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  Flow - the film

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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Flow - the film
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
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Mentre tv e giornali ci distraggono su scuole, occupazioni, sbirri nelle scuole, presidenti del consiglio con l'alzhaimer... i soliti fantocci del governo hanno privatizzato l'acqua. Date un'occhiata QUI

L'ho segnalato nel blog di Sabina Guzzanti e un utente di rimando mi ha segnalato un film che sinceramente non conoscevo: Flow - the film. Un documentario che tratta proprio della privatizzazione dell'acqua. Mi chiedevo se qualcuno, masticandone di inglese e di sottotitolatura, potesse aggiungere i sottotitoli in italiano. Ad ogni modo, ecco il trailer:

Inviato il: 25/10/2008 23:14
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Flow - the film
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
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Gradirei fare un pò di chiarezza, da cittadino e da tecnico per la gestione delle acque.
Ovviamente vi invito a informarvi e cercare riscontri di quanto dirò, ne troverete un bel numero.
parte la considerazione che la boletta dell' acqua c' é sempre stata, questo va detto perchè il primo video che hai postato dice: questo vuol dire che ora riceverete una bolletta che se non pagate vigilantes armate e carabinieri verranno a staccare i contatori
E la gestione era davvero incasinata... ricordo nemmeno troppi anni fa che le contabilizzazioni venivano fatte 'una tantum' e non pochi si son trovati con bollette da 600mila lire di acqua. E dovevi sborsarle, non c' erano santi a protteggerti.

Ora le considerazioni da tecnico:

La privatizzazione dell' acqua era già una prspettiva a livello mondiale dai primi anni 90...
quando ho fatto il corso di gestione delle acque, nel 96/97, si parlava di un decreto italiano in fase di preparazione (poi non se ne parlò più) che doveva FINALMENTE regolamentare la vendita delle acque minerali e porre le basi per la privatizzazione delle acque generiche.

Ora, andiamo a leggere da un sito che tratta l' argomento in maniera appropfondita:

http://www.amicidelmondo.it/?page=2002_privatizzazione

Esiste dagli anni 70 un progetto a livello mondiale che si occupa della crisi idrica.
Nel 1996 viene costituito il Consiglio Idrico Mondiale, un istituto di ricerca privato fondato e sostenuto da autorevoli membri:
- Ass. Internazionale delle Risorse Idriche
- Ass. Idrica Internazionale
- UNICEF
- Programma di sviluppo dell’ONU
- UNESCO
- Banca Mondiale
- Org. Mondiale della sanità ed altre ancora.
Il CIM ha cominciato a sviluppare la sua visione del nostro futuro elaborando un documento (World Water Vision) sulla prospettiva a lungo termine al quale ha dato poi seguito istituendo una commissione con il compito di tramutare in realtà quanto elaborato in precedenza.

[...]

Nel marzo 2000 al foro de l’Aja la WWV è stata formalmente presentata ed alla fine dei lavori è stata redatta la cd “Dichiarazione Ministeriale de l’Aja” sottoscritta da 130 rappresentanti governativi. Si tratta di un invito formale a tutte le organizzazioni pertinenti ad occuparsi della gestione integrata delle risorse idriche al fine “di assicurare ad ogni individuo l’ accesso ad una quantità sufficiente di acqua sicura ad un prezzo accessibile.”

l’acqua è un affare complessivo da 400 miliardi di euro e la privatizzazione idrica sinora incide solo per il 10% dei profitti idrici mondiali: il CIM sostiene che solo le aziende private possano garantire gli enormi capitali necessari alla soluzione del problema idrico mondiale e questo a scapito delle sovvenzioni che verrebbero sostituite da tariffe che a loro volta offrono attraenti prospettive di profitto sugli investimenti.

[...]

Anni fa il vicepresidente della Banca Mondiale Serageldin affermò che le guerre del XXI secolo sarebbero scoppiate per l’acqua fu così che l’istituto sostenne la politica della privatizzazione.
I fondamenti della condotta della BM sono delineati in un documento del 1992 l’ “Improuving Water Resources Management” che verte sull’importanza di una politica che incoraggi il consumatore ad adottare efficaci modalità di utilizzo delle risorse idriche basate sul loro valore relativo: “…imporre delle tasse su forniture domestiche è semplice in quanto è semplice controllare i volumi d’acqua utilizzati a tali scopi; ad ogni modo l’immediata adozione di simili tariffe risulta politicamente difficile. Ma considerando il basso livello di recupero dei costi e l’estensione di tariffe sottocosto, non c’è modo per garantire la distribuzionese non ricorrere all’introduzione di tariffe “adeguate”: questa è l’unica soluzione plausibile.”
Di fatto con questa asserzione la BM ritiene impossibile rendere disponibile l’acqua gratuitamente o a basso costo in quanto così facendo non si darebbero i giusti incentivi ai consumatori. Il documento di cui sopra continua infatti dicendo: “…se i servizi idrici sono affidabili, i poveri sono ben disposti a pagarli, mentre se il servizio non lo è essi sono costretti a pagare molto per avere poco.” Ed ancora: “…ai poveri bisogna fornire una più ampia gamma di opzioni per poter scegliere quale sia il livello di servizio idrico che sono disposti a pagare: si possono strutturare tabelle tariffarie per le quali i consumatori ricevano un limitato quantitativo d’acqua a basso costo e paghino una tariffa più elevata per i consumi supplementari.”


Allora io non posso fare a meno di notare quanto faziosi siano video del genere. Ennesimo video antiberlusconiano. Non é in difesa dell' acqua, altrimenti, prima che con lui, se la dovrebbero prendere con il CIM.
Inviato il: 26/10/2008 1:17
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Re: Flow - the film
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 31/7/2006
Da NiggahCity
Messaggi: 2092
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Infatti io non credo che il problema sia Berlusconi in quanto tale, anche lui è solo un fantoccio che esegue determinati "ordini" (anzi, è probabile che l'emendamento sia stato infilato a tradimento a sua insaputa...).

La questione nasce in alto, ed una frase dovrebbe essere illuminante:

Anni fa il vicepresidente della Banca Mondiale Serageldin affermò che le guerre del XXI secolo sarebbero scoppiate per l’acqua fu così che l’istituto sostenne la politica della privatizzazione.
La Banca Mondiale, ovvero il braccio armato della lobby mondialista: quella che spinge per fare indebitare i paesi terzomondisti con la realizzazione di grandi opere che non potranno mai ripagare, offrendosi poi di chiudere un occhio sui debiti in cambio della svendita delle risorse di questi paesi alle multinazionali.
_________________
"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Inviato il: 26/10/2008 8:49
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  •  SpikeZ
      SpikeZ
Re: Flow - the film
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 25/9/2007
Da Karalis
Messaggi: 341
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Sitchinite forse non hai afferrato il concetto. E' ovvio che paghiamo gia' la bolletta dell'acqua, ma ognuno e' (tra breve, era) libero di andare in una sorgente e fare il pieno. Ora, queste sorgenti verranno vendute a cani e porci.

Poi per quanto riguarda truffolo, e qui mi aggancio anche al commento di Freeman:

povera stellina lui... non ne sapeva niente, cucciolo lui...
Inviato il: 26/10/2008 9:33
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Flow - the film
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
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Spikez io ho colto, commentavo solo la solita malafede di quest video.
Per il resto son perfettamente d' accordo sul concetto di Freeman.
Inviato il: 26/10/2008 11:44
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  •  Mande
      Mande
Re: Flow - the film
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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sitchinite
Citazione:

Nel marzo 2000 al foro de l’Aja la WWV è stata formalmente presentata ed alla fine dei lavori è stata redatta la cd “Dichiarazione Ministeriale de l’Aja” sottoscritta da 130 rappresentanti governativi. Si tratta di un invito formale a tutte le organizzazioni pertinenti ad occuparsi della gestione integrata delle risorse idriche al fine “di assicurare ad ogni individuo l’ accesso ad una quantità sufficiente di acqua sicura ad un prezzo accessibile.”

l’acqua è un affare complessivo da 400 miliardi di euro e la privatizzazione idrica sinora incide solo per il 10% dei profitti idrici mondiali: il CIM sostiene che solo le aziende private possano garantire gli enormi capitali necessari alla soluzione del problema idrico mondiale e questo a scapito delle sovvenzioni che verrebbero sostituite da tariffe che a loro volta offrono attraenti prospettive di profitto sugli investimenti.

Scusa Sitchinite, devo ancora guardare il video per cui su quello non mi esprimo..

Ma riportare una frase dove si accosta "privato" ad "assicurare accesso e prezzo accessibile" è non solo irrealistico ma al di fuori di ogni utopia immaginabile.

Se la storia serve a qualcosa è lì appositamente a dimostrare che mai una azienda privata ha operato al di fuori della logica del profitto (a meno di qualcuna fallita). Ma non esiste profitto nel portare tubazioni di acqua a villaggi di poche decine di famiglie distanti svariati chilometri da un acquedotto. Senza poi parlare del fatto che prezzo accessibile non deve essere inteso come il minor prezzo che un libero mercato potrebbe proporre ma al contrario al maggior prezzo che gli utenti saranno nella possibilità (accessibilità) di pagare.

Associare privatizzazione con accesso a tutti e prezzi più bassi come fa la fonte da te citata equivale a mentire spudoratamente con la consapevolezza di farlo.

Continuando...
Citazione:

non c’è modo per garantire la distribuzione se non ricorrere all’introduzione di tariffe “adeguate”: questa è l’unica soluzione plausibile.”

Se servono i sottotitoli qui la banca mondiale sta dicendo che secondo loro perché tutti possano avere l'acqua bisogna alzarne il prezzo. Ovvero invece di incrementare l'offerta con sistemi idrici più efficienti (investimenti) bisogna ridurre la domanda (alzare il prezzo) così tutti avranno l'acqua (anche se meno di prima).
Una logica ferrea quanto spietata
Ma come fanno faranno mai a legare questo intervento con la sciocchezza scritta prima dal CIM:
"solo le aziende private possano garantire gli enormi capitali necessari alla soluzione del problema idrico mondiale e questo a scapito delle sovvenzioni che verrebbero sostituite da tariffe che a loro volta offrono attraenti prospettive di profitto sugli investimenti."
Questo solo loro lo sanno
Citazione:

Di fatto con questa asserzione la BM ritiene impossibile rendere disponibile l’acqua gratuitamente o a basso costo in quanto così facendo non si darebbero i giusti incentivi ai consumatori.

Perché la banca mondiale ritiene impossibile la vendita di acqua a basso costo?
-Le infrastrutture costano troppo? NO
-E' costosa la depurazione? NO
-E' troppo oneroso il trasporto? NO
-Non si danno incentivi ai consumatori? SI
La logica di tale affermazione mi lascia esterefatto e senza parole per un ulteriore commento...
Inviato il: 26/10/2008 19:45
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Flow - the film
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
Messaggi: 3270
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Mande la fonte che ho citato serviva semplicemente a mostrarvi che é almeno da15 anni che si parla di privatizzare l' acqua, e che l' indicazione viene addirittura da una assemblea e un progetto approvato da 130 paesi.
E quindi che é falsante prendersela con il beluskaz di turno come che abbia inventato chissà quale amenità...
possiamo essere o meno d' accordo con le motivazoni date, ma ciò non cambia la cosa.
Se posso permettermi un consiglio, studiatelo bene quel sito, perchè mi ci gioco la testa che, nelle prossime manifestazioni etc etc contro la privatizzazione, NESSUNO ti darà informazioni in merito.
Inviato il: 27/10/2008 8:36
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Flow - the film
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Che se ne parli da almeno 15 anni e' un fatto
Che sia LA porcheria piu' immonda pensabile per mettere un altro giogo alla popolazione dopo quello ormai in scadenza dell'energia fossile lo e' atrettanto


Come sostenitore e collaboratore del "Contratto mondiale per l'acqua" Sito ufficiale , trovo assolutamente scandaloso considerare come bene commerciabile cio' che e' indispensabile alla vita anziche' un diritto di tutti gli esseri umani
Di energia puoi anche farne a meno, ma dell'acqua no, e solo il proporre di venderla come qualunque altro bene e' la proposta piu' vergognosa che si potesse pensare, l'ultimo gradino per trasformarci definitivamente da cittadini in consumatori

Che il nostro nano malefico sia colpevole o solo succube in questo caso non cambia la sostanza della persona : e' e resta un riciclatore di soldi mafiosi, che ha commesso quasi tutti i reati finanziari possibili, piu' diversi penali
Trovi che il filmato sia "di parte"?
Possibile, ma resta il fatto che il provvedimento e' stato approvato dal sig Tremonti, e non da altri, e nel massimo silenzio mediatico

Curioso, non trovi?
Se era cosi' importante e necessario per migliorare la qualita' dei servizi di un bene fondamentale come l'acqua, se e' stato proposto da tanti enti che pensano al bene comune (...),come mai non e' stato sbandierato in pompa magna dalle 6 televisioni della nostra povera vittima, bersagliata da maldicenze immotivate?

Forse perche' dove e' gia stato applicato le bollette sono aumentate del 300% ? (ma per il nostro bene, ovviamente)


Bleah!!
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 27/10/2008 15:25
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  •  Cinqui
      Cinqui
Re: Flow - the film
#9
Ho qualche dubbio
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Citazione:
Mentre tv e giornali ci distraggono su scuole, occupazioni, sbirri nelle scuole, presidenti del consiglio con l'alzhaimer... i soliti fantocci del governo hanno privatizzato l'acqua. Date un'occhiata QUI


Nel video parlano dell'art 23-bis del Decreto Legge 112 del 25 giugno 2008...
Ma dov'è che parlano di acqua in quel decreto?
http://www.camera.it/parlam/leggi/decreti/08112d.htm
io ho cercato nel testo, le parole "23-bis" "idrico/a/he" "acqua/e" ma non esce nulla a riguardo...
_________________
"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti..." - Seneca - .
Inviato il: 29/10/2008 14:08
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  •  Mande
      Mande
Re: Flow - the film
#10
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Nel video parlano dell'art 23-bis del Decreto Legge 112 del 25 giugno 2008...
Ma dov'è che parlano di acqua in quel decreto?
http://www.camera.it/parlam/leggi/decreti/08112d.htm
io ho cercato nel testo, le parole "23-bis" "idrico/a/he" "acqua/e" ma non esce nulla a riguardo...

Quello che hai trovato è effettivamente il decreto legge 112 del 25 Giugno.

Ma l'articolo 23 bis non c'è!

Perché?

Perché è stato inserito successivamente nella:
"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria"

La trovi qui con il famoso 23 bis:
http://www.parlamento.it/leggi/08133l.htm
Citazione:

Art. 23-bis.
Servizi pubblici locali di rilevanza economica

1. Le disposizioni del presente articolo disciplinano l'affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche' di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili.

2. Il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi del Trattato che istituisce la Comunità europea e dei principi generali relativi ai contratti pubblici e, in particolare, dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento, proporzionalità.

3. In deroga alle modalità di affidamento ordinario di cui al comma 2, per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace e utile ricorso al mercato, l'affidamento può avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria.

4. Nei casi di cui al comma 3, l'ente affidante deve dare adeguata pubblicità alla scelta, motivandola in base ad un'analisi del mercato e contestualmente trasmettere una relazione contenente gli esiti della predetta verifica all'Autorità garante della concorrenza e del mercato e alle autorità di regolazione del settore, ove costituite, per l'espressione di un parere sui profili di competenza da rendere entro sessanta giorni dalla ricezione della predetta relazione.

5. Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati.

6. E' consentito l'affidamento simultaneo con gara di una pluralità di servizi pubblici locali nei casi in cui possa essere dimostrato che tale scelta sia economicamente vantaggiosa. In questo caso la durata dell'affidamento, unica per tutti i servizi, non può essere superiore alla media calcolata sulla base della durata degli affidamenti indicata dalle discipline di settore.

7. Le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze e d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, possono definire, nel rispetto delle normative settoriali, i bacini di gara per i diversi servizi, in maniera da consentire lo sfruttamento delle economie di scala e di scopo e favorire una maggiore efficienza ed efficacia nell'espletamento dei servizi, nonche' l'integrazione di servizi a domanda debole nel quadro di servizi più redditizi, garantendo il raggiungimento della dimensione minima efficiente a livello di impianto per più soggetti gestori e la copertura degli obblighi di servizio universale.

8. Salvo quanto previsto dal comma 10, lettera e) le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall'evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010, senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante. Sono escluse dalla cessazione le concessioni affidate ai sensi del comma 3.

9. I soggetti titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante le procedure competitive di cui al comma 2, nonche' i soggetti cui e' affidata la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali degli enti locali, qualora separata dall'attività di erogazione dei servizi, non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori ovvero in ambiti territoriali diversi, ne' svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, ne' direttamente, ne' tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate, ne' partecipando a gare. Il divieto di cui al periodo precedente non si applica alle società quotate in mercati regolamentati. I soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali possono comunque concorrere alla prima gara svolta per l'affidamento, mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica, dello specifico servizio già a loro affidato. In ogni caso, entro la data del 31 dicembre 2010, per l'affidamento dei servizi si procede mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica.

10. Il Governo, su proposta del Ministro per i rapporti con le regioni ed entro centottanta giorni alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, nonche' le competenti Commissioni parlamentari, emana uno o più regolamenti, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al fine di:
a) prevedere l'assoggettamento dei soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali al patto di stabilità interno e l'osservanza da parte delle società in house e delle società a partecipazione mista pubblica e privata di procedure ad evidenza pubblica per l'acquisto di beni e servizi e l'assunzione di personale;
b) prevedere, in attuazione dei principi di proporzionalità e di adeguatezza di cui all'articolo 118 della Costituzione, che i comuni con un limitato numero di residenti possano svolgere le funzioni relative alla gestione dei servizi pubblici locali in forma associata;
c) prevedere una netta distinzione tra le funzioni di regolazione e le funzioni di gestione dei servizi pubblici locali, anche attraverso la revisione della disciplina sulle incompatibilità;
d) armonizzare la nuova disciplina e quella di settore applicabile ai diversi servizi pubblici locali, individuando le norme applicabili in via generale per l'affidamento di tutti i servizi pubblici locali di rilevanza economica in materia di rifiuti, trasporti, energia elettrica e gas, nonche' in materia di acqua;
e) disciplinare, per i settori diversi da quello idrico, fermo restando il limite massimo stabilito dall'ordinamento di ciascun settore per la cessazione degli affidamenti effettuati con procedure diverse dall'evidenza pubblica o da quella di cui al comma 3, la fase transitoria, ai fini del progressivo allineamento delle gestioni in essere alle disposizioni di cui al presente articolo, prevedendo tempi differenziati e che gli affidamenti diretti in essere debbano cessare alla scadenza, con esclusione di ogni proroga o rinnovo;
f) prevedere l'applicazione del principio di reciprocità ai fini dell'ammissione alle gare di imprese estere;
g) limitare, secondo criteri di proporzionalità, sussidiarietà orizzontale e razionalità economica, i casi di gestione in regime d'esclusiva dei servizi pubblici locali, liberalizzando le altre attività economiche di prestazione di servizi di interesse generale in ambito locale compatibili con le garanzie di universalità ed accessibilità del servizio pubblico locale;
h) prevedere nella disciplina degli affidamenti idonee forme di ammortamento degli investimenti e una durata degli affidamenti strettamente proporzionale e mai superiore ai tempi di recupero degli investimenti;
i) disciplinare, in ogni caso di subentro, la cessione dei beni, di proprietà del precedente gestore, necessari per la prosecuzione del servizio;
l) prevedere adeguati strumenti di tutela non giurisdizionale anche con riguardo agli utenti dei servizi;
m) individuare espressamente le norme abrogate ai sensi del presente articolo.

11. L'articolo 113 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, e' abrogato nelle parti incompatibili con le disposizioni di cui al presente articolo.

12. Restano salve le procedure di affidamento già avviate alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto
Inviato il: 29/10/2008 23:33
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