Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Storia, Arte & Cultura
  la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  Calvero
      Calvero
la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#1
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
La fotografia è arte? Non sempre (ci mancherebbe) ma, credo, ci possa entrare a pieno titolo, intesa, in primis, come espressione di una composizione sia essa naturale o impostata in un still-life; sia glamour o puramente ritrattistica; sia essa in funzione di dare memoria.. in quel momento che, purtroppo, è già divenuto “un passato” - dopo il nostro piccolo magico CLICK: - catturare quel momento al volo e, allo stesso tempo, riuscire a inquadrare con il nostro stile.. il nostro occhio

..con questa premessa credo che già vi sia una risposta sul mondo digitale della fotografia, e cioè, che nulla di quanto sopra ho menzionato entra in conflitto con le fotografie realizzate in digitale, poiché le stesse possono assolvere egregiamente allo stesso compito, così come con i nostri vecchi rullini in pellicola.

Ma, come spesso si vuole nei Forum, c’è un - MA - ...e io sento questo dilemma sulla mia pelle di appassionato amatore. Nei tempi in cui non versavo in disagi economici, riuscivo a dare sfogo a questa passione fotografica (1992 / 2000) con dispendio di denaro, energie e tempo.. Poi dovetti rivendere tutta l’attrezzatura, e soltanto l’anno scorso potei ri-fare una piccola scelta per l’acquisto di una macchina fotografica. Ma il tempo passa e le digitali dettano legge a tutti i livelli..

Dovevo scegliere. E scelsi. Ho preso una Nikon F-100 tradizionale usata, cavalletto manfrotto, ..un 24 millimetri manuale usato.. tutto quì per ora. Attendo tempi migliori per Flash, un 50, e un autofocus 80-200 se riesco ..

E di una cosa continuo a rendermi conto. Le diapositive - cioè quelle che in primis mi affascinano - le trovo tuttora imbattibili. Ma andiamo con ordine. Si dice sulle riviste tecniche che l’occhio umano non percepisce la differenza di una stampa digitale oltre i 3 megapixel. Potrebbe essere vero, ma credo sia fuorviante. So anche che una rivista specializzata asseriva che una normale pellicola/diapositiva a sensibilità 100, corrisponde a 20.000.000 di pixel..

Ma al di là del fatto di una percezione che l’occhio può raggiungere, mi rendo conto che osservando fotografie digitali di fattura professionale sia su stampa, che su monitor di qualità, o proiettate tramite PC, .. rispetto alla proiezione della diapositiva manca qualcosa in senso di profondità e, soprattutto, veridicità. E’ soltanto una questione di Pixel, e di definizione?

Non ho preconcetti sull’utilizzo delle digitali. Infatti mi piacerebbe possedere una Full-frame digitale e sfruttare le comodità e le qualità di questo formato e della tecnologia intrinseca che permette tempi, e riscontri di lavoro, eccezionali.

Mi chiedo comunque e seriamente, quanto la consapevolezza di osservare il risultato immediatamente sul dorso di una fotocamera levi la magia della ricerca dello scatto che la tradizionale "impone". Per “magia” non mi riferisco ad un ideale romantico che oltretutto è soggettivo. Mi riferisco a una soluzione psicologica che gioca nella mente del fotografo con la digitale, un approccio totalmente diverso nel catturare l’immagine. A ciò si aggiunge anche per lui, con il senno di poi, quella consapevolezza per cui le immagini si possono Ri-sistemare e imbellire (che dopo lo si faccia o meno poco importa; importa invece che questa certezza muove - PRIMA - l’occhio del fotografo in una direzione piuttosto che in un’altra) e che dette immagini mancheranno comunque di un onestà di fondo che la fotografia tradizionale invece, con le diapositive, in ogni caso, può vantare quasi al 100%.

Per l’amor di dio, non si tratta di fare un processo alle intenzioni, ma credo di non vederci male quando dico che questo tipo di progresso ha messo in moto, a livello amatoriale una mancanza di impegno.. la scuola della vecchia fotografia portava ad un vissuto molto più carico di Pathos e di immagignifica ricerca...

(per la questione dei filmati video il problema non sussiste amatorialmente tra digitale, analogico, e vecchi super8.. lì il concetto artistico è assolutamente dinamico e implicitamente asservito al “racconto” e non all’istante catturato)

Quindi, concludendo, credo che l’Arte sia presente comunque per entrambi le tecnologie, ci mancherebbe, ma credo che si deve differenziare con più severità l'Arte fotografica tradizionale dall'Arte fotografica digitale. E questo non entra nel merito della qualità artisticamente raggiungibile, ma in un certo senso differenzia la Fotografia dalla Fotografia.. e un tipo di onestà e di “magia” che, a mio vedere, si sta perdendo molto velocemente

..e credo che soltanto con una Reflex in mano e una pellicola da 36 in diapositiva (magari una Velvia 25) si possano trovare certe soddisfazioni..

Credo che molti "scatti" della storia della fotografia, e ammetto di cadere un po' in una certa retorica, vivevano di una manualità, e di una psicologia che è un peccato si stia disintegrando
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 14:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Non vorrei sembrare né superficiale, né perentorio da voler uccidere sul nascere la discussione. Io la metto così: se vedi un quadro e ti piace, è più importante se il pennello usato è consumato oppure nuovo , o invece è più importante il risultato finale?!? Se usa colori sintetici oppure colori naturali ottenuti con ricette segrete di secoli?!?

Io sono favorevole al digitale: abbassa i costi, rende più "democratica" l'arte fotografica: certo la inflaziona, anche. Avremo quindi sempre più immagini e "gente che scatta" e sempre meno fotografie memorabili e artisti con il cavalletto. Gente che torna a casa sapendo già quale scatto ha catturato!

Oggi, chi abbia senso artistico arriva a fare foto, se non pregiate, almeno comunicative, e ci arriva anche senza la minima cognizione tecnica. Il fotografo molto competente su luci, esposizione e scelte di obiettivo rimane bravo... ma deve combattere ad armi pari con l'incompetente che scatta, guarda la foto, cancella e riprova... Lo so, è meno romantico, ma questa è l'evoluzione, questo è il mercato, bellezza!

Il fotoritocco è un aspetto ancora diverso. Ricordo però che chi sviluppava in proprio, soprattutto ovviamente il B/N, in effetti governava almeno un po' luci e contrasti: oggi chiunque può farlo sia al PC con programmi opensource, con programmi on-line, sia a volte anche già dalla stessa macchina fotografica (!).
Oppure con costosissimi Photoshop, sempre più ricchi di "automatismi".
Poi essere davvero bravi nei fotoritocchi o avere buon gusto, è di nuovo un altro paio di maniche...

L'arte insomma richiede la conoscenza della tecnica, ma nel digitale sempre meno, ma il buon gusto la originalità e la creatività sono per definizione al di fuori dello strumento tecnico utilizzato...
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 2/8/2009 15:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Garrett
      Garrett
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#3
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
Offline
L'arte insomma richiede la conoscenza della tecnica, ma nel digitale sempre meno, ma il buon gusto la originalità e la creatività sono per definizione al di fuori dello strumento tecnico utilizzato...

Vero. Comunque servono sempre competenze: le basi della fotografia sono quelle!
Il fotoritocco è un altro universo e non lo collegherei direttamente alla fotografia digitale, trattandosi di una ri-elaborazione di questa.
In ogni caso fotografia digitale o classica, fotoritocco o meno la finalità è produrre arte la quale richiede SEMPRE conoscenza tecnica e creatività.

Per quanto riguarda la "qualità" superiore della pellicola rispetto al digitale stenderei un velo pietoso: il digitale ha maggior qualità, risoluzione, è comodo, efficiente, economico, versatile e permette di archiviare le foto praticamente all'infinito. Pochi anni e i rullini saranno roba da museo. R.I.P.

Infine non sono d'accordo nell'affermare che la foto su pellicola sia più "genuina": l'arte è sempre e comunque finzione.
Inviato il: 2/8/2009 16:14
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#4
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

dr_julius ha scritto:
Non vorrei sembrare né superficiale, né perentorio da voler uccidere sul nascere la discussione. Io la metto così: se vedi un quadro e ti piace, è più importante se il pennello usato è consumato oppure nuovo , o invece è più importante il risultato finale?!? Se usa colori sintetici oppure colori naturali ottenuti con ricette segrete di secoli?!?


e perché scusa? non sei stato né superficiale né perentorio. Anche perché non ho asserito verità e ho messo davanti il mio - io credo che -..

L'unica osservazione che muovo, e vale anche per il mio amico Garrett , è che ho focalizzato il discorso su come psicologicamente il fotografo sapendo di poter avere un risultato immediato sul dorso della fotocamera (ma neanche perfetto però.. comunque non rappresenta il massimo della qualità raggiunto in realtà), tralascia instintivamente quella cura e quel metodo che portano, a mio vedere, a una ricercatezza e a dei risultati anche più instintivi. La troppa certezza non è sempre sinonimo di risultati interessanti.

Senza contare che ho precisato che questo tipo di ragionamento andava al di là della qualità artistica eventualmente raggiunta e che non è, quindi, paragonabile.

Ma, bensì, sulla "disonestà" (messa tra virgolette nel titolo) che comporta una certa filosofia e metodo di lavoro.

Sul discorso qualità non mi trovo assolutamente d'accordo con Garrett (che coincidenza ).
Ne deve passare di acqua sotto i ponti ( e questo è un dato obiettivo) prima che una valida fotografia in diapositiva - magari un Velvia 25 - proiettata con un proiettore professionale, possa essere raggiunta qualitativamente da un apparato digitale.

Il discorso costi, tempo, comodità ecc. ecc. .. non l'ho mai messo in dubbio. Anzi ho anche detto che mi piacerebbe acquistare una Reflex Full-frame digitale..

Se ci sono esperti sul discorso della comparazione tra la qualità della diapositiva e una digitale professionale, sono i benvenuti
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 17:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#5
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Infine non sono d'accordo nell'affermare che la foto su pellicola sia più "genuina": l'arte è sempre e comunque finzione.


dai Garrett non cominciare. L'arte è sempre e comunque una finzione .. e siamo d'accordo, ma se parliamo tecnicamente della veridicità nella qualità delle immagini, i dati obiettivi possono essere messi tranquillamente su un tavolo di discussione. Non si tratta di gusti, ma di performance di una data tecnologia..
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 17:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Garrett
      Garrett
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
Offline
se parliamo tecnicamente della veridicità nella qualità delle immagini, i dati obiettivi possono essere messi tranquillamente su un tavolo di discussione. Non si tratta di gusti, ma di performance di una data tecnologia..

Non vedo in che modo una immagine possa essere più "falsa" se scattata in digitale e più vera se su pellicola. In entrambi i sistemi si usa un sensore tecnologico per "catturare" l'immagine (in un caso è foto-elettrico, nell'altro foto-chimico); in entrambi si usa il fotoritocco, in un caso software e nell'altro chimico (sviluppo e stampa). E sopratutto c'è sempre la creatività del fotografo che modifica la realtà, scegliendo cosa mettere in rilievo e cosa nascondere.
La fotografia digitale è relativamente più facile.. OK.. ma non più falsa.
E' obiettivamente migliore da tutti i punti di vista (qualità, versatilità, economia, ecc...) tranne uno: l'affetto e la nostalgia un po' carbonara - da "vecchia scuola" - per un sistema oramai "obsoleto".
Inviato il: 2/8/2009 18:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Garrett ha scritto:
se parliamo tecnicamente della veridicità nella qualità delle immagini, i dati obiettivi possono essere messi tranquillamente su un tavolo di discussione. Non si tratta di gusti, ma di performance di una data tecnologia..

Non vedo in che modo una immagine possa essere più "falsa" se scattata in digitale e più vera se su pellicola. In entrambi i sistemi si usa un sensore tecnologico per "catturare" l'immagine (in un caso è foto-elettrico, nell'altro foto-chimico); in entrambi si usa il fotoritocco, in un caso software e nell'altro chimico (sviluppo e stampa). E sopratutto c'è sempre la creatività del fotografo che modifica la realtà, scegliendo cosa mettere in rilievo e cosa nascondere.
La fotografia digitale è relativamente più facile.. OK.. ma non più falsa.
E' obiettivamente migliore da tutti i punti di vista (qualità, versatilità, economia, ecc...) tranne uno: l'affetto e la nostalgia un po' carbonara - da "vecchia scuola" - per un sistema oramai "obsoleto".


Mi spiace ma ti sbagli. La diapositiva è la parte di pellicola impressa. Lo sviluppo con i reagenti, fà sì che converta il negativo in positivo ..e non è possibile falsare l'immagine. Il procedimento per la diapositiva è univoco.. senza contare che la diapositiva non permette facilmente errori di sotto o sovra esposizione.. Non subisce un intervento ulteriore attraverso l'ingranditore come per il negativo e le stampe. Per questo si chiama DIA-POSITIVA.. Tanto è vero che una stampa può essere taroccata con dei ritocchi digitali.. mentre la diapositiva non può essere soggetta a fotoritocchi .. informati

poi finiscila di mischiare i discorsi. Il senso dell'inquadratura dipende dal senso estetico del fotografo, e questo l'ho già palesato nei post precedenti e non è in discussione.. quindi se vuoi provocare una discussione sterile ti invito a non fare il mistificatore..

Sulla questione veridicità invece si può aprire una disamina tecnica ove constatare chi meglio avvicina la realtà e lo spettro dei colori..

Ovviamente la realtà non è perfettamente riproducibile.. ma questo è un altro discorso
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 19:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Garrett ha scritto:
tranne uno: l'affetto e la nostalgia un po' carbonara - da "vecchia scuola" - per un sistema oramai "obsoleto".


infatti nessuno ha messo in dubbio che il sistema non sia obsoleto. E niente corrobora il fatto che un sistema obsoleto sia più o meno valido di un altro. I fattori che rendono obsoleta la pellicola diapositiva non sono legati alla qualità. PUNTO che ti piaccia o meno
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 19:35
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#9
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

Garrett ha scritto:
[
E' obiettivamente migliore da tutti i punti di vista (qualità, ecc. :



Non è obiettivamente migliore della diapositiva. PUNTO. Non insistere, perché stai dimostrando ignoranza..
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 19:41
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#10
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
Offline
Non è necessaria la digitale per fare foto disoneste e scusami se te lo dico ma è un argomento insulso la "disonestà" del digitale...
Se poi vuoi mettere a confronto i due modi di fare fotografia ben venga ma credo siano due mondi non paragonabili con pro e contro da ambo le parti.
Premetto che ho iniziato nel '78 con una "Nikkormat FT2" oggi mi diletto con una Nikon D50 (spero ancora per poco ) anche se ho tuttora nel cassetto la mia vecchia Nikon FE. (non parliamo dei raccoglitori di diapositive)
In garage ancora imballato tengo un ingranditore "Dusrt M605 Color" che usavo per stampare sia il BN che il colore da Dia...
Tutto questo solo per farti capire che non ho preconcetti e che conosco abbastanza bene le due tecniche fotografiche.
Credo che allo stato attuale la pellicola sia ancora imbattibile come "risoluzione" e "archiviazione" (solo per quanto riguarda la durata) per il resto il formato digitale ha dalla sua parte la rapidità di accesso alla foto, la comodità di non dover cambiare il valore ISO ad ogni singolo scatto... e talmente tante altre cose che non ti sto ad elencare.
Per vedere le foto? ti fai un bel DVD video con programmi quali ProShow Producer e ti gusti il risultato sul tuo TV plasma da 54 pollici in dolby surround.

_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 2/8/2009 20:10
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

LoneWolf58 ha scritto:
Non è necessario la digitale per fare foto disoneste e scusami se te lo dico ma è un argomento insulso la "disonestà" del digitale...
Se poi vuoi mettere a confronto i due modi di fare fotografia ben venga ma credo siano due mondi non paragonabili con pro e contro da ambo le parti.
Premetto che ho iniziato nel '78 con una "Nikkormat FT2" oggi mi diletto con una Nikon D50 (spero ancora per poco ) anche se ho tuttora nel cassetto la mia vecchia Nikon FE. (non parliamo dei raccoglitori di diapositive)
In garage ancora imballato tengo un ingranditore "Dusrt M605 Color" che usavo per stampare sia il BN che il colore da Dia...
Tutto questo solo per farti capire che non ho preconcetti e che conosco abbastanza bene le due tecniche fotografiche.
Credo che allo stato attuale la pellicola sia ancora imbattibile come "risoluzione" e "archiviazione" (solo per quanto riguarda la durata) per il resto il formato digitale ha dalla sua parte la rapidità di accesso alla foto, la comodità di non dover cambiare il valore ISO ad ogni singolo scatto... e talmente tante altre cose che non ti sto ad elencare.
Per vedere le foto? ti fai un bel DVD video con programmi quali ProShow Producer e ti gusti il risultato sul tuo TV plasma da 54 pollici in dolby surround.



Mi domando seriamente se leggete i Post che vengono scritti dai vostri colleghi.
Apparte che sostieni le stesse cose che sostengo io..

ma il discorso disonesto è messo tra virgolette (e poi oltremodo ribadito ancora in un altro post il suo significato) proprio a indicare il percorso psicologico che spinge un fotografo ad uno stile piuttosto che ad un altro. In questo contesto non è che mi pare, ma è ovvio, che la questione disonestà è legata a quel procedimento che una volta dava meno adito a dubbi sulla tecnica fotografica..

se poi si vuole fare il gioco che ad una questione si può dire tutto e il contrario di tutto ..dove ho ancora Ribadito che scindo il risultato dai procedimenti, e che nemmeno io ho preconcetti, incomincio a pensare che usare tutti gli ingranaggi del cervello è troppo difficile per molti.. oppure molti hanno la coda di paglia
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 20:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Calvero
      Calvero
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#12
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
Offline
Citazione:

LoneWolf58 ha scritto:
Non è necessaria la digitale per fare foto disoneste e scusami se te lo dico ma è un argomento insulso la "disonestà" del digitale..


e invece, scusa se te lo dico, per foto disoneste rispetto alle diapositiva (e' da inizio pagina che parlo di diapositive) serve proprio una digitale invece. PROVA.. Fai tu da amatore una diapositiva, sviluppala; taroccala ben bene e poi portamela che la metto nel proiettore ..e poi mi dici come l'hai taroccata..

scusa se te lo dico, ma sei un ignorante
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 2/8/2009 20:27
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#13
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/11/2005
Da Padova
Messaggi: 4861
Offline
Citazione:
da Calvero il 2/8/2009 20:21:18
...
Mi domando seriamente se leggete i Post che vengono scritti dai vostri colleghi.
Io mi domando se sai a cosa serve un titolo?...
ma comunque non vedo il nesso tra arte e strumento?
L'artista "fa" arte con qualsiasi cosa... addirittura con le vecchie "Kodak Instamatic"


Secondo te è vera o falsa?

Ma almeno capisci il concetto di "falso"?
_________________
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 2/8/2009 20:36
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Garrett
      Garrett
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#14
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
Offline
Mi spiace ma ti sbagli. La diapositiva è la parte di pellicola impressa. Lo sviluppo con i reagenti, fà sì che converta il negativo in positivo ..e non è possibile falsare l'immagine. Il procedimento per la diapositiva è univoco.. senza contare che la diapositiva non permette facilmente errori di sotto o sovra esposizione.. Non subisce un intervento ulteriore attraverso l'ingranditore come per il negativo e le stampe. Per questo si chiama DIA-POSITIVA.. Tanto è vero che una stampa può essere taroccata con dei ritocchi digitali.. mentre la diapositiva non può essere soggetta a fotoritocchi .. informati

Ma non è vero.
QUALUNQUE trasformazione di informazione, in questo caso il processo fisico di impressione e/o sviluppo, è una ri-elaborazione di essa (come se le pellicole e gli obiettivi fossero tutti uguali!).
Inoltre stai facendo confusione tra il sistema di cattura dell'immagine (analogico e digitale) e il supporto con cui l'immagine sarà presentata!

Sulla questione veridicità invece si può aprire una disamina tecnica ove constatare chi meglio avvicina la realtà e lo spettro dei colori..

Articoli ce ne sono già a bizzeffe...


Ovviamente la realtà non è perfettamente riproducibile.. ma questo è un altro discorso

La "realtà", in fotografia, non esiste.

infatti nessuno ha messo in dubbio che il sistema non sia obsoleto. E niente corrobora il fatto che un sistema obsoleto sia più o meno valido di un altro. I fattori che rendono obsoleta la pellicola diapositiva non sono legati alla qualità. PUNTO che ti piaccia o meno

Obsoleto nel senso di qualità inferiore. Che ti piaccia o meno.

PS: la pellicola NON ha "risoluzione" maggiore.

EDIT:

Anche io non ho preconcetti: meno di dieci anni fa non avrei mai sostenuto questo ma la pellicola è rimasta quasi la stessa per decenni mentre il digitale, come noto, si è evoluto a ritmi esponenziali.
Inviato il: 2/8/2009 21:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  hendrix
      hendrix
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#15
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/9/2006
Da
Messaggi: 1048
Offline
Mi presento,
sarei (sono) un fotografo professionista nel senso che ci campo con questo mestiere, arte o professione da quasi 30 anni.
Ho cominciato, trascurando gli studi universitari, nel lontano 1975, quando era da pochi anni arrivata la misurazione dell'esposizione a tutta apertura per merito della vecchia e gloriosa Pentax spotmatic F.
Da allora ho lavorato con quasi una dozzina di macchine, incluso il 6x6, il 6x7 e un paio di banchi ottici fino al formato di ripresa di cm. 13x18, una qualità da paura.
E quasi esclusivamente in diapositiva perchè il mio lavoro era prevalentemente per
usi editoriali e tipografici.

Mi permetto di osservare quanto segue:

1- Da oltre 8 anni che lavoro col digitale non c'è mai stata una sola foto che non abbia passato al photoshop prima di metterla in rete o mandarla in stampa, fosse anche solo per mettere una maschera di contrasto o dargli le dimensioni di stampa.
Molti si lamentano di come non escono pulite le foto "grezze" dalla digitale, e ci credo...

2- In tipografia l'alta qualità è minimo 300 pixel/pollice. Matematica alla mano con 6 milioni/pixel ottieni una stampa di cm. 17,5x26. Ma in stampa tradizionale puoi tranquillamente usare 180 pixel/pollice e ottenere una stampa di ca. cm. 30x45. La differenza tra stampare a 300 o 180 pixel i nostri occhi non la "avvertono", la stampa offset si.
Comunque è sempre possibile interpolare (aggiungere) i pixel all'immagine iniziale ma senza esagerare però.
Altro conto è proiettare una diapositiva sullo schermo perlinato che normalmente si osserva da qualche metro, ma se andate vicino vedete come la qualità scade.

3- Come per la pellicola, maggiore è il formato di ripresa e maggiore sarà la qualità finale, non solo in termini di nitidezza ma anche come saturazione delle sfumature e tonalità all'interno di quel colore, che in digitale viene chiamata profondità di colore.
La qualità attuale (quelle che lavorano a 14 bit per canale) delle reflex digitali mezzo formato (DX) è SUPERIORE ad una normale pellicola 35mm perlomeno fino ad un formato di stampa fotografica di 40x60 cm.

4- la qualità attuale delle reflex digitali a pieno formato (35 mm) è paragonabile al formato 4,5x6 cm se non addirittura al 6x9 cm.

5- in ogni caso il digitale alle alte sensibilità (800-1600-3200 asa e oltre fino a 12.800) è incredibilmente e notevolmente SUPERIORE alla migliore pellicola mai prodotta di pari sensibilità. Un paio di mesi fa ho visto un 70x100 cm. a 3200 asa SENZA GRANA o RUMORE DI FONDO come si dice adesso. Attualmente, e con le migliori macchine, è quasi impossibile distinguere un 100 da un 800 asa.

6- Non so se conoscete la fotografia HDR (High Dynamic Range = alta gamma dinamica), praticamente è il sistema zonale di Ansel Adams fatto in digitale.
Permette di compensare e rendere visibili i dettagli in un intervallo decisamente superiore a qualsiasi latitudine di posa di una pellicola.

7- Odio il digitale perchè massifica troppo e soprattutto perchè da 5-6 anni ho avuto un calo di lavoro di almeno il 70%, maledetti fotoamatori !!! Questa è la disonestà del digitale... almeno per me.
Inviato il: 3/8/2009 20:21
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Garrett
      Garrett
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#16
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/7/2009
Da The Lost City
Messaggi: 685
Offline
Odio il digitale perchè massifica troppo e soprattutto perchè da 5-6 anni ho avuto un calo di lavoro di almeno il 70%, maledetti fotoamatori !!! Questa è la disonestà del digitale... almeno per me.

Inviato il: 3/8/2009 21:22
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
Offline
7- Odio il digitale perchè massifica troppo e soprattutto perchè da 5-6 anni ho avuto un calo di lavoro di almeno il 70%, maledetti fotoamatori !!! Questa è la disonestà del digitale... almeno per me.

Stesso problema dei giornalisti, e di tutti quelli che mangiano su risorse limitate quando diventano meno limitate (monopoli, lobby, "albi professionali" ed altro pattume assortito).

Quale dei due sia più disonesto...
Inviato il: 9/8/2009 19:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA