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   Recensioni Cinema
  PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo

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  •  Calvero
      Calvero
PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#1
Sono certo di non sapere
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Si attendeva per vari motivi questo lungometraggio. Com'è sensato presupporre, in primis, per assistere all'ultima prova di Heath Ledger.. che è deceduto prima che venissero terminate le riprese. Poi trattandosi di Terry Gilliam, ci si chiede sempre a quali "prove" verrà messo il pubblico con la visionarietà di questo Regista.

Il processo messo in moto in questo Film è di una profondità tale che ha minato, inevitabilmente, la capacità di una chiave di lettura immediata. Non è certo per snobberia che le allegorie rappresentate non sono alla portata di un occhio leggero. Non è per bambini. I paralleli che vengono strutturati tra - l'al di quà - e << l'al di là >> dello specchio non sono netti, ma trascendono tutte le situazioni psicologiche e sociologiche dei protagonisti.

Si può tranquillamente dire che il Film non cattura lo spettatore. Non lo seduce. Non credo si possa fare a meno, se gli si vuole rendere giustizia, di criticare questo film se non filosoficamente; filosoficamente e non solo, và anche ruminato e con pazienza.

I temi classici di ogni rappresentazione magica come l'espiazione, il perdono, la catarsi, la liberazione, il confronto, la colpa, la ricerca della felicità, la conquista, la fantasia, la vita e la morte e il loro peso ..NON vengono di fatto considerati. E se pensiamo che parliamo di un film "fantastico" ..beh.. allora.. la si dice lunga su quale - e con quale - importante originalità questa sceneggiatura deve consumarsi e, in questo senso, veicolare emozioni e personaggi. Addirittura l'Anima (che viene scommessa col Diavolo) non è considerata nella sua classica iconografia salvifica legata alla nostra condotta, ma come presupposto di un tutt'uno che riguarda l'mmaginazione.. intesa come allegoria di una Vita da percorrere in entrambi i sensi. Imparzialmente.

Tecnicamente, Gilliam si accosta sempre al suo grandangolo per le riprese e questa volta, con più enfasi, dirige il cast lasciando trasparire una recitazione improvvisata.. (con risultati altalenanti purtroppo), ma non c'è nulla di impostato o d'effetto. Se qualcuno si aspetta un Film del genere cosiddetto << Fantastico >> può tranquillamente stare a casa. I passaggi inerenti all'attraversamento dello specchio sono sì "fantasiosi" ma la loro presa è assolutamente, univocamente, psicologica. Profondamente psicologica. La simbologia e i dialoghi nascondono le tracce di un percorso che non vuole accattivare, ma guardare dentro gli uomini e mettere in discussione il Destino stesso.

Sigificativo è il momento in cui il Diavolo spiega che lui di Magia Nera non né sà nulla. Si parla invece di scommesse sulla vita. Di simbologia esoterica. Significativo è che lo specchio non si può varcare in due, poiché l'immaginazione di uno può prevaricare quella dell'altro. Significativa è la società priva di valori intimi, rappresentata spesso da donne che attirate da desideri romantici, si denudano degli stessi proprio quando possono farli loro. Significativa è l'indifferenza del diavolo al bene o all'amore (non lo considera neanche come antitesi, ma come "opportunità"): il suo ruolo diabolico è quello di trovare brio nella sua esistenza. Qui si cela, rivelatore, il comune denominatore tra il Diavolo e Parnassus..

La fotografia nei momenti reali è ai minimi termini, bagnata da una Londra povera e miserabile. Evocativa è l'interpretazione della figlia di Parnassus.. il viso di questa attrice presa dal mondo della moda è una scelta centrata. Il suo viso atipico e barocco, quasi da bambolina di ceramica, crea il ponte necessario tra l'ambiguità di Parnassus e il frutto stesso di una passione segreta.

Tecnicamente non lo ritengo un film riuscito. Si sbilancia tra recitazione ottima e di passaggio. Anche la regia a volte è stanca. Ripensando alla ricercatezza che Gilliam ci ha lasciato con altri Film, soprattutto con Brazil e L'esercito delle dodici scimmie, è inevitabile questa critica. Certo il suo tocco evocativo nelle rappresentazioni oniriche non manca. Quello, o lo si ama o lo si odia.

L'ingresso di JHONNY DEPP, COLIN FARREL e JUDE LAW chiamati a sostituire le scene che LEDGER non ha potuto recitare, ci pongono di fronte al dubbio se questo film avrebbe potuto funzionare ugualmente. Ironia della sorte, nonché grottesca, è proprio il fatto che il personaggio di Ledger venga indossato da altri interpreti; ciò dà una chiave profonda al significato metafisico che le nostre personalità trascinano nei loro Alter-ego, nei loro conflitti, nei loro auto-inganni.

Commovente che la chiusura della pellicola venga firmata con << un film di Heath Ledger e amici >> ...dolcissimo
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/10/2009 1:07
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#2
Sono certo di non sapere
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calvero complimenti per il tuo modo di scrivere sui film... secondo me riusciresti a far sembrare bello pure quella mega puttanata intitolata Inland Empire di Lynch.
Inviato il: 27/10/2009 7:33
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#3
Sono certo di non sapere
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Per rincarare la dose, l'unica cosa positiva che mi viene in mente su Heath Ledger e' che sia morto giovane.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 27/10/2009 10:16
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#4
Sono certo di non sapere
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Citazione:

PikeBishop ha scritto:
Per rincarare la dose, l'unica cosa positiva che mi viene in mente su Heath Ledger e' che sia morto giovane.


mi spiace tu dica così
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Inviato il: 27/10/2009 10:21
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#5
Sono certo di non sapere
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
calvero complimenti per il tuo modo di scrivere sui film... secondo me riusciresti a far sembrare bello pure quella mega puttanata intitolata Inland Empire di Lynch.




Inland Empire non l'ho visto ancora..

Di base, Linch, lo adoro per come crea certe e mirabili sequenze; per come in brevi passaggi coglie il segno di aspetti disturbanti del bene e del male. Regista sopravvalutato. Nella totalità, i suoi film non mi entusiasmano ma a volte mi affascinano
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/10/2009 10:28
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  •  Decathlon
      Decathlon
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#6
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 7/10/2009
Da
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Belle tette, comunque
Inviato il: 27/10/2009 11:30
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#7
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Decathlon ha scritto:
Belle tette, comunque





vedo che hai letto la recensione
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/10/2009 17:03
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  •  Pyter
      Pyter
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#8
Sono certo di non sapere
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Forse le tette servono a "distrarre" l'osservatore dallo sfondo fatto a quadratini bianchi e neri.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 27/10/2009 17:24
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#9
Dubito ormai di tutto
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Da Leith
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quella mega puttanata intitolata Inland Empire di Lynch.

Inviato il: 28/10/2009 1:11
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#10
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Belle tette, comunque


La scena nella quale è distesa sulla gondola le evidenzia ancora di più
Comunque a me il film non è piaciuto. Ho visto il tutto permeato da forzature: l'iimaginazione, l'amore, religioni....Idee stereotipate gonfiate all'inverosimile di buonismo e luoghi comuni. A volte scontato, a volte un pò coinvolgente ma mai sorprendente. La trama è lenta e macchinosa e le scene dedicate alla fantasia spezzano lo scorrere del film, non aggiungono nulla; tolgono invece allo spettatore quel briciolo di immedesimazione nel lungometraggio. Buona l'idea del cambio di faccia del personaggio che ricorda molto lo scritto "uno, nessuno, centomila" pirandelliano (nonostante la ragione principale sia stata l'impossibilità di Ledger di girarle tali scene). Giudizio finale? Confusionale.
Se volete vedere un film simile dove invece l'immaginazione è portata ai massimi livelli, vi consiglio Big Fish di Tim Burton.

PS: David Lynch o lo si ama o lo si odia non esistono vie di mezzo.
Inviato il: 1/11/2009 20:32
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#11
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Citazione:
Belle tette, comunque


La scena nella quale è distesa sulla gondola le evidenzia ancora di più
Comunque a me il film non è piaciuto. Ho visto il tutto permeato da forzature: l'iimaginazione, l'amore, religioni....Idee stereotipate gonfiate all'inverosimile di buonismo e luoghi comuni. A volte scontato, a volte un pò coinvolgente ma mai sorprendente. La trama è lenta e macchinosa e le scene dedicate alla fantasia spezzano lo scorrere del film, non aggiungono nulla; tolgono invece allo spettatore quel briciolo di immedesimazione nel lungometraggio. Buona l'idea del cambio di faccia del personaggio che ricorda molto lo scritto "uno, nessuno, centomila" pirandelliano (nonostante la ragione principale sia stata l'impossibilità di Ledger di girarle tali scene). Giudizio finale? Confusionale.
Se volete vedere un film simile dove invece l'immaginazione è portata ai massimi livelli, vi consiglio Big Fish di Tim Burton.

PS: David Lynch o lo si ama o lo si odia non esistono vie di mezzo.


Non lo so Lezik, ma credo che abbiamo visto due film diversi. Provo a fare un confronto.

Che il film non sia riuscito, concordo. Ma non proprio per le ragioni che ravvisi tu. Concordo nelle forzature dei tempi essendo la trama, appunto, lenta. Ma associare il fatto che sia macchinosa come fosse sinonimo di negatività, non ci stà proprio. Un film d'autore non è un prodotto usa e getta, giusto? Quando tu affermi, ad esempio, di Lynch che lo si ama o lo si odia, ciò lascia intendere quanto a volte, contestualmente alla sceneggiatura.. si deve essere, appunto, macchinosi. Non ci stà la tua critica in questo senso. Al limite è lo stile registico che può infastidire (poi apro una parentesi su Lynch). Ma questo film non è assolutamente confusionale, ma criptico. Che poi sia una "snobberia" può essere discusso.. ma su altri piani di lettura. E lo stile di Gilliam per molti versi non piace neanche a me.

L'immedesimazione, per lo spettatore, non è sempre indice di un ottimo lavoro, almeno a seconda dei casi.. e questo non lo è. Se così fosse, ogni Film di Fellini e Bergman sarebbero - merda - all'ennesima potenza. E così non è. E' proprio il film d'intrattenimento a ingannare lo spettatore e a imboccarlo, per farlo appunto divertire (divertire nel senso di intrattenere). Nulla di male ci mancherebbe. Ma c'è film e film. Ma l'Arte non deve essere piacente, non deve lusingare, non deve imboccare ..non deve aiutare a comprendere. L'Arte, al limite, cerca i suoi simili o cerca di provocare. L'arte fa riflettere e apre solo le porte, ma non ti racconta nulla. Non è un romanzo ..è poesia.

Su diversi aspetti possiamo trovare dei punti d'incontro, ma quando dici Citazione:
Idee stereotipate gonfiate all'inverosimile di buonismo e luoghi comuni
quali buonismi?? ..sei fuori strada, e di brutto anche.

Il fatto che tu porti l'esempio di Big Fish, mette in luce, senza offesa, che hai travisato totalmente questo Film nei suoi cardini. Big Fish è una favola attraverso gli occhi di un uomo sognante, che attraverso i suoi sogni e la sua innocenza mette in luce l'arroganza del mondo e di chi deride l'ingenuità dei sogni. In Parnassus siamo agli antipodi, Lezik. In Parnassus e nella sua sceneggiatura viene oggettivata l'esistenza del diavolo e di un portale che divide due mondi, e il Diavolo è come la figura del Merovingio in Matrix.. che con il suo ingegno cerca prede da catturare attraverso ..Parnassus che è un traghettatore di anime. C'è un gioco manipolatorio e metafisico.. non sognante e favolistico!

Il soggetto del film, in Parnassus, non sono i protagonisti, ma la tematica messa in campo che fà da teatrino alle vicende che subiscono la forza dall'esterno. In Big Fish è il soggetto che guida la storia, dall'interno, attraverso la sua coscienza:

..ecco perché in Big Fish trovi quell'immedesimazione che non hai in Parnassus. In Parnassus si fa leva sulla psicologia e sull'inconscio dei personaggi che entrano in collisioni con i propositi malefici e benefici di un entità NEUTRALE: il Diavolo = il traghettatore..

Parnassus sta a Big Fish - come La Divina Commedia sta a Cenerentola. In questo film non c'è immaginazione. La sceneggiatura ne è assolutamente priva. Si deve parlare invece della visionarietà di un autore, che è altro discorso.

Sul discorso di Lynch è vero quel che dici se lo intendi come il fatto che: - se ami una donna la prendi con i suoi pregi e i suoi difetti -. Ma i risultati di Lynch li trovo troppo altalenanti perché si possa dire che .. o lo si ama o lo si odia. Mi spiace ma Lynch non è Hitchcock o Chaplin o Kurosawa o Bergman ..

stesso discorso per Gilliam ovviamente: risultati altalenanti. Infatti questo Film, come ho detto, non è riuscito.. ma credo che tu NON hai scorto la sua effettiva qualità.
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Inviato il: 1/11/2009 22:36
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#12
Dubito ormai di tutto
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Non saprei, Calvero. Vediamo di approfondire.

La prima parte del tuo intervento ci può stare, unico appunto: la macchinosità.
E' vero anche Lynch è macchinoso, lui è intricatamente macchinoso. Non svela i suoi segreti celermente, sono un lento divenire; ma quando scoppiano sono un fulmine a ciel sereno e la loro implicazione nella trama si fa sentire eccome.
La macchinosità invece di Parnassus rende il film telefonato, scontato potremmo dire. Si cerca di imbastire una trama criptica (come tu dici) che invece è assolutamente lineare. Non ha spunti, non ha diramazioni.

Secondo appunto: è il film stesso che tiene a precisare quanto l'immaginazione sia cruciale nella trama stessa.

Terzo appunto: la favola. Secondo me invece sbagli a definire favola Big Fish. In fin dei conti può anche esserlo, ma è l'immaginazione che trasforma la trama. Abbraccia ogni più piccolo sogno dell'uomo comune e lo eleva fino alla magia. Quel film è qualcosa di eccezionale.

Mentre Parnassus è la vera favola, scarnificata di ogni elemento immaginifico in grado di far sognare lo spettatore; il bene che trionfa sempre sul male...tutti vissero felici e contenti.

Big Fish invece ti mette davanti la vita così com'è, fredda...insensibile...frenetica; ma solo grazie all'immaginazione si può scappare dalle pastoie della sua routine.

Parnassus invece vede l'immaginazione come uno strumento su cui "lucrare". Non realizza i sogni, l'immaginazione non viaggia a briglie sciolte è costretta da due pulci a sottostare ai loro capricci. Quello che mi dà fastidio è il loro volerla controllare. L'immaginazione non è al soldo di nessuno, poeti come Wordsworth e Coleridge ce lo ricordano poi. Parnassus e il diavolo sono solo dei poveretti che tentano di imprigionare in schemi predefiniti l'immaginazione inscenando il loro teatrino delle anime.
Ricordi quando Jude Law implora il ragazzo affinchè lo faccia sognare ancora di essere all'apice del mondo? Quello è l'incubo, un uomo svuotato della sua immaginazione ha perso il più grande tesoro che possa avere. Eccola la differenza con Big Fish.

I sogni in Parnassus sono soffocati, sono dei "vinti" Verghiani. Incapaci di sfuggire alla routine quotidiana. Altro titolo con cui paragonarsi? Il Labirinto del Fauno. Altro film spettacolare dove immaginazione e sogni riescono a sfuggire al quotidiano martirio, fan scappare dall'orrore della guerra una triste bambina condannata dalla vita. Il suo unico appiglio: la vastità della sua immaginazione; che non sfrutta, si lascia cullare da essa.

Parnassus, non ha niente di tutto ciò. Non ha nulla di magico. Manca letteralmente di pathos.

Buonismo e luoghi comuni vanno a braccetto. Il lieto fine (scontato), il cattivo punito, l'amore vince sempre. Tutti questi elementi soffrono di una trama troppo lineare che non consente di esprimere al meglio i loro potenziali.

Un film freddo.

Spenderei qualche parola anch'io su Lynch. I registi che hai citato...bè, non sono un buon metro di paragone con lui, effettivamente troppo grandi. Lynch ha però dalla sua non l'immaginazione, ma visionarietà. A volte la sfrutta a volte si lascia imprigionare da essa, estremizzando troppo i personaggi e gli ambienti che risultano troppo astratti e poco riconducibili a schemi predefiniti (facendo soffrire un pubblico impreparato).
Inviato il: 1/11/2009 23:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#13
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Non saprei, Calvero. Vediamo di approfondire.

CUT..



Ho letto con molta attenzione quel che mi hai scritto.

Domani ti rispondo appassionatamente, come il tuo ragionamento e la tua critica meritano..

Ora vado a nanna con i miei soliti incubi che, a confronto, Lynch è un passatempo da settimana enigmistica..
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Inviato il: 2/11/2009 1:22
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  •  blu23
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#14
Mi sento vacillare
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Mi associo ai complimenti a Calvero per l'analisi del film, direi assolutamente professionale.

Purtroppo non ho ancora visto il film e non posso partecipare alla vostra disamina, comunque sia segnalo a tutti voi il film Louise Michel le parti complottiste (ovviamente non menzionate nella scheda) sono interessanti.

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=58125
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Inviato il: 2/11/2009 17:45
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  •  Calvero
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#15
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Lezik85 ha scritto:
Non saprei, Calvero. Vediamo di approfondire.

CUT...




Lezik, in Parnassus non si gioca sull'immaginazione dei protagonisti, ma si entra nella loro mente. La questione è psicologica, non immagignifica. Azzo Lezik, hai stravolto il senso. Bada che ti sbagli. Comunque, a questo punto forse confondiamo i termini ..e magari manchiamo il punto d'incontro, perchè per vari aspetti diciamo proprio le stesse cose.

Quindi per non essere tediosi (ma alla fine lo sarò purtroppo, chiedo scusa in anticipo) e per non dirci << sì è così, no è così >> all'infinito cerchiamo una sorta di partenza e di comunanza nel ragionamento. Anche perché (e questo ti darà ragione su un aspetto importante) è più importante il risvolto critico che è nato tra noi, che non il film stesso ..e anche se ho messo la faccina, non vuole essere una battuta: seguimi.

Visto che in maniera più o meno distaccata abbiam detto la nostra, ora parlo in prospettiva diversa. Se hai fatto caso e hai letto la critica che ho scritto di Freak, lì ero innamorato di quel film; qui no. Aggiungi che l'unica emozione che ho sottolineato per parnassus era quella dedicata al fatto che Heath Ledger non è più tra noi.. cosa che non centra con la critica del Film. Poi. Non è poco quando dico che la recitazione è altalenante; che il film non è riuscito; che la regia è stanca; che rispetto ad un Brasil o all'esercito delle 12 scimmie si viaggia su altre frequenze (più basse).. cosa significa?

Significa che quando dici che è freddo, dici la verità. Manca il tocco magico della regia. Manca la dinamicità del cosiddetto << crescendo >> . Ma tutto ciò risulta in contrasto con il lieto fine di cui tu parli, e che non esiste. Dov'è il lieto fine in Parnassus?? Nel film dall'inizio alla fine è soltanto il disagio che circonda protagonisti e spettatori. Il lieto fine non si identifica contestualmente alla storia, ma il - lieto fine - è la risoluzione concettuale di un problema da risolvere; di una contesa da risolvere; implica un MALE che deve essere sconfitto e un BENE che deve vincere. Non c'è.

In parnassus, come ho scritto nel post iniziale Citazione:
Addirittura l'Anima (che viene scommessa col Diavolo) non è considerata nella sua classica iconografia salvifica legata alla nostra condotta, ma come presupposto di un tutt'uno che riguarda l'mmaginazione.. intesa come allegoria di una Vita da percorrere in entrambi i sensi. Imparzialmente.
ed è così Lezik

..poi..

Citazione:
Significativa è l'indifferenza del diavolo al bene o all'amore (non lo considera neanche come antitesi, ma come "opportunità"): il suo ruolo diabolico è quello di trovare brio nella sua esistenza. Qui si cela, rivelatore, il comune denominatore tra il Diavolo e Parnassus..


non c'è il bene e il male in Parnassus; non c'è lieto fine; non c'è nemmeno un trionfo del male. Parnassus è uno spaccato - una fotografia - del disagio della Psiche e di come questa sia fonte di divertimento e manipolazione per i contendenti in campo.

Come fai a dire che è lineare una trama che semplicemente segue la coerenza dei personaggi e della storia?? Diciamo che la storia di Parnassus non è avvincente, come la vita (generalizzando) d'altronde. La storia può essere noiosa e il film non piacere... se non interessa come è raccontata, o se il film è una cagata. Se non piace come è raccontata, a volte è perché si perde qualche risvolto importante. La linearità in senso negativo, è imputabile quando le vicende sono prive di senso e sono solo un riempitivo. Non è questo il caso. Ed essendo il film criptico (per quanto un film possa esserlo ovviamente), lascia gli spettatori a chiedersi beh? allora? e dunque? ecc. ecc. ..

..BEH che dire Lezik..?.. ok è "così" per modo di dire... Allora lo si può dire anche di 2001 Odissea nello spazio - (ma non lo dico per farne un paragone qualitativo, ma concettuale) Ergo.. allora si dovrebbe discutere se un film come questo debba essere addirittura prodotto, o lasciato direttamente nel cassetto degli autori. Ed è altra cosa..

Ad esempio: guarda solo l'immagine che ho postato all'inizio. Un viso "etereo", la scacchiera dei pavimenti massonici, la Mela del peccato; l'eterno femminino che gioca ambiguamente con i malcapitati..

poi..

..l'impiccato dei tarocchi, il tempio che si frantuma come in un quadro metafisico; la scala del paradiso che non viene raggiunto; l'uomo traghettato sulla barca, ma è Lei che vuole unirsi con lui e perdere la sua purezza.. e non l'uomo che vuole sfogare gli istinti.. mentre percorrono un fiume.. è simbolismo all'ennesima potenza: esoterico e psicologico. La donna che nonostante il fascino di DEPP ritrova sé stessa abbandonando l'idea lussuriosa di una notte d'amore, quindi trova la sua catarsi e si rende conto che la vecchiaia è solo un percorso.. attraverso desideri NON ESAUDITI!!

non è una favola Lezik

Sembrerà razzista, ma non è un film per tutti.

Poi.

Quando i Russi cattivi stereotipati scappano verso la Mamma/matrona/matrioska e si rinchiudono nella sua sottana poi espolodono.. non c'è nessuna fantasia, nessuna immaginazione, è un allegoria tesa a simboleggiare che l'uomo cattivo, anche il più villano, ritorna sempre all'utero materno se non si è evoluto: è l'ottusità dei prepotenti e dei prevaricatori simboleggiati insieme alla ridicolaggine dei poliziotti vestiti da donna.. e via discorrendo..

poi..

Il diavolo và a trovare Parnassus nel suo tempio chissà dove perso in oriente, e tappa la bocca al racconto eterno. Un tocco di classe geniale, a dissacrare la pomposità di certi ascetismi.. e l'arroganza di non accettare il fatto che il mondo è un gioco tra persone inconsapevoli. L'eterno racconto che sosteneva il mondo dei grandi profeti, è solo un giochetto per legittimare il loro voto pretenzioso e affatto mistico.

Centri il bersaglio quando dici che sono due poveretti. Ma anche gli altri protagonisti cos'hanno di così speciale?? Quando Heath chiede - dove siamo? - il nanetto risponde << geograficamente a Londra, socialmente, ai margini >> si mette in luce tutto il degrado che la storia porta con sé. Nel mondo psicologico (ho sbagliato io stesso a chiamarlo immaginario) non c'è sogno o liberazione, ma al limite <<scoperta >> e <<rivelazione>>. Ma apparte i colori immagignifci della CGI, Parnassus concettualmente è grigio dall'inizio alla fine. Anche per questo è "noioso". Lo stupore di chi passa lo specchio è solo stupore e inganno. Si trovano tutti a fare i conti con loro stessi. Un 'altra "realtà" cinica e dura.. soltanto colorata e visionaria e per nulla favolistica.

Ripeto. Il film tecnicamente, recitativamente, non è riuscito. Ma è una chicca studiarlo e se ci si lascia andare alle idee che trasmette è interessantissimo e per nulla tedioso; é comunque una prova artistica degna di tale nome. Gilliam poteva fare meglio, questo è indubbio.

Spero che qualche nostro collega lo vada a vedere, così almeno possono ridimensionare le nostre opinioni e metterle a fuoco meglio magari. Lo spero vivamente.

Scusa se sono stato noioso.. certo più di Parnassus

PS

comunque, belle tette!
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Inviato il: 3/11/2009 1:48
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#16
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Citazione:

blu23 ha scritto:
Mi associo ai complimenti a Calvero per l'analisi del film, direi assolutamente professionale.

Purtroppo non ho ancora visto il film e non posso partecipare alla vostra disamina, comunque sia segnalo a tutti voi il film Louise Michel le parti complottiste (ovviamente non menzionate nella scheda) sono interessanti.

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=58125


aspettiamo la tua critica

Bellissima la frase che hai nella firma..

e non sono appassionato di Bob Marley

PS

non lasciarti ingannare dal mio fervore. Lezik ha ragione che il film è freddo.. e macchinoso.. se vuoi passare una serata fantastica vai a vedere UP!!
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#17
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No, ma che noiso! Trovo questo scambio di opinioni molto stimolante e costruttivo.

Citazione:
non c'è il bene e il male in Parnassus; non c'è lieto fine; non c'è nemmeno un trionfo del male.


Secondo me si invece. Presta attenzione a questo mio ragionamento.
Io penso che Parnassus sia un frammento, di due parti. Il vecchio la coscienza positiva, il nano quella negativa. La coscienza positiva è assopita (metaforizzato col bere del vecchio) ed assoggettata a quella negativa (il nano è l'unico elemento che ha sempre qualcosa di negativo da dire, è l'unico che si cura della baracca, appare dopo la visita del diavolo a Parnassus, ed è sempre d'accordo con le scommesse) da quando ha conosciuto il diavolo. Si lascia trasportare dalle parole dure e crude di quell'essere che ha circondato la vita del saggio e lo ha fatto sprofondare nel vizio e nell'egoismo (Parnassus non fa altro che ripetere "come farei senza di te"). La parte positiva esiste ancora solo grazie alla figlia, all'amore per lei. Infatti quando il vecchio vede che lei le sfugge di mano scaccia a pedate la parte negativa (il nano). Baratta poi col diavolo la sua salvezza con la vita della figlia, una vita serena per lei l'oblio per lui. Infatti quando si rende conto che ormai lei è salva riappare il nano che è pronto a condurre la parte positiva di parnassus nella tomba ed annientarlo.
Il lieto fine è il sacrificio di Parnassus.

Citazione:
l'eterno femminino che gioca ambiguamente con i malcapitati


Bè io questa frase la rivolgerei ai primi minuti del film, quando la ragazza inseguita dall'ubriaco, in un turbinio di candide vesti di seta, si fa inseguire.
La tua immagine riflette una sorta di purezza ed innocenza, non ci vedo nessuna malizia (il ruolo della ninfa le calzerebbe a pennerlo, ad esempio).

Citazione:
Quando i Russi cattivi stereotipati scappano verso la Mamma/matrona/matrioska e si rinchiudono nella sua sottana poi espolodono.. non c'è nessuna fantasia, nessuna immaginazione, è un allegoria tesa a simboleggiare che l'uomo cattivo, anche il più villano, ritorna sempre all'utero materno se non si è evoluto: è l'ottusità dei prepotenti e dei prevaricatori simboleggiati insieme alla ridicolaggine dei poliziotti vestiti da donna.. e via discorrendo..

poi..

Il diavolo và a trovare Parnassus nel suo tempio chissà dove perso in oriente, e tappa la bocca al racconto eterno. Un tocco di classe geniale, a dissacrare la pomposità di certi ascetismi.. e l'arroganza di non accettare il fatto che il mondo è un gioco tra persone inconsapevoli. L'eterno racconto che sosteneva il mondo dei grandi profeti, è solo un giochetto per legittimare il loro voto pretenzioso e affatto mistico.


Possiamo dire che ho preteso troppo dal film allora. Infatti, come hai detto in precedenza, hai ragione sulla prevalenza di risvolti psicologici più che immaginifici.

Citazione:
se vuoi passare una serata fantastica vai a vedere UP


Visto. Spettacolare è dir poco. Per quanto mi riguarda meglio di Parnassus
Io ti consiglio di vedere questo film ( Il Labirinto del Fauno) e capirari cosa intendo per immaginazione.
Inviato il: 3/11/2009 11:42
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#18
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Lezik85 ha scritto:
No, ma che noiso! Trovo questo scambio di opinioni molto stimolante e costruttivo.

Citazione:
non c'è il bene e il male in Parnassus; non c'è lieto fine; non c'è nemmeno un trionfo del male.


Secondo me si invece. Presta attenzione a questo mio ragionamento.


..CUT..


Citazione:
se vuoi passare una serata fantastica vai a vedere UP


Visto. Spettacolare è dir poco. Per quanto mi riguarda meglio di Parnassus
Io ti consiglio di vedere questo film ( Il Labirinto del Fauno) e capirari cosa intendo per immaginazione.



Credo che, come ho detto, i termini siano da rivedere..

Bada Lezik che non è così semplice fare analogie tra Bene e Male e tra Positivo e Negativo. Il maschio e la femmina, per fare un esempio e una analogia corretta, non sono il bene e il male ..ma, appunto, una sorta di positivo e negativo..

..e qui tu sposti il baricentro della tua critica in maniera obliqua. Fidati. Il gioco delle parti e le loro positività e negatività sono sempre individuabili. Ma questo non pone obbligatoriamente un "accento" di valori benevoli o maligni nelle vicende. Sono certo che Parnassus ne è esente. Diverso il discorso per felicità e tristezza, o trauma e galvanizzazione, star bene e star male.. ma è altra cosa. E' qui che discordiamo.

il finale non è un lieto fine, ma un << missione compiuta >> non so se riesco a spiegarmi. L'ineluttabile "grande equilibrio" riporta le cose al proprio posto. Giustamente tu come me, puoi dare un valore morale al fatto che qualcuno abbia avuto soddisfazione e qualcuno no.. ma ciò è distante dalla prospettiva oggettiva in cui l'autore (o la sceneggiatura) ha raccontato questa storia.

Ovviamente condivido il tuo <<stimolante e costruttivo>>. Se infatti vai a leggere quel che ho scritto su UP, ho cercato di mettere in luce, anche lì, la profondità e le differenze che sono intrinseche ai termini come magia, favola, metafore, allegorie (è un mio cruccio, si è notato? ).. sempre sottovalutati nelle critiche ufficiali e dal pubblico stesso.

Spero ti faccia piacere se ti dico che del Labirinto del Fauno sono innamorato!!! Quel film è toccante.. qualcosa di unico.. mi ha infastidito soltanto una sequenza. E non comprendo come Del Toro riesca a fare altre CAGATE dopo un Opera così originale e magica. Sarebbe bello farne una recensione con un bel Topic..

..ora vado a lavoro a respirar polvere nel Labirinto di un'acciaieria
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Inviato il: 3/11/2009 13:10
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#19
Mi sento vacillare
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Un interessante riflessione simbolica-misterica-cospirazionista sul film a questo link:

http://neovitruvian.wordpress.com/2010/06/04/illuminatiparnassus-luomo-che-voleva-ingannare-il-diavolo/
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"Il vero Big Bang è la nascita di una coscienza"

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Inviato il: 25/7/2010 1:09
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  •  temponauta
      temponauta
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#20
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In verità la "matrice" è molto più semplice e corrisponde ad una domanda la cui risposta costituisce il santo graal dell'esoterismo:

E' la conoscenza che ci porta all'immortalità o è l'immortalità che ci porta alla conoscenza?

Chi sceglie la prima strada, abbandona la dimensione e il limite della materia (il diavolo) e ottiene il risultato.
L'altra non porta da nessuna parte, e si rimane imprigionati nel regno del Merovingio (Matrix).

La storia di Parnassus e di molti altri scommettitori sono tutte varianti del tema fondamentale.
Inviato il: 25/7/2010 2:29
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  •  audisio
      audisio
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#21
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Nel link postato da Timor ci sono delle dichiarazioni di Gilliam alquanto
inquietanti.
"C'erano delle forze al lavoro su questo film..."
"Non mi hanno permesso di entrare nella mia fase mistica..."
"Gli script non sono stati cambiati dopo la morte di Heath, per cui sono
molto colpito da certe coincidenze, anzi ne HO PAURA..."
Se si aggiunge l'Impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri e che Ledger
aveva fatto il Joker (ossia il Matto dei Tarocchi) in Batman e che i suoi
amici riferiscono che fosse totalmente cambiato dopo quel film e lo
strano quadro commissionato ad un suo amico pittore...
bè direi che è tutto molto strano...
A questo punto rifletterei anche su Batman...
Inviato il: 27/7/2010 12:41
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#22
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Timor ha scritto:
Un interessante riflessione simbolica-misterica-cospirazionista sul film a questo link:

http://neovitruvian.wordpress.com/2010/06/04/illuminatiparnassus-luomo-che-voleva-ingannare-il-diavolo/



"dal motivo a scacchi bianco e nero di chiara origine massonica"



Una scacchiera tri-dimensionale massonica apre la strada per lo “specchio magico”, la porta al piano spirituale. La massoneria ha “riconfezionato” i misteri antichi, in un modo interessante per la classe dei ricchi?



la morte di Roberto Calvi è stata un omicidio simbolico e rituale effettuata dalla loggia massonica chiamata Propaganda Due



una proporzione matematica che è estremamente importante per la massoneria.



La morte di Ledger era quindi un mega rituale massonico?



Che cosa stava succedendo nella sua testa? Era vittima di controllo mentale? Era stato sacrificato da una fratellanza occulta?



Per certe persone ci vuole solo il CIM.

p.s. non sapevo di essere massone o controllato dai massoni... eppure dovevo sospettarlo visto che in bagno nella casa di sassari ho le piastrelle bianche e nere disposte a scacchiera....
maledetti massoni... sono dappertutto!!
Inviato il: 27/7/2010 14:04
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  •  audisio
      audisio
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#23
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Sitchinite, 'ste battutine trite e ritrite lasciamole ad altri.
Hai letto il link?
Hai letto le dichiarazioni di Gilliam?
Non ti dice nulla il Matto e l'Impiccato?
E quel quadro?
E' normale?
A me sembrano le due personalità di Ledger che cercano
di prendere il sopravvento.
Appunto.
Il Bene e il Male...
O meglio, l'Ascesa e la Caduta...
Inviato il: 27/7/2010 14:30
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#24
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certo che l' ho letto audisio, come leggo in genere tutti questi dei 'significati massonici' nei film o libri, perchè quantomeno, dopo averli letti, mi viene il buonumore...
Inviato il: 27/7/2010 15:11
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#25
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Le mattonelle che abbiamo a casa nostra nulla ch'azzeccano con quello di cui si sta parlando..

Se mi disegnassi il compasso e la squadra nel giardino di casa, sarebbe solo uno sfizio mio (cretino oltretutto) - e non vi sarebbe nulla da togliere e nulla da mettere sul controllo massonico che vive sotto la pelle dell'arte e della politica internazionale
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Inviato il: 28/7/2010 0:56
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  •  Calvero
      Calvero
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#26
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Citazione:

audisio ha scritto:
Nel link postato da Timor ci sono delle dichiarazioni di Gilliam alquanto
inquietanti.
"C'erano delle forze al lavoro su questo film..."
"Non mi hanno permesso di entrare nella mia fase mistica..."
"Gli script non sono stati cambiati dopo la morte di Heath, per cui sono
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aveva fatto il Joker (ossia il Matto dei Tarocchi) in Batman e che i suoi
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strano quadro commissionato ad un suo amico pittore...
bè direi che è tutto molto strano...
A questo punto rifletterei anche su Batman...


.. gli era scaduto il contratto a Ledger .. come gli era scaduto a Prisley .. e a Morrison (per Lennon fu altra storia)
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Inviato il: 28/7/2010 1:00
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  •  Manfred
      Manfred
Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#27
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Manfred
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#28
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Calvero, Audisio

premesso che trovo interessanti e, in molti casi (ad es. EyesWide Shut), calzanti le interpretazioni esoteriche di alcuni film "particolari", credo che si debbano prendere con le pinze tutte queste cose, comprese le dichiarazioni di Gilliam, per il semplice motivo che è da una decina d'anni circa che su internet circolano le informazioni che usiamo scambiarci qui. Per fare un esempio, divertitevi a vedere quanti accessi fa vigilantcitizen.com; di conseguenza, gran parte del materiale recente che presenta simbologie occulte potrebbe essersi ispirato a questa sottocultura montante, vista la consapevolezza dell'esistenza di un mercato. Senza contare eventuali artisti, spiriti particolamente creativi, che vengono influenzati più di altri dall' "aria che si respira" o che magari hanno partecipato a strani rituali, non li hanno capiti bene, ma ne sono rimasti colpiti e li hanno riprodotti. Insomma, del materiale recente si può dire poco. Le frasi di Gilliam potrebbero essere onestissime, ma potrebbero essere un escamotage per vendere di più. Alla fin fine è un attore miliardario.

BOH.

EDIT: per fare un esempio, se fossi un regista saprei perfettamente come "prendervi per il culo". E avrei anche la sicurezza di una certa affluenza al botteghino, in questo modo.
Inviato il: 28/7/2010 19:36
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  •  Manfred
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#29
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Uno che la sa lunga!


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Manfred
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  •  Manfred
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Re: PARNASSUS - il regista che voleva smascherare il Diavolo
#30
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