"Gomorra al Nord", perquisizione a l'Espresso e a casa di tre giornalisti

Perquisizione alla redazione de L’Espresso a Roma, per ordine della procura di Napoli. A denunciare l’accaduto è il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, che parla di una «azione invasiva grave e sconcertante». La perquisizione sarebbe motivata, spiega il segretario del sindacato dei giornalisti, dalla ricerca di prove sui responsabili di presunte fughe di notizie relative all'inchiesta con il titolo Gomorra al Nord pubblicata sul numero in edicola dai giornalisti Giuliano Di Feo ed Emiliano Fittipaldi.


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"per ordine della procura di Napoli."

Pyter, il titolo che hai dato al forum è parecchio azzeccato.

E' ormai abbastanza chiaro il fatto che Napoli emerge sempre più come l'epicentro da cui partono i peggiori provvedimenti restrittivi in ambito di libertà di opinione, di "informazione" e di contestazione.

Già l'invio dell'esercito a presidio delle discariche, poi esteso a tutto il territorio nazionale anche per altre questioni, per effetto dell'ultimo decreto berlusconi sulla "sicurezza", è abbastanza eloquente. Nonostante si faccia di tutto per circoscrivere gli eventi a questa sola città, come una coperta troppo stretta la concatenazione tra le cose denuncia quanto fitta e vasta sia la rete di corruzione che attraversa l'intero paese.

La notizia, anche qui:

"Per i due giornalisti è la seconda perquisizione a distanza di una settimana (la prima era già avvenuta dopo la pubblicazione nel numero precedente del settimanale di un servizio di copertina sui rifiuti a Napoli dal titolo ("Cosi' ho avvelenato Napoli")."

In effetti da quando al potere c'è la Lega, le regioni italiane tendono sempre più a farsi i cazzi loro.
Devono essere i primi risultati delle nuove tendenze delle politiche federaliste.