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  Utopia hollywoodiana

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  •  invisibile
      invisibile
Re: Utopia hollywoodiana
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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L'eroe non è un archetipo universale.

Per dire, non possiamo sapere, ma secondo me 547.752 anni fa, gli eroi non li avevano ancora inventati.

Ma è un cetriolo moderno, quello si, e per moderno intendo da 15.000 anni fa circa.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 26/1/2015 18:07
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Utopia hollywoodiana
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione:
Ma guarda che la mia non era una dichiarazione di battaglia . Il mio intento era di "usare" Chaplin come pretesto per introdurre un discorso piu' ampio su Hollywood che ho esposto nel commento iniziale.


Sta bene, io ho anche scherzato, ma eri tu che l'avevi messa giù in modo che sembrasse il fulcro su cui far muovere una serie di ragionamenti, fulcro e non ---> pretesto, come mi stai dicendo adesso.

Citazione:
Per quanto riguarda Chaplin, sinceramente non mi ha mai entusiasmato, ne' per la sua comicita' ne' per altro. Non ho mai riso a veder i suoi film, ma nemmeno mi ha fatto chissa' quali riflessioni esistenziali. Faceva solo un ritratto dell'"uomo semplice", trasformato in un "eroe". Storia tipicamente moderna, di un eroe moderno: vagabondo, apolide, sentimentalista, anarchico... Banalita'... ed il pubblico ci credeva, perche' vedeva in egli una rivalsa della loro mediocrita'.


Non è certo un Topic sull'arte di Chaplin, quindi - così - di passaggio, posso dirti che io lo apprezzo dove i più non lo hanno compreso.

Detto ciò, di là dell'entusiasmo, che è profondamente soggettivo, non credo tu ci abbia capito qualcosa o non so quali film tu abbia visto, perché anche se metti le virgolette sia a "uomo semplice" che a "eroe", c'entrano un beato cazzo, con Chaplin. Fai tu.

Ritengo invece che sia tu ad aver fatto trascendere quanto e come giudichi i concetti di "vagabondo, apolide, sentimentalista, anarchico" ... a priori di quello che è un contesto artistico e che per te, appunto, a prescindere, sono già ritenuti ---> banali.

Insomma, stai parlando alla cazzo di cane.

Ma non confonderti, io non parteggio per nessuna tesi spirituale, al momento.

Ritengo anche che l'argomento che hai trattato è un Topic molto interessante, come questo passaggio conferma:

Citazione:
Le star hollywoodiane diventeranno idoli moderni, entita' che si elevano dalla realta' per diventare simboli cosmici (star appunto). Queste entita' illusorie saranno veicolo di archetipi e simboli universali, che si impossesseranno dell'inconscio collettivo di intere generazioni. Tutto questo segnera' un'epoca dove la propaganda non avra' piu' bisogno di convincere, ma di illudere.



bella lì

E non scordarti che il mondo di merda non è stato fatto dai vagabondi.

Questo è un fatto.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 26/1/2015 17:33
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  •  Maksi
      Maksi
Re: Utopia hollywoodiana
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/10/2011
Da
Messaggi: 1219
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@ Calvero

Ma guarda che la mia non era una dichiarazione di battaglia . Il mio intento era di "usare" Chaplin come pretesto per introdurre un discorso piu' ampio su Hollywood che ho esposto nel commento iniziale.

Per quanto riguarda Chaplin, sinceramente non mi ha mai entusiasmato, ne' per la sua comicita' ne' per altro. Non ho mai riso a veder i suoi film, ma nemmeno mi ha fatto chissa' quali riflessioni esistenziali. Faceva solo un ritratto dell'"uomo semplice", trasformato in un "eroe". Storia tipicamente moderna, di un eroe moderno: vagabondo, apolide, sentimentalista, anarchico... Banalita'... ed il pubblico ci credeva, perche' vedeva in egli una rivalsa della loro mediocrita'.
E' un trucco divenuto tipicamente hollywoodiano. Se vediamo gli eroi comuni di hollywood al giorno d'oggi rsipecchiano le caratteristiche di Chaplin. Anche i supereroi ormai ripercorrono la stessa strada.

Ma Chaplin era solo un »utile idiota« e l'hanno usato per il suo carisma che emanava con i sui film. Era promotore di idee condivise dall'establishment e ne hannpo fatto buon uso. Finito il suo ruolo non se lo filavano piu', pero' avevano certamente una preocupazione che non sputtanasse il tutto. Classica storia di certi personaggi: Tesla e Reich su due piani diversi.

Chaplin aveva una nemesi, emanata anche dai baffi : Adolf Hitler.
Inviato il: 26/1/2015 12:13
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Utopia hollywoodiana
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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Hai ragione Calvero, infatti stavo proprio pensando che era l'ultimo tentativo, l'ultima corda gettata nel pozzo dove il nostro amico si è rinchiuso. Poi se vuole uscire dal pozzo sta a lui tirarsi su a respirare aria fresca.

Ma questo non significa che se vedo stronzate tipo razza superiore, o tipo origini della razza inventate di sanapianta (che poi sta' razza superiore, si è fatta inculare alla grande da quella inferiore e se uno si ricorda come si fa 2 + 2...) io non farò notare le cazzate.

Scusate l'OT e vi lascio con Chaplin.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 26/1/2015 8:11
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Utopia hollywoodiana
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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___________
______


Invisibile, non credo ci sia bisogno di corrersi dietro ogni volta, per la madonna, per dire a Maksi che le sue idee sulla spiritualità sono fasulle e ugualmente assoggettate al Potere.

Se no, ogni Topic diventa una battaglia su cosa è spiritualità e cosa no. Cazzo.

Ad esempio, ora, a me - per capirsi - me ne fotte altamente delle idee politiche di Maksi, però lui ha costruito un discorso che ha una sua logica e un percorso che, a sua volta, può portare a un dibattito che non è sempre quello, o no?

___________________

@Maksi

Maksi, ma vaffanculo ... mi credevo chi sa cosa dovevo affrontare per parlare di Chaplin tutto qui?

Per DINDIRINDINA ... tutto il mio sapere dovrà ancora rimanere confinato tra le mie sinapsi


Citazione:
Questa Utopia nella propaganda Hollywoodiana e' ben chiara e fu' Chaplin (forse il primo), in quel famoso discorso, trasmetterla al grande pubblico.


Chi dice niente. In realtà, probabilmente e forse senza neanche saperlo, l'unico realmente libero fu Buster Keaton.

Per Chaplin a meno di cadere in discorsi mediocri, innanzitutto bisogna storicizzare i tempi e la consapevolezza che all'epoca si muoveva non solo tra il popolame (che comunque e era meno medio-mongolo di oggi, più schiavo, ma meno robotizzato) ... ma anche nei salotti delle varie intellighenzie, comprese quelle artistiche.

Chaplin se la intendeva coi grandi della terra, ma non era così uniformato, gli piaceva scopare le giovinette, soprattutto, ma in realtà non si era mai - propriamente - infeudato.

Così non fosse, non sarebbe stato perseguitato dalle Agenzie dell'epoca, che cercavano di incularselo ogni 3X2 ... compresa l'FBI - of course, prima, durante e dopo "Il Grande Dittatore".

Tant'è vero che alla fine - di fatto - l'hanno esiliato per benino. Nonostante avesse creato lui - più di tutti - le basi di Hollywood, insieme alla Pikford e a Griffith soprattutto. Propendo per l'idea che comunque lui si sia mosso in buona fede, ovviamente nei limiti di quello che lui stesso non poteva ripudiare. Visto che comunque era un capitalista di prim'ordine e - nonostante questo, aveva le palle, poiché si rifiutò di unirsi alla caccia alle streghe e, naturalmente, la pagò.
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 25/1/2015 22:49
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  •  invisibile
      invisibile
Re: Utopia hollywoodiana
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
Messaggi: 7912
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Non esistono i nazisti.

Non esistono gli ebrei.

Non esistono gli ariani.

Se sei convinto di essere un ariano significa che tu non esisti.

Esiste il potere e gli schiavi, da circa 15.000 anni.

E questo sistema piramidale ha funzionate così a lungo proprio perché le persone sono state ingannate a pensare che i nazisti e gli ebrei esistono.

Ma tu non riesci a fare il "salto" spirituale e mentale, per comprendere questa realtà, perché:

Citazione:
Infatti i film di propaganda del Terzo Reich sono ben identificati, come Jud Suss che io conservo gelosemente


sei troppo innamorato di un trucco che ti hanno messo davanti agli occhi e che per qualche ragione ti è piaciuto, non importa quale ragione, ce n'è per tutti i gusti, compreso il tuo, ma sei convinto che il tuo sogno è migliore.
Lo sai vero che è la stessa identica convinzione che hanno tutti quelli che inseguono un sogno come il tuo, ma che ha un colore diverso?

Il bello (si fa per dire) è che dai tuoi scritti appare evidente che tu sei convinto che il tuo sogno è il migliore, l'unico giusto e legittimo, e non ti rendi conto che è esattamente la stessa convinzione di tutti gli altri.

Ma tu sei diverso, tu sei "speciale"... perché...? Non è dato sapere ma tu ne sei ultraconvinto.

Interessante no?

Citazione:
E qui ancora si pensa che i "nazisti" o cripto-nazisti comandano l'america.

Non esistono i nazisti o i cripto nazisti, esiste il desiderio di potere, quello che fa si che ce lo mettono in culo da 15.000 anni, compreso a te anzi, tu con la tua illusione contribuisci al sistema, ma sei troppo innamorato della tua fantasia per potertene accorgere, e tifi per i "buoni", inventandoti origini e superiorità razziali che esistono solo nella tua testa, così come esistono solo nella testa di miliardi di persone altre fantasie e ad ognuno la sua, così si sente bravo e nel giusto.

Pensa che il potere ha mistificato anche la spiritualità, così da disinnescare la vera forza (l'unica a mio avviso) che potrebbe davvero renderci liberi a noi schiavi, perché un uomo che ritrova veramente la propria spiritualità rinnega il potere in ogni sua forma, che sia collettiva o individuale.

Ma tu sei convinto di sapere cosa sia la spiritualità perché sei stato messo nel sacco dal potere e ti hanno fatto credere che è tutt'altro.
E anche qui ce n'è per tutti i gusti, per tutti i sogni.

Fregato.

Geniale, dico veramente. Orrificante ma geniale, e funzionerà fino a quando continueremo a fare i bambini, fino a quando persone come te preferiranno sognare illusioni piuttosto che vedere la realtà.

Cioè, a te basta che un ente di propaganda si chiami di propaganda per far si che diventi anti-propaganda.... e non pensi che a monte ci sia già stato un lavaggio di cervello di modo che tutto quello che fa il boss è giusto ed è per il bene, perché la razza... perché gli altri sono cattivi e noi i buoni... cowboys e indiani... finanche massacrare diventa bene, che è esattamente Orwell.

Ma tu sei troppo innamorato di una cosa che non esiste per percepire la realtà e sei talmente innamorato del tuo sogni che ti rifiuti di discutere di queste cose che ti ho detto più volte. Ti rifiuti ostinatamente di guardare nella direzione che io (e altri) cerchiamo di indicarti.

Non hai risposto nemmeno ad una delle varie obiezioni, semplici e chiarissime, che ti sono state fatte. Tu da quella parte non ci vuoi proprio guardare, l'origine della tua suprema razza, che hai deciso tu che è suprema è XY, quando l'Uomo esiste da molto più tempo e quindi è una cosa inventata di sanapianta, senza alcun senso reale.
Quale è l'origine dell'origine? Perché sappiamo che quella che tu consideri origine è una fantasia, è una cosa oggettiva.

Ma pare che per te la realtà non abbia voce in capitolo.

Così avrai sempre ragione, ma solo nella tua testa, proprio come i bambini.
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Chuang Tzu
Inviato il: 24/1/2015 23:02
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  •  Maksi
      Maksi
Utopia hollywoodiana
#1
Dubito ormai di tutto
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Hollywood... il "legno sacro"... come le bacchette di legno di certi maghi, che attraverso incantesimi modificavano la realta'.
Curiosa somiglianza che riflette alla perfezione il significato dell'arte cinematografica ripresa da Hollywood.

Il ruolo di Hollywood nel '900 e' stato di prestarsi alle esigenze occulte di trasmettere, attraverso l'etere (componente molto importante nell'alchimia), messaggi "impacchettati" e fruibili a livello inconscio ed emozionale ad un piu' alto numero di persone, identificate come la massa. Interagendo in maniera audio-visiva (nel primo periodo solo visiva), dinamica e diretta con lo spettatore hanno creato una dimensione illusoria, dove le persone l'hanno interpretata come un "sogno ad occhi aperti" consegnandola al mito.

Le star hollywoodiane diventeranno idoli moderni, entita' che si elevano dalla realta' per diventare simboli cosmici (star appunto). Queste entita' illusorie saranno veicolo di archetipi e simboli universali, che si impossesseranno dell'inconscio collettivo di intere generazioni. Tutto questo segnera' un'epoca dove la propaganda non avra' piu' bisogno di convincere, ma di illudere.

Hollywood, in poche parole, da sempre, trasmette un desiderio utopico, che risiede non direttamente nel pensiero, ma nelle emozioni. Il trasmettere, pero' non e' abbastanza, perche' stiamo parlando di tecniche cabalistiche, che usano suoni ed immagini per direzionare pensieri attraverso emozioni. In tale contesto il pensiero, riguardante un concetto come la "liberta'", potra essere direzionato in contesti diversi, perche' saranno le emozioni a guidarci (nonostante non percepiamo tale modifica). Cosi' si cotruisce una realta' che in sostanza nemmeno potrebbe esistere, ma nei nostri pensieri e' qualcosa di assolutamente aquisito e garantito. Questa diventa la Morale, che ha un valore utopico e' conicide con il nostro ideale di realta'.

Hollywood non ha solo il ruolo di modificare o creare un'altra realta', ma anche quello di espandere l'utopia il piu' possibile. Per questo e' diventata un'industria che ha standardizzato e formattato il processo estendendosi a livello globale. La "buona novella" viene quindi percepita in ogni angolo del mondo e per farlo in minor tempo possibile bisogna che diventi il piu' commerciale possibile. Almeno il 90% della produzione hollywoodiana ha bisogno di essere commerciale, mentre il restante 10% svolge il ruolo "intellettuale" della faccenda, perche' la Morale deve avere un marchio dall'alto.

La Hollywood di oggi che conta e' progressista e quindi assistiamo alla massiccia modificazione della realta' illusoria, attraverso la Morale del politicamente corretto che e' un'utopica rapresentazione di una societa' para-comunista. Questa Utopia nella propaganda Hollywoodiana e' ben chiara e fu' Chaplin (forse il primo), in quel famoso discorso, trasmetterla al grande pubblico. Anche il film piu' neo-con di sempre trasmette sempre questa Utopia, anche se usa un linguaggio diverso (gli USA sono sempre mostrati nel ruolo della "societa' aperta" contro il "nazista" di turno); come la commediucola da quattro soldi, dove magari l'ammmore vince sempre contro i "pregiudizi" razziali, religiosi o politici...

I riscontri di questa propaganda utopica li vediamo ormai consolidati nella nostra societa' sia a livello mainstream che in quello "alternativo": i due livelli si dissociano dall'approccio, ma non dall'utopia intrinseca che hollywood propaga in maniera sistematica. E' un effetto voluto, perche' cosi' si possono canalizzare le emozioni in diversi livelli ed hai piu' liberata' di manovra. Si tratta solo di linguaggi differenti.

L'apparato hollywoodiano non sono solo film, ma tele-film, musica, riviste... MTV promuove la promiscuita, la perversione, la sodomia, la mescolanza come "liberta'" da desiderare per raggiungere un'utopia paradisiaca a livello personale. E' l'"alternativa" che diventa mainstream. E' un processo in atto a livello sistematico dagli anni cinquanta, da quando sono nate le "culture giovanili", promosse da circoli settari satanisti, apportate metodologicamente dalla Scuola di Francoforte. Dopo il Concilio Vaticano II tale metodologia diventera' permanente e praticamente ufficiale. Hollywood sara' il perno di tale sistema della modificazione culturale dell'Occidente ed al livello palentario. La politica ufficiale si allinera' solo tempo dopo. Dopo il crollo del muro di Berlino diventera' anche la politica ufficiale ed il pensiero unico, ma in pratica lo era gia' prima.

Come abbiamo visto Hollywood, a livello sociale, ha vinto ed ha modificato tutti noi... la nostra realta'. Il pensiero utopico di una Angelina Jolie e' ormai quello di 98% della gente e se citassimo il Have a Dream di Calvero () la Jolie sarebbe d'accordo. Che a proposito non e' un caso che un altro Have a Dream, quello di King, e' molto promosso dalla propaganda hollywoodiana stessa, perche' e' la stessa utopia che vogliono venderci.

Anche Matrix, o V per Vendetta (non e' un caso che la maschera sia diventata un simbolo di "ribellione" anarchica, promossa attraverso la psyops della CIA con gli Anonymous cibernetici) etc. seppur io stesso li guardi almeno una volta alla anno, sono film di propaganda, quella piu' puramente utopica, che ti dice: "Voglio un mondo cosi'"... ma e' il loro mondo... quello di Lorsignori... e ce lo dicono in faccia anche, citando anche un simbolo messianico come Sion (Matrix) - che a proposito sembra la Parigi di oggi (o Londra, Los Angelese... scegliete voi). Molti pensano che sono film distopici, ma in realta' sono film dialettici, con uno o piu' eroi che combattono il Male.

Potrei citare anche Fight Club, perche' la sua volonta' di potenza (del protagonista) ed il suo percorso iniziatico vengono ridimensionati dal desiderio dell'ammmmore (sempre presente la tattica sentimentalista a Hollywood, che reprime l'individuo) e da un nichilismo masochista. Alla fine sara' piu' "felice" ma perdera' la battaglia cosmica e si abbandonera' ai sentimenti, diventando piu' debole (non accettando nemmeno la guerra che ha provocato). Morale: trovati una ragazza e pensa ai cazzi tua A Hollywood piacciono i tipi deboli e complessati, sopratutto se bianchi.

Capitolo Kubrick.
Kubrick non usava schemi hollywoodiani: no morale (non nel senso immorale), no sentimentale, no utopico... La "sua" utopia si mostrava come un'entita' a se stante, come una conseguenza irrimediabile dell'evoluzione umana. Kubrick non faceva propaganda... a Kubrick hanno affidato direttamente il manifesto del Nuovo Ordine Mondiale, mostrando una convergenza cosmica con esso. In tutti i suoi film abbiamo la sensazione che qualcosa di irrimediabile dovra' succedere e noi siamo solo pedine di questo gioco evolutivo o cosmico. Lui era un Maestro vero e proprio ed aveva anche un tocco estetico nazionalsocialista . Alla fine, prima che fosse suicidato, aveva dato la dimostrazione di un livello oscuro che regola certi circuiti di potere a noi invsibili. Quindi aveva parzialmente mostrato che qualcosa dietro a tutta questa scenografia evolutiva esiste e detta le regole. Per un iniziato e' un sacrilegio e l'hanno fatto tacere. Sono le regole, doveva saperlo. Forse l'ha fatto apposta.

Citazione:
lanzo ha scritto:

Wesley si e' sempre trombato bianche, ovviamente gran gnocche, altrimenti non e' che avrebbero potuto lavorare ad Hollywood.
Mi piacciono i film di azione, quindi Wesley l'ho sempre seguito.
Ma a parte wesley, questa monotonia la vedi anche nelle varie serie TV, quelle standard, dove la formula e' sempre la stessa: donna bianca, - la capa - cazzuta, bbona e con la Glock facile, il bianco maschio e' in sottordine e spesso deve sorbirsi le battute sfottenti della "capa" afroamericano immancabilmente onesto e intelligente - quando il grasso cola, c'e' l'asiatica che si accompagna quasi sempre al bianco e l'asiatico che invece rimane sfigato, ossia in generale il maschio asiatico non rimedia proprio.
E ciavete fatto caso che: nei film Movie o TV, i giudici sono o neri o donne o entrambe le cose, idem per i capi della polizia, presidi et cetera ?
Vabbe' che c'e' affirmative action, ma insomma, non esageriamo.

Vero, e' uno schema che si ripete praticamente sempre ed e' indifferente dalla tipologia di film. Qui anche un Eastwood non fa granche' eccezione. Eastwood e' un patriota americano, cioe' quello che crede nell'utopia universalista degli USA come paradiso per tutti gli uomini e donne che desiderano la "loro" liberta' senza distinzioni di nazionalita'.

Non parliamo poi di come poi Hollywood ci si mette con la Storia. Praticamente non e' storia, ma diventa un racconto biblico. Sara' un caso che la storia scolastica non si discosta molto da quella hollywoodiana.

Poi ci sarebbe un discorso da fare sui film di guerra, sopratutto pacifisti, che in realta' sono un'esaltazione del senso del sacraificio del soldato americano e dell'america tutta. La sottile linea rossa va oltre: il soldato traumatizzato dalla guerra, ucciso da disumani (identificabili chiaramente), perche' troppo puro per vivere in un mondo cosi' malvagio. Lui e' l'uomo del futuro che ci giudica e noi ci identifichiamo in egli e nella sua utopica rapresentazione del mondo, perche' ci provoca empatia e quindi abbracciamo le sue emozione ed il suo sentire. Alla fine pensiamo come lui. Si tratta di indottrinamento vero e proprio. Ma non si tratta solo di un film, e' tutto il sistema cosi'. Alcuni film fanno parte di quel 10% che ho detto prima.

Un'ultima cosa sul confronto della propaganda nazionalsocialista e hollywoodiana. Apparte che era antitetica ai "valori" hollywoodiani, ma esisteva un Minstero della Propaganda vero e proprio, con un nome di fatto: Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda. Gia' identificare la propaganda come Propaganda e' anti-propaganda . Non era il linguaggio orwelliano odierno, dove la propaganda diviene comunicazione, educazione, pari opportunita'... Infatti i film di propaganda del Terzo Reich sono ben identificati, come Jud Suss che io conservo gelosemente Alcuni sono anche molto educativi, come Forces Occultes, fatto in una Francia occupata dai tedeschi. Ma questo non e' nemmeno propaganda, ma un film denuncia, commisionato dal Terzo Reich. E qui ancora si pensa che i "nazisti" o cripto-nazisti comandano l'america. Forse e' un nome in codice per camuffare Lorsignori. Astuta la cosa. Poi c'e' pure la Riefenstahl che ha dato un impatto estetico su tutta l'arte visiva.

Grazie per l'attenzione.

PS: scusate per gli errori grammatici.
Inviato il: 24/1/2015 22:11
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