Sono nuovo del forum,sto leggendo più discussioni possibili per capirne il funzionamento generale e la logica degli argomenti di discussione a seconda delle sezioni.Quindi mi scuso da subito se ho sbagliato ad interpretare qualche regola interna-scritta o non scritta- sbagliando a postare questo topic.

Mi premeva segnalare nella sede intellettualmente più opportuna un libro del quale sono venuto a conoscenza da pochi giorni,del quale ho sentito solo un breve commento radiofonico (più che altro incentrato sul fatto che in America esiste la possibilità di pubblicare ciò che si vuole) dove viene esaltata l'elevata capacità dell'autore nell'essere convincente nello sbugiardare la storia ufficiale del coinvolgimento statunitense nella Seconda Guerra Mondiale.

Che dire...oltre al fatto che l'ho già ordinato e sono in trepidante attesa,vi posto il titolo,l'autore e una breve illustrazione tratta dal sito in cui ho ordinato il volumetto.Se qualcuno lo ha già letto,lo prego di voler,anche sinteticamente,esprimere un opinione.

".Salvate il soldato potere. I falsi miti della seconda guerra mondiale
Zezima Michael 2004-(Il Saggiatore editore)

"Influenzando ampiamente la prospettiva storica anche in Europa, la propaganda statunitense per decenni ha presentato la Seconda guerra mondiale in termini mitici: buoni contro cattivi, libertà e democrazia contro totalitarismo ed atrocità criminali. Zezima presenta questa guerra essenzialmente in termini economici: fu una lotta tra potenti per accaparrarsi materie prime, manodopera e monopoli commerciali. I colossi industriali statunitensi e la Germania nazista hanno avuto interessi in comune per decenni. Icone americane quali il pilota ed eroe Charles Lindbergh o l'industriale Henry Ford erano grandi simpatizzanti dei nazisti. Un invito a considerare quel periodo con uno sguardo imparziale, libero da attitudini scioviniste e retoriche".