Citazione:
Tra la Mafia e lo Stato...non ho ancora trovato nessuna differenza
Che entrambi intreccino i loro tessuti, aimè, è vero. La differenza stenta a delinearsi tra i loschi figuri che bazzicano le sale della pubblica amministrazione camuffandosi da politici che "fanno il nostro bene"...escogitando sempre nuovi modi per mettercelo nel culo.
Corruzione di giudici da parte della mafia? Aimè si, Corrado Carnevale ne è l'esempio lampante (detto l'AMMAZZA SENTENZE, per le centinaia di condanne di mafiosi annullate per cavilli formali).
Procure in malafede? Certo, ultimo esempio la “guerra” tra Catanzaro e Salerno.
Ma è giusto vedere malafede ovunque? Seppure assai rare, qualche mosca bianca la si vede. Che il sistema Stato/Mafia cerchi di neutralizzarle si sa...o mediaticamente, o attraverso l'intimorimento o nel peggiore dei casi con l'assassinio (ad esempio il comando adoperato per la strage di Via D'Amelio era posizionato in una base del Sisde).
Mosche bianche come, l'allora giudice, De Magistris che con le sue inchieste stava smascherando di più di quello che credeva sul torbido legame Stato/Mafia. Non a caso è stato rimosso in modo che non potesse più nuocere (perchè se avesse voluto avrebbe potuto cedere al potere avallando le sue tesi e rimanere dov'era...oppure sin dal principio scosatre queste patate bollenti). Ciò che è discutibile è la sua svolta politica.
E Genchi, quindi? Genchi è un telefonista ed informatico incaricato di selezionarei tabulati, che ha lavorato con molti giudici (come lo stesso De Magistris e Falcone) dediti alle cause in cui erano coinvolti. Il suo intaccare i poteri che interconnettono lo Stato alla mafia lo ha messo dietro un angolo, annaspante verso una giustizia che sembrava dargli torto nonostante il suo passato gli facesse ben sperare in un giudizio serio e limpido.
Ciò nonostante, quando vedeva qualcosa di storto in alcuni giudici di certo non si è tirato indietro nell' affermarlo:
Genchi accusa i giudici romaniLe frasi usate sono figlie di una visione ottimistica (fin troppo forse) della giustizia; quella che vuole rispettato il saldo principio "la legge è uguale per tutti e nessuno è al di sopra di essa". Forse sperava che non tutto era perduto in Italia, il barlume del buon senso poteva ancora risplendere tra un giudizio e un altro ( lo so...è una visione molto paladinica della situazione, una sorta di happy ending). Esistono comunque giudici e Giudici. procure e Procure. Non bisogna dimenticare che le leggi (costituzionali o anti-costituzionali, ad personam o ad personas) sono fatte in parlamento e i giudici loro malgrado le applicano.
Le palle iniziano a girare quando ti ritrovi un giudicie che si lascia corrompere. Ciò non intacca solo lui stesso (e la sua stronzaggine!), ma anche la tua dignità di cittadino che fedele e fiducioso (creduloneria? fattostà che non è reato esserlo) a chissà quale astratto senso di giustizia ormai; vedi sgretolarsi il tuo patetico (a questo punto diventa legittimo questo aggettivo) castello di carte montato su un fantomatico sistema giudiziario sano e rispettoso della legge. Un gruzzolo di soldi comprano la sua e la tua dignità. E poi a questo punto avanti con i fucili...
Ma mi piacerebbe sapere il tuo punto di vista sul possibile scardinamento dell'intreccio Stato/Mafia e quale possibile sostituzione del sistema statale e giudiziario, visto che li hai aspramente criticati nel precedente post.