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   Politica Interna & Estera
  Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....

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  •  gandalf
      gandalf
Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 4/2/2006
Da TERRA DI MEZZO
Messaggi: 498
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(Ringrazio Marco M che, con un suo post, mi ha dato lo spunto per scrivere quanto sotto...)


La notizia e’ questa e viene riportata nello stesso modo da tutti i quotidiani e i telegiornali:

www.corriere.it

Citazione:

Il presidente iraniano torna a minacciare Gerusalemme
Ahmadinejad: «Israele scomparirà presto»
«Anche gli Stati Uniti crolleranno». Il discorso in occasione della festa religiosa dell'Ashura

TEHERAN - Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, è tornato ad affermare che Israele scomparirà
presto, secondo quanto riferisce l'agenzia semi-ufficiale Fars. Ahmadinejad, che ha parlato venerdì sera in una
moschea di Teheran nell'ambito delle cerimonie per i giorni dell'Ashura, ha aggiunto che presto vi sarà anche
«il crollo degli Usa». «Con questo nostro amore per l'Imam Hossein, grazie ai nostri cuori puri e alla resistenza
ha affermato il presidente - con la benedizione di Dio vedremo presto la fine del regime sionista
(Israele, ndr) e il crollo degli Stati Uniti». L'Ashura è la ricorrenza religiosa in cui gli sciiti ricordano il loro
terzo e più venerato Imam, Hossein, ucciso nella pianura di Kerbala (nell'attuale Iraq) con 72 fedelissimi.


ma anche qui…

Citazione:


Quotidiano Nazionale

Ahmadinejad: 'Israele scomparirà presto'
Nel giorno della memoria il presidente iraniano ha riproposto le sue minacce. In occasione delle cerimonie
per i giorni dell'Ashura, ha aggiunto che presto vi sara' anche ''il crollo degli Usa''
* MINACCIA ATOMICA Iran: 'Faremo 3.000 centrifughe per l'uranio'. Poi la smentita
Teheran, 27 gennaio 2007 - Il presidente iraniano, Mahmud Ahmadinejad, e' tornato ad affermare che
Israele scomparira' presto, secondo quanto riferisce l'agenzia semi-ufficiale Fars.
Ahmadinejad, che parlava ieri sera in una moschea di Teheran nell'ambito delle cerimonie per i giorni
dell'Ashura, ha aggiunto che presto vi sara' anche ''il crollo degli Usa''.
''Con questo nostro amore per l'Imam Hossein, grazie ai nostri cuori puri e alla resistenza - ha affermato
il presidente - con la benedizione di Dio vedremo presto la fine del regime sionista (Israele, ndr) e il crollo Degli Stati Uniti''.
L'Ashura e' la ricorrenza religiosa in cui gli sciiti ricordano il loro terzo e piu' venerato Imam, Hossein, ucciso nella pianura di Kerbala (nell'attuale Iraq) con 72 fedelissimi.



Vorrei sommessamente fare notare una cosa: ecco come riporta il virgolettato di ahmadinajad il corriere :

Citazione:

Ahmadinejad ancora contro Israele: sparirà e gli Usa crolleranno

"Con questo nostro amore per l'Imam Hossein, grazie ai nostri cuori puri e alla resistenza - ha affermato il presidente - con la benedizione di Dio vedremo presto la fine del regime sionista (Israele, ndr)


Ma che brava la redazione del Corriere! Che bel titolo!!! che bella nota di redazione……
Proviamo a fare un esercizio: immaginiamo di essere nel 1943: titolo di un quotidiano di regime:

Partigiani ancora contro l'Italia: sparirà

"Grazie ai nostri cuori puri e alla resistenza - ha affermato il partigiano - con la benedizione di Dio vedremo presto la fine del regime fascista (l'Italia, ndr)



Oppure vedremo mai questi titoli o queste note di redazione???eppure la logica sarebbe la stessa……..


Bush ancora contro l’Iraq: sparirà

"Grazie ai nostri cuori puri e ai nostri soldati - ha affermato il presidente degli USA - con la benedizione di Dio vedremo presto la fine del regime di Saddam (l'IRAQ, ndr)

oppure:

Olmert ancora contro la Palestina: sparirà

"Grazie ai nostri cuori puri e ai nostri soldati - ha affermato il primo ministro di Israele - con la benedizione di Dio vedremo presto la fine del regime di Hamas (la Palestina, ndr)


Quindi Bush, nel caso pronunciasse una frase del genere (e sarei pronto a scommettere che lo ha fatto) , vorrebbe distruggere l’Iraq?? I partigiani l’italia???Olmert la palestina (o il libano)??? o c’è una “piccola differenza” tra il regime che governa una nazione, la nazione stessa e il suo popolo???
La differenza c’e e sta nella perdita del contenuto razzista della frase, nella volonta’ di eliminare un popolo in quanto ebreo, Israele in quanto tale…

Qui si parla del regime (o governo se preferite) che guida un paese….. ho sentito frasi peggiori rivolte da Bush a Nord Corea, Cuba, Venezuela, Palestina…..
Sarebbe come accusare Berlusconi di voler distruggere l’Italia e di odiare gli italani nel caso pronunciasse una frase del tipo:

“Spero vedremo presto la fine di Prodi e del suo regime”

o specularmente accusare Prodi dello stesso nel caso avesse pronunciato, durante il governo Berlusconi, una frase simile:

“Spero vedermo presto la fine di berlusconi e del suo regime”…..

Ma il senso della frase deve essere quello, con la n.d.r. ……… e’ così che si crea il nemico anzi, “l’animale umano sostituto di Hitler” come dice l’ambasciatore israeliano…….Questa si chiama in un solo modo: Propaganda!!!!!!!

no, scusate è vero……antisionismo = antisemitismo, l’ha detto il nostro Presidente della Repubblica…………….

e chiaramente tutti a commentare una notizia falsa e fuorviante….

Citazione:

www.repubblica.it

Un commento alle parole di Ahmadinejad giunge dall'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Oded Ben Hur, che definisce il presidente iraniano "un animale umano", "il sostituto di Hitler". Secondo il diplomatico, l'Iran starebbe "costruendo una capacità nucleare per applicare quanto sta predicando, cioè la distruzione di Israele. Ma per fortuna - ha aggiunto - Israele è forte e saprà difendersi".
Una profezia, quella su Israele, più volte ripetuta dal leader della Repubblica islamica. Da quando, nel 2005, ne auspicò la cancellazione dalle carte geografiche. La fine imminente dello Stato ebraico, "come l'Unione Sovietica", era stata preconizzata da Ahmadinejad anche quando aveva ricevuto, nel dicembre scorso, i partecipanti a una conferenza internazionale revisionista sull'Olocausto, organizzata dal ministero degli Esteri a Teheran tra le proteste della comunità internazionale.



oppure:


Citazione:

SHOAH: D'ALEMA, INACCETTABILE DICHIARAZIONE AHMADINEJAD
Il ministro degli Esteri italiano, Massimo D'Alema, ha definito "inacettabile" l'ennesima dichiarazione del presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, che prefigura "la scomparsa" di Israele dalla regione mediorientale. Il capo della Farnesina, si legge in una nota, "sottolinea, invece, come proprio nella Giornata della Memoria occorra ribadire con forza il diritto di tutti i popoli e di tutti i Paesi alla sicurezza, alla pace e allo sviluppo, nel rispetto reciproco e in un clima di costruttiva collaborazione".


e si continuano a fare paragoni, a creare suggestioni……

Citazione:


Shoah. Olmert: non permetteremo indifferenza di fronte agli appelli di distruzione di Israele
Gerusalemme, 28 gennaio 2007
Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha detto che Israele "non permetterà al mondo" di restare indifferente di fronte agli appelli per la distruzione dello Stato ebraico.
"Non permetteremo al mondo di rimanere indifferente, sbadato e in silenzio, fornendo così un appoggio morale ai discorsi sull'esistenza del popolo ebraico", ha detto Olmert durante la conasueta riunione domenicale del suo governo.
I commenti di Olmert giungono dopo l'approvazione da parte dell'Onu di una risoluzione di condanna del negazionismo, all'indomani della Giornata della Memoria. La risoluzione non punta il dito espressamente contro alcun Paese, ma è chiaro che il destinatario numero uno del documento delle Nazioni Unite, e dei commenti di Olmert, è l'Iran di Mahmoud Ahmadinejad.
Il presidente iraniano ha infatti più volte ipotizzato la prossima "cancellazione di Israele dalla carta geografica".



Faccio notare che Ahmadinejad ha sempre parlato di regime sionista e non di Israele, sempre…. ad esempio il 13 novembre 2006

Citazione:

www.repubblica.it

Ahmadinejad attacca di nuovo Israele
"Presto ne vedremo la distruzione"

TEHERAN - Nuova invettiva del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad contro Israele, definito un Paese "destinato alla distruzione". "Le grandi potenze hanno creato il regime sionista per estendere il loro predominio sulla regione", ha dichiarato Ahmadinejad, secondo quanto riportano le agenzie di stampa locali, durante un incontro avuto in serata con i suoi ministri.
"Ogni giorno quel regime massacra i palestinesi ma, poiché esso va contro il cammino della vita, presto ne vedremo la scomparsa e la distruzione", ha detto ancora Ahmadinejad. Il presidente iraniano non molto tempo fa aveva lanciato un appello per la cancellazione d'Israele dalle carte geogrefiche.
(13 novembre 2006)



oppure ancora il 12/12/2006…..



Citazione:

www.tgcom.it

12/12/2006
Ahmadinejad: "Israele sparirà"
Intervento alla conferenza di Teheran
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad torna ad attaccare lo Stato ebraico. Israele "scomparirà presto" come accaduto all'Unione Sovietica, perché "la parabola della vita del regime sionista è in fase discendente", ha detto. Le dichiarazioni del presidente iraniano, che ha ricevuto i partecipanti a una conferenza revisionista sull'Olocausto, sono state riferite dall'agenzia ufficiale iraniana Irna.''Questa è una promessa divina e il volere dei popoli del mondo", ha aggiunto Ahmadinejad, secondo l'Irna. "Coloro che hanno sostenuto il regime sionista nel corso della sua vita - ha affermato il presidente iraniano - devono essere consapevoli che la sua vita finirà e che i loro interessi, cosi' come la loro reputazione, saranno danneggiati".




Ma i titoli sono sempre gli stessi: Israele sparira’…… la corretta e imparziale informazione e’ gia’ sparita da un po’…..
Magari non e’ una novita’, sicuramente Ahmadinejad non sarà una persona raccomandabile, ma qui si parla della possibile prossima guerra, e per di piu’atomica in cui Israele minaccia un attacco preventivo (Iraq docet) per fermare il nuovo Hitler, battezzato tale anche con giochetti semantici come quello di cui sopra….…. un minimo di prudenza e di trasparenza in piu’ non guasterebbe….
Trovo tutto ciò semplicemente vergognoso!

Oppure...siamo arrivati alla fase prevista dal generale russo Leonid Ivashov:

Citazione:


www.effedieffe.com

«Nelle prossime settimane vedremo la macchina da guerra dell’informazione cominciare a funzionare (4). L’opinione pubblica è già sotto pressione: ci saranno un’intensificazione dell’isteria militarista anti-iraniana, ‘fughe’ di notizie mandate alla stampa, disinformazione e così via. Ciò manderà un segnale all’opposizione filo-occidentale in Iran, di tenersi pronta per gli sviluppi imminenti. Gli USA sperano che un attacco inevitabilmente produrrà il caos nel Paese, e che sarà possibile finanziare alcuni generali iraniani per creare una quinta colonna».



La macchina da guerra dell'informazione è già in trincea...

EDIT: ti ho modificato i link che allargavano la pagina
orkid
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Gandalf

"Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui."
F.W.Nietzsche
Inviato il: 30/1/2007 6:12
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
Da
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Citazione:
"un animale umano"

E sempre il solito vizietto di definire come "non umano" il prossimo nemico... così lo si potrà ammazzare senza spiacersene.
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"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 30/1/2007 12:04
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
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Lascia davvero senza parole come vengano modificati i discorsi di Ahmadinejad....tra l'altro si ricorda poco che non conta poi tantissimo in Iran, sono altri a comandare.

Forse però difenderlo è controproducente, dopotutto non è uno stinco di santo, anzi.

Ciao
Inviato il: 30/1/2007 12:12
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
Da
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Signore e signori, è iniziata..

"La sagra della disinformazione"


Che l'amico Ahmadinejad non sia uno stinco di santo, si sa (anzi, che sia un pezzo di *** degno compare di altri personaggi); come si sa che non abbia esattamente detto di voler "cancellare lo stato di Israele dalle carte geografiche". Ma tant'è.
Proviamo a dare un'occhiata a questa notizia..


Olocausto. L'Iran sfida l'Europa: vogliamo prove documentali


Teheran, 6 febbraio 2007
Nuova provocazione del regime iraniano alla comunità internazionale. La 'Fondazione mondiale sull'Olocausto', l'organismo voluto dal presidente Mahmoud Ahmadinejad in occasione della controversa conferenza negazionista ospitata a Teheran lo scorso dicembre, ha sfidato l'Europa a fornire le prove documentali dello sterminio di ebrei nella II Guerra Mondiale.


Mmh.. partiamo maluccio: detto così parrebbe che solo gli squallidi negazionisti rompano le scatole reclamando prove dell'olocausto, come a dire: non le chiede nessuno a parte loro perché solo loro, essendo negazionisti tout-court per partito preso, le prove non le vogliono vedere..
Ma vedere ste prove è un sacrosanto diritto della storiografia tutta, non è una provocazione dei negazionisti..
En-passant, tenere a mente la dicitura "regime iraniano": verrà buona fra poco.


Secondo quanto ha riferito l'agenzia 'Irna', Mohammad Ali Ramin, direttore della Fondazione, chiede, in particolare, che Austria, Germania e Polonia aprano i loro archivi.

Giusto e doveroso. Ma non perché lo chiede la Fondazione di Ahmadinejad.


"Dovrebbero consegnare i dossier sul massacro organizzato degli ebrei in Europa durante la II Guerra Mondiale alla commissione internazionale indipendente di valutazione, affiliata a questa fondazione", ha riferito l'agenzia.

Notare: "massacro organizzato". Le parole hanno un senso preciso, si spera. Ma la sagra del "fai più confusione che puoi con le parole" continua. E vengono così mischiati alla rinfusa concetti per evitare quelle distinzioni che sarebbero invece d'obbligo.

Stendo invece uno spesso velo sulla "commissione internazionale indipendente"....
Indipendentissima, suppongo, se è legata alla fondazione di Ahmadinejad.


Ahmadinejad, nell'auspicare la cancellazione dello Stato di Israele dalle carte geografiche, ha piu' volte messo in discussione la portata dell'Olocausto definendo un "mito" lo sterminio di sei milioni di ebrei.

E come poteva mancare l'accenno alla cancellazione dello stato d'Israele? Peccato che Ahmadinejad, il quale ogni tanto ne dice una giusta (come quando più sopra ha parlato di "massacro organizzato"), abbia fatto riferimento preciso al "regime sionista", non al paese israeliano in sè..
Ma qui la parola regime pare una sorta di jolly.. lo usi dove vuoi e quando vuoi, lo butti in tavola quando ti serve e lo tieni ben nascosto quando non è buona cosa usarlo.

Ma sto Ahmadinejad, alla fine, ha "negato" l'olocausto, o ne ha "messo in discussione la portata"?
La sagra dell'equivoco prosegue innaffiata da abbondante vino..
Ridimensionare la cifra di 6 milioni di ebrei uccisi in un massacro organizzato, a casa mia non equivale a negare in toto l'olocausto.

E questo continuo confondere concetti e termini non fa che portare alla (voluta) identificazione di tutti quelli che cercano prove storiche sull'olocausto (paradossalmente, anche a favore dello stesso) con la feccia negazionista capitanata dall'integralista iraniano.

Ma, a parte una comprensibile ritrosia a usare termini come "mito", concettualmente non v'è nulla di errato nel definire tale un assunto storiografico se esso non è, in effetti, supportato da prove certe.
Ma se uno dice così è subito etichettato come filo-iraniano, fondamentalista, negazionista, nazista.. (Alla faccia della rivendicazione puramente storiografica).


Il mese scorso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò all'unanimità una risoluzione presentata dagli Stati Uniti, che condanna la negazione dell'Olocausto: un'iniziativa che è stata interpretata in chiave anti-iraniana.

Alè. No comment.


Vale intanto registrare la presa di posizione a Teheran del giornale 'Etemad Melli', che in un 'fondo' firmato dall'accademico Mohammad Taghi Karoubi ha criticato la conferenza di dicembre, perché ha prestato il fianco alle critiche dell'Occidente contro la Repubblica islamica dell'Iran e contribuito ad accentuarne l'isolamento internazionale.

Ma va'?? Che sagacia, il Karoubi!


In tutto questo, è notevole come non sia stata spesa una sola miserrima parola su 'ste benedette prove documentali..
Ci sono? Non ci sono? Sono pubbliche? Sono secretate? Sono finite al macero? Sono falsificate? Sono state mangiate dai roditori di biblioteca? Sono state teletrasportate su Vulcania?

Tanto blablabla, ma la questione vera non viene mai toccata.
Chissà perché.
Inviato il: 6/2/2007 19:33
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  •  Merimange
      Merimange
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/6/2006
Da Roma
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Giusto per sottolineare un’altra “finezza” presente in questo pezzo,ripreso anche da Repubblica.it

“L’Iran sfida l’Europa”

E perché mai?Al massimo sfida Israele,ma la dicitura più corretta sarebbe sfida il regime sionista,che giustamente Ahmadinejad accusa di strumentalizzare l’Olocausto per fini politici.

Ma ecco qua che che chi vorrebbe indagare sull’Olocausto diventa non più un avversario solo di Israele,ma magicamente dell’Europa tutta….
Inviato il: 6/2/2007 21:04
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  •  orkid
      orkid
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#6
Mi sento vacillare
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Da La Beverly Hills italiana
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qui

Citazione:
SATIRA PREVENTIVA
Auschwitz era un villaggio vacanze

di Michele Serra


COminciamo bene anche qui!!! Satira preventiva... ma preventiva de che???

Citazione:
L'olocausto è solo un invenzione dell'ufficio stampa Einaudi per lanciare "Se questo è un uomo", il mappamondo senza Israele e senza Africa. Diretta dal primo congresso degli storici negazionisti a Teheran.

Nonostante i partecipanti lo abbiano recisamente negato, si è svolto a Teheran il primo congresso internazionale degli storici negazionisti. Molti dei convenuti erano però convinti di trovarsi a Parigi, camuffata con cartelli stradali falsi da un complotto internazionale, e nelle pause del convegno schiaffeggiavano i passanti per costringerli a confessare dove avessero nascosto le baguettes. Dopo essersi scambiati il tradizionale saluto negazionista (un calcio secco nei genitali, subito seguito da un'espressione molto meravigliata quando la vittima si accascia), i congressisti, seppure doloranti, hanno ascoltato con attenzione la relazione introduttiva del presidente iraniano Ahmadinejad, che ha annunciato l'immediata cancellazione di Israele dalla carta geografica


Aridagli, ormai lo considerano un fatto assodato, da essere assoggettato alla satira...

Citazione:

e la sua sostituzione con un grosso buco, circondato da parapetti ai quali ci si potrà affacciare per constatarne la scomparsa. Ahmadinejad ha anche detto che intende trasportate l'Iran, montato su speciali rotelle, 200 chilometri più a nord. Ma ecco i momenti più significativi del convivio, che si è concluso con una caratteristica cena negazionista: tra una portata e l'altra ogni commensale rutta e poi, indignato, intima al vicino di posto di chiedere scusa.


Ma a voi fa ridere?

Citazione:

Olocausto I negazionisti sono divisi tra loro. Qualcuno sostiene che non è mai accaduto, ed è un'invenzione dell'ufficio stampa Einaudi per il lancio di 'Se questo è un uomo' di Primo Levi: il libro era in realtà ambientato a Capri, e fu un funzionario comunista della casa torinese a convincere Levi a cambiare ambientazione. Altri storici riconoscono che i campi di sterminio sono effettivamente esistiti, ma aggiungono che da un'analisi più attenta delle fotografie e dei filmati si può constatare che erano sicuramente gli ebrei, molto più numerosi, a perseguitare i tedeschi, anche perché invidiosi delle belle divise stirate delle Esse-esse, molto meglio dei loro sciatti pigiami. Secondo una terza corrente, quella dei negazionisti-creazionisti, lo sterminio degli ebrei fa parte del Disegno Intelligente, e dunque è del tutto inutile scervellarsi sul significato di un massacro deciso direttamente da Dio. Infine lo storico italiano Uccio Saltaminuti, già celebre per avere dimostrato che il Triangolo Rosso era in realtà un Quadrato, molto più vasto e comprendente anche l'autogrill di Fiorenzuola, ha presentato il frutto di una intera vita di ricerche: un foglio a quadretti con poche frasi a matita, che però non è riuscito a leggere perché aveva dimenticato a casa gli occhiali.


Citazione:

Libri e gadget Molto venduto, tra i congressisti, il commovente 'Lettere dei condannati a morte della Resistenza stracciate in mille pezzi dal loro secondino'. Bene anche il diario del colonnello delle Esse-Esse Hansi von Kraut, che descrive minutamente gli avvenimenti del campo di Auschwitz, dalla schiusa delle uova dei suoi canarini alla manutenzione del filo spinato, dalla visita della sorella Trudy alla prima neve: è un libro di culto dei negazionisti, la prova provata che nei campi non accadde niente di male, altrimenti von Kraut, che ad Auschwitz era addetto a buttare i bambini nei forni, lo avrebbe scritto nel suo diario. Tra i gadget, a ruba le divise da nazista e da repubblichino, "ma non per ragioni politiche", ha spiegato la segreteria del convegno, "solo perché sono la cosa più somigliante alla linea sado-maso di Dolce&Gabbana, e costano la metà".


E qui si nota il riferimento all'associazione: Ahmadinejad= Nazista

Citazione:

Altre teorie "Un episodio minore come la Shoah", sostiene lo storico negazionista belga Markus Ziklist, "non merita l'attenzione di un grandioso movimento come il nostro". L'autorevole presa di posizione apre le porte a nuove avventure della storiografia negazionista. In programma la riscrittura della storia mondiale, con estrazione a sorte di almeno due o tre popoli la cui esistenza possa essere negata, o perlomeno giudicata ridicola e dannosa. Quasi ultimata la monumentale opera collettiva 'Storia della Seconda Guerra Mondiale', che ha inizio con la decisione della Polonia di invadere la Germania. Buone prospettive anche per la geografia negazionista. In programma un mappamondo senza l'Africa.


Ehh?? L'africa????
Booooorrph!!!

Se volete commentare iscrivetevi al sito dell'espresso e fatelo!! O anche no....
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Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 6/2/2007 21:08
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#7
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Quindi Bush, nel caso pronunciasse una frase del genere (e sarei pronto a scommettere che lo ha fatto) , vorrebbe distruggere l’Iraq??

La differenza è che probabilmente Bush vuole distruggere l'Iraq, o almeno spezzarlo in tre parti.
Inviato il: 6/2/2007 21:26
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
Da Roma
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Citazione:
Infine lo storico italiano Uccio Saltaminuti, già celebre per avere dimostrato che il Triangolo Rosso era in realtà un Quadrato, molto più vasto e comprendente anche l'autogrill di Fiorenzuola, ha presentato il frutto di una intera vita di ricerche: un foglio a quadretti con poche frasi a matita, che però non è riuscito a leggere perché aveva dimenticato a casa gli occhiali


Secondo me Serra qui allude a Chiesa

Lo seguo da una vita , é il mio guru complottista , si permetteva di dare del mafioso ad Andreotti e Craxi quando erano al potere , ha diretto Cuore , inserto dell'Unità,cosa gli sarà successo ?
Secondo me tocca dargli un'altra possibilità....

http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Serra
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Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 6/2/2007 22:49
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
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Citazione:

sick-boy ha scritto:
Forse però difenderlo è controproducente, dopotutto non è uno stinco di santo, anzi.

Sfondi una porta aperta, sickboy. Tra i gomblottisti c'è anche chi sospetta che Ahmadinejad abbia preso i soldi dagli americani ai tempi della crisi degli ostaggi, e da allora sia manovrato. Pensa che stinco di santo!
Citazione:
la cancellazione dello Stato di Israele dalle carte geografiche,

Tanto per chiarire, disse: "La cancellazione del sionismo dalla Storia". I nostri giornalisti (globali) e politici (globali) confondono la storia con la geografia, come facevo io in terza elementare (ma solo fino a novembre, poi ho capito).
_________________
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 7/2/2007 0:32
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#10
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/8/2006
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Grazie per la news _gaia_, non l'avevo letta... ottima analisi, in particolare

Citazione:

_gaia_ ha scritto:

E come poteva mancare l'accenno alla cancellazione dello stato d'Israele? Peccato che Ahmadinejad, il quale ogni tanto ne dice una giusta (come quando più sopra ha parlato di "massacro organizzato"), abbia fatto riferimento preciso al "regime sionista", non al paese israeliano in sè..
Ma qui la parola regime pare una sorta di jolly..


a proposito di parole, dimentichi che anche il nostro caro presidente ci ha spiegato che essere antisionisti equivale ad essere antisemiti, quindi i media non fanno altro che seguire le indicazioni di Napolitano, che segue quelle di... ehm pussa via ceppalonese, non ho detto niente!
_________________
Inviato il: 7/2/2007 0:38
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  •  javaseth
      javaseth
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#11
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/3/2006
Da
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Citazione:

Kirbmarc ha scritto:
La differenza è che probabilmente Bush vuole distruggere l'Iraq, o almeno spezzarlo in tre parti.


Sei sicuro che sia Bush che lo voglia? E, se si, perchè?
E poi, chi ha parlato per primo di un IRAQ diviso in tre?

Ciao
-javaseth
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"..io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe"
Inviato il: 7/2/2007 10:01
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#12
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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Citazione:
Sei sicuro che sia Bush che lo voglia? E, se si, perchè?

Ho detto "Bush" per semplificare, riferendomi a nostri cari amici neocon (e a chi sta loro ietro ,claro)
Citazione:
E poi, chi ha parlato per primo di un IRAQ diviso in tre?

Brezinsky?
Inviato il: 7/2/2007 23:08
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  •  javaseth
      javaseth
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#13
Dubito ormai di tutto
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Kirbmarc ha scritto:
Citazione:
Sei sicuro che sia Bush che lo voglia? E, se si, perchè?

Ho detto "Bush" per semplificare, riferendomi a nostri cari amici neocon (e a chi sta loro ietro ,claro)


Già, ma il pericolo è proprio quello, semplificare...

Calcolando poi che Bush, al tempo in cui si inizia a parlare di un IRAQ diviso in tre, l'unica cosa che era capace di dividere era la coca in strisce.
E non mi sembra che sia migliorato cosi tanto da allora.

Citazione:

Citazione:
E poi, chi ha parlato per primo di un IRAQ diviso in tre?

Brezinsky?


Acqua!

Ciao
-javaseth
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#14
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Acqua!

Non lo so...tirando a caso sarà un neocon o un israeliano. O tutte e due le cose.(tipo il "simpatico" Dov S. Zakeihm).
Inviato il: 8/2/2007 13:32
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#15
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Colin Powell?
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#16
Sono certo di non sapere
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un dodicesimo Imam a caso?

Ashoka
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  •  javaseth
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#17
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Ashoka ha scritto:
un dodicesimo Imam a caso?


Giusta risposta, ma contesto errato (speriamo!). Qui si parla degli anni 80, non degli anni della stesura del Corano

Comunque, un bell'otto per la risposta, che è formalmente corretta!

Citazione:

Kirbmarc ha scritto:
un neocon o un israeliano


Un sei meno, solo per spronarti a fare di meglio, data la tua preziosa mente analitica. L'intuizione va bene, ma qui ci vogliono dati certi, come nella fisica!

Citazione:

Cassandra ha scritto:
Colin Powell?


Ripassa a settembre!

Però, tutto sommato, si vede che non è il forum di Repubbica..

Da qui



Basta leggere il seguente breve brano, stranamente profetico, tratto da un articolo pubblicato nel 1982 su Kivunim (rivista dell'Organizzazione Sionista Mondiale) e scritto da Oded Yinon, un giornalista israeliano dai legami con il ministero degli Esteri di Israele.

La strategia di Yinon si basa su alcune premesse comprendenti la trasformazione di Israele in una potenza imperiale, che porti allo smembramento di tutti i territori arabi e alla loro successiva spartizione in piccoli stati impotenti, non equipaggiati per fronteggiare tale potenza militare. Riporto qui di seguito quello che Yinon disse sull'Iraq:

“La dissoluzione di Siria e Iraq in aree separate che riuniscano in un unico gruppo persone di diversa etnia e religione, proprio come avviene in Libano, è per Israele uno degli obiettivi primari sul fronte orientale. L'Iraq in particolare, ricco di petrolio da una parte, ma totalmente diviso dall'altra, è, fra gli obiettivi israeliani, uno dei maggiori candidati. Il suo smembramento è anche più importante per noi rispetto a quello siriano, essendo l'Iraq più forte della Siria. A breve termine, è proprio la potenza irachena a costituire la maggiore minaccia per Israele.

“Una guerra fra Iran e Iraq lacererebbe quest'ultimo causando la sua sconfitta interna ancor prima che riesca ad organizzare una lotta su un ampio fronte contro di noi.. Ogni tipo di scontro inter-arabo sarà a nostro favore e accellererà il nostro scopo più importante di dividere l'Iraq in piccoli statarelli, come per la Siria e il Libano.

E ancora:

“In Iraq una divisione in province sulla base di criteri etnici e religiosi, come in Siria all'epoca dell'impero ottomano, è possible. Così tre (o più) stati sorgerebbero intorno alle tre maggiori città - Bassora, Baghdad e Mosul - così le aree scite del sud si separeranno dal nord sunnita e curdo.”


Quindi, la domanda sorge spontanea, chi sono questi squadroni della morte che insanguinano l'IRAQ?

E quali interessi stanno facendo?

Qui qualcuno un idea se l'è fatta.

infowars

Come Don Chisciotte

Bollyn

Il governo Siriano

Al jazeera

D'altronde, un musulmano integralista che si fa scoppiare dentro il mausoleo di Ali mi fa pensare tanto ad Atta, che pippa, beve e va a puttane....


Ciao
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Inviato il: 9/2/2007 17:50
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#18
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Citazione:
Un sei meno, solo per spronarti a fare di meglio, data la tua preziosa mente analitica. L'intuizione va bene, ma qui ci vogliono dati certi, come nella fisica!

Confesso che non mi sono impegnsto molto,il sei meno non me lo merito...
Citazione:
D'altronde, un musulmano integralista che si fa scoppiare dentro il mausoleo di Ali mi fa pensare tanto ad Atta, che pippa, beve e va a puttane....

ed è un "musulmano inegralista anomalo" (vediamo chi coglie la citazione).
Inviato il: 9/2/2007 18:29
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#19
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Giovedì scorso, alle 7,30 accendo un attimo la TV su Rai3, giusto per farmi compagnia mentre consumo la frugale colazione, e che ti vedo?
RaiNews24 che trasmette una specie di "reportage", con interviste ad alcuni intellettuali iracheni, i quali denunciano la strategia degli occupanti, di voler frammentare l'IRAQ soffiando sull'odio interetnico e fomentando faide e conflitti religiosi. Addirittura vengono citati i casi ben noti (a noi, non certo alla "massa") di militari britannici e americani presi con le mani nel sacco (con gli esplosivi) mentre preparavano attentati.
Purtroppo non ho potuto approfondire, tuttora non so di che trasmissione si trattasse, perché sono dovuto scappare al lavoro, ma vedere certe cose su una rete nazionale (sia pure di mattina presto, sia pure su un canale "secondario") mi ha fatto una certa impressione.
Davvero RAInews24 è l'ultima oasi di informazione un pochetto meno "embedded"? di certo non lo resterà a lungo, vista la nuova "direzione"...
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"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 10/2/2007 11:57
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#20
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Lo riporto per intero perchè in copyleft.

Se non è comunque permesso,potete editarlo, l'originale è qui

Tradotto dall'inglese in italiano da Manno Mauro e revisionato da Mary Rizzo, membri di Tlaxcala, la rete di traduttori per la diversità linguistica. Questa traduzione è in Copyleft.


La profezia di Oded Yinon

Ma gli Stati Uniti stanno facendo le guerre per Israele?

Linda S.Heard

Tradotto da Mauro Manno

Molti nel mondo musulmano e altrove si stanno facendo questa domanda: Quali sono le vere ragioni che hanno spinto gli Stati Uniti ad invadere l’Iraq e li spingono oggi a volere il rovesciamento dei governi di Siria e Iran? Malgrado tutte le loro pose grandiose, in verità, l’Iraq, la Siria e l’Iran non hanno mai rappresentato una minaccia diretta agli Stati Uniti. In termini molto semplici, sono troppo lontani dal nostro paese. E allora perché gli Stati Uniti sono così desiderosi di sacrificare tante vite umane e tanti denari per cambiare i regimi di quei paesi solo perché non gli piacciono?
Le teorie abbondano. In testa alla lista c’è la ricerca degli USA del petrolio, una risorsa non rinnovabile, in via di diminuzione.

Ma in realtà gli Stati Uniti ricevono molto poco petrolio dal Medio Oriente e dal Golfo. La maggior parte del petrolio di cui gli USA hanno bisogno giunge dal Sud America e dall’Africa. Un’altra teoria gira intorno al monopolio dei petrodollari, che sia l’Iraq sia l’Iran hanno cercato di demolire vendendo il loro petrolio in Euro. Ci potrebbe essere qualcosa di vero in questo ma la teoria non spiega perché anche la Siria si trovi nel mirino. Gli Stati Uniti dicono di voler esportare la ‘democrazia’ nella regione ma la loro reazione nei confronti del governo sciita in Iraq, diretto dal partito Dawa che ha stretti legami con l’Iran, e il modo in cui si cerca di isolare il nuovo governo palestinese democraticamente eletto e diretto da Hamas, lasciano pochi dubbi su questa affermazione. La democrazia non porterà governi amici degli Stati Uniti, il che in definitiva è ciò che l’amministrazione Bush realmente vuole, al contrario.

Sentiamo a questo punto il dovere di analizzare una premessa, a cui sono in molti nel mondo arabo a credere. Cioè: gli Stati Uniti stanno forse sconvolgendo e rimodellando il Medio Oriente in modo tale che Israele possa restare l’unica superpotenza regionale per sempre? Non si tratta di un’idea fantasiosa come qualcuno potrebbe pensare a prima vista. Si legga il seguente breve scritto stranamente profetico, tratto da un articolo del 1982 apparso nella rivista Kivunim, organo della Organizzazione Sionista Mondiale, firmato da Oded Yinon, un giornalista israeliano ben collegato al ministero degli Esteri di Israele. La strategia di Yinon era fondata su questa premessa.

Per poter sopravvivere Israele deve diventare una potenza imperiale in Medio Oriente e deve anche assicurarsi che tutti i paesi arabi siano frantumati in modo tale che l’intera regione sia suddivisa in deboli e piccole entità statali, non attrezzate per contrastare la potenza militare israeliana.
Queste sono le parole che il giornalista scriveva a proposito dell’Iraq: “La dissoluzione della Siria e dell’Iraq in aree distinte su base etnica o religiosa, come già avviene in Libano, è l’obiettivo primario di Israele sul fronte orientale. L’Iraq, ricco di petrolio da una parte, e dall’altra lacerato internamente, è certamente candidato ad essere preso di mira da Israele. La sua dissoluzione è per noi addirittura più importante di quella della Siria. L’Iraq è più forte della Siria. A breve termine, è proprio la potenza irachena che rappresenta la più grande minaccia per Israele.

Una guerra tra Iran e Iraq frazionerà l’Iraq e causerà la caduta del suo regime interno. Addirittura prima che esso sia in grado di organizzare una lotta su un ampio fronte contro di noi. Ogni tipo di scontro inter-arabo sarà a nostro favore nel breve periodo e accelererà il nostro scopo più importante che è quello di frantumare l’Iraq in vari staterelli come in Siria e in Libano. In Iraq è possibile realizzare una divisione in province su base etnica o religiosa come avveniva in Siria durante l’impero ottomano. Così tre (o più stati) si formeranno intorno alle tre principali città: Bassora, Baghdad e Mosul, e così le regioni sciite del sud si staccheranno dal nord sunnita e curdo.”

Vi torna nuovo tutto ciò? Concentriamoci sulla realtà, 24 anni dopo. La guerra di otto anni tra Iran e Iraq è terminata nel 1988 causando oltre un milione di morti ma non si è conclusa con la frantumazione tanto desiderata e auspicata da Yinon. L’Iraq ne è uscito ancora come un’ entità forte ed omogenea. L’Iraq tuttavia è stato fortemente indebolito nel 1991 in seguito alla prima guerra del Golfo, causata dall’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. Pure allora il paese ha continuato a rimanere unito. Ci è voluta l’invasione del paese guidata dagli Stati Uniti nel 2003 e la successiva occupazione per riuscire a destabilizzare l’Iraq e dividerlo secondo linee settarie. In realtà, la sua nuova costituzione disegna una debole federazione con parziale autonomia per i curdi del nord e gli sciiti del sud, e così il paese è ora maturo per lo scontro settario, religioso ed etnico. Alcuni parlano di «guerra civile»[1].

Guardando alla Siria, notiamo che fino all’invasione dell’Iraq del marzo 2003, al Siria del presidente Bashar Al-Assad godeva ragionevolmente di buone relazioni con l’Occidente. Dobbiamo anche ricordare che la Siria combatté tra gli alleati della coalizione diretta dagli USA durante la prima guerra del golfo. La Siria ha anche votato, sebbene in modo riluttante la risoluzione ONU che ha dato il via all’invasione, ed è stata un forte alleato nella cosiddetta «guerra al terrore». E allora, state bene a sentire, alla Siria non poteva andar peggio. Improvvisamente, essa viene accusata di ogni tipo di «crimini», dall’aver nascosto le mitiche armi di distruzione di massa irachene, al continuare a proteggere insorti e terroristi, al permettere il libero passaggio di combattenti e armi in Iraq. Poi si mette sotto pressione Damasco perché termini la sua occupazione de facto del Libano in seguito all’assassinio del Primo Ministro libanese Rafik Hariri[2], e tutt’oggi il governo siriano è sotto inchiesta da parte dell’ONU con l’accusa di coinvolgimento nell’omicidio.

Oggi il governo americano è attivamente impegnato nell’indebolimento del governo di Al-Hassad e sostiene i partiti di opposizione. Se questa strategia avrà successo, gli esperti predicono che la Siria, come l’Iraq, diventerà vittima di conflitti settari e intestini. Il Libano, che ha cercato di riprendersi da una lunga guerra civile e da un’occupazione israeliana, e che ad un certo punto sembrava aver raggiunto una certa sembianza di unità, ora è anch’esso in pericolo di essere destabilizzato siccome i partiti si vanno schierando in una confederazione pro-siriana ed una anti-siriana.

Yinon descrive il moderno mondo arabo-musulmano come un castello di carte temporaneo, costruito dagli stranieri e arbitrariamente diviso in Stati, tutti costituiti di varie combinazioni di minoranze e gruppi etnici tra loro ostili. Quindi lamenta la cessione del Sinai all’Egitto da parte di Israele in osservanza del trattato di pace di Camp David, dal momento che quella regione è ricca di riserve di petrolio, gas ed altre risorse naturali. “Riconquistare la penisola del Sinai è, quindi, una priorità politica, alla quale si oppone il trattato di Camp David” egli scrive. “E noi dovremo agire in modo che si ritorni alla situazione che esisteva in Sinai prima della visita di Sadat e l’errato accordo di pace firmato con lui nel marzo 1979”.

Yinon quindi predice che se l’Egitto viene diviso e spezzato, altri stati arabi cesseranno di esistere nella loro forma presente e nascerà uno stato copto nell’Altro Egitto. Attualmente ci sono problemi crescenti tra i musulmani e i copti d’Egitto; questi ultimi vengono considerati da alcuni musulmani fondamentalisti egiziani come una popolazione più leale agli Stati Uniti che al proprio paese. Ciò ha avuto come risultato alcuni scontri aperti con, spesso, morti e feriti. A parte le divisioni tra copti e musulmani, Yinon sbagliava i suoi calcoli riguardo all’Egitto. Egli era convinto che il Cairo non avrebbe rispettato il trattato di pace con Israele, dando così agli israeliani l’opportunità di spingere nuovamente i loro carri armati nel cuore del Sinai e di altre regioni concupite. Tuttavia, il governo egiziano diretto dal pragmatico presidente Hosmi Mubarak si è attenuto alla lettera del trattato e, negli anni, è diventato un potente alleato degli Stati Uniti. La soluzione che Yinon propone per l’interminabile conflitto israelo-palestinese è quella di spingere i palestinesi al di là del fiume Giordano e poi chiamare la Giordania «Stato Palestinese».

Egli rigettava già allora il principio terra in cambio della pace, affermando che “non è possibile continuare a vivere in questo paese nell’attuale situazione, senza separare le due nazioni, gli arabi a est del Giordano e gli ebrei a ovest del fiume. Una genuina pace e coesistenza regneranno sulla regione solo quando gli arabi capiranno che senza il dominio ebraico tra il Giordano ed il mare non ci sarà mai per loro né esistenza né sicurezza – essi avranno una nazione per loro e la sicurezza solo in Giordania”. Yinon e gli altri che ragionano allo stesso modo devono ancora una volta disilludersi. La Giordania ha da tempo abbandonato i sogni del panarabismo, molto prima dell’uscita di scena di re Hussein, e oggi, suo figlio re Abdullah è l’alleato più sicuro dell’America nella regione. Con una maggioranza di due terzi di palestinesi nel paese, Abdullah ha scelto di sopravvivere attaccandosi al vestito degli americani. L’idea di spedire 4 milioni e mezzo di palestinesi al di la del Giordano non viene più propagandata apertamente in Israele, sebbene questa opzione era seriamente presa in considerazione nel 2002, secondo un articolo del professore van Creveld apparso sul quotidiano inglese Daily Telegraph.

Allora, da un sondaggio della Gallup risultava che il 44% degli ebrei israeliani erano favorevoli all’espulsione dei palestinesi al di là del Giordano. Il professore van Creveld era convinto che anche Sharon fosse favorevole a questo piano. Nel suo articolo si sottolineava una citazione di Sharon nella quale si metteva in evidenza il fatto che i palestinesi siano maggioranza in Giordania e in cui ci si riferiva alla Giordania come al vero Stato palestinese. “La deduzione che i palestinesi dovrebbero andare lì è chiara,” scrisse Creveld. Se pensate che sia fantasiosa l’idea che gli Stati Uniti si schiererebbero su questa linea per gli interessi di Israele, allora è bene ricordare le parole che il Primo Ministro israeliano, poi assassinato, Yitzhak Rabin, il quale sosteneva nel suo libro che il governo di Israele era, in realtà, responsabile dell’elaborazione della politica americana in Medio Oriente dalla «guerra del sei giorni» in poi.

Lo scritto di Yinon non affronta il problema dell’Iran, ma diamo un’occhiata a dichiarazioni recenti da parte di personalità israeliane su questo argomento. Durante una visita a Washington nel novembre 2003, due anni prima che gli Stati Uniti prendessero di mira l’Iran, il Ministro della Difesa israeliano Shaul Mofaz dichiarò ai dirigenti americani che “in nessuna circostanza Israele avrebbe accettato il possesso di armi nucleari da parte dell’Iran”. Durante lo stesso mese, Meir Dagan, direttore del Mossad, affermò davanti a un Comitato Parlamentare che l’Iran rappresentava una «minaccia esistenziale» per Israele, rassicurando però i membri del Parlamento che Israele era in grado di affrontare questa minaccia.

L’anno scorso, la retorica israeliana su questo argomento è aumentata ulteriormente con il Ministro degli Affari Esteri israeliano, Silvan Shalom, che ha affermato davanti ai giornalisti: “l’idea che questa tirannide dell’Iran avrà un giorno una bomba nucleare è un incubo, non solo per noi ma anche per l’intero mondo”. L’attuale Primo Ministro israeliano designato Ehud Olmert sta continuando la tradizione di gonfiare la minaccia iraniana assistito in ciò, lo si deve dire, dalla retorica infuocata dell’incauto dirigente di Teheran, Mahmoud Ahmedinejad. Un articolo del Daily Telegraph in data 18 febbraio aveva per titolo «l’America sosterrebbe un attacco israeliano contro l’Iran» e indica chiaramente che è Israele a condurre la carica contro l’Iran. L’articolo cita le seguenti parole di George W. Bush “Chiaramente, se io fossi il capo di Israele e sentissi alcune delle dichiarazioni degli ayatollah iraniani riguardo alla sicurezza del mio paese, certo sarei preoccupato di un Iran che possieda anche armi atomiche. E in ciò Israele è nostro alleato e noi abbiamo preso un impegno molto forte per sostenere Israele e noi sosterremo Israele se la sua sicurezza è minacciata”.
Un anno è passato e il governo americano non descrive più le presunte ambizioni nucleari iraniane come una minaccia a Israele, ma come una minaccia agli Stati Uniti. In questo modo una guerra contro l’Iran e le possibili ripercussioni che essa avrebbe, possono essere vendute al popolo americano. Improvvisamente le preoccupazioni israeliane sono diventate quelle dei dirigenti americani. E’ interessante notare che, secondo un recente sondaggio, più del 50% degli americani affermano che sarebbero favorevoli ad attacchi contro gli impianti nucleari iraniani.

Come afferma l’editorialista Doug Ireland nel suo libro bianco dal titolo «La vera storia del gruppo di spie dell’AIPAC riguardava l’Iran», “il lapsus linguae di Bush che ha rivelato le sue vere intenzioni (verso l’Iran, NdT) ha avuto la prima pagina su Le Monde e su altri quotidiani europei ma ha ricevuto pochissima attenzione nei maggiori media nazionali americani”. Justin Raimondo, lo scorso settembre ha scritto: “Questa faccenda ha ricevuto piuttosto poca pubblicità in relazione alla sua importanza. Non si tratta solo del fatto che, per la prima volta a memoria d’uomo, la potente lobby israeliana è stata umiliata. Ciò che sta accadendo è che negli Stati Uniti si sta mettendo in luce l’esercito sotterraneo di Israele, le sue legioni nascoste di propagandisti e di spie a tutti gli effetti, il cui lavoro non è solo quello di appoggiare Israele ma di piegare la politica americana in modo tale che aderisca agli interessi di Israele, e in questo processo, penetrare segreti americani estremamente riservati”.

Tornando alla questione se gli Stati Uniti stanno, nei fatti, facendo guerre nell’interesse di Israele, diciamo, in breve, che non possiamo esserne certi e non sapremo mai esattamente dal momento che la Casa Bianca di Bush ha secretato i nastri e i documenti privati per 100 anni. Ma c’è una cosa che sicuramente sappiamo. Il piano di Oded Yinon del 1982 denominato «piano sionista per il Medio Oriente» in larga misura sta ora prendendo forma. E’ solo una coincidenza? Forse Yinon era uno psichico dotato? Forse!

In alternativa dobbiamo pensare che noi, in Occidente, siamo le vittime di una progetto in agenda a lungo termine, non elaborato da noi e senza alcun dubbio, non certamente nel nostro interesse.

Linda S. Heard è una specialista britannica del Medio Oriente e vive al Cairo. Una prima versione di questo articolo è apparsa precedentemente sulla rivista Al Shindagah, una pubblicazione di Dubai.


[1] Temiamo che il misterioso attentato alla moschea di Samarra, subito attribuito a Zarkawi, che ha scatenato gli scontri etnici e religiosi tra sunniti e sciiti, i quali ancora perdurano e fanno pensare ad una guerra civile, non sia altro che un intervento criminale di Stati Uniti e Israele allo scopo di portare avanti il progetto sionista di frantumare il paese (Ndt).

[2] Anche in questo caso temiamo che l’assassinio di Hariri sia solo un ulteriore intervento sionista. Quale interesse aveva la Siria di compiere un simile atto, chiaramente definibile come suicidio politico? I risultati sono stati infatti l’indagine ONU sul governo siriano, una svolta filo-occidentale nel governo libanese, il ritorno in forza dei cristiani maroniti sulla scena politica libanese e la richiesta di isolamento e disarmo dell’unica forza coerente contro Israele rappresentata da Hezbollah, la stessa strategia sionista di isolamento e disarmo messa in pratica contro Hamas in Palestina (Ndt).


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Inviato il: 10/2/2007 20:59
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  •  Merimange
      Merimange
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#21
Ho qualche dubbio
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Un po’ OT ma neanche troppo…

Ecco qua un bel false-flag:

“Usa mostrane “prove” armi iraniane usate da guerriglia:

Il comando americano a Baghdad ha mostrato un dossier con foto di frammenti di ordigni ad alto potenziale fabbricati in Iran che sarebbero stati utilizzati dalla guerriglia irachena per uccidere almeno 170 soldati della coalizione dal giugno 2004. Per il Pentagono il documento conferma l'accusa che Teheran sostiene gli insorti iracheni, come aveva denunciato venerdi scorso il segretario alla Difesa, Robert Gates.”

Da Repubblica
Inviato il: 11/2/2007 21:39
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#22
Dubito ormai di tutto
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Scusate se non ho il link, ma leggevo su un sito americano stamattina che il giornalista che si occupa di queste news per il NYTimes è lo stesso che si occupò delle bufale sulle armi di distruzione di massa di Saddam!
La faccia come il sedere non conosce limiti...
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Inviato il: 11/2/2007 22:48
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#23
Dubito ormai di tutto
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Questo è un link di quello a cui si riferisce Cassandra:
'NYT' Reporter Who Got Iraqi WMDs Wrong Now Highlights Iran Claims
Una faccia non troppo presentabile ce l'hanno anche i giornalisti che spacciano questa nuova notizia senza fare anche notare questi banali e elementari paralleli.
Inviato il: 11/2/2007 23:09
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#24
Dubito ormai di tutto
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Buonasera...

Ecco quì notizie che riporto fresche fresche dalla Pravda on line...
Venti di guerra
Secondo quanto riportato nell'edizione di sabato del famoso quotidiano britannico "The Guardian", nonostante le dichiarazioni pubbliche rese note da parte del ministro della Difesa degli Stati Uniti Robert Gates, secondo il quale gli Stati Uniti "non hanno intenzione di attaccare l'Iran", in realta' i piani del Pentagono per l'attacco militare si troverebbero attualmente in uno stadio avanzato, e gli Stati Uniti potrebbero dar via al loro blitz militare gia' nel corso della prossima primavera.






















Citando fonti di Washignton, il "The Guardian" sostiene che il Pentagono avrebbe gia' terminato la compilazione dell'elenco degli obiettivi da colpire e attualmente sarebbe impegnato nei preparativi di posizionamento in Medio Oriente delle forze necessarie al fine di dar via all'attacco. In quest'ottica rientrerebbe l'invio nel Golfo Persico non solo di una seconda portaerei, bensi' anche di diverse batterie di missili Patriot che verrebbero installate negli Stati confinanti con la Repubblica islamica dell'Iran.

Inoltre il Pentagono avrebbe concluso i preparativi degli studi relativi ai piani d'attacco dei bunker sotterranei iraniani e la Casa Bianca avrebbe preso la decisione di aumentare le scorte petrolifere strategiche, temendo che a seguito dell'attacco possa venire a verificarsi una crisi energetica.

Le fonti citate dal "The Guardian" riferiscono inoltre che il presidente statunitense Bush non avrebbe ancora preso una definitiva decisione al riguardo, trovandosi sotto pressione da parte di fazioni opposte: da un lato i neo-con, capeggiati dal vicepresidente Dick Cheney, starebbero esercitando una notevole pressione nei confronti della Casa Bianca affinche' venga aperto un nuovo fronte in Iran, mentre contrari a questa prospettiva sarebbero invece il Dipartimento di Stato ed il Pentagono, piu' specificatamente nelle persone del Segretario di Stato Condoleezza Rice ed il capo del Pentagono Robert Gates, cosi' come la maggioranza dei democratici al Congresso e gran parte dei parlamentari repubblicani.

...Da parte sua, l'amministrazione Bush sostiene che i dispositivi militari non hanno alcuna finalita' offensiva, e mirino invece a contenere le ambizioni nucleari dell'Iran, esercitando pressioni nei confronti di Teheran al fine di costringere la Repubblica islamica a rinunciare ai propri piani di arricchimento dell'uranio. Concetto questo ribadito dal ministro della Difesa statunitense, nonche' direttore del Pentagono Robert Gates, il quale a proposito ha dichiarato: "Non so piu' quante volte sia il presidente che il Segretario di Stato hanno ripetuto che gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di attaccare l'Iran".


Dichiarazione quella di Gates pero' smentita da Vincent Cannistraro, analista esperto di intelligence, il quale dopo aver operato a lungo in precedenza sia per la Cia che il Consiglio per la sicurezza nazionale, da parte sua condivide in pieno quanto riferito dalle fonti citate dal "The Guardian" concernenti i preparativi per un intervento militare: "I piani sono in preparazione, nonostante le dichiarazioni pubbliche di Gates. - ha detto Cannistraro - Gli obiettivi sono stati individuati. I piani per il bombardamento dei siti nucleari sono in fase avanzata. Ci stiamo preparando per la guerra. Si tratta di un qualcosa di incredibilmente pericoloso".
Inviato il: 11/2/2007 23:28
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  •  Abulafia
      Abulafia
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#25
Dubito ormai di tutto
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Buongiorno,
Citazione:

Ecco qua un bel false-flag:
“Usa mostrane “prove” armi iraniane usate da guerriglia:

Mi chiedo fino a che profondità si voglia spingere la propaganda a proposito di questa vicenda:
I - ingannare l'opinione pubblica mentendo sui rifornimenti bellici iraniani in Iraq;
II - ingannare l'opinione pubblica pretendendo che Paesi "non allineati" (stavolta tocca all'Iran) non possano fornire d'armi un Paese occupato illegalmente.

C'è una bella differenza tra le due. La seconda sarebbe un capolavoro di malizia e ipocrisia, la prima casomai una balla già collaudata, anche se più instabile.

E' assai probabile secondo me che l'Iran abbia mandato vari tipi di supporto ai fratelli sciiti oltreconfine, dunque le immagini mostrate potrebbero anche riferirsi a verità. Questo scarterebbe la prima, a favore purtroppo della seconda: più propria di uno stato di totale assuefazione pubblica a certe logiche distorte su chi può fare cosa a questo mondo. Infatti, non si è parlato d'attacchi diretti iraniani contro soldati USA, atto palese di aggressione, ma di commercio d'armi.
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...Ars adeo latet arte sua...
Inviato il: 12/2/2007 12:11
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  •  Cassandra
      Cassandra
Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#26
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 10/5/2006
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Come se poi le armi in Iraq non le vendessero tutti.
Dopo il famoso rapimento delle due Simone si cominciò a parlare tutti i giorni di guerriglieri iracheni che sparavano con le Beretta.
Visto che per il riscatto si vociferò di dieci milioni di dollari, ecco l'equazione:
- i rapitori chiedono i soldi
- lo Stato italiano propone di fornire i dieci milioni in armi
- i rapitori dicono OK
- lo Stato compra 5 milioni di dollari di armi dalla Beretta
- la Beretta guadagna 5 milioni di $
- lo Stato risparmia 5 milioni di $
- gli ostaggi vengono rilasciati
- Calipari viene ammazzato da chi si è incazzato per tale transazione.

Vi torna?
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per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Inviato il: 12/2/2007 15:53
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Re: Ahmadinejad: come ti creo la notizia e un nuovo nemico....
#27
Mi sento vacillare
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Ci risiamo.

Tu, anonimo fruitore della disinformazione di massa, leggi questo bel titolone e, ingenuamente, sobbalzi:

Ahmadinejad: Se Israele attacca il Libano lo sradicheremo dalla faccia della terra

peccato che poi, se andassi a leggere le parole esatte, scopriresti che

[...]il numero uno della repubblica islamica ha minacciato: "Se gli israeliani ripeteranno l'errore dell'anno scorso, l'oceano delle nazioni della regione diventera' rabbioso e sradichera' il regime sionista".
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Inviato il: 24/5/2007 18:00
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