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  Elezioni 2006.

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Autore Discussione
  •  antonioB
      antonioB
Elezioni 2006.
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/12/2014
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Essendo nuovo del Forum mi era fatto prendere la mano ed ho fatto un pò di off-topic nel post sulla Grecia.
Me ne scuso.
D'altra parte erano comunque stati altri a tirare fuori le elezioni del 2006 col cosidetto grafico.
Parliamone quindi qui senza inquinare l'altro Post,giustamente dedicato ai problemi della Grecia.
Ordunque riassumiamo un pò la questione,perchè mi pare che un pò di gente non abbia le idee chiare su questo punto.
Nel 2006 si parlò di elezioni truccate dal centrodestra.
Si dice che ci siano varie circostanze che lo proverebbero.
Per me sono sbagliate,e vorrei avere un confronto costruttivo.
Parliamo dunque di una di quelle che sarebbero le prove di questo broglio,e cioè il grafico con cui il ministero degli Interni pubblicò i dati dello spoglio.
Eccolo qua:

Io darei per scontato che tutti sappiano di preciso di cosa parla questo grafico,al di là del dire genericamente che sarebbe la prova di un broglio.
Dunque innanzitutto iniziamo da cosa vuol dire esattamente.
In orizzontale ci sono dei numeri che indicano il numero delle sezioni scrutinate,
si inizia da 7122(non si sa bene come mai proprio da lì,ma vabbè).
In verticale ci sono le percentuali delle 2 coalizioni politiche in quel momento dello spoglio.
Il primo punto vuol dire che quando erano state scrutinate 7122 sezioni il CSX aveva il 54% dei voti,mentre il CDX il 45,5%.
Attenzione,si tratta di percentuali e non di voti assoluti.
Poi ad esempio quando di sezioni ne sono state scrutinate 29037 il CDX è cresciuto
al 48% ed il CSX calato al 51,8%.
Quindi il CSX per tutto lo spoglio ha praticamente sempre aumentato la sua percentuale,
mentre invece il CSX è sempre calato.
Orbene per la maggior parte di coloro che nel 2006 parlarono di brogli questa era una prova,perchè secondo la legge dei grandi numeri a metà di uno spoglio i valori dei partiti e delle coalizioni dovrebbero essere stabilizzati e non cambiare più.
(sempre valori percentuali e non voti assoluti).
Quindi se a metà dello spoglio o quasi con 29000 sezioni scrutinate su 61000 il CSX era al 51,8% ed il CDX al 48% ebbene quello doveva essere il risultato finale,perchè
il campione esaminato era ampio e rappresentativo.
Questo è affermato da Deaglio,Cremagnani e Pier giorgio Odifreddi.
Per loro l'anomalia è questa,e cioè che a metà dello spoglio le percentuali dei partiti e delle coalizioni non si stabilizzano,ma continuano a cambiare fino alla fine.
A metà dello spoglio il CSX è al 52% ed il CDX al 47,5%,
però dopo lo spoglio dell'altra metà di sezioni che rimanevano il CSX calerà ancora fino a chiudere al 49,8% ed il CDX crescerà ancora dal 47,5% fino al 49,7%.
Come potete leggere a questo link di un libro di Odifredi:
http://nuovalibertalia.blogspot.it/2010/12/elezioni-con-brogli.html
Benissimo.
Peccato però che se la contestazione è quella,e la loro contestazione era quella,
si dà invece il caso che un trend simile ci sia stato invece in tutte le elezioni.
Ecco il grafico delle elezioni del 2013:

Anche qui in orizzontale c'è il numero delle sezioni scrutinate ed in verticale le percentuali delle 2 coalizioni maggiori in quel dato momento.
Qui si legge che con 10000(in orizzontale non ci dono gli 000,quindi 10 vuol dire 10000 e così via) sezioni scrutinate il CSX in rosso ha il 33% ed il CDX in blu il 25%.
Quando le sezioni scrutinate sono state circa la metà il CSX era calato al 31% ed il CDX cresciuto al 27%.
Alla fine delle 61000 sezioni circa il CSX è ulteriormente calato al 29,5% ed il CDX cresciuto fino al 29,2%.
Quindi come nel 2006 i valori dei partiti e delle coalizioni non si stabilizzano a metà dello spoglio,ma continuano a cambiare fino alla fine.
Eccovi anche il grafico del 2008,realativo però alla camera e coi soli Pd e PDL però e non le colizioni complete:

Qui si legge che con 7500 sezioni scrutinate il Pd era pure primo con un poco meno del 36%,mentre il PDL secondo con un pò meno del 34%.
Chiuderanno invece col 37,4% il PDL ed il 33,2% il PD.
Anche qui dati che non si stabilizzano e cambiano in maniera unidirezionale fino alla fine,col Pd che cala sempre e col PDL che invece cresce.
Quindi l'anomalia denunciata da Deaglio,Cremagnai ed Odifredi si è senza dubbio ripetuta anche nelle 2 elezioni successive.
E cioè quello di valori percentuali mai stabilizzati se non fino alla fine.
Brogli anche nel 2008 e nel 2013 ?
No,semplicemente nelle prime fasi dello scrutinio arrivano più dati dalle regioni rosse rispetto ad invece dove il CSX è più debole ed il CDX più forte.
Per dire quando è stato scrutinato il 10% del totale,magari l'emilia e la Toscana sono invece al 18% ed le altre regioni al 7-85.
(sono numeri a caso,per far capire cosa intendo).
Nel 2013 ho salvato l'ora di chiusura dello spogli in alcuni comuni,
Per esempio:
Conselice a Ravenna col CSX al 51,1% alle 18 e 32 del 25 Febbraio.(camera)
Cotignola a Ravenna col CSX al 43,4% alle 19 e 30 del 25 Febbraio.(camera)
Anzola dell'Emilia a Bologna col CSX al 52,7% alle 19 e 16 del 25 Febbraio.(camera)
Zola Predosa a Bologna col CSX al 47,4% alle 19 e 23 del 25 Febbraio.(camera)
Impruneta a Firenze col CSX al 51,6 alle 19 e 16 del 25 Febbraio.(camera)
Borgo San Lorenzo a Firenze col CSX al 49,6% alle 19 e 49 del 25 Febbraio.(camera)

Invece per dove il CDX è avanti:
Casal di Principe a Caserta col CDX al 53% alle 23 e 46 del 25 Febbraio.(camera)
Castel Volturno a Caserta col CDX al 52,8% alle 21 e 21 del 25 febbraio.(camera)
Fondi a Latina col CDX al 50,5% alle 23 e 49 del 25 Febbraio.(camera)
Tradate a Varese col CDX al 38,3% alle 23 e 27 del 25 Febbraio.(camera)
Vigevano a Pavia col CDX al 40,5% alle 21 e 32 del 25 Febbraio.(camera)
Jesolo a Venezia col CDX al 40,7% alle 20 e 10 del 25 Febbraio.(camera)

Insomma,non ho salvato le ore di chiusura in tutti e 8000 i comuni italiani,ma mi pare che ci esca fuori che dove la sinistra è più forte si chiude prima lo spoglio.
Quanto basta da far si che con le prime rilevazioni il CSX appaia 3 o 4 punti più forte di quanto non sia in realtà.
Tutto qui,alla fine si tratta solo di una differenza di 4 punti e non di 8 o 10 come erroneamente scrive qualcuno.
C'è alla fine solo uno scostamento di 4 punti tra le prime 7500-10000 sezioni ed il dato finale.
Per dire nel 2006 da un 54 a 46% si passa ad un 50 a 50,solo uno spostamento di 4 punti appunto.
Poi qui su Luogocomune un utente,dottor House,ha fatto un'altra contestazione e cioè che secondo lui il grafico del 2006 è in realtà diverso da quelli del 2008 e del 2013,perchè sarebbe speculare,cioè perchè ad un calo del CSX corrispondeva un equivalente aumento del CDX e oer lui la cosa è impossibile e per ciò la prova di
un broglio.
Ora io non vorrei flammare,ma questo da parte sua è un errore.
Innanzitutto il grafico del 2006 non è davvero speculare,lo sembra,ma non lo è del tutto,cioè ci si avvicina solo senza esserlo.
Perchè le elezioni del 2006 hanno avuto si una caratteristica che le differenzia dalle altre,ma non è quella,ma bensì un'altra.
E cioè che le elezioni del 2006 sono state quasi un ballottaggio.
Con quasi solo 2 coalizioni che si affrontavano ed ottenevano quasi tutti i voti disponibili.
Infatti il CSX al 49,8% ed il CDx al 49,7% presero il 99,5% dei voti,lasciando fuori solo uno 0,5% di piccole forze.
Con queste forze in campo è perfettamente naturale che i grafici appaiano speculari o quasi.
Se il CSX cala ad esempio di 2 punti dal 54 al 52%,ma chi volete che li prenda
i 2 punti mancanti ?
Chiaro che li prenda il CDX,le piccole forze al massimo oscillano dallo 0,3 allo 0,7%,
è chiaro.
Le piccole forze ottengono al massimo il 4% scarso nella circoscrizione Veneto 2,che comprende le sole province di Venezia,Belluno e Treviso.
In buona parte dell'Italia proprio non ci sono.
Ad esempio in Lombardia,Piemonte,Liguria,Emilia,Toscana,Umbria,Marche,Lazio 2,
Molise,Sicilia 2 le terze forze proprio e ci sono solo Unione e CDL.
E poi in altre regioni sono davvero marginali,tipo lo 0,2%.
Quindi è impossibile che ad esempio in un momento dello spoglio le piccole forze prendessero chessò il 3%.
Ci vorrebbe che per prime arrivassero solo tutte le sezioni della provincia di Treviso per dire.
Quindi non vi è nulla di anomalo in quella specularità del grafico del 2006.(peraltro inesistente alla fine).
Nel 2008 e nel 2013 il discorso è diverso,non ci sono più solo 2 coalizioni.
Nel 2008 ci sono il PDL-LN-MPA che prende il 46,8% ed il PD-IDV che prende il 37,5%.
Quindi abbiamo un 15,7% di voti fuori dalle coalizioni che sono certo più fluttuanti rispetto allo 0,5% dei non allineati del 2006.
Abbiamo ad esempio un UDC che nel 2008 prende il 5,6% nazionale,ma che oscilla dal 4% dell'eilia al 10% della Sicilia.
Una sinistra Arcobaleno che oscilla dal 2% del Veneto al 5% della Toscana,una destra
di Storace che oscilla dal 1,5% della Lombardia al quasi 4% di Umbria e Marche.
Sono oscillazioni più grosse.
Per forza che il grafico del 2008 e meno speculare rispetto a quello del 2006.
Per forza nel 2006 ad ogni calo del CSX corrisponde una quasi equivalente crescita del CDX.
Le terze forze allo 0,5% spostano poco,potendo variare solo in un range dallo 0,3 allo 0,7% e forse anche meno.
Nel 2008 no,la variazione è più ampia.
Per dire al Senato in Piemonte le terze forze hanno il 14,5%,mentre in sicilia il 16,3%.
Che poi oddio,considerando questo non è che poi i grafici del 2008 e del 2013
siano tanto meno speculari rispetto a quello del 2006.
Per me i brogli del 2006 hanno avuto ampia risonanza,ed ancora c'è l'hanno,
per una questione di pubblicità.
Se ne è parlato e per questo molti ci credono.
Per dire i grillini tra di loro hanno parlato di brogli nel 2014,e molti di loro ci credono.
Adesso ho parlato della questione del grafico,ma anche le altre presunte anomalie in realtà nel 2006 o non ci sono state oppure invece si sono sempre ripetute.

1) i sondaggi e gli exit-pool sono sempre stati diversi
dai risultati delle elezioni.
2) le schede bianche è verificato che diminuirono davvero nel 2006
rispetto al 2001,tanto che poi si mantennero basse anche nel 2008 e nel 2013.
3) anche nel 2008 e nel 2013 ci sono state meno schede bianche alle amministrative
rispetto alle politiche nonostante si votasse nello stesso giorno.
4) non è vero che nel 2006 le schede bianche si sono appiattite eliminando le differenze tra le varie province.
5) non è vero che il voto elettronico fosse solo nelle regioni in bilico.
6) il grafico dello spoglio che è sempre stato così.
7) varie ed eventuali che ci sono sempre state.

Per ora ho parlato di questo punto del grafico che mi stava a cuore,se volete
possiamo approfondire gli altri punti.
Guardate anche io ho votato per il M5S,solo che "affermazioni errate"
come quelle che ancora oggi si leggono sul 2006 non si possono proprio leggere.
Inviato il: 28/1/2015 21:55
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#2
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/12/2014
Da
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Devo fare autocritica.
Nell'altro post e pure in questo ho fatto una serie di discorsi in parte inutili.
Perchè uno degli errori più ricorrenti sulle elezioni del 2006 è anche quello di credere che il risultato venga proclamato sulla base dei dati presenti sul ministero degli interni.
Essendo un dato informatico ed essendo un dato manipolabile quindi può
essere che sia stato modificato.
D'altra parte al ministero c'era quel criminale di Berlusconi,ci furono ben 3 black-out e poi
Pisanu per ben tre volte andò a casa di Berlusconi abbandonando il ministero.
Quindi può avere fatto qualche cosa di poco chiaro,visto anche l'anomalo grafico della progressione dello spoglio.
Peccato però che i dati presenti sul sito del ministero,e quindi facilmente manipolabili
in maniera semplice,non siano quelli su cui si basa la proclamazione del risultato vero delle elezioni.
Ebbene si,anche se vi può sembrare strano ma è così,i dati presenti
sul sito del ministero e hanno solo carattere informativo.
Hanno lo scopo di faciltare la divulgazione dei dati.
Però non è su quelli che poi si proclama il risultato ufficiale.
La procedura è questa:
in ognuna delle 61000 sezioni elettorali alla fine dello scrutinio si fa un verbale con tutti i dati dello spoglio,i dati dei singoli partiti,delle coalizioni,le bianche e le nulle ecc.
Poi tutti i verbali di una singola circoscrizione vengono portati dalle forze dell'ordine alla sede del tribunale capoluogo della circoscrizione.
Per esempio tutti i 1780 verbali della Liguria vengono portati a Genova al tribunale.
Qui nei giorni successivi al voto i giudici delle corti di appello rifanno le somme dei singoli verbali ed alla fine fanno un verbale riassuntivo coi dati complessivi di partiti e coalizioni relativi a quella specifica circoscrizione.
Poi questo verbale va a roma alla corte di cassazione insieme ai verbali di tutte le 26 circoscrizioni del porcellum.
Qui i giudici della cassazione fanno la somma dei 26 verbali e fanno il totale nazionale di partiti e coalizioni ed assegnano il premio di maggioranza di 340 deputati.
Questo vuol dire che se anche qualcuno riuscisse a manipolare i dati sul sito
internet del sito,come diceva deaglio,alla fine non otterrebbe nessun risultato,perchè poi verrebbe smentito dal ricontegio fatto sul cartaceo.
A meno di non sostenere una mega-cospirazione di cui non solo fa parte Berlusconi,ma anche i giudici di tutte le corti di appello e della cassazione.
Ecco perchè tutti i discorsi che abbiamo fatto sul grafico e sull'andamento apparentemente anomalo alla fine sono di fatto stati inutili.
Inviato il: 29/1/2015 17:58
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Elezioni 2006.
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/3/2009
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Grazie per le utili informazioni, AntonioB.

Potresti per favore approfondire sul voto elettronico?
Quando e dove è stato applicato in Italia? Quali sono le modalità?
Inviato il: 29/1/2015 19:03
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#4
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/12/2014
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Se ti riferisci al voto elettronico del 2006 c'è da dire che non fu affatto un voto elettronico,quanto invece una trasmissione elettronica dei dati.
In 4 regioni,Liguria,Lazio,Puglia e Sardegna si provò a trasmettere i dati
elettorali comunque risultanti dal cartaceo alle sedi centrali tramite software
oltre che coi mezzi tradizionali,fax e telefono.
Per vedere se si riusciva ad accorciare i tempi.
Però per la proclamazione dei risultati ufficiali anche nel 2006 faceva comunque
fede solo il voto cartaceo.
(infatti anche i verbali cartacei di Liguria,Lazio,Sardegna e Puglia verranno poi
ricontati e sommati dalle singole corti di appello)
Tra l'altro è quindi errato affermare che nel 2006 il voto elettronico fosse stato usato
solo nelle regioni in bilico e che in tutte queste avesse vinto il CDX.
In Liguria e Sardegna il CSX aveva vinto bene le regionali nel 2004-05 e vincerà bene pure le politiche nel 2006.
Il Lazio fu davvero in bilico,col CSX che vincerà alla camera ed il CDX al senato.
Però il Lazio fu scelto per il fatto che è la regione della capitale.
Infine in Puglia il CDX nel 2006 vincerà le politiche con dei vantaggi netti anche se non altissimi,di 4 punti al senato e 3 alla camera,non proprio dei testa a testa.
In bilico ci furono il Piemonte e la Campania,dove ci furono dei testa a testa risolti solo per pochi voti,in favore del CDX in Piemonte e del CSX in Campania,ma in quelle 2 regioni
non c'era il voto elettronico.
Diciamo che in Italia ci sono stati vari esperimenti in tal senso,per esempio nel 2000
alle regionali delle Marche in alcuni seggi di San Benedetto Del Tronto si fece davvero una sperimentazione di voto elettronico.
In quel caso la gente dovette esprimere un doppio voto.
Cartaceo e tradizionale che faceva testo.
Poi in una gabina apposita c'era davvero una postazione di voto totalmente elettronico tramite software.
Dopo aver votato col vecchio sistema la gente fu invitata a votare anche con l'altro metodo.
(mi pare vinse la sinistra)
Però per il risultato vero delle elezioni anche allora faceva testo solo il voto cartaceo.
Poi ce ne sono stati altri di esperimenti,per esempio forse in alcune sezioni di Cremona nel 2006,però in tutti i casi si è trattato di esperimenti,in quanto i risultati non sono mi stati presi in considerazione per la proclamazione dei risultati veri delle elezioni.

http://web.tiscali.it/metinformatica/epoll.htm

http://www.comune.cremona.it/Article1485.phtml

Nel dettaglio lo scrutinio elettronico del 2006 funzionò così:
in seggio oltre alla solita postazione per lo scrutinio tradizionale vi era un terminale
con un operatore per procedere contemporaneamente a quello elettronico.
Si votava sempre in delle gabine con delle schede,però poi si facevano 2 scrutini.
Le schede venivano aperte e veniva annotato il voto in esse contenuto,oppure se era una scheda bianca o nulla.
Veniva annotato di volta in volta nelle tabelle di scrutinio per lo scrutinio tradizionale e nel software apposito per quello informatico.
Poi si arrivava alla fine e si confrontavano i risultati dei 2 spogli,che in teoria dovevano coincidere,prima di trasmetterli agli enti preposti.
La legge diceva che in presenza di discordanze il voto risultato dallo scrutinio cartaceo
era quello che faceva fede.
E che in quel caso allora si doveva cancellare il risultato elettronico discordante ed uniformarlo a quello uscito dallo spoglio cartaceo.
Cioè ammettiamo che nello stesso seggio dallo scrutino cartaceo uscisse che il CSX aveva vinto con 60 voti contro 40 del CDX,ma che invece con lo spoglio informatico fossero 58 voti per il CSX e 42 per il CDX.
Ebbene per la legge non si potevano trasmettere 2 dati diversi per uno stesso seggio.
Quindi l'operatore informatico doveva correggere il suo dato per uniformarlo
a quello dello spoglio cartaceo.
Solo allora si trasmettevano i dati nei 2 modi per vedere se ci fosse differenza di velocità di acquisizione tra i tradizionali telefono-fax o l'informatica pura.
Però ai fini dell'inserimento dei dati nel sito del ministero si ci basò solo sui dati
trasmessi col vecchio sistema.
Poi naturalmente in tutti i casi come scrivevo all'inizio anche in queste regioni
ci fu il successivo riconteggio dei verbali cartacei da parte dei giudici.
Ora lo scrutinio elettronico doveva in teoria velocizzare le procedure,però invece non fu così.
Perchè lo scrutinio elettronico dovette uniformarsi ai tempi di quello cartaceo.
Con tutti i ritardi conseguenti.
Inviato il: 29/1/2015 20:56
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: Elezioni 2006.
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/10/2005
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Prime impressioni a caldo:

Il primo grafico dimostra brogli.

Il secondo è basato su dati inventati

Il terzo è plausibile ...
Inviato il: 30/1/2015 9:40
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  •  Heisenberg
      Heisenberg
Re: Elezioni 2006.
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 26/10/2014
Da
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Citazione:

Ghilgamesh ha scritto:
Prime impressioni a caldo:

Il primo grafico dimostra brogli.

Il secondo è basato su dati inventati

Il terzo è plausibile ...

Quando ti sarai raffreddato, sarebbe interessante sapere il motivo di queste tue impressioni.

Fa piacere che il terzo grafico, che mostra come ci sia una diversa velocità di scrutinio tra le varie zon d'Italia, sembri plausibile. Forse non è più tanto una "versione ufficiale da Wikipedia" ma un fenomeno reale.
Inviato il: 30/1/2015 10:11
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#7
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/12/2014
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@Ghilgamesh.

Tu se non sbaglio sostenevi a differenza di House che l'anomalia fosse che nel 2006
durante lo spoglio i valori delle 2 coalizioni cambiassero in continuazione e per tutta la durata dello spoglio.
Cioè che se a metà dello scrutinio il CSX nel 2006 aveva il 52% ed il CDX il 47,5%,
allora quelle dovevano essere le percentuali finali,in quanto con metà
del campione scrutinato nel procedere dello spoglio le percentuali potevano cambiare solo di poco.
Al massimo il CDX avrebbe potuto guadagnare 2 o 3 centesimi ed il CSX perderli,ma non di più e quindi chiudere il CSX al 51,7% ed il CDX al 47,8%.
Invece in maniera per te anomala il CDX continuò a salire fino al 49,7% ed il CSX a calare fino al 49,8%.
Ebbene il grafico del 2013 è più che sufficiente a dimostrare che invece quella anomalia si è invece ripetuta anche nel 2013.
Infatti dal sito che ti ho postato si legge chiaramente:

ORE 20.29 – Risultati ufficiali della Camera, fonte Ministero dell’Interno. Nella corsa per Montecitorio quando sono state scrutinate 32.916 sezioni su 61.446 il centrosinistra di Pier Luigi Bersani è avanti con il 31% dei voti. Il Pd è primo partito con il 27,6% dei consensi. Il centrodestra che presenta Silvio Berlusconi premier si ferma a 3,4 punti dal centrosinistra (27,6% con il Pdl al 20,4% e la Lega Nord al 3,9%). Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è anche alla Camera secondo partito con il 25,6%. La lista unitaria a sostegno di Mario Monti si ferma al 10,4%. Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia si ferma invece al 2,3%. Fare per Fermare il declino all’1,2%.

Ora con 32000 sezioni scrutinate e quindi la metà ed anzi un poco di più il CSX col 31%
è ancora lontano dal 29,5% finale ed il CDX pure col 27,6% è lontano dal 29,2% di chiusura.
Vuol dire che da oltre la metà dello spoglio e quindi con percentuali che dovrebbero essere stabilizzate e cambiare solo di 2 o 3 decimi invece il CSX calerà ancora di 1,5
punti ed il CDX invece crescerà di 1,6.
(tra l'altro quasi specularmente per la gioia di House)
Quindi c'è poco da dire.
Poi se ti interessa eccoti uno screen-shoot del 2014 alle europee:



Si dovrebbe leggere che con 46000 sezioni scrutinate su 61000 e quindi il 75% del totale il PD dovrebbe avere il 41,97% dei voti.
Se con la metà dei voti scrutinati le percentuali dovrebbero essere in teoria già definitive
e poter mutare solo di 2 o 3 centesimi,figuriamoci con tre quarti.
Invece nell'ultimo segmento di spoglio il PD cala in maniera relativamente alta.
Dal 42% al 40,8%.
Quindi un'altra conferma di quello che dico io.
Se poi ti vuoi mettere a fare il giochino di contestare le fonti OK.
Allora potrei controbatterti che il grafico del 2006 è stato fatto da Indymedia,una nota
associazione antiberlusconiana,sulla cui veridicità potrei avanzare più di un dubbio.
Però non mi abbasso a quel livello.
Fermo restando che tu sembri ignorare il fatto principale e cioè che quei dati di quel grafico non sono i dati ufficiali sulla cui base si proclama poi il risultato delle elezioni.
E non è una svista di poco conto.
Registro però che invece anche tu trovi plausibile il grafico del 2008.
Relativo però ai soli PD e PDL e non al totale delle coalizioni.
Dunque a metà dello spoglio il solo PDL risulta essere al 35,5%,però chiuderà alla fine
al 37,4%,con una crescita di 1,9 punti.
Il PD dal 34,5% di metà spoglio calerà a sua volta al 33,2% della fine,con una perdita di 1,3%.
Quindi abbiamo anche nel 2008 valori che non si stabilizzano a metà spoglio,
tenendo presente che mentre nel 2006 il calcolo era fatto su 2 coalizioni al 50% ciascuna ed invece nel 2008 a 2 partiti uno al 37,4% ed uno al 33,2%.
Quindi anche qui si conferma che quel trend c'è stato anche allora.
Sulle cause poi possiamo discutere,certo che se non ci mettiamo d'accordo pure su questo.........
Inviato il: 30/1/2015 11:40
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#8
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/12/2014
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Comunque secondo me il problema è che si vuole essere complottisti bisognerebbe almeno esserlo laddove davvero ci sono dei misteri da chiarire.
Per esempio un bel mistero è appunto il fatto che ci siano sezioni che hanno tempi diversi di scrutinio.
Le sezioni sono 61000.
Quando si chiudono si inizia contemporaneamente in tutte le sezioni lo scrutinio
e quindi essendo scrutinate tutte contemporanea il tempo totale di scrutinio dovrebbe essere quello di una sola sezione.
In quando non vengono scrutinate in sequenza.
Eppure però ci sono differenze enormi tra gruppi di sezioni.
Ecco uno score di avanzamento di scrutinio del numero di sezioni ora per ora,
partendo dal fatto del le urne delle europee 2014 si chiusero le 23 del 25 maggio.
alle 1.03 del 26 erano 7725 sezioni scrutinate
alle 1.48 del 26 17874
alle 2.44 del 26 29175
alle 3.28 del 26 36084
alle 4.02 del 26 46019
alle 8.06 del 26 61000 circa e dato definitivo.
Come mai ci sono sezioni che in 2 ore hanno già scrutinato,ed invece
altre che ce ne hanno messe 9 ?
Va bene che all'inizio ci sono le sezioni piccole di ospedali e carceri,
però non sono tantissime da giustificare di queste differenze.
Inviato il: 30/1/2015 12:11
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  •  Heisenberg
      Heisenberg
Re: Elezioni 2006.
#9
Mi sento vacillare
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Citazione:

antonioB ha scritto:
Comunque secondo me il problema è che si vuole essere complottisti bisognerebbe almeno esserlo laddove davvero ci sono dei misteri da chiarire.
Per esempio un bel mistero è appunto il fatto che ci siano sezioni che hanno tempi diversi di scrutinio.
Le sezioni sono 61000.
Quando si chiudono si inizia contemporaneamente in tutte le sezioni lo scrutinio
e quindi essendo scrutinate tutte contemporanea il tempo totale di scrutinio dovrebbe essere quello di una sola sezione.
In quando non vengono scrutinate in sequenza.
Eppure però ci sono differenze enormi tra gruppi di sezioni.
Ecco uno score di avanzamento di scrutinio del numero di sezioni ora per ora,
partendo dal fatto del le urne delle europee 2014 si chiusero le 23 del 25 maggio.
alle 1.03 del 26 erano 7725 sezioni scrutinate
alle 1.48 del 26 17874
alle 2.44 del 26 29175
alle 3.28 del 26 36084
alle 4.02 del 26 46019
alle 8.06 del 26 61000 circa e dato definitivo.
Come mai ci sono sezioni che in 2 ore hanno già scrutinato,ed invece
altre che ce ne hanno messe 9 ?
Va bene che all'inizio ci sono le sezioni piccole di ospedali e carceri,
però non sono tantissime da giustificare di queste differenze.

Alle europee scorse ho fatto lo scrutatore per la prima volta. La mia mamma, invece, era alla seconda esperienza.

Io ero in un seggio e la mia mamma in un seggio dall'altra parte della città. Il suo seggio terminò lo scrutinio circa 2 ore dopo il mio, a parità circa di schede da scrutinare.

Perché questo? I motivi sono stati molteplici:
- nel suo seggio, al termine della procedura di voto non avevano preparato nessuna delle buste da consegnare immediatamente alla polizia (quella con le schede non utilizzate e cose simili). Hanno perso quindi del tempo a preparare le prime buste.

Poi, si accorgono di non aver preparato i verbali per lo scrutinio, ovvero non avevano incollato sui verbali i fogli con tutte le liste ed i candidati. Altro tempo perso.

Durante lo scrutinio, un rappresentante di lista era abbastanza rompicoglioni: si era portato persino la lente di ingrandimento per verificare che nelle schede non ci fossero segni tali da invalidare la scheda, o che le schede bianche fossero effettivamente bianche. Era anche abbastanza polemico in altri frangenti.

In generale, lo scrutinio andrebbe fatto estraendo una scheda alla volta dallo scatolone. Alcuni seggi, con il controllo dei rappresentanti di lista, adottano il metodo di rovesciare lo scatolone sui tavoli e, tra tutti gli scrutatori, raggruppare le schede per lista votata, per poi procedere a contare le schede ed a segnare le preferenze espresse. Tutto questo per velocizzare i tempi.

Ci possono essere tantissimi motivi per cui alcune sezioni procedono lentamente nello scrutinio. Di solito, una scarsa organizzazione del presidente del seggio è il motivo più probabile.
Inviato il: 30/1/2015 19:30
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#10
Ho qualche dubbio
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Grazie del contributo.
Inviato il: 30/1/2015 20:05
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Elezioni 2006.
#11
Sono certo di non sapere
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Grazie a te antonioB. Ottime informazioni.
Inviato il: 31/1/2015 15:10
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  •  Pispax
      Pispax
Re: Elezioni 2006.
#12
Sono certo di non sapere
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Mantengo inalterati i ringraziamenti a AntonioB per le sue informazioni.
Le ho trovate sia preziose che corrette.

Però mi sono riletto la questione, e mi sono accorto che queste informazioni NON bastano a risolvere la questione.
Ci sono anomalie che restano e che hanno bisogno di una verifica parecchio più approfondita. Le informazioni che sono state fornite NON rispondono a queste anomalie, e non le rendono meno anomale.

La questione è di storia, non di cronaca.
Quelle elezioni sono state viziate fin dall'inizio col Porcellum, la legge-porcata voluta da Berlusconi (definizione di Calderoli, che la scrisse) poco tempo prima delle elezioni e che era studiata in modo da rendere difficilissima una vittoria del CSX.
Il governo Prodi del 2006 inoltre è caduto nel 2008, e il modo in cui è caduto, con la corruzione dei senatori del CSX per farli passare al CDX, è stato tale da rendere la questione elettorale ancora un po' meno stringente.

Per approfondire la questione in modo serio occorre del tempo.
Ma tanto non c'è fretta: la Storia non ha molte urgenze.

Ci risentiamo fra un po'.
Inviato il: 31/1/2015 16:50
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Elezioni 2006.
#13
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Pispax ha scritto:
Per approfondire la questione in modo serio occorre del tempo.
Ma tanto non c'è fretta: la Storia non ha molte urgenze.

Ci risentiamo fra un po'.

Pispax, ti quoto interamente, ma ti correggo nella parte finale. Purtroppo, l'urgenza c'è. Molto del materiale di accusa che era stato raccolto durante i primi anni (diciamo dal 2006 al 2008) oggi non è più disponibile. Parecchi link oggi non sono più funzionanti, parecchie persone che si erano occupate del caso con il tempo si sono stancate e arrese di fronte alla constatazione che quelli che teoricamente avrebbero dovuto essere i beneficiari ultimi di questo caso (in sostanza, il CSX) hanno mostrato la più completa indifferenza, quando, addirittura, non sono stati di vero e proprio ostacolo.

Senza fare congetture sul perché o il per come lo abbiano fatto, è evidente che alla lunga anche i più attivi e volenterosi si stancano. O, magari, anche muoiono. La fatale conseguenza è che alla fine uno dice: "Ma chi me lo fa fare?". Ciò detto, l'urgenza comunque ci sarebbe. Quanto più il tempo passa, tanto minori sono le possiblità di ritrovare i veri riscontri e le vere prove di ciò che avvenne quella notte.

Il mio è solo un commento incidentale. Al momento non ho intenzione di tornare sull'argomento, anche se non escludo di farlo in futuro.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 31/1/2015 17:07
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#14
Ho qualche dubbio
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Una delle prove dei brogli nelle elezioni del 2006 per Enrico Deaglio era che le schede bianche calarono da 1680000 del 2001 a solo 440000 nel 2006.
Un crollo troppo sospetto,per lui in un qualche modo erano state invece trasformate
in voti per Forza Italia,in modo da azzerare il GAP tra l'Unione e la CDL.
I risultati ufficiali delle elezioni furono di 19 milioni di voti per entrambi gli schieramenti
e solo 440000 schede bianche.
Per Deaglio solo i 19 milioni d voti del CSX erano un dato vero,gli altri 2 erano falsi e manipolati.
Il CDX non aveva davvero preso 19 milioni di voti,ma solo 17,8 circa.
Perchè per lui le 1,2 milioni di schede bianche mancanti erano appunto state
attribuite a Forza Italia tramite un software.
Quindi i risultati veri del voto sarebbero stati di 19 milioni di voti per il CSX,17,8 milioni di voti per il CDX e 1640000 schede bianche.
Berlusconi avrebbe quindi rubato 1,2 milioni di voti.
A parte il fatto che l'ipotesi che il tutto sia avvenuto tramite un programma al
sito del ministero è impossibile in maniera pura e semplice,in quanto
come ho spiegato i risultati delle elezioni si proclamano sulla base del riconteggio
dei verbali cartacei originali e che i dati del ministero non vengono presi in considerazione
in questo processo,però cercherò di spiegare il mio percorso per cui la questione della
diminuzione delle schede bianche anche se fu un fatto notevole non è un mantra
da ripetere anche oggi come ad indicare una circostanza comunque sospetta che comunque graverebbe sul voto del 2006.
Innanzitutto io applico una logica elementare di base.
Cioè,la diminuzione delle schede bianche è la prova provate di un broglio ?
La risposta è senza dubbio no,se le schede bianche sono diminuite in astratto
può voler dire 2 cose,e cioè o che davvero le hanno fatte sparire perchè le hanno votate per un altro partito,oppure che davvero la gente ne abbia votate di meno.
La prova provata di un broglio è ad esempio che se in un seggio ci sono 500 voti il partito A ne prenda 600.
(come in America)
Qualcuno storcerà il naso,dicendo che il mio ragionamento è troppo semplice,siccome una cosa è possibile anche se strana allora non c'è da preoccuparsi.
No,io semplicemente seguo le cose e voglio vedere come stanno,senza fermarsi alla prima impressione.
Dunque,la diminuzione delle schede bianche fu effettivamente un fatto notevole comunque.
Proprio per questo ci furono dei controlli in tal senso.
Ce ne furono 2.
Col primo la giunta parlamentare preposta acquisì a sua volta i 61000 verbali cartacei originali,e ricontò uno per uno il numero delle schede bianche.
Il risultato fu che nei verbali cartacei(quindi senza passare da dati informatici di nessun tipo)le schede bianche risultarono davvero solo 440000.
http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/210000/209651.xml?key=Wanda+Marra&first=481&orderby=0&f=fir
Poi per la prima volta si aprirono i plichi con le schede delle elezioni per fare dei controlli
direttamente anche su quelli,anche se solo a campione.
Anche qui i risultati confermarono che i dati erano come quelli del Viminale.
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=15&id=00279155&part=doc_dc-sedetit_vdp-genbl_cdldcplrdsdrt&parse=no
Quindi in base a quei 2 controlli la diminuzione delle schede bianche ed il
risultato elettorale sono risultati uguali a quelli del sito internet del ministero.
Per me allora la questione sulla diminuzione delle schede bianche si chiude lì.
Sul perchè le schede bianche siano diminuite nel 2006 si può discutere
al'infinito,però non si può negare che sia stato un fatto vero e non artificiale.
Per farlo bisognerebbe sostenere la tesi di un broglio che allora non
può più essere stato compiuto solo modificando un programma.
Bisognerebbe ipotizzare o che tutti i partiti ed i giudici delle corti
fossero d'accordo per coprire il broglio,oppure che qualcuno possa avere
modificato tutti e 61000 i verbali per far apparire solo 440000 bianche e 19
milioni di voti per il CDX in luogo di 1700000 bianche e solo 17,8 milioni di voti per il CDX.
Allora il mio passo successivo è:come mai le bianche sono diminuite nel 2006 ?
Quale motivazione ?
Qui è un pò un campo minato.
Nel senso che non c'è una legge matematica che dice come mai possa essere accaduto ciò.
E ci sono persone che se vedono,o credono di vedere,una cosa matematicamente strana
si convincono di un broglio.
Io vi posso proporre questa teoria del prof.D'Alimonte:
http://www.polena.net/download/BR06_articolo_dalimonte.pdf
Per lui questo avviene perchè la legge elettorale Porcellum
favorirebbe la diminuzione delle bianche.
Mi rendo conto che certe persone non accettano un discorso del genere.
Però se una cosa non piace non è detto che non esista.
Tra l'altro in quell'articolo si spiega come mai sia infondata un'altra anomalia
dichiarata da Deaglio e cioè che le bianche un tempo variabili tra provincia
e provincia nel 206 si siano invece uniformate ovunque attorno al 1-2%.
Questa è un'altra delle affermazioni di Deaglio false in maniera pura e semplice.
Nel 2006 le differenze tra le percentuali di schede bianche tra provincia e provincia
non si uniformarono affatto,accadde invece un'altra cosa.
E cioè che visto il crollo generalizzato i livelli di differenza si maniferono su livelli più bassi.
Un esempio,nel 2001 in una provincia c'è il 4% di bianche e in un'altra l'8%.
Nel 2006 nella prima le schede bianche calano all'1% e nella seconda al 2%.
Per i complottisti è la prova di un broglio,le schede bianche un tempo
oscillanti tra il 4 e l'8% ora sono comprese tra l'1 ed il 2.
Ma in realtà e solo una illusione otica di chi non conosce la matematica.
Certo che tra 1 e 2% vi è meno differenza che 4 e 8%.
Però la proporzione tra le bianche tra le 2 provincie è rimasta invece invariata.
La prima provincia sia nel 2001 sia nel 2006 vota scheda bianca sempre
la metà della seconda,infatti 1 è la metà di 2 così come 4 lo era di 8.
A questo punto le elezioni successive del 2008 e del 2013 hanno il valore di una controprova.
La teoria di Deaglio è infatti che la quantità fisiologica di schede bianche in Italia
debba essere di 1,5 milioni come minimo,se sono poche come nel 2006 a solo
440000 è la prova che siano state manipolate ed attribuite ad un partito.(Forza Italia per lui nel 2006).
Benissimo,nel 2008 e nel 2013 senza il CDX dentro al ministero e senza nessun voto elettronico o simili le schede bianche sono 485000 nel 2008 e 395000 nel 2013,quindi in linea con le solo 440000 del 2006,non si sono minimamente avvicinate al 1,68
milioni del 2001.
I complottisti,o coloro che ancora oggi citano la diminuzione delle schede bianche
nel 2006 come un fatto strano ed inspiegabile,come spiegano allora che le schede
bianche si sono mantenute basse anche nel 2008 e nel 2013 ?
Berlusconi aveva ancora lasciato il software incriminato nel computer del ministero
ed il CSX anche se era al governo non se ne era accorto ?
Il CSX si è fatto fregare anche nel 2008 e nel 2013 da qualcuno che ha nuovamente
alterato a suo danno i dati delle schede bianche ?
Ecco,io vorrei risposte su questo,anzichè astrusi modelli matematici che si pretenderebbe di applicare allo spoglio elettorale.
Se poi volete la mia opinione le elezioni bisognerebbe studiarle in ogni loro aspetto,
e non solo per il 2006 o per quello che comoda.
Come appunto quelli che non sanno nemmeno che i dati sul sito del ministero
non contano per la proclamazione del risultato ufficiale.
Io seguo assiduamente le elezioni ed ad esempio ho osservato che vi è un trend a diminuire delle bianche.
Per esempio in elezioni diverse dalle politiche,come le europee.
Nel 1999 col 69,7% della partecipazione le bianche sono 1640000.
Nel 2004 col 71,7% della partecipazione sono 1590000,quindi stabili.
Nel 2009 col 65% della partecipazione sono 985000 ed ecco un bel crollo,
con solo un 5% in meno di affluenza delle altre elezioni europee le bianche invece
sono quasi dimezzate.
Poi nel 2014 col 57% della partecipazione solo 580000 bianche,ancora
una diminuzione non proporzionata alla diminuzione dei votanti.
Quindi credo si possa parlare di vero e proprio trend,senza continuare a ripetere
che nel 2006 la loro diminuzione fu sospetta.
Nel 2006 fu verificato infatti che le bianche furono effetivamente così poche e
poi si confermarono basse anche nelle successive tornate elettorali.
Inviato il: 31/1/2015 18:00
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#15
Ho qualche dubbio
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@Pispax.

A parte ringraziarti per i ringraziamenti.
Ho seguito a lungo la questione,quindi se hai dei dubbi su argomenti specifici
chiedi pure.
Cosa c'è in particolare che non ti torna ?
Ho molto da scrivere.
(ed in parte l'ho già fatto alcuni post sopra sulla sola questione delle schede bianche)
Per esempio hai ragione quando dici che il CDX volle il Porcellum per indebolire il CSX.
Infatti nelle elezioni passate il CDX prendeva meno voti nei collegi uninominali rispetto a quelli che prendevano le sue liste proporzionali.
Per esempio nel 2001 il CDX prese circa il 50% al proporzionale,ma solo un 46% scarso
nei collegi della Camera ed un 42,5% nei collegi del Senato.
Perchè il CDX come simbolo unico "tirava" di meno.
Al contrario delle sue liste proporzionali.
Il contrario per l'Ulivo invece,dove il simbolo dell'Ulivo prendeva di più.
Per restare al 2001 il CSX(che nei collegi della camera aveva l'appoggio anche di Rifondazione Comunista) partiva da un 40% o poco più delle liste proporzionali,ma nei collegi maggioritari prese invece prese il 43,7%.
Quindi il CDX nel 2006 volle il Porcellum per sfruttare questa situazione.
Cioè togliere al CSX quel "vantaggio"(se così si può chiamarlo).
Le elezioni finiranno 49,8 a 49,7 ma in un sistema proporzionale.
Penso che in un sistema di collego uninominali invece il CSX anche nel 2006 avrebbe preso
almeno 2,5 punti in più delle liste proporzionali e vinto col 52,5% circa.
Inviato il: 31/1/2015 18:06
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  •  antonioB
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Re: Elezioni 2006.
#16
Ho qualche dubbio
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Quello che mi lascia perplesso sulla buona fede di chi ancora oggi sostiene la tesi dei brogli nel 2006 è che chi lo fa non lo fa su dati o circostanze precise,ma solo su ipotesi,
basate nella migliore delle ipotesi su un'astratta applicazione di regole statistico-matematiche.
Tipo che i dati dei partiti dovrebbero stabilizzarsi a metà dello spoglio oppure perchè,
nonostante la presenza di 2 sole coalizioni non sarebbe normale che al calare di uno
corrisponda una quasi equivalente crescita dell'altro.
Oppure a fatti tipo 14 prefetti cambiati o 3 Black-Out.
C'è un silenzio assordante da parte di queste persone sul fatto che i dati del grafico
in esame valgono come il 2 di briscola,e cioè che non è sulla base di quelli che
si proclamano i risultati delle elezioni.
In quanto il risultato ufficiale delle elezioni lo proclamano i giudici,prima quelli delle singole corti di appello e poi quelli della cassazione a roma,che per farlo ricontano i 61000 verbali cartacei delle sezioni.
Siccome dal riconteggio fatto dai giudici uscirono gli stessi dati del ministero,mi pare arduo sostenere,come un Morasta qualsiasi,che anche i giudici possano essere corrotti.
E qui bisognerebbe aprire una parentesi sul processo e sulla successiva condanna di Deaglio per diffamazione.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCEQFjAA&url=http%3A%2F%2Farchiviostorico.corriere.it%2F2009%2Fsettembre%2F19%2FVoto_2006_brogli_Deaglio_diffamo_co_9_090919048.shtml&ei=DGbWVJW4L-LgsASohYL4Cg&usg=AFQjCNEYcOkxG1DBuvLUpAA-OS2P8A46rg&sig2=FfJC5H2nEXsm6BAVqooZ6g
Al di là delle valutazioni politiche del tipo che anche Berlusconi aveva parlato di Brogli,ma vi siete chiesti il perchè di quel processo e di quella condanna ?
A parte il dire che Deaglio fu processato per mettere a tacere la cosa.
No,Deaglio fu processato e condannato proprio per il motivo che ho detto io.
E cioè perchè la sua tesi era infondata in partenza,e cioè che non si possono
imbrogliare le elezioni per via informatica,in quanto poi vi è un riconteggio fatto dai giudici sui varbali cartacei originali.
Quindi per continuare a sostenere la tesi del broglio bisognerebbe allora o accusare i giudici della cassazione e delle corti di appello,oppure una cospirazione,per la quale
il CDX aveva a servizio tutto il personale dei seggi di tutta Italia(visto che l'anomala diminuzione delle schede bianche avvenne in tutte le sezioni)e che in quasi 9 anni non sia uscito nulla non vi pare strano ?
Di Berlusconi si è detto tutto,mafia,Ruby,tangenti,falso in bilancio.
Ora avremmo una truffa fatta con quasi mezzo milione di complici.
Possibile nessuno sia uscito fuori in 9 anni ?
Ecco,io vorrei risposte a questo e non del tipo che il voto elettronico era strano che ci fosse nella Campania in bilico.
(che per la cronaca non vi era nessun voto elettronico,ma solo una trasmissione elettronica,e neppure in Campania,ma in altre 4 regioni)
Inviato il: 7/2/2015 20:29
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  •  DrHouse
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Re: Elezioni 2006.
#17
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

antonioB ha scritto:
Oppure a fatti tipo 14 prefetti cambiati o 3 Black-Out.
C'è un silenzio assordante da parte di queste persone sul fatto che i dati del grafico
in esame valgono come il 2 di briscola,e cioè che non è sulla base di quelli che
si proclamano i risultati delle elezioni.

L'unico grafico che conta quanto il 2 di briscola è quello che tu stesso hai creato e proposto qui dentro come "grafico del 2013", per tua stessa ammissione ripreso da giornalettismo e basato su non più di 8 aggiornamenti, il che da solo basta a qualificarlo. Per il resto, che i risultati ufficiali non siano quelli del Viminale è vero, ma questo nulla toglie all'andamento del grafico del 2006. Una cosa non ha niente a che vedere con l'altra.

Quanto a Deaglio, la procura di Roma lo ha indagato per "diffusione di notizie atte a turbare l'ordine pubblico", sulla base dell'art. 656 del codice penale.
http://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-i/art656.html

A dir poco singolare che questo sia avvenuto prima delle risultanze della giunta per le elezioni.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 7/2/2015 21:14
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  •  antonioB
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Re: Elezioni 2006.
#18
Ho qualche dubbio
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@DottorHouse.

Poi in privato frigni che sarei aggressivo nei tuoi confronti.
Ma se scrivi sciocchezze,e le tue tali lo sono,di cosa ti lamenti ?
Sai leggere,ma sopratutto capire quello che ti ho scritto ?
(ma visto il tenore delle tue risposte no)
Il grafico del 2006 non conta nulla,perchè i risultati delle elezioni
non si proclamano sulla base di quei dati.
Non mi pare un concetto tanto difficile da capire.
E che ti piaccia o no i dati del riconteggio dei giudici erano uguali a quello del sito
con quel grafico che tu(con le tue poche conoscenze statistiche)ritieni anomalo.
Cioè il grafico evidenzia un andamento e quindi un risultato impossibili,ma poi
il riconteggio del cartaceo dà lo stesso identico risultato.
Poi non contento di dire schiocchezze su questioni statistiche,ti ripeti anche su questioni giudiziarie.
(ma ci godi a fare brutte figure ?)
Deaglio è stato indagato,processato e condannato per diffusione di notizie FALSE,
esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico:

http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/polemica-film-deaglio/deaglio-indagato/deaglio-indagato.html

Quindi le notizie riportale complete.
(almeno questo non ti dovrebbe essere difficile)
E questo perchè i giudici non avevano bisogno delle verifiche della giunta
per sapere che la procedura elettorale non tiene conto dei dati informatici.
E che per questo la tesi di Deaglio era infondata.
Inviato il: 7/2/2015 22:17
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Re: Elezioni 2006.
#19
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Citazione:
A causa del contenuto del film, la procura di Roma, pochi giorni dopo, ha aperto un'indagine contro Deaglio e Cremagnani per "diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico", ai sensi dell'articolo 656 del Codice Penale.[2]

http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Deaglio

Non solo la mia notizia è corretta. Ho anche citato l'art. del codice penale sulla base del quale ha agito la Procura di Roma. Più chiaro di così.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 7/2/2015 22:24
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Re: Elezioni 2006.
#20
Ho qualche dubbio
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A parte il fatto che nel tuo post precedente mancava l'aggettivo false,ma poi per te Wiki non era una fonte inattendibile in quanto tutti possono modificarla ?

No perchè,ad esempio alla voce reazioni e perplessità si legge:

https://it.wikipedia.org/wiki/Uccidete_la_democrazia!#Reazioni_e_perplessit.C3.A0

L'accusa di aver manipolato il numero di schede bianche a vantaggio di una coalizione è facilmente verificabile in quanto il Ministero degli Interni ha solo il compito di raccogliere i dati per divulgarli e renderli pubblici,e non ha titolarità nella proclamazione del risultato ufficiale. La proclamazione del risultato avviene dal ricontrollo e dal riconteggio di tutti i verbali cartacei originali di ogni singola sezione fatto prima dai giudici delle singole Corti di Appello e poi dai Giudici della Corte di Cassazione a Roma. E questo confermò invece i dati del Ministero.

Il fatto che il numero delle schede bianche sia molto minore rispetto a quello riscontrabile nelle precedenti elezioni politiche potrebbe essere imputabile al fatto che nel 2001 si votò con il sistema maggioritario mentre nel 2006 con il proporzionale. L'ultima volta che si votò col proporzionale (elezioni del 1992) le schede bianche furono il 2,1% del totale. Inoltre nelle elezioni politiche del 2008 e del 2013 le schede bianche rimasero basse come nel 2006,solo 485000 e 395000 rispettivamente.

Fortemente critico poi è il dettagliato articolo Brogli elettorali e sindrome della cospirazione, che accusa il film di senzazionalismo e tendenziosità, e di contenere ipotesi farneticanti non supportate da fatti assieme ad una inaccurata descrizione di come funziona lo spoglio elettorale in italia[2]
Inviato il: 7/2/2015 22:26
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Re: Elezioni 2006.
#21
Dubito ormai di tutto
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Antonio,
l'articolo del codice penale sulla base del quale la Procura di Roma ha deciso di indagare all'epoca Deaglio è quello. Lo dice Wikipedia, lo dice Repubblica, lo dicono centinaia di altri siti. Puoi scegliere la fonte che preferisci, quello è e quello rimane. Io, per completezza, ho anche riportato l'art. del CP. Chi ci legge, fatica a capire la base della tua polemica.

Non sperare che io mi lasci trascinare nel battibecco da uno come te, che ha lasciato ampie tracce della propria inattendibilità su Internet:



Il tuo livello è questo, perdonami se ti prendo poco sul serio.
Saluti.
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Inviato il: 7/2/2015 22:40
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  •  antonioB
      antonioB
Re: Elezioni 2006.
#22
Ho qualche dubbio
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Se tu non riesci a capire quello che è scritto in quel messaggio è il tuo livello ad essere molto basso.
Proverò a fare un ulteriore sforzo di educazione,non per te però.
Dunque il tuo beniamino Deaglio a chi gli faceva notare l'infondatezza della tesi basata sul broglio informatico in quanto i dati delle elezioni vengono proclamati sulla base del riconteggio dei verbali cartacei ribatteva che i giudici facevano il conto dei soli voti validi
e non tenevano conto delle bianche.
Certo,i giudici,prima delle corti di appello e poi delle cassazione,ricontano
e sommano i voti validi e non le schede bianche.
Però,sempre se si ha un minimo di capacità di ragionamento,questo non cambia di una virgola la stupidità di quella tesi.
Infatti l'accusa di Deaglio è che Berlusconi abbia manipolato non uno,ma due dati.
Cioè,meno schede bianche,ma anche più voti validi al CDX.
D'altra parte se Berlusconi avesse solo fatto figurare un numero minore di schede bianche
e null'altro cosa mai avrebbe ottenuto ?
Nulla,l'ampio gap col CSX sarebbe rimasto.
In soldoni per Deaglio non solo ci sarebbero più schede bianche,per lui dovevano essere
su 1,2 milioni e non solo 440000,ma il CDX doveva avere un minore numero di voti validi.
Invece sia nei dati informatici(quelli che per te derivano da un grafico anomalo),sia
dal riconteggio fatto dai giudici sul cartaceo i risultati sono identici,e cioè 19 milioni di voti per entrambe le coalizioni.
Fosse come diceva Deaglio dal riconteggio del cartaceo il CDx doveva risultare che di voti validi ne avesse molto meno di 19 milioni,chessò 17,8 cioè -1,2 milioni delle bianche taroccate.
Quindi hai perso un'altra occasione per stare zitto.

Disegnino perchè tutti possano capire:

i risultati sospetti sono
19 milioni di voti per il CSX
19 milioni di voti per il CDX
440000 schede bianche

Per Deaglio:
il CSX ha davvero preso 19 milioni di voti
il CDX non ha preso 19 milioni di voti,raggiunge quella cifra perchè avrebbe sommato 1,2 milioni di schede bianche mancanti,quini il CDX dovrebbe avere circa 17,8 milioni di voti(19-1,2=17,8)
le bianche non sarebbero state solo 440000,ma bensì 1640000,sono solo 440000 perchè 1,2 milioni vengono trasformate col broglio in voti validi per il CDX.

I giudici sul cartaceo guardano e riportano solo i voti validi,e non si occupano delle bianche,ma anche così il broglio si doveva vedere,invece risultano davvero anche 19 milioni di voti per il CDX sul cartaceo.
Inviato il: 7/2/2015 22:52
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  •  DrHouse
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Re: Elezioni 2006.
#23
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I RISULTATI DELLE ELEZIONI DEL 2006 SONO STATI CONFERMATI DALLE CORTI D'APPELLO E DALLA CASSAZIONE SULLA BASE DEI VERBALI CARTACEI

In teoria è vero, in realtà non è affatto così.
Per capire il perché, bisogna innanzitutto analizzare nel dettaglio la procedura prevista dalla legge per lo scrutinio delle schede e l'invio dei risultati agli organi competenti.

1) Terminato lo scrutinio, ogni seggio elettorale genera essenzialmente tre documenti di riepilogo: un verbale in duplice copia e un estratto del verbale stesso. Tutti e tre i documenti vengono firmati dal presidente del seggio, da tutti gli scrutatori e dai rappresentanti di lista che ne fanno richiesta:
Citazione:
Il presidente dichiara il risultato dello scrutinio e ne fa certificazione nel verbale, del quale fa compilare un estratto, contenente i risultati della votazione e dello scrutinio, che provvede a rimettere subito alla Prefettura, tramite il Comune. Il verbale è poi immediatamente chiuso in un plico, che dev'essere sigillato col bollo dell'Ufficio e firmato dal presidente, da almeno due scrutatori e dai rappresentanti dei candidati nel collegio uninominale e delle liste presenti. L'adunanza è poi sciolta immediatamente.
Art. 75 del D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361

2) La prima copia, insieme all'estratto del verbale, va all'Ufficio elettorale del Comune, che lo conserva a fini statistici, ma, soprattutto, ne trasmette i dati alla Prefettura, la quale a sua volta li trasmette al Viminale. Essenzialmente, quindi, è l'estratto del verbale che va a confluire nei dati del Viminale.
3) Il Viminale, aggregati i dati di tutte le prefetture, li rende pubblici. Tuttavia, sono dati ufficiosi, poiché nella trasmissione sono possibili errori materiali (intenzionali o accidentali).
4) La seconda copia del verbale, con i plichi delle schede contestate, nulle e bianche e i plichi delle schede valide viene inviata al Tribunale di competenza.
5) Il Tribunale trattiene le schede valide e una copia delle tabelle di scrutinio e manda all'Ufficio Circoscrizionale presso la Corte d'Appello i verbali e i plichi di contestate, nulle e bianche.
6) In Corte d'appello si attribuiscono o si annullano i voti contestati e non assegnati, si proclamano gli eletti e si redige un verbale in doppia copia.
7) Una copia di questo verbale rimane in Corte d'Appello, l'altra viene inviata alla Camera insieme ai plichi con le schede nulle, bianche e contestate.
8) Una copia del verbale della Corte d'Appello viene inviata all'Ufficio Elettorale Centrale Nazionale presso la Cassazione, il quale ripartisce i seggi su base nazionale, comunica agli uffici circoscrizionali presso la Corte d'Appello i seggi assegnati ad ogni lista e, a sua volta, redige un verbale in doppia copia.
9) Una copia rimane alla Cassazione, l'altra viene inviata alla Camera/Senato.
10) La Camera/Senato effettua l'ultimo controllo attraverso la Giunta per la verifica dei poteri e poi designa gli eletti.
11) La Giunta per le Elezioni della Camera/Senato esamina eventuali ricorsi

In sostanza: è vero, almeno ufficialmente, che le corti d'appello hanno il compito di verificare i dati dei seggi elettorali basandosi sugli estratti dei verbali cartacei e che è la Cassazione a proclamare gli eletti. Di fatto, succede però che le corti d'appello si limitano a prendere atto dei risultati dei verbali (che spessissimo presentano incongruenze, errori o omissioni, come ad esempio l'assenza delle firme del presidente di seggio e degli scrutatori) senza poter intervenire in alcun modo per alterare il contenuto dei verbali stessi. Il compito delle corti d'appello, come ben illustrato dall'avv. Magda Cristiano nel film "Gli Imbroglioni" (all'epoca presidente della corte d'appello Di Napoli, oggi in Cassazione) e dal cancelliere della corte d'appello di Bologna (Germano Virzì) è limitato all'esame delle schede contestate, ossia le schede oggetto di contestazione in sede di seggio elettorale e, pertanto, temporaneamente non assegnate a una lista e/o a un candidato.

Vediamo in proposito che cosa dice la legge:
Citazione:

Art. 79 del Testo unico delle leggi elettorali
L'Ufficio centrale circoscrizionale pronuncia provvisoriamente sopra qualunque incidente relativo alle operazioni ad esso affidate, salvo il giudizio definitivo degli organi di verifica dei poteri.
Ad eccezione di quanto previsto dal n. 2) dell'art. 76, circa il riesame dei voti contestati e provvisoriamente non assegnati, è vietato all'Ufficio centrale circoscrizionale di deliberare, o anche di discutere, sulla valutazione dei voti, sui reclami, le proteste e gli incidenti avvenuti nelle sezioni, di variare i risultati dei verbali e di occuparsi di qualsiasi altro oggetto che non sia di sua competenza.
http://www.camera.it/leg17/146?indice_legge_elettorale=6&legge_elettorale_numeroarticolo=Art.%2079

I controlli dei verbali si limitano, dunque, alle schede contestate e, nel migliore dei casi, al conteggio dei totali. In nessun caso viene operato un raffronto tra i verbali cartacei dei vari seggi elettorali e i dati del Ministero degli Interni relativi alle stesse sezioni, anche perché i dati del Viminale sono, come noto, ufficiosi. La legge non prevede, dunque, che le corti d'appello possano alterare i risultati dei verbali neppure in presenza di macroscopici errori, salvo ricorsi o contestazioni formali da parte dei candidati o delle liste. A tal proposito, l'avv. Magda Cristiano nel film "Gli imbroglioni" ci ricorda che, anche laddove venissero ravvisate irregolarità, è praticamente impossibile invalidare un'elezione. La Costituzione, infatti, non prevede questa possibilità. Ne consegue che l'unico vero controllo che viene effettuato dagli organi giudiziari è quello sulle schede contestate o nulle, riassegnando, ove necessario, le preferenze. Che questo è accaduto anche nel 2006 ce lo conferma una pagina de La Repubblica del 13 aprile 2006:
Citazione:
Sono solo qualche migliaio i voti ripescati al vaglio delle corti d'appello e vengono attribuiti in modo simile alla Cdl e al centrosinistra
Schede contestate, i primi controlli confermano l'andamento del voto

ROMA - Confermano più o meno l'andamento generale del voto i controlli presso gli uffici elettorali delle Corti d'Appello delle schede contestate che sono in corso in tutta Italia. I voti ripescati, qualche centinaio fino ad ora, vengono attribuiti in proporzione praticamente simile al centrodestra e al centrosinistra.

Piemonte
I controlli negli uffici della Circoscrizione 1 per la Camera e il Senato termineranno martedì o mercoledì della prossima settimana, quelli di Novara (Piemonte 2 della Camera) dovrebbero concludersi entro domani sera. Le schede contestate sono meno di 200, fra Camera e Senato, per gli uffici elettorali di Torino e 25 a Novara.

Lombardia
Sono in tutto meno di 300 i voti contestati che sta controllando in Lombardia la commissione elettorale per il Senato che sta lavorando a palazzo di giustizia di Milano e un centinaio quelli contestati nella circoscrizione Lombardia 1 della Camera (Milano-Monza). Dei 300 voti per il Senato la metà non è stata assegnata, l'altra metà è stata attribuita con proporzioni in linea con i risultati delle elezioni già noti. Più o meno lo stesso è accaduto nella commissione della Camera dove 25 voti non sono stati attribuiti e 75 assegnati con ripartizione che rispecchia i risultati emersi dagli scrutini.
[…]
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-10/controllo-schede/controllo-schede.html

In neretto: delle schede contestate.
Sebbene il Ministero degli Interni si ostinasse fino al 14 aprile a diffondere sul proprio sito Internet la falsa notizia di ben 43.000 schede contestate, le varie corti d'appello iniziarono, come da prassi, la procedura di controllo delle schede contestate. E solo di quelle. Queste furono, in buona sostanza, anche le uniche vere verifiche che le corti d'appello effettuarono sui fantomatici estratti dei verbali cartacei, che secondo qualcuno sarebbero la garanzia che non avvenne alcun broglio alle elezioni del 2006. Seguirono la prassi e la legge, niente di più.
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Inviato il: 8/2/2015 1:39
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Re: Elezioni 2006.
#24
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Il film-documentario del 2007 "Gli imbroglioni di Deaglio e Cremagnani analizza molto attentamente questo punto. In particolare, vi consiglio di prendere visione del quarto e ultimo capitolo, "In nome della legge", in cui la Dr.sa avv. Magda Cristiano, della corte d'appello di Napoli, spiega chiaramente quali sono le effettive procedure di verifica effettuate dalle corti d'appello, le quali si limitano, in buona sostanza, all'esame delle schede contestate. La stessa Cristiano aggiunge che nel caso di Napoli "moltissimi verbali presentavano delle incongruenze". Peggio ancora, mancavano completamente i verbali di circa 30 sezioni. Di queste 30 sezioni mancanti, pari a circa 24.000 schede mai arrivate in Tribunale, parla anche il blog Trafanus. La conferma arriva poco dopo da Germano Virzì, cancelliere della corte d'Appello di Bologna.





Marisa Pareto, che insieme al blog Tafanus e Enrico Deaglio è stata tra le più attive nell'indagine sui brogli delle elezioni del 2006, ha stilato un elenco di tutte le più clamorose anomalie. Eccone alcune:

1) I dati elettorali completi del Ministero degli Interni, solitamente disponibili dopo 40 giorni, sono stati resi pubblici solo dopo 7 mesi e diffusi solo dopo la denuncia di Deaglio.
2) In Val d'Aosta, che non partecipa al conteggio nazionale dei voti per il premio di maggioranza, le schede bianche non crollano. Idem in Trentino, che partecipava solo in parte al conteggio nazionale.
3) A Gorizia, Udine, Trieste, dove si è votato lo stesso giorno per elezioni politiche e amministrative, le schede bianche per le amministrative sono il doppio, rispetto a quello delle politiche.
4) In Puglia, il totale delle bianche comunicato dal Ministero è il doppio della somma delle bianche dei singoli comuni (dopo la denuncia i dati sono stati rimossi dai siti Internet comunali e regionali e, in parte, "corretti").
5) In decine di comuni i voti validi sommati alle nulle e alle bianche risultano superiori ai votanti.
6) Durante lo spoglio elettorale vi furono almeno tre attacchi hacker al sistema del Viminale. I computer predisposti alla ricezione dei dati elettorali si sono fermati ripetutamente anche per mezzora. Il caso più clamoroso a Caserta, dove si sono bloccati per due ore, fino a quando una delegazione dei DS è piombata in prefettura. Per la cronaca, Caserta è una delle 14 città in cui erano stati appena nominati nuovi prefetti.
7) Per almeno tre giorni il Ministero degli Interni ha continuato a pubblicare la notizia, poi rivelatasi del tutto infondata, della presenza di ben 43.000 schede contestate. 19.000 di queste presunte schede erano solo a Catania. Altre 19.000 nelle sole Udine, Como, Enna e Pisa. Alla fine, le schede contestate in tutta Italia sono risultate circa 2.000
8) Una settimana prima delle elezioni sono stati cambiati 14 prefetti (garanti del corretto svolgimento delle votazioni in altrettante città: Lucca, Brescia, Macerata, Vercelli, Massa Carrara, Belluno, Verbania, Caserta, Rimini, Bari, la Spezia, Caltanissetta, Alessandria, Siracusa
9) Prima delle elezioni un contratto per sperimentare il conteggio elettronico dei voti in quattro regioni: Liguria, Lazio, Puglia, Sardegna. Vedi: http://www.electronic-vote.org/NEWS/news_scrutinioe_it.php Sono assunte 18.000 persone.
10) La società scelta, senza alcuna gara di appalto, assieme a Telecom ed EDS, è l'americana Accenture, di cui il figlio di Pisanu (Ministro degli Interni di Berlusconi) è socio, già nota per il contestatissimo voto del 2000 in Florida, dove Bush vinse la presidenza per 300 voti*.
11) Il contratto con lo Stato è segretissimo, soltanto 9 pagine su 41 sono state rintracciate con enorme difficoltà da Deaglio e Cremagnani.
12) Sono stati fatti inoltre: un contratto con la Siemens per la nuova trasmissione dei dati dalle prefetture (dove confluiscono tutti i verbali e le schede delle elezioni) al Ministero degli Interni, e un nuovo sistema di trasmissione dati con la Rai.

http://www.webalice.it/marisa.pareto/bibliografia6.htm
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Inviato il: 8/2/2015 1:45
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Re: Elezioni 2006.
#25
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BROGLI, LA PROCURA ESCLUDE IL RICONTEGGIO DELLE "BIANCHE"

Citazione:
ROMA - La procura di Roma non conterà le schede bianche delle ultime elezioni politiche. "È un'ipotesi remota" ammettono i pubblici ministeri Salvatore Vitello e Maria Francesca Loy, che ieri hanno ascoltato per circa due ore il prefetto Adriana Fabbretti, direttore centrale dell'ufficio elettorale del ministero dell'Interno. Ai pm che indagano sui presunti brogli elettorali, il funzionario del Viminale ha spiegato che "i dati diffusi dal ministero hanno soltanto un valore divulgativo".

I numeri che contano, ha chiarito la Fabbretti, sono quelli che arrivano attraverso il deposito del verbale in cancelleria agli uffici elettorali circoscrizionali presso le corti d'Appello e alla Cassazione. E la Suprema Corte ha assegnato i seggi ai partiti e alle coalizioni, mentre i gli uffici circoscrizionali hanno proclamato gli eletti. Per il resto la Fabbretti si è limitata ad illustrale la procedura seguita al Viminale.

"Al momento non abbiamo motivo di pensare a una frode informatica", dice il procuratore capo Giovanni Ferrara, lasciando a sera il tribunale dopo una lunga riunione con il pm Vitello. La volontà è comunque quella di proseguire gli accertamenti sul ministero dell'Interno.
(28 novembre 2006)
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/politica/polemica-film-deaglio/no-riconteggio-bianche/no-riconteggio-bianche.html
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Inviato il: 8/2/2015 1:46
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Re: Elezioni 2006.
#26
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LA CASSAZIONE NON ERA A CONOSCENZA DEL NUMERO DELLE SCHEDE BIANCHE

Citazione:
CASSAZIONE: "NESSUN DATO SU SCHEDE BIANCHE"
CASSAZIONE - Nel frattempo il presidente aggiunto della Corte Suprema, Vincenzo Carbone, ha dichiarato che «la Cassazione non è a conoscenza del numero delle schede bianche o nulle, né del numero di voti validi riportati in ciascun seggio». «Per quanto riguarda l'elezione del Senato della Repubblica - aggiunge Carbone - la legge non prevede alcun intervento dell'Ufficio elettorale centrale nazionale costituito presso la Corte di Cassazione». «L'Ufficio elettorale centrale nazionale, costituito presso questa Corte per l’elezione della Camera dei Deputati dell'aprile 2006, ha svolto i suoi compiti sulla base dei dati risultanti dagli "estratti dei verbali" degli Uffici centrali circoscrizionali costituiti presso le corti di appello ed i tribunali circoscrizionali. Tali estratti contengono soltanto il numero dei voti validi riportati da ciascuna lista nell'intera circoscrizione. Quindi la Cassazione non è a conoscenza del numero delle schede bianche o nulle, né del numero di voti validi riportati in ciascun seggio».
24 novembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/24/schede.html
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Inviato il: 8/2/2015 1:47
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Re: Elezioni 2006.
#27
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LA NOMINA E IL TRASFERIMENTO DI PREFETTI ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI

Una delle anomalie più vistose e sospette delle elezioni del 2006 fu la nomina di ben 14 nuovi prefetti e il trasferimento di altri prefetti poco più di una settimana prima delle elezioni del 9-10 aprile. Come noto, i prefetti hanno un ruolo essenziale nell'organizzazione delle consultazioni elettorali e referendarie, unitamente agli appositi uffici elettorali. Più precisamente, il prefetto è il garante della correttezza del procedimento elettorale. Tra le altre cose, la Prefettura è il nodo attraverso cui transitano i dati dei seggi elettorali provenienti dai comuni prima di essere trasmessi al Viminale. Le città interessate dalle nuove nomine furono: Lucca, Brescia, Macerata, Vercelli, Massa Carrara, Belluno, Verbania, Caserta, Rimini, Bari, la Spezia, Caltanissetta, Alessandria, Siracusa.
Di seguito la comunicazione ufficiale del Ministero degli Interni, datata 29 marzo 2006:

Citazione:
Notizie
2006 - Ministero
29.03.2006
Nomine e movimento di Prefetti nelle delibere adottate da Palazzo Chigi


Il Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Silvio Berlusconi, ha deliberato le seguenti nomine e movimento di Prefetti, su proposta del Ministro dell'Interno Pisanu.
• TRONCA dr. Francesco Paolo - da Lucca a Brescia
• ARONICA dr. Carmelo - da Macerata a Lucca
• BUFFONI dr. Ferdinando - nominato prefetto, a Macerata
• MINUNNI dr. Pasquale - a Vercelli, cessando dalla disposizione
• MONTELEONE dr. Giovanni Francesco - nominato prefetto, collocato a disposizione con incarico
• MANNINO dr. Domenico - da Massa Carrara a Rimini
• STRICCOLI dr. Carlo - a Massa Carrara, cessando dalla disposizione
• SABELLI dr.ssa Carmen - collocata a disposizione, con l'incarico di componente del Collegio del Servizio di controllo interno, cessando dal fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio
• BLASCO dr. Ennio - nominato prefetto, collocato a disposizione con incarico
• MAZZUCA dr.ssa Emilia - nominata prefetto, collocata a disposizione
• PORZIO dr.ssa Annapaola - nominata prefetto, collocata a disposizione con incarico
• SCHILARDI dr. Carlo - da Caserta a Bari
• STASI dr.ssa Maria Elena - a Caserta, cessando dalla disposizione con incarico
• FALLICA dr. Melchiorre - nominato prefetto, collocato a disposizione con incarico
• CERNETIG dr. Lorenzo - da Belluno ad Alessandria
• RAIMONDO dr.ssa Provvidenza Delfina - a Belluno, cessando dalle funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. n. 313 del 2004 presso Gorizia
• MARROSU dr.ssa Maria Augusta - nominata prefetto, con le funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. n. 313 del 2004 presso Gorizia
• SANTORO dr. Vincenzo - da Caltanissetta a La Spezia
• LISI dr. Pietro - a Caltanissetta, cessando dalle funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. 313 del 2004 presso Siracusa
• MADDALONI dr. Paolino - nominato prefetto, con le funzioni di cui all'art. 12 del D.P.R. 313 del 2004 presso Siracusa
• MAROLLA dr.ssa Chiara - nominata prefetto, permanendo fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio quale Vice Commissario del Governo per la regione Friuli-Venezia Giulia
• CASTALDO dr. Francesco Paolo - nominato prefetto, fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio - Ispettorato per la Funzione pubblica
• NAPOLITANO dr. Pasquale - nominato prefetto, collocato a disposizione
• LO FARO dr.ssa Franca - nominata prefetto, collocata a disposizione con incarico
• LAURO dr.Raffaele - collocato a disposizione con l'incarico di Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, cessando dal fuori ruolo presso il Ministero delle attività produttive
• CUTTAIA dr. Domenico - A Verbano Cusio Ossola, cessando dalla disposizione
http://www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/ministero/notizia_22095.html_1873405748.html


Le proteste e le perplessità del Sinpref, il sindacato dei prefetti, per una simile decisione alla vigilia di un'elezione politica sono sintetizzate da questo articolo del 30 marzo 2006 pubblicato dal Corriere:
Citazione:
E' il prefetto Lauro. Protestano Ds e associazioni
Antiracket, polemiche sul nuovo commissario
Anche i colleghi del sindacato Sinpref perplessi: perché promozioni e spostamenti sotto elezioni?


ROMA - Nel sito Internet che si è dedicato, il prefetto Raffaele Lauro ha predisposto le fotografie più preziose di una lunga carriera ministeriale forse per esorcizzare le polemiche che, ora, accompagnano la sua nomina a commissario Antiracket e Antiusura. La decisione del Consiglio dei ministri di cambiare cavallo all' Antiracket e di effettuare un' ampio giro di prefetti (tra nomine e spostamenti) a ridosso delle elezioni ha innescato la protesta delle associazioni antiusura e dei Ds che, con Massimo Brutti, ricordano cosa successe all' ex commissario Tano Grasso quando fu licenziato nel 2001 dall' allora ministro dell' Interno Claudio Scajola (Forza Italia): «Scajola motivò la sua decisione con la necessità di individuare una personalità che fosse legata da un rapporto di fiducia con il governo in carica. Ecco perché ora è assai singolare che a 12 giorni dalle elezioni il governo abbia provveduto a una nomina così delicata». Per avere un quadro della carriera del prefetto Lauro, vale la pena iniziare dagli ultimi incarichi: dal 2003 segue il ministro Scajola che, dopo le dimissioni dal Viminale, lo ha voluto come consigliere al ministero per l'Attuazione del programma e poi, come capo di Gabinetto alle Attività produttive. Un ambito in cui Lauro si è conquistato attestati di stima tanto da far dire al direttore generale della Confindustria, Maurizio Beretta, che il nuovo commissario «è una persona dotata di grande esperienza, equilibrio e sicura professionalità». Conferma Carlo Sangalli, il nuovo presidente della Confcommercio: «E' l'uomo giusto al posto giusto». Ma il prefetto Lauro, nato 66 anni fa a Sorrento, viene da lontano. E il suo sito racconta un'intera carriera: una sua foto con l'immagine alle sue spalle di Francesco Cossiga, un saluto con Giovanni Paolo II, un brindisi con l'ex ambasciatore Usa Peter Secchia, un abbraccio con il capo della polizia Vincenzo Parisi, una stretta di mano con il ministro Vincenzo Scotti di cui fu capo di gabinetto al Viminale. Un curriculum così - che comprende pure il romanzo «Roma a due piazze» firmato con lo pseudonimo Ralph Lorbeer e la direzione della rivista scientifica «Poste e Telecomunicazioni» - non è sufficiente per il presidente della Federazione della associazioni antiracket, Giuseppe Scandurra, che parla di «nomina illegittima»: «L' articolo 19 della legge antiracket prevede un requisito per il commissario, ovvero la comprovata esperienza nell' attività di solidarietà nei confronti delle vittime». Aggiunge Giuseppe Lumia (Ds): «Nel decreto c' è una violazione di legge perché il commissario viene nominato fino al raggiungimento della pensione, cioè tra 6 anni. Ma il mandato previsto dalla legge 44/99 è di 4 anni». A storcere il naso ci sono anche i colleghi prefetti di Lauro. Il potente Sinpref non ha gradito l'attivismo del governo in scadenza che ieri ha nominato molti altri prefetti: «Perché sotto elezioni?», ha chiesto al ministro Beppe Pisanu il presidente Claudio Palomba.
Martirano Dino
Pagina 20
(30 marzo 2006) - Corriere della Sera
http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/30/Antiracket_polemiche_sul_nuovo_commissario_co_9_060330241.shtml


Il presidente del Sinpref, qualche giorno prima dell'ufficializzazione della delibera, aveva scritto personalmente al ministro Pisanu esprimendo le sue perplessità. Un passaggio di questa lettera è riportato, oltre che nel film "Gli Imbroglioni" di Deaglio e Cremagnani, anche nell'interrogazione parlamentare di Maurizio Turco:
Citazione:
… non è mai stato nello stile dei Ministro dell’Interno dal 1948 ad oggi (salvo alcuni rarissimi casi) elargire regali e remunerazioni a fine legislatura così come i Ministri di questo dicastero si sono sempre distinti dagli altri per il rigore ed un certo “distacco” nel periodo di campagna elettorale, dovuto proprio al loro ruolo di garanti della correttezza del procedimento elettorale … "
(“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 54);
http://www.radicali.it/download/comunicato_turco.htm
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Re: Elezioni 2006.
#28
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Un articolo de La Repubblica del 6 aprile 2006 metteva in guardia sulle possibili falle nello scrutinio elettronico già prima delle elezioni stesse:

Citazione:
L'ALLARME, FALLE NEL SISTEMA DI VOTO ELETTRONICO
MILANO - Alcune falle rendono vulnerabile il sistema di "voto elettronico" che in occasione delle elezioni politiche di domenica e lunedì raccoglierà ed elaborerà le schede di parte degli elettori italiani. Secondo un rapporto pervenuto nei giorni scorsi ai responsabili del ministero degli Interni, il sistema - appaltato dal Viminale a tre società private - è esposto ad attacchi, incursioni e blocchi. Inoltre il rapporto segnala l'individuazione all' interno del ministero degli Interni di postazioni in grado di entrare nel sistema senza motivo apparente. L' esperimento voluto dal governo riguarda, come è noto, il voto di quattro regioni - Lazio Liguria, Puglia e Sardegna - ed è stato affidato senza gara d' appalto ad un consorzio composto dall' americana Eds, da Accenture (ex Andersen Consulting) e da Telecom Italia. Nei giorni scorsi una serie di polemiche politiche avevano investito l' operazione, in particolare per quanto riguardava il sistema di consegna del voto dei seggi, affidato a diciottomila lavoratori interinali muniti di una chiavetta Usb con i dati da riversare nel cervellone centrale. Ma ora l'attenzione del ministero è focalizzata sulle lacune indicate dal rapporto promosso dallo stesso Viminale sul sistema operativo che gestirà i dati. Lunedì scorso una riunione dei responsabili dell'operazione ha comunque ritenuto che le falle non impediscano di proseguire l' esperimento: il voto elettronico, dunque, va avanti. Anche perché in caso di contestazioni e di discrepanze, a fare testo saranno comunque i tradizionali verbali su carta. Ad allarmare i tecnici sono stati alcuni varchi nel sistema di sicurezza che protegge il sistema, che potrebbero essere utilizzati da hacker - cioè da vandali informatici - per alterare il flusso dei dati o per paralizzarlo con quella che in gergo si chiama Dos, un sovraccarico di dati tale da mandare in tilt il servizio. Ma allarmante è stata anche l'individuazione di due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d' accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema. Il rischio di attacchi informatici in occasione delle elezioni è considerato alto dagli specialisti del settore. La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni come quelle che due giorni fa hanno paralizzato i siti web di due importanti aziende di comunicazione.
La Repubblica, 6 aprile 2006
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/04/06/allarme-falle-nel-sistema-di-voto.html
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
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Re: Elezioni 2006.
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L'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI MAURIZIO TURCO (31 maggio 2007)

La riporto integralmente perché riassume i punti essenziali dei sospetti sui brogli del 2006, con particolare riferimento agli attacchi informatici confermati di quella notte e alle falle già evidenziate da esperti e giornalisti nei giorni antecedenti le elezioni.

Citazione:
INTERROGAZIONI A RISPOSTA SCRITTA DEL DEPUTATO MAURIZIO TURCO (RNP):
PERCHE’ TELECOM GESTIVA “SICUREZZA INFORMATICA ITALIA”?


A - SUL MOVIMENTO DI 12 PREFETTI IN PROSSIMITA’ DELLE ELEZIONI DEL 9-10 APRILE 2006

A1 – il 27 marzo 2006, a seguito di alcuni articoli di stampa che avevano preannunciato il movimento di 12 prefetti in prossimità delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile, il presidente dell’associazione dei prefetti, il Sinpre, Claudio Palomba, inviò al Ministro dell’Interno una accorata missiva: “… non è mai stato nello stile dei Ministro dell’Interno dal 1948 ad oggi (salvo alcuni rarissimi casi) elargire regali e remunerazioni a fine legislatura così come i Ministri di questo dicastero si sono sempre distinti dagli altri per il rigore ed un certo “distacco” nel periodo di campagna elettorale, dovuto proprio al loro ruolo di garanti della correttezza del procedimento elettorale … “ (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 54);
A2 - Il 29 marzo il Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi, su proposta del Ministro dell’Interno Pisanu, delibera il movimento di 12 Prefetti.

B - SULLE INTERRUZIONI E IL RITARDO DELLA DIFFUSIONE DEI DATI ELETTORALI DA PARTE DEL MINISTERO DELL’INTERNO

B1 - il 19 luglio 2006 il Prefetto Adriana Fabbretti, direttore dei Servizi elettorali del Viminale, nel corso dell’audizione alla giunta delle elezioni della Camera dei Deputati, “alla domanda dell’Onorevole Donata Lenzi, il Prefetto Fabbretti aveva risposto “Probabilmente, vi saranno stati anche dei tempi tecnici, perché l’afflusso dei dati al Ministero crea delle code, in quanto ogni prefettura invia il proprio dato. Quando chiedevo perché si fermasse la trasmissione mi spiegavano che ciò era dovuto al fatto che si creavano dei blocchi. In prefettura, forse, il dato arrivava prima, perché era singolo. Ci saranno stati dei motivi tecnici, sui quali non sono in grado di riferire.”. Donata Lenzi: “Quindi, lei dice che quel vuoto che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso tra le 16 e le 17,30 di lunedì è stato provocato solo da una causa tecnica?” Prefetto Fabbretti : “Sì. La causa è stata solo tecnica, anche perché i dati venivano trasmessi su internet automaticamente, e quindi non si potevano bloccare.”;
B2 – il 4 dicembre 2006 Roberto Andracchio, dirigente dell’Area I, capoufficio staff dell’Ufficio I dei Servizi informatici elettorali del Viminale, nel corso di una testimonianza resa negli Uffici della Questura di Roma- Digos, dichiara, tra l’altro, che : “Per quello che riguarda l’andamento dei flussi elettorali e, in particolare, i ritardi, voglio dire che la sera delle elezioni, intorno alle ore 20 circa, anche se non ricordo con precisione l’orario, ci siamo accorti di rallentamenti, all’inizio minimi ma che andavano crescendo. Vale a dire i dati che arrivavano dalle Prefetture non erano diffusi istantaneamente ma si mettevano in coda provocando ritardi. Abbiamo verificato il corretto funzionamento dei nostri sistemi del centro informatico e poi, attraverso uno scambio di informazioni con il Dipartimento della pubblica sicurezza, ci è stato segnalato il malfunzionamento di una macchina di sicurezza “anti-intrusione” interna alla rete del Centro informatico, ossia un apparato di rete a salvaguardia degli apparati interni al Centro tecnico. Abbiamo risolto il problema baipassando questa macchina e adottando altre misure di sicurezza e in tempi piuttosto rapidi, circa 20 minuti, dopo aver focalizzato il problema, la situazione si è normalizzata. Diciamo che il “blocco” è durato circa 30 minuti e nei 15 o 20 minuti successivi, risolto il problema, tutto l’arretrato, ovvero i dati che erano stati messi in coda, sono stati regolarmente diffusi. Non ci sono stati ritardi nel completamento delle operazioni diffusione dati.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 23);
B3 – marzo 2007, Enrico Deaglio, direttore di Diario, che aveva formulato alcune domande al Ministero dell’Interno, alla domanda specifica: ci furono blocchi di trasmissione dati quella notte?, Felice Colombrino, capo ufficio stampa del Ministero dell’Interno, risponde: “… l’interruzione della diffusione dei dati sul sito internet è avvenuta una sola volta ed è durata 32 minuti (dalle ore 00.10 alle ore 00.42). Nei successivi 20 minuti si è provveduto a smaltire celermente e a diffondere tutte le comunicazioni accumulate. La breve interruzione è stata causata da un transitorio, rallentato funzionamento di un apparato di rete locale del Ministero dell’Interno, collegato al sistema di diffusione dei dati. Durante la notte delle elezioni è stata assicurata la presenza di specialisti Siemens per la sola, eventuale assistenza al personale interno del Ministero che ha gestito direttamente le fasi operative ed i rapporti con le Prefetture.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 59).

C) SULLE NOMINE DEGLI OPERATORI INFORMATICI

C1 - il 3 gennaio 2006 viene approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge numero 1, che sarà convertito con modificazioni il 27 gennaio dalla legge numero 22 con il quale si dettano, tra l’altro, “disposizioni urgenti … per la rilevazione informatizzata dello scrutinio…”;
C2 - il 21 febbraio 2006 il Ministro per l’innovazione e le tecnologie in risposta all’interrogazione 4-10195 presentata dal Senatore Fiorello Cortiana, in relazione alla nomina gli operatori informatici - previsti dall’articolo 2, comma 1, del decreto legge numero1 del 2006 - scriveva che “la loro individuazione dovrà necessariamente basarsi sulle capacità tecniche possedute; in ogni caso ad essi verranno forniti specifica formazione e adeguato addestramento.”;
C3 - il 21 marzo 2006, il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie emanò un decreto di nomina degli operatori informatici e otto giorni dopo, il 29 marzo, ne emise un secondo, avendo “Ritenuto opportuno ampliare l’elenco degli operatori informatici al fine di disporre di un adeguato numero di soggetti che assicurino l’esecuzione della rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni politiche 2006 nella totalità degli uffici elettorali di sezione”; nella Gazzetta Ufficiale n. 81 di giovedì 6 aprile 2006, non sono stati pubblicati i due decreti ma un comunicato nel quale si dice che “I suddetti provvedimenti sono consultabili sul sito del Ministro per l’innovazione e le tecnologie denominato www.innovazione.gov.it“, oggi introvabili; dai due decreti si evince che sono stati nominati 39.838 operatori informatici secondo il seguente prospetto:





C4 - il 10 aprile 2006, seconda giornata della tornata elettorale, il Ministro per l’Innovazione e le tecnologie emette un terzo decreto per nominare ulteriori 176 operatori informatici “stante il fatto che gli elenchi approvati” con i precedenti decreti “sono risultati insufficienti al momento dell’effettiva presentazione ai seggi degli operatori”;

D) SUL VOTO ELETTRONICO, I RITARDI NELLA PUBBLICIZZAZIONE DEI DATI E LE INCURSIONI INFORMATICHE

D1 - il 3 gennaio 2006 viene approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge numero 1, che sarà convertito con modificazioni il 27 gennaio dalla legge numero 22 con il quale si dettano, tra l’altro, “disposizioni urgenti … per la rilevazione informatizzata dello scrutinio…”;
D2 - il 14 marzo 2006 viene sottoscritto il “Contratto per l’affidamento della realizzazione di un Sistema integrato per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche del 2006, nonché per la sperimentazione della trasmissione informatizzata dei risultati dello scrutinio agli uffici preposti alla proclamazione e convalida degli eletti” sottoscritto il 14 marzo 2006 dall’Ing. Mario Pelosi per conto della “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” e dal Sig. Marcello Giuseppe Caruti Antonelli per conto di “Telecom Italia Spa” in quanto Impresa mandataria capogruppo di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese, per un importo di euro 27.995.000 (iva esclusa); detto contratto manca delle pagine da 8 a 27 e dalla 29 alla 40 nonché dei 4 allegati (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – riproduzione del contratto alle pagine 60/62);
D3 – il 21 febbraio 2006 il Ministro per l’innovazione e le tecnologie in risposta all’interrogazione 4-10195 presentata dal Senatore Fiorello Cortiana, scriveva che “A proposito del rilievo circa le modalità di affidamento della gestione e realizzazione dello scrutinio elettronico, si osserva che il citato decreto-legge n. 1 del 2006 ha espressamente previsto che tale affidamento avvenga in deroga alle norme di contabilità generale dello Stato, stante il brevissimo lasso di tempo disponibile prima della consultazione elettorale; lo svolgimento delle procedure ordinarie sarebbe stato infatti impossibile in tempi tanto ristretti. La modalità prescelta è quindi quella della trattativa privata; in tal senso, sulla base di procedure trasparenti e nel pieno rispetto delle leggi del mercato, verranno valutate l’economicità e la funzionalità delle offerte.”
D4 - il 9 marzo 2006 la società Ales srl di Selargius (CA) fa notificare al Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie presso il Consiglio dei Ministri e al Ministero dell’Interno un atto stragiudiziale di diffida (avente ad oggetto il servizio di rilevazione informatizzata dei risultati degli scrutini elettorali in occasione delle elezioni politiche del 2006), dall’utilizzare - onde non incorrere nelle medesime violazioni di legge attribuite a E.D.S. Italia S.p.A, ognuno per quanto di propria competenza: numeri di licenze d’uso del programma “Seggio Elettorale Elettronico e-Voto®”, oltre la misura massima delle 2.500 cedute dalla Ales S.r.l. nel 2004, in relazione alla lesione dei diritti alla stessa riferibili quale titolare del prodotto denominato “Seggio Elettorale Elettronico e-Voto®”;
D5 - “il 24 marzo 2006, mancavano appena 16 giorni alle elezioni. E un giornale (Diario ndr) sollevava degli interrogativi gravissimi su una vicenda (lo scrutinio elettronico ndr) di cui, apparentemente, nessuno aveva mai sentito parlare … “il contratto era riservato” … non c’era stato un regolare appalto, ma si era dovuto procedere rapidamente perché era cambiata la legge elettorale. Non venne data particolare risposta a una ditta di informatica sarda, la Ales, che aveva condotto precedenti sperimentazioni con un proprio software brevettato e che si vedeva scippata della sua invenzione. Della serietà delle tre società che si erano unite per assicurarsi l’appalto di 32 milioni di euro, poi, non si poteva dubitare. La Telecom era … già impegnata nei servizi elettorali per tutto ciò che riguardava la telefonia; la Accenture (l’ex Arthur Andersen travolta dallo scandalo Enron) … la Eds, fondata dal miliardario americano Ross Perot … il contratto, che non era visibile, non dipendeva dal ministero dell’Interno, ma dal dipartimento per l’Innovazione e della tecnologia, diretto da Lucio Stanca. Un dipartimento che fa parte della presidenza del Consiglio.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 20);
D6 - il 5 aprile 2006, sul quotidiano “International Herald Tribune” appare un articolo di Eric Sylvers, corrispondente dell’International Herald Tribune da Milano nel quale, tra l’altro, scrive che “Il decreto relativo al nuovo metodo di scrutinio (elettronico) dei voti, approvato dal governo Berlusconi in gennaio, indica che in caso di contestazione dei voti scrutinati elettronicamente, questi non saranno considerati validi e saranno utilizzati i voti scrutinati manualmente. Ma i critici affermano che un tale sviluppo potrebbe portare a una crisi simile a quella avvenuta in Florida nelle elezioni presidenziali americane del 2000. I critici sottolineano inoltre che il figlio di un ministro (Pisanu) è partner in una delle società che gestiranno il processo dello scrutinio elettronico (Accenture). ... Il contratto principale è stato assegnato, senza un bando pubblico, a Telecom Italia... Telecom Italia ha rifiutato di commentare sulla sua scelta di utilizzare Accenture...” ;
D7 – il 6 aprile 2006 il quotidiano “La Repubblica” pubblica un articolo proveniente da Milano a firma Luca Fazzo, con occhiello “L’Allarme”; titolo: “Falle nel sistema di voto elettronico”; sottotitolo: “Rapporto al Viminale: rischi di attacchi, intrusioni e blocchi”; sommari: “I tecnici segnalano varchi nel sistema di sicurezza, che possono essere utilizzati da hacker”. “Individuate due linee interne telefoniche del ministero in grado di agire come “porte”. “La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per le denunce di incursioni”. Testo: Alcune falle rendono vulnerabile il sistema di “voto elettronico” che in occasione delle elezioni politiche di domenica e lunedì raccoglierà ed elaborerà le schede di parte degli elettori italiani. Secondo un rapporto pervenuto nei giorni scorsi ai responsabili del ministero degli Interni, il sistema - appaltato dal Viminale a tre società private - è esposto ad attacchi, incursioni e blocchi. Inoltre il rapporto segnala l´individuazione all´interno del ministero degli Interni di postazioni in grado di entrare nel sistema senza motivo apparente.
L´esperimento voluto dal governo riguarda, come è noto, il voto di quattro regioni - Lazio Liguria, Puglia e Sardegna - ed è stato affidato senza gara d´appalto ad un consorzio composto dall´americana Eds, da Accenture (ex Andersen Consulting) e da Telecom Italia. Nei giorni scorsi una serie di polemiche politiche avevano investito l´operazione, in particolare per quanto riguardava il sistema di consegna del voto dei seggi, affidato a diciottomila lavoratori interinali muniti di una chiavetta Usb con i dati da riversare nel cervellone centrale. Ma ora l´attenzione del ministero è focalizzata sulle lacune indicate dal rapporto promosso dallo stesso Viminale sul sistema operativo che gestirà i dati. 
Lunedì scorso una riunione dei responsabili dell´operazione ha comunque ritenuto che le falle non impediscano di proseguire l´esperimento: il voto elettronico, dunque, va avanti. Anche perché in caso di contestazioni e di discrepanze, a fare testo saranno comunque i tradizionali verbali su carta.
 Ad allarmare i tecnici sono stati alcuni varchi nel sistema di sicurezza che protegge il sistema, che potrebbero essere utilizzati da hacker - cioè da vandali informatici - per alterare il flusso dei dati o per paralizzarlo con quella che in gergo si chiama Dos, un sovraccarico di dati tale da mandare in tilt il servizio. Ma allarmante è stata anche l´individuazione di due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d'accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema.
 Il rischio di attacchi informatici in occasione delle elezioni è considerato alto dagli specialisti del settore. La polizia postale ha attivato un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni come quelle che due giorni fa hanno paralizzato i siti web di due importanti aziende di comunicazione.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 57);
D8 - “Telecom ha anche una serie di doveri pubblici, tra cui quello di assicurare il funzionamento delle intercettazioni telefoniche richieste dalla magistratura … e l’archivio di tutto il traffico telefonico … la security Telecom ha spiato concorrenti, dipendenti, ha organizzato dossieraggi … si è interfacciata con i servizi segreti italiani e francesi, ha ricattato, controllato, spiato, ha alimentato una serie notevole di società di consulenza che in realtà erano di spionaggio. Ma la punta di diamante dell’organizzazione … è il Tiger Team, di cui l’animatore è Fabio Ghioni … del Tiger Team fanno parte diverse persone; oltre a Ghioni, Rocco Lucia, Andrea Pompili, Alfredo Melloni, Roberto Preatoni … A conoscere molti segreti del Tiger Team è Adamo Bove, responsabile della security della Tim. Collabora con i magistrati di Milano che conducono l’inchiesta … Precipita da un viadotto sulla tangenziale di Napoli il 21 luglio 2006 … è curioso che uomini del Tiger Team capitanato da Fabio Ghioni siano stati coinvolti dal Viminale per curare la sicurezza delle operazioni elettorali del 2006 e in particolare impedire intrusioni di hacker: così entrarono al Viminale, realizzarono un lungo e dettagliato sopralluogo, fecero un’ispezione delle macchine, simulazioni di attacchi, verifica di password e meccanismi antrintusione.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagine 16-17);
D9 - “Le notizie che Luca Fazzo ebbe per lo scoop sull’allarme al Viminale venivano da Fabio Ghioni, il capo del Tiger Team della Telecom, alle dirette dipendenze di Giuliano Tavaroli.” (“i libri di diario”, numero3, maggio 2007 – pagina 25);
D10 - il 1° marzo 2007, Il Sottosegretario di Stato per l’interno Francesco Bonato, in risposta all’interrogazione dell’On. Licandro, scriveva che “Com’è noto, la rilevazione informatizzata dello scrutinio delle elezioni politiche del 2006, prevista dall’articolo 2 della legge 27 gennaio 2006, n. 22, è stata curata dal Ministero dell’interno e dal Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri. In particolare, questa Amministrazione ha seguito la realizzazione della fase preparatoria, assicurando la conformità alle norme delle procedure e diramando le numerose circolari a tutti i soggetti coinvolti, mentre il Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie si è occupato degli aspetti operativi compresa l’organizzazione sul campo, l’assistenza tecnica, l’individuazione delle società private coinvolte nell’iniziativa e la gestione della relativa attività contrattuale. In vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006, per rendere ancora più sicuro il sistema informatico di diffusione dei risultati elettorali, è stata pianificata un’attività di verifica e test mirata specificamente a prevenire eventuali attacchi informatici. Tale attività, svolta nel mese di marzo 2006, ha visto coinvolti oltre ai competenti uffici ministeriali, Telecom Italia S.p.a, che ordinariamente svolge attività sulla rete del Ministero sulla base di convenzioni con il Dipartimento della pubblica sicurezza, e il già citato Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio dei ministri. Quest’ultimo Dipartimento ha affidato l’incarico dell’effettuazione dei test antihacker alla Telecom Italia S.p.A. che ha quindi comunicato i nomi delle persone incaricate al Centro tecnico informatico della Direzione centrale dei servizi elettorali, per consentirne l’accesso presso il Compendio Viminale. Fra questi nominativi era compreso anche quello del signor Rocco Lucia. Si precisa che il personale indicato da Telecom Italia S.p.A. non è intervenuto né sulle macchine, né sui programmi di raccolta e diffusione dati del Centro tecnico informatico della Direzione centrale dei servizi elettorali ed ha effettuato esclusivamente simulazioni di attacco alla rete. Solo in questo ambito di attività si è svolto l’incarico del consulente Telecom Rocco Lucia.”;
D11 – marzo 2007, Felice Colombrino, capo ufficio stampa del ministero dell’interno rispondendo a una domanda del direttore di Diario, Enrico Deaglio, nel richiamare la risposta all’interrogazione dell’On.Licandro, aggiungeva che “il Sig. Alfredo Melloni, il cui nominativo figurava tra quelli comunicati dalla Telecom Italia S.p.A., ha partecipato solo nei primissimi giorni all’attività specificata nella risposta alla predetta interrogazione.”. (“i libri di diario”, numero 3, maggio 2007 – pagina 59);
D12 - il 17 maggio 2007, come riportato dall’Agenzia ANSA, nell’ambito della trasmissione “Prima serata” in onda su Telelombardia condotta da David Parenzo, è andata in onda una intervista realizzata da Stefano Golfari in cui Pilerio Plastina, avvocato di Fabio Ghioni, ha affermato che “Se gli specialisti del Tiger team, prestati al Viminale, avessero voluto manipolare i dati informatici delle elezioni politiche, sicuramente non avrebbero lasciato tracce. Perché già avevano tutte le chiavi di accesso e quindi non avevano alcun bisogno di entrare come hacker nel sistema … è vero invece che le tre incursioni informatiche … ci sono state, ma sono state rilevate e contrastate dallo stesso Tiger Team” - :



relativamente al punto A:

1) quali ragioni hanno indotto il Ministero dell’Interno a insediare dodici prefetti nel pieno della campagna elettorale.


relativamente al punto B:

1) con quali modalità il Ministero dell’interno ha proceduto alla raccolta dei dati e alla loro successiva comunicazione ai mezzi di stampa nel periodo intercorso dall’apertura delle urne elettorali alla diffusione definitiva dei dati ufficiosi da parte dello stesso Ministero;
2) per quale motivo, nella notte tra il 10 e l’11 aprile 2006, nel corso dello scrutinio dei voti, l’aggiornamento dei dati che affluivano al Ministero dell’interno è stato sospeso per diverse ore e facendo ritardare la diffusione all’opinione pubblica dei dati ufficiosi da parte del Ministero dell’interno;
3) a chi sono imputabili gli eventuali errori materiali che hanno portato alla quantificazione complessiva di 43.028 schede contestate nell’elezione della Camera dei deputati;
4) le ragioni per le quali gli errori concernenti la quantificazione delle schede contestate si sono concentrati in un numero limitato di province, in particolare quelle di Catania, Como, Enna, Pisa e Udine, e a quale livello, territoriale o centrale, tali errori sono stati compiuti;
5) per quale motivo il Ministero dell’interno ha impiegato quarantotto ore per rendersi conto degli errori materiali di cui ai punti 4) e 5);

6) quali dotazioni tecniche il Ministero della giustizia ha messo a disposizione degli uffici elettorali circoscrizionali per le operazioni di somma dei dati di ogni sezione elettorale e di trasmissione degli stessi all’Ufficio centrale costituito presso la Corte di cassazione;
7) quanto tempo hanno impiegato gli uffici elettorali istituiti presso ciascuna corte d’appello per trasmettere i dati definitivi all’Ufficio centrale di cui al punto 7) e la data e l’ora di tali trasmissioni.


relativamente al punto C:

1) come si è proceduto alla individuazione degli operatori informatici;
2) chi ha controllato che gli operatori informatici avessero i requisiti di cui si da atto essere in loro possesso nei decreti di nomina e che avessero ricevuto la necessaria specifica formazione e l’adeguato addestramento;
3) quando è stato reso noto al Ministero per l’Innovazione e le tecnologie il numero totale degli uffici elettorali di sezione delle regioni interessate allo scrutinio elettronico;
4) per quali ragioni i decreti di nomina degli operatori informatici non sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale;
5) ammesso il 9 aprile 176 operatori informatici non si siano presentati all’ufficio elettorale di sezione, come ha fatto ad individuarli per poi nominarli con decreto il giorno successivo;


relativamente al punto D:

1) se il contratto sottoscritto tra “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” e la Telecom italia spa sia pubblico e conoscibile e, in caso contrario, per quali motivi non lo è;
2) se e quali società sono state invitate a presentare una offerta per la realizzazione di un Sistema integrato per la rilevazione informatizzata dello scrutinio alle elezioni politiche del 2006, nonché per la sperimentazione della trasmissione informatizzata dei risultati dello scrutinio agli uffici preposti alla proclamazione e convalida degli eletti; e, nel caso fossero diverse le proposte ricevute, quali sono i motivi che hanno portato a scegliere Telecom Italia SpA in quanto Impresa mandataria capogruppo di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese;
2) se risponde al vero che l’ingegner Mario Pelosi, che ha sottoscritto per conto della “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le innovazioni e le tecnologie” il contratto con Telecom Italia Spa, era stato in precedenza Socio della Andersen Consulting/Accenture;
3) se risponde al vero che il signor Gianmario Pisanu, al momento della firma del contratto di cui al punto 2, era socio della Accenture;
4) quali iniziative hanno preso il Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie presso il Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Interno a seguito dell’atto stragiudiziale di diffida promosso dall’azienda Ales srl di Selargius (CA);
5) Quali sono i nomi degli esperti che Telecom Italia S.p.A. ha comunicato al Centro tecnico informatico della Direzione centrale dei servizi elettorali; in quali date svolsero l’attività di verifica e test mirata specificamente a prevenire eventuali attacchi informatici, per quante ore, quali attività svolsero, se e da chi erano controllati; se a seguito della verifica fecero un rapporto e se esso sia pubblico e conoscibile;
6) Se risponde al vero che gli esperti della Telecom Italia S.p.A. individuarono due utenze telefoniche interne del ministero in grado di agire come roots, le porte d´accesso privilegiate che dovrebbero essere riservate agli operatori del sistema; se è stato appurato chi e quando le avesse fatte attivare; se e quando sono state disattivate;
7) Se risulta che tra gli esperti della Telecom Italia S.p.A. ammessi al Viminale vi fossero persone coinvolte in attività di intelligence illegale nel contesto delle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005, il cosiddetto caso Laziogate?
8) Quali misure ha adottato per mettere in sicurezza i sistemi informatici del Viminale da eventuali attacchi provenienti dal gestore della rete?
9) Se risponde al vero che la polizia postale attivò un servizio 24 ore su 24 per raccogliere le denunce di incursioni, se era un numero verde, se era pubblico e come era stato pubblicizzato, quante denunce ha raccolto e di che tipo; quali sono le due importanti aziende di comunicazione le cui incursioni hanno paralizzato i siti web;
10) Perché il Viminale non si è rivolto al GAT, il nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza che, nel sito ufficiale scrive che “Oltre a tirar fuori dai guai Ministeri, Enti pubblici e importanti imprese … i super-esperti di questo Nucleo Speciale sono stati attori di una delle più mirabolanti investigazioni che ha assicurato alla giustizia gli hacker colpevoli di aver violato il Pentagono, la NASA e diversi governi stranieri.”;
11) chi e con quali strumenti era preposto a controllare che Telecom non abusasse dei compiti istituzionali affidatigli e della disponibilità della rete;
12) se, a seguito delle attività di spionaggio illegale messe in atto dai massimi dirigenti della sicurezza Telecom ha preso provvedimenti, e quali, nei confronti della società; se e quali controlli ha predisposto, se e quali misure ha preso per evitare il ripetersi dei fatti citati.
http://www.radicali.it/download/comunicato_turco.htm
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Re: Elezioni 2006.
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IL VOTO DIVULGATO DAL VIMINALE NELLE REGIONI A SCRUTINIO ELETTRONICO FU IL VOTO ELETTRONICO E NON IL VOTO CARTACEO

Come noto, alle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 in Liguria, Sardegna, Lazio e Puglia fu utilizzato lo "scrutinio elettronico". Oltre alla rilevazione informatizzata dei risultati, si è anche provveduto alla trasmissione informatizzata dei dati stessi, benché ciò non fosse esplicitamente previsto dalla legge.

I dati stampati dal tecnico informatico, eventualmente corretti per farli corrispondere ai risultati dello scrutinio manuale, vennero copiati su una chiavetta USB portatile e attrverso quest'ultima trasferiti su un PC centrale, installato nell'edificio in cui si votava e utilizzato per raccogliere i risultati di tutti i seggi dell' edificio. Dal PC centrale i risultati di tutti i seggi dell'edificio vennero trasmessi per via elettronica alle "Strutture Centrali" del Governo e utilizzati per il calcolo dei risultati generali.

Teoricamente il voto che faceva fede era quello dei verbali cartacei, di fatto i risultati elettorali in Liguria, Lazio, Sardegna e Puglia diffusi dal Viminale erano basati sui dati provenienti dalle chiavette USB. È vero che in queste regioni veniva allegata ai verbali cartacei una stampa dei dati ufficiali di ciascun seggio, ma è anche vero che di tale stampa non era previsto l'uso se non in casi particolari. Inoltre, non era neppure prevista la validazione dei risultati elettronici con quelli tradizionali.

Una Circolare della Prefettura di Roma, n. 15/2006 prot. 13883 del 21 Febbraio 2006, distribuita ai Presidenti di tutti i seggi della Provincia, lo conferma:

Al paragrafo 6 la circolare dice che i dati ufficiali di ciascun seggio vengono trasmessi alla Prefettura in due modi: uno elettronico (che serve per la diffusione dei risultati) e uno cartaceo.
Citazione:

6. FATTO SALVO QUANTO PREVISTO NEL CASO DI IMPOSSIBILITA’ DI REALIZZARE LA RILEVAZIONE INPORMATIZZATA, A CONCLUSIONE DELLE OPERAZIONI DI SPOGLIO DELLE SCHEDE, L’OPERATORE INFORMATICO DI SEZIONE STAMPA IL RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLO SCRUTINIO E LO METTE A DISPOSIZIONE DEL PRESIDENTE DELL’UFFICIO ELETTORALE DI SEZIONE, IL QUALE ATTESTA, AI SENSI DEL QUARTO COMMA, DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE N. 22/2006, LA CONFORMITA’ DEGLI ESITI DELLA RILEVAZIONE INFORMATIZZATA DELLO SCRUTINIO RISPETTO A QUELLI RISULTANTI DALL’ANNOTAZIONE SULLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE. IN TAL CASO IL PRESIDENTE INSERISCE LA STAMPA DEL RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLO SCRUTINIO, CORREDATA DELL’ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’ E DELLA FIRMA DEL PRESIDENTE STESSO, UNITAMENTE AD OGNI EVENTUALE, ULTERIORE DOCUMENTAZIONE CARTACEA PRODOTTA DALL’OPERATORE INFORMATICO, NELL’APPOSITA BUSTA CHE, CHIUSA E SIGILLATA CON IL BOLLO DELL’UFFICIO, DEVE ESSERE INVIATA PER IL TRAMITE DEL COMUNE , A QUESTA PREFETTURA , PER LA CUSTODIA DELLA DOCUMENTAZIONE IVI CONTENUTA. IN CASO DI DISCORDANZA TRA I RISULTATI DELLA RILEVAZIONE IN FORMATIZZATA ED I RISULTATI RIPORTATI SULLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE, IL PRESIDENTE ATTESTA LA NON CONFORMITÀ’ DEI DATI E, SENZA PER QUESTO PROCEDERE AD ULTERIORI VERIFICHE, COMUNICA LE RISULTANZE DELLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE ALL’OPERATORE INFORMATICO, IL QUALE PROCEDE A DIGITARLE SUL PERSONAL COMPUTER IN DOTAZIONE. TERMINATA QUEST’ATTIVITA’ DI IMMISSIONE DATI L’OPERATORE INFORMATICO, DOPO AVER MEMORIZZATO I RISULTATI SULLA CHIAVE USB, PRODUCE UNA NUOVA STAMPA CONTENENTE LE RISULTANZE DELLE TABELLE DI SCRUTINIO CARTACEE, COSI’ COME COMUNICATEGLI DAL PRESIDENTE, E LA METTE A DISPOSIZIONE DEL PRESIDENTE STESSO, IL QUALE A SUA VOLTA CONSENTE, A CURA DELL’ OPERATORE, LA SUCCESSIVA TRASMISSIONE INFORMATICA DELLE PREDETTE RISULTANZE ALLE STRUTTURE CENTRALI PER LA SUCCESSIVA DIFFUSIONE DEI RISULTATI. A QUESTO PUNTO IL PRESIDENTE INSERISCE NELL’APPOSITA BUSTA, DA INVIARE, CHIUSA E SIGILLATA CON IL BOLLO DELL’UFFICIO, A QUESTA PREFETTURA, PER LA CUSTODIA, LA STAMPA DEL RIEPILOGO DEI RISULTATI DELLA RILEVAZIONE INFORMATIZZATA, NON CONFORMI A QUELLI DELLE TABELLE Dl SCRUTINIO CARTACEE, CORREDATA DALLA RELATIVA ATTESTAZIONE NEGATIVA, OLTRE ALLA NUOVA STAMPA CON I RISULTATI DELLE TABELLE CARTACEE TRASMESSE ALLE STRUTTURE CENTRALI, UNITAMENTE AD OGNI ALTRA DOCUMENTAZIONE CARTACEA PRODOTTA DALL’OPERATORE INFORMATICO
http://www.electronic-vote.org/DOCUM/CIRCELET2102200601.pdf


Inoltre, al paragrafo 9 la circolare impone ai Comuni di continuare ad utilizzare le classiche procedure di trasmissione dei risultati verso la Prefettura. La stessa circolare aggiunge però che i dati "tradizionali" (sia quelli cartacei certificati dai Presidente di seggio, sia quelli trasmessi dai Comuni col sistema classico) sono semplicemente presi in custodia dalla Prefettura "per soddisfare eventuali richieste che dovessero pervenire dal Ministero dell' Interno". In sostanza, si prevedeva che i dati tradiozinali NON sarebbero stati utilizzati per verificare i dati ricevuti elettronicamente se non nell'improbabile caso di riconteggio manuale.

Per maggiori approfondimenti, consiglio la lettura di questo sito:
http://www.electronic-vote.org/NEWS/news_scrutinioe_it.php
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E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 8/2/2015 2:30
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