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  MALATTIE AMBIENTALI SOTTO ATTACCO IN ITALIA!

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MALATTIE AMBIENTALI SOTTO ATTACCO IN ITALIA!
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 31/3/2008
Da Germany
Messaggi: 79
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DALLA SINDROME DEL GOLFO (GWS), ALLA SENSIBILITÁ CHIMICA MULTIPLA (MCS), ALLA ENCEFALOMIELITE MIALGICA (ME), ALL´AUTISMO/ADHD/ADD...

LE MALATTIE AMBIENTALI "SOVRAPPONIBILI" SONO ORFANE DI CURE EFFICACI E/O RICONOSCIMENTO SANITARIO/DISABILITÁ: AIUTATECI A SBROGLIARE LA MATASSA DEGLI INTRECCI SANITÁ-BIG CHEM PHARMA TLC.

TECNICHE DI GUERRA PSICOLOGICA, ISOLAMENTO SOCIALE E NUOVE FORME DI RAZZISMO, PRESSIONI DELLE ASL SUI MEDICI DI FAMIGLIA CHE SOSTENGONO I MALATI E ALTRO ANCORA IN UNA STRATEGIA DI MISTIFICAZIONE GLOBALE NELLE RELAZIONI PERICOLOSE DI INTERESSI CONVERGENTI TRA MINISTERO DELLA "SALUTE" E INTERESSI DELLE MULTINAZIONALI. [3]
QUANTO AVVENUTO IN PASSATO PER TUBERCOLOSI, DIABETE MELLITO, SCLEROSI MULTIPLA, TUMORE AL CERVELLO E ALTRE MALATTIE, ORA CONTINUA CON LE MALATTIE AMBIENTALI SOVRAPPONIBILI NELL´AMBITO DI UNA PSICHIATRIZZAZIONE COMUNQUE DI MASSA [4]

Oggi partiamo dalla MCS. Nelle prossime puntate gli identici scenari raccontati per le altre malattie ambientali che colpiscono bambini e adulti da almeno 150 anni. Oggigiorno, a causa dell´aumento dei fattori (e della loro intensità) outdoor/indoor, le malattie ambientali assumono forme piú gravi e accelerate rispetto al secondo dopoguerra. Il sinergismo sostanze artificiali-metalli pesanti-campi elettromagnetici-radio frequenze e la cronicità delle esposizioni rappresenta la base delle malattie ambientali sovrapponibili.



MCS. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE (Marzo 2008)

.. una sintesi della situazione drammatica per i malati ambientali italiani. Tra mistificazione, ritorsioni e disinformazione [1].
(A cura di Ufficio Stampa AMA-MCS)

Uno studio 2006 dell´Universitá di Harward ha parlato di"pandemia silenziosa", in adulti e bambini, causata da sostanze ubiquitarie e di uso quotidiano non sufficientemente indagate negli effetti tossici,sopratutto a lungo termine per effetto dell´accumulo nel corpo
in analogia con effetti ampiamente documentati per piombo e DDT.
Le statistiche internazionali sulle malattie ambientali stimano in un 20% la incidenza nella popolazione dei Paesi Industrializzati per quanto riguarda il livello LIEVE. Ció comporta una serie di disturbi all´inizio sopratutto neurologici, di affaticamento non recuperabile col riposo, di apprendimento, etc. in genere su diversi organi (intestino, stomaco, quindi depletazione dei nutrienti cellualri, etc.), anche psicologici in una frazione riotta dei malati ambientali e talvolta psichiatrici che determinano perdita produttivitá, deperimento progressivo della salute e il ricorso ai servizi sanitari in misura sempre maggiore. Questo
senza alleviamento delle sofferenze e del peggioramento in quanto il riconoscimento precoce delle malattie ambientali non é mai stato attuato dallo Stato nonostante sia previsto nelle "Linee GuidaIndoor2001" della Conferenza Stato Regioni (29 settembre 2001) in aderenza al trattato della OMS Area Europa denominato "Health for
All2000".
Di conseguenza i sintomi "non altrimenti spiegabili scientificamente" (MUPS, una invenzione per negare malattie scomode) vengono trattati solitamente con ansiolitici quando non con psicofarmaci (questi ultimi depletano i nutrienti mitocondriali e danneggiano funzioni del CNS), nel "migliori" dei casi con terapia sintomatologica sistemica (cortisonici), il che provoca solo una ulteriore intossicazione e diagnosi errate, un mancato riconoscimento precoce quindi peggioramento (evitabile).

Di quel 20% di malati "lievi" una significativa quota (3-10% della popolazione) arriva alle malattie ambientali piú gravi come Sensibilitá Chimica Multipla(MCS, ICD-10 T78,4) e/o ME (Encefalomielite MialgicaICD G93,5), Sindrome del Golfo (GWS), Elettrosensibilitá
(EHS), Sclerosi Multipla, etc.

La nostra esperienza di volontariato e di prima raccolta dati sui malati ambientali (MCS, ME, EHS) è basata su circa 1000 pazienti nel periodo estate 2004-inverno 2007. Dato che lo Stato e le Regioni, contravvenendo alle LINEE GUIDA INDOOR 2001 e alle norme in materia, hanno evitato forse appositamente di realizzare una raccolta dati epidemiologica ma, anzi, hanno provveduto a bloccare in vari modi i pochi medici che facevano diagnosi (2002 e 2005), al momento si può contare solo sui dati forniti dalle associazioni di malati e dai singoli interessati.

La MCS (Sensibilità Chimica Multipla) [2] é definita nelle LINEE GUIDA INDOOR, del Ministero della Salute, quale malattia da prevenire insieme a cancro, allergie e asma. Le competenze operative sono affidate a Enti Locali e ASL che naturalmente non sono nemmeno al corrente della loro esistenza.
Emilia-Romagna e Toscana, che riconobbero per prime la MCS nelle malattie rare (2005), hanno deliberato nel 2006 cancellando quelle parti che contemplavano i diritti sanitari, ambientali e sociali per i malati.

La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una sindrome acquisita immuno-tossica infiammatoria (istamina, mastociti) e allergica (non IgE mediata), caratterizzata da intossicazione cronica, disattivazione enzimatica dei processi di detossificazione (detox), ipossia tissutale, alto stress ossidativo, alterazione dei cicli metabolici fondamentali (sulfatasi, cisteina/metionina, Krebs, etc.). Ricerche degli ultimi dieci anni hanno svelato la matrice del danno mitocondriale e della membrana cellulare che caratterizza la Sensibilitá Chimica Multipla e le altre "malattie sovrapponibili".

Una decina di malati di MCS almeno sono deceduti per la veloce degenerazione cellulare nel totale abbandono mentre uno di questi si è tolto la vita dalla disperazione provocata dalla mancata assistenza specifica sociale e sanitaria. Di un significativo numero abbiamo perso le tracce. In mancanza di adeguato evitamento e terapie, molti sono passati dai primi stadi della malattia ambientale a quelli più degenerativi, ovvero infiammazione cronica (II° stadio), dai primi segni del danneggiamento tissutale irreversibile (III° stadio) fino alle patologie correlate come cancro, leucemie, malattie autoimmuni ma prima ancora disordini e malattie tipiche dell´invecchiamento avanzato come osteoporosi, otosclerosi, cataratta, danni cardio-circolatori e altre a livello sempre multi-organo.
Solo per pochi altri malati vi è stato un notevole recupero grazie all´intervento di Prefetti e Istituzioni locali, e con l´appoggio determinante delle loro famiglie. Per Altri ancora. sono state determinati le alle cause legali vinte contro le ASL ed i Comuni.

In completa controtendenza con il sempre maggiore riconoscimento delle malattie ambientali a livello mondiale, da circa un anno è stato adottato, nei centri MCS di Bologna e Firenze, il Protocollo IAAIC-SCM (“INTOLLERANZA IDIOPATICA AMBIENTALE AD AGENTI CHIMICI DENOMINATA ANCHE SENSIBILITÀ’ CHIMICA MULTIPLA”). Dirigenti di politiche sanitarie nazionali e regionali valutarono una patologia emergente in aperto conflitto di interessi e senza nessuna conoscenza diretta della MCS. Lo stesso dicasi per specialisti dell´Istituto Superiore di Sanità (ISS). Pochissimi medici avevano un minimo di esperienza diagnostica, peccato che rispetto a tre anni fa avessero "cambiato idea" sulla eziologia, da immunitaria a "idiopatica". Altri si sono "dimessi" dal ruolo che ricoprivano negli ambulatori diagnosti MCS esistenti fino al 2005. Del Protocollo non si é riusciti ad ottenere ancora una copia ufficiale certificata. Almeno a Bologna, causa defezioni nel personale medico, la "sperimentazione", per metà psicologica, pare non risulta ancora avviata del tutto.
Tuttavia sia le ASL che i medici si danno un gran da fare per indirizzare obbligatoriamente i pazienti verso i suddetti centri senza che vi sia neanche sulla carta una parte delle terapie per MCS adottate da centinaia di centri di medicina ambientale nel mondo a partire da quello del Prof. Rea a Dallas (USA).
Spesso alcuni malati con diverse diagnosi italiane ed estere vengono minacciati di completo abbandono socio-sanitario se non si sottoporranno al protocollo IIAAC SCM o IEI che sia, e/o alle famigerate Commissioni ASL. L´obiettivo finale é "sconsigliare l´intraprendere terapie di nessuna efficacia provata" all´estero nei noti centri in USA e altri Paesi.
Ad alcuni pazienti é stato sospeso l´ossigeno domiciliare terapeutico/emergenza, oppure sono stati richiesti gli emolumenti per periodi malattia in anni precedenti (per MCS) prima della invaliditá totale.

In generale le "Istituzioni" stanno revocando le precedenti esenzioni ticket, diagnosi, contributi sociali finché non vi sará l´"aggiornamento" con il "nuovo" protocollo. A tal fine diversi malati hanno ricevuto telefonate di "sollecito" con la promessa di cure efficaci inesistenti in Italia. Nella realtá si tratta degli esami ematochimici che fanno a tutti e dove non si vede granché in quanto a MCS, con l´aggiunta di parametri "corretti" nei campi, piú le stesse valutazioni psicologiche e psichiatriche che hanno sempre fatto in presenza di "sintomi inspiegabili".
Hanno dato un nome inventato a quello che fanno purtroppo normalmente negli ospedali come percorso di non diagnosi di malattia ambientale spacciandolo per un protocollo "sperimentale".

Nonostante i ricatti ai danni dei pazienti con "vecchie" diagnosi, quelli aderenti a AMA-MCS, ARTICOLO 32, e gruppi informali, hanno deciso di non sottoporsi al protocollo IEI. Da quasi un anno la Campagna CNR-MCS diede una informazione puntuale affinché i pazienti di MCS potessero valutare se aderire o meno. Purtroppo, altre associazioni, pur essendone a conoscenza da tempo non fecero altrettanto.

Il Protocollo IIAAC/SCM é in completa contraddizione con oltre un decennio di diagnosi in Italia (secondo il Consenso Internazionale 1999), ed i contini riconoscimenti internazionali, medici e della disabilità. Oltretutto nelle “Linee Guida Indoor 2001” la MCS é già stata ben definita come malattia ambientale da prevenire da una Commissione di studio del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Sanità a partire dal 1998. Il Protocollo IIAAC/SCM di fatto recepisce le conclusioni della Conferenza IPCS (Berlino 1996) promossa dalle multinazionali della chimica-farmaceutica-comunicazioni-energia (IEI, malattia idiopatica ambientale). Il documento finale fu sconfessato dal Presidente della Conferenza IPCS e da 80 medici e scienziati. Fu vietata la pubblicazione degli atti conclusivi. Ancora oggi si favoleggia che tale conferenza fosse organizzata dalla WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) mentre era patrocinata solamente da essa. Neppure nelle patrie delle multinazionali (Germania e USA), sono riusciti ad imporre un protocollo e una definizione IEI così peggiorativa, persino delle conclusioni sconfessate della Conferenza IPCS 1996. L´Istituto Superiore di Sanità inventandosi un nome e una sigla sconosciute nel mondo si pone persino ben oltre tale negativa e fuorviante definizione.

E´fin troppo evidente che le parole “medicina”, “diritti umani” e “Costituzione”, hanno poco a che fare con decisioni (illegali? in assenza di una copia ufficiale) dettate da miopi logiche di bilancio prese a livello politico. Come per altre "emergenze" di casa nostra si tenderà a rimandare, le misure necessarie ed il riconoscimento dei diritti umani dei malati, finché sarà possibile "gestire" la situazione in siffatta maniera.

Tra le numerose indiscrezioni e testimonianze pervenuteci in questi anni ne citiamo due provenienti da dipendenti sanitari del Centro e del Nord Italia.
Almeno dall´ estate 2005 vi sarebbe un accordo tra le Regioni per non concedere nulla ai malati (farmaci e integratori di mantenimento, cure estero, sostegni economici per misure di evitamento chimico-elettromagnetico, adattamenti per le abitazioni, etc.). Nel 2006, la direzione sanitaria di una Regione del Nord fu pesantemente redarguita dalle altre affinché non erogasse quanto necessario per un paziente di MCS. Affinché non saltasse il "patto", quindi che altri malati facessero richieste analoghe alle limitrofe Amministrazioni regionali.
Un medico del lavoro avrebbe riferito ad un collega malato di MCS che, é "vigente" l´"ordine" di "non riconoscere la malattia ed i malati", poiché "ve ne sarebbero troppi..."
.
Per dodici anni, prima del 2005, il Ministero della Salute ha negato praticamente la malattia. Ora, dopo le iniziative della società civile non può più farlo, ma può cambiare nome alla MCS e "riconoscerla" per bloccare le numerose cause legali per le terapie, fare finta di "studiarla" ignorando oltre la metà degli studi, e magari alla fine dire che non ha eziologia ambientale. Tra cinque anni, quando sarà caduta anche questa mistificazione si propenderà per darle una eziologia meramente neurologica o comunque limitata. E così avanti di questo passo. Entro venti anni il risultato finale sarà solo nuovi e tanti malati con ulteriore drammatico aggravamento per il bilancio statale.

Queste potrebbero essere le decisioni "preventive" sulle quali riteniamo sia stato confezionato il Protocollo IIAAC/SCM. Esso fu elaborato negli anni 2005/2006 in completa segretezza e all´insaputa delle associazioni dei malati. Senza consultare i maggiori reali esperti sopratutto nordamericani nelle malattie ambientali (una sezione di medicina ambientale é presente sul sito web del Dipartimento USA per la Salute PUBMED)

La Commissione Diritti Umani del Canada afferma nel Rapporto Sears 2007 ("fotografia delle conoscenze mediche e terapeutiche consolidatesi da almeno 30 anni):

”Le Sensibilità Ambientali (o malattie ambientali, ndr) possono svilupparsi gradualmente dopo esposizione cronica a livelli relativamente bassi di prodotti chimici come visto negli “edifici ammalati” o improvvisamente dopo un'esposizione importante ad un disastro ambientale o ad un versamento chimico. Questa circostanza può essere iniziata tramite uno o una combinazione di fattori ambientali quali la muffa, gli antiparassitari, i solventi, il rilascio di gas di sostanze chimiche dalle moquette o dall'arredamento, o i fenomeni elettromagnetici”

“Il bilancio della evidenza scientifica ed esperienza indica che le Sensibilità Ambientali generalmente derivano da cause fisiologiche anche se ci sono molte conseguenze neurologiche e psicologiche” (come per qualsiasi malattia cronico-degenerativa, ndr).

“Ci sono alti costi per la società a non occuparsi delle persone con le sensibilità e la qualità ambientale del posto di lavoro interessa rendimento, salute e presenza dei lavoratori.”

“Dedicandosi con successo ai sintomi fisici con alloggio senza rischi, i posti di lavoro, l'alimentazione e l'acqua possono anche alleviare i sintomi psicologici. Ciò è necessario prima che altri interventi psicosociali possano essere utili.”

“Una volta che una persona ha sviluppato le Sensibilità Ambientali, le reazioni possono avvenire ad una più vasta gamma di fattori, ai livelli di esposizione che precedentemente sono stati tollerati e che causano poche difficoltà a molti altri individui. I sintomi sono riproducibili con le esposizioni ripetute e si risolvono con l'evitamento dei fattori ambientali. L'effetto delle Sensibilità Ambientali sulle prestazione dei lavoratori può variare da lieve (per esempio assuefazione alle esposizioni croniche tali che le prestazioni possono essere sub-optimali anche se non anormali), a danno severo tali che il lavoro è impossibile. Il riconoscimento iniziale, il controllo ambientale, l'evitare gli agenti che innescano i sintomi, la rimozione delle tossine residue dal corpo ed il recupero dei normali processi biologici sono la chiave per recuperare e mantenere la salute per la persona con sensibilità. Tuttavia, la predisposizione alle sensibilità sarà per tutta la vita.”

Nel Bel Paese, in quasi totale aderenza al pensiero di BIG CHEM-TLC-PHARMA, il Consiglio Superiore di Sanità e il Ministro della Salute potrebbero firmare a breve la "MCS ALL´ITALIANA".

Data l´attuale situazione politica bipartisan, più "indipendente" da richieste di giustizia sociale, non c´e´da aspettarsi nulla di buono.



Fonti Principali:
- Campagna Nazionale Riconoscimento MCS
- Anonime e riservate dal Ministero della Salute e Regioni.
- Ministero della Salute, "«Linee-guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati" Conferenza Stato -Regioni 27.09.2001, (Gazz. Uff. 27 novembre 2001, n. 276. S.O.).
- Environmental Sensitivities Reports Canadian Human Rights Commission


Sigle

BIG CHEM PHARMA: Complesso delle industrie chimiche farmaceutiche
CNS: Central Nervous System
EHS: Electro Magnetic Hypersensitivity
IEI: Idiopatic Environmental Intolerance
IIAAC/SCM: Intolleranza Idiopatica Avversa Alla Chimica anche detta Sensibilitá Chinca Multipla (secondo il gruppo di studio dell´Istituto Superiore della Sanità, ndr)
ME: Myalgic Encefalomielitis
MCS: Multiple Chemical Sensitivity
TLC: Compagnie di Telecomunicazioni/Energia



NOTE
Altri documenti e video di base, riferiti a questa analisi, potete trovarli nell´AREA MEDICI del sito della CNR-MCS

1. Vedi altre NOTIZIE della Campagna CNR-MCS. Per qualche dettaglio maggiore sulle trame in atto vedi anche le sezioni CHI SIAMO, CAMPAGNA CNR-MCS, ed il comunicato in fondo alla pagina principale del sito CNR-MCS.

2. Vedi alla sezione MCS per ulteriori approfondimenti di base. AREA MEDICI per specialisti e reali interessati.

3. “THE MENTAL HEALTH MOVEMENT: PERSECUTION OF PATIENTS?” (2003) by Malcolm Hooper PhD Emeritus Professor of Medicinal Chemistry Department of Life Sciences University of Sunderland UK

“MULTIPLE CHEMICAL SENSITIVITIES UNDER SIEGE” (2001) by Ann McCampbell MD
Chair, Multiple Chemical Sensitivities Task Force of New Mexico USA - Townsend Letter
for Doctors & Patients
http://www.safer-world.org/it/malathe/MCS/campbell.htm ITALIAN VERSION

.pdf]HOW SHALL WE COPE WITH THE INCREASING AMOUNTS OF AIRBORNE (2006) Olle Johansson Phd The Experimental Dermatology Unit
Department of Neuroscience Karolinska Institute Stockholm Sweden - J. Aust. Coll.
Nutr. & Env. Med.
(Riferimenti tratti da A SHORT OVERVIEW ON MCS AND RELATED ILLNESS )

4. I piani per monitorizzare l'intera popolazione americana per malattie mentali 2004 La Leva.org

© Copyright CNR-MCS Campagna Nazionale Riconoscimento della Sensibilità Chimica Multipla
Inviato il: 3/5/2008 22:15
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  •  ivan
      ivan
Re: MALATTIE AMBIENTALI SOTTO ATTACCO IN ITALIA!
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
Post doppio, i am sorry...
Inviato il: 4/5/2008 7:34
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  •  ivan
      ivan
Re: MALATTIE AMBIENTALI SOTTO ATTACCO IN ITALIA!
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 22/7/2004
Da Bronx
Messaggi: 11520
Offline
In Eestonia:
Citazione:

Mobilitati 40mila volontari con un sito internet e un software originale
In una sola giornata eliminate discariche illegali in tutto il paese
Estonia, dal web la lotta ai rifiuti
Foreste pulite con Google Maps


Link: http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/scienza_e_tecnologia/estonia-rifiuti/estonia-rifiuti/estonia-rifiuti.html


Dalle nostre parti:

Citazione:

Napoli assediata dall'immondizia
Per le strade del capoluogo si
ammassano 1300 tonnellate
di rifiuti. Torna l'allarme roghi



Link: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200805articoli/32486girata.asp

In tempi di malattie ambientali tipo la Sensibilitá Chimica Multipla, altrove ripuliscono, da noi invece vediamo tanti bei rifiuti dati alle fiamme - un vero toccasana per prevenire queste patologie -, segno di una elevata coscienza ambientale, profonda e ben radicata nell'incosncio collettivo.
Quanto a ripulire i boschi dalle nostre parti ... bè basta ricordare le cronache dell'estate 2007.
Inviato il: 4/5/2008 7:37
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