|
Informazioni sul sito |
|
|
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
|
|
|
|
|
|
|
American Moon |
|
|
Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
|
|
|
|
|
|
|
|
|
TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE
ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)
|
|
|
|
|
Naviga in questo forum:
1 Utenti anonimi
-
doktorenko |
|
Re: L'angolo della letteratura | #2 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
Messaggi: 2332
|
Come dal germe ai suoi perfetti giorni giunga una schiera di Vanesse; quali speranze buone e quali fantasie la crëatura per volar su nata susciti in cuore di colui che sogna col suo lento mutare e trasmutare, la maraviglia delle opposte maschere, la varia grazia delle varie specie, in versi canterò... Non vi par egli, non vi par egli d'essere in Arcadia?
Dolce Parrasio! Dileguati giorni dell'Accademia, quando il Mascheroni con sottile argomento di metalli le risentite rane interrogava. Le querule presaghe della pioggia (altro presagio al secolo vicino!) stavano tronche il collo. Con sagace man le immolava vittime a Minerva su l'ara del saper l'abate illustre, e se all'argentea benda altra di stagno dalle vicine carni al lembo estremo appressava, le vittime risorte vibravan tutte con tremor frequente. L'orobia pastorella impallidiva sotto le fresche rose del belletto, meravigliando alla virtù che cieca passa per interposti umidi tratti dal vile stagno al ricco argento e torna da questo a quello con perenne giro. Di sua perplessità - dubito forte - si giovava l'abate bergamasco per cingere lo snello guardinfante e baciare furtivo (auspice Volta!) tra l'orecchio e la vasta chioma nivea la dotta pastorella sbigottita. Ma voi, sorella, non temete agguati
dal fratello salvatico in odore di santità? Con certo ritüale arcadico (per gioco!) e bello stile (per gioco!) altosonante, come s'offre nova un'essenza in un cristallo arcaico, queste pagine v'offro, ove s'aduna non la galanteria settecentesca, ma il superstite amore adolescente per l'animato fiore senza stelo; offro al vostro tormento il mio tormento, vano spasimo oscuro d'esser vivi, a voi di me più tormentata, a voi che la sete d'esistere conduce per sempre false imagini di bene. Forse lo stanco spirito moderno altro bene non ha che rifugiarsi in poche forme prime, interrogando, meditando, adorando; altra salute non ha che nella cerchia disegnata intorno dall'assenza volontaria, come la cerchia disegnata in terra dal ramoscello dell'incantatore: magico segno che respinge tutte e le lusinghe e le insensate cure; solo rifugio dove il cuore spento vibri fraterno e riconosca l'Uomo, ché più non vede l'esemplare astratto, ma la specie universa eletta al regno del mondo. E come il Dio d'antichi tempi appariva all'asceta d'altri tempi, così l'asceta d'oggi senza Dio sente nel cuor pacificato un bene sommo, una grazia nova illuminante, lo Spirito immanente, l'acqua viva, e si disseta più che alle sorgenti che mai non troverete, o sitibonda...
Queste, che dico, dissi a voi parole or è già molto, camminando a paro per una landa sconsolata e voi, mal soffrendo il velen dell'argomento, con la mano inguantata il ciuffo a sommo coglieste d'un'ortica e mi premeste sulla gota la fronda folgorante, tortuosamente. Non mi punse quella che più forte s'accosta e men ci punge; e nel gesto passare vidi un cumulo minuscolo di germi di Vanesse sulla villosa nervatura e forse dal vostro gesto, ancor agropungente, nato è il poema, poi che sul mistero del piccolo tesoro accumulato, già in quell'istante, con parole sciolte taluna esposi delle meraviglie che più tardi nel mio silenzio attento passo passo tentai chiudere in versi.
Guido Gozzano
|
|
-
TheNecrons |
|
L'angolo della letteratura | #1 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/10/2012
Da
Messaggi: 409
|
Apro questo topic per condividere libri, racconti, storie, poesie ecc., antiche o mederne.
Parto con questa poesia di Stefano Benni, dove critica l'ipocrisia e la falsità del giornalismo.
Stefano Benni, "L'Inviato"
Visitai paesi lontani per trovare la rabbia ma fui sempre un ricco tra i poveri e tornavo a parlarne un po’ abbronzato. Fui abbastanza sincero e mai troppo bugiardo ma il coraggio, quello vero non lo trovai mai. Ora dirigo un prestigioso giornale i miei amici dicono che non ho piu’ amici ma ho una grande collezione di cappelli esotici di liquori forti di foto di morti.
|
|
Non puoi inviare messaggi. Puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.
|
|
|
|
|
|
|
|
|