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  Sgarbi: il BELLO ci salverà

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  •  padegre
      padegre
Sgarbi: il BELLO ci salverà
#1
Mi sento vacillare
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- Sgarbi: il BELLO ci salverà -
di Paolo De Gregorio, 1 febbraio 2010

L’ultimo numero de l’Espresso dedica due pagine al professionista delle sceneggiate televisive, da cui credo tragga la maggior parte del suo reddito, il professor Sgarbi, notoriamente uomo di grande cultura, che sfodera come una spada, trafiggendo i suoi interlocutori, con la complicità dei registi televisivi che manovrano le immagini in aperto comparaggio.
La rivoluzionaria tesi che il nostro coltissimo professore propugna con grande veemenza è che il BELLO è indispensabile per migliorare gli uomini e la società e va distinto dalla pseudo arte delle avanguardie e dalla falsa cultura (quella comunista) che produce merda.

Francamente non capisco da cosa tragga la convinzione che il “bello” migliora le persone.
Il Cardinale Scipione Borghese, colto collezionista di opere d’arte che raccolse nella splendida Galleria Borghese di Roma, pur essendo a contatto con la massima espressione del bello (Raffaello, Tiziano, Caravaggio, le sculture di Bernini, Canova…), era una carogna che ordinò delitti per impossessarsi di certi quadri che desiderava, invece di dedicarsi alla sua missione di aiuto ai poveri.
Tutta l’aristocrazia, la nobiltà e i preti, che per secoli sono stati gli unici fruitori del “bello”, hanno governato sfruttando ferocemente contadini e classi subalterne, fino al contemporaneo Callisto Tanzi, proprietario di quadri di Renoir, Van Gogh, Monet, Picasso e altri,il cui influsso non è servito a migliorare il loro padrone truffatore e mascalzone.
Lo stesso Sgarbi ha una casa museo e fruisce ogni giorno del “bello”, ciò non gli ha impedito di truffare lo Stato per assenteismo sul lavoro, di lavorare per la destra e Berlusconi, è un personaggio che senza la continua presenza in Tv non lascerebbe alcuna traccia di sé.

Francamente penso che le culture,in particolare quelle artistiche, letterarie,filosofiche, religiose, siano aria fritta, non meritano alcun rispetto né considerazione, e non sono certissimamente decisive per migliorare gli individui che vi si accostano.
Diversa è la conoscenza, quella scientifica, che ci ha cambiato la vita, svelandoci la natura intima della materia, l’origine delle malattie e i rimedi, ci ha illuminato con il pensiero razionale e fatto uscire dalle paure, dalle superstizioni e dai fanatismi religiosi.
Abbiamo subito, in politica e nei sistemi di comunicazione, le pippe ininfluenti e inutili di centinaia di intellettuali che parlano dell’aria fritta, con lo scopo evidente che non si parli dei problemi veri, e per questo sono resi visibili e ben foraggiati.
Fra questi mi ricordo di un certo Toni Negri, uno dell’ultrasinistra parolaia, un filosofo, che se non avevi letto tutto Spinoza ti guardava con sommo disprezzo,un rivoluzionario coltissimo a cui pubblicavano tutti i libri, e il cui peso nella politica e negli eventi è uguale a zero.

Un giorno gli scrissi che, secondo me, ciò che poteva cambiare le cose era sostenere la creazione di un sindacato unico dei lavoratori, autogestito da essi, per sottrarre la classe operaia agli intellettuali e ai giochetti dei partiti. Mi sembrava e mi sembra una evoluzione importante. Ancora aspetto la risposta.

Comunque c’è una trasmissione televisiva che dimostra geometricamente la volontà di far prevalere l’aria fritta sulla conoscenza: si chiama “che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, dove assistiamo ad una passerella dei soliti noti che vanno a proporre i loro inutili libri, mentre l’unico che bisognerebbe far parlare è uno scienziato dell’ambiente, Luca Mercalli, che viene tenuto per un solo minuto e anche con un certo fastidio perché parla di cose serie. La “cultura” sconfigge la scienza 99 a 1.
Se poi vogliamo avventurarci sul sentiero culturale che percorre il mito del “bello”, eccolo trasferirsi nella estetica dei corpi femminili, sottoposti a qualunque tortura, o costosa operazione, pericolosa per la salute,pur di essere considerati belli, condizione indispensabile per il successo nei rapporti umani e di lavoro.
Alla fine il “bello” ci ucciderà!
Paolo De Gregorio
Inviato il: 2/2/2010 13:08
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Caro Padegre tu non sai quanto sei fuori strada

Il bello esiste ed è valido per tutti,quando guardi un opera di Raffaello nessuno potrà mai dire che è brutta

Mettere riproduzioni di grandi artisti nelle scuole elementari e medie sicuramente aiuterebbe a crescere persone più sane

Il fatto che gente con bassi valori possegga grandi opere d'arte non significa propio nulla
Pensa prima di parlare,e quando non ci si arriva e meglio star zitti

Il bello ci salverà è un espressione talmente piena di saggezza da poterci scrivere un libro,ma visto il mio interlocutore mi fermerei quì
_________________
la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 3/2/2010 14:27
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/6/2007
Da Roma - Pomezia
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Citazione:

padegre ha scritto:
- Sgarbi: il BELLO ci salverà -
di Paolo De Gregorio, 1 febbraio 2010



Francamente non capisco da cosa tragga la convinzione che il “bello” migliora le persone.


magari da qui...


Il Senza Nome, di cui noi tutti siamo solo una parte, sogna la forma. E quale è il supremo attributo che la forma può avere? E' la bellezza. Il Senza Nome dunque è un artista. Il problema, pertanto non riguarda il bene o il male, ma l' estetica. Lottare contro coloro che, possenti tra i sognatori, sono possenti nel male, o nella bruttezza, non equivale, quindi, a lottare per ciò che, seguendo gli insegnamenti dei saggi, non ha senso nei termini del Samsara e del Nirvana; esso equivale, invece, a lottare per un sogno in modo simmetrico, in termini di ritmo e di contrappunto, di equilibrio e di antitesi: di ciò che ne fa una espressione della bellezza. Di questo i saggi non dicono nulla. E' una veritá talmente palese che, ovviamente, non se ne curano. Ed è per questa ragione che io, dall' estetica della situazione, sono spinto a sottoporla alla vostra attenzione. La lotta contro i sognatori che sognano la bruttezza, siano essi uomini o dei, non può che essere la volontá del Senza Nome.
Anche questa lotta è destinata a portare con sé delle sofferenze e dunque, da essa, il fardello karmico di ciascuno, risulterá alleggerito, esattamente come succederebbe se si accettasse la bruttezza; ma QUESTA sofferenza porta a una finalitá superiore, alla luce di quegli eterni valori di cui spesso ragionano i saggi.


Discorso del Signore della Luce ai monaci del Tempio della dea Ratri.
Inviato il: 3/2/2010 15:22
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#4
Ho qualche dubbio
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E cosa sarebbe invece la bruttezza? Be' mi basta che non sia un discorso foriero di discriminazioni :D.
Infatti anche la crociata contro il brutto, stabilita per diritto divino, pare abbia fatto già abbastanza vittime.
Inviato il: 3/2/2010 18:30
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  •  benitoche
      benitoche
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#5
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Ingmar ha scritto:
E cosa sarebbe invece la bruttezza? Be' mi basta che non sia un discorso foriero di discriminazioni :D.
Infatti anche la crociata contro il brutto, stabilita per diritto divino, pare abbia fatto già abbastanza vittime.



Sappiamo che la corrente dell'umanità già da adesso tende a dividersi in due parti,una protesa verso il bene e verso ciò che è morale,l'altra indirizzata verso l'orrore e il male

Chi è buono deve però sempre dire a se stesso che egli ospita solo una piccola porzione di bene in più rispetto al malvagio;che egli tuttavia non è buono in assoluto

In futuro però bene e male non saranno più mescolati,gli uomini si divideranno in completamente buoni o completamente cattivi
Tutto ciò che di nobile e bello noi oggi coltiviamo servirà al rafforzamento del bene,mentre ciò che avviene solo dal punto di vista dell'egoismo e dell'utilitarismo rafforzerà il male

Tutte le macchine e le apparecchiature tecnologiche che l'uomo oggi si costruisce acquisteranno vita nel futuro e avverseranno gli uomini in modo spaventoso
Tutto ciò che viene creato secondo un mero principio utilitaristico,da egoismo individuale o collettivo,in futuro sarà nemico dell'uomo
Per fare un esempio,anche una locomotiva dovrebbe essere costruita in maniera artistica,tenendo conto del bello appunto

Oggi ci interroghiamo troppo sull'utilità di ciò che facciamo
Se veramente volessimo favorire l'evoluzione,allora non dovremmo chiederci l'utilità di ciò che facciamo,ma piuttosto se sia bello e nobile,dovremmo agire spinti dal solo entusiasmo per il bello,dall'amore per il bello,così da soddisfare il nostro bisogno artistico

Nelle scuole più povere dovrebbere venire esposte le più grandi opere d'arte,oggi fin dalla prima infanzia sono indotti a non conoscere nessun altra attività che quella volta all'utilità materiale e ad essere esclusi per tutta la vita da tutte le cose belle ed artistiche

L'uomo costruisce da sè il propio futuro,e chi da uomo assennato tiene puro il propio involucro non dovrà temere nullà,perchè nessuna mosca potrà raccogliersi attorno al sudiciume
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 4/2/2010 2:17
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#6
Ho qualche dubbio
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Benitoche: Hai ragione, ma dipende, non tutto l'egoismo vien per nuocere, sta tutto ad individuare un egoismo che evolva dal livello infantile e menefreghista. Dove individui poi questa convinzione che il bene o il male tenderanno a polarizzarsi ulteriormente? Diventeremo più manichei?
Le macchine? Dipende da come verranno usate, certo finchè l'uomo lascerà che sia il potere ad impossessarsene, o non modificherà le sue fonti di energia, la macchina può essere utilizzata male, ovvero per controllarci o soggiogarci.
<<L'uomo costruisce da sè il propio futuro,e chi da uomo assennato tiene puro il propio involucro non dovrà temere nullà,perchè nessuna mosca potrà raccogliersi attorno al sudiciume>>

Ecco il punto, solo se lo costruirà da se e finalmente si libererà dalle briglie del conducente di turno, potrà costruire una società che si evolva secondo se esigenze di ciascuno, non di qualcuno che dice di farlo in nome nostro.
Inviato il: 27/3/2010 1:15
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  •  TzuLao
      TzuLao
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#7
So tutto
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Santi numi! ... La sublime frase: "la bellezza salverà il mondo" (una delle mie preferite) fece la sua comparsa come combinazione casuale di semionti, in questo lato dell'universo, nel romanzo: "l'idiota" di Fëdor Michajlovič Dostoevskij ... (che non era esattamente un Vittorio Sgarbi). Il suo profondo significato esonda, trabocca ed eccede le capacità di comprensione di una buona fetta di anime ivi compreso forse lo stesso limitato e limitativo Littorio Sgarbi. Quel che il buon Lupo Michele intendeva comunicarci era:

"quando l'umanità sarà realmente cresciuta in intelligenza in ragione e cultura, quando i miti, le religioni, le gerachie, i pulpiti, le pantomime, i riti, le ideologie, filosofie, epistemi, verranno riconosciuti per la lora vanità, insussistenza e falsità, niente potrà più guidare i passi dell'uomo, non ci sarà più alcun criterio per stabilire cosa è giusto e buono e cosa è sbagliato e cattivo ... solo la percezione del bello!

... Secoli di "progresso" e "civiltà" per tornare al puro inconsapevole istinto naturale....



(Quel che il Littorio invece intende è: mi faccio un casino di soldi come consulente "artistico" e "culturale")
Inviato il: 27/3/2010 10:08
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  •  mangog
      mangog
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#8
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

benitoche ha scritto:
Caro Padegre tu non sai quanto sei fuori strada

Il bello esiste ed è valido per tutti,quando guardi un opera di Raffaello nessuno potrà mai dire che è brutta

Mettere riproduzioni di grandi artisti nelle scuole elementari e medie sicuramente aiuterebbe a crescere persone più sane

Il fatto che gente con bassi valori possegga grandi opere d'arte non significa propio nulla
Pensa prima di parlare,e quando non ci si arriva e meglio star zitti

Il bello ci salverà è un espressione talmente piena di saggezza da poterci scrivere un libro,ma visto il mio interlocutore mi fermerei quì


Leggere quello che ha scritto Padgree mi ha fatto venire la pelle d'oca. Mi sono venute in mente le stragi in Cambogia al tempo del comunismo ( quello vero non quello finto di Bertinotti che furbamente evitava di accennare... ) dove solo il fatto di saper leggere e scrivere era motivo sufficiente per prendersi una pallottola in testa....
Orribile che ci siano in giro persone con questa mentalità...
Inviato il: 27/3/2010 10:11
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  •  Calvero
      Calvero
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#9
Sono certo di non sapere
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Padegre è un vigliacco ..come già è stato fatto notare..

un fintoanticonformista della minchia...

...un putrescente "tuttologo" che viene a chiedere elemosina come palliativo per le sue notevoli mancanze. Da grande voleva fare il giornalista, ma non riesce a raggiungere il suo Guru (Emilio Fede) e allora lascia qui i suoi Postìt che valgono come il 2 di Coppe, quando la briscola è denari
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 27/3/2010 18:25
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#10
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caro mangog , se ti riferisci a questo estratto da padegre<<Francamente penso che le culture,in particolare quelle artistiche, letterarie,filosofiche, religiose, siano aria fritta, non meritano alcun rispetto né considerazione, e non sono certissimamente decisive per migliorare gli individui che vi si accostano.
Diversa è la conoscenza, quella scientifica, che ci ha cambiato la vita, svelandoci la natura intima della materia, l’origine delle malattie e i rimedi, ci ha illuminato con il pensiero razionale e fatto uscire dalle paure, dalle superstizioni e dai fanatismi religiosi.>>

be sa anche a me molto di supercazzola, specialmente la prima parte, così manicheisticamente contrapposta alla seconda come se l'arte la cultura, e la scienza non derivassero dalla contemplazione, come la filosofia. Solo perchè alcuni filosofi sono più o meno involuti mistici scostanti o minacciosi ingegneri sociali, non puoi fare di tutta l'erba un fascio. Tra le altre cose è anche pericolosamente simile ad alcuni passi del manifesto del Futurismo.
La religione è stata deleteria dal momento che è stata usata per limitare la liberta e sopire le coscienze critiche e il desiderio di ricerca, ma non va demonizzata, in quanto sentimento naturale di molti di noi che potremo comunque conciliare col nostro senso critico e la capacità di aprire la mente e viverla senza imporla agli altri. Decisamente il passo più infelice di questo articolo, d'altronde anche le macchine industriali migliori possono sbagliare una ciambella :D.
Ma tanto Padegre non ci risponderà, e questa sua abitudine alla conversazione unidirezionale è un (bel) po' irritante. Ma saltando l'antipatia che può provocare, è evidente che lui qui prende di mira Sgarbi, questo buffone un po' misogino, a volte etnocentrico "la nostra cultura cattolica" a volte omertoso "la mafia non esiste" ammettiamo che detta da lui questa frase il bello ci salverà assume un altro significato.
Ecco che lasciandosi cullare dai sentimenti che uno Sgarbi può provocare in noi, si è lanciato in un invettiva sugli aspetti più deleteri e superficiali del concetto di bello che tutti sappiamo, l'asservimento del corpo femminile, l'esteriorità, la bellezza vana che oscura l'esterno. Ovviamente non c'è neanche da dire che dedicare ad una minchiata di sgarbi un intero articolo di invettiva sociale credo sia una perdita di tempo che non farà che investirlo di un importanza decisamente immeritata. Me lo spiego con un'affinità elettiva tra i due, uno è una macchina industriale di commenti l'altro di minchiate, così ci si capisce.
Inviato il: 27/3/2010 18:43
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Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#11
Mi sento vacillare
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Citazione:
Francamente penso che le culture,in particolare quelle artistiche, letterarie,filosofiche, religiose, siano aria fritta, non meritano alcun rispetto né considerazione, e non sono certissimamente decisive per migliorare gli individui che vi si accostano.
Diversa è la conoscenza, quella scientifica, che ci ha cambiato la vita, svelandoci la natura intima della materia, l’origine delle malattie e i rimedi, ci ha illuminato con il pensiero razionale e fatto uscire dalle paure, dalle superstizioni e dai fanatismi religiosi.

Non era molto più sintetico scrivere semplicemente: “Sono un coglione.”?


Inviato il: 27/3/2010 21:04
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  •  Manfred
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Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#12
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Certamente perché è VERO l'esatto contrario(nel senso della frase espressa), ma non si può dire in pubblico senza essere in possesso della patente di scienziato abilitato alle diatribe perenni( vedi scolastica come corrente filosofica)!
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Manfred
Inviato il: 27/3/2010 21:13
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  •  Manfred
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Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
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Luttazzi il lato oscuro di Sgarbi o Sgarbi il lato oscuro di Luttazzi, a voi scienziati l'arduo dilemma. E risparmiate spazio che i post pesano in megabyte!
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Manfred
Inviato il: 27/3/2010 21:24
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  •  benitoche
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Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#14
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Citazione:

Ingmar ha scritto:
Benitoche: Hai ragione, ma dipende, non tutto l'egoismo vien per nuocere,sta tutto ad individuare un egoismo che evolva dal livello infantile e menefreghista..





Tutto l'egoismo o meglio tutto ciò che,nasce solo dalla nostra egoità,la nostra personalità,il conscio,il finto padrone,il mortale,è il male
Una delle due forme di male,non l'asinello il bue
L'Infante fino a tre anni è un angelo,quando muore un bambino non dovrebber essere fatti dei funerali normali ma qualcosa di grandioso xchè è morto un'angelo non un uomo,ancora non ha mangiato la mela

una persona infantile e manefreghista è il massimo dell'egoità,incapace di donarsi,vive per se stesso,non fà famiglia,non affronta la vita,ma anche egli si scontrerà contro se stesso;
col tempo ,il quale è risaputo essere galant'uomo


Citazione:
Dove individui poi questa convinzione che il bene o il male tenderanno a polarizzarsi ulteriormente? Diventeremo più manichei?.




Ti rispondo citando TZU LAO che a sua volta ha citato Dostoevskij

Citazione:
"quando l'umanità sarà realmente cresciuta in intelligenza in ragione e cultura, quando i miti, le religioni, le gerachie, i pulpiti, le pantomime, i riti, le ideologie, filosofie, epistemi, verranno riconosciuti per la lora vanità, insussistenza e falsità, niente potrà più guidare i passi dell'uomo, non ci sarà più alcun criterio per stabilire cosa è giusto e buono e cosa è sbagliato e cattivo ... solo la percezione del bello!



TZU LAO ha detto
Citazione:
... Secoli di "progresso" e "civiltà" per tornare al puro inconsapevole istinto naturale.....



Non propio TZAO LU,prima era un'istinto naturale-inconsapevole,oggi dopo secoli di progresso e civiltà è divenuto un'istinto naturale-consapevole


Citazione:
Le macchine? Dipende da come verranno usate, certo finchè l'uomo lascerà che sia il potere ad impossessarsene, o non modificherà le sue fonti di energia, la macchina può essere utilizzata male, ovvero per controllarci o soggiogarci.
.




Preveggenza,dovrebber essere presa per buona(cmq era solo x chiarire un concetto,mea culpa mi sono spinto troppo in là con la fantasia )


Citazione:
L'uomo costruisce da sè il propio futuro,e chi da uomo assennato tiene puro il propio involucro non dovrà temere nullà,perchè nessuna mosca potrà raccogliersi attorno al sudiciume>>

Ecco il punto, solo se lo costruirà da se e finalmente si libererà dalle briglie del conducente di turno, potrà costruire una società che si evolva secondo se esigenze di ciascuno, non di qualcuno che dice di farlo in nome nostro.


Vedi cari ignmar,non c'è nessuno che ci conduce,il conducente siamo noi, ma,ci fà comodo pensare che sia un'altro,tanto lo dice anche la chiesa,il diavolo è fuori da noi

è nell'inferno
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 27/3/2010 21:47
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  •  Ingmar
      Ingmar
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#15
Ho qualche dubbio
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Ciao benitoche <<Tutto l'egoismo o meglio tutto ciò che,nasce solo dalla nostra egoità,la nostra personalità,il conscio,il finto padrone,il mortale,è il male
Una delle due forme di male,non l'asinello il bue
L'Infante fino a tre anni è un angelo,quando muore un bambino non dovrebber essere fatti dei funerali normali ma qualcosa di grandioso xchè è morto un'angelo non un uomo,ancora non ha mangiato la mela>>

Ti rendi conto, sì che sei uno degli estremi di due scuole di pensiero diverse ? Una di queste afferma che tutto è egoismo, persino l'altruismo più gratuito se in qualche modo si arriva a trarre gratificazione al gesto.

<<una persona infantile e manefreghista è il massimo dell'egoità,incapace di donarsi,vive per se stesso,non fà famiglia,non affronta la vita,ma anche egli si scontrerà contro se stesso;
col tempo ,il quale è risaputo essere galant'uomo >>

Qui condivido, e pure la prima parte, nel principio. Qui mi dai l'allaccio per continuare il discorso. -- Infatti è da distinguersi l'egoismo di cui parlo sopra dall'egoismo immaturo menefreghista che associamo al termine "egoismo" e "individualismo", demonizzandoli. A mio parere ciò pecca di idealismo irrealistico, finendo per non curare il male, perchè è come demonizzare gli istinti in toto, ma questo è un altro discorso. Mi spiego, forse e semplicemente questione di definizioni, nel senso che tutto ciò che facciamo volentieri è riconducibile ad una gratificazione, in questo è incluso anche il pensare ad altri, "donarsi" questa gratificazione è la parte egoistica, che però può essere lungimirante e non dannosa, dire che è necessario fare a meno dell'egoismo è controproducente perchè porta a collegare necessariamente ad un sacrificio o ad una forzatura il non fare sempre cinicamente i propri interessi anche quando vanno a detrimento di qualcosa o del rispetto della dignità e delle esigenze di qualcun altro. Non sto affermando che sia il tuo pensiero, beninteso, si tratta di una mia riflessione. Questo se vogliamo è uno dei punti deboli della morale cristiana e soprattutto cattolica, con la rigida morale sessuale e il senso di colpa, che viene fatto manifestare astrattamente in tutte le situazioni di gratificazione, anche quando non c'è veramente da averne (non tutto l'egoismo sessuale è possesso, violenza e schiavitù), giusto per fare un esempio. Si crea il noto effetto di quando tutto viene messo nello stesso calderone, no?

<<Ti rispondo citando TZU LAO che a sua volta ha citato Dostoevskij >>

Con cui concordo totalmente più o meno, la cosa bella di quella frase è che sono le parole finali a farne capolavoro "solo la percezione del bello!"
Senza la quale sarebbe stata la solita arringa del bigotto (o semplicemente di chi teme il cambiamento per qualunque motivo) di turno che tuona contro la modernità, per cui il progredire della scienza e contro il mettere in discussione valori monolitici e l'esercizio del pensiero critico l'apertura mentale, la liberazione da schemi di appartenenza rigidi farebbe perdere ogni punto di riferimento su ciò che è bene e ciò che è male, perchè tanto tutto è "relativo" e niente è assoluto. Sbagliato, quella frase affossa in poche parole queste formule dialettiche che da sempre ricorrono e che tanto hanno frenato le menti "niente potrà più guidare i passi dell'uomo, non ci sarà più alcun criterio per stabilire cosa è giusto e buono e cosa è sbagliato e cattivo".
E il bello è che coesistono nella stessa frase.
L'unico appunto che mi permetto è sulle filosofie, diversamente ci contraddiremmo e si darebbe ragione a padegre .

<<Vedi cari ignmar,non c'è nessuno che ci conduce,il conducente siamo noi, ma,ci fà comodo pensare che sia un'altro,tanto lo dice anche la chiesa,il diavolo è fuori da noi

è nell'inferno >>

Per conducenti, mi riferivo ai governanti sia chiaro, e hai ragione da vendere, a molti di noi, uso "ci" perche mi ci metto anch'io per certi versi, fa comodo delegare le questioni alle alte sfere, non siamo i primi a muoverci perchè è come se aspettassimo che lo faccia un altro un po' è per via della propaganda civica di cui ci imbottiscono fin da piccoli con tv, scuola etc.
La nostra paura fondata è di non essere uniti e coordinati autonomamente, di restare soli al momento sbagliato, così nessuno fa la prima mossa. In quel senso il conducente siamo noi, ma la presa di coscienza manca, siamo in dipendenza psicologica dai politici, perchè subiamo il dividi et impera che ci tiene occupati con e purtroppo contro altro, per esempio la Lega lo fa "comandandoci" contro gli stranieri.
Beh, mi fermo, "colpa" tua che mi hai dato un ispirazione che mi ha portato lontano. Sicuramente avrai da aggiungere abbastanza così, non voglio mettere troppa carne al fuoco.
Inviato il: 28/3/2010 3:21
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  •  padegre
      padegre
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#16
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/11/2007
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pur considerando le diverse opinioni in proposito, resto dell'opinione che il "bello" di cui parla Sgarbi può procurare godimento allo spirito di chi lo coglie, può migliorarne il senso estetico, ma ciò non significa che migliora le persone perchè sono da valutare gli atti che esse producono.
salutia tutti
paolo
Inviato il: 28/3/2010 14:11
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      Calvero
Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#17
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Francamente penso che le culture,in particolare quelle artistiche, letterarie,filosofiche, religiose, siano aria fritta, non meritano alcun rispetto né considerazione, e non sono certissimamente decisive per migliorare gli individui che vi si accostano.



ma quanto pezzo di merda sei? apparte le bestemmie di accostare <<all'aria fritta >> ..tematiche che possono anche essere in antitesi tra loro, mi domando quale intelletto da gallina possa muovere simili riflessioni che a confronto di Te Berlusconi (che tanto ripudi) è un dottore.

Tu Padagre sei solo un vigliacco intellettuale, che ogni tanto quando ti comoda visibilità (come fa Berlusconi) vieni qui a moralizzare concetti e a dare per scontate riflessioni che soltanto se si è dei beoti possono essere viste tali.

Ti domando: perché non vai a fare in culo a fare l'inserzionista da qualche altra parte?

..arrogante di merda.

...l'aria fritta (come la chiami tu) è quella cosa che alimenta il tuo "cervello". Le virgolette intendono che ho usato un eufemismo.
_________________
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 28/3/2010 15:08
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Re: Sgarbi: il BELLO ci salverà
#18
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
Da
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Come riuscire nella missione impossibile di far rivalutare Sgarbi. Se non piace a padegre, qualcosa di buono deve averlo.
Inviato il: 28/3/2010 15:16
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