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  l' angolo delle seghe mentali

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  •  gronda85
      gronda85
Re: l' angolo delle seghe mentali
#91
Dubito ormai di tutto
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non puoi vincere
non puoi pareggiare
non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 26/3/2015 22:30
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  •  gronda85
      gronda85
Re: l' angolo delle seghe mentali
#92
Dubito ormai di tutto
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non puoi vincere
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non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 26/3/2015 22:47
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  •  Calvero
      Calvero
Re: l' angolo delle seghe mentali
#93
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:


E adesso m'hai fatto venire voglia di leggerlo.



Impossibile. Non si possono leggere certe cose degli amici ... nella prossima vita

Citazione:

Ma non è un porno vero ?



.. ah ma guarda che non lo sto dicendo per stuzzicare nessuno sono integerrimo. Lo faccio solo per provocare, perché comunque, la cosa paradossale, è che LC mi è servito da palestra

... non credo che qualcuno lo troverà, l'unica cosa, se ci si mette la sfiga, è che se capitasse tra le mani di qualcuno che Legge attentamente LC - allora potrei venire riconosciuto, tu potresti riconoscermi

Tornando alla domanda, sai che non riesco a trovargli una dimensione? ... se andassi sul generico allora, per capirsi, che ho sfogliato delle pagine, 50 sfumature di grigio a confronto è una favolta erotica di Walt Disney

... il tema è il Sesso, cruciale, volgare, sognante, crudo, romantico. Psicologico, contorto, prigioniero, vivido e ... per quel che sono le mie idee, metafisico, quindi prendi i termini con le pinze. Senza sé e senza ma. Lo vieterò ai minori.

________________

@ GRONDA

Un'immagine vale più di mille parole
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 26/3/2015 22:57
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  •  FrancescaR
      FrancescaR
Re: l' angolo delle seghe mentali
#94
Mi sento vacillare
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Ciao Calvero, felicitazioni per il nuovo nato
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Vai più veloce, Janine, ad aprire la porta - e nascondi i patín -
La nostalgia del Mocambo.
Inviato il: 27/3/2015 0:17
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: l' angolo delle seghe mentali
#95
Sono certo di non sapere
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toussaint, a naturei karta.
Con ohmygod ho rinunciato da tempo a ogni velleità interpretativa.

ipocrita, sai di esserlo, se non lo sai te lo rinfresco, l'ho messo al fresco.
che cazzo cianci, che cavolo vuoi.

sansone, sitz, lo trasformerò secondo Omero, lo farò sposare con giuditta.
grazie Orazio, matura naturai carta, a dream in a dream, algoritmo, rete.

mbop
Inviato il: 27/3/2015 10:08
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: l' angolo delle seghe mentali
#96
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Calvero ha scritto:
...
Credo che verrebbe censurato anche da una catena di sexy-shop, vedi te ... qui i piccoli editori (che ero andato con le bozze) si sono rifiutati.
...

Rivoluzione nel mondo dell'editoria: una macchina permette di stampare un libro (vero) in soli 5 minuti,...
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 27/3/2015 12:35
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  •  polaris
      polaris
Re: l' angolo delle seghe mentali
#97
Dubito ormai di tutto
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Citazione:Che bella notizia! Fanculo a quelle ciofeche di ebook. Un VERO libro non si scarica mai.
_________________
Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 27/3/2015 12:43
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  •  Calvero
      Calvero
Re: l' angolo delle seghe mentali
#98
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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________________
___________

Ho terminato la promozione di Internet, quindi viaggio alla stessa velocità del cervello di un cicappino, qualcuno può dirmi cosa dice il LINK? .. ché non mi riesce di aprire la pagina, dev'essere troppo 'pesante'.

Citazione:
Che bella notizia! Fanculo a quelle ciofeche di ebook. Un VERO libro non si scarica mai.


Tranquillo Polaris, siamo in frequenza, non mi passa neanche nell'anticamera del cervello di farlo in formato elettronico. Cartaceo. Scritto col sangue


Citazione:
Ciao Calvero, felicitazioni per il nuovo nato


Ciao Francesca, per Te che hai resistito con stoicismo e intelligenza alle mie invettive contro le donne, ti spedirò una copia autografata ...

... dopo potrai venire a bruciarmi
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/3/2015 13:08
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  •  ohmygod
      ohmygod
Re: l' angolo delle seghe mentali
#99
Sono certo di non sapere
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cos'ì per il volere del fato quell'angolo divenne, per il tempo stabilito dal fato vobis,
l'angolo della "letteratura".
moti del "pianeta" LC.

mbop
Inviato il: 27/3/2015 13:53
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  •  FrancescaR
      FrancescaR
Re: l' angolo delle seghe mentali
#100
Mi sento vacillare
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megachip.globalist.it

Espresso Book Machine: la riscossa del libro di carta

<><><><><><><><><><><><><><><><><>
Rivoluzione nel mondo dell'editoria: una macchina permette di
stampare un libro (vero) in soli 5 minuti, attingendo da database
di centinaia di migliaia di titoli. [Marco Dotti]
<><><><><><><><><><><><><><><><><>

Presentata alla Fiera del Libro di Parigi, una macchina permette di
stampare un libro (vero) in soli 5 minuti, attingendo da database
di centinaia di migliaia di titoli. Forse si prepara una piccola rivoluzione
nel mondo dell'editoria, fuori dalla retorica del "tutto in rete", della
novità a tutti i costi e dentro dinamiche di ecocompatibilità e messa a
valore del patrimonio editoriale passato, presente e futuro.


Doveva sparire, deve sempre sparire. La morte della carta è stata ed
è sentenziata in vario modo e in varie forme, ma la carta resiste, anzi:
si prende le sue rivincite.

Accade così che al Salone del Libro di Parigi (Paris Book Fair), conclusosi
lunedì scorso, le Presses Universitaires de France (PUF) abbiano presentato
quello che è già più che un prototipo: una macchina trasparente in grado
di stampare un libro mediamente in soli cinque minuti.

"Siamo davanti a una grande opportunità, aperta a tutti", dichiara
Frédéric Mériot, direttore generale di PUF.

L'Espresso Book Machine - questo il nome tecnico del dispositivo di
print-on-demand - non è una novità assoluta. Molte librerie nel mondo
già la usano: dall'Egitto al Giappone, dall'Australia all'Irlanda del Nord
agli Stati Uniti.

Non solo librerie, anche le biblioteche: il primo modello fu infatti installato
per un mese, con scopi dimostrativi, presso la New York Public Library,
sezione di Scienze. Per un mese, gli utenti potevano stampare copie
di libri di pubblico dominio, attingendo da un database di titoli organizzati
e predisposti dall'organizzazione no-profit Open Content Alliance.

Molte università, biblioteche e librerie americane hanno in seguito
installato la book-Machine, che permette da un lato di ottimizzare i
costi del magazzino, dall'altro di avere a disposizione centinaia di migliaia
di titoli di pubblico dominio e non (quindi, destinati alla vendita). In
pratica, una vera biblioteca di Babele a portata di click.

L'esemplare presentato a Parigi da PUF è stato creato dalla Xerox circa
dieci anni fa. Un altro modello, più piccolo e dunque più gestibile in
termini di spazio, presentato dall'editore La Martinière, è stato messo
a punto dalla giapponese Ricoh.

Entrambi i modelli, che operano con software francesi, a detta degli
editori "si apprestano a rivoluzionare il mercato del libro", non solo
tagliando i costi di magazzino, ma recidendo di netto il legame - spesso
perverso - con i distributori/promotori, che mediamente si prendono
tra il 60 e il 75% del prezzo di copertina.

In libreria saranno sempre disponibili una o più copie di consultazione,
ma la gestione avverrà in maniera radicalmente diversa. Anche la
filiera costruita attorno alla carta - oggi il vero punto critico- ne potrebbe
risultare stravolta, in meglio si spera.

Il costo per il libraio è ancora alto: circa 80mila euro, ma i produttori
hanno già predisposto un contratto di locazione che si aggira sui 250 euro
al mese, a fronte di un guadagno netto garantito per il libraio del 33%
sul prezzo di copertina. Ovviamente, eliminando alla radice il problema
dei resi e del magazzino.

Il catalogo di un grosso editore conta migliaia di titoli, quello di un piccolo-
medio qualche centinaia, spesso esauriti, difficili da reperire e fuori catalogo.
Sono, di conseguenza, "titoli morti", che non fruttano e non circolano.
L'esistenza del fenomeno delle "rese" e dei "fondi di magazzino" è tutto qui:
nella difficoltà di localizzare, intercettare, raggiungere e soddisfare i lettori.

Le rese sono "libri che non incontrano il loro lettore". Un lettore che, agli
ipermercati (specialmente quelli italiani), del tutto e del nulla preferisce
l'acquisto online. Oggi, infatti, anche con tutta la buona volontà possibile,
anche per un libraio indipendente é impresa ardua ottenere in tempi
ragionevoli titoli pubblicati anche solo 8-9 mesi fa.

La book-machine permetterebbe di innestare un processo di ricreazione e
rigenerazione di valore, a un costo praticamente vicino allo zero, permettendo
al tempo stesso di fidelizzare gli utenti più esigenti che, oggi, navigano tra
download illegali o semilegali e librerie antiquarie.

Con un piccolo, non insignificante particolare: se la book-machine prendesse
piede, assisteremmo a una vera riscossa della carta sul digitale puro. Una
riscossa - alleata con le nuove tecnologie - che avrebbe anche il crisma
della ecocompatibilità.

(25 marzo 2015)
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La nostalgia del Mocambo.
Inviato il: 27/3/2015 15:19
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  •  ohmygod
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#101
Sono certo di non sapere
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huffingtonpost.it
La lettura profonda - in contrasto con la lettura spesso superficiale che facciamo sul Web - è una pratica in via di estinzione. La sua scomparsa potrebbe mettere in pericolo lo sviluppo intellettuale ed emotivo delle generazioni a venire, così come il perpetuarsi di una parte fondamentale della nostra cultura: i romanzi, le poesie e altri tipi di letteratura possono essere apprezzati solo dai lettori il cui cervello, letteralmente, è stato formato a comprendere.

Una recente ricerca ha dimostrato che la lettura profonda - lenta, coinvolgente, ricca di dettagli sensoriali e complessità emotiva e morale - è una caratteristica esperienza, di natura diversa dalla semplice decodifica di parole. L'immersione nella lettura stimola aree del cervello che gestiscono il linguaggio, l'allusione e la metafora: con la creazione di una rappresentazione mentale che attinge le stesse regioni del cervello che risulta attiva come se la scena si svolgesse nella vita reale. Le situazioni emotive e i dilemmi morali che sono il materiale della letteratura sono dunque un vigoroso esercizio per il cervello, spingendoci dentro le teste dei personaggi di fantasia e anche, studi suggeriscono, aumentando la nostra capacità di empatia nella vita reale.
Inviato il: 27/3/2015 16:04
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  •  Calvero
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#102
Sono certo di non sapere
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______________
________

Grazie Francesca, gentile

___________


Bella lì OMG

_______________

... e adesso ho una sega mentale (al prossimo intervento). Un attimo che la butto giù.

PS


Scusa, prima ti ho chiamato Roberta dev'essere per la tua "R" finale al nome, sto rincoglionito, l'ho detto io
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/3/2015 20:31
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  •  Calvero
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#103
Sono certo di non sapere
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______

ASTENERSI PROGRAMMATI PERFETTAMENTE FUNZIONANTI

Classificato, origine, criptata, fascicolo - E.R.

'SEGA MENTALE'
(termine del volgo - inconscio, paradigma skorpio 13)

PROIEZIONE INTERIORE IN EQUAZIONE QUANTICA ANIMICA
(Termine ufficiale: - anno indefinibile per il popolo inserito nel progetto 2015)

STATO D'ALLARME E PROGETTO DI RIALLINEAMENTO
(Termine ufficioso - addetti ufficio nominato Gillian fase A-BR-LZI -)

- protocollo Misti mi morr 'Z 283'

(Anno corrente riconosciuto tale: - 2015, mese di marzo, giorno 27)


BETA in riallineamento ALFA

_____________


Oggi "siamo" al 27 Marzo 2015

Immaginiamo il progresso tecnologico tra 100 anni.

Ora immaginiamo che la Terra sarà relativamente eterna.


La popolazione umana riuscirà a sopravvivere ancora molti millenni e la civiltà intesa come tale, anche. Nessun RESET - nessuna guerra nucleare, il mondo continua ... come - da qui - lo conosciamo.

Ora immaginiamo che sono passati mille (1000) anni.

Quale progresso avremo raggiunto per quell'epoca? Videogiochi, transumanesimo, divertimenti, realtà virtuali, realtà aumentate, computer quantici, connessioni, interattività virtuale/reale - aggiungete voi il resto


La popolazione umana riuscirà a sopravvivere ancora molti millenni e la civiltà intesa come tale, anche. Nessun RESET - nessuna guerra nucleare, il mondo continua ... come - da qui - lo conosciamo.


Ora immaginiamo che sono passati centomila anni (100000).

Quale sarà il progresso raggiunto? Filosofia, intrattenimento, realtà interattive e assistenza computer e robot-sinto-replicanti. Noia, espolarazione, godimenti, sesso, città, interazioni, medicina, eccetera ...

La popolazione umana riuscirà a sopravvivere ancora molti millenni e la civiltà intesa come tale, anche. Nessun RESET - nessuna guerra nucleare, il mondo continua ... come - da qui - lo conosciamo.

Ora immaginiamo che sono passati un milione (1000000).

Mettete voi le domande ... e il "tempo" passa


La popolazione umana riuscirà a sopravvivere ancora molti millenni e la civiltà intesa come tale, anche. Nessun RESET - nessuna guerra nucleare, il mondo continua ... come - da qui - lo conosciamo.


Ora immaginiamo - che sono dieci miliardi (10.000.000.000) non di anni, non di SECOLI ma ----> di MILLENNI ... ebbene sì, DIECI MILIARDI DI MILLENNI.

Dove saremo arrivati con la tecnologia, il progresso, cosa sarà l'uomo, cosa saranno i computer? (che non sappiamo neanche cosa potranno mai essere) .. e la loro interazione con l'uomo...


Intanto il tempo passa ...

LE REALTA' VIRTUALI SARANNO TALMENTE REALI, che per capire cosa possono essere, adesso tu, che mi stai leggendo, Sì TU, che stai leggendo il post di Calvero, guarderai le tue mani, poi il tuo monitor e comincerai a chiederti se sei TU il risultato ....

... e ogni volta che starai per comprenderlo, dovrai impazzire o morire, altrimenti il programma dovrà subire un collasso. Per questo, come dice la Bibbia, non si può vedere "DIO" e vivere

Le altre SEGHE MENTALI qui raccontate, sono i re-indirizzamenti del programma MADRE

BENVENUTI amici di Calvero nel programma


PROIEZIONE INTERIORE IN EQUAZIONE QUANTICA ANIMICA
(Termine ufficiale: - anno indefinibile per il popolo inserito nel progetto 2015)

STATO D'ALLARME E PROGETTO DI RIALLINEAMENTO
(Termine ufficioso - addetti ufficio nominato Gillian fase A-BR-LZI -) -

protocollo misti mi morr 'Z 283'



Addio amici
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/3/2015 21:02
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  •  FrancescaR
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#104
Mi sento vacillare
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Nulla di grave... L'avevo intesa come battuta

Grazie a te.
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La nostalgia del Mocambo.
Inviato il: 27/3/2015 21:02
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  •  invisibile
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#105
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Citazione:

Calvero ha scritto:
____________
______

Addio amici

E' una sega o un vero addio?

Mica te ne andrai senza prima offrire una cena luculliana a tutti eh?

Ti abbiamo sopportato per anni e mica te la cavi così
_________________
L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 27/3/2015 22:59
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  •  FrancescaR
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#106
Mi sento vacillare
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Da Colonia usa
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"Addio amici"?
Agli amici non si dovrebbe dare l'addio, Calvero.
Mi sembra un tantinello incoerente.

Prima Incredulo, ora Tu... Il prossimo chi sarà?

Dovreste rientrare, piuttosto, e azzerare i dati (che non significa
dimenticare...).
Ed eventualmente, in prossimità della buca, prendere la rincorsa
e saltare in lungo. Altro che addio.

Sono molto contrariata per la vostra decisione.

Ciao
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La nostalgia del Mocambo.
Inviato il: 28/3/2015 10:22
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  •  polaris
      polaris
Re: l' angolo delle seghe mentali
#107
Dubito ormai di tutto
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Ma quale addio! Se vedemu sul Portico.

Un paio di richieste:

1) Cerca di scrivere di più sul Portico.

2) Cerca di spronare Pike, music-band & co. a scrivere più articoli, basta pause di riflessione.

Arrivederci.
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Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
Inviato il: 28/3/2015 11:00
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  •  warlord
      warlord
Re: l' angolo delle seghe mentali
#108
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 17/1/2015
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@calvero
Molto matrix, sintetizzando viviamo in un "the sims" avanzato.
E non sei l'unico, anche scienziati hanno tratto medesime conclusioni.
_________________
La libertà è un’illusione. Essere dominati da me non è così male per la razza umana quanto essere dominati da altri della vostra specie.
Inviato il: 28/3/2015 11:34
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: l' angolo delle seghe mentali
#109
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Dove saremo arrivati con la tecnologia, il progresso, cosa sarà l'uomo, cosa saranno i computer? (che non sappiamo neanche cosa potranno mai essere) .. e la loro interazione con l'uomo...

The Zero Theorem
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La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 28/3/2015 12:40
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  •  Nomit
      Nomit
Re: l' angolo delle seghe mentali
#110
Dubito ormai di tutto
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Quando ci fu la manifestazione "per la libertà di espressione" dell'11 gennaio, dopo l'attentato a Charlie Hebdo, qualcuno scrisse che non era casuale che il giorno fosse l'11.

Probabilmente è un caso, ma oggi, 29 marzo è stata fatta una grande manifestazione a Tunisi e il TG1 ha specificato che avviene 11 giorni dopo l'attentato del 18 marzo.

(la coppia 9 e 2 sarebbe secondo alcuni uno dei codici dei... mmmh, ma alla fine chi sono questi? chiamiamoli "dietroquintiani")
Inviato il: 29/3/2015 20:17
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  •  Giano
      Giano
Re: l' angolo delle seghe mentali
#111
Dubito ormai di tutto
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Riesumo il thread, mi sembra il posto giusto per questa sega mentale:

Lucy "in the sky" e i babbuini Gelada: se ti arrendi vincono i tuoi nipoti.
(O "Fuga per la vittoria", o "Gli ultimi saranno i primati")

Tutti conosciamo Lucy, ovvero i resti fossili dell' australopiteco Afarensis che per tanto tempo è stato considerato il "progenitore" dell' umanità. Lucy, chiamata così in onore della Lucy in the sky dei Beatles che risuonava al campo nel momento in cui veniva festeggiata la scoperta, era una femmina alta poco più di un metro i cui resti ossei furono ritrovati nel 1974 da Donald Joahnson in un altopiano etiope di una zona chiamata Afar. Capace di muoversi su due gambe, o zampe, e dotata di canini più simili all' homo che alle scimmie, le sue ossa furono datate a 3,2 milioni di anni fa.

Notizia tutto sommato recente è la scoperta di un altro tipo di ominide grazie al ritrovamento di alcune parti di scheletro nella stessa zona dove fu ritrovata Lucy: chiamato Australopithecus Deyiremeda, attraverso la datazione dei resti viene considerato come contemporaneo a Lucy e in possesso di caratteristiche simili. Pare comunque che fossero addirittura più di due le specie di ominide che convissero tutte assieme appassionatamente in Etiopia approssimativamente tre milioni di anni fa.
Da una di questi tipi di scimmie/ominide, o dal loro incrocio, ebbe origine, probabilmente e faticosamente, l' homo sapiens, noi.
A questo punto, visto che tali ominidi furono all' origine di quella splendida, intelligente e versatile creatura che risponde al nome di Sapiens, si potrebbe pensare che all' epoca Lucy e la sua cricca fossero i prìncipi degli altipiani etiopi, e che grazie alla propria intelligenza vivessero e prosperassero "agiatamente". Ma forse non è andata così, e la loro scomparsa dovrebbe essere un buon indizio a supporto di questa ipotesi.

Questa primavera alcuni studiosi che stavano analizzando le ossa di Lucy per effettuare una replica da esporre in un museo, si sono accorti che una delle 88 ossa, una vertebra, che formano lo scheletro parziale dell' ominide non appartiene a Lucy ma a quello che fu lo scheletro di un babbuino Gelada, una scimmia che vive tuttora negli altipiani etiopi, immutata nel tempo, uguale in tutto ai Gelada di tre milioni di anni fa.
Le ossa di Lucy e del Gelada vennero trovate nello stesso strato di terreno, permettendo di datare entrambi i fossili allo stesso periodo: cioè vivevano negli stessi luoghi e nello stesso tempo, avevano a disposizione lo stesso cibo e campavano nello stesso clima.
Perché allora, nonostante una presunta superiorità, l' Afarensis e i suoi simili sono scomparsi mutandosi in altro e il Gelada è ancora lì uguale a migliaia, milioni di anni fa?
Probabilmente il Gelada era semplicemente più forte e adatto al territorio, e la presunta superiore intelligenza di Lucy e degli altri ominidi non determinò la loro supremazia su quella porzione di mondo.
Lucy (alcuni suoi simili, visto che Lucy è crepata in Afar) probabilmente, invece di spendere risorse fisiche ed intellettuali nella lotta coi rivali Gelada, decise di spostarsi abbandonando l' Afar e decise di impiegare le sue doti nella lotta per la ricerca del cibo invece che in una lotta con un avversario più forte che le contendeva il cibo.
Ha dovuto industriarsi per cercare nuove zone sicure per crescere la prole, provare nuovi alimenti, industriarsi per adattarsi alla nuova condizione. Una vita di sacrifici e pericoli premiata dal tempo galantuomo.
Dall' altra parte il Gelada rimase lì dove si trova ancora oggi, difendendosi come sempre dai predatori e probabilmente eliminando le Lucy che decisero di contendergli l' altopiano che il babbuino scelse come casa milioni di anni fa.

Cosa ci può indicare questa vicenda?
Ci può insegnare che quando due gruppi diversi vengono a contatto e in contrasto è quasi sempre il più forte e il meglio attrezzato che vince.
Ci dice che spesso la fuga è più efficace e vincente della lotta.
Ci dice che all' interno di uno stesso gruppo non è detto che i soggetti più forti (es. gli Afarensis che rimasero a contendere coi Gelada) siano "utili" più dei deboli.
Ci dice che nonostante la resa di alcuni Lucy, sono stati proprio i loro discendenti in fuga a migliorare la specie e non i discendenti di quegli esemplari più forti che perirono sotto i canini dei Gelada.

Insomma, se i greci hanno intenzione di dare un futuro ai propri figli dovranno rinunciare a qualcosa. Non possono vincere contro il più forte, più organizzato e adatto Gelada, devono abbandonare l' Afar della zona Euro in modo da forgiare prole più forte e intelligente, e chi sa che tra qualche generazione non si ritrovino nei panni dell' homo sapiens che, migliorato dall' originale condizione di ominide scarsamente specializzato, si può oggi permettere di trattare il Gelada come una povera bestia.
L' attuale Grecia scomparirebbe, ma questo potrebbe permettere la nascita di una nuova Grecia, possibilmente migliore, augurabilmente in meno di un milione di anni.

Ai posterissimi...
Inviato il: 30/7/2015 17:43
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  •  benitoche
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#112
Dubito ormai di tutto
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cultura.

Oggi volgeremo invece lo sguardo verso l’avvenire. Sappiamo che la nostra quinta epoca di cultura che ha avuto inizio nel 1413 e avrà fine nel 3573, è destinata a portare a completo sviluppo l’anima cosciente. A questa epoca farà seguito la sesta che sarà caratterizzata dalla piena fioritura del Manas, o Personalità Spirituale.


La cultura è naturalmente legata alla missione di un popolo. È sempre un popolo che si fa portatore della cultura. Nella quarta epoca il portatore della cultura fu il popolo greco e latino. Nell’epoca nostra lo è il popolo germanico. Per popolo germanico non intendiamo naturalmente soltanto i Tedeschi, ma anche gli Anglosassoni, i Norvegesi, gli Svedesi, i Danesi, gli Austriaci, gli Olandesi e in parte anche i Belgi.


La sesta epoca di cultura vedrà invece affermarsi la civiltà russa. È bene dire russa, e non slava, perché gli altri popoli slavi hanno un’altra missione da compiere e non parteciperanno a quella civiltà. Durante l’epoca di cultu- ra russa, l’evoluzione postatlantídea raggiungerà il suo culmine piú alto. Al pensiero esatto e preciso si aggiungerà un’altrettanto esatta chiaroveggenza e perciò la scienza spirituale, quale noi oggi la conosciamo, sarà divenuta nel frattempo patrimonio interiore di ogni singolo uomo. L’esperienza del Cristo che San Paolo quale parto prematuro dei tempi fece sulla via di Damasco, sarà stata attraversata da tutti, e perciò il cristianesimo compe- netrerà le menti, i cuori e le azioni degli uomini.


Ne La Scienza Occulta leggiamo che il giusto frutto del sapere spirituale
è l’amore. Come un’aura benefica, l’amore avvolgerà le anime umane durante la sesta epoca di cultura, perciò San Giovanni, nella sua profetica Apocalisse, le dà il nome di Filadelfia, ossia paese dell’amore fraterno. Difatti la lettera alla sesta Chiesa si riferisce alle condizioni della sesta epoca di cultura. Compenetrato dall’amore cristico, l’uomo prenderà i motivi delle sue azioni non da norme o comandamenti esteriori, ma dal suo stesso Spirito armonicamente congiunto con lo Spirito universale. Egli potrà dire: «Non io, ma il Cristo in me»; egli sarà libero.


Naturalmente non tutti gli uomini seguiranno la giusta evoluzione. Accanto all’umanità buona vi sarà un’umanità malvagia, ma essa sarà tenuta in disparte e posta in condizioni di non poter nuocere. L’umanità malvagia costituirà la settima epoca di cultura, che porterà il mondo alla catastrofe. Intanto però le genti della sesta epoca si saranno trasferite su un continente di nuova formazione, dove daranno origine a quella evoluzione che nell’Apocalisse porta il nome dei “Sette Suggelli”. La sesta epoca di cultura rappresenta dunque il corona- mento dell’evoluzione postatlantídea. L’umanità nell’avanzare tiene lo sguardo fisso a quella meta.


Abbiamo detto che i germi dell’avvenire sono contenuti nel presente. In embrione la sesta epoca è già con- tenuta nella nostra. Alcuni grandi spiriti precorrono i tempi. Come Socrate nella quarta epoca di cultura anti- cipa le condizioni proprie della quinta, cosí Leone Tolstoj è già nel tempo nostro un rappresentante della sesta epoca di cultura. Questi grandi anticipatori vivono nello Spirito condizioni che saranno proprie all’umanità di remoti secoli venienti. Appunto perciò non possono essere realizzate oggi. Oggi possono manifestarsi profeticamente nello Spirito. Portate nella realtà materiale, si trasformano in male.

Impulsi anticipati della sesta epoca vivono oggi in Russia, si manifestano soprat- tutto nel comunismo russo.

SAluti amico
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 3/8/2015 16:19
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  •  benitoche
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#113
Dubito ormai di tutto
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Perché il popolo inglese ha voluto dare al suo impero una base economica? Perché nessun impero può durare a lungo se non corrisponde a una necessità storica del tempo. L’evoluzione umana esigeva che gli Egizi fondassero un impero teocratico perché allora prevaleva nell’uomo il sistema nervoso-cerebrale. Roma dette al suo Impero un carattere giuridico equilibratore dei diritti e dei doveri dei popoli in un’armonia di vita, perché durante l’epoca greco-latina si manifestava il sistema ritmico della respirazione e della circolazione.

Oggi agisce nella storia soprat- tutto il sistema del ricambio, e ciò che oggi conta è “l’uomo che mangia”.
Perciò nel tempo nostro non potrebbe sussistere un impero che non si sforzasse di soddisfare i bisogni nutritivi dell’umanità. Per quanto ciò possa sembrare basso e volgare, oggi gli uomini, pur appartenendo alle razze o ai popoli piú diversi, sentono di appartenere a un’unica comunità, sentono di essere tutti membri dell’umanità per il fatto che in tutti agisce lo stimolo della fame.
Una comunità delle nazioni, una società dei popoli non può oggi essere tenuta insieme se non dai vincoli dei bisogni economici. Ciò spiega quella che da noi è stata chiamata “la sfacciata fortuna degli anglosassoni”. L’impero britannico corrisponde a una necessità della storia, e perciò la storia lo sostiene e lo fa prosperare.
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Inviato il: 3/8/2015 16:36
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  •  Nomit
      Nomit
Re: l' angolo delle seghe mentali
#114
Dubito ormai di tutto
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oddio, non so dove mettere sta roba e non ho voglia di aprire un nuovo thread, per cui la metto qui


Ogni tanto viene nominato un libro chiamato "I Ching" ovvero "Il Libro dei Mutamenti". Gli esagrammi contenuti in questo testo vengono usati per la divinazione e in molte pagine web compaiono insieme a Jung, alla sincronicità, alla doppia elica del DNA, ad Atlantide, agli alieni e ai maya.

Mi è venuto in mente che la realtà, in origine, potesse essere molto pù semplice:







Per cui CHING = SING.
Inviato il: 22/9/2015 21:22
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      gronda85
Re: l' angolo delle seghe mentali
#115
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la bibbia
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non puoi vincere
non puoi pareggiare
non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 10/10/2015 2:05
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  •  Nomit
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#116
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non mi ero mai accorto che bibbia è 6i66ia!
Inviato il: 10/10/2015 13:10
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  •  zeppelin
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#117
Mi sento vacillare
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Da L'Ape Raria
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a proposito del "666" di apocalittica memoria...

ho notato che, a parte la cifra M, per comporre tale numero servono un esemplare di ciascuna cifra romana in ordine rigorosamente discendente:

DCLXVI

paura!
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Con alleati come Obama, non hai bisogno di nemici.
Inviato il: 10/10/2015 13:18
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  •  Nomit
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#118
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Quindi forse il "numero della bestia" era semplicemente l'elenco delle cifre romane... che la gente usava per commerciare...
Inviato il: 10/10/2015 13:32
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  •  Giano
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Re: l' angolo delle seghe mentali
#119
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Pippa mentale della Domenica.

Questa mattina, quasi pomeriggio, mi sono recato al market e questo è un post lungo e sconclusionato.

Ad inizio giornata pensavo che avrei passato il pomeriggio davanti alla tv per guardare il glorioso Cagliari calcio nell' anticipo Domenicale dell' infimo campionato di serie B, ma non è andata così. Dieci minuti di una specie di calcio confuso e improvvisato mi hanno allontanato dal divano e portato a fare la spesa con la speranza che la maggior parte delle persone potessero essere allo stadio o incollate allo schermo per incitare i propri beniamini: mi sbagliavo, il market era pieno di gente. Ma non tutto sarebbe andato per il peggio, stavo per assistere alle reazioni di un piccolo uomo inconsapevolmente alle prese con la teoria di genere (qualsiasi cosa sia), almeno credo.

Entro all' inferno, prendo ciò che mi occorre e mi metto in fila alla cassa. Dopo sette secondi sono già spazientito e ho già curiosato tra i dolciumi degli scaffaletti davanti alle casse, guardato che non mi fosse arrivato un messaggio sul telefono, controllato se fossi in possesso di monetine per venire abbastanza incontro alla sempre amabile cassiera e, per finire, ho cominciato ad osservare le persone attorno a me, quelli che non amano il Cagliari calcio.
Tra una coppia di vecchietti e una di ragazzini ecco che spunta da dietro lo scaffale delle tisane una dea attempata: intendiamoci, attempata forse all' anagrafe ma con ancora "lo slancio che fu". Una specie di Jessica Chastain di sessant' anni, semplice e bella, senza trucco e senza inganno, -ho sessant' anni e guarda come me li porto- sembra dire alle coetanee che si atteggiano da giovani.
Viene verso la mia stessa cassa e si mette in fila subito dopo di me. Non faccio in tempo ad abbassare lo sguardo verso l' anulare della sua mano sinistra (non è vero! ) che arriva un signore anziano, alto, di bell' aspetto con in braccio un marmocchio biondo che avrà avuto massimo tre anni e un mese.
"Abbiamo dimenticato l' acqua!" dice l' anziano rivolgendosi alla mia "visione".
"Stai con nonna" fa la donna al bambino, "va nonno a prendere l' acqua".
"Nooooo! voglio stare con nonno!" ribatte il marmocchio mentre prende a dimenarsi come come se in realtà volesse liberarsi dalle grinfie del nonno.
"Che idiota" pensavo tra me mentre fissavo il bambino, "scendi e vai dalla nonna, fesso, che ci fai col nonno a prendere l' acqua?"

Ma il mostriciattolo la sapeva più lunga di me e ha mantenuto saldo il suo proposito: niente da fare, sto in braccio al nonno, vai tu a prendere l' acqua -sembra pensare il despota in miniatura- e mentre il piccolo balordo lo pensa e cerca di dimostrarlo, la nonna rompe gli indugi e lo dice: "Va bene, vado io a prendere l' acqua", e parte.

Non appena la nonna del giorno sparisce dietro gli scaffali il mostriciattolo si rivolta al nonno, sembra indemoniato, non vuole più stare in braccio, il suo diabolico piano può finalmente essere messo in opera!
Convince in mezzo secondo il nonno a metterlo per terra, il vecchio non fa in tempo a sgranchirsi le braccia che il piccolo perfido teppista si è già tuffato sopra lo scaffale dei dolciumi, quello che sta davanti ad ogni cassa che si rispetti, quello scaffale che è l' incubo di tutte le madri e le nonne: le signore però dopo anni di esperienza sanno dire di no senza tanti rimorsi, ma il nonno no, lui non ha ancora l' abitudine di opporsi alle richieste dell' erede sanguisuga e il giovane criminale lo sa bene, è lì per questo e forzerà la mano.

Tocca, odora, avvicina tutto alla bocca, agita, finalmente sceglie: la vittima è un Kinder sorpresa, quel dolce "al cioccolato" a forma e dimensione di un uovo di gallina; lo spessore del guscio è simile a quello di un vero uovo, la composizione è per tre quarti quella pasta bianca che dovrebbe essere latte, il restante quarto è cioccolato contenente al massimo il 20% di cacao (oggettivamente una m....): dentro l' uovo, al posto di una vita biologica c'è una sorpresa inanimata, che può essere un po' di vita per la curiosità del piccolo demone o un piccolo gioco da ingoiare per andare all' aldilà, sempre a sorpresa.
Lo prende in mano, lo agita con vigore e si rivolge al nonno: "Uovo!". "Nonna non vuole, rimettilo a posto" dice il vecchio senza mostrare un briciolo di dignità e/o autorità. "UOVOO!!" urla delicatamente il nano, "OK!" risponde il nonno senza concedere ad Attila nemmeno la gloria di aver combattuto.
In tutto questo trambusto appare in lontananza una sventola ancheggiante che mi si fa incontro. Si avvicina e...diamine!, è la nonna di Uovo che fa ritorno: in pochi minuti ha cambiato look, ha legato i capelli e calato sul viso gli occhiali da sole, ha tolto la giacchetta e si avvicina con passo sinuoso a causa del peso dell' acqua che trasporta; non dimostra più di quarant' anni! Ne avrà cinquanta?

Nel mentre siamo ancora bloccati alla cassa, sempre davanti ai dolci.
Il nano maledetto dissimula, fa finta di non avere un pericolosissimo ovetto tra le mani, non osa sfidare la nonna più sexy del Campidano. Ma in breve ci ripensa, prima le mostra il corpo del reato e poi la sfida apertamente: "Uovo" sussurra a mezza bocca mentre le mostra il suo tessoro con il braccio disteso per metà e pronto a ritrarsi.
Il silenzio cala alla cassa 3.
La cougar non si scompone e passa al contrattacco: "Ma quello è un uovo per femminuccia!" e guarda il piccolo mostro con faccia supponente...
"Uovo!" fa il nano noncurante, "mio!".
Il nonno azzarda un "non importa.." ma subito viene murato dalla donna.
"È da femminuccia, lo vedi che è rosa, rimettilo a posto". Ed in effetti guardando il bottino del nano ha ragione la supernonna, la parte di stagnola che dovrebbe essere bianca è rosa.
Ma il piccolo di scimmia non lo freghi con queste baggianate, ha la preda tra le mani, non la molla, non gli importa del colore, guarda la nonna, sorride e dichiara: "Rosa! Rosa! Rosa!" Agita l' uovo e ride, ride e agita l' uovo, se è tutta qua la contestazione della nonna la vittoria è già in pugno.
"Ma dentro c'è una sorpresa per femminucce!"

Ta-dá!

E adesso che farà il nano? ho pensato. Vedrò la teoria di genere (qualsiasi cosa sia) in azione?
Il bambino non si curerà del fatto che la sorpresa dentro l' uovo potrebbe essere un gioco da bimbe?
Ha appena mostrato di non curarsi di possedere un oggetto da bambina, si adatterà anche a giocare come una bambina usando un gioco da femminuccia?
No.

La nonna pur perdendo vince, appena il bassotto macrocefalo apprende che potrebbe ritrovarsi tra le mani un gioco da femminuccia si blocca, stende il braccio come neanche l' ispettore Gadget saprebbe fare e punta la nonna:"maschietto, maschietto, maschietto!"

È fatta: è il mio turno alla cassa, il nonno ha scansato di trasportare l' acqua, il bambino ha avuto il suo dolce (celeste), la nonna ha fatto la sua sfilata e la teoria di genere (qualsiasi cosa sia) non è ancora abbastanza avanti e non ha retto all' urto di un esemplare di piccolo uomo addestrato in casa.
Basta una nonna per sconfiggere Satana.

Il Cagliari ha vinto.


Inviato il: 12/10/2015 11:07
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  •  Giano
      Giano
Re: l' angolo delle seghe mentali
#120
Dubito ormai di tutto
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...quando le nonne stanno con Satana!
La nemesi della pippa del market.

Una bambola per Alberto.
"(...) Una bambola per Alberto e La principessa e il drago sono due favolette illustrate, una decina di pagine ognuna. Fanno parte di Sottosopra, collana di libri «sull’identità di genere e contro gli stereotipi», come si legge nelle prime pagine dei volumetti editi da «Giralangolo», settore giovani dell’editrice Edt. Nella prima, «Alberto vorrebbe una bambola. Vorrebbe abbracciarla, cullarla e darle il biberon, accompagnarla al parco, spingerla sull’altalena». Inizia così Charlotte Zolotow, l’autrice della storia, descrivendo un bambino il cui unico desiderio è possedere una bambola: la vuole con gli occhi azzurri, che fanno “clic” quando si chiudono e le ciglia lunghe; la vestirebbe di bianco, la sogna così da quando ne ha vista una simile in braccio alla sua cuginetta. «Una bambola?» dice suo fratello. «Non farmi ridere!». «Femminuccia, femminuccia, femminuccia!» lo prende in giro il bambino della porta accanto. E ad andare contro questo suo desiderio, ci si mette anche il padre, perché invece di comprargli la bambola, gli porta ora un trenino, ora un pallone da basket, ora una finta cassetta degli attrezzi. Giochi da maschi. Così Alberto si convince che il suo sogno è sbagliato, fino a quando non interviene la nonna, deus ex machina della favola: è lei a comprare ad Alberto la sua prima bambola, nonostante il padre le abbia detto «È un maschio! […] Che bisogno ha di una bambola?». Da qui l’insegnamento: «Ne ha bisogno» dice la nonna «per poterla abbracciare, cullare e per accompagnarla al parco. Così quando sarà un papà come te, saprà come prendersi cura del suo bambino»."

Sul corrierone: link

Inviato il: 30/10/2015 19:02
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