colgo l'occasione fornitami da questo periodo di conflitto tra LC e i mass media (vedi. matrix 6 )e il topic su anno 0 per porre a tutti gli utenti 2 domande riguardo alle proprie personalissime opinioni sul modo di vedere il giornalismo -meglio se quello "violento" della tv- :

che cosa è per voi corretto giornalismo?

e sopratutto

chi - nel marasma, di opinisti, esperti , bocche dal giudizio facile, piedistalli del potere e portavoci di portavoci- salvereste tra i nostri giornalisti tricolori da un genocidio di massa?

io personalmente faccio alcuni nomi :
santoro, travaglio, gianni sartori(che giornalista propriamente non è), la redazione di "report", floris

p.s. domanda di riserva:

- chi mettereste invece in prima linea davanti ai cannoni della nemesi della disinformazione?

io ci piazzerei:
paolo guzzanti furio colombo ferrara e andando , già lo so, contro tutto e tutti blondet

ciao

Per prima cosa dovremmo definire il significato di giornalista,eventualmente poi fare una classifica
In senso lato per me dovrebbe essere un tizio che riporta gli avvenimenti del mondo così come sono,senza commenti o giudizi di parte,semmai poi il giornalista-opinionista può dare la sua versione.
Ma la vedo proprio dura,perchè la categoria giornalista è legata ad un ordine professionale,alle direttive del capo redattore della testata che a sua volta è foraggiato da altri personaggi che hanno interessi politici e/o economici,quindi tale neutralità la lascerei tra le utopie
Travaglio,al momento è quello che si avvicina di più a riportare i "semplici fatti" citando sempre sentenze di tribunale anche se ci aggiunge le sue sfumature ironiche,ma è vero giornalista o più che altro uno scrittore che si para il culo per esprimere le proprie opinioni senza aver paura di essere querelato?
Così dicasi per Oliviero Beha.
Si può solo fare una lista dei meno peggio o di quelli palesamente schierati

Sicuramente Beppe Grillo, ha contribuito tantissimo a svegliare la gente, magari non si occuperà in maniera approfondita di questioni di altissimo livello come le scie chimiche o l'undici settembre che spaventerebbero la gente "a digiuno", ma comunque parla di guerre, chiesa, energia, truffe, banche, telefonia, salute. Ora poi che ha raggiunto la quota per acquistare il microscopio elettronico ne vedremo delle belle, uno di questi giorni se ne uscirà con una frase tipo: sapete tutte queste particelle metalliche che ci mangiamo, ma non verranno dalle scie di questi aerei senza insegne?

Ti dirò che ultimamente mi sta in simpatia Enrico Vaime, che seguo tutte le mattine sulla 7. Ha un'ironia disarmante, ma argutissima.

Condivido la scelta di Travaglio : dopo avere letto - L'amico degli amici - e -Intoccabili- non puoi non farti prendere da una rabbia infinita. Sono libri di denuncia, ma non di fatti immaginari od immaginati, sono tutti (tristemente) documentati, pochi o nessuno hanno seguito la sua strada. E certo, non è facile scrivere di mafia, malaffare, omicidi, imbrogli , omissioni, massoneria ecc ecc dentro e fuori il Palazzo, senza correre seri rischi, o anche piccoli rischi come ad esempio quelli che ha corso Santoro, e cioè di essere messi fuori dal mercato del lavoro.

Tra quelli che non mi piacciono condivido TUTTI quelli che hai citato ed aggiungo il direttore del Giornale .

Emilio Fede mi piace : è schierato e lo dice apertamente , gli altri sono schierati ma cercano di negarlo .

Citazione:
Nessuno, eliminateli tutti, il Diavolo riconoscera' i suoi.
Citazione:
Chiunque, ma non Ferrara: e' capace di fermare le cannonate con la panza. Piantargli un'idea fissa in testa e' altresi' inutile (come tutti gli altri): niente cervello. Meglio metterli sotto spirito, con libagioni forzate di barbera chinato fino alla morte biologica o anche oltre.

Arrivati ad un punto in cui il mondo dell'informazione è biecamente contaminato, ritengo quantomeno legittimo l'espediente di andare (o tornare) verso nuove forme di denuncia...non è pararsi il culo, ma assicurare una direzione ad un messaggio che altrimenti verrebbe deviato.
Anche il vecchio Tacito mostrava la sua avversione per il principato romano mettendo sentenze in bocca ad altri, ma non per questo è stato meno vano il suo operato...pensandoci bene il giornalismo puro non basta più nemmeno a se stesso...ne sono una prova le migliaia di forum, siti, blog che fortunatamente inondano la rete, permettendo di fare della controinformazione!
C'è un punto a me caro sul quale mi sentirei di interpellarvi per proseguire in questa discussione che mi prende abbastanza...che cos'è il diritto all'informazione?...e soprattutto...viene sempre rispettato (domanda retorica)?
grazie!LaRa

Ragazzi...Anche i giornalisti tengono famiglia e per sfamarla vendono la penna,ovvio...

Bisogna distinguere tra i giornalastri dalla bocca larga piena di scemenze insulse che infestano la tv spazzatura nei Tg tipo, per citarne alcuni, 1,2,3,4,5,7

E invece quelli che vanno a vedere di persona quello che accade,anche nelle zone pericolose,anzi sopratutto in quelle perchè è lì che accadono i fatti..

Per fare questo,a volte devono comportarsi in maniera
quasi clandestina e affrontare i rischi mortali per portare testimonianza,che quello sarebbe il loro mestiere...

Non dimentichiamoci poi,che raccontare i fatti in maniera asettica e neutra è impossibile perchè come tutti sappiamo,lo stesso identico fatto,raccontato da due persone diverse, ha sfumature diverse...

Sta a noi in base alle nostre capacità critiche,separare il loglio dal miglio...

Per via delle cannonate,va bene,eccetto che per Ferrara che con la panza che si ritrova potrebbe complicare le cose...

Meglio lanciarlo direttamente,come bomba intelligente,

da un B-52 a 20.000 mt di quota,magari sulle installazioni nucleari Iraniane,ma va bene anche una scuola coranica o un covo di Al Ciaida..

Che almeno si meriterebbe una volta per tutte lo stipendio che percepisce dalla Cia...

Giulietto Chiesa, Gianni Minà e Marco Travaglio.
Gli altri, tutti davanti al cannone.

Salvato Report, unica eccezione che conferma la regola, davvero NESSUNO!

(ovviamente mi riferisco ai giornalisti televisivi nelle trasmissioni che ho occasione di vedere, nonchè a quelli che scrivono sulle grandi testate.
Sul web e nell'editoria indipendente sono molti gli autori che stimo e apprezzo.)

Premesso che non adoro le divisioni in buoni o cattivi e che credo ci siano molti giornalisti che lavorano bene seppur siano poco visibili, vorrei ricordare l'autore della trasmissione a mio parere migliore della televisione - l'unica che seguo assiduamente - e che non a caso mandano ad ora tarda su Rai3, "C'era una Volta", ed il giornalista è il secondo me bravissimo Silvestro Montanaro.
Comunque ce ne sono, anche se su questo tema i commenti caustici sono estremamente comprensibili e spesso escono anche a me.
Massimo Fini, Grimaldi, Ranucci e Torrealta, tanto per citarne alcuni che non mi sembra siano stati ancora detti, e soprattutto molti nomi che scrivono in rete - di cui uno appena sotto a me nei commenti - grazie all'impegno dei quali, dettato dalla passione piuttosto che dalla necessità o voglia impellente di procurarsi denaro, i nomi dei giornalisti mainstream ormai li sto rimuovendo dalla memoria...

concordo con i nomi citati.

mi ero dimenticato di chiesa , il buon giulietto del periodi d'oro, prima che divenisse parlamentare.non che non l'apprezzi più, ma non ho mai condiviso la scelta di intraprendere la via politica di certi giornalisti; anche quando la intraprese un santoro in overdose da rabbia post ostracizzazione mediatica.

anche "il sole 24 ore " di de bortoli, nonostante sia chiaramente legato con un cordone ombelicale al sistema bancario internazinale è il quotidiano che riesco a leggere per un periodo più prolungato riuscendo a reprimere i conati di "vomito mentale".

chiaro non si può fare la divisione manichea in giornalisti buoni e cattivi, obbiettivi o di parte, temerari o assoggettati.

il discorso vale per loro come per ogni singolo individuo del genere umano in ogni sua espressione professionale, specie in quella della ricerca.

ma tra le qualità che costituiscono il buon giornalista esiste. la sincerità nel palesare apertamente con i propri lettori la propria impostazione idologica 8weberianamente e politicamente parlando),
l'uso certosino e attento delle fonti che debbono sempre essere riportate
l'autocritica
l'ironia
buona dose di coraggio e aggressività al limite dell'oltraggio
la preparazione nell'affrontare argomenti tecnici, almeno con la giusta umiltà

... [casella aperta per i suggerimenti]


p.s.trai cattivi ci aggiungo quello che presenta l'antipatico. come si chiama...?

Sigfrido Ranucci immagino sappiate di cosa stò parlando http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchiesta/body.asp

Ciò che dovrebbe fare un giornalista per me è questo, in linea di massima concordo sui nomi già esposti volevo aggiungere Ranucci nella lista dei positivi.
Roberto

Io non capisco perché si debba prenderli a cannonate. E' un tale spreco di tempo e denaro.

Basterebbe prenderli e chiuderli in una stanza sigillata, tutti insieme, e poi procedere alla trasmissione attraverso altoparlanti dei loro stessi articoli.

I caratteristici miasmi nauseabondi che si scaturiscono dagli scritti, aiutati dalla sigillatura della stanza e dalla presenza fisica degli emanatori, porteranno rapidamente alla morte per soffocamento di tutti gli astanti.

Personalmente suggerirei di non pensare troppo a sfasciare i megafoni senza puntare a chi ci parla dentro.
(Concordo con quasi tutti i nomi citati, eccetto che con la citazione di Nichilista di Blondet fra i "cattivi": come ricercatore è apprezzabile, anche se personalmente io trovo le sue opinioni fra le peggiori in circolazione).

L'appuntamento è (purtroppo?) già passato, ma lo posto comunque per dovere di cronaca (in realtà ero tentata di metterlo nell'angolo delle cose divertenti ma poi..)

Siore e siori:

A Milano il 15 maggio s'è discusso di Informazione, con Giornalisti del Calibro di...
(rullo di tamburi)

Guido Olimpio (oleeee)
Enrico Deaglio (oleeee)
Enrico Mentana (oleeee)
etc etc...

Locandina dell'imperdibile Evento Culturale:
"Quale informazione? - Il Collegio di Milano si confronta con il mondo del giornalismo".




Se volete farvi due risate aggiuntive:

"Quale informazione?". Lo chiederanno oggi, martedì 15 maggio, gli studenti del Collegio di Milano ad alcuni dei più importanti nomi del giornalismo italiano. Un pomeriggio di dibattito aperto, per capire i meccanismi e le logiche di vecchi e nuovi media. Chi decide la gerarchia delle notizie? Perché tanta attenzione all'arena politica? Come si spiega la disaffezione verso la stampa? Esistono forme di censura? (news dal Sole24ore)





Che tristezza.

Citazione:

Guido Olimpio non lo considero un giornalista... dopo quello che scrive sul Corsera, mi pare di sentire le veline di Ferrara/Colombo/Guzzanti e Panella...

Per ciò che riguarda i giornalisti degni di nota, mi pare giusto segnalare Corrado Augias: ironia e competenza, non mi paiono poca roba!

Saludos
Kolza

Antonio Calabrò, direttore Affari istituzionali e Relazioni esterne del Gruppo Pirelli

Per le notizie di prima mano, chiedere al Tronchetto

...io salverei travaglio, la redazione di report, quelli di blob...
e mia cugina (gli do il beneficio del dubbio essendo una "novellina")

gli altri per me possono pure esser convertiti in biogas.

Ragazzi, non fatevi fuorviare dalla cavolata che vogliono deliberatamente inculcarci "il giornalista è quello che riporta solo i fatti". Non è assolutamente vero.
Se scrivo: "Hamas tira le bombe su Israele" scrivo un fatto, e anche un fatto veritiero. Vi sta bene? E' corretto?

Se scrivo: "Terroristi fanno saltare un traliccio Telecom" scrivo un fatto. Se scrivo:"Cittadini esasperati danno fuoco ad un'antenna Telecom limitrofa ad un asilo" scrivo lo stesso identico fatto. Vi sembra uguale? Ha lo stesso significato?

La storia "il giornalista è quello che scrive fatti senza commento" è una bufala grossa come una casa. Chi sa usare le parole per mestiere vi fa credere che Gesu Cristo è morto di freddo (come si dice a Roma ) riportando solo fatti sacrosantamente veri.
Il giornalista deve riportare i fatti, e farne poi un commento. Solo in questo modo si può capire bene il "taglio" che ha dato alla notizia... perché è impossibile riportare fatti senza dare il taglio, come vi ho dimostrato più sopra.
Ed è esattamente quello che fa Travaglio: tutti dicono che riporta "solo fatti", ma li sceglie, li mette in fila, e alla fine ha dimostrato una tesi e chi lo ascolta ha raggiunto una conclusione. E' buon giornalismo, non ipocrisia.

Dalla torre, comunque, butterei Galli della Loggia: peggio di Ferrara e Fede, che almeno non pontificano dagli editoriali del Corriere della Sera venendo poi citati come Vangelo dal resto della stampa italiana.

Travaglio e Report, il resto dei giornalaisti, può tranquillamente baciarmi le chiappe.

Il vero Giornalista, è colui che scrive per raccontare agli altri il suo punto di vista.

I vari giornalaisti che abbiamo, scrivono per raccontare agli altri il punto di vista di chi li paga...