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Indice del forum Luogocomune
   Esperienze & Riflessioni
  loro , noi zombie

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  •  fefochip
      fefochip
loro , noi zombie
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/11/2005
Da roma
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Chi non ha mai sentito parlare di zombie? gli zombie sono diventati un fenomeno di massa, sono diventati famosi e sono ormai il soggetto principale di innumerevoli film e serie tv.
come mai?
Non addentriamoci in quello che voleva dire George Romero con il suo film metafora "Dawn of the Dead" ma proviamo a fare un percorso inverso cercando di capire perche l'idea dello zombie continua a riscuotere tutto questo successo mediatico se non altro nel mondo occidentale.
Una cosa è certa: se un racconto ha successo vuol dire qualcosa, ovvero vuol dire che quel racconto in qualche modo parla dell'uomo all'uomo e probabilmente lo fa al nostro inconscio.
Come tutte le storie di successo questo racconto viene fatto sul piano metaforico, d'altronde cosa mai potrebbe avere di affascinante un esercito di morti che camminano e si cibano di carne umana?
Gli zombie non ragionano, ne puoi uccidere (sconfiggere)facilmente uno ma non tutti, perche sono tantissimi e spesso hanno la meglio per una semplice questione di numeri.
Sono lenti ma inesorabili e spinti a fare una sola cosa comune a tutti gli zombi: nutrirsi di carne umana e non, guarda caso, di quella di altri zombie.
Per ucciderli definitivamente è inutile sparargli o offenderli in qualunque altro modo se non quello di distruggergli il cervello, cosa che come abbiamo detto è relativamente semplice se te ne trovi solo uno davanti.
Esaminiamo adesso l'atmosfera che si crea in film come questi.
Città devastate, nulla funziona , tutto in rovina, cosa ci affascina in tutto questo degrado?
Nei film di zombie c'è sempre un' estrema solitudine, un abbrutimento delle persone allo stato primordiale che da una parte involvono e dall'altra riscoprono l'essenzialità della vita: sopravvivi , cerca da mangiare ,trova un rifugio.

Lo zombie ha cosi tanto successo perche è uno psicodramma della nostra esistenza contemporanea e occidentale. Una parte di noi sa che ci troviamo di fronte a una mandria di gente senza cervello che non ragiona. Facilmente ne mettiamo in minoranza uno ma siamo impotenti di fronte al numero apparentemente inesauribile degli zombie che sembrano avere un unico obbietto: mangiare proprio noi!

La sensazione di solitudine che prova ultimamente l'uomo è ampiamente rappresentata in questi film dove i protagonisti lottano spesso senza particolari e ambiziosi obbiettivi ma solo per sopravvivere e come loro noi cerchiamo di "arrivare a fine mese", strattonati e frastornati dalle continue tragedie quotidiane vere e false che si susseguono senza soluzione di continuità.

Indubbiamente un mondo dove si deve sopravvivere e basta sarà anche più duro e spietato ma quanto pace per il cervello!
Il nostro inconscio sa perfettamente che la propaganda (la pubblicità, i film , le serie tv, i telegiornali, ecc) ha reso tutti degli zombie e l'unico modo per fermarli è quello di distruggergli il cervello ovvero quello di usare la razionalità.

Ed ecco il cerchio che si chiude: in realtà il nostro inconscio sa perfettamente che una parte di noi è stata "zombizzata" e vedere negli altri gli zombie è solo una proiezione.

Che facciamo ? ci spariamo in testa o cominciamo a cercare di ragionare?
_________________
più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 1/3/2015 16:10
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  •  Davide71
      Davide71
Re: loro , noi zombie
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
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Messaggi: 2108
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Ciao fefochip:

un discorso simile si può fare anche per i vampiri. Anch'essi sono diventati molto di moda, ed è pure in atto un tentativo di farli passare per "buoni"...
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 1/3/2015 16:54
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: loro , noi zombie
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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sei quel che sei. siete umani, si certo lo sono anche io e per dimostrarlo umanamente lo confesso: ho paura di scrivere.
ne avevo sentore, ora ne ho timore.
dal senso del sentore ho ricavato la trascendenza, la singolarità, ° la pluralità degli esempi addotti.
dal senso del timore altrettanto: scrivere mi fa paura.

Candide

Ehi

ED.it
° pluralità aggiunta essa è insopportabile mi segue sempre così come a volte fa l'irripetibile ... non intendo Paganini, Monetini forse.

Cappellano matto
Inviato il: 1/3/2015 16:57
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  •  Nichiren
      Nichiren
Re: loro , noi zombie
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 26/3/2014
Da Toscana
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Non male come riflessione .
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La verità è nel silenzio
Inviato il: 1/3/2015 17:41
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: loro , noi zombie
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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sei parte di parte, ne fai parte
come te anche io
Inviato il: 1/3/2015 17:45
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  •  Merio
      Merio
Re: loro , noi zombie
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Lo zombie per me è una bestemmia biologica.

Supponiamo anche solo per un'istante che per qualche causa virale, batterica etc rimanga solo la parte più animale dell'uomo e che questo porti alla vittima ad essere dipendente da carne umana, e/o cervelloooooo (lasciamo perdere il perché).

Non sentono più il dolore, né emozioni, sentimenti etc.

Appena terminata la mutazione iniziano a mordere tutto ciò di umano che hanno attorno.

Ma il fatto di non sentire dolore non rende certo immuni ai danni provocati da un'arma.

Se scarico ad un invasato uscito fuori di senno (zombie) con un fucile a canne mozze caricato a pallettoni, quello potrà pure continuare a venirmi incontro dopo aver assorbito il colpo... ma i polmoni e gli organi interni glieli ho danneggiati.

Se gli ho danneggiato il sistema cardiocircolatorio in modo grave --> ipossia/anossia generalizzata --> morte di tutti i parenchimi (a partire dal tessuto cerebrale) nel giro di pochi minuti.

In realtà uno zombie morirà anche solo per un taglio se coinvolge un'arteria, o vena importante per la circolazione sistemica (o i polmoni).

Anche i traumi del sistema nervoso possono essere definitivi per il povero zombie, basta una botta alla spina dorsale per paralizzarlo.

Senza parlare di tanti altri fattori tipo batteri, parassiti, soffocamento/ostruzione vie digestive per ingestione di ingenti quantità di carni crude etc etc.

Interessante il discorso sul successo degli zombie e sul ruolo del cervello in questo filone cinematografico.

Fa specie che gli USA siano quasi sempre l'epicentro di epidemie zombie quando in media si dovrebbero trovare su 100 persone circa 75 armate almeno con una pistola.
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Inviato il: 1/3/2015 18:49
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  •  fefochip
      fefochip
Re: loro , noi zombie
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/11/2005
Da roma
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merio,
questi aspetti pseudoscientifici non hanno nessun senso in questa fattispecie.

romero stesso non giustifica affatto la comparsa di questi zombie, sono un dato di fatto . la filmografia successiva ha ritenuto necessaria una giustificazione per non continuare a fare film metaforici come invece è stato il suo film ma il concetto era ormai passato.
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più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 1/3/2015 19:14
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  •  Merio
      Merio
Re: loro , noi zombie
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
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Ah, beh allora niente.
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Ezra Pound
Inviato il: 1/3/2015 19:46
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: loro , noi zombie
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 16/10/2007
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:- merio, questi aspetti pseudoscientifici non hanno nessun senso in questa fattispecie.

fortuna che solo gli aspetti pseudoscientifici provenienti "dall'agenda" Merio sono stati colpiti dagli "strali" dell'autore.
giornate belle come questa seducono, innestano conversazioni dovute a passi le cui tracce rimandano sia a 'riflessioni in open air' sia a "riflessioni in closed air".

Margie
Inviato il: 1/3/2015 21:32
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  •  Davide71
      Davide71
Re: loro , noi zombie
#10
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
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Ciao a tutti:

peraltro lo sapete che lo zombie fa parte delle pratiche voodoo? Si dice che se qualcuno offende lo stregone voodoo quello lo fa morire e rinascere come zombie. Egli è privo di volontà e al suo servizio. Se però mangia del sale capisce di essere morto e muore per davvero...
Dicono che ad Haiti (o Santo Domingo?) ne esistano di veri.
Quelli di Romero sono aggressivi, ma in teoria uno zombie dovrebbe essere molto lento, stupido e pigro e per nulla aggressivo. E non è contagioso...

Altre creature molto n voga sono i Lupi Mannari. Anch'essi stanno entrando a far parte dei "buoni"; derivano da pratiche sciamaniche di immedesimazione nel corpo di un animale per possederne la forza e storie di questo genere sono diffuse tra le culture più diverse (Vichinghi e Indiani d'America, ma anche in Africa). Simbolicamente rappresenta il lato animale inespresso che esplode prepotentemente in situazioni particolari...
Vicenda analoga a quel fatto di cronaca di uno che aveva una pantera e la nutriva a pastasciutta. Un giorno andò in vacanza e chiese ad un amico di darle da mangiare. Tornato dalla vacanza trovò i resti dell'amico...
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 4/3/2015 1:36
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Re: loro , noi zombie
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione:
Nella sceneggiatura originale Romero aveva pensato a un finale diverso e molto più tragico, in cui i due sopravvissuti si uccidevano piuttosto che continuare a fuggire: uno si sparava alla testa mentre l'altro si affacciava dall'abitacolo dell'elicottero alzando la testa fino a tranciarsela tra le pale del velivolo....

Uno stralcio delle curiosita' alla pagina wiki sul film di Romero a cui sembri riferirti principalmente per la metafora zombistica... sembra proprio rispondere alla tua chiusa ("Che facciamo ? ci spariamo in testa o cominciamo a cercare di ragionare?") e la supera andando oltre, poi, concretizzando una scelta differente con il film-sceneggiatura.
Sarebbe interessante conoscere i veri motivi di questo cambio di finale...
Magari e' stato indotto, magari e' stato ponderato... forse cercavano l'antiansiogeno del "lieto" fine (anche se mi pare si tratti di un finale aperto, anche alla tragedia imminente riguardo i protagonisti fuggitivi... ).

Detto cio' :
il discorso sulla metafora che fai rimane a meta' tra due itinerari logici, a mio parere, incompatibili tra di loro:
la dimensione artistico-narrativa della letteratura zombie anni di fine millennio ('80 - '90, con il ritorno di fiamma di questi ultimi anni Z-World, etc...) e la situazione sociale al quale si riferisce.
Mi spiego:
Citazione:
La sensazione di solitudine che prova ultimamente l'uomo è ampiamente rappresentata in questi film dove i protagonisti lottano spesso senza particolari e ambiziosi obbiettivi ma solo per sopravvivere e come loro noi cerchiamo di "arrivare a fine mese", strattonati e frastornati dalle continue tragedie quotidiane vere e false che si susseguono senza soluzione di continuità.

Questa "sensazione" che imputi agli zombificati in realta' e' una condizione intima e non culmina con l'"essere mangiato", ma e' piu' la conseguenza di zombizzazione a cui si e' soggetti.
La depressione espressa nelle ambientazioni apocalittiche definisce la condizione dell'essere diventato zombie... o di essere sulla buona strada se non ci si risveglia. Non mi sembra imputabile agli zombie ed ai loro morsi infetti, ma alla resa nel lasciarsi mordere.
Non e', a mio avviso, una questione di arrendersi alla quantita', ma di arrendersi (ecco che la goffagine prene senso in questa direzione: "ti fotto come voglio, caro zombie, e mi puoi trasformare in te solo se smetto di fuggire", non so se mi spiego...)

Le routine di "sopravvivenza" al quale siamo esposti tutti, quella che vedi riproposta "senza soluzione di continuita'" non e' la maniera di rifuggire alla morte cerebrale, ma e', essa stessa la morte cerebrale. La routine e' l'infezione che porta a quella morte cerebrale!
In questo vedo, incompatibilita' metaforica.
La routine che peraltro viene teorizzata generalmente come "ultimi barlumi di anima", opposto di quello che secondo me rappresentano nella metafora dal mio punto di vista... echi di una "vita" precedente, che in realta' non sono altro che l'agente patogeno della propria dipartita cerebrale.
Gli zombie non ritornano nei posti usuali nel tentativo di riprendersi (o solo ricordarsi de) la propria vita, ma ritornano coerentemente nei posti che li hanno trasformati in zombie.

Non si lotta contro gli zombi, nella metafora che percepisco io, ma contro il fatto di diventare zombie.
Lo zombie non sta cercando di fottere te, mangiandoti, ma fa quello che fa uno zombie. Non colgo nessuna volonta' di fare di te uno zombie, ma solo di essere egli stesso cio' che e' diventato.
Quindi, metaforicamente, lo zombie non e' colui che zombifica anche te, ma e' colui che ha smesso di lottare contro la propria morte cerebrale. Persa la battaglia cotro se stesso, fa solo quello che e' diventato... routine cerebrale.

******
Interessanti, comunque, le implicazioni psicologiche che metti sul piatto, dato che si possono riferire anche ad altri contesti.
Proiettare sugli altri la "morte cerebrale" e un po' come fuggire dalla propria condizione ... magari di cerebralita' moribonda...
Mi sarei aspettato piu' consapevolezza di queste implicazioni anche in altri dibattiti... tipo quell'articolo sui "i nuovi stronzi", in cui la massa ha decretato di non far parte di quella "categoria" a priori, forse usando lo stesso meccanismo di difesa.
Accennavo, anche nel forum sul "perche' non si reagisca davanti alle ingiustizie" che c'era una sorta di rifiuto al considerarsi parte di quella massa manipolata... anche li', pochi feedback positivi riguardo quella opinione.


(p.s.: non mi piaciono i film di zombies e ne ragiono a caldo con Voi, per la prima volta.. ... )

mc
Inviato il: 4/3/2015 12:27
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  •  DaemonZC
      DaemonZC
Re: loro , noi zombie
#12
Mi sento vacillare
Iscritto il: 12/5/2012
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Citazione:
Gli zombie non ragionano, ne puoi uccidere (sconfiggere)facilmente uno ma non tutti, perche sono tantissimi e spesso hanno la meglio per una semplice questione di numeri. Sono lenti ma inesorabili e spinti a fare una sola cosa comune a tutti gli zombi: nutrirsi di carne umana e non, guarda caso, di quella di altri zombie. Per ucciderli definitivamente è inutile sparargli o offenderli in qualunque altro modo se non quello di distruggergli il cervello, cosa che come abbiamo detto è relativamente semplice se te ne trovi solo uno davanti. Esaminiamo adesso l'atmosfera che si crea in film come questi. Città devastate, nulla funziona , tutto in rovina, cosa ci affascina in tutto questo degrado? Nei film di zombie c'è sempre un' estrema solitudine, un abbrutimento delle persone allo stato primordiale che da una parte involvono e dall'altra riscoprono l'essenzialità della vita: sopravvivi , cerca da mangiare ,trova un rifugio.


Eccellente analisi, quando ho cominciato a leggere mi ci sono immedesimato molto.

Lo "zombismo" può essere considerata anche un attrazione macabra verso quello che si percepisce come un probabile destino dell'umanità. Siamo tutti morti che camminiamo, anche a causa della mancanza di autodeterminazione dei popoli, l'inconscio lo percepisce e apprezza quindi il filone cinematografico. E' anche possibile, come dice @MC che siamo noi i morti cerebrali. I moribondi. E stiamo tentando di fuggire dalla nostra stessa condizione. Ma a questo punto come facciamo a sapere dove andare, cosa fare, come comportarsi, cosa pensare di se e degli altri se non siamo sicuri nemmeno noi di essere SANI e NON INFETTI...

Forse, in risposta alla domanda di Fefochip, la soluzione ce la da un altro film che ha fatto la storia della fantascienza. Matrix. Neo alla fine del film (ultimo della trilogia), dopo essere scappato per tutto il primo film, ed aver combattuto (per tutti gli altri e 2) smette di combattere e sfuggire a Smith. Lal battaglia era persa ormai, il destino inevitabile, così attraverso un saldo atto di fede si fa infettare da Smith che lo trasforma in un altro Smith. Tutto il pianeta a quel punto era infettato. E' qui però che qualcosa succede. Smith viene distrutto.

Forse la battaglia è destinata a perdersi, prima o poi, ma il risultato non è deciso.
Inviato il: 4/3/2015 16:34
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: loro , noi zombie
#13
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/8/2009
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Ci sono pure gli `zombi filosofici` (http://en.wikipedia.org/wiki/Philosophical_zombie), forniscono argomentazioni contro il materialismo: http://edwardfeser.blogspot.it/2013/12/zombies-shoppers-guide.html
Inviato il: 4/3/2015 17:00
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  •  Red_Max
      Red_Max
Re: loro , noi zombie
#14
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/7/2012
Da in volo
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Secondo me gli zombi attuali fanno parte del genere catastrofico, nel senso che si ipotizza un epidemia globale, ed il bello è proprio questo...
Il pericolo di epidemie è molto più reale ad esempio della caduta di un asteroide o dell'arrivo degli alieni...
Mi è piaciuto il film WWZ c'è un po' di geopolitica... ma anche l'alba dei morti dementi non era male...
Delude un po' walking dead però sono solo a metà...
effettivamente spesso i protagonisti non si pongono il problema di sconfiggere gli zombie ma si mettono in viaggio sperando di trovare un posto dove non ci siano... che dire... qualche perplessità...
Per me il problema zombi va affrontato, bisognerebbe applicare il "divide et impera" per eliminarli un po' alla volta...
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L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
Inviato il: 4/3/2015 22:00
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  •  Nichiren
      Nichiren
Re: loro , noi zombie
#15
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 26/3/2014
Da Toscana
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Anche a me è garbato WWZ.
Non amando il genere mi ha piacevolmente sorpreso come film.

Comunque,i film sugli zombie, esprimono un forte senso di "sopravvivenza".
Non possediamo nulla di più importante della vita e ci attacchiamo ad essa con tutte le forze che abbiamo.
Per questo,credo,che i film sugli zombie riscuotano un notevole successo.
La continua fuga,cercando di sopravvivere a ogni avversità possibile inimmaginabile del protagonista creano ansia e continui sbalzi di umore.
In un certo senso ci si impersona col protagonista,sperando che alla fine riesca a cavarsela e per l'appunto vivere.
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La verità è nel silenzio
Inviato il: 4/3/2015 23:11
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  •  zeppelin
      zeppelin
Re: loro , noi zombie
#16
Mi sento vacillare
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Da L'Ape Raria
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ma uno zombie, guardando il cielo stellato, si chiederà:

"chissà se c'è morte su altri pianeti?"
_________________
Con alleati come Obama, non hai bisogno di nemici.
Inviato il: 8/3/2015 0:40
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  •  Calvero
      Calvero
Re: loro , noi zombie
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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______________
________

Discorso interessante.

Se può tornare utile, vi porto qui un brevissimo Excursus che avevo fatto sugli Zombie.

_______________________________________________

Breve excursus "storico" sugli zombie

Insomma da dova arrivano questi maledetti UUAHHARGG!! "Non Morti"?? .. non crediate, che la cosa è interessante, azzarola; antropologicamente e metafisicamente ci sarebbe di che parlare e alla grande.

Però sintetizzo. Quindi non mi prendo l'onere di tanta sapienza, ma vi racconto come stanno un po le cose viste con gli occhi (ma anche dalla prospettiva sarebbe meglio dire) di un cinefilo di serie "B" come me.

---==)*(==---

C'ERA UNA VOLTA NEL MAR DEI CARAIBI

Tutto partì da quei posti paradisiaci che se adesso ci vuoi andare altro che Zombie, che se non hai la carta di credito bella carica, col cazzo che puoi arrivarci e godertela come si dovrebbe.

Lì, in quei posti galleggianti sull'oceano delle meraviglie, gli indigeni, neanche a dirlo, vennero schiavizzati. Un bel periodo quello, se non sterminavamo allora schiavizzavamo, se non bruciamo le biblioteche allora indottriniamo ...

... intanto, sotto la pelle di quei popoli una "religione" sincreticamente attiva, faceva da collante a già degradate situazioni esistenziali, ebbene sì: il cosiddetto VUDÙ.

La leggenda degli ZOMBIE parte appunto da luoghi esotici, in attinenza con la realtà di quei luoghi. Si racconta che grazie a delle neurotossine prese dal mondo animale e dai pesci si può indurre un individuo in stato di morte apparente, così da seppellirlo subito dopo come un "non morto" per poi riesumarlo somministrandogli un antidoto a malapena efficace e, domandina, a cosa porterebbe questo procedimento? BEH .. farebbe sì che la volontà dell'individuo sarebbe annullata e quindi da poterlo ri-utilizzare comodamente come uno "schiavo", diverrebbe una sorta di automa ....

In questo senso abbiamo la prima "veridica" trattazione sull'argomento al Cinema e siamo nel 1932 con WHITE ZOMBIE (in italiano "L'isola degli zombies")

.. poi, sempre in zona HAITI, l'altra leggenda su "usanze e costumi" del luogo, ci parla degli stregoni e della loro capacità di catturare l'anima degli individui o farla fuggire da essi, quindi seppellirli e poi riesumarli così da ottener (a ridaje) gli ormai famosi "non morti"; renderli quindi schiavi per farli lavorare nelle piantagioni o chissà per cos'altro ancora; assoggettati comunque al volere di uno stregone.

Da qui hanno tratto ispirazione e si sono evolute le dinamiche dell'orrore nei film di genere: - vederli uscire da sotto terra da soli, però in realtà gli zombie originali non c'entrano col concetto preciso di ---> resuscitare. Affatto. Perché mai sono realmente morti.

La storia continua e la cosa si è evoluta nell'era moderna, man mano. Quindi sono diventati antropofaghi, assalitori di supermercati per mettere in allegoria la nostra patetica società consumistica eccetera eccetera ....escono da soli da sotto terra, mordono e infettano l'uomo, ma a questo punto, oggettivamente, non si potrebbe più parlare di zombie, poiché il concetto da cui si trae spunto è abbastanza stravolto per poi arrivare a correre veloci come Mennea per acchiappare (termine estrapolato appunto dall'etimo di chiappa) il culetto di Brad Pitt.

Interessante anche sapere che Romero nel 1969 ...

... si ispirò a quel libro che solo dopo diverse decadi venne trasposto cinematograficamente, cioè: Io sono Leggenda. Con Will Smith...

MA George Romero nel "69 ne trasse giusto ispirazione, non di più, stravolgendo in maniera totale i concetti del Libro; libro di fantascienza del 1954 molto interessante e ovviamente rovinato dal film del 2007 (di cui sopra il manifesto). In un certo senso, quello che viene raccontato in - Io sono leggenda - (il Film) sono vicende che hanno la paternità su quelle raccontate da Romero, nonostante sia stato prodotto cronologicamente DOPO.

Una parentesi. Se il film "Io sono Leggenda" fosse stato sceneggiato secondo il racconto originale, sarebbe stato un film eccezionale, cattivo e di prim'ordine con tematiche innovative. Ma si sà ... il politically correct la mette in culo al 90% del Cinema.

In soldoni, proviamo a ricapitolare:

- gli Zombie cinematografici e videoludici che vanno per la maggiore e che appartengono all'immaginario collettivo, cioè quelli che si mangiano le persone, che escono da sotto terra, che sono creati da mutazioni genetiche... c'entrano 'na beata minkia col concetto di Zombie originale.

- gli zombie di War Z diciamo che "stanno in mezzo" ..perché sì, si parte dal concetto di individui vivi, ma non c'entrano con tutto il resto.

Quelli di "Io sono Leggenda" sono sulla stessa linea e infatti non c'azzeccano tanto bene neppure loro, senza contare che nel racconto originale si sarebbe trattato di una razza di "Vampiri" che stava instaurando una nuova società sul pianeta molti di loro ragionavano bene .. ed erano pragmaticamente interessati a far evolvere in "grazia di Dio" la loro specie...


..ed ecco IL perché del titolo originale di "Io sono Leggenda"; perché il racconto classico del VAMPIRO (il Nosferatu) era stato rovesciato nelle dinamiche e nelle logiche dell'orrore .. e come? ... BEH .. in un mondo abitato solo da vampiri e la razza umana estinta, ecco che l'ultimo uomo rimasto diventa una "Leggenda" ;) così come l'ultimo vampiro lo è nel mondo popolato di uomini come noi.

In poche parole il protagonista del racconto originale era una Leggenda per i Vampiri.

In conclusione, se si volesse tornare un po alle origini bisogna prendere un film del 1988 ...

.... "IL SERPENTE E L'ARCOBALENO" di Wes Craven.

Se poi proprio proprio si volesse assistere a uno dei migliori film di Alan Parker con l'interpretazione STRATOSFERICA di un Mickey Rourke mai più rivisto così in forma, Lisa Bonet (qui più bbbboona che mai) e Robert De Niro (il film vale soltanto in LINGUA ORIGINALE, punto) allora guardatevi .... ANGEL HEART (1987) ...

... il titolo italiano non lo scrivo per rispetto all'intelligenza degli Zombie. Il Film, VA DETTO, non parla di Zombie ma è un interessante spunto sui piani metafisici della nostra esistenza, sulle religioni, sulla spiritualità, sulla magia nera eccetera ecceetra ... comunque, un Thriller, un Dramma, un Horror, un Giallo, insomma ...

.. un cazzo di capolavoro.


_____________________________________


DETTO CIÒ

Di là delle metafore che sono state utilizzate nei racconti filmici, credo che lo Zombie irretisca il pubblico, poiché semplicemente il mistero tra la morte e la Vita, è il mistero dei misteri. In un certo senso: tutto qui

Il fatto che dopo la Vita si possa gettare un fantomatico "PONTE", ecco che questo da motivo di vivificare le nostre paure, quindi, attraverso il cinema o i racconti letterari, si ha la possibilità di sospendere la credulità in mondo che [i più] affascina ...

... così come tutti i misteri affascinano; è ancestrale. Poiché il mistero è legato in sostanza, alla scoperta, e la scoperta: al progredire e al crescere. La paura, di contro-riflesso, si rifà alla preservazione, quindi all'ortodossia e al conservatorismo.

Gli Zombie si mettono perfettamente a cavallo nella psicologia della preservazione della specie, alimentando nello stesso tempo a livello inconscio, in maniera solo in apparenza paradossalmente contraddittoria,...

... terrore e speranza
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 8/3/2015 10:34
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  •  Red_Max
      Red_Max
Re: loro , noi zombie
#18
Mi sento vacillare
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Da in volo
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La cosa particolare di WWZ è che parte dal presupposto che l'esercito poi riesca a vincere facilmente la guerra, una volta capito come affrontare il problema.
Negli altri casi l'esercito è già sconfitto e non te lo fanno nemmeno vedere... così risparmiano pure...
Che poi dicono che ci sia davvero un piano di emergenza in caso di invasione da zombie... allora è tutto vero?
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L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
Inviato il: 8/3/2015 13:09
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