ha permesso la conoscenza (il vino per noi, la coca per gli indios, ecc).

Il mondo contemporaneo e la maggior parte degli individui è comunque nuovo alla farmacologia e alla enorme mole di sostanze messe a disposizione (di fatto anche quelle ilegali sono di facile accesso), quindi una certa dose di paura istintiva è naturale e anche auspicabile. Parliamo del fatto che non conosco il mezzo (la sostanza) e neanche il luogo in cui mi porta e le sue leggi, e come salire su un cavallo non domato sul vesuvio in eruzione.

Siccome il luogo in cui portano queste sostanze pare importante e profondo..... ci vuole, penso, allo stesso tempo estrema prudenza ed estrema audacia.
Inviato il: 9/10/2014 14:03
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  •  Ghilgamesh
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Re: LA DROGA
#51
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Il potere ci vuole ignoranti, la conoscenza lo spaventa, se ignoriamo, obbediamo ciecamente.

E in questo si arriva ai paradossi attuali, in cui alcune droghe senza controindicazioni (come l'lsd) sono vietate e altre pericolosissime anche dopo un solo utilizzo, sono di fatto legali (come le varianti dell'lsd, finchè non inserite nella lista delle sostanze proibite) o la krokodil, che si può fare con materiali facilmente reperibili.
Inviato il: 9/10/2014 14:31
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Re: LA DROGA
#52
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Per questo l'approcio naturale che i popoli hanno avuto e hanno con le droghe non è quasi mai distruttivo, perché l'esperienza di secoli ne ha permesso la conoscenza (il vino per noi, la coca per gli indios, ecc).

Stupefacenti che, tra le altre cose, sono indiscussi mezzi primari per l'intuizione che porta alla spiritualita'.
Discipline spirituali che senza le droghe, probabilmente, non esisterebbbero nemmeno cosi' come le conosciamo adesso (o non ci sarebbero del tutto!) ... su questo non ho dubbi, personalmente.

Citazione:
Il motivo, naturalmente, è la paura generata dalla totale non-conoscenza .

Sono, pressoche', certo anche di questo. Parlarne, prendendo una sola direzione e' sintomo chiaro di cio'.

Citazione:
Il mondo contemporaneo e la maggior parte degli individui è comunque nuovo alla farmacologia e alla enorme mole di sostanze messe a disposizione (di fatto anche quelle ilegali sono di facile accesso), quindi una certa dose di paura istintiva è naturale e anche auspicabile.
La paura istintiva e' quella dose di "rispetto" necessario a pratiche cosi' estreme e delicate allo stesso tempo.

Meno d'accordo sulle limitate conoscenze del mondo contemporaneo, perche' fatico a reputare nuove determinate assunzioni sugli stupefacenti. Inoltre, la vastita'-varieta' non sempre modifica l'effetto sugli individui, ma si limita ad escludere l'illecito pendente in tali sostanze mantendendo le caratteristiche psicotrope fondamentali... almeno per determinati tipi di droghe (sintetiche per lo piu') si puo' palusibilmente dire che sia cosi'.

Quello che davvero e' limitato, piu' che altro, lo vedo nella divulgazione di tale conoscenza.
Per cio' che dicevo prima, ma anche perche', proprio come stiamo affrontando noi la questione, la divulgazione porterebbe a ragionare di "liberta'"... e' questo il vero tabu' che non bisogna affrontare parlando di droghe, a mio avviso.
Ma e' un discorso parallelo, anche se fondamentale dal punto di vista concettuale.

mc
Inviato il: 9/10/2014 14:45
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  •  Mrexani
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Re: LA DROGA
#53
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Citazione:
Meno d'accordo sulle limitate conoscenze del mondo contemporaneo, perche' fatico a reputare nuove determinate assunzioni sugli stupefacenti. Inoltre, la vastita'-varieta' non sempre modifica l'effetto sugli individui, ma si limita ad escludere l'illecito pendente in tali sostanze mantendendo le caratteristiche psicotrope fondamentali... almeno per determinati tipi di droghe (sintetiche per lo piu') si puo' palusibilmente dire che sia cosi'.

Si....Intendevo la conoscenza diffusa che il popolo e il singolo possiedono su determinate cose, cioè quella conoscenza che è la cultura (nel senso degli usi e dei costumi) di quel popolo e di quel singolo... come il vino, che se lo porti agli eschimesi, fa danni perchè poco lo conoscono e poco lo reggono.... così alcune sostanze come l'LSD (ma io amplierei il discorso a tutta la farmacologia sintetica indipendentemente dall'uso) non appartengono ancora alla nostra cultura come per esempio il vino.....


Citazione:
Stupefacenti che, tra le altre cose, sono indiscussi mezzi primari per l'intuizione che porta alla spiritualita'.


Sul ''indiscussi mezzi per...'' sono daccordo con te, meno sull'aggettivo ''primari''...
Oltre alle droghe ci sono moltissime tecniche per accedere alle esperienze a cui stiamo facendo riferimento: lo yoga (quello vero), certi tipi di danza e di canto,i mantra ecc.
Qui e qui ci sono alcune potenti tecniche di iperventilazione dei ventricoli cerebrali
Inviato il: 9/10/2014 19:09
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  •  zeppelin
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Re: LA DROGA
#54
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Richards: «La droga? E' di pessima qualità»
Non è una scelta salutista quella di Keith Richards. Ha smesso con le droghe solo perché «la qualità di oggi è pessima». Il chitarrista dei Rolling Stones, che ha 62 anni, è stato dipendente dall'eroina. Ma le cose sono cambiate anche nel mondo della droga, e oggi Keith non vede nulla che valga la pena di ingerire, sniffare o iniettarsi. «Credo che la qualità sia veramente andata giù. Tutto quel che fanno (i chimici e gli spacciatori) è togliere il momento di massima forza da tutto. Non mi piace come hanno effetto sul cervello, invece che lavorare attraverso il sistema circolatorio. Ecco perchè non le prendo più. E io sono uno che di droghe se ne intende», ha osservato Richards.



http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/09_Settembre/20/richard.shtml
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Con alleati come Obama, non hai bisogno di nemici.
Inviato il: 10/10/2014 4:48
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  •  zeppelin
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Re: LA DROGA
#55
Mi sento vacillare
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Citazione:

mc ha scritto:
Secondo me, ogni sostanza esistente e' naturale, persino quelle artificiali (la materia e' naturale).


mc, trovo la tua affermazione un ossimoro; ovvio che tutto ciò che è creato dall'uomo (ad esempio il plutonio) può essere contenuto dalla natura, ma senza l'intervento dell'uomo non esisterebbe. Questa è la differenza tra artificiale e naturale, parole che altrimenti non avrebbero senso di esistere.
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Inviato il: 10/10/2014 5:04
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  •  abbidubbi
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Re: LA DROGA
#56
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grande keith richards:

"io non ho mai avuto problemi con la droga. ho avuto problemi con la polizia."
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Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Inviato il: 10/10/2014 9:24
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  •  Calvero
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Re: LA DROGA
#57
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Citazione:


mc, trovo la tua affermazione un ossimoro; ovvio che tutto ciò che è creato dall'uomo (ad esempio il plutonio) può essere contenuto dalla natura, ma senza l'intervento dell'uomo non esisterebbe. Questa è la differenza tra artificiale e naturale, parole che altrimenti non avrebbero senso di esistere.


Quindi anche il pane è artificiale?
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Inviato il: 10/10/2014 9:35
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Re: LA DROGA
#58
Sono certo di non sapere
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Citazione:

abbidubbi ha scritto:
grande keith richards:

"io non ho mai avuto problemi con la droga. ho avuto problemi con la polizia."


STIKAZZI

Se fossi uno di quelli che si tatua d'appertutto, mi lascerei uno spazio libero appositamente per mettercela
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Inviato il: 10/10/2014 9:37
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Re: LA DROGA
#59
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Vedo che il senso di quello che ho detto è passato quasi totalmente incompreso.
Ci riprovo in altro modo anche perché vedo una certa tendenza, da parte di qualche utente, alla superficialità su questo aspetto.

Tentativo di spiegazione del perché la droga fa male, nell'ottica spirituale.

"Tu" sei una tazza (fatta di metallo) di 10 cm di diametro al bordo superiore.
La tazza rappresenta te.

Puoi contenere una certa quantità di acqua, non di più.
La quantità di acqua che puoi contenere, rappresenta tutti gli stati dell'Essere che puoi vivere, sperimentare ed osservare.

La droga è come un macchinario che prende la tazza (se ne impossessa), e con una azione di compressione e dilatazione forzata delle sue pareti la fa diventare più grande, diciamo 11 cm di diametro al bordo superiore, assottigliando allo stesso tempo lo spessore delle pareti della tazza (non c'è aggiunta di materia).

Ora la tazza è più grande e per cui può contenere più acqua.
Ora puoi vivere altri stati dell'Essere di quando potevi contenere meno acqua e le esperienze esistenti nell'Armonia universale, comprese in quella nuova quantità di acqua che puoi contenere, si riversano in te, riempiendoti della loro meraviglia.

Ma tu non sei quella tazza più capiente, sei quella più piccola o meglio, tu sei quella tazza più capiente solo perché sei sotto l'azione della macchina.
Infatti appena la droga esaurisce il suo effetto, la "macchina dilatatrice" lascia la sua morsa e il suo agire su di te e tu torni ad essere la tazza di 10 cm..

Ora sei come prima e, di nuovo, puoi sperimentare solo gli stati dell'Essere compresi nell'acqua che puoi contenere.

Chi non conosce il mondo spirituale pensa (come ho visto chiaramente in questa discussione): "e allora? che male c'è? Dove è il danno?".

Il danno è gravissimo.

Perché tu sei una tazza calibrata in modo perfetto dall'Armonia universale, sei un Essere estremamente complesso, delicatissimo e sensibilissimo, e il dilatare e il ricomprimere con la forza (con la macchina) le tue pareti, non è previsto nella Natura (Armonia), per cui produce un grave danno.

Ogni azione forzata sulla tua Natura (la tazza che sei) indebolisce la tua struttura molecolare (spirituale) fino a, se si insite, alterare irrimediabilmente la "materia" di cui sei fatto, perché le tue "pareti" non sono fatte per quello, o meglio, è previsto che "quello" lo si ottenga in un modo totalmente differente (dopo lo spiego).

A quel punto tu non esisti più e sono pochissimi quelli che riescono a ricostruire la propria tazza, quasi nessuno.
Ecco i tossici. Non esistono, esistono solo in funzione della droga.

Ogni azione della "macchina" su di te ti arreca un grave danno e più volte l'azione è compiuta più sei danneggiato.

Per vivere nuovi stati dell'Essere in modo non solo non dannoso, ma naturale, armonico, c'è un solo modo: crescere.

Crescere anche spiritualmente.

Con la crescita spirituale tu diventi una tazza più grande, senza avere il minimo danno.
Al contrario, diventi più "forte" perché la crescita non è unidimensionale (tazza di 11 cm), perché mentre ti dilati, le tue pareti diventano più spesse (c'è aggiunta di materia).
Inoltre la crescita, qualsiasi crescita, è sempre lenta e dolcissima, sempre in Armonia e calibrata perfettamente per un dato essere, il che comprende lo spazio-tempo, non solo quello che l'Essere è in un dato momento.

Ora puoi contenere più acqua e vivere anche tutti gli stati dell'Essere che quella nuova quantità di acqua contempla e questo in perfetta Armonia, perché è proprio quello che è previsto per te: che tu cresca, anche spiritualmente.

**************

Se qualcuno, a proposito di questo post, tira fuori ancora i preti, il vaticano, la propaganda, la cultura, le convenzioni o qualsiasi giudizio umano sul tema, significa che non ha compreso nulla di quello che ho scritto.

@Calvero
Se sto disturbando la linea del tuo thread mi scuso di nuovo e basta che me lo dici per farmi smettere.

[correzioni 10:28]
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Chuang Tzu
Inviato il: 10/10/2014 9:56
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Re: LA DROGA
#60
Sono certo di non sapere
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Zeppelin
Citazione:
mc, trovo la tua affermazione un ossimoro

si ... Zeppelin spingevo al massimo il concetto di sperimentazione, facendo rientrare la ricerca-creazione sostanze, in questa condizione naturale umana di esplorazione.... in qul senso naturale anche "l'artificiale" (che rimane un ossimoro... ma proprio perche' tale, rimarca meglio la mia estremizzazione).

********************
Mrexani
Citazione:
primario

Premessa che scrivo di getto.
Ho dato un'occhiata per capire qual'era l'accezione intesa nel momento in cui scrivevo e ricordo chiaramente di aver avuto in mente questo tipo di concetto:
"Un insieme di colori primari è un insieme ristretto di colori dalla cui combinazione si può ottenere, con un'accettabile approssimazione, qualsiasi altro colore."
Non lo intendevo come mezzo "principale" ma come mezzo alpha ... una frequenza tonale su cui si modulano tutte le armoniche nel formare un suono piu' complesso ... un colore primario da cui derivano tutte le sfumature e i tutti gli altri colori della spiritualita'.

E' meglio cosi?
... per l'estetica del termine... beh... m'e' uscito cosi'...

ciao
mc
Inviato il: 10/10/2014 10:37
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