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di Massimo Mazzucco
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  Operazione Bluemoon - Eroina di Stato

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  •  Floh
      Floh
Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#1
Dubito ormai di tutto
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E' ormai storicamente indiscusso come l'introduzione dell'eroina tra i giovani negli anni 70' sia stata una operazione chirurgicamente condotta dai servizi segreti.
L'obbiettivo era quello di frenare la carica progressista del movimento del 68'.
La marijuana (innocua per la salute, anzi, dalle proprietà curative indiscutibili) venne demonizzata per far spazio all'introduzione dell'eroina.

Il documentario della Rai qui proposto è sorprendentemente senza peli sulla lingua sull'argomento.

OPERAZIONE BLUEMOON



L'opinione del sottoscritto

Qualcuno si è mai chiesto perché l'alcool oltre ad essere legalmente acquistabile (senza alcun limite) è addirittura pubblicizzabile? Sia chiaro, ognuno dovrebbe poter far della sua persona ciò che vuole finché non fa del male agli altri. Ma non dovrebbe essere consentito pubblicizzare l'utilizzo di cose provatamente dannose. L'autodistruzione non può essere pubblicamente incentivata. L'unica politica corretta è l'informazione, nulla di più, nulla di meno. No alla coercizione.

@ Massimo (Redazione)

Non mi pare che ti sia mai occupato dell'argomento Bluemoon. Lo conoscevi?
Inviato il: 8/8/2015 19:29
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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Molto interessante!

Non conoscevo i dettagli di quest’operazione.

Questi fatti dimostrano che lo slogan “Eroina droga di Stato” in voga già agli inizi degli ’70 non erano solo parole, dovute alla constatazione che l’eroina ti rincoglioniva e ti rendeva schiavo di una sostanza, portandoti ad avere un unico pensiero che riempiva la tua giornata: “il buco” .

Tutto questo era voluto ed orchestrato da organi governativi a livello internazionale.

Dimostra anche l’alto grado d’infiltrazione, di questi servizi segreti, in tutti i movimenti che cercano di elevare la “consapevolezza” e di conseguenza l’evoluzione della coscienza collettiva.

Chi governa, teme quest’evoluzione, la coscienza collettiva deve restare chiusa in reciti controllati.
Uno dei più utili è la “Paura”

Io sono stato fortunato perché, in qualche modo, ho ricevuto una corretta informazione, anche se solo veicolata da slogan: “eroina droga di Stato”, “l’eroina ti rende schiavo di una sostanza”.

Questo argomento meriterebbe più visibilità.
Inviato il: 9/8/2015 13:12
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  •  Red_Max
      Red_Max
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#3
Mi sento vacillare
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Molto interessante, secondo me non è un caso che oggi si sia arrivati alla cultura dello sballo modello coccorincò
Inviato il: 9/8/2015 15:31
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  •  Floh
      Floh
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#4
Dubito ormai di tutto
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@ Al2012

Cit.
"Io sono stato fortunato perché [...] ho ricevuto una corretta informazione"

Si tratta di un punto cruciale.
Il documentario cita (min. 38:55) statistiche che dovrebbero far riflettere:

"La stragrande maggioranza della popolazione aveva accettato le idee diffuse dalla stampa: il 50 % riteneva che gli individui attratti dalla droga fossero omosessuali, il 34 % dei giovani tra i 16 e i 20 anni credeva che la marijuana fosse la droga più pericolosa in assoluto. E' questa la generazione confusa e disinformata predestinata al buco dell'eroina"

Altro punto cruciale è il vuoto volutamente creato sul mercato di altre sostanze stupefacenti più leggere contestualmente all'introduzione massiccia a basso prezzo (e "de facto" non perseguita dalla forze dell'ordine) dell'eroina.
Inviato il: 9/8/2015 18:20
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  •  Al2012
      Al2012
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
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@ Floh

Citazione:
"Io sono stato fortunato perché [...] ho ricevuto una corretta informazione"


Con questa frase volevo, infatti, sottolineare l’importanza della corretta informazione.

In una riunione di genitori della zona in cui vivo, tutti preoccupati dell’idea che loro figli, coetanei dei miei, facessero uso di spinelli, ho fatto notare che il dramma della droga è la disinformazione, se si vuole fare qualcosa bisogna informarsi ed informare in modo corretto.
Mi sono fermato a questo punto, perché tutti incominciavano a guardarmi in modo strano.

In seguito ad un gruppo di amici di mio figlio ho fatto quest’esempio:
Ho tirato una boccata di sigaretta e senza aspirala lo espulsa attraverso un fazzoletto, poi un’altra tirata, aspirando questa volta, prima di espellere il fumo sempre attraverso il fazzoletto.
Sul fazzoletto c’erano due macchie, la prima più scura, la seconda meno scura, ho fatto notare ai ragazzi che la differenza tra le due macchie corrisponde a quello che mi è restato nei polmoni.
Poi ho aggiunto che lo spinello di per se non è pericoloso, perché non da assuefazione, il pericolo maggiore è che si prende il vizio di fumare tabacco, la nicotina contenuta è una droga perché da assuefazione, ed io sono un esempio, anche l’alcol è droga perché da assuefazione.
Ho aggiunto di non andare oltre lo spino, perché tutto il resto è merda, di stare attenti a quelli che ti invitano a provare strane pastiglie o altre droghe, perché si corre il rischi di diventare schiavi di una sostanza.

Questo è un esempio di corretta informazione che sicuramente i genitori dei ragazzi non possono capire, se non hanno sperimentato direttamente cosa sia in realtà farsi una canna.

Ho rivisto il filmato per cercare un punto che mi ha fatto nascere qualche perplessità.
Trascrivo i punti:

min. 20:57:
“nascono in Italia movimenti di rottura che contribuiscono a rinforzare il mito americano degli Hippies di Berkeley e Woodstock, Beat Generation, Kerouac, (Axel?), Timoth, incarnano quella indolenza che spingerà milioni di giovani ad una forsennata sperimentazione di qualsiasi droga.”

Primo punto:
Detto così potrebbe essere interpretato che questi movimenti fossero costruiti a tavolino dal sistema di controllo, cosa sicuramente falsa, perché io considero questi movimenti spontanei, come una manifestazione naturale dell’evoluzione sociale (per non dire della coscienza collettiva).

Secondo punto:
Anche sulla indolenza e forsennata sperimentazione di qualsiasi droga sono completamente in disaccordo ed io sono un esempio tra tanti.

Se il ’68 mi è scivolato sulla pelle, avevo 16 anni, agli inizi degli anni ’70 avevo un’età in cui si comincia a ragionare più criticamente.
Tra i primi libri che ho letto con passione ci sono i libri di Henry Miller (Tropico del Cancro, Tropico del Capricorno, Sexus, Nexus.) considerato da molti un capostipite della Beat Generation.
Ho letto alcuni libri di Jack Kerouac (Sulla strada, Visioni di Cody).
Ho visto film come “Easy Rider”, “Zabriskie Point”, “Fragole e sangue”, in pratica sono stato influenzato dal movimento hippy, dalla contestazione giovanile della guerra nel Vietnam e dalla Beat Generation, ma non mi sono mai sentito spinto alla sperimentazione di qualsiasi droga.

In merito al primo punto lo scrittore Giancarlo De Cataldo conferma la mia sensazione:

Min 21:22:
“è difficile, se non impossibile, inventare un complotto a tavolino dal nulla, cioè è impossibile farlo se non si ha l’intelligenza, e questi grandi strateghi hanno spesso questa intelligenza, di cogliere quello che si sta muovendo nella società, di aggrapparsi ad un fermento, di ingigantirlo, di piegarlo, di indirizzarlo in una certa dimensione ….

Min 22:09:
“C’era un fermento generazionale nel quale era facile inserire anche “lo sballo”, nel senso che dicevamo prima, cioè nel senso nobile di strumento che aiuta un individuo, una comunità a raggiungere una area superiore della conoscenza…

Tirando l’acqua verso il mio mulino, i traduco “raggiungere una area superiore della conoscenza” con “raggiungere una maggiore consapevolezza dell’essere umano”, uno sviluppo in positivo della coscienza collettiva.
Il “fermento generazionale” è la spinta evolutiva che è naturale nelle coscienze evolute, ed è proprio questo”fermento” che il sistema vuole soffocare.
Inviato il: 9/8/2015 22:54
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  •  Slobbysta
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#6
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 10/8/2015 0:07
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  •  Al2012
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#7
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 10/8/2015 13:39
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  •  Floh
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#8
Dubito ormai di tutto
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@ Al2012
Cit.

"min. 20:57: “nascono in Italia movimenti di rottura che contribuiscono a rinforzare il mito americano degli Hippies di Berkeley e Woodstock, Beat Generation, Kerouac, (Axel?), Timoth, incarnano quella indolenza che spingerà milioni di giovani ad una forsennata sperimentazione di qualsiasi droga.”

Primo punto: Detto così potrebbe essere interpretato che questi movimenti fossero costruiti a tavolino dal sistema di controllo, cosa sicuramente falsa, perché io considero questi movimenti spontanei, come una manifestazione naturale dell’evoluzione sociale (per non dire della coscienza collettiva)."


Il discorso è più ampio del solo fenomeno italiano.
La stessa strategia è stata usata anche negli stessi USA e per comprendere se il fenomeno del 68' possa essere stato in qualche modo eterodiretto nella sua stessa genesi occorre tener presente che la Beat generation precede cronologicamente tale movimento (On the road di Kerouac è infatti del 51'). La Beat generation getta le basi su cui si sviluppa tale movimento più ampio.
Non possiedo elementi che possano ulteriormente suffragare la tesi per cui il 68' non fu di per sè spontaneo, ma, considerato il complesso della sua trasformazione così come tratteggiata nel documentario in esame, non è poi così scontato ed escluso che così non sia.
E se anche il la formazione non sia stata spontanea ciò non implicherebbe che tutto il contenuto del pensiero e degli usi dei movimenti contestazione siano stati indotti dall'alto, in questo senso ad un ordine costruito (taxis, in greco antico) si può affiancare un ordine spontaneo (cosmos, in greco antico), com'è appunto nella fisiologica trasformazione delle cose umane.
Ci si potrebbe chiedere a che pro l'establishment abbia avuto interesse a incentivare la formazione del 68, a mio parere potrebbe essere stato un (efficace) tentativo di sottrazione di consensi alla causa socialista (in senso lato). Il socialismo era più temibile sul piano politico poiché aveva dei piani realizzabili e concreti a differenza della contestazione sessantottina la cui fumosa ideologia era difficilmente traducibile in un effettivo programma di governo.
Ciò dico nonostante io stesso trovi comunque affascinanti i moti del tipo: vietato vietare, ecc., di ispirazione radicalmente libertaria.


Cit.
" [...] in pratica sono stato influenzato dal movimento hippy, dalla contestazione giovanile della guerra nel Vietnam e dalla Beat generation, ma non mi sono mai sentito spinto alla sperimentazione di qualsiasi droga"

Certo, non è infatti una cosa proprio automatica, vi sono anche altri fattori che influenzano l'agire umano, fattori più personali, appartenenti alla sfera dei singoli e per ognuno diversi.
Resta il fatto che la struttura culturale della società (o sub-società) di appartenenza (in questo caso specifico: la Beat generation e i movimenti di contestazione del 68') funge da schema interpretativo della realtà.
A questo si aggiunga l'azione proprio materiale di approvvigionamento delle sostanze da parte dei servizi segreti, la diretta infiltrazione dei gruppi di contestazione e tutte le altre possibili strategie di condizionamento.
Inviato il: 10/8/2015 13:41
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  •  Floh
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#9
Dubito ormai di tutto
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Sarà anche parzialmente OT ma può andar bene come sottofondo per leggere gli articoli segnalati da Al2012

Billie Holiday - Blue Moon



Segnalo poi un articolo su Ronald Stark (implicato nella diffusione degli stupefacenti operata dai servizi) nell'archivio di Repubblica, anno 1985.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/01/25/misteriosa-morte-di-stark-uomo-della.html
Inviato il: 10/8/2015 14:15
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  •  DANILOFABBRONI
      DANILOFABBRONI
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#10
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68’, Magie, Veleni & Incantesimi Spa. Del Potere Oscuro e la Rivoluzione del ‘68 , sui lati opachi del movimento sessantottino.
Sfilano qui, in questo testo, serrati, uno accanto all’altro, come in un cinemascope d’altri tempi, veri e propri assi di briscola come Adorno, Abbie Hoffman, Alain Danielou, Althusser, Anna Freud, Agnelli, Antoine Bernheim, Benjamin, Aurelio Peccei, Carl Schmitt, Crowley, la premiata ditta C.I.A., Calasso, Combriccole dell’Alta Finanza, Culianu, D.A.F. De Sade, David Cooper, Freud, Foucault, Guy Debord, Gregory Bateson, Giordano Bruno, gangsterismo, Horkheimer, Henry Luce, Ian Fleming, Isherwood, il Tavistock, i robber barons americani fomentatori delle Guerre dell’Oppio per portare la civiltà occidentale – tanti Oriana Fallaci ante litteram - ai “selvaggi” distanti da “Il Secolo Americano”, James Bond, Jacob Taubes, James Hillman, Jerry Rubin, Jung, Kennedy, Leo Strauss, la Sandoz, lo spettacolo della “rivoluzione” (telecomandata), l’LSD, Marylin Monroe, Marcuse, Mircea Eliade, malavita, Margaret Mead, Michel David-Weill, Nietzsche, Rockefeller, Ronald Stark, stupefacenti a fiumi, servizi segreti a gò-gò, Thomas Mann, Timothy Leary, Vaneigem, Wystan H. Auden, Zolla, ed altri, in una sequela da Circo Barnum, insomma tutti gli “eroi” cangianti di una delle più grandi magie che la storia contemporanea possa ricordare: il Sessantotto.
Squadernati in un affresco d’assieme, ecco comparire tutti gli incantesimi e i veleni mortali che non sono per nulla d’antan, ma viceversa, rappresentano la tragica realtà vivente al giorno d’oggi.
Basandosi su testi inediti in Italia e poco o niente discussi, connessi in una fitta quanto inusuale trama, si mostra il cui prodest del ’68 venendo a cadere la foglia di fico che ha sempre visto tale accadimento come spontaneo ed indice di libertà, essendo vero il perfetto contrario.
Il testo getta luce sul movimento della Controcultura con intenti nuovi, che si prefiggono di cogliere non tanto il plot dell’azione, e le scene culmini, quanto i registi ed i produttori dello show.
Inviato il: 10/8/2015 18:53
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#11
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Sulle modalita' dell'arresto di Stark ed il fatto che fosse stato rinchiuso in carcere con pezzi da novanta dei movimenti dell'epoca ne parla Lucarelli nel suo vecchio programma Blu Notte, nella puntata dedicata a OSS, CIA, Gladio, i rapporti segreti tra America e Italia.

Allego il video per completezza di informazioni:

Inviato il: 10/8/2015 19:44
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  •  Al2012
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#12
Dubito ormai di tutto
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@ Floh

Citazione:
Non possiedo elementi che possano ulteriormente suffragare la tesi per cui il 68' non fu di per sè spontaneo, ma, considerato il complesso della sua trasformazione così come tratteggiata nel documentario in esame, non è poi così scontato ed escluso che così non sia.


Potresti indicarmi in quale punto del filmato hai notato la trasformazione a cui fai riferimento e che ti fa escludere la spontaneità del ‘68?

Vorrei capire meglio questa tua considerazione.

A me pare che il filo conduttore del documentario sia l’introduzione dell’eroina finalizzato alla sfaldatura ed indebolimento della contestazione giovanile, così come sperimentato con successo con la protesta americana delle Pantere Nere.
Infiltrare un movimento di protesta non vuol dire generarlo costruendolo a tavoli negando quindi la spontaneità che lo genera, vuol dire cercare di condizionarlo, vuol dire deviarlo, renderlo impopolare con atti di violenza, vuol dire fiaccarlo dall’interno con l’eroina.

Citazione:
Ci si potrebbe chiedere a che pro l'establishment abbia avuto interesse a incentivare la formazione del 68, a mio parere potrebbe essere stato un (efficace) tentativo di sottrazione di consensi alla causa socialista (in senso lato). Il socialismo era più temibile sul piano politico poiché aveva dei piani realizzabili e concreti a differenza della contestazione sessantottina la cui fumosa ideologia era difficilmente traducibile in un effettivo programma di governo.


Domanda più che lecita che io farei in modo diverso:
Perché l'establishment abbia avuto interesse ad incentivare la formazione del 68, per poi indebolirla con l’eroina?

Nel filmato, se ricordo bene il problema era il partito comunista e un possibile compromesso storico tra DC e PCI, definitivamente abortito con l’assassinio di Moro.
In merito al partito socialista non aveva bisogno di una spinta, si è autodistrutto in modo autonomo.

Le contestazione che iniziarono nel ’68 e proseguirono negli anni seguenti videro la partecipazione degli operai, che riuscirono ad ottenere miglioramenti sia economici sia delle condizioni di lavoro.
Non riconoscere i cambiamenti sociali portati dal movimento del ’68 .… non saprei come definirlo se non:

“Reazionari e conservatori non perdono l'occasione di attaccare il movimento del sessantotto, la sua realtà e i risultati che ha prodotto, non solo enfatizzandone gli errori, ma attribuendo a quella fase storica ogni evento negativo che si è verificato successivamente.

Quasi che il 68 sia stato una forza di potere e non, invece, un movimento di opposizione e di contestazione globale.

In parte hanno ragione, perché se il 68 non ha conquistato il potere politico ha però colonizzato gran parte delle coscienze nel nostro paese, portando a compimento una vera e propria rivoluzione culturale, un profondo cambiamento nel vissuto sociale.

Combinandosi con diversi fattori e dando importanti contributi a tutte le battaglie civili degli anni Settanta, il 68 ha dato un contributo significativo, per esempio, nella conquista dello Statuto dei lavoratori, nella battaglia sul divorzio e sull'aborto, ha prodotto, come effetto indotto, la nuova legislazione sulla scuola e l'università.

La diffusione giovanile del movimento ha prodotto cambiamenti radicali nel costume, dalla musica al cinema all'abbigliamento, nei rapporti sociali e interpersonali, in quelli tra padri e figli.
Per non parlare del linguaggio, dei diritti del bambino e del giovane.

Infine la grande attenzione per gli avvenimenti internazionali, l'apertura cosmopolita, la sensazione dell'esistenza di un pianeta giovanile con interessi sovranazionali comuni, la contemporanea esplosione di rivoluzioni e rivolte in tutto il mondo, hanno creato un clima di attesa e di speranza che ha di colpo svecchiato l'intero Paese.

E' stato, insomma, un cambiamento decisivo nella mentalità collettiva che ha assunto la forma e la sostanza di una vera rivoluzione culturale. (…)


Fonte

Citazione:
Certo, non è infatti una cosa proprio automatica, vi sono anche altri fattori che influenzano l'agire umano, fattori più personali, appartenenti alla sfera dei singoli e per ognuno diversi.
Resta il fatto che la struttura culturale della società (o sub-società) di appartenenza (in questo caso specifico: la Beat generation e i movimenti di contestazione del 68') funge da schema interpretativo della realtà


Certo, ma l’interpretazione della realtà non è da attribuire solo ad un gruppo specifico.
Ogni cultura ha la propria interpretazione della realtà, così come la cultura imposta dal sistema.

In questo paragrafo fai intendere che, Beat generation e i movimenti di contestazione del 68, hanno agevolato l’uso delle droghe, e allo stesso tempo ti dichiararsi favorevole all’uso della marijuana.
Dimenticando che sia la beat generation sia gli hippies e sia i giovani del ’68 non facevano uso della eroina, che è stata introdotta, come è documentato in questo topic, volutamente per stroncare, una rivoluzione che andava oltre lo schema materiale del sistema.

L’eroina crea dipendenza, sei obbligato ad introdurla nell’organismo se non vuoi subire attorci dolori e spasmi, la così detta crisi d’astinenza, quindi il buco diventa la tua ragione di vita.

Mi scuso per aver attivato quest’argomento, che esula dal contesto del documento.

Quello che non accetto è l’idea “che non si muova foglia se LORO non vogliono” concetto che fa passare l’idea che LORO precedano i tempi, mentre per me LORO cercano di mantenerli sui binari congeniali a loro sistema, perché non possono controllare l’evoluzione della coscienza.

Per non alimentare ulteriormente questo OT termino qui.
Inviato il: 11/8/2015 15:14
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  •  doktorenko
      doktorenko
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#13
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ Floh

Citazione:
Ci si potrebbe chiedere a che pro l'establishment abbia avuto interesse a incentivare la formazione del 68, a mio parere potrebbe essere stato un (efficace) tentativo di sottrazione di consensi alla causa socialista (in senso lato). Il socialismo era più temibile sul piano politico poiché aveva dei piani realizzabili e concreti a differenza della contestazione sessantottina la cui fumosa ideologia era difficilmente traducibile in un effettivo programma di governo.


Domanda più che lecita che io farei in modo diverso:
Perché l'establishment abbia avuto interesse ad incentivare la formazione del 68, per poi indebolirla con l’eroina?

Nel filmato, se ricordo bene il problema era il partito comunista e un possibile compromesso storico tra DC e PCI, definitivamente abortito con l’assassinio di Moro.
In merito al partito socialista non aveva bisogno di una spinta, si è autodistrutto in modo autonomo.

Le contestazione che iniziarono nel ’68 e proseguirono negli anni seguenti videro la partecipazione degli operai, che riuscirono ad ottenere miglioramenti sia economici sia delle condizioni di lavoro.
Non riconoscere i cambiamenti sociali portati dal movimento del ’68 .… non saprei come definirlo se non:

“Reazionari e conservatori non perdono l'occasione di attaccare il movimento del sessantotto, la sua realtà e i risultati che ha prodotto, non solo enfatizzandone gli errori, ma attribuendo a quella fase storica ogni evento negativo che si è verificato successivamente.

Quasi che il 68 sia stato una forza di potere e non, invece, un movimento di opposizione e di contestazione globale.



Oh generazione sfortunata!
che nell'inverno del '70 usasti cappotti e scialli fantasiosi
e fosti viziata
chi ti insegnò a non sentirti inferiore -
rimuovesti le tue incertezze divinamente infantili -
chi non è aggressivo è nemico del popolo! Ah!
I libri, i vecchi libri passarono sotto i tuoi occhi
come oggetti di un vecchio nemico
sentisti l'obbligo di non cedere
davanti alla bellezza nata da ingiustizie dimenticate
fosti in fondo votata ai buoni sentimenti
da cui ti difendevi come dalla bellezza
con l'odio razziale contro la passione;
venisti al mondo, che è grande eppure così semplice,
e vi trovasti chi rideva della tradizione,
e tu prendesti alla lettera tale ironia fintamente ribalda,
erigendo barriere giovanili contro la classe dominante del passato
la gioventù passa presto; oh generazione sfortunata,
arriverai alla mezza età e poi alla vecchiaia
senza aver goduto ciò che avevi diritto di godere
e che non si gode senza ansia e umiltà
e così capirai di aver servito il mondo
contro cui con zelo «portasti avanti la lotta»:

era esso che voleva gettar discredito sopra la storia - la sua;
era esso che voleva far piazza pulita del passato - il suo;
oh generazione sfortunata, e tu obbedisti disobbedendo!
Era quel mondo a chiedere ai suoi nuovi figli di aiutarlo
a contraddirsi, per continuare;

vi troverete vecchi senza l'amore per i libri e la vita:
perfetti abitanti di quel mondo rinnovato
attraverso le sue reazioni e repressioni, sì, sì, è vero,
ma sopratutto attraverso voi, che vi siete ribellati
proprio come esso voleva,


Fonte: P.P. Pasolini

Faccio uno schema di quello che per me erano le istanze di rinnovamento i metodi e i risultati:

1) Cosmopolitismo -> discredito degli stati nazionali e delle culture particolari viste come reazionarie -> globalizzazione ossia dittatura della cultura egemone
2) Rinnovamento culturale -> lotta contro le culture elitarie e quelle genuinamente popolari -> cultura come consenso; pensiero unico e tirrannia del politicamente corretto.
3) Liberazione sessuale -> aborto e contraccezione di massa -> farmacologizzazione del sesso, pornografia e mercificazione, edonismo
4) Rinnovamento estetico, abolizione del reale -> lotta alle religioni rivelate -> desacralizzazione dell`uomo e dell`esistenza, idolatria, relativismo culturale, farmacologizzazione e scorciatoie spirituali, monoteismo del mercato, imbruttimento e degrado estetico
5) Lotta alla famiglia -> contestazione generazionale, alienazione ed eradicamento -> individualismo, sottoculture e mode consumistiche, educazione affidata a tecnici
Inviato il: 11/8/2015 18:10
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  •  Floh
      Floh
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#14
Dubito ormai di tutto
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@ Al2012

Cit.
"Potresti indicarmi in quale punto del filmato hai notato la trasformazione a cui fai riferimento e che ti fa escludere la spontaneità del ‘68?"

Non si tratta di un punto particolare del filmato, ma del senso generale che esso esprime: della fredda efficacia manipolatrice dimostrata dagli apparati dello Stato congiuntamente ai mezzi di comunicazione di massa nell'imprimere (almeno parzialmente) un voluto indirizzo teleologico alla coscienza collettiva (e, in particolar modo, ad alcune determinate fasce di essa).

Cit.
"A me pare che il filo conduttore del documentario sia l’introduzione dell’eroina finalizzato alla sfaldatura ed indebolimento della contestazione giovanile, così come sperimentato con successo con la protesta americana delle Pantere Nere."

Esatto, non vedo come su ciò si possa dissentire.

Io dico solo che può esserci dell'altro oltre a questo, altre cose che, per ovvie ragioni anche di spazi, non sono espresse nel documentario.
A mio parere il filo conduttore del documentario, unitamente al panorama della guerra fredda, fornisce le basi logiche per presumere anche la non spontaneità del 68. Partendo da fatti noti giungo tramite illazioni a presumere fatti ignoti (ma appunto fortemente coerenti con i primi).
E' indiscusso d'altronde che i documenti desecretati costituiscono sempre solo una parte (quella meno scomoda) della verità e che i segreti più scottanti non vengono nemmeno redatti in forma scritta (e quindi mai resi pubblici); le informazioni su tali operazioni sono accessibili solo ai livelli più elevati delle gerarchie militari e politiche dietro specifica autorizzazione di appositi uffici governativi.
Ripeto, le mie affermazioni non possono che essere, per forza di cose, solo illazioni (ma illazioni plausibili).

Ecco ciò che, secondo me, è plausibile:
Se partiamo dal presupposto che il tutto fu ordito al fine di sottrarre le giovani generazioni alla causa socialista intuiamo quanto il background culturale della Beat generation e del 68 sia stato principalmente un mezzo essenziale all'introduzione di oppiacei ed LSD. La Beat generation è servita a preparare il terreno alle droghe. Se fosse stato possibile introdurre tali sostanze nell'uso giovanile senza la necessità di modificare il loro background culturale, il 68' forse non sarebbe nemmeno nato. Ma non era possibile inserire le droghe pesanti nelle diligenti file della gioventù socialista, prima occorreva creare i presupposti perché l'introduzione degli stupefacenti avesse successo.
Tuttavia, dopo aver generato i movimenti di contestazione del 68' per introdurre droga in funzione anti-socialista, ci si accorse che tali movimenti avevano autonomamente maturato idee troppo irrazionali. Se lasciati a se stessi, tali movimenti avrebbero potuto provocare danni rilevanti all'organizzazione della società in senso produttivo. Pensiamo solo alla contestazione del criterio del merito negli studi universitari (la sufficienza d'ufficio, ecc.)! Non m'impegno nemmeno ad illustrare come una tale concezione dei titoli di studio se avesse preso piede avrebbe inficiato il senso stesso della certificazione delle competenze tecniche e di conseguenza la competitività economica dell'Occidente. ( E questo è solo un esempio).
Esistono poi altre ragioni - compatibili con quelle appena esposte - perché le élite internazionali abbiano avuto interesse ad incentivare la nascita del 68'. Posto che la massoneria ha da sempre spinto la società in una direzione anticonfessionale (pensa alla Revolution del 1789), il 68', col suo spiritualismo new age, ha sicuramente giocato in questa direzione, permettendo quel mutamento nel sentire sociale che rendesse possibile l'attuazione di riforme come quella del diritto di famiglia del 75' in Italia, il progressivo riconoscimento dei diritti degli omosessuali, la fecondazione assistita, il diritto di abortire, l'apertura nei confronti dell'eutanasia, la lotta al razzismo ecc.
Sarebbe stato molto difficile, senza un movimento di radicale rottura con la cultura bigotta e medievale di larga parte della popolazione dell'epoca, condurre a termine le riforme giuridiche su elencate. (E devo dire che io personalmente giudico con estrema positività tale indirizzo progressista ed antireligioso impresso al sentire sociale).

Cit.
"Certo, ma l’interpretazione della realtà non è da attribuire solo ad un gruppo specifico. Ogni cultura ha la propria interpretazione della realtà, così come la cultura imposta dal sistema."

E' esattamente quello che intendevo.

Cit.
"In questo paragrafo fai intendere che, Beat generation e i movimenti di contestazione del 68, hanno agevolato l’uso delle droghe, e allo stesso tempo ti dichiararsi favorevole all’uso della marijuana. Dimenticando che sia la beat generation sia gli hippies e sia i giovani del ’68 non facevano uso della eroina, che è stata introdotta, come è documentato in questo topic, volutamente per stroncare, una rivoluzione che andava oltre lo schema materiale del sistema."

Innanzitutto occorre operare un distinguo essenziale, la marijuana non ha niente a che fare con le altre droghe, alcool e tabacco compresi. Per il semplice fatto che se assunta senza combustione non fa male alla salute, ha effetti curativi che nessun'altra sostanza al mondo nemmeno si sogna, gli effetti psicotropi sono leggerissimi e porta ad una sensazione di pace con se stessi e col prossimo (cosa che tutte le altre droghe non fanno). Non a caso la propaganda di quegli anni demonizzava la marijuana e ignorava l'eroina.

La Beat generation aveva una predisposizione culturale alla sperimentazione di droghe di tutti i i tipi, tant'è che non appena l'eroina è stata introdotta nelle strade i “contestatori di cui parliamo” sono stati proprio la sub-cultura sociale che ne ha più patito l'utilizzo.
Per la beat generation fare una qualsiasi cosa che fosse proibita dal sistema era un modo per slegarvisi. Il termine “beat” infatti non renderebbe in italiano perché ha un doppio significato: "abbattuto, escluso, ma proprio in tal modo liberato" (reminescenze scolastiche).

Cit.
"non accetto è l’idea “che non si muova foglia se LORO non vogliono” concetto che fa passare l’idea che LORO precedano i tempi, mentre per me LORO cercano di mantenerli sui binari congeniali a loro sistema, perché non possono controllare l’evoluzione della coscienza."

Infatti io ho sostenuto nel post precedente che sicuramente non possono che esserci nelle trasformazioni umane delle spinte spontanee assieme a quelle volute e dirette. Le due spinte si completano vicendevolmente.
Noi, su certi temi, nella nostra posizione, possiamo solo ipotizzare e discutere la plausibilità delle nostre illazioni.

Cit.
"Per non alimentare ulteriormente questo OT termino qui."

OT?Mi pare che la discussione in atto riguardi pienamente l'operazione Bluemoon, sebbene nelle sue interrelazioni con altri fenomeni ad essa contemporanei:

Come si pone rispetto al 68' e alla guerra fredda l'operazione Bluemoon?
L'operazione Bluemoon aveva un scopo in realtà più ampio dalla sola alienazione dei contestatori sessantottini?
L'operazione Bluemoon venne concepita davvero solo dopo la nascita dei movimenti di contestazione del 68', oppure rientrava in un piano concepito ancor prima della nascita di tali movimenti? e se così fosse fu un piano in cui la nascita dei movimenti di contestazione è stato un semplice momento al pari della specifica operazione Bluemoon?

Come vedi, pare che la discussione si stia muovendo su una linea perfettamente coerente con l'argomento del topic.
Inviato il: 11/8/2015 22:10
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#15
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@ Doktorenko

A poesia rispondo con poesia.

“Il PCI ai giovani

È triste. La polemica contro
il PCI andava fatta nella prima metà
del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati...

Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
quelli delle televisioni)
vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
delle Università) il culo. Io no, amici.

Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.

Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera,
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli, la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
e lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese):
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti ('essere odiati fa odiare).
Hanno vent'anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d'accordo contro l'istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti
che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
upavanorisorgimentale)
di figli di papà, avete bastonato,
appartengono all'altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.”


di Pier Paolo Pasolini

Sembra che Pasolini difenda i poliziotti, sembra che gli universitari che occupavano la facoltà d’architettura abbiano bastonato degli ignari e sprovveduti poliziotti …

Già perché le poesie di Pasolini non sono di facile interpretazione, soprattutto per un non intellettuale come il sottoscritto.

Così si giustifica Pasolini dopo le critiche ricevute per questa sua poesia:

«Sia dunque chiaro che questi brutti versi io li ho scritti su più registri contemporaneamente: e quindi sono tutti 'sdoppiati' cioè ironici e autoironici. Tutto è detto tra virgolette. Il pezzo sui poliziotti è un pezzo di ars retorica, che un notaio bolognese impazzito potrebbe definire una 'captatio malevolentiae': le virgolette sono perciò quelle della provocazione».


Nel link che segue:
http://www.pasolini.net/saggistica_PPP_politica_movimenti68.htm

Poi leggere le spiegazioni dell’autore nel capitolo:

giovani di oggi non si rendono conto di quanto sia repellente un piccolo-borghese

Nel capitolo che segue io non vedo questo distacco dal movimento iniziato nel ‘68:

Il rapporto con i movimenti del '68: la Fgci, Lotta Continua, i Collettivi studenteschi

“Si sarebbe dovuto soprattutto conoscere quali furono i comportamenti reali, pratici, di Pasolini con i movimenti giovanili del '68. E se Pasolini, è notorio, non aveva rapporti idilliaci con il Pci stabilì comunque una collaborazione stretta (presenze al loro fianco in manifestazioni di piazza, scritti sul loro giornale) con la Fgci (l'organizzazione giovanile del Partito comunista) con la quale in particolare contestò la guerra del Vietnam, e non fece mancare il proprio aiuto, anche materiale, ad altri movimenti e collettivi. Raggiunse molte scuole, principalmente nelle Regioni del Sud, per tenere conferenze, dibattiti e contraddittori promossi dai collettivi di vari Istituti scolastici.

In particolare, con Lotta Continua il suo fu un lungo rapporto di stima e collaborazione.
Non solo è stato finanziatore della stampa del movimento, ma nel 1971 ha assunto l'incarico di Direttore responsabile del quotidiano del movimento quando questo giornale ne fu sprovvisto, a causa di condanne per reati d’opinione dei precedenti direttori, e subì a sua volta uno dei numerosi processi intentatigli.

Le sue critiche alla contestazione studentesca non impedirono a Pasolini di scorgervi anche gli elementi di positiva novità: il ’68 studentesco si saldò con il ’69 operaio: i collettivi e gli stessi gruppi extraparlamentari - Lotta Continua in particolare - mettevano al primo posto la presenza degli operai e le tematiche delle fabbriche; non solo, tra studenti e operai si viveva assieme, si andava in vacanza assieme; alcuni laureati, come scelta di vita, andarono per anni a lavorare in fabbrica, operai tra operai


Io non ho una conoscenza degli scritti di Pasolini, ho visto qualche suo film, ma non ricordo neanche quanti e quali, segno che non era nelle mie corde o nella mia capacità.

Ho sempre considerato Pasolini un intellettuale di sinistra di difficile comprensione per un non intellettuale come sono io.
Non una cultura umanistica, ho frequentato la scuola media superiore con indirizzo tecnico industriale, in letteratura strappavo la sufficienza solo nell’ultimo trimestre.

Sono arrivato a questa su poesia per puro caso, incuriosito dal tuo intervento, ho cercato su google “Pasolini e il 68” e ho letto il link che ho segnalato.

Non sono in grado di esprimere un giudizio personale su Pasolini, per il semplice fatto che non lo conosco, come ho detto lo ritengo fuori dalla mia portata, quindi sarei stupido se mi lasciassi coinvolgere in discussione su Pasolini.

Citazione:
Faccio uno schema di quello che per me erano le istanze di rinnovamento i metodi e i risultati:


Come ho già detto in un mio precedente intervento io non mi considero un “sessantottino”, perché un immaturo sedicenne, mi è scivolato sulla pelle lasciando ovviamente le sue influenze.
Mi considero di più un “settantino” con orientamento di sinistra, ma senza un partito politico a cui riferirmi. Un ventenne che è stato influenzato da quella cultura che ho già accennato prima.

Io posso parlare della mia esperienza, delle mie sensazioni, del mio vissuto, della mia interpretazione della realtà .
Della presa di coscienza dell’imperialismo americano che si esprimeva nella guerra del Vietnam, nel razzismo, nel barbaro e sistematico stermino dei nativi americani, nell’ottusa e violenta soppressione dei movimenti giovanili, quel “fermento giovanile” che doveva ancora maturare.
Nel controllo attraverso colpi di stato e cruenta soppressione dei governi e popoli della America Latina che non si allineavano al pensiero e al commercio degli USA, (vedi Cile)

Della mia consapevolezza del nascere di un becero consumismo, tanto da chiedermi se questa era un’evoluzione o se fosse un’involuzione capace solo a distruggere l’ambiente.
Del mio appoggio al movimento femminista, che lottava per un’emancipazione ed un’eguaglianza.
Del mio appoggio alla legalizzazione dell’aborto, che in ogni modo avveniva, ma in clandestinità, senza professionalità e in condizioni igieniche inesistenti.
Alla diffusione della pillola anticoncezionale per evitare gravidanze indesiderate e premature.
All’eliminazione di quel concetto maschilista che voleva la donna vergine prima del matrimonio, quindi la possibilità di una libera espressione sessuale, senza i tabù di una cultura retrograda e bigotta, che sopprimeva quegli impulsi naturali rendendoli peccaminosi.

La liberalizzazione della marijuana, anche per sottrarla al mercato nero e staccarla da quell’alone di proibito, che ghettizzava i giovani consumatori ridendoli facili prede per altre forme di droghe, quelle vere.
Del rendermi conto dell’ottusa dogmaticità della chiesa, e, in alternativa, la piacevole scoperta della filosofia orientale, che era ed è sicuramente più consona al mio essere, al mio modo di concepire la spiritualità.
Questa è la mia presa di coscienza dei primi anni ‘70

Doktorenko di che leva sei?
Inviato il: 12/8/2015 13:46
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#16
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Pasolini potrebbe essere mio nonno, o meglio mio prozio. Mi piace perche` e` essenzialmente un esteta e alla verita` si puo` arrivare anche per via estetica.

Citazioni di Pasolini sulla liberta` sessuale (lo cito perche` mi sembra in tema visto che possiamo considerarlo un complottista, famoso il suo articolo "Io so ecc...")

Citazione:

Primo: la lotta progressista per la democratizzazione espressiva e per la liberalizzazione sessuale è stata brutalmente superata e vanificata dalla decisione del potere consumistico di concedere una vasta (quanto falsa) tolleranza.

Secondo: anche la "realtà" dei corpi innocenti è stata violata, manipolata, manomessa dal potere consumistico: anzi, tale violenza sui corpi è diventato il dato più macroscopico della nuova epoca umana.

Terzo: le vite sessuali private (come la mia) hanno subito il trauma sia della falsa tolleranza che della degradazione corporea, e ciò che nelle fantasie sessuali era dolore e gioia, è divenuto suicida delusione, informe accidia.

...

a) L' intrasgredibile dato di fatto che, se anche volessi continuare a fare film come quelli della Trilogia della vita, non lo potrei: perché ormai odio i corpi e gli organi sessuali. Naturalmente parlo di questi corpi, di questi organi sessuali. Cioè dei corpi dei nuovi giovani e ragazzi italiani, degli organi sessuali dei nuovi giovani e ragazzi italiani .... Il presente degenerante era compensato sia dalla oggettiva sopravvivenza del passato che, di conseguenza, dalla possibilità di rievocarlo. Ma oggi la degenerazione dei corpi e dei sessi ha assunto valore retroattivo. Se coloro che allora erano così e così, hanno potuto diventare ora così e così, vuol dire che lo erano già potenzialmente: quindi anche il loro modo di essere di allora è, dal presente, svalutato. La vita è un mucchio di insignificanti e ironiche rovine.

b) I miei critici, addolorati o sprezzanti, mentre tutto questo succedeva, avevano dei cretini "doveri", come dicevo, da continuare a imporre: erano "doveri" vertenti la lotta per il progresso, il miglioramento, la liberalizzazione, la tolleranza, il collettivismo, ecc. ecc. Non si sono accorti che la degenerazione è avvenuta proprio attraverso una falsificazione dei loro valori. ... Non si accorgono che la televisione, e forse ancora peggio la scuola d' obbligo, hanno degradato tutti i giovani e i ragazzi a schizzinosi, complessati, razzisti borghesucci di seconda serie: ma considerano ciò una spiacevole congiuntura, che certamente si risolverà - quasi che un mutamento antropologico fosse reversibile. Non si accorgono che la liberalizzazione sessuale anziché dare leggerezza e felicità ai giovani e ai ragazzi, li ha resi infelici, chiusi, e di conseguenza stupidamente presuntuosi e aggressivi: ma di ciò addirittura non vogliono occuparsene, perché non gliene importa niente dei giovani e dei ragazzi.


Citazione:

La società preconsumistica aveva bisogno di uomini forti, e dunque casti. La società consumistica ha invece bisogno di uomini deboli, e perciò lussuriosi.


Questo e` piu` in tema (droga):
Citazione:

Vedo che sull'Unità (20 luglio 1975) si tende a "limitare" il fenomeno della droga, con preoccupazione in fondo sdrammatizzante, o colpevolizzando, secondo uno schema troppo classico, la società. In realtà il fenomeno della droga è un fenomeno nel fenomeno: ed è questo secondo fenomeno più vasto che importa: che è, anzi, una vera grande tragedia storica. Si tratta, insisto, della perdita dei valori di una intera cultura: valori che però non sono stati sostituiti da quelli di una nuova cultura (a meno che non ci si debba "adattare", come del resto sarebbe tragicamente corretto, a considerare una "cultura" il consumismo.
Il grande fenomeno della perdita non risarcita dei valori - che include il fenomeno estremistico di massa della droga - riguarda dunque tutti i giovani del nostro paese (eccettuati per ora, come ho già avuto occasione di dire, coloro che hanno fatto l'unica scelta culturale elementare possibile: i giovani iscritti al Partito Comunista Italiano). (SIC!) I giovani italiani nel loro insieme costituiscono una piaga sociale forse ormai insanabile: sono o infelici o criminali (o criminaloidi) o estremistici o conformisti: e tutto in una misura sconosciuta fino ad oggi. Poiché i drogati si pongono per così dire all'avanguardia di questa irrevocabile determinazione dei giovani a vivere un vuoto e una perdita, e di mettersi in condizione di essere inaccessibili, cioè di non accettare più nulla in nome di cui parlare loro (a meno che non si tratti di argomenti sotto-culturali) - per questa ragione, dico, non sono affatto tenero con i giovani che si drogano. Anzi tendo ad avere per essi una aprioristica e forte antipatia. Da una parte c'è la loro ricattatoria presunzione nel compiere un atto sotto-culturale che essi mitizzano; dall'altra c'è la mia insofferenza personale ad accettare la fuga, la rinuncia, l'indisponibilità.


Adesso parlo per me: come e` possibile una vera liberta` sessuale se questa deve essere demandata alla farmacologia (contraccezione) all`eliminazione dei soggetti piu` deboli (figli indesiderati)? Io di questa liberta` non so cosa farmene.
Inviato il: 12/8/2015 14:23
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#17
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@ Floh

Citazione:
Non si tratta di un punto particolare del filmato, ma del senso generale che esso esprime: la fredda efficacia manipolatrice dimostrata dagli apparati dello Stato congiuntamente ai mezzi di comunicazione di massa nell'imprimere (almeno parzialmente) un voluto indirizzo teleologico alla coscienza collettiva (e, in particolar modo, ad alcune determinate fasce di essa).


( teleologico = che riguarda il fine, la finalità; che è pensato come ordinato secondo un fine)

A mio avviso, la manipolazione degli apparati di Stato, coadiuvata dai media, era finalizzata a far credere alla opinione pubblica che i giovani italiani erano dei drogati, giustificando così la repressione e il controllo.

Una connessione evidente con gli sviluppi del progetto Chaos è data da quanto riportato nel documento summenzionato, quando si riferisce che: “All’epoca ci fu una colossale operazione della sezione narcotici che su un “barcone”, ancorato presso il fiume Tevere, fermò e arresto con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti decine di giovani romani, perlopiù appartenenti alla generazione cosiddetta “hippie” o “beat”.
La colossale montatura, del "Tempo" coadiuvata in questo dal servizio segreto del SID, aveva scopi politici precisi: tenere le decine di migliaia di studenti medi, in un periodo particolarmente combattivo, sotto il mirino della repressione, coi poliziotti davanti alle scuole, e genitori, comitati e presidi mobilitati in funzione antidroga; e, sul versante droga, determinare il modello di sviluppo del mercato.


Citazione:
Io dico solo che può esserci dell'altro oltre a questo, altre cose che per ovvie ragioni anche di spazi, non sono espresse nel documentario.
A mio parere il filo conduttore del documentario, unitamente al panorama della guerra fredda, fornisce le basi logiche per presumere anche la non spontaneità del 68. Partendo da fatti noti giungo tramite illazioni a presumere fatti ignoti (ma appunto fortemente coerenti con i primi).


I fatti noti dicono che per controllare il movimento si è utilizzata la pratica dell’infiltramento e per snervarlo la tattica dell’eroina, droga che da dipendenza, il resto sono illazioni.

Citazione:
Ma v'è una ragione ancora più persuasiva per cui credere alla funzionalità della nascita del 68 per l'estamblishment.
Se partiamo ancora dal presupposto che il tutto fu ordito al fine di sottrarre le giovani generazioni alla causa socialista è possibile capire come il background culturale della Beat generation e del 68 sia stato essenziale per preparare il terreno all'introduzione di oppiacei ed LSD Se fosse stato possibile introdurre tali sostanze nell'uso giovanile senza la necessità di modificare il loro background culturale il 68' forse non sarebbe nemmeno nato. Ma non era possibile inserire le droghe pesanti nelle diligenti file della gioventù socialista, prima occorreva creare i presupposti perché l'introduzione degli stupefacenti avesse successo.


Non mi è chiaro a cosa ti riferisci “causa socialista” . Nel caso tu ti riferisca al partito socialista italiano… conosci la canzone di Giorgio Gaber “Qualcuno era comunista” in un brano dice “Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d'Europa.
In pratica è avvenuto l’opposto di quello che dici, infatti il movimento studentesco si è unito al movimento operaio, è nata per la prima volta una sinergia tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro.

Ripeto un concetto che forse non ho chiarito bene: il background della Beat generation (fondamentalmente anarchica) e hippy (fondamentalmente comunitaria), partendo dalla lettura di Miller (culturalmente anticonformista), io non lo attribuisco al movimento del ’68, ma alla mia personale esperienza maturata negli anni seguenti.

Il background del movimento ’68 non è certo la Beat Generation, “si rifacevano all’ortodossia comunista, al marxismo appunto, ispirata a figure diverse, da Lenin a Mao, da Trotskj al Che”, condivideva la protesta per la guerra del Vietnam con i movimenti americani che occupavano leunivesità per protesta.
”Gli studenti occuparono l’università di Berkley, per manifestare il loro rifiuto nei confronti del Ministero della Difesa che aveva commissionato alle università la ricerca per produrre nuove armi per la guerra nel Vietnam”

Leggi questo articolo per avere una visione d’insieme dei vari movimenti di rivolta nati agli inizi degli ‘60
http://www.instoria.it/home/sessantotto.htm

“Il Sessantotto fu un fenomeno prima di tutto giovanile, ed in modo particolare studentesco.
Caratteristica peculiare che fa delle rivolte di quegli anni una rarità storica, fu la simultaneità e la vastità geografica delle rivolte: in situazioni socio-economiche e geografiche molto diverse (dai Paesi europei al Giappone, dal Messico agli Stati Uniti) si assistette a forme di ribellione simili e contemporanee, senza che vi fosse stata alcuna forma di preparazione o di coordinamento.
Tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, le giovani generazioni dei paesi più diversi si sono ribellate ai rispettivi sistemi politici, culturali e sociali.

E’ sufficiente ricordare alcuni eventi di quegli anni per rendersi conto delle dimensioni del fenomeno: il ‘maggio francese’ (divenuto quasi il ’68 per antonomasia); la primavera di Praga; l’esplodere dei movimenti studenteschi in Italia e Germania; l’opposizione negli Stati Uniti alla guerra in Vietnam; l’assassinio a Menphis del leader nero della non-violenza Martin Luther King, e le sanguinose rivolte dei ghetti neri; la terribile strage di Piazza delle Tre culture a Città del Messico, in prossimità delle olimpiadi (con un numero di vittime che non fu mai accertato, ma sicuramente superiore alle duecento persone); il famoso gesto di protesta degli atleti afro-americani alla premiazione olimpica dei 200 metri piani, con Tommy Smith e John Carlos sul podio a pugno chiuso, a segnare l’adesione al movimento del Black Power.

Alcuni studiosi come Marco Revelli hanno proposto addirittura un parallelo storico tra questi movimenti e quelli del 1848: “Ci sono state due rivoluzioni mondiali, una nel 1848 e una nel 1968. Entrambe hanno fallito, entrambe hanno trasformato il mondo”. Ma il fenomeno del Sessantotto si differenzia dalla rivoluzione del 1848, in quanto è un fenomeno che non si limita al Vecchio Continente.”


Uscendo dalla limitata visione del fenomeno italiano la tua illazione sul voler demolire la gioventù socialista restano del tutto infondate. (in merito al LSD fai una ricerca partendo magari dllo psichiatra Stanislav Grof)

Citazione:
Tuttavia, dopo aver generato i movimenti di contestazione del 68' per introdurre droga in funzione anti-socialista, ci si accorse che, se lasciati a se stessi, tali movimenti avrebbero potuto provocare danni rilevanti ad una efficace e razionale organizzazione della società in senso produttivo. Pensiamo solo alla contestazione del criterio del merito negli studi universitari (la sufficienza d'ufficio, ecc.)! Non m'impegno nemmeno ad illustrare come una tale concezione dei titoli di studio se avesse preso piede avrebbe inficiato il senso stesso della certificazione delle competenze tecniche e di conseguenza la competitività economica dell'Occidente. ( E questo è solo un esempio).


Quella del valore legale del titolo di studio è un arma a doppio taglio, perché come ben sai c’è gente che se lo compra, ho lo ottiene per riconoscenza dovuta ai genitori … altri esempi.

Citazione:
Esistono poi altre ragioni - compatibili con quelle appena esposte - perché le élite internazionali abbiano avuto interesse ad incentivare la nascita del 68'. Posto che la massoneria (pensa alla Revolution del 1789) ha da sempre spinto la società in una direzione anticonfessionale, il 68', col suo spiritualismo new age,……


Dove hai visto lo spiritualismo new age ed ogni altra forma di spiritualismo nel movimento del ’68 lo sai solo tu. Non credo che “Potere Operaio” o “Lotta Continua” avessero una pur minima parvenza di spiritualità!

Saresti così gentile di spiegarmi che cosa è lo spiritualismo new age per te?

Citazione:
… ha sicuramente giocato in questa direzione, permettendo quel mutamento nel sentire sociale che rendesse possibile l'attuazione di riforme come quella del diritto di famiglia del 75' in Italia, il progressivo riconoscimento dei diritti degli omosessuali, la fecondazione assistita, il diritto di abortire, l'apertura nei confronti dell'eutanasia, la lotta al razzismo ecc.
Sarebbe stato molto difficile, senza un movimento di radicale rottura con la cultura bigotta e medievale di larga parte della popolazione dell'epoca, condurre a termine le riforme giuridiche su elencate. (E devo dire che io personalmente giudico con estrema positività tale indirizzo progressista ed antireligioso impresso al sentire sociale).


Mettendo da parte lo spiritualismo new age, tu stai dicendo che il movimento del ’68 ha permesso un cambiamento culturale e quindi l’attuazione di diverse riforme tra cui: riconoscimento dei diritti degli omosessuali, il diritto di abortire, la lotta al razzismo ecc.
Sulla fecondazione assistita, non so bene a che punto siamo, ma mi pare ancora non chiara, lo stesso vale per l'apertura nei confronti dell'eutanasia. Non sono cose in ogni caso direttamente collegabili al ’68.

Se ho capito bene stai dicendo che la contestazione giovanile del ’68 e anni seguenti ha rivoluzionato la cultura in senso positivo. Se è così siamo d’accordo.

Citazione:
La Beat generation aveva una predisposizione culturale alla sperimentazione di droghe di tutti i i tipi, tant'è che non appena è stata introdotta nelle strade i “contestatori di cui parliamo” sono stati proprio la sub-cultura sociale che ne ha più patito l'utilizzo.


Questa è una tua opinione oltre ad essere una generalizzazione.

Citazione:
Per la beat generation una qualsiasi cosa che fosse proibito dal sistema era un modo per slegarvisi. Il termine “beat” infatti non renderebbe in italiano perché ha un doppio significato: “ abbattuto, escluso, ma proprio in tal modo liberato” (reminescenze scolastiche).


Questa è una tua opinione oltre ad essere una generalizzazione.

Faccio anche a te la stessa domanda che ho fatto a Doktorenko, sperando in una risposta meno sibillina, ma altrettanto sincera.

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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#18
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@ Doktorenko

Ti ringrazio per aver risposto, anche se in modo sibillino, alla mia domanda.


Citazione:
Adesso parlo per me: come e` possibile una vera liberta` sessuale se questa deve essere demandata alla farmacologia (contraccezione) all`eliminazione dei soggetti piu` deboli (figli indesiderati)? Io di questa liberta` non so cosa farmene.


Per prima cosa bisogna chiarire il fatto che culturalmente e praticamente, noi uomini abbiamo sempre goduto della libertà sessuale.
Per un uomo avere rapporti prematrimoniali era più che lecito, anzi direi obbligatorio.

Il soggetto che non ha questa libertà è la donna, quindi è lei che può decidere di cosa farsene di questa libertà.

La pillola contraccettiva permette alla donna di aver rapporti senza il rischio di restare in cinta, non è un obbligo, ma una libera scelta.

Anche l’aborto è una decisione che spetta alla donna, ovviamente anche l’uomo può esprimere la propria opinione, ma la scelta finale spetta a lei.
Io non credo che sia una scelta facile, priva di sofferenza e dubbi.

Il fatto che io sia favorevole all’aborto dipende da queste due considerazioni:

Primo: Io posso anche non essere d’accordo sull’aborto, ma è anche vero che io non posso restare in cinta, quindi la mia decisone va a ledere la libertà di chi invece può restare in cinta.

Secondo: Prima della legge, gli aborti c’erano lo stesso ed erano eseguiti in luoghi poco igienici, da persone non qualificate, senza contare quelle che cercavano di abortire autonomamente.

Citazione:
eliminazione dei soggetti piu` deboli (figli indesiderati)


Su questo hai ragione e probabilmente se io fossi donna deciderei di non abortire, se fossi il padre cercherei di convincere la madre a non abortire, se fossi padre della ragazza cercherei di convincerla a non abortire, ma in ultima analisi rispetterei la decisione della ragazza, tutto questo con sofferenza.
Inviato il: 12/8/2015 23:40
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#19
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Cit.
"I fatti noti dicono che per controllare il movimento si è utilizzata la pratica dell’infiltramento e per snervarlo la tattica dell’eroina, droga che da dipendenza, il resto sono illazioni"

Esatto, è quello che ho sostenuto anch'io. Solo che illazione va inteso nell'accezione che ha nella logica formale, non nell'uso comune. Le premesse non escludono le conclusioni (è il ragionamento induttivo). Poi tali conclusioni possono essere ritenute più o meno probabili, e qui può esservi divergenza di opinione. Io ritengo di si (per le ragioni su esposte), te no, tutto qui.

Cit.
"Caratteristica peculiare che fa delle rivolte di quegli anni una rarità storica, fu la simultaneità e la vastità geografica delle rivolte: in situazioni socio-economiche e geografiche molto diverse"

Un altro argomento a favore della non spontaneità. Particolarmente esplicativo in tal senso è l'accostamento (a mio giudizio, quanto mai appropriato) col 1848; i moti del 48' - si studia anche sui libri di storia delle medie - furono resi possibili solo grazie all'attività delle società segrete: l'adelphi, i carbonari, ecc.

Cit.
"Saresti così gentile di spiegarmi che cosa è lo spiritualismo new age per te?"



Cit.
"Uscendo dalla limitata visione del fenomeno italiano la tua illazione sul voler demolire la gioventù socialista restano del tutto infondate"

Il socialismo era un problema globale, non c'era solo la cortina di ferro ma anche la cortina di bambù (Cina maoista), la questione cubana, ecc.

Cit.
Sulla fecondazione assistita, non so bene a che punto siamo, ma mi pare ancora non chiara, lo stesso vale per l'apertura nei confronti dell'eutanasia. Non sono cose in ogni caso direttamente collegabili al ’68.

Il punto è che tutte le riforme libertarie e progressiste citate nel mio intervento sono divenute almeno temi di dibattito pubblico, sono divenute concrete possibilità legislative. Il 68 ha innescato una rivoluzione culturale e i suoi effetti completi sono ancora di là da venire. L'orientamento della coscienza collettiva necessita dei suoi tempi fisiologici.

Cit.
"Quella del valore legale del titolo di studio è un arma a doppio taglio, perché come ben sai c’è gente che se lo compra, ho lo ottiene per riconoscenza dovuta ai genitori"

La funzione di un titolo di studio è quella di accertare delle competenze tecniche possedute da un certo soggetto. Se i criteri valutazione non rispecchiassero una tale indagine sulle competenze possedute, ne verrebbe meno la loro stessa ragione d'essere. Punto. Il problema del clientelismo è sicuramente importante ma non tange la sensatezza di quanto ho appena sostenuto.

Cit.
"Non mi è chiaro a cosa ti riferisci “causa socialista” "

Come avevo precisato qualche post più su, utilizzo il termine socialista in senso lato, non riferendomi necessariamente al socialismo reale di stampo sovietico.
In tale accezione si possono comprendere anche i socialismi (definiti da Marx, e così in seguito sempre chiamati) utopisti. Più in generale ancora tutti i movimenti che puntano all'abolizione della proprietà privata per sostituirla con una proprietà collettiva e sostengono la fondamentale uguaglianza degli esseri umani.

Cit.
"Questa è una tua opinione oltre ad essere una generalizzazione."

No, l'ho anche scritto, si tratta della definizione di Beat generation che dava il mio testo del liceo di letteratura anglo-americana. Che poi io la trovi condivisibile è un discorso a parte, ma non è una mia opinione, è l'opinione (incontestata oltretutto) dei critici letterari.

Cit.
"Faccio anche a te la stessa domanda che ho fatto a Doktorenko, sperando in una risposta meno sibillina, ma altrettanto sincera. Quanti anni hai?"
Non ho vissuto quegli anni, sono nato nell'anno in cui è caduto il muro di Berlino. Non è una risposta sibillina
Inviato il: 13/8/2015 13:39
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#20
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@ Floh

Per prima cosa ringrazio anche te per aver risposto, in modo meno sibillino, alla mia domanda, fatta per capire se avevate esperienza diretta della fine anni ’60 e inizio anni ’70.

(due perchè la tua risposta è meno sibillina)

Citazione:
Un altro argomento a favore della non spontaneità. Particolarmente esplicativo in tal senso è l'accostamento (a mio giudizio, quanto mai appropriato) col 1848; i moti del 48' - si studia anche sui libri di storia delle medie - furono resi possibili solo grazie all'attività delle società segrete: l'adelphi, i carbonari, ecc.


Non ci crederai, ma ero sicuro che avresti fatto questo tipo di ragionamento: “simultaneità e la vastità geografica delle rivolte( in situazioni socio-economiche e geografiche molto diverse)” = Altra prova della non spontaneità dell’evento.
Quindi, espressione di una volontà che definirei onnipresente, vista la vastità geografica e le situazioni socio-economiche molto diverse.
Se aggiungiamo i moti del ’48 e le società segrete collegate alla (cattiva) massoneria, posso trasformare il famoso motto in: “Non muove foglia, che Massoneria non voglia” (che salva anche la rima)

Altre prove della non spontaneità.
Cerchiamo di intenderci con i termini: non spontanea per me significa che l’azione è stata pensata e voluta da altri.
L’azione è conseguenza di questa volontà e pensiero, l’azione è stata pianificata prima della sua realizzazione.

Se un gruppo di persone non condivide gli ideali di una cultura che sente estranea al proprio essere, se non condivide l’agguerrita competizione per conquistare un posto al sole, se vede nelle guerre un inutile spargimento di sangue e sofferenza utili solo a soddisfare le esigenze di un imperialismo politico e commerciale, ecc. ecc.
E’ conseguenza naturale che, questo gruppo di persone, decida di organizzarsi per protestare contro tutta quest’ingiustizia, di allargare questa protesta coinvolgendo altre persone sensibili alla causa, anche di nazioni diverse, con la speranza o sogno ( i sogni e le speranze non hanno confini) di porre fine a questo scempio.

Quest’azione, che nasce dalla critica al sistema, secondo l’idea della non spontaneità è la conseguenza di una pianificazione fatta in precedenza.

E’ chiaro che anche la protesta segue un piano, un programma da seguire che è comunque conseguenza della necessità di organizzarsi per esprime concretamente una protesta, è la consapevolezza dell’ingiustizia sociale che è a monte di tutto .

Secondo la non spontaneità, gli oscuri manovratori hanno voluto e pianificato, nei giovani contestatori, la consapevolezza dell’ingiustizia sociale da loro stessi creata.

Questo malessere generazionale nasce da un fatto comune a tutti giovani, perché solo i giovani possono immaginare, sognare, sperare, un futuro migliore del presente che stanno vivendo, almeno i giovani che maturato una capacità critica.

Vorrei solo capire se per te nel 1848 c’è stata un’involuzione della società umana? La cultura che è scaturita deve essere considerata negativa?
Se ho capito bene, tu riconosci che grazie a moti del ’68 si sono ottenuti progressi nella cultura e società umana, anche se l’hai definita fumosa ideologia difficilmente traducibile in programma di governo.
Sarà anche vero, ma è anche vero, che quest’ideologia fumosa, ha reso possibili cambiamenti culturali e sociali che nessun programma di governo aveva prodotto.

Citazione:
Il socialismo era più temibile sul piano politico poiché aveva dei piani realizzabili e concreti a differenza della contestazione sessantottina la cui fumosa ideologia era difficilmente traducibile in un effettivo programma di governo


Per giustificare il perché ho evidenziato in grassetto alcune parti del paragrafo, indico in grassetto la definizione che tu dai del socialismo (molto bella e che condivido pienamente):

Citazione:
Come avevo precisato qualche post più su, utilizzo il termine socialista in senso lato, non riferendomi necessariamente al socialismo reale di stampo sovietico.
In tale accezione si possono comprendere anche i socialismi (definiti da Marx, e così in seguito sempre chiamati) utopisti. Più in generale ancora tutti i movimenti che puntano all'abolizione della proprietà privata per sostituirla con una proprietà collettiva e sostengono la fondamentale uguaglianza degli esseri umani.


Pur condividendolo, come ho già detto, l’abolizione della proprietà (ecc.), in società come la nostra, ti sembra un piano realizzabile e concreto?

Rileggi la parte che ho evidenziato, che rappresenta un tuo desiderio, aggiungi che sei favorevole alla marijuana, adesso fai un salto temporale e trasferisciti a metà degli anni sessanta in America … mio caro Hippy, probabilmente cercheresti di rendere concreto questo desiderio vivendo in una comunità hippy.

Consideri questo tuo desiderio qualcosa di non spontaneo, ma pianificato e voluto da oscuri manovratori?

In merito a questa mia richiesta “Saresti così gentile di spiegarmi che cosa è lo spiritualismo new age per te? ritengo la tua risposta non soddisfacente.

Riflettendo sullo svolgere dei fatti iniziati col ’68, penso che ricercare nell’eroina la ragione della fine sia errato.
Il fenomeno eroina va circoscritto ai soli elementi più fragili e meno impegnati del movimento, l’ossatura politicizzata e critica non è stata coinvolta in questo dramma.
La ragione va ricercata nel cambio di strategia, ovvero passare da una protesta, caratterizzata anche da scontri con le forze d’ordine, per lo più dovuta ad una legittima difesa, alla strategia d’attacco armato messa in atto dalle brigate rosse. In questa trasformazione vedo la lunga mano dei servizi segreti e degli infiltrati, e quindi la sua pianificazione.
Inviato il: 14/8/2015 15:48
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#21
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@ Al2012

Cit.
"Altra prova della non spontaneità dell’evento."

In realtà è solo un altro indizio

Cit.
“Non muove foglia, che Massoneria non voglia”

In realtà non è sempre stato così, è solo una questione di classe dirigente, ogni sistema sociale ha una classe dirigente che varia a seconda della storicamente contingente conformazione economico-ideologica della società stessa. La massoneria è espressione della classe dirigente delle società moderne e post moderne, secondo un processo di consolidamento che l'ha vista lentamente prendere il posto della classe dirigente precedente composta da preti.

Ciò dovrebbe rendere chiaro come la massoneria stessa non sia altro che l'espressione attuale di un ordine delle cose umane che si evolve (evoluzione è un termine che va rettamente inteso nel senso di spontaneo mutamento) dando vita ad assetti sociali e politici che non sono per nulla nel completo dominio dell'Uomo ma in cui l'Uomo può influire a seconda del grado della sua coscienza di poterlo fare e della conoscenza che egli dispone dell'ordine delle cose (scientia est potentia). Nel lungo corso della evoluzione umana una tale coscienza e una tale conoscenza si sono sempre più sviluppate.

E' stato per lungo tempo rimarchevole abitudine nelle scienze sociali, economiche, politiche e giuridiche intendere il concetto di ordine nel solo senso di qualcosa che è stato posto volutamente in un dato modo.
Tale impropria concezione del termine, ormai abbandonata dagli studiosi, è invece sopravvissuta nel comune parlare.
E' opportuno distingue invece i concetti di ordine spontaneo e di ordine artificiale. L'ordine spontaneo non si dà immediatamente ai sensi come quello volutamente creato, l'ordine spontaneo è solo ricostruibile mentalmente tracciando le relazioni che esistono tra gli elementi di un dato insieme nel tentativo di comprenderne le dinamiche.
Per il motivo sopra accennato, nella lingua italiana non disponiamo - a differenza dei greci antichi - di termini tecnici che sintetizzino le due opposte e possibili accezioni di "ordine". I greci antichi usavano il termine taxis per esprimere il concetto di ordine costruito (ad esempio lo schieramento di battaglia) e il termine cosmos per esprimere il concetto di ordine spontaneo.

Ho di recente conosciuto quanto ho appena esposto circa gli ordini spontanei e gli ordini artificiali grazie alla lettura di Friedrich August von Hayek mentre preparavo l'esame di Filosofia del diritto. Devo dire che il suo brano è stato sicuramente uno dei più interessanti tra quelli che ho dovuto preparare.
Capisci ora perché la massima da te citata esprime solo una parte di verità (e quindi per la sua pretesa di esprime una verità assoluta, finisce necessariamente per esprimere una falsità)?

Cit.
"Rileggi la parte che ho evidenziato, che rappresenta un tuo desiderio"

Ammetto di non aver mai fatto mistero qui su LC (come del resto nella vita di tutti i giorni) di avere simpatie socialiste. Tuttavia devo dire che recenti avvenimenti della mia vita mi hanno reso decisamente scettico in merito. Prendi la definizione che ho dato di "socialismo in senso lato" per quello che è, solo una definizione.

Cit.
"aggiungi che sei favorevole alla marijuana"

Ci sono un sacco di repubblicani in America che sono favorevoli alla marijuana legale; ormai la cannabis legale è diventata solo una questione di buon senso prima ancora che ideologica.

Cit.
"adesso fai un salto temporale e trasferisciti a metà degli anni sessanta in America … mio caro Hippy, probabilmente cercheresti di rendere concreto questo desiderio vivendo in una comunità hippy."

La conoscevi? quando un mio amico me ne ha parlato non riuscivo a capacitarmi di quello che sentivo.

Christiania. La Città Libera, the Free State o Fristad in lingua locale.

http://nonsoloturisti.it/2014/09/christiania-copenhagen-danimarca/



Ps:
Scusa ma lascerò un po' andare questo thread perché ho un esame a settembre è sono assorbito dagli impegni. Oltretutto le tue previsioni circa l'OT in agguato non erano del tutto infondate.
Inviato il: 15/8/2015 16:30
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#22
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@ Floh

Citazione:
Ciò dovrebbe rendere chiaro come la massoneria stessa non sia altro che l'espressione attuale di un ordine delle cose umane che si evolve (evoluzione è un termine che va rettamente inteso nel senso di spontaneo mutamento) dando vita ad assetti sociali e politici che non sono per nulla nel completo dominio dell'Uomo ma in cui l'Uomo può influire a seconda del grado della sua coscienza di poterlo fare e della conoscenza che egli dispone dell'ordine delle cose (scientia est potentia). Nel lungo corso della evoluzione umana una tale coscienza e una tale conoscenza si sono sempre più sviluppate.


Citazione:
E' opportuno distingue invece i concetti di ordine spontaneo e di ordine artificiale. L'ordine spontaneo non si dà immediatamente ai sensi come quello volutamente creato, l'ordine spontaneo è solo ricostruibile mentalmente tracciando le relazioni che esistono tra gli elementi di un dato insieme nel tentativo di comprenderne le dinamiche.
Per il motivo sopra accennato, nella lingua italiana non disponiamo - a differenza dei greci antichi - di termini tecnici che sintetizzino le due opposte e possibili accezioni di "ordine". I greci antichi usavano il termine taxis per esprimere il concetto di ordine costruito (ad esempio lo schieramento di battaglia) e il termine cosmos per esprimere il concetto di ordine spontaneo.


Sostanzialmente d’accordo!
Ora provo ad esprimerlo a modo mio:

L’evoluzione della coscienza determina il progredire del genere umano, è un mutamento spontaneo, naturale in esseri autocosienti.
E’ nella natura della “essenza”, del nostro essere autocosciente, che cerca di trascende la manifestazione materiale.

E’ qualcosa che “fermenta” a livello dell’inconscio collettivo, che viene percepito a livello conscio in modo non perfettamente chiaro, che da vita a moti (azioni) che vogliono rivoluzionare lo “status quo”, questa azione, determina una reazione che cerca di mantenerlo inalterato.

L’impulso evolutivo, essendo uno stimolo naturale (insito nell’essenza dell’essere), è più forte della resistenza reazionaria d’origine sociale, ma non sufficientemente forte perché imperfettamente chiara consciasciamente, il risultato tra azione e reazione determina dei mutamenti negli organi di potere non sufficienti ad una sua completa mutazione.
In sostanza, rimane in essere il concetto “del controllo di pochi su tanti” , che si adatta all’evoluzione della coscienza con nuovi modelli sociali e politici che equilibrano le due forze azione e conseguente reazione.

Utilizzando i termini greci, a modo mio:

cosmos è identificabile con la spontanea evoluzione della coscienza che è dinamicamente “attratta” verso un ordine olistico, che trascende la frammentazione espressa nella materialità.

taxis è la reazione al cambiamento che “trattiene” e tende a conservare l’ordine costituito che è identificabile nella frammentazione, percepita in una visione incompleta, della materialità.

L’ordine costituito si modifica adattandosi alla naturale evoluzione della coscienza e della conoscenza, mantenendo però inalterata la struttura di base, che interpreta la realtà, questo perché l’evoluzione della coscienza collettiva non ha raggiunto quel grado di consapevolezza necessario per trasformare la struttura che si replica nel nuovo ordine costituito.

Per questo “Capire … significa trasformare quello che è.”

Citazione:
Capisci ora perché la massima da te citata esprime solo una parte di verità (e quindi per la sua pretesa di esprime una verità assoluta, finisce necessariamente per esprimere una falsità)?


“Non muove foglia, che Massoneria non voglia”

Come vedi io non credo per niente che questa massima rappresenti la verità, per me rappresenta un pensiero artificiosamente creato.

Citazione:
Ammetto di non aver mai fatto mistero qui su LC (come del resto nella vita di tutti i giorni) di avere simpatie socialiste. Tuttavia devo dire che recenti avvenimenti della mia vita mi hanno reso decisamente scettico in merito. Prendi la definizione che ho dato di "socialismo in senso lato" per quello che è, solo una definizione


Peccato!
Era un bel sogno da desiderare. Ma ti capisco, perché anch’io non sono riuscito a trasformare un sogno in un desiderio da realizzare. Io come tanti purtroppo.
("Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni” libera interpretazione di una frase di Shakespeare)

Citazione:
Ci sono un sacco di repubblicani in America che sono favorevoli alla marijuana legale; ormai la cannabis legale è diventata solo una questione di buon senso prima ancora che ideologica.


Ok!
Ma nella mente di un repubblicano americano, neanche in quella di un democratico, non passa l’idea di un socialismo in senso lato come quella che hai espresso tu.
In un Hippy americano invece si!

Conoscevo già l’esistenza di Christiania, ma non al momento giusto, del resto c’erano anche in Italia diverse comunità.
In quel periodo, terminato gli studi e il servizio militare, ho incominciato a navigare, non volevo entrare nella “tomba” del posto fisso, volevo girare il mondo, ma come ti detto prima, non ho avuto la forza (le palle) di trasformare un sogno in un desiderio.
Agli inizi degli anni ottanta mi sono “normalizzato” , posto fisso, matrimonio, figli, avanzamento professionale …. Fallimento (pianificato) della ditta …ecc. ecc.

“Era come… due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.

No.
Niente rimpianti.
Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.

E ora?
Anche ora ci si sente come in due.
Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.

Due miserie in un corpo solo”



Citazione:
Scusa ma lascerò un po' andare questo thread perché ho un esame a settembre è sono assorbito dagli impegni.


In bocca al lupo.
Non ti sentire obbligato a rispondere.
Ti capisco.

Citazione:
Oltretutto le tue previsioni circa l'OT in agguato non erano del tutto infondate.


Vedi che avevo ragione io!

Poi sono scivolato su fatti personali che nulla hanno a che vedere con il topic.

Brutta piega, meglio chiudere.
Inviato il: 16/8/2015 2:29
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#23
Dubito ormai di tutto
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Scusate non ho letto tutto il thread e non vorrei far deviare la discussione, segnalo solo un link.
Vedendo il documentario mi è tornato in mente uno "strano" film di Totò, datato 1964: quando lo vidi mi sembrò null'altro che una smaccata operazione di propaganda anti-cannabis.
Che fine ha fatto Totò Baby?
Un film per certi versi davvero "illuminante", che mi ricorda la propaganda statunitense riportata nel film di Massimo sulla storia della canapa.
Inviato il: 17/8/2015 12:50
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#24
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@ _gaia_

Ottima segnalazione!
Da ciò è possibile inferire che il terreno per l'operazione Bluemoon veniva preparato da tempo. La sensibilità delle masse ha bisogno dei sui tempi fisiologici per mutare (ed essere volutamente indirizzata).

Un estratto rappresentativo dei contenuti del film è indubbiamente meritorio di essere incorporato direttamente in questo thread.



Ps:
Sapevate, inoltre, che Totò fu un massone?

http://www.loggiagiordanobruno.com/scritti-massonici/la-livella-2
Inviato il: 17/8/2015 19:48
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#25
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@ Floh

Citazione:
Sapevate, inoltre, che Totò fu un massone?


Quindi!! ……

Sono proprio queste uscite del tutto generiche, che non tentano nemmeno un minimo di argomentazione.
Così campate in aria, che dicono e non dicono allo stesso tempo, che mi fanno pensare che siano il frutto di una paranoia …


°°°

@ Gaia

Citazione:
"strano" film di Totò, datato 1964: quando lo vidi mi sembrò null'altro che una smaccata operazione di propaganda anti-cannabis


A parte questo:
E' una parodia del film " Che fine ha fatto Baby Jane? " di Robert Aldrich con Totò che interpreta il ruolo che fu di Bette Davis e Pietro De Vico quello di Joan Crawford .
Il regista del film è Ottavio Alessi ma pare che in realta' fu girato da Paolo Heusch , non compare nei titoli di testa perchè il suo nome fu associato ai frequentatori di una casa di tolleranza per omosessuali . Il film non ebbe successo , il pubblico di Totò non sembrò gradire un Totò crudele , un folle omicida .


Il riferimento alla marijuana è evidente; anche se Totò mangia della scarola o indivia, impazzisce, compie assassini grotteschi.
Bisognerebbe chiedere al regista ed allo scenografo il motivo del riferimento alla marijuana …
Se è stato fatto per propagandare il messaggio che la marijuana fa impazzire, è fatto molto male, perché lascia aperta l’ipotesi di una messa in ridicolo del messaggio originale americano, molto più crudo e veritiero per un’opinione pubblica che ignora i veri effetti della marijuana.

°°°

La propaganda americana, dominata da Anslinger, risale agli inizi degli anni ’30. Finalizzata al proibizionismo della canapa, per convincere l’opinione pubblica in modo più incisivo faceva leva anche sull’ideologia razzista sempre viva in america.
“Nel 1937, durante l'audizione al Congresso degli Stati Uniti, Anslinger dichiarò: <<ci sono 100.000 fumatori di marijuana negli Stati Uniti, e la maggior parte sono negri, ispanici, filippini e gente dello spettacolo; la loro musica satanica, jazz e swing, è il risultato dell'uso di marijuana. Il suo uso causa nelle donne bianche un desiderio di ricerca di relazioni sessuali con essi>>”

Oltre alla scena di chi si fa uno spino e poi si getta dalla finestra, o di chi massacra la famiglia. ( “ (…) in un articolo pubblicato sull'American Magazine (luglio '37), Anslinger descrive il caso di un giovane, normalmente tranquillo, che dopo aver fumato marijuana ammazza a colpi di scure padre, madre, due fratelli e una sorella.” )

Il proibizionismo sulle droghe ha un fratello maggiore,il proibizionismo sugli alcolici.
Proibizionismo che termina il 5 dicembre 1933 con Roosevelt presidente.
Lo stesso presidente che il 14 giugno 1937 firmò il Marijuana Tax Act, che sancì l’inizio di un nuovo proibizionismo.

Questo nuovo proibizionismo, oltre alle ragioni prettamente commerciali,(eliminare una materia prima naturale che, grazie allo sviluppo dei macchinari per la sua lavorazione, era diventata concorrenziale a certe nascenti industrie) ha un’altra ragione in comune con quello appena terminato. Il mercato nero che la proibizione inevitabilmente genera.

Un mercato nero che ha un giro d’affari di svariati miliardi di dollari.
Cifre da capogiro che, oltre ad ingrassare la malavita, è un ottimo serbatoio di dollari che possono essere utilizzati per finanziamenti occulti destinati ai “servizi” impegnati in colpi di stato, guerre non ufficiali, sostegno a gruppi terroristici ecc.

Seguendo questo ragionamento si può ipotizzare che il progetto Blue Moon, oltre allo sfaldamento dei gruppi rivoluzionari, ci fosse anche quella, non meno importante, di creare una maggiore entrata occulta, utilizzando sostanze che creano una vera dipendenza, sostanze di sintesi molto più controllabili di quelle di una pianta naturale che cresce spontaneamente e non genera dipendenza. Due piccioni con una fava.

E’ anche vero che la storia dell’utilizzo degli ingenti fondi del traffico della droga risale a tempi più lontani.
A tale proposito vi invito ad una completa e attenta lettura del link che segue.

http://www.nwo.it/cia2.html
Inviato il: 20/8/2015 17:34
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#26
Dubito ormai di tutto
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@ Al2012

Cit.
"Se è stato fatto per propagandare il messaggio che la marijuana fa impazzire, è fatto molto male, perché lascia aperta l’ipotesi di una messa in ridicolo del messaggio originale americano, molto più crudo e veritiero per un’opinione pubblica che ignora i veri effetti della marijuana."

E' una questione di associazione che viene operata dallo spettatore tra il nome di ciò che è stato assunto e la violenza che ne è scaturita, che poi il film sia inquadrabile nell'humor nero poco conta, l'associazione è stata comunque creata.

PS:
Per quanto rigurada Totò ti rispondo qui, per non andare OT.
Inviato il: 20/8/2015 18:07
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#27
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Io ho sempre inteso questo strano film di Totò una vera e propria parodia non solo del film" Che fine ha fatto Baby Jane? " ma soprattutto del film documentario “Reeefer madness”.
Totò che mangia quella specie d'insalatona che assolutamente non assomiglia alla classica pianta dalle foglia a 5/7 punte. E poi la chiama “la maggiorana” .
Anche perché a due anni dall'uscita del film diretto dietro le quinte da Anslinger, Fiorello la Guardia commissionò un rapporto molto dettagliato sugli effetti della “marijuana” e smentì molte delle tesi denunciate da “Reefer Madness” tra cui la dipendenza e la pericolosità sociale praticamente inesistenti.
Fu questo “inconveniente che fece modificare poi la strategia di Anslinger che poi nel 1955 riuscì ad imbastire una tesi (non documentata) che classificava la marijuana come “droga di passaggio”.
In pratica disse: Ok forse la marihuana non fa così male, ma chi si fa le canne prima o poi si farà una pera....e l'eroina crea dipendenza.
Esiste una registrazione audio della conferenza di Anslinger all'ONU

Io non credo che la cannabis sia stata demonizzata per far spazio all'ero. Dietro la cannabis, o meglio dietro la sua proibizione c'è più di un motivo, anzi nuovi motivi poi si sono aggiunti “work in progress”.

Forse a molti di voi parrà strano, ma i principi attivi della cannabis sono tra i più studiati nei migliori laboratori sia universitari che militari del Pianeta e per vari motivi.

Comunque qui discutevate dell'operazione bluemoon...non della canapa...discussione molto interessante.
Inviato il: 1/9/2015 21:06
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Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#28
Dubito ormai di tutto
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@ Dipende

Hai ridestato questo topic che ormai pensava caduto nell’oblio.

Citazione:
Io non credo che la cannabis sia stata demonizzata per far spazio all'ero. Dietro la cannabis, o meglio dietro la sua proibizione c'è più di un motivo, anzi nuovi motivi poi si sono aggiunti “work in progress”.


La cannabis è stata sicuramente demonizzata per poter eliminare dal commercio una fibra vegetale, quindi non brevettabile, concorrenziale agli interessi industriali nascenti, tra questi anche quelli farmaceutici, infatti la cannabis era già utilizzata per curare diverse malattie nel 1860.

“(…) Nel 1860 R.R. Means la usa per curare diversissime malattie, e H. H. Kane nel 1881 per disintossicare una donna dall’alcool.
H. A. Hare nel 1887 la raccomanda per i moribondi, dato il suo effetto di “calmare il nervosismo e l’ansietà, e di interessare il malato ad altre cose…in queste circostanze il paziente può raggiungere lo stato d’animo tranquillo e addirittura allegro”.
E ancora il dottor J. R. Reynolds la usa per anni con ottimi risultati nel trattamento dell’insonnia senile, e senza nessun aumento di dosi.
Ecco un elenco sommario delle altre malattie che lungo i secoli sono state curate con la canapa: emicrania, nevralgie, sciatica, nevrastenia, cistite, dismenorrea, affezioni respiratorie, catarro cronico, enfisema, asma, pertosse, cancro, ulcera, affezioni cutanee, erpeti, inoltre secondo T. H. Mikuriya la canapa è anche oxitocica, utile cioè per accelerare il parto.
Per dare un’idea della diffusione della canapa per usi medicinali basta dire che, ancora nel 1918, la coltivazione negli USA occupava 45 ettari e forniva 60 tonnellate di droga (Perrot e Blague).
Ma ormai i tempi stavano cambiando.
Nel 1898 la Bayer mette in commercio l’eroina e lungo il XX secolo l’applicazione medicinale della canapa cade progressivamente in disuso.
La ragione è che la morfina e gli altri derivati sintetici dell’oppio, una volta introdotti come consumo di massa, sono più facilmente gestibili a livello industriale.
In altre parole la medicina popolare e l’erboristeria, basate sulle erbe come la canapa che crescono spontaneamente e sono accessibili a tutti a prezzi minimi, non possono essere oggetto di monopolio; per questo vengono soppiantate dall'introduzione di farmaci sintetici, tra cui gli oppiacei, producibili solo con attrezzature e tecniche complesse, realizzabili solo nella grande industria, e adatti perciò a creare un monopolio e un nuovo mercato, fonte di profitto. (…)”


Tratto da:
http://www.fattone.it/2015/02/linizio-del-proibizionismo-la-canapa.html

Quindi, interessi commerciali che andavano dalle industrie tessili all’industria farmaceutica, grandi capitali contro una pianta commercialmente poco attraente perché non monopolizzabile.

Un “work in progress” è quello che accade nei primi anni ’70 dove viene messa in pratica “una feroce repressione di hippies e freakettoni che si facevano gli spinelli, mentre viene lasciata prima mano libera a chi spacciava le pasticche di morfina che provenivano dalle scorte della guerra in Vietnam; poi a quelli che spacciavano eroina”.

I primi produttori (spacciatori), di droghe pesanti sono proprio le industrie farmaceutiche, i primi tossicomani non facevano uso d’eroina o morfina o di oppio, ma facevano uso di anfetamine, barbiturici e ipnotici non barbiturici, per approfondire leggete il seguente articolo:

INTRODUZIONE DELL'EROINA IN ITALIA
http://www.altrestorie.org/news.php?extend.114

Il cui link (diffusione delle droghe) si trova in quest’altro articolo

DROGA E SERVIZI SEGRETI
http://www.altrestorie.org/news.php?extend.1107

Che dire? Buona lettura a quelli che sono interessati!
Inviato il: 4/9/2015 23:36
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      Dipende
Re: Operazione Bluemoon - Eroina di Stato
#29
Ho qualche dubbio
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Io la proibizione della cannabis come “scusa” per far circolare l'eroina l'ho sempre vista da un'altra ottica.
Molta popolazione mondiale fuma la cannabis e se fosse legale la coltiverebbero da soli.
Rendendo illegale la coltivazione personale, automaticamente il consumatore non solo dovrà andarsela a procacciare, ma verrà a contatto con spacciatori di varie sostanze che con la cannabis non hanno alcunchè in comune.
L'occasione per passare ad un' altra “droga” fra i giovani, spesso arriva proprio da questa micidiale combinazione.
Ogni spacciatore che vende “erba” ha anche pasticche chimiche, coca, ero...e a qualcuno che principalmente avrebbe consumato solo la ganja, può anche venire la voglia.
Le pene per la sola coltivazione di cannabis sono di una severità allucinante.
In Italia ad esempio c'è una norma che minaccia fino ai 20 anni di carcere....

Da quel che ho compreso, chi muove i fili che regolamentano la vita su di questo Pianeta ama le proibizioni per principio.
Proibire un qualcosa a qualcuno è un meccanismo che porta al proibitore un mucchio di vantaggi, alcuni immediatamente visibili, altri più nascosti, ma soprattutto ogni proibizione non viene mai fatta su basi scientifiche, o su emergenze sociali, ma viene usata esclusivamente la strumentalizzazione e la propaganda.
Studiare questo meccanismo serve prima di ogni altra cosa, a capire come un massiccio intervento mediatico controllato può, senza portare alcuna prova valida, deviare totalmente l'opinione comune mondiale.
Lo strumento che più si usa per questo sporco trucco, è l'umano stesso.

L'umano medio è un idiota.
Ho cercato altri termini meno offensivi per classificare questo balordo personaggio, ma non me ne sono venuti, idiota è il termine che rende meglio l'idea.
In principio io pensavo fosse solo ignoranza, invece ho più che il sospetto che molti umani su di questo Pianeta non riescono proprio ad non farsi fregare.
Per cui una buona fetta di sostenitori ai vari proibizionismi, è da ricercarsi nella solita povera bestia stupida e pigra umana che, fra parentesi, non riceve alcun guadagno da tutto ciò...anzi.

Si potrebbe dire che il proibizionismo sia una pratica ideata da “Lucifero” e messa in opera da “Satana”, dove “Lucifero” è l'occasione di creare un qualcosa di “scorretto” che possa portare ingiustizie e soprusi, mentre “Satana” è l'approfittatore di turno che sfrutta la situazione a suo favore.
Oppure la si potrebbe vedere da quest'altra angolazione. Lucifero lancia l'esca e vediamo quanti “piccoli pezzi di merda” abboccano.
Ad “abboccare” per primi sono i vari “Satana” che immediatamente cercano di trarre un vantaggio materiale da questa nuova condizione che si è venuta a creare.
Non dimenticate che il principio di una proibizione coincide sempre con la nascita di nuovi “criminali”. Cioè, gente che fino al quel giorno viveva tranquilla, all'improvviso diventa criminale.

Per quanto riguarda la cannabis, i veri primi “Satana” che si crearono furono gli imprenditori che ricavarono dalla fibra e dai farmaci sintetici.
Herry Ford con la sua “FordT” con un colpo solo spaventò acciaierie, laboratori chimici/petroliferi e multinazionali dell'estrazione del petrolio.
Agli inizi del secolo scorso, le “scoperte” in ambito medico non si contano. Quasi quotidianamente laboratori scientifici/farmaceutici sfornano nuove tecniche e nuovi farmaci, molti dei quali altamente invasivi e tossici (ora banditi)
Con la proibizione della “marijuana” tutti ebbero la propria prima parte di guadagni.

I secondi “Satana” che in seguito nacquero, furono coloro che approfittarono della situazione per dichiarare una emergenza e spillare fondi sia regionali e nazionali, che continentali. Medici, ricercatori, preti, gestori di centri di recupero hanno costruito un impero con i soldi ricavati dal proibizionismo.
I miliardi di dollari/euro spesi pubblicamente dagli Stati mondiali fin ora per la sola “guerra alla marijuana” e per arginarne i danni non si contano più.

I terzi “Satana” formatisi (terzi per importanza non per ordine cronologico) sono i trafficanti di “droga”. Inutile dire che c'è un giro d'affari multi, multi, multimiliardario dietro il commercio nero di sostanze stupefacenti.
Questi soldi poi determineranno molto potere, talmente tanto da poter ricattare le istituzioni stesse.
Non voglio entrare nel dettaglio perché ci vorrebbe un mucchio di tempo.

Con il passare del tempo, la proibizione (in questo caso della canapa) ha generato nuovi “Satana” e nuove occasioni da sfruttare.
In primo luogo, anche i militari hanno cominciato ad interessarsi a questa strana sostanza. Gli effetti dei cannabinoidi in una pianta determinano un mucchio di reazioni chimiche nell'organismo umano, ma soprattutto variano rispetto la concentrazione dei cannabinoidi stessi.
La “marijuana” può rassenerarti, o può far aumentare la tua paranoia. Ciò non dipende unicamente dallo stato d'animo dell'assuntore prima dell'assunzione, ma da una precisa concentrazione di cannabinoidi.
Immaginate di possedere due tipi di “erba” una che ti fa venire le paranoie, un'altra che te le leva e immaginate le applicazioni che può avere in ambito militare.
Gli israeliani, sotto la guida e la sponsorizzazione degli statunitensi sono stati i primi a scoprire i recettori e le principali implicazioni dei cannabinoidi.

Ma esistono anche dei tornaconti velati nella proibizione della canapa che non sono “fisici” come quelli esposti fin ora, potrebbero essere classificati come “metafisici”.

Il primo è nello strumento di controllo che automaticamente una proibizione genera.
Se non esistessero le droghe, o meglio se a qualcuno non fosse venuto in mente di proibirle, sai quante borse e valige in meno aperte alle stazioni e aeroporti?
Sai quante telecamere da installare in meno? Sai quante intercettazioni ambientali (dove si pesca un po' di tutto) in meno?
La “droga” in alcuni Stati da il diritto all'ufficiale in servizio di sfondarti la porta di casa anche solo per un minimo sospetto, o una soffiata. La “droga” viene considerata pericolosa al pari di un'arma.
In questo caso la proibizione della canapa risultò migliore rispetto alla proibizione dell'eroina ad esempio. Gli eroinomani li si potevano trovare tra una nicchia di umani e la maggioranza di loro risultavano non “interessanti” I fumatori di canapa li trovi in vai strati sociali. Dallo studente, al commerciante, dal professionista, al politico. Dal medico al ricercatore...e se dovesse capitare...che so... che un qualcuno in un determinato momento ti stia sulle palle, o intralci la tua carriera di lestofante, basta denunciare che da giovane il rivale si faceva le canne...ed ecco che la strada ti si spiana.
Un mucchio di gente ha perso la faccia e di conseguenza ha avuto la carriera distrutta per un ricatto del genere.
Non dimenticate che il proibizionismo in materia di cannabis sia avvia al primo secolo di vita, sono innumerevoli le vittime in questi ultimi 80 anni.

Tirando le somme, il proibizionismo è prima di tutto un'occasione per misurare il tuo grado di stupidità, poi per misurare il tuo grado di onestà. Poi per misurare il tuo grado di sopportazione.
Dipende da che livello sei.
Inviato il: 8/9/2015 11:17
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