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  Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone

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  •  sabo59
      sabo59
Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#1
So tutto
Iscritto il: 9/3/2005
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Il film “JFK”, di Oliver Stone, ha senza dubbio generato l’interesse di molte persone verso il caso irrisolto dell’assassinio di John Kennedy, e in molte altre persone, tra le quali io, ha risvegliato bruscamente quell’interesse.
Ma per quelli, come me, che hanno poi lungamente approfondito l’argomento, alcune fantasie di Stone, che potremmo definire licenze artistiche, in una certa misura risultano essere controproducenti alla causa di coloro che legittimamente criticano le conclusioni delle inchieste ufficiali, e alla causa che lo stesso regista intendeva supportare.
Come senz’altro ricorderete, una scena del film ci mostra Jack Ruby nell’atto di depositare una pallottola su una barella del Parkland Hospital. Nelle intenzioni di Stone, probabilmente, la manovra di Ruby doveva servire a collegare, con certezza, le ferite delle vittime al fucile ritrovato al Texas School Book Depository. Ma come fa giustamente notare Federico Ferrero, il futuro assassino di Oswald non aveva alcuna garanzia che il suo gesto non si sarebbe poi rivelato come una forzatura, tale da rovinare il piano per creare ed incastrare “il folle solitario”.
Ed infatti, se ipotizziamo per un attimo che Stone abbia visto giusto, ci accorgiamo che Ruby avrebbe causato solo problemi alla Commissione Warren, costringendola ad inventarsi quella “pallottola magica” che è stata poi il cavallo di battaglia dei detrattori di quell’inchiesta.
Quindi, nel caso specifico, la congettura del regista americano, anche se alimentata dalla quasi certa presenza di Ruby al Parkland Hospital, rappresenta di fatto un invito a nozze per i sostenitori del Rapporto Warren, che in questa circostanza possono addirittura permettersi di attaccare i complottisti con il supporto di un minimo di logica. E Ferrero, di johnkennedy.it, si è lanciato come un bomber di razza sull’assist fornitogli da Stone, depistando così i lettori del suo sito dagli importanti interrogativi che dovrebbero scaturire dal ritrovamento di quella pallottola, diventata poi reperto 399 della CW.
Il problema, infatti, non verte sulla possibilità che quella pallottola fosse stata messa lì da qualcuno; non è in discussione il fatto che quel proiettile sia stato un protagonista della sparatoria nella Dealey Plaza.
Il punto è, invece, il seguente:
Quel proiettile cadde dalla barella di Kennedy o da quella di Connally?
Era fuoriuscita, quindi, da una ferita di Kennedy o da una di Connally?
Dopo aver osservato la quasi integrità della pallottola, e aver scoperto che la ferita alla schiena di JFK era profonda meno di un dito mignolo, non possiamo che concordare con l’ipotesi, ovvia, dei medici dell’autopsia, secondo i quali quel proiettile era fuoriuscito dalla ferita alla schiena di Kennedy in conseguenza del massaggio cardiaco praticatogli dai dottori del Parkland Hospital.
E’ una spiegazione razionale che concorda perfettamente con le caratteristiche della ferita e della pallottola, ma la Commissione Warren, a dispetto delle testimonianze, sentenziò che il proiettile proveniva dalla barella di Connally, e fregandosene della razionalità si avviò ad ufficializzare l’assurda teoria del “single bullet”, poiché era l’unico modo per scaricare tutte le colpe sul povero Oswald.
Quindi, ritornando a Stone, non vi era alcun motivo per inventarsi Jack Ruby che deposita la pallottola sulla barella. E’ stata una inutile forzatura servita solo a dare voce ai suoi detrattori.
Di falsi complottisti, che nascono per fare il gioco dei loro falsi avversari, ne esistono fin troppi, ed è un vero peccato che Oliver Stone non abbia evitato che qualcuno potesse sospettare della genuinità del suo dissenso rispetto alla tesi ufficiale.

C’è poi un altro interessante aspetto che riguarda il film di Stone, e che tocca anche ciò che abbiamo appena detto.
Molti supporter della CW, e tra questi senza dubbio Verdegiglio e Ferrero, s’illudono che attaccando duramente l’opera del regista americano si riesca a demolire la credibilità dei teorici del complotto, quasi come se le argomentazioni di questi ultimi dipendessero dal contenuto di un film.
Fermo restando che “JFK, un caso ancora aperto” è un capolavoro, e che per il 95% racconta verità, non ho ancora conosciuto un serio ricercatore anti-Warren che abbia avuto bisogno di Oliver Stone per supportare il proprio dissenso. I tanti illustri studiosi che criticano la tesi governativa sono abituati a ragionare sui documenti ufficiali, e sarebbe molto costruttivo il confronto se anche i pro-Warren sapessero misurarsi sui dati reali, e non su qualche spezzone di pellicola cinematografica.
Quale allora il motivo per cui, spesso e volentieri, tirano in ballo Oliver Stone?
Credo di avere una spiegazione plausibile.
Poiché il film di Stone è stato visto da milioni di persone, la maggior parte delle quali sapevano poco o niente del caso JFK, e che solo una minima percentuale di esse ha poi approfondito l’argomento, i successivi attacchi mirati a delegittimare il regista e il suo film dovevano servire al tentativo di condizionare il giudizio di tutta questa gente e di evitare una deriva complottista di così tante persone.
Insomma, la solita tattica tendente a screditare le ragioni dell’avversario cercando di infangare la sua persona, e, allo stesso tempo, cercando di mantenere l’attenzione il più lontano possibile dall’evidenza dei fatti.

Giuseppe Sabatino
www.jfkennedy.it
Inviato il: 24/4/2008 19:44
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#2
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
Offline
Ciao Giuseppe, è un gran piacere risentirti.

"Credo di avere una spiegazione plausibile. Poiché il film di Stone è stato visto da milioni di persone, la maggior parte delle quali sapevano poco o niente del caso JFK, e che solo una minima percentuale di esse ha poi approfondito l’argomento, i successivi attacchi mirati a delegittimare il regista e il suo film dovevano servire al tentativo di condizionare il giudizio di tutta questa gente e di evitare una deriva complottista di così tante persone."

Assolutamente d'accordo. ormai la mentalità dei debunkers l'abbiamo "debunkata" in abbondanza: è sempre la stessa, che tu la applichi al caso JFK, ai Moonhoax o al 9/11, e segue patterns precisi e definiti. Gli unici che abbiano a disposizione, di fronte alla marea impressionante di indizi contrari.

Approfitto della tua presenza (giuro, stavo per cercarti io), per chiederti questo: stavo visionando i vari filmati di Dealey Plaza, e mi sono accorto di una cosa strana: non so più in quale filmato, si vede chiaramente un agente dei SS (mi pare addirittura lo stesso che poi sale sulla limo di JFK, dopo il colpo fatale) che SCENDE al volo da una limo (mi pare sempre quella di JFK) e sale su quella che segue, proprio nelle vicinanze di Dealey Plaza. Ho sognato? Ti risulta?
Inviato il: 25/4/2008 22:40
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  •  sabo59
      sabo59
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#3
So tutto
Iscritto il: 9/3/2005
Da
Messaggi: 18
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Ciao Massimo, il piacere è tutto mio.
L’unico episodio di mia conoscenza, che potrebbe essere quello a cui ti riferisci, riguarda sempre l’agente Clint Hill, il quale, nel centro di Dallas, era sceso dalla macchina della scorta per tenere l’entusiasmo della folla a debita distanza dal Presidente. Dopo questa operazione Hill si era addirittura aggrappato al cofano della limousine restando per un certo tempo in una posizione a dir poco scomoda. Successivamente ne era sceso per tornare ad occupare il suo posto sull’auto di scorta che seguiva a pochi passi la limousine di Kennedy.
Se riesco a trovare quelle sequenze, che certamente ho, te le spedisco.
Come mai sei interessato a quel particolare?
Saluti
Giuseppe
Inviato il: 26/4/2008 14:45
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  •  Cleaner
      Cleaner
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 17/10/2006
Da
Messaggi: 402
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Su Youtube c'è questa sequenza che si avvicina a ciò di cui parlate




Saluti
Inviato il: 26/4/2008 17:11
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  •  sabo59
      sabo59
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#5
So tutto
Iscritto il: 9/3/2005
Da
Messaggi: 18
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Credo che Massimo si riferisse a un momento successivo, cioè poco prima che il corteo arrivasse nella Dealey Plaza.
Ecco di seguito la sequenza di cui parlavo prima, con Hill che salta dalla limousine per riprendere il suo posto sull'auto che segue.



Saluti
Giuseppe
Inviato il: 26/4/2008 17:22
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#6
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
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Esatto, la sequenza è quella.

quindi, se ho capito bene, Hill viaggiava sulla seconda macchina, è sceso per diradare la folla RAGGIUNGENDO LA PRIMA, ci si è aggrappato per un pò, poi si è staccato ed è risalito sulla seconda?

se è così, a me la cosa puzza parecchio.

Chi era il superiore di Hill? (Quello che all'aeroporto ha ritirato l'agente dalla limo di JFK, come postato da Cleaner).
Inviato il: 26/4/2008 17:50
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  •  sabo59
      sabo59
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#7
So tutto
Iscritto il: 9/3/2005
Da
Messaggi: 18
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Farò una ricerca su chi fosse il capo di Hill, ma intanto spiegami, perchè la cosa ti puzza?
Inviato il: 26/4/2008 18:40
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#8
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
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beh, prima di tutto chi ha dato quell'ordine, all'aeroporto, doveva sapere cosa stava per succedere. (oppure bisogna scoprire chi ha dato a lui l'ordine di dare quell'ordine).

E poi non capisco che bisogno c'era per Hill di scendere dalla limo di JFK, una volta salito, se è vero che "la gente gli dava fastidio".

In altre parole, o l'ordine era "state lontani dalla limo" e basta, oppure era "proteggete Kennedy dalla folla". Non poteva essere "proteggete Kennedy dalla folla ma state lontani dalla limo".

O l'uno o l'altro, no?
Inviato il: 26/4/2008 20:32
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  •  sabo59
      sabo59
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#9
So tutto
Iscritto il: 9/3/2005
Da
Messaggi: 18
Offline
Stavo per risponderti che la limousine presidenziale non aveva predellini laterali su cui avrebbero potuto sistemarsi gli agenti di scorta, e che era stato lo stesso Kennedy, sembra, a chiedere che la protezione non fosse troppo asfissiante da impedire alla folla di godersi il proprio Presidente.
Poi osservando bene il reperto qui sotto

mi rendo conto che esistevano predellini e maniglie posteriori che avrebbero potuto ospitare, più comodamente di quanto pensassi, due agenti posti in piedi.
L'eventuale presenza di due agenti in piedi sul retro della limousine non avrebbe rappresentato una protezione dal davanti, ma certamente sarebbe stato un grosso ostacolo per i colpi arrivati da dietro.
Voglio continuare a credere che la scorta non ebbe un ruolo predeterminato nell'assassinio di JFK, ma devo ammettere la possibilità che il tuo sensibile olfatto non abbia avvertito solo del fumo.......
Ciao
Giuseppe
Inviato il: 27/4/2008 14:43
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  •  Redazione
      Redazione
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#10
Webmaster
Iscritto il: 8/3/2004
Da
Messaggi: 19594
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ah ah ah... mi è venuto un "pensieraccio", ma brutto ma brutto ma brutto:

Forse Hill - che sapeva che "qualcosa" sarebbe successo - ha sentito scoppiare un petardo per strada, ha creduto che fosse "arrivato il momento", e si è lanciato sul predellino posteriore della limo per fare la sceneggiata di quello che interviene.

Poi ha capito di essersi sbagliato, è tornato indietro, ed ha aspettato Dealey Plaza per rifare la stessa cosa al momento giusto.
Inviato il: 27/4/2008 21:52
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  •  sabo59
      sabo59
Re: Riflessioni su "JFK" di Oliver Stone
#11
So tutto
Iscritto il: 9/3/2005
Da
Messaggi: 18
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...sei il solito, maligno, COMPLOTTISTA!!!!!
Inviato il: 28/4/2008 12:05
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