perché la musica fatta nei garage con strumenti autocostruiti/recuperati e più in generale la cultura diffusa "dal basso" ce l'avevamo già, solo che per essere considerati dei musicisti bisognava per lo meno essere capaci di suonare
come dicevo... Citazione:
Il discorso tecnico e' su un altro livello e non deve dipendere dai gusti, mi sembra ovvio... (ma forse non per tutti!! ).
Non parlo del punk perche' i miei gusti me lo vietano (... per il momento) ... indipendemente dal giudizio che ne potrei avere io, non vi fu apporto "musicale" nel senso canonico, questo mi sembra piu' che condivisibile da tutti... punks o meno che ci si senta dentro. Sostanzialmente sono d'accordo con te credo, riguardo la qualita'. Per quanto riguarda la rivoluzione sociale che gli si attribuisce: Io sono nato in quel periodo e non ho mai vissuto, nemmeno virtualmente, determinate evoluzioni sociali ... Potresti aver ragione nel dire che nemmeno quello che si credeva fosse l'unico apporto del punk nel sociale e che, invece, quindi, il "tutto" potrebbe far parte di altri processi sociali in atto in quel periodo... io non mi sbilancio su questo.
doktorenko ha scritto: La musica e` buon argomento di discussione perche` dovrebbe essere abbastanza neutro e invece stranamente scatena guerre ideologiche. Sotto sotto deve esserci qualcosa
Per iniziare farei queste rilfessioni: se esiste il `complotto` non e` gratis, cioe` ce lo fanno pure pagare, di certa musica esiste l`industria.
Ovvio! E la prova sta nel fatto che la stragrande maggioranza della musica che passa sui principali media è di qualità scarsissima e non fa altro che peggiorare... con le dovute eccezioni, per fortuna c'è anche qualcuno che diventa famoso nonostante sia anche bravo.
ascolto la musica che la societa` si aspetta da me?
Non credo ci sia una parte della societa' che imposti il pensiero collettivosu determinate scelte artistiche. Mi suona un po' come Beatless VS Rolling Stones dei piu' recenti anni e quelli appena successivi... senza molto senso, concordi?
Io ascolto, piu' Bach, che Mozart (che mi sta un po' sulle palle!!! TROPPO perfetto... ed intendo "quadrato" ... anche su uno dei piu' grandi compositori esistiti fin'ora), e Vivaldi invece di Salieri e non provo ribrezzo o disprezzo nei confronti delle preferenze altrui.
La societa' attuale non cerca di imporre, my opinion, un genere per qualche tipo di motivo occulto, ma cerca di vendere cio' che produce che deve essere facilmente producibile e con pochi fondi... purtroppo credo insegua solo questi due aspetti. La qualita' non e' contemplata perche' troppo soggettiva, quindi legata al gusto individuale, e troppo dispendiosa, perche' legata a studio e talento, merce rara.
Doktorenko Vedete io mi becco pure degli insulti dalle `vestali` per la musica che ascolto, questo per me e` una cosa positiva.
Vedete queste 'vestali' hanno un nome oppure sono anonime? vedi Doctorenko si potrebbe considerare che tu sia una vestale al 100%
Frattalico Elementare Verachtung Accademico
Inviato il: 27/10/2014 16:24
Falchetto
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#97
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Citazione:
mc ha scritto: Dok Capito. Citazione:
ascolto la musica che la societa` si aspetta da me?
Non credo ci sia una parte della societa' che imposti il pensiero collettivosu determinate scelte artistiche. Mi suona un po' come Beatless VS Rolling Stones dei piu' recenti anni e quelli appena successivi... senza molto senso, concordi?
Io ascolto, piu' Bach, che Mozart (che mi sta un po' sulle palle!!! TROPPO perfetto... ed intendo "quadrato" ... anche su uno dei piu' grandi compositori esistiti fin'ora), e Vivaldi invece di Salieri e non provo ribrezzo o disprezzo nei confronti delle preferenze altrui.
La societa' attuale non cerca di imporre, my opinion, un genere per qualche tipo di motivo occulto, ma cerca di vendere cio' che produce che deve essere facilmente producibile e con pochi fondi... purtroppo credo insegua solo questi due aspetti. La qualita' non e' contemplata perche' troppo soggettiva, quindi legata al gusto individuale, e troppo dispendiosa, perche' legata a studio e talento, merce rara.
E' una caratteristica pratica, non occulta.
mc
Non credo neanche io che sia un complotto ma considerato che la musica vera provoca un "risveglio", difficilmente verrà "distribuita" (termine quanto mai appropriato) alle masse, non prima di essere stata addomesticata a dovere.
Inviato il: 27/10/2014 17:07
doktorenko
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#98
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Ci sono le vestali e i cani da guardia: io mi becco insulti da tutti e due.
Inviato il: 27/10/2014 17:10
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#99
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Doktorenko Ci sono le vestali e i cani da guardia: io mi becco insulti da tutti e due.
bene oltre alle vestali i cani da guardia ... forse questo è il "merito" più sferzante di Web, se fossi un webmaster ... fortuna che non lo sono. comunque ora, grazie alla ubertosa omertà, tipica di LC e non solo di LC, Doktorenko alle anonime vestali vi ha aggiunto anonimi cani. esilarante commercio.
Frattalico Elementare Verachtung Accademico
Inviato il: 27/10/2014 17:39
doktorenko
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#100
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Se io potessi, farei questo esercizio, un esercizio di conoscenza: se fossi legato a qualche gruppo, genere, cantante col quale mi identifico profondamente, butterei tutti i miei dischi e mi dedicherei a qualcosa di totalmente diverso e estraneo al mio orizzonte, alla ricerca di verita` indimostrabili. Io pero` non conosco nessuno che avrebbe questo coraggio. Questa cosa mi da` molto da pensare: cioe` che nessuno sarebbe in grado di poterlo fare.
Inviato il: 27/10/2014 18:15
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#101
Sono certo di non sapere
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Doktorenko Se io potessi, farei questo esercizio, un esercizio di conoscenza: se fossi legato a qualche gruppo, genere, cantante col quale mi identifico profondamente, butterei tutti i miei dischi e mi dedicherei a qualcosa di totalmente diverso e estraneo al mio orizzonte, alla ricerca di verita` indimostrabili. Io pero` non conosco nessuno che avrebbe questo coraggio. Questa cosa mi da` molto da pensare: cioe` che nessuno sarebbe in grado di poterlo fare.
ubertosa omertà, non mi sembra di averti chiesto verità indimostrabili. in fondo è dalla casistica che si ottiene la statistica Web. in ogni caso ti ricordo che si potrebbe considerare che tu sei una vestale al 100% nel caso ti fosse sfuggito il riferimento è l'anonimia non Doktorenko.
Frattalico Elementare Verachtung Accademico
Inviato il: 27/10/2014 18:39
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#102
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La più grande rivoluzione in campo musicale è stata la possibilità di riprodurre la musica. Ciò ha portato oggi la musica ad una nuova, inedita ed importante divisione.
Una breve introduzione. La musica "moderna" occidentale si era differenziata fino al Rinascimento tra sacra e profana, anche se molte composizioni con stile profano sono state adattate all'argomento religioso (come le Cantigas di Afonso X ed il Livre Vermeill de Monserrat); dal Rinascimento in poi la musica si è suddivisa tra "colta" e "popolare"; anche se dapprincipio gli autori attingevano gli uni dagli altri col tempo si sono separate sempre di più, finché il barocco non le ha rese inconciliabili. La musica popolare veniva eseguita a memoria e ci sono esempi di ballate che ci sono arrivate con melodie e testi molto diversi tra loro, pur essendo inequivocabilmente lo stesso brano. La musica colta, invece, era eseguita leggendo, e quindi rimaneva fissata come l'autore l'aveva composta. Ciò l'ha portata a sviluppare forme molto più complesse della strofa-ritornello-strofa delle ballate popolari fino all'apoteosi della sinfonia romantica. Il romanticismo ha portato da una parte un debole riavvicinamento dei due universi per quanto riguarda le idee (il valzer e la polka popolari hanno la stessa struttura delle opere di Chopin e degli Strauss) ma ha contrapposto ancora di più la differenza tra l'istintivo memorizzato e la lettura di una musica pianificata.
La grande rivoluzione del XX secolo è stata di dare l'opportunità alla musica popolare di avvicinarsi alla stesura definitiva che prima era appannaggio della sola musica colta. Certo, i Beatles di "Love Me Do" non hanno approfittato appieno di questa opportunità (sebbene si siano poi messi ad inserire irriproducibili parole al contrario) ma comunque la si guardi, la musica "fotografata" dall'incisione originale è diventata LA versione. Niente più cambiamenti, in meglio o peggio, stravolgimenti, arrangiamenti... Dagli anni '40-'50 la melodia si identifica con lo stile personale dell'esecutore.
Oggi ci sono perfetti sconosciuti che suonano Jimi Hendrix.... meglio di Jimi Hendrix! Cioè, mentre Jimi Hendrix suonava e cantava com'era ispirato, non avendo di fatto un modello da seguire se non il suo istinto, oggi chi fa cover, per essere bravo, deve essere indistinguibile dal disco. Ebbene, alzi la mano che comprerebbe un cd di musiche di Jimi Hendrix eseguite da qualcun altro?
Abbiamo quindi due metri di misura, che se un tempo differivano ogni volta, oggi sono inseparabili: il motivo (chiamatelo "musica" o "melodia") e l'interpretazione (chiamatelo "sound" se preferite). Ogni volta che sentiamo una versione di "Imagine" subito ci viene in mente quella di John Lennon, e ne facciamo il confronto, melodia e interpretazione "originale". Ma proprio l'immutabilità della versione-prima di un brano, nello stile legato indissolubilmente al contesto sociale e culturale di quegli anni ed al messaggio implicito, rende ogni novità fine a sé stessa e, molto spesso, slegata da ogni rapporto con la star.
Ho amato il rock degli anni '70, ed allora mi sembrava eterno ed infinito. Poi sono arrivati gli anni '80 ed ho capito che invece era finita. Ho ascoltato tutto ciò che son riuscito di quel periodo, e poi? E' tutto lì. Ma è questo il punto importante: è tutto lì perché la musica, da quando è registrata, nasce e subito si cristallizza, in una parola: muore e viene imbalsamata.
La musica classica non è molto lontana, perché l'esecuzione avviene -nel bene e nel male- senza modificare di una virgola spartiti più che dettagliati, ma è nata per essere così. E allora? Personalmente ora suono ed ascolto solo musiche tradizionali o antiche, ed ogni volta che sento una nuova versione di "Star of the County Down" mi piace come la prima versione che ho ascoltato (quella di Van Morrison con i Chieftains) perché non è la stessa, mai.
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Inviato il: 27/10/2014 18:57
invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#103
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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@aeppelin
Bell'intervento. Interessante e da rifletterci sopra.
Solo un appunto:
Citazione:
La musica colta, invece, era eseguita leggendo, e quindi rimaneva fissata come l'autore l'aveva composta. Ciò l'ha portata a sviluppare forme molto più complesse della strofa-ritornello-strofa delle ballate popolari fino all'apoteosi della sinfonia romantica.
Lo sviluppo e le invenzioni delle forme non sono finite li.
Per riassumere in modo sicuramente incompleto, c'è Wagner con la sua rivoluzionaria (per l'occidente) "forma aperta". Poi abbiamo vari "moderni" (Debussy, Ravel, Bartok e molti altri) con varie invenzioni e sviluppi. Poi abbiamo la musica contemporanea che ha portato altre forme e altre "concezioni" della forma (improvvisazione, musica con notazioni alternative anche interpretabili ogni volta in modo diverso solo per fare due esempi).
Se non ci fosse stato Ligeti, Shining e Odissea 2011 non avrebbero avuto quella colonna sonora così efficace e con musiche con forme non tradizionali, senza dimenticare che senza la musica contemporanea, tutti i film orror farebbero molta meno paura
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Inviato il: 27/10/2014 21:08
Maksi
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#104
Dubito ormai di tutto
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Da
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E' sbagliato pensare che la musica di una Lady Gaga non sia "raffinata". Tutta la musica contemporanea e' raffinatissimi e usa le tecniche sonore piu' evolute... ma le usa per ipnotizzare. I ritornelli, i versi, le rime, concentrate in 3,5 / 4 min, accompagnate da una base musicale lineare, pulita, con una voce femminile (da chi rimaneva ipnotizzato Ulisse?)... tutto questo non e' opera di una Gaga o simili, ma da abili e diabolici produttori che usano tale mezzo per modulare la nostra frequenza emotiva. Poi ci sono pure i video, che anche questi sono prodotti con tecniche visive piu' sviluppate. Questa ipnotizzazione subliminale e' ovviamente abbastanza inconscia, ma ci sono dei tic che ogni tanto vengono a galla... sapete quando si canticchia una canzone che ritenete stupida? Ecco, li' diventa la prova che sono letteralmente entrati nella vostra testa. E non c'entra niente se non vi piace la Gaga, a loro questo non interessa. I Beatles furono il grande banco di prova per queste tecniche di ipnotizzazione sonora di massa.
Non sono tecniche nuove, diversi monaci e sacerdoti nel passato sapevano benissimo l'importanza del suono in quanto tale per modulare frequenze mentali. Le chiese sono appositamente costruite in maniera piu' acustica possibile e i canti gregoriani non solo solo canti, ma veri e propri portali dimensionali o meglio conosciute come eggregore. Ci sono anche i racconti di monaci tibetani e delle levitazioni sonore.
Allora, la domanda e'... perche' ci vogliono iponotizzare con la musica? Perche' il suono e' una base piu' primordiale del linguaggio della coscienza. Si arriva piu' in profondita', piu' rapidamente ed ad una popolazione piu' numerosa.
Ma ci vogliono ipnotizzare per...? Manipolarci emotivamente, renderci passivi, veicolare pensieri assolutamente disfunzionali in circostanze normali, ma attraverso ipnosi diventano accettati e normali. Ricordate come un ipnotizzatore piu' guidare e gestire l'individuo, quando "addormenta" una parte della nostra mente. E' piu' o meno lo stesso principio, ma non viene eseguito in maniera diretta ma dai media... ovvero i medium di massa.
Tutto questo lo percepito su me stesso. Oggi stesso ho sentito una canzone alla radio (purtroppo non Radio Maria ), attraverso una stazione "alternativa". La canzone e' ipnotizzante ed infatti mel son canticchiata ogni cinque minuti. La cosa e' diabolica, pero' accetto la sfida e continuero' a combattere questa guerra psicotronica. Tanto e' tutto un preludio alla prossime battaglie. La canzone...
Inviato il: 27/10/2014 22:24
zeppelin
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#105
Mi sento vacillare
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Citazione:
invisibile ha scritto: senza la musica contemporanea, tutti i film orror farebbero molta meno paura
e senza l'honky-tonk i film di Buster Keaton avrebbero fatto molto meno ridere
ho scritto "apoteosi della sinfonia romantica" nel senso che la ritengo il massimo della scrittura dettagliata, dove l'interpretazione può darla solo il direttore d'orchestra ed entro certi limiti oltre i quali "darebbe scandalo". A me, personalmente, la musica romantica non piace; la trovo troppo ricca di strumenti (caratteristica che, per aumentare l'intensità, finisce per sacrificare la sonorità dei singoli strumenti) e un po' "affettata", cioè sacrifica la continuità per favorire l'emotività. Ma il preferirle il barocco è un mio gusto (un po' come dire che preferisco i Beatles ai tempi del semplice Help piuttosto che ill più complesso Sgt. Pepper), in effetti Bach e Vivaldi continuo ad ascoltarli mentre Beethoven lo conosco e non mi viene mai voglia di ascoltarlo, pur comprendendo benissimo chi lo reputa il massimo.
La musica classica contemporanea non la conosco quasi, se non -appunto- grazie ai film. Però uno come Mike Oldfield, almeno ai tempi di Tubolar Bells e Incantation (o comunque non di Crises!), sarebbe quasi da iscrivere tra i classici contemporanei...
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Inviato il: 27/10/2014 22:29
invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#106
Sono certo di non sapere
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Citazione:
zeppelin ha scritto:
e senza l'honky-tonk i film di Buster Keaton avrebbero fatto molto meno ridere
Citazione:
ho scritto "apoteosi della sinfonia romantica" nel senso che la ritengo il massimo della scrittura dettagliata, dove l'interpretazione può darla solo il direttore d'orchestra ed entro certi limiti oltre i quali "darebbe scandalo".
Ma anche Wagner "darebbe scandalo" suonato come una canzone napoletana
Poi c'è il discorso della forma, che ribadisco, e ce n'è tanta di roba dopo il romanticismo... proprio tanta.
Ma capisco la difficoltà di studiare tali musiche che molti hanno. Wagner può fare due palle a dirigibile... ma certi suoi temi sono anche loro una apoteosi.
Tanto per fare un esempio di musica moderna (non contemporanea), con una forma originale, di difficile ascolto (avviso), la "Musica per celesta, percussioni e archi" di Bartok. Nel 1° movimento la base della forma (perfettamente matematica) è fatta sulla sezione aurea, sovrapposta ad una forma classica: tema - sviluppo fino al climax - tema rielaborato (con il tema che torna nella parte finale ma invertito) e il tutto è una fuga.
Per chi è interessato consiglio l'ascolto di tutti i movimenti dell'opera.
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Inviato il: 27/10/2014 23:05
yarebon
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#107
Dubito ormai di tutto
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Falchetto ha scritto Citazione:
L'impatto che il punk ha avuto sulla musica moderna va fortemente ridimensionato... a favore del Funk.
Il fatto che il punk abbia contribuito a "cambiare" la musica è un po' una leggenda metropolitana, e un punto di vista molto eurocentrico (e bianco).
Come ha detto anche Mc non vi fu apporto musicale, ovvero rivoluzione musicale, sono d'accordissimo con te che ad esempio musicalmente parlando il funk sia stato molto più rivoluzionario (conosco di George Clinton i Parliament, davvero grandiosi, liberi e puri), il punk non era nient'altro che una estremizzazione soprattutto nelle tematiche di suoni già conosciuti e codificati, oltre a tutti i gruppi garage anni 60, tanti altri gruppi avevano un suono che poteva definirsi punk prima che questa parola esistesse, tra cui diversi gruppi glam, gli stessi Stooges, persino Bowie in alcune composizioni di Ziggy, insomma musicalmente parlando il punk non fu una innovazione (ma credo che questo neanche i punkettoni lo dicano), anzi fu un movimento reazionario teso a ritornare alle origini del rock. Però è indubbio che vi fu un cambio di mentalità, non è una questione di euro-centrismo, anche perchè quella è una delle culture dominanti e bene o male bisogna tenerne conto, è più una questione di approccio mentale. Poi musicalmente il novecento indubbiamente è stato dominato ed influenzato dalla musica nera, in ogni parte, persino il punk (basti pensare le successive contaminazioni funk e reggae di gruppi come i Clash). Si può dire che soprattutto gli afro-americani hanno immesso nella cultura musicale mondiale, una specie di monolite nero che ha modificato un pò tutto.
Inviato il: 28/10/2014 0:22
zeppelin
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#108
Mi sento vacillare
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Per la musica pop un esperimento interessante è cercarsi queste cose su youtube e fare il cofronto di cosa rimane dopo che si è grattata via la patina più spettacolare e iconografica; e quando si vede la vera faccia di "God Save the Queen" un po' male si rimane:
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Inviato il: 28/10/2014 6:31
doktorenko
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#109
Dubito ormai di tutto
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Quando cito il `complotto` io intendo cio` che ci allontana dalla conoscenza. La musica mi sembra un buon campo di prova: se e` possibile cambiare convinzioni musicali che ci sembrano cosi` radicate e intime, e nel farlo si scopre qualcosa che non si sarebbe mai immaginato, forse e` possibile fare questo percorso con altre cose. Con la musica non ci dovrebbe essere niente da perdere, purtroppo noto che non e` cosi`, ci si arrocca, ci si accontenta, ci sembra di aver trovato il massimo e si assume un atteggiamento passivo-difensivo dello satus quo.
Anche leggendo i vostri interventi vedo che scrivete come `libri stampati` come si dice, cioe` alla fine si citano conoscenze apprese indirettamente, acculturazioni, cose straconosciute come il romanticismo, Bartok, Ligeti chi non li conosce?
Ad esempio io considero il `Tito Manlio` di Vivaldi come uno dei piu` grandi capolavori, questo non credo ci sia scritto da nessuna parte, e io sono arrivato a questa conclusione solo con ascolti e non ascolti, cioe` io soprattutto mi astengo dall`ascoltare certe cose.
Inviato il: 28/10/2014 9:04
invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#110
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:
doktorenko ha scritto: Quando cito il `complotto` io intendo cio` che ci allontana dalla conoscenza. La musica mi sembra un buon campo di prova: se e` possibile cambiare convinzioni musicali che ci sembrano cosi` radicate e intime, e nel farlo si scopre qualcosa che non si sarebbe mai immaginato, forse e` possibile fare questo percorso con altre cose. Con la musica non ci dovrebbe essere niente da perdere, purtroppo noto che non e` cosi`, ci si arrocca, ci si accontenta, ci sembra di aver trovato il massimo e si assume un atteggiamento passivo-difensivo dello satus quo.
Anche leggendo i vostri interventi vedo che scrivete come `libri stampati` come si dice, cioe` alla fine si citano conoscenze apprese indirettamente, acculturazioni,...
Per me non è così. Le mie idee a riguardo sono tutte lavorate in prima persona, in lunghi anni di studio.
Non puoi generalizzare...
E poi non è che la "forma aperta" di Wagner la puoi chiamare in altro modo. Cioè, puoi, ma quella è una definizione che ben si adatta al caso.
Citazione:
... cose straconosciute come il romanticismo, Bartok, Ligeti chi non li conosce?
Ligeti e Bartok li conoscono in pochi, veramente pochi...
Citazione:
Ad esempio io considero il `Tito Manlio` di Vivaldi come uno dei piu` grandi capolavori, questo non credo ci sia scritto da nessuna parte, e io sono arrivato a questa conclusione solo con ascolti e non ascolti,...
Io invece la considero una bella opera barocca, ma non mi fa impazzire. Secondo me confondi il tuo gusto con quello che sono le invenzioni che hanno fatto evolvere la musica, che è quello di cui stavo parlando con zeppelin. Voglio dire, il Tito Manlio è un opera perfettamente in stile, niente di nuovo sotto il sole del barocco... ci sono dei brani rinascimentali, quindi antecedenti, che hanno osato ben di più in quanto a sperimentazione ed innovazione. Piccolo esempio:
John Dowland - Forlorn Hope fancy
Non ho trovato una versione decente suonata al liuto, che è l'originale se ben ricordo.
Scrivere un tema cromatico all'epoca ed elaborarlo come una fantasia (fugato), lo fa stare al confine tra uno stile conosciuto (rinascimento) e qualcosa che ha del visionario. Ci sono dei passaggi che sembrano tutto meno che rinascimentali. Geniale e molto coraggioso per quell'epoca.
Citazione:
...cioe` io soprattutto mi astengo dall`ascoltare certe cose.
Anche io, ma non capisco cosa c'enrti questo con il discorso di sopra.
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Inviato il: 28/10/2014 9:53
Falchetto
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#111
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Da Milano
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Citazione:
doktorenko ha scritto: cioe` io soprattutto mi astengo dall`ascoltare certe cose.
Come chiunque altro. Considerato che il tempo libero e adatto all'ascolto è poco e la musica è tanta, scegliere cosa NON ascoltare è qualcosa che facciamo tutti nello stesso momento in cui scegliamo cosa ascoltare.
L'importante secondo me è scegliere in base alla Qualità e non in base al Genere.
Inviato il: 28/10/2014 10:58
Nomit
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#112
Dubito ormai di tutto
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Ho provato ad ascoltare qualche brano del Tito Manlio. Come quasi ogni volta che ascolto della musica lirica, c'era qualcosa che non andava: è una mia impressione o spesso i cantanti lirici non riescono ad eseguire bene i brani? A me le loro voci sembrano spesso tremanti e forzate e non consentono di apprezzare la melodia che cantano.
Inviato il: 28/10/2014 11:56
doktorenko
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#113
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
Da
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Basterebbe dire che riuscire ad assistere al Tito Manlio, con i suoi lunghissimi ed estenuanti recitativi, e` un impresa eroica in un mondo dove la capacita` di attenzione media e` di circa 5 minuti.
Inviato il: 28/10/2014 12:23
Merio
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#114
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
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@ Invisibile
Ho iniziato ad ascoltare quella forma.
é stranissima.
Sento che mi entra nelle ossa.
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica... Ezra Pound
Inviato il: 28/10/2014 18:11
invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#115
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione:
Merio ha scritto: @ Invisibile
Ho iniziato ad ascoltare quella forma.
é stranissima.
Sento che mi entra nelle ossa.
Secondo me è l'effetto della sezione aurea, che risuona in noi.
Nonostante che il linguaggio sia moderno (del materiale compositivo) e per cui di non facile ascolto per molti, la forma in sezione aurea è qualcosa di ancestrale, e risuona.
Esiste anche in Natura Wiki:
Citazione:
In natura uno degli esempi più significativi di utilizzo della sezione aurea è rappresentato dagli studi sulla disposizione geometrica delle foglie e delle infiorescenze di alcune piante (Fillotassi).
Nel XIX secolo i fratelli Louis ed Auguste Bravais, botanico il primo e cristallografo il secondo, osservarono che in alcune piante le foglie si dispongono sul fusto secondo una spirale vegetativa, in cui l'angolo tra due foglie successive è pressoché costante ed è di circa 137,5º. Tale angolo, corrispondente all'angolo aureo, garantisce un utilizzo ottimale della luce solare[53].
@invisibile Il fatto che non ti piaccia il Tito Manlio rafforza le mie convinzioni: se sono l`unico ad apprezzarlo sono piu` contento. E comunque contiene elementi di modernita`, addirittura e` citato `inconsciamente` da Beethoven in una sinfonia.
Tu parli di Ligeti che e` il piu` popolare dei contemporanei, non dire di no, pero` non parli di Scelsi, che infatti non conosce nessuno, e` forse inferiore a Ligeti? Io non credo.
Inviato il: 29/10/2014 7:00
invisibile
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Re: In musica che giudizio ne date ?
#119
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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@doktorenko
La discussione era, anche, sull'innovazione rispetto all'epoca (stile). Non è questione di superiore o inferiore, questi sono valutazioni personali, in musica poi...
Citazione:
Il fatto che non ti piaccia il Tito Manlio...
Non ho detto che non mi piace, ho detto che a me non mi fa impazzire.
Citazione:
Il fatto che non ti piaccia il Tito Manlio rafforza le mie convinzioni: se sono l`unico ad apprezzarlo sono piu` contento.
Perché saresti più contento, nell'ipotesi in cui non mi piacesse? Il fatto che non mi fa impazzire, ma anche se lo trovassi orrendo... in che modo questo rafforza le tue convinzioni?
Citazione:
E comunque contiene elementi di modernita'....
A me non sembra. Se mi dici quali sono sarei interessato a valutare la cosa.
Citazione:
...è citato `inconsciamente` da Beethoven in una sinfonia.
Questo non è un elemento di modernità di Vivaldi. Praticamente tutti i compositori hanno ripreso elementi (melodie, armonie, forme...) delle epoche antecedenti per rielaborarli nel loro stile.
Citazione:
Tu parli di Ligeti che e` il piu` popolare dei contemporanei, non dire di no,
L'ho citato proprio perché conosciuto (pooplare è una parola grossa per i contemporanei...) per cercare di fare capire a più persone possibili il concetto che stavo esprimendo. Se citavo Hans Werner Henze... chi lo conosce?
Citazione:
...pero` non parli di Scelsi, che infatti non conosce nessuno,
Appunto, noi due lo conosciamo, ma se lo porto come esempio meno persone potranno capire cosa sto cercando di comunicare.
Citazione:
...e` forse inferiore a Ligeti? Io non credo.
Cosa intendi per "inferiore" ?
Io non stavo parlando di superiore-inferiore, o se vuoi solo nell'ottica dell'innovazione rispetto all'epoca in cui viveva un tale compositore. Di quello si parlava.
Per pizzicarti un pò... senza polemica eh?
Salieri non ha innovato niente, che io sappia, Mozart una enormità.
Poi magari a te Mozart non dice niente e ti entusiasmi per Salieri... per me è l'opposto ma so per certo che non è un condizionamento del sistema, perché ho studiato molto e solo dopo ho iniziato a considerare Mozart un genio (un alieno è più esatto) per la sua epoca.
Da ragazzo preferivo Beethoven, che in quanto innovazione, per certi aspetti (soprattutto l'armonia) è quasi un conservatore, mentre per l'invenzione contrappuntistica, ritmica e melodica è stato un grande innovatore.
Ma cosa piace a chi, può essere un metro per decidere chi o cosa è "superiore" o "inferiore" ? Chiaramente no. Si parlava di innovazione e per cui il metro è quello.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é Chuang Tzu
"Su che parametri vi basate per giudicare se la musica e' buona o cattiva ? (ATTENZIONE ! : Io parlo di musica e non di testi e parole.)"
Per riprendere il discorso iniziale... Direi che i parametri aumentano in base al concetto che si ha di musica.
Detto cio', e avendone gia' elencati qualcuno, in un confronto come questo, tutti i parametri utilizzati ed utilizzabili sono validi tranne uno: ... i propri gusti. Di solito e' l'ultimo dei parametri che cerco di valutare, perche' e' il meno utile alla discussione dal punto di vista oggettivo.
...
A quanto pare sono l'unico che la pensa cosi'............
Il confondere la Musica con un "genere musicale" ed identificarla in esso, a quali parametri si riferisce per essere determinato?
Addirittura, non si parla quasi nemmeno di "genere" bensi' di autori... (mi riferisco soprattutto a dok).
...
Poi, in generale, non e' che ascolti una musica che ti fa "risvegliare"... Il risveglio e' gia' in atto, e' gia' avvenuto, al massimo una musica puo' far emergere quel "risveglio" e tenerlo in vita. In quel senso mi riferivo alla musica come una chiave di lettura della vita.
Naturalmente, una chiave di lettura razionale, non emotiva. La componente emotiva si manifesta nei gusti musicali, e non puo' far proprio parte della analisi (o meglio del tentativo di analisi) oggettivo, se non marginalmente, e questo per ovvi motivi.
Inutile approfondire se non si chiariscono alcuni concetti condivisibili.
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