Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   Commenti liberi
  C'era una volta la città dei matti

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  ancopietro
      ancopietro
C'era una volta la città dei matti
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 30/11/2009
Da
Messaggi: 63
Offline
C'era una volta la città dei matti

La scena finale del bel film televisivo su Basaglia si svolge davanti al mare di Trieste su un molo dove
un uomo su una sedia a rotelle, con la schiena spezzatagli in un manicomio criminale, sta per suicidarsi ma viene salvato da un compagno frequentato nella sua lunghissima vita manicomiale che sopraggiunge su una motocicletta e lo invita a fare un giro. Il film si chiude appunto con i due amici
sulla moto sullo sfondo di una bellissima Trieste dalle piazze disegnate da una mente razionale che evocano civiltà e libertà.
Riflettevo sulla vicenda raccontata dal film ,la vicenda della liberazione di diecine di migliaia di persone dalla istituzione manicomiale
che ancora, dopo trenta anni, esiste seppur soltanto nella versione di ospedale psichiatrico giudiziario. Ce ne sono sei in Italia con circa duemila detenuti.
Penso che se Basaglia fosse nostro contemporaneo e volesse provare a mettere in movimento la sua riforma oggi fallirebbe immediatamente. L'Italia di oggi è enormemente meno disponibile a spendere i suoi sold, il suo tempo, le sue attenzioni, verso un problema che riguarda quasi esclusivamente persone degli strati più poveri e marginali della popolazione. In Parlamento non c'è la maggioranza che allora approvò, seppur tra mille contrasti, la legge 180 e c'è semmai una maggioranza opposta che approverebbe una legge per incrudelire la condizione dei matti e murarli per sempre fuori dalla vista del mondo. Magari qualcuno proporrebbe di affidare i manicomi alla gestione di privati e considerarli delle vere e proprie aziende. Forse non si è "aziendalizzato" il servizio sanitario nazionale?
La cultura che portò il gruppo di medici ed infermieri diretto da Basaglia al successo, una punta avanzata della ricerca filosofica, psichiatrica e sociologica europea, non avrebbe alcuna possibilità di farsi largo nell'Italia securitaria che vara leggi razziste, distrugge i campi dei rom, introduce norme vessatorie e di stampo nazista sui permessi di residenza, punta verso l'apartheid dei diversi e dei
poveri.
Oggi nessuno presterebbe attenzione alle idee del Prof.Basaglia nella maggioranza parlamentare ma anche nell'opposizione. Il giovane Presidente della provincia di Trieste che, controcorrente rispetto la lobby psichiatrica, cattolica e ai tantissimi pregiudizi ingenerati da anni di criminalizzazione della figura del malato mentale, ad una domanda di Basaglia che gli chiedeva come mai essendo DC si esponesse al rischio di sperimentarlo nell'ospedale come direttore, rispondeva: Sa non c'è solo quella DC, ci sono tante DC. Per dire che una vera e civile dialettica politica presente nei partiti offriva la possibilità di introdurre novità, attenzione ed interesse per questioni essenziali come quelle della istituzionalizzazione dei malati psichiatrici. Oggi il problema che tutti si porrebbero è quello della "sicurezza" e cioè risolvere con la violenza della legge questioni che Basaglia affrontava con la Ragione ed il Cuore e la Cultura
L'Italia che dava la possibilità a Basaglia di liberalizzare lo spazio manicomiale e poi di abolirlo non c'è più. E' morta con l'assassinio di Aldo Moro, raccontato dal film, assassinio che chiude un periodo
dominato da una tendenza verso il meglio per tutti, verso l'estensione di diritti anche agli ultimi e si apre la lunga fase di agonia della democrazia che dura tuttora. I soldi dello Stato non servono più per avere ospedali e scuole migliori in cui si dedica tanto tempo alla cura ed alla crescita di tutti ma ad una casta di oligarchi che ne divora in grande quantità. La tendenza non è più quella di migliorare tutti ma
di aumentare le disparità sociali a cominciare dai redditi. Da anni si tagliano finanziamenti alla scuola, alla sanità, alle pensioni, ai servizi sociali. La cittadinanza tende a scomparire ed avanza una società di individui in lotta tra di loro per accaparrarsi il meglio.Una lotta che non si svolge a condizioni di parità ma di estrema diseguaglianza.
Oggi la Legge Basaglia viene disattesa ed ignorata dai bilanci dello Stato. Non escludo manifestazioni a favore della riapertura dei manicomi cosi come esistono pressioni per ripristinare
l'altra terribile istituzione cancellata dalla legge Merlin: i bordelli. Bordelli, manicomi,
lagers per stranieri, prigioni ancora più dure di quelle che abbiamo dove è frequentissimo il suicidio,
sono il portato logico della cultura liberista ed asociale che avvolge il Paese e ne fa la brutta, bruttissima copia di quello civilissimo in cui vissero Lina Merlin e Franco Basaglia che aveva dentro di sè la forza di produrre riforme che ci miglioravano tutti. . Una Italia dal volto umano che non esiste più!
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it
Inviato il: 9/2/2010 7:54
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Rickard
      Rickard
Re: C'era una volta la città dei matti
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 9/9/2007
Da Un mondo pervaso di follia
Messaggi: 1609
Offline
Ma chi è questo, la reincarnazione di Padegre?
_________________
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Inviato il: 9/2/2010 13:10
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Bellissimo post da leggere e poi documentarsi sugli anni in questione!

Caio
_________________
Manfred
Inviato il: 10/2/2010 11:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Ricordo che nei paesi i primi infermieri dell'appena sorto CIM a volte uscivano a gozzovigliare assieme ai loro assistiti a domicilio.

Ciao
_________________
Manfred
Inviato il: 11/2/2010 0:22
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Se questo articolo l'avesse postato la Redazione ci sarebbero sicuramente decine di commenti entusiastici.

Salve
_________________
Manfred
Inviato il: 11/2/2010 22:51
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#6
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Cit Sa non c'è solo quella DC, ci sono tante DC.

Esempio La Pira più comunista dei comunisti!

Salve
_________________
Manfred
Inviato il: 12/2/2010 11:07
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
ancopietro qui potresti anche intervenire mi pare che insulti non ce ne siano, o giochiamo a nascondino?

salve
_________________
Manfred
Inviato il: 12/2/2010 11:50
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Tempo sprecato o forse no, come volevasi dimostrare, su pressione della casta diva! ma anco tu Pietro…

salve
_________________
Manfred
Inviato il: 12/2/2010 23:54
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Continuo

Cit E' morta con l'assassinio di Aldo Moro, raccontato dal film, assassinio che chiude un periodo

Infatti penso che il compromesso storico non solo avrebbe cambiato in meglio l'Italia ma il mondo intero, checché ne dicano americani , inglesi e le lobby, Roma rimane nonostante tutto, anche geograficamente, caput mundi!

salve
_________________
Manfred
Inviato il: 13/2/2010 23:54
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Manfred
      Manfred
Re: C'era una volta la città dei matti
#10
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
Messaggi: 2094
Offline
Il gatto vi ha mangiato il mouse?

Salve
_________________
Manfred
Inviato il: 14/2/2010 15:30
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA