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  Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2371
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
Citazione:
In conclusione, per rimanere in tema di oggetti volanti: ruah come "veicolo", non sta NE' IN CIELO NE' IN TERRA


Infatti non viene tradotto come "veicolo", questa è una balla.

Ci sono esempi in cui il "ruach" (chiamato 'carro di fuoco') prende Elia, lo solleva e lo porta via, agendo come mezzo di trasporto. O come quando Yahweh viene visto volare a cavalcioni di un cherubino, visto in prospettiva sulle ali del "ruach". O come in Qohelet/Ecclesiaste (3:19) dove si dice letteralmente che "uomini e animali hanno lo stesso "ruach", cioè "soffio, respiro" e "l'uomo non ha nulla in più rispetto agli animali".
In nessuno di questi casi si parla di "spirito": in quest'ultimo caso anzi il riferimento è chiaro.


Subito dopo aggiunge pero`


Citazione:

Qoelet 3

[21]Chi sa se [dopo la morte] il ruach dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra?


Come interpetarlo letteralmente ma non religiosamente ?
Inviato il: 29/9/2015 16:42
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2372
Sono certo di non sapere
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Citazione:
doktorenko ha scritto:

Qoelet 3

[21]Chi sa se [dopo la morte] il ruach dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra?

Come interpetarlo letteralmente ma non religiosamente ?


Già... in questa sembra molto più l'anima, o lo spirito, rispetto ad un veicolo.
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 29/9/2015 16:58
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2373
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Molto “democristiano”, come atteggiamento, nel senso di un piede qua e uno là. Lui non si occupa di religioni, ma di un libro che è quello adottato da una delle religioni più diffuse al mondo. Lui si occupa solo di quel libro, che per sua stessa ammissioni è molto manipolato, perché è quello che la chiesa utilizza, ma lui non si occupa di “dare contro” alla chiesa o di toglierle fedeli. Lui non è interessato alla verità (che è impossibile da raggiungere), ma si sostiene che la sua traduzione letterale sia più giusta di quella offerta da altri.

Possiamo almeno non fare gli “offesi”, se qualcuno ritiene che tale atteggiamento sia un po’ paraculo?

Ecco, appunto... come minimo "paraculo" ...

Citazione:
È come la questione degli alieni: lui “ammicca” molto in quella direzione, ma non lo dice mai apertamente. E anche qui, lui usa quello della chiesa, ma non ha nulla contro la chiesa e non si occupa di religioni e non vuole rubare fedeli a nessuno.

E un suo libro si chiama "Il dio alieno della bibbia".

Ma poi lui non parla di alieni...

Citazione:
Pertanto, l’idea che una traduzione completamente letteraria (di un testo inquinato) sia più fedele all’originale significa rinnegare tale esperienza, per una scelta personale, che però non ha elementi a suo favore.

Infatti significa semplicemente negare la realtà, perché soprattutto le lingue antiche, e non solo in medio oriente, sono spesso proprio basate sulle immagini più che su precisi concetti astratti come le lingue moderne.

Infatti l'unico modo per giustificare la legittimità della traduzione letterale, è "fare finta" a priori che quel libro non parla ANCHE di questioni spirituali.

Che è proprio una delle cose che gli esegeti ebrei contestano a Biglino, cioè di "appiattire" tutto in una unica dimensione letterale.
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L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
Inviato il: 29/9/2015 17:00
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2374
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 29/9/2015 17:08
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2375
Sono certo di non sapere
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Citazione:
La maggiore logicità del racconto letterale è molto opinabile, visto che tale racconto si sorregge solo su se stesso, senza elementi empirici o osservabili.


Grazie, lo sappiamo, ma non è questo il fulcro del discorso. Ti sto semplicemente spiegando che attraverso la lettura letterale del testo, il racconto generale dalla genesi alle campagne di conquista di Yahweh ha un filo logico che non si perde più nell'illogicità della lettura religiosa che, di fronte alle palesi contraddizioni, l'unica cosa che sa dire è "mistero di dio".

Citazione:
Ma che significa “messo al fianco”?


Vuol dire AVERE PARI DIGNITA' DI ESISTERE E DI ESSERE STUDIATO.

Citazione:
Abbi pazienza, ma è ovvio che sia così.


Sei tu che mi hai chiesto a chi era rivolta la sua richiesta.

Citazione:
No, perché Biglino compie scelte arbitrarie che Mazzucco ed altri ricercatori indipendenti non hanno mai compiuto: “fare finta” e traduzione letterale.


E invece sì. Biglino entra nel merito dei codici ebraici originali, quelli tradotti e diffusi come "veri", e li analizza letteralmente.

Punto.

Il "fare finta che" è un approccio metodologico che viene usato a fronte delle cose che ho già spiegato:

Riporto NUOVAMENTE il mio post #2270:

Faccio una precisazione sul "fare finta che", dato che ad alcuni sembra una cosa così ridicola.

I cattolici devono credere veri, ovvero ispirati dal presunto dio biblico, 46 libri anticotestamentari; per il canone ebraico sono solo 39 perché non riconosce come veri alcuni di quelli che i cristiani accettano come ispirati da dio: Tobia, Giuditta, Sapienza, Baruch, Ecclesiaste o Qohelet, primo e secondo Libro dei Maccabei, più alcuni passi di Ester 10. La chiesa riformata, cioè il protestantesimo, aderisce in sostanza al canone ebraico.

I cristiani copti considerano canonici, quindi contenenti verità ispirate, altri libri che i cattolici romani e gli ebrei non accettano, come il Libro di Enoch e il Libro dei Giubilei.

La chiesa greco-ortodossa non utilizza come base il codice masoretico di leningrado, bensì il testo dei Settanta (la bibbia scritta in greco nel III sec. d.C., la quale presenta circa MILLE VARIANTI rispetto a quella masoretica, tra le quali alcune di notevole importanza.

Per i Samaritani invece la verità non si trova nel codice redatto dai masoreti ma nella Torah (pentateuco) samaritana che, rispetto a quella masoretica, PRESENTA BEN 2000 VARIANTI.

La Peshittà, ossia la bibbia siriaca accettata da maroniti, nestoriani, giacobiti e melchiti, si differenzia a sua volta dalla bibbia masoretica.

Poi ci sono i testi biblici di Qumran, che attualmente sono i più antichi di cui siamo in possesso. Ora, tra il testo di Isaia trovato in quei rotoli e il testo di Isaia redatto dai masoreti ci sono più di 250 varianti, tra cui parole intere che si trovano nell'uno e non nell'altro e viceversa.

Poi c'è il profeta Daniele, che per Roma è un profeta, non lo è per Gerusalemme, e per il dottor David Wolpe (Senior rabbi del Sinai Temple di Los Angeles) è addirittura un 'rimaneggiatore'.

Robert Wexler, presidente della Jewish University di Los Angeles, uno dei curatori delle pubblicazioni della Jewish Publication Society, scrive che Abramo, proveniente dalla città di Ur, era probabilmente un sumero e di sicuro non parlava l'ebraico. Ci dice che non è credibile che i racconti della genesi abbiano avuto origine in Palestina e che la maggior parte degli studiosi (ebrei, mica musulmani) ritiene che Abramo non sia mai esistito. Alcuni pensano che addirittura Mosé non sia mai esistito.

A fronte di tutti questi fatti, il "fare finta che" è l'unico metodo logico applicabile allo studio laico dei così detti "testi sacri", che non sappiamo nemmeno da chi siano stati scritti, né quando, né come venissero letti in origine.


Poi c'è la divertentissima disquisizione sul libro di Isaia che non è stato scritto di Isaia ma che è stato attribuito ad Isaia perché "non ci sono motivi seri per negarlo".
Quindi come vedi con la bibbia si può solo fare finta.

Facciamo finta che Abramo sia realmente esistito, che Mosé sia realmente esistito, che la bibbia che abbiamo sia quella scritta in origine, che gli antichi autori ebrei avessero quando scrivevano una cosa volessero dire solo quella e basta.... perché non esistono certezze né in ambito religioso che accademico.

Citazione:
Molto “democristiano”, come atteggiamento, nel senso di un piede qua e uno là. Lui non si occupa di religioni, ma di un libro che è quello adottato da una delle religioni più diffuse al mondo. Lui si occupa solo di quel libro, che per sua stessa ammissioni è molto manipolato, perché è quello che la chiesa utilizza, ma lui non si occupa di “dare contro” alla chiesa o di toglierle fedeli. Lui non è interessato alla verità (che è impossibile da raggiungere), ma si sostiene che la sua traduzione letterale sia più giusta di quella offerta da altri.


Come al solito ti sbagli.

Biglino lavora su un libro usato dalla chiesa da migliaia di anni per diffondere menzogne e che sempre stato la base di tutti gli studi, indicando semplicemente le manipolazioni, le traduzioni false ed evidenziando come i contenuti del testo non abbiano niente a che fare con i dogmi religiosi.

Non si occupa di religione perché non sa nulla di dio né di mondi spirituali, e quindi lavora solo di quel libro. Un libro che ricordiamo, è scritto da uomini, e come tale non dovrebbe essere quello a pregiudicare la fede in dio.

Non è vero nemmeno che si sostiene che la "sua" traduzione letterale sia la più giusta.

Citazione:
È come la questione degli alieni: lui “ammicca” molto in quella direzione, ma non lo dice mai apertamente.


Veramente lui introduce spesso l'ipotesi aliena (senza ovviamente darla per assodata), e lo fa basandosi sia su testi biblici che extrabiblici. Non è come hai affermato tu, che lui formula la teoria e poi ne cerca il riscontro nel testo. E' l'esatto opposto.

Citazione:
È stata spesso proposta, come motivazione alla scelta della traduzione letterale, che le popolazioni che scrissero i vari libri della bibbia non avessero alcun tipo di pensiero astratto e che tutto ciò che scrivevano era da intendersi letteralmente, com’era scritto.

Questo, semplicemente, è un assunto incomprensibile. Vediamo perché.

La capacità di immaginare e di pensare in astratto è una caratteristica di ogni essere umano


Che coglioni però Rickard, non posso ogni volta ripetere le stesse cose eh.

"L'antico pensiero ebraico vede il mondo attraverso i sensi (concreto), il che è completamente diverso dal pensiero greco (astratto) che vede il mondo attraverso la mente, e che noi abbiamo ereditato."

tratto dal: "The ancient hebrew language and alphabet" di Jeff A. Benner

INFATTI NON AVEVANO IL CONCETTO DI DIVINITA' COSI COME LO ABBIAMO NOI COSI' COME NON AVEVANO IL CONCETTO DI CREAZIONE O ETERNITA'.

Citazione:
La pretesa che la bibbia (che è pure ultra-manipolata) sia una fedele cronaca storica, esatta in ogni parola, e che tale storia sia da prendere sul serio, non trova nessun fondamento oggettivo.


INFATTI NESSUNO HA UNA PRETESA SIMILE.

Citazione:
l’idea che una traduzione completamente letteraria (di un testo inquinato) sia più fedele all’originale


INFATTI NESSUNO HA QUESTA IDEA.

@doktorenko: Citazione:
[21]Chi sa se [dopo la morte] il ruach dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra?


Come interpetarlo letteralmente ma non religiosamente ?


Viene tradotto con "soffio vitale".
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«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Inviato il: 29/9/2015 17:11
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      Rickard
Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2376
Dubito ormai di tutto
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Decalagon
Citazione:
Vuol dire AVERE PARI DIGNITA' DI ESISTERE E DI ESSERE STUDIATO.

Perdonami Decalagon, ma questa frase non ha senso. O meglio, non si capisce quale dovrebbe essere la conseguenza di tale affermazione. Che vuol dire “essere studiato”? Le bibbie si studiano. Biglino ha scritto una sua bibbia? No, lui scrive libri divulgativi, adatti a un pubblico profano di ebraico antico. Esattamente, cosa si intende, nel concreto, col fatto le il suo lavoro debba avere “pari dignità”? Quale riconoscimento e investitura ufficiale dovrebbe mai ricevere?

Biglino scrive libri commerciali e divulgativi, che vende liberamente, con un buon successo di pubblico. Nessuno gli ha mai minimamente impedito di fare quello che fa. Ovviamente, i rappresentati ufficiali delle religioni (esegeti ebraici e cattolici) non approvano la sua opera, che, se presa per buona, gli toglierebbe letteralmente il terreno da sotto i piedi.

Come fa l’opera di uno che dichiara di non occuparsi di religione avere “pari dignità” ed “essere studiato” accanto ad opere dichiaratamente religiose?

Citazione:
E invece sì. Biglino entra nel merito dei codici ebraici originali, quelli tradotti e diffusi come "veri", e li analizza letteralmente.

Punto.

“Punto” fino a un certo punto (scusa il gioco di parole), dato che molti esegeti ebrei lo contraddicono nel merito del suo lavoro. Qui scatta il problema che ho più volte evidenziato, circa l’impossibilità per noi “comuni mortali” di discernere la disamina tecnica.

Ad esempio, la questione del Ruach, in cui Incredulo ha portato un contributo degli esegeti ebrei che criticano nel merito l’interpretazione di Biglino.

Citazione:
Non è vero nemmeno che si sostiene che la "sua" traduzione letterale sia la più giusta.

No? Nemmeno di quelle degli esegeti ebrei che lo accusano apertamente di essere un cialtrone che non conosce l’ebraico? Mettiamoci d’accordo allora, perché le cose non possono essere entrambe vere. Lui ritiene che il suo lavoro di traduzione sia più metodologicamente corretto ed eseguito meglio rispetto a quegli esegeti? Perché loro lo accusano di compiere marchiani errori, prima anche che avercela con le sue conclusioni.

Citazione:
Veramente lui introduce spesso l'ipotesi aliena (senza ovviamente darla per assodata), e lo fa basandosi sia su testi biblici che extrabiblici. Non è come hai affermato tu, che lui formula la teoria e poi ne cerca il riscontro nel testo. E' l'esatto opposto.

Io ho detto quello che ho scritto, e cioè che lui ammicca all’ipotesi aliena ma non è fra quelli (e ce ne sono) che dichiarano apertamente e incontrovertibilmente la loro adesione a tale ipotesi (tanto per fare un esempio: Malanga).

Citazione:
"L'antico pensiero ebraico vede il mondo attraverso i sensi (concreto), il che è completamente diverso dal pensiero greco (astratto) che vede il mondo attraverso la mente, e che noi abbiamo ereditato."

tratto dal: "The ancient hebrew language and alphabet" di Jeff A. Benner

INFATTI NON AVEVANO IL CONCETTO DI DIVINITA' COSI COME LO ABBIAMO NOI COSI' COME NON AVEVANO IL CONCETTO DI CREAZIONE O ETERNITA'.

L’esperienza umana è un po’ più ampia della cultura greca o ebraica.

Io stesso, nel post precedente, ho sottolineato le differenze di mentalità fra le popolazioni antiche e quelle odierne.

Non capisco su cosa si basi l’assoluta sicumera di un’affermazione perentoria come NON AVEVANO IL CONCETTO DI DIVINITA' COSI COME LO ABBIAMO NOI COSI' COME NON AVEVANO IL CONCETTO DI CREAZIONE O ETERNITA'

Non si è certi di nulla e si “fa finta” a ruota libera, ma questo assunto risulta dogmatico e intoccabile?

Il linguaggio è uno strumento per esprimere i pensieri. Non è possibile che, anche con l’ebraico antico, si esprimessero immagini fantastiche e metafisiche? Oppure loro, che vivevano il mondo “coi sensi” (come se gli altri lo vivessero senza di essi) si limitavano solo a ciò che potevano vedere, odorare, toccare, sentire e gustare?

Per fare un esempio concreto: nella disquisizione sul significato di Ruach, si è visto come, almeno in alcuni contesti, tale termine possa indubbiamente riferirsi a un potente soffio di vento, una forza irrefrenabile, una forza potente ma non visibile. A me pare che un linguaggio che preveda questa sia assolutamente in grado di esprimere anche significati allegorici e metaforici, senza limitarsi all’aspetto immediatamente sensibile delle cose.

Anche l’immagine del “carro di fuoco” è perfettamente sensata in un’ottica allegorica. Anche Apollo ed Helios, gli aurighi del carro del sole, trascinano l’astro in cielo trainandolo. Il carro era un mezzo di trasporto dell’antichità ed era associato alla ricchezza e alla nobiltà, e descritto in un racconto che rappresentasse la potenza e la maestosità (carro bello e intarsiato, cavalli che lo trainano ecc.). Sono immagini che sono state più o meno usate da tutte le culture umane. Perché siamo tutti umani, ed è normale che anche nelle differenze culturali vi siano similitudini nel modo di rappresentare le cose.
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La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 29/9/2015 17:58
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2377
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Io veramente non capisco come si possa ragionare in questo modo.

Grassetti miei.

Citazione:

Decalagon ha scritto:

Il "fare finta che" è un approccio metodologico che viene usato a fronte delle cose che ho già spiegato:

Riporto NUOVAMENTE il mio post #2270:

Faccio una precisazione sul "fare finta che", dato che ad alcuni sembra una cosa così ridicola.

I cattolici devono credere veri, ovvero ispirati dal presunto dio biblico, 46 libri anticotestamentari; per il canone ebraico sono solo 39 perché non riconosce come veri alcuni di quelli che i cristiani accettano come ispirati da dio: Tobia, Giuditta, Sapienza, Baruch, Ecclesiaste o Qohelet, primo e secondo Libro dei Maccabei, più alcuni passi di Ester 10. La chiesa riformata, cioè il protestantesimo, aderisce in sostanza al canone ebraico.

I cristiani copti considerano canonici, quindi contenenti verità ispirate, altri libri che i cattolici romani e gli ebrei non accettano, come il Libro di Enoch e il Libro dei Giubilei.

La chiesa greco-ortodossa non utilizza come base il codice masoretico di leningrado, bensì il testo dei Settanta (la bibbia scritta in greco nel III sec. d.C., la quale presenta circa MILLE VARIANTI rispetto a quella masoretica, tra le quali alcune di notevole importanza.

Per i Samaritani invece la verità non si trova nel codice redatto dai masoreti ma nella Torah (pentateuco) samaritana che, rispetto a quella masoretica, PRESENTA BEN 2000 VARIANTI.

La Peshittà, ossia la bibbia siriaca accettata da maroniti, nestoriani, giacobiti e melchiti, si differenzia a sua volta dalla bibbia masoretica.

Poi ci sono i testi biblici di Qumran, che attualmente sono i più antichi di cui siamo in possesso. Ora, tra il testo di Isaia trovato in quei rotoli e il testo di Isaia redatto dai masoreti ci sono più di 250 varianti, tra cui parole intere che si trovano nell'uno e non nell'altro e viceversa.

Poi c'è il profeta Daniele, che per Roma è un profeta, non lo è per Gerusalemme, e per il dottor David Wolpe (Senior rabbi del Sinai Temple di Los Angeles) è addirittura un 'rimaneggiatore'.

Robert Wexler, presidente della Jewish University di Los Angeles, uno dei curatori delle pubblicazioni della Jewish Publication Society, scrive che Abramo, proveniente dalla città di Ur, era probabilmente un sumero e di sicuro non parlava l'ebraico. Ci dice che non è credibile che i racconti della genesi abbiano avuto origine in Palestina e che la maggior parte degli studiosi (ebrei, mica musulmani) ritiene che Abramo non sia mai esistito. Alcuni pensano che addirittura Mosé non sia mai esistito.

A fronte di tutti questi fatti, il "fare finta che" è l'unico metodo logico applicabile allo studio laico dei così detti "testi sacri", che non sappiamo nemmeno da chi siano stati scritti, né quando, né come venissero letti in origine.



Quindi, SICCOME tutti fanno finta è legittimo che anche Biglino faccia finta.

Siccome chi porta acqua al suo mulino, ovvero della sua dottrina, fa finta, io che voglio fare una traduzione letterale faccio finta anche io.

Non ha nessun senso se non, appunto, nell'ottica di una guerra propagandistica tra diverse fazioni che si contendono l'influenza sulle masse e per cui il potere.

Non ha nessun senso nell'ottica di una metodologia che si vorrebbe seria.

A meno che, a fronte, non si faccia una versione che sia piena di "non ne sappiamo un cazzo e questa è l'unica cosa certa", nei vari passaggi dubbi, il che sarebbe il vero approccio onesto e serio.
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Chuang Tzu
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
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Inviato il: 29/9/2015 19:01
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
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Citazione:
Esattamente, cosa si intende, nel concreto, col fatto le il suo lavoro debba avere “pari dignità”? Quale riconoscimento e investitura ufficiale dovrebbe mai ricevere?


Semplicemente perché il suo metodo è attaccato da tutte le forme di pensiero che pretendono di studiare la bibbia sotto l'aspetto religioso, esoterico, kabbalistico e spiritualistico mentre sostengono che la lettura che propone Biglino non ha senso farla su un testo che va per forza di cose interpretato.

Se ancora la mia risposta non ti soddisfa SCRIVI DIRETTAMENTE A BIGLINO E FATTELO SPIEGARE DA LUI PIU NEL DETTAGLIO.

Citazione:
dato che molti esegeti ebrei lo contraddicono nel merito del suo lavoro.


Solo sotto certi aspetti, mentre su altri concordano con lui (vedi FAQ redatte da Sertes).

Nel caso di incredulo, visto che l'hai citato, lì viene detta la grande bugia secondo la quale Biglino tradurrebbe 'ruach' con 'veicolo'.

E' falso.

Citazione:
No? Nemmeno di quelle degli esegeti ebrei che lo accusano apertamente di essere un cialtrone che non conosce l’ebraico?


Lo ripeto: no. Non e' vero che viene ritenuto che la sua traduzione letterale sia la più giusta.

Riguardo alle accuse di quegli esegeti ebrei che lo accusano di non conoscere l'ebraico, hanno lo stesso valore di quei debunkers che accusano Mazzucco di non conoscere i fatti dell'11 settembre.

Citazione:
Lui ritiene che il suo lavoro di traduzione sia più metodologicamente corretto ed eseguito meglio rispetto a quegli esegeti?


No.

Citazione:
Io ho detto quello che ho scritto, e cioè che lui ammicca all’ipotesi aliena ma non è fra quelli (e ce ne sono) che dichiarano apertamente e incontrovertibilmente la loro adesione a tale ipotesi (tanto per fare un esempio: Malanga).


Biglino introduce l'ipotesi dell'origine aliena degli Elohim (senza ovviamente darla per assodata, dato che non si può) basandosi sia su testi biblici che extrabiblici.

Citazione:
L’esperienza umana è un po’ più ampia della cultura greca o ebraica.

Io stesso, nel post precedente, ho sottolineato le differenze di mentalità fra le popolazioni antiche e quelle odierne.


E' storicamente riconosciuto che l'antica cultura ebraica non avesse i concetti di dio così come lo abbiamo noi, che non avesse i concetti di eternità e creazione. Gli stessi esegeti ebrei che hai citato concordano infatti con Biglino, fra le altre cose, nel dire che la bibbia non è un testo di religione.

Citazione:
Anche l’immagine del “carro di fuoco” è perfettamente sensata in un’ottica allegorica.


Certo, se si interpretarla volutamente come un'allegoria perché l'idea di un mezzo volante in un testo di totmila anni fa non può essere accettata dalla nostra cultura.

@invisibile: Citazione:
Quindi, SICCOME tutti fanno finta è legittimo che anche Biglino faccia finta.


Te lo riscrivo meglio:

SICCOME tutti dicono di avere la verità, e SICCOME ogni verità differisce dalle altre per tipologia e contenuti, e SICCOME gli stessi studiosi non sono concordi nemmeno fra loro su ciò che può essere storicamente valido o meno, IL FARE FINTA CHE è l'unico approccio possibile.

Come per esempio fare finta che Abramo e Mosé siano esistiti, fare finta che la bibbia che abbiamo noi sia quella vera, ecc...

NON SEI D'ACCORDO CON QUESTO METODO? TI FA SCHIFO? VA BENISSIMO, NON TI COSTRINGE NESSUNO AD APPOGGIARLO.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2380
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Citazione:

Decalagon ha scritto:

@invisibile: Citazione:
Quindi, SICCOME tutti fanno finta è legittimo che anche Biglino faccia finta.


Te lo riscrivo meglio:

SICCOME tutti dicono di avere la verità, e SICCOME ogni verità differisce dalle altre per tipologia e contenuti, e SICCOME gli stessi studiosi non sono concordi nemmeno fra loro su ciò che può essere storicamente valido o meno, IL FARE FINTA CHE è l'unico approccio possibile.

Quindi è come ho detto io.

unico approccio possibile = legittimo

E perché sarebbe l'unico approccio possibile?

Io dico che è solo una scusa per fare come gli pare, esattamente come fanno le varie dottrine.

L'unico approccio possibile, nell'ottica della seria ricerca filologica, è quello di:

1) dire chiaramente che nessuno sa un cazzo per certo
2) fare una versione con le varie interpretazioni e con le spiegazioni dall'ebraico antico
3) in questo modo il lettore ha la libertà di scelta

Ogni altra interpretazione sarà per forza di cose faziosa, visto poi il "premio in palio", non farlo rende chi fa altrimenti quantomeno sospetto.

Citazione:
NON SEI D'ACCORDO CON QUESTO METODO? TI FA SCHIFO? VA BENISSIMO, NON TI COSTRINGE NESSUNO AD APPOGGIARLO.

Lo so eh

Infatti a me pare una grande puttanata, e come ho argomentato, anche solo dal punto di vista logico.

Questo non toglie che è assolutamente possibile che certe cose siano vere, come hanno anche confermato gli esegeti ebrei.
Sono proprio i presupposti e la metodologia che cozzano l'uno con l'altro, come ho detto fino allo sfinimento.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2381
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Citazione:
unico approccio possibile = legittimo

E perché sarebbe l'unico approccio possibile?


No. Ancora una volta cerchi di strumentalizzare la questione a tuo favore.

Come ho detto, se si vuole per forza credere che Abramo sia esistito (per esempio) l'unico modo possibile è "fare finta" che sia esistito, perché altrimenti significa volerci credere per fede in totale mancanza di qualsiasi fonte storica attendibile che possa mettere almeno in accordo fra loro storici e biblisti.

Citazione:
Sono proprio i presupposti e la metodologia che cozzano l'uno con l'altro,


Nonvero, ma siccome ci ho speso un sacco di tempo e un sacco di post non ho più intenzione di perdere altro tempo.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2382
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
Citazione:
unico approccio possibile = legittimo

E perché sarebbe l'unico approccio possibile?


No. Ancora una volta cerchi di strumentalizzare la questione a tuo favore.

Non serve proprio a nulla dire mille volte che non ho un "favore" eh.

Citazione:
Come ho detto, se si vuole per forza credere che Abramo sia esistito (per esempio) l'unico modo possibile è "fare finta" che sia esistito, perché altrimenti significa volerci credere per fede in totale mancanza di qualsiasi fonte storica attendibile che possa mettere almeno in accordo fra loro storici e teologi.

Ma io mica contesto il fare finta in sé.

Quello che non torna è il volere, partendo dal fare finta, affermare che tutto questo abbia una qualche legittimità reale.

Se si parte dal fare finta, finto sarà.

E qui tu mi dici che lui non dice che è la verità.

E io qui ti dico ma allora, in un ottica filologica seria, questa è una boiata.

E qui tu mi dici che anche gli altri fanno cos'.

E io a questo punto dico esticazzi.

Poi tu ti arrabbi ...

E il giro riparte

Citazione:
Sono proprio i presupposti e la metodologia che cozzano l'uno con l'altro,

Nonvero, ma siccome ci ho speso un sacco di tempo e un sacco di post non ho più intenzione di perdere altro tempo.

Si vero, e lo è oggettivamente.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2383
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Citazione:

Io dico che è solo una scusa per fare come gli pare, esattamente come fanno le varie dottrine.

Non sono d'accordo, Invisibile...
Le dottrine interpretano le Scritture prendendo dei passi e dicendo "qui vuol dire che:"
Tant'è vero che il link al sito del Vaticano che avevo postato qualche pagina più in là offre molte, troppe, metodologie per la lettura del Vecchio Testamento.
Biglino no.
Prende i passi e li legge, il più possibile così come sono.
La cosa interessante è che HA UN SENSO LOGICO.
Sarà mezzo fantascientifico? Pazienza.
Avrà un fine che favorisce la massoneria? Amen.
Il fatto è che questa lettura del Vecchio Testamento non è una forzatura; è incredibile come s'incasellino molte tessere che necessitano di acrobazie per essere spiegate in senso religioso.
Non devi fare un "atto di fede" negli alieni, puoi leggerla come leggi l'Odissea, senza credere a sirene e ciclopi. Non essendo un testo sacro, quando leggi l'Odissea "fai finta" che quando Circe trasformava gli uomini in porci (e che ci vuole? anche Cicciolina lo faceva) succedesse davvero, non lo leggi in senso metaforico, storico, psicologico, analitico o escursionista della domenica. Lo leggi, lo capisci e finisce lì.

Non è da interpretare.
Puoi obiettare che faccia una forzatura durante la traduzione, ma non è così, almeno per quanto ho potuto vedere io.

Citazione:
L'unico approccio possibile, nell'ottica della seria ricerca filologica, è quello di:
1) dire chiaramente che nessuno sa un cazzo per certo
2) fare una versione con le varie interpretazioni e con le spiegazioni dall'ebraico antico
3) in questo modo il lettore ha la libertà di scelta


Il punto uno, Biglino lo sottoscrive in pieno.
Il due e tre non hanno senso.
Non c'è interpretazione.
Si legge così com'è.

Citazione:

Ogni altra interpretazione sarà per forza di cose faziosa, visto poi il "premio in palio", non farlo rende chi fa altrimenti quantomeno sospetto.

Questa non è "ogni altra interpretazione", non è un'interpretazione è una lettura il più possibile parificata alla lettura dei -per esempio- miti greci.
Quello che avrebbe potuto fare Biglino è sostituire il titolo "La Bibbia non parla di Dio" con il più appropriato "Il Vecchio Testamento non parla di Dio".
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2384
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Citazione:
Se si parte dal fare finta, finto sarà.


Intanto è quello che c'è scritto nella bibbia, poi se è finto quello è un altro discorso che attualmente non interessa la discussione. In ogni caso Biglino è in buona compagnia:

Rav Jeffrey H. Tigay (Rabbinical Assembly, Ellis professor of Hebrew and Semitic Languages and Literatures, University of Pennsilvania, Philadelphia) scrive che secondo «most Rabbanite commentators Torah is not metaphoric» (Ibn Ezra on Exod. 13.9).
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2385
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Citazione:

zeppelin ha scritto:

Io dico che è solo una scusa per fare come gli pare, esattamente come fanno le varie dottrine.

Non sono d'accordo, Invisibile...
Le dottrine interpretano le Scritture prendendo dei passi e dicendo "qui vuol dire che:"
Tant'è vero che il link al sito del Vaticano che avevo postato qualche pagina più in là offre molte, troppe, metodologie per la lettura del Vecchio Testamento.
Biglino no.
Prende i passi e li legge, il più possibile così come sono.

Invece lo fa anche Biglino. Infatti gli esegeti ebrei gli contestano varie cose di questa sua "lettura letterale".
Il che significa che ci sono cose che lui interpreta e poi dice "è tutto chiaro".

Quindi non si può accettare la sua parola. L'unico modo sarebbe di poter verificare di persona, cosa impossibile per noi.

Citazione:

La cosa interessante è che HA UN SENSO LOGICO.

Ma se, come affermano gli esegeti ebrei, lui traduce male varie cose, come posso sapere io (e tu) che non sia fatto proprio per avere il senso logico che vuole lui?

Citazione:

Avrà un fine che favorisce la massoneria? Amen.

Tu dici amen. Io dico che puzza forte.

Citazione:
Il fatto è che questa lettura del Vecchio Testamento non è una forzatura

Questo lo afferma lui.
Altri non concordano.

Siamo sempre li. Non possiamo sapere, possiamo solo credere o non credere.

Citazione:
Non devi fare un "atto di fede" negli alieni

Devi fare un atto di fede nelle sue interpretazioni, che per varie cose gli stessi esegeti ebrei gli contestano. Anzi, su certe cose dicono che proprio non conosce l'ebreo antico in maniera appropriata per comprendere varie cose.

Ma anche qui, non possiamo sapere se è vero o no.

Citazione:
...puoi leggerla come leggi l'Odissea...

Si, capisco l'intenzione.
Ma l'odissea è in greco antico, non in una lingua non vocalizzata, poi vocalizzata dai masoreti per noi bestie parlanti e poi interpretata in mille modi.
Qui non ci sono proprio le basi per una qualsiasi traduzione affidabile e, con un po' di abilità, a quei testi gli si puo' far dire qualunque cosa.

Citazione:
Non essendo un testo sacro, quando leggi l'Odissea "fai finta" che quando Circe trasformava gli uomini in porci (e che ci vuole? anche Cicciolina lo faceva)



Citazione:
Non è da interpretare.
Puoi obiettare che faccia una forzatura durante la traduzione, ma non è così, almeno per quanto ho potuto vedere io.

Se non conosci l'ebraico non vocalizzato, non lo puoi sapere.

Questo è IL punto che non bisogna mai dimenticare.

Citazione:
L'unico approccio possibile, nell'ottica della seria ricerca filologica, è quello di:
1) dire chiaramente che nessuno sa un cazzo per certo
2) fare una versione con le varie interpretazioni e con le spiegazioni dall'ebraico antico
3) in questo modo il lettore ha la libertà di scelta

Il punto uno, Biglino lo sottoscrive in pieno.

Lo so, ma non basta.

Citazione:
.
Il due e tre non hanno senso.
Non c'è interpretazione.
Si legge così com'è.

Lo puoi fare solo dal testo non vocalizzato.

Quindi il 2 e 3 hanno senso eccome.

Sono contento che abbiamo finalmente trovato una cosa in cui siamo in disaccordo.
Ce ne abbiamo messo del tempo eh
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2386
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Citazione:

invisibile ha scritto:
Sono contento che abbiamo finalmente trovato una cosa in cui siamo in disaccordo.
Ce ne abbiamo messo del tempo eh

Sai che palle esser d'accordo su tutto!
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Inviato il: 29/9/2015 21:17
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
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Decalagon
Citazione:
Rav Jeffrey H. Tigay (Rabbinical Assembly, Ellis professor of Hebrew and Semitic Languages and Literatures, University of Pennsilvania, Philadelphia) scrive che secondo «most Rabbanite commentators Torah is not metaphoric» (Ibn Ezra on Exod. 13.9).


Cioè? Chi lo scrive Rav Jeffrey H. Tigay o Ibn Ezra?
E lo dice in riferimento a tutta la Bibbia o vale solo per Esodo 13.9?
Inviato il: 29/9/2015 21:29
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2389
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Citazione:

Decalagon ha scritto:
Se si parte dal fare finta, finto sarà.

Intanto è quello che c'è scritto nella bibbia...

Evvabbè.

Basta leggere, giusto?

Leggero cosa esattamente?
Il testo non vocalizzato, quello vocalizzato dai masoreti per noi bestie parlanti o una delle mille interpretazioni di quest'ultimo?

C'è scritto manco per niente.

Citazione:
...poi se è finto quello è un altro discorso che attualmente non interessa la discussione.

Come sarebbe che "non interessa"?

Ma che ho sbagliato thread? Non è qui che si parla di "chiavi di lettura"?

E se la chiave è sbagliata?

Citazione:
In ogni caso Biglino è in buona compagnia:

Rav Jeffrey H. Tigay (Rabbinical Assembly, Ellis professor of Hebrew and Semitic Languages and Literatures, University of Pennsilvania, Philadelphia) scrive che secondo «most Rabbanite commentators Torah is not metaphoric» (Ibn Ezra on Exod. 13.9).


Parla di esodo 13.9, giusto?

La prima a caso che ho trovato, manco so quale è.

E ciò ti sarà come un segno sulla tua mano, come un ricordo fra i tuoi occhi, affinché la legge dell’Eterno sia nella tua bocca; poiché l’Eterno ti ha tratto fuori dall’Egitto con mano potente.

Biglino come la legge?

Ma poi, perché riportare citazioni di un tal rabbino piuttosto che un altro.
Ormai è chiarissimo che ci sono varie visioni.
Per esempio sul forum di consulenza ebraica, dicono che certe cose sono da leggere letterlamente e altre allegoricamente.

Ragazzi, qui c'è solo da mettersi l'anima in pace, perché è impossibile sapere come stanno veramente le cose, a meno di non imparare molto bene l'ebraico non vocalizzato.

Altro che elefante nella stanza, qui c'è tutta la razza dei Trex nella stanza.

Poi uno vuole credere a BIglino?
Va bene, ma basta che poi non si venga a dire "basta leggere è tutto scritto li" ... su luogocomune poi ...
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2390
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Il segreto dell'esperto è dire sempre quello che che una cosa non è.

Non sapevo di essere un superesperto di bibbia
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Inviato il: 29/9/2015 21:38
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2391
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Citazione:

invisibile ha scritto:
L'unico modo sarebbe di poter verificare di persona, cosa impossibile per noi.

No.
Indipendentemente dall'ebraico, basterebbe già leggere il VT lasciando non tradotti Elohim, Elyon e Yhwh (oltre qualcos'altro, come kavod o ruach, la cui traduzione è comunque impropria)
[edt: come [l'Eterno" del tuo esempio sopra, che è probabilmente YHWH]

Basta solo leggere UNA QUALSIASI delle (come dice lui) Bibbie che avete in casa senza tradurre questi termini e *magicamente* si ottiene una struttura coerente.

Citazione:

Avrà un fine che favorisce la massoneria? Amen.

Tu dici amen. Io dico che puzza forte.

Voltaire aveva già demolito il VT (e non solo) nel suo Dizionario Filosofico, ma non aveva (né avrebbe potuto) fornire un'interpretazione alternativa. Per lui erano solo "un mucchio di fandonie tramandate da un popolo di straccioni".
Biglino non demolisce il VT per i contenuti, che, anzi, in quest'ottica assumono un senso compiuto inafferrabile per un cristiano.
La lettura DELLE BIBBIE COMUNI si presta a questa interpretazione, senza forzature né interpretazioni. Basta solo NON tradurre quelle poche parole.
Massoneria o meno, disegno o casualità (se esiste), è proprio il VT che SI PRESTA a questa teoria, se incominci ti sembra pensare che non sia così.

Citazione:
Devi fare un atto di fede nelle sue interpretazioni, che per varie cose gli stessi esegeti ebrei gli contestano. Anzi, su certe cose dicono che proprio non conosce l'ebreo antico in maniera appropriata per comprendere varie cose.

Gli esegeti ebrei vivono in una costante interpretazione delle Scritture.
Alla fine non mi interessa che Biglino sia "il migliore dei traduttori possibili" (posto che possa esistere una figura del genere applicato alle Scritture ebraiche), il solo fatto che mi abbia presentato una teoria coerente utilizzando quello che è a mia disposizione, mi basta per considerarlo.

Citazione:

Qui non ci sono proprio le basi per una qualsiasi traduzione affidabile e, con un po' di abilità, a quei testi gli si puo' far dire qualunque cosa.

Sante parole!
Perciò ti dico: leggi una Bibbia qualsiasi (qui tutte quelle che vuoi) sostituendo semplicemente quelle tre parole e avendo in testa un minimo della sua teoria.
Funziona.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2392
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Citazione:

zeppelin ha scritto:
Citazione:

invisibile ha scritto:
L'unico modo sarebbe di poter verificare di persona, cosa impossibile per noi.

No.
Indipendentemente dall'ebraico, basterebbe già leggere il VT lasciando non tradotti Elohim, Elyon e Yhwh (oltre qualcos'altro, come kavod o ruach, la cui traduzione è comunque impropria)

Basta solo leggere UNA QUALSIASI delle (come dice lui) Bibbie che avete in casa senza tradurre questi termini e *magicamente* si ottiene una struttura coerente.

Quindi "basta leggere" quello che i masoreti, hanno vocalizzato per noi bestie parlanti.

Non so tu, ma ho grandi difficoltà a fidarmi ... sai, è quel "bestie parlanti" che mi inquieta un po'

Ma poi, se sono alieni o prediluviani supertecnologici, che nessuna ha mai visto, Dio pari è.

Quelli volano e rombano su carri di fuoco?

E te credi che Dio (magari un dio folle e crudele ma che poi ci ama tutti ) non è capace? Tze

Citazione:

Tu dici amen. Io dico che puzza forte.

Voltaire aveva già demolito il VT (e non solo) nel suo Dizionario Filosofico, ma non aveva (né avrebbe potuto) fornire un'interpretazione alternativa. Per lui erano solo "un mucchio di fandonie tramandate da un popolo di straccioni".
Biglino non demolisce il VT per i contenuti, che, anzi, in quest'ottica assumono un senso compiuto inafferrabile per un cristiano.
La lettura DELLE BIBBIE COMUNI si presta a questa interpretazione, senza forzature né interpretazioni. Basta solo NON tradurre quelle poche parole.
Massoneria o meno, disegno o casualità (se esiste), è proprio il VT che SI PRESTA a questa teoria, se incominci ti sembra pensare che non sia così.

Ma questo io non lo nego, anche perché non ho proprio gli strumenti per farlo.

Ma "guardacaso" la cosa è funzionale alla massoneria, ma "guarda il casissimo", sul forum degli ebrei abbiamo tutti letto di come da una parte lo perculano, ma poi qualcuno dice che il lavoro di biglino contiene delle verità che, ariguardacaso, su certe cose favorisce proprio loro !!!

Il tono era "avete visto che casino sta facendo? Ancora ci ha capito ben poco, lasciatelo fare, per noi va più che bene che dica quelle cose"

E poi non è vero che biglino non demolisce i contenuti. Demolisce i contenuti della chiesa cattolica ed in parte degli ebrei, i quali affermano che è vero che l'antico testamento non è un libro di religione, ma che Dio c'è eccome.

Farla semplice come fa biglino, in una questione intricatissima e con enormi interessi in gioco, non puzza, emana un grande tanfo.

Citazione:
Devi fare un atto di fede nelle sue interpretazioni, che per varie cose gli stessi esegeti ebrei gli contestano. Anzi, su certe cose dicono che proprio non conosce l'ebreo antico in maniera appropriata per comprendere varie cose.

Gli esegeti ebrei vivono in una costante interpretazione delle Scritture.
Alla fine non mi interessa che Biglino sia "il migliore dei traduttori possibili" (posto che possa esistere una figura del genere applicato alle Scritture ebraiche), il solo fatto che mi abbia presentato una teoria coerente utilizzando quello che è a mia disposizione, mi basta per considerarlo.

Vista la complessità della materia, a me affatto.

La trovo una semplificazione forzata ed estrema.

Citazione:
Qui non ci sono proprio le basi per una qualsiasi traduzione affidabile e, con un po' di abilità, a quei testi gli si puo' far dire qualunque cosa.

Sante parole!
Perciò ti dico: leggi una Bibbia qualsiasi (qui tutte quelle che vuoi) sostituendo semplicemente quelle tre parole e avendo in testa un minimo della sua teoria.
Funziona.

Come funziona quella con un Dio onnipotente, che è vero che tanto amorevole non è, dipende se il caffè era buono o meno la mattina.

Visto che "sostituire semplicemente quelle tre parole", non trova l'accordo di molti altri studiosi, e abbiamo letto il perché, io non mi fido.

Sapendo il contesto, con in mezzo la lotta feroce che c'è dietro queste questioni, non mi fido per niente.

Lui dice che è tutto logico.
Gli esegeti ebrei dicono manco per il cazzo, ma che qualcosa il ragazzo ha capito.
E dicono anche, cosa fondamentale per avere una visione più concreta, che "la bibbia contiene molti segreti".

Qui siamo, nel nulla
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Inviato il: 29/9/2015 21:57
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2393
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@invisibile: Citazione:
Basta leggere, giusto?

Leggere cosa esattamente?
Il testo non vocalizzato, quello vocalizzato dai masoreti per noi bestie parlanti o una delle mille interpretazioni di quest'ultimo?




Boh, non ho parole.

Ore di discussioni e a perdere tempo a risponderti anche ad ogni tua più piccola e ridicola osservazione, e ora arrivi perfino a chiedermi CHE COSA BISOGNA LEGGERE (!!!!).

Ciao invisibile, buona vita.
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Inviato il: 29/9/2015 22:12
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2394
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Ma poi, la questione è sulla traduzione letterale.

Ed è proprio su quei termini, come elohim e ruach, concetti centrali per la questione dio-alieni-babbonatale, che gli esegeti ebrei contestano Biglino.

Quindi, se hanno ragione loro, la traduzione letterale è fatta male. Fine.

Poi si contestano le contraddizioni e va bene.

Ma stiamo parlando di un testo ultracompromesso e poi, non sappiamo di moltitudini di dei pazzi e crudeli in moltissime tradizioni religiose?

Erano alieni? Possibile.

Erano prediluviani? Possibile.

Erano invenzioni dei potenti dell'epoca per fregare la gente? Possibile.

Altre ed eventuali...

[EDIT: un mix di tutto o qualcosa di quanto sopra? Assolutamente possibile viste le diversissime fonti ed i periodi dei testi]

Che poi le religioni abbiano manipolato a loro uso e consumo testi antichi, come già detto, è veramente la scoperta dell'acqua calda.

Ma questo non va a favorire le tesi di Biglino in nessun modo, mentre c'è chi collega queste due cose come se fosse l'uovo di Colombo.

Non lo è.
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Inviato il: 29/9/2015 22:19
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2395
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Citazione:

Decalagon ha scritto:

Boh, non ho parole.

Ore di discussioni e a perdere tempo a risponderti anche ad ogni tua più piccola e ridicola osservazione, e ora arrivi perfino a chiedermi CHE COSA BISOGNA LEGGERE (!!!!).

E già, è proprio per quello che dici:

Citazione:

Boh, non ho parole.

Così come non ne hai avute sulle mie conclusioni

Invece sulla denigrazione sei stato fortissimo ed abbondantissimo con le parole.

Buona vita anche a te.

PS
E che prendere per buona l'interpretazione di Biglino, sia una pura credenza, è stato dimostrato scientificamente eh

PPS
Che strano Decalagon, dimentichi sempre di dire quali sarebbero queste mie ridicole e piccole osservazioni

Non è che ti riferisci a quelle fantasie e cazzate che poi erano le tue?
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Chuang Tzu
Inviato il: 29/9/2015 22:22
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2396
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Decalagon

Citazione:
Viene tradotto con "soffio vitale".


Quindi, visto che la traduzione di questa parola si lascia inalterata quando la si trova, significa che YHWH si spostava a cavalcioni del suo "soffio vitale"?

E che fine ha fatto l'elicottero-drone, quel mezzo che usava YHWH, il suo Ruach?

Se è vero che il Sig.Biglino non traduce questa parola con "mezzo di trasporto", bensì con "soffio vitale", dove stanno le astronavi aliene?

Ma facciamocelo spiegare direttamente dal Sig.Biglino.




Qui è chiaro il suo metodo.

Traduce correttamente la parola in un suo possibile significato, come "vento impetuoso", poi arriva al disegno dell'astronave finale, continuando a dire facciamo finta che.

Il fatto che quella parola, ovvero Rauch si riferisca a qualcosa di invisibile, viene scavalcato con la combinazione di altri due termini, come la merkaba egizia, che è una nota tecnica "magica" per pochi,( ed è questo il motivo per cui questa tecnica doveva esssere insegnata solo a pochi studenti selezionati) e il termine Kevod, che secondo lui si traduce con "pesante".

Tralasciando le polemiche infinite sul significato di Kevod, sul quale ci sono già state migliaia di parole e di polemiche, andiamo sul concreto, analizzando il suo metodo e le evidenti modalità che usa per fare passare questa idea nel suo pubblico.

Per farlo, mette assieme queste tre definizioni arbitrariamente, perchè non è affatto vero che ogni volta che nella Bibbia c'è il termine Ruach, questo termine sia accompagnato dagli altri due termini e che quindi debba essere interpretato inequivocabilmente come "oggetto pesante che si muove velocemente nell'aria e che serve come mezzo di trasporto".

Inoltre se quella parola si riferisce a qualcosa di invisibile come sostenuto dai filologi Ebraici, com'è possibile che si possa riferire ad un aereo, oppure ad un'astronave, un drone?

Ma questo è ininfluente, tanto si fa per finta.

Poi arriva al disegno finale, che è proprio quello che rimane impresso alla fine di tutti i suoi discorsi.

Chi ha fatto vendita, sa bene che non è solo con le parole e la comunicazione verbale che entri dentro ai tuoi interlocutori, per essere più efficaci è meglio usare dei disegnini, come ai bimbi.

Ed è proprio quel disegno la testa di ponte per fare sembrare che tutto il suo ragionamento sia coerente e lasciare a bocca aperta i suoi ascoltatori.

Ma tant'è.

Ormai sono tutti concordi da Malanga a Giorgio Bongiovanni, persino il Vaticano è d'accordo con Biglino e la nuova religione mondialista, volendo complottare fino in fondo forse sono pure d'accordo fra loro.

Mons.Balducci farà rivelazioni in questo senso fra qualche anno sul fatto che la Bibbia parla in realtà di alieni, annuncia Mauro trionfante.

Questa è la nuova religione, quella che qui dentro a questo sito suona meglio, ed è più credibile della Tradizione Spirituale Umana.

Quindi si userà ancora una volta questo Libro, si manterrà ancora questo Libro per giustificare la New Religion, in the New World, with the New man.

Si stanno realizzando tutte le profezie sugli avvenimenti prossimo-venturi, con l'apostasia della chiesa cattolica e il dominio sul mondo del "Figlio dell'Uomo" che diventerà finalmente visibile, farà grandi prodigi, sarà considerato il Salvatore del mondo e prenderà il Potere.

Si realizzerà così fino in fondo, anche la profezia e la maledizione di Jacques de Molay contro il papa e l'imperatore.

Almeno ricordatevi di queste parole in futuro, quando queste cose si realizzeranno in concreto.

Instead of "Son of God" and "created by God" will be better in the future world "alien's slave" and "created by aliens".

Una vera evoluzione per l'uomo.

Che geni....
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2397
Sono certo di non sapere
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Per gli appassionati di traduzione letterale della parola Ruach, che dovremmo lasciare inalterata nella traduzione metodo Biglino, spiegare questi versi.

Tehillim 51:10-13 Orthodox Jewish Bible (OJB)
10 (12) Create in me a lev tahor, O Elohim; and renew a ruach nekhon (steadfast spirit [i.e., regeneration Ezek 36:26; Yn 3:3,6]) within me.
11 (13) Cast me not away from Thy presence; and take not Thy Ruach Hakodesh from me.
12 (14) Restore unto me the sasson of Thy salvation; and uphold me with a ruach nedivah (a willing spirit; see Jer 31:31-34).
13 (15) Then will I teach poshe’im (transgressors) Thy drakhim; and chatta’im (sinners) shall be converted [have a spiritual turnaround; see Isa 6:10] unto Thee.



Is 63, 9.10.11 Orthodox Jewish Bible
9 In all their tzoros He was afflicted, and the malach of His presence saved them; in His ahavah and in His mercy He redeemed them; and He lifted them up, and carried them kol y’mei olam.
10 But they rebelled, and grieved His Ruach Hakodesh; therefore He turned against them as oyev (enemy), and He fought against them.
11 Then His people remembered the y’mei olam (days of old), of Moshe. Where is He that brought them up out of the yam (sea) with the ro’im of His tzon?
Where is He that put His Ruach Hakodesh in the midst of them?



Dove sono le astronavi?

Se traduciamo Ruach con "oggetto pesante che si muove velocemente nell'aria e che serve come mezzo di trasporto", tutti questi versi non hanno nessun significato concreto.

Oppure questo termine si deve interpretare a seconda dei casi in cui viene usato?

E se sì, perchè, visto che il metodo prevede di lasciarlo inalterato e non tradurlo?

Va beh, scherzavo, non mi interessa....
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Inviato il: 30/9/2015 1:58
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2398
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Se è vero che il Sig.Biglino non traduce questa parola con "mezzo di trasporto", bensì con "soffio vitale"


Non ho detto che è Biglino a tradurla con "soffio vitale". Lo fa la CEI nel passo in questione che ho citato.
Biglino semplicemente non la traduce.

Va la incredulo.
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2399
Sono certo di non sapere
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Da Sabina
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Dunque...

Biglino dice che lui non sostiene la teoria aliena, ma che è una delle possibili leggendo la bibbia "letterlamente" e lascia al lettore la libertà di interpretare come preferisce.

Giusto?

Nel filmato postato da incredulo, sta facendo una conferenza per il GRIA, Gruppo Ricerche Interferenze Aliene.

E vediamo come lascia la libertà di interpretare, a questi signori e gentili signore appassionati di vita extraterrestre.

Qui si è detto che i termini contestati, come elohim e ruach, lui non li traduce e dice che così "è tutto molto semplice", "basta leggere qualsiasi bibbia" e ci si è liberati dalla manipolazione dei teologi.

Invece in quel video, dopo una interessante disquisizione sulle lingue semitiche, lui li traduce eccome arrivando a disegnare un bel disco volante che si libra sulle acque.

Poi dice che anche il vaticano sta iniziando a svelare delle cose sugli alieni, che è stato creato un ufficio apposito e che iniziano ad uscire delle affermazioni in favore della questione aliena e che sta facendo investimenti notevoli in tal senso.

Dice, a proposito degli alieni, "il vaticano si sta preparando a dire delle cose che dirà nei prossimi anni".

Ad un certo punto, parlando di una dichiarazione di monsignor Corrado Balducci, la persona incaricata 15 anni fa di costituire un ufficio all'interno del vaticano per lo studio della vita extraterrestre, riporta una dichiarazione di Balducci:

"Gli alieni esistono e la bibbia li conosceva."

Aggiungendo subito dopo (sua considerazione):

"...cioè, che la bibbia li conoscesse NON C'E' NESSUN DUBBIO, anche perché erano quelli che viaggiavano su sta roba qui, che poi la teologia ha trasformati in Dio" (indicando il disegnino dell'ufo che si libra sulle acque).

Non so a voi, ma a me farmi prendere per il culo non è che mi fa impazzire di gioia.

Quindi tutte le cose che abbiamo letto qui, che Biglino non predilige nessuna interpretazione piuttosto che un altra e che si limita a "dimostrare" che quel libro "non parla di un dio creatore del cielo e detta terra" etc, cosa erano?

Ma che davero davero?

Ora direi che è il caso di piantarla una volta per tutte nel sostenere l'imparzialità di Bigliino sulla questione aliena, visto che è lui stesso che dice che "...cioè, che la bibbia li conoscesse NON C'E' NESSUN DUBBIO," a meno che qui qualcuno non sostenga una cosa che contraddice le stesse parole di Biglino.
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Inviato il: 30/9/2015 9:44
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Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura
#2400
Sono certo di non sapere
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Citazione:
incredulo ha scritto:
Puoi aggiornare le FAQ.

7) Cosa ne pensano gli esegeti ebrei delle teorie di Biglino?

Negli esempi di disaccordo sulla traduzione dei termini, oltre ad Elohim, mettici anche cosa ne pensano veramente, sulla disinvolta traduzione del Sig.Biglino sul termine Ruach, una traduzione che voi accettate come sacrosanta ed indiscutibile.

Citazione

Il ruah è il soffio e il vento. Diventa "spirito" in senso traslato.
Quando nel libro della Genesi si trova "Ruah elohim"tutta la tradizione ebraica lo intende come un vento impetuoso e potentissimo.
In questo caso "elohim" va tradotto non riferito a qualcosa di spirituale, ma nella sua accezione di aggettivo superlativo, come potentissimo, incredibilmente forte. Questo perchè il contesto è chiaro: si parla di "teòm" un abisso di acque informi e il verbo usato è "merakefet" tradotto comunemente con "aleggiava"
In realtà la radice indica un'azione di terribile vibrazione di movimento, atta a provocare un cambiamento.
Comunemente un uccello che batte violentemente le ali a protezione del nido è "merakef".
Il termine ruah, in questo specifico caso non può essere spiegato con "velivolo" perchè un velivolo è qualcosa di fisico, di visibile, di materiale.
Se l'aria e il vento sono chiamati "ruah" è perché esistono, hanno forza e potenza, possono determinare effetti e cambiamenti, ma non sono visibili.

Esistono ma non li vediamo, similmente a forze spirituali, che anche esistono ma non sono apprezzabili con la vista.
Per questa ragione "ruah" è anche inteso come spirito, ma non veramente nel senso comune di "spirituale", piuttosto come azione.
Infatti in ebraico si dice, come in italiano: "ruah milchamà" (vento o anche spirito di guerra), "ruah nekamà" (spriito di vendetta) ecc.

Di conseguenza, leggere "ruah" come macchina o veicolo" è una forzatura di un vocabolo completamente avulso dai suoi significati e dal suo contesto.

Non vi è nulla di più fuorviante, in ebraico, che prendere un'espressione, toglierla dal suo contesto storico, temporale, grammaticale e di luogo e darle un significato che potrebbe anche essere vero ma che può generare dei falsi clamorosi.
In ebraico, una He al posto della alef, o uno iod in più o in meno può radicalmente cambiare il significato della parola e la stessa parola cambia di senso a seconda del contesto.
Per esempio lo stesso verbo "levaker" può significare " visitare" (un amico, un luogo, una città) o "criticare" (un amico, un luogo o una città) a seconda di come è inserità.
Per questo chi legge l'ebraico non deve mai tradurre un periodo parola per parola, senza prima avere ascoltato o letto l'intero.
In conclusione, per rimanere in tema di oggetti volanti: ruah come "veicolo", non sta NE' IN CIELO NE' IN TERRA


Qui

Quel termine, ovvero Ruach si usa per riferirsi ad un qualcosa che non si vede, ad un qualcosa di non visibile.

Forse l'elicottero-drone di YHWH era invisibile?


In questo caso io trovo l'interpretazione degli esegeti molto forzata, loro puntano ad una caratteristica di Ruach, che hanno detto essere vento o soffio, aggiungendo che tali cose sono anche invisibili e quindi di riflesso anche Ruach deve essere invisibile.
E' una interpretazione forzata, fatta apposta per smentire il "veicolo che si muove nell'aria" che Biglino deduce dal contesto.

Rimane vero che Ezechiele viene sollevato da un Ruach: non si dice affatto che Ezechiele stava camminando nel deserto ma all'improvviso andò a sbattere contro un Ruach (muro invisibile), nel qual caso avrebbe senso focalizzarsi sull'invisibilità.

Il focus invece è sul volo: Ezechiele dice che è stato sollevato da un Ruach.
Ed il problema serio è che esso faceva un grande fragore, con un rumore di battito d'ali e di ruote che girano.
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