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   WTC7
  Barry Jennings vs NIST

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Barry Jennings vs NIST
#1
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 17/8/2007
Da perugia
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Gli autori dei rapporti del NIST, J. Randall Lawson, Richard G Gann e Jason D. Averill, responsabili dei capitoli sull’evacuazione e sulla risposta all’emergenza al WTC7, nel ricostruire cronologicamente una successione di eventi che riguardarono quest’edificio, collocano Barry Jennings e Michael Hess al 23° piano, intorno all’orario del crollo della torre sud(9:59)[1].

In mancanza di prove o testimonianze contrarie, ciò poteva essere accettato senza contestazioni di sorta.

Senza riscontro incrociato, per forza di cose ci si deve affidare all'interpretazione contenuta nella versione fornita…

Differentemente, in forza dell’esistenza di una voce contraria, diventa obbligatorio esaminare la vicenda, e indagarla a fondo, per stabilire quale versione tra quella degli autori, attraverso la loro interpretazione delle testimonianze, o quella della testimonianza stessa, nei suoi contenuti, s’innesti solidamente nelle circostanze accorse così come pervenute al NIST e, in parte, al pubblico attraverso la documentazione resa accessibile.

Nei rapporti, nelle esposizioni delle occasioni in cui i vari soccorritori si introdussero all’interno del WTC7, vi è riportato solitamente un breve resoconto descrivente le modalità d’accesso all’edificio: pretesto, dinamica o descrizione sommaria dell’ambiente circostante trovato da questi.

Molto semplicemente, per quanto concerne Barry Jennings e Michael Hess, il NIST, di punto in bianco, si limita a disporli all’OEM, al 23° piano di WTC7, nel periodo suddetto, senza proferire nulla sulle loro modalità di accesso.

Due versioni differenti: NIST Vs. Barry Jennings

Nel NCSTAR 1-8 prima e, successivamente nel NCSTAR 1-9 Vol. 1, si legge:
“Two New York City Employees had gone to the OEM center on the 23rd floor and found no one there. As they went to get into an elevator to go downstairs, the lights inside WTC7 flickered as WTC 2 collapsed.”(pag. 342 del pdf NCSTAR 1-9 Vol. 1)

Trad: Due impiegati della città di New York andarono al Centro d’emergenza al 23° piano, e non trovarono nessuno. Come andarono a prendere gli ascensori per andare giù, le luci all’interno di WTC7 tremolarono come WTC2 crollò.

Dall’abbandono dell’OEM di Jennings ed Hess in concomitanza al crollo della torre sud, si ottiene quel riferimento, l’orario delle 9:59, corrispondente al dato contrapposto alle dichiarazioni di Jennings.

E’ noto che Barry Jennings ha dichiarato di essersi trovato all’OEM, al 23° piano del WTC7, negli istanti in cui UA-175 colpiva la torre sud[2]:

“I received a call shortly after the first plane hit, which everyone thought was a cessna. That's what I was told. A small cessna lost it's way and hit the... I got there..uh..I had to be inside on the 23rd floor when the 2nd plane hit. I was inside when the 2nd plane hit. I was already in the WTC7."

Trad: Ricevetti una telefonata subito dopo che il primo aereo impattò, che tutti pensavano fosse un Cessna. Quello è ciò che mi venne detto. Un piccolo Cessna ha perduto la sua rotta e ha colpito… Arrivai lì… Dovevo essere al piano 23° quando il 2° aereo impattò. Ero dentro quando il secondo aereo impattò. Ero già nel WTC7.

Il dettaglio dell’impatto di UA-175 contro la torre sud nel momento in cui si trovava al 23° piano, fornisce invece il riferimento contrario alle dichiarazioni del NIST: l’orario delle 9:03.

Il contrasto è lampante: il NIST sposta in avanti l’orario di quasi un’ora, incompatibilmente rispetto a quanto riferito da Jennings…

Flash-back: la presunta legittimità delle varie obiezioni alle dichiarazioni di Barry Jennings

La contestazione della testimonianza di Jennings da parte del NIST e l’accessoria reiterazione attuata dai “debunker”, con l’aggiunta del discredito operato nei suoi confronti, si basavano finora sul nulla nel primo caso, e su supposizioni infondate, nel secondo. L’assunto fornito dai c.d. “debunker” era argomentato per mezzo di un non meglio precisato fraintendimento personale di Jennings in merito alla propria cronologia di eventi esposta nell’intervista rilasciata ad Avery del sito Loose Change[2].

Ciò avrebbe quindi permesso ai “debunker” di concludere che Jennings si fosse sbagliato e che il suo racconto doveva essere traslato in avanti, rispetto all’orario di arrivo all’OEM! Non ultimo, questa “spiegazione”, avrebbe avuto lo scopo, a latere, di garantire, ancora una volta, l’assoluta irreprensibilità dei rapporti del NIST…!

Chiaro che, in caso contrario, ci si troverebbe nella necessità di dover investigare quei più interessanti dettagli relativi alle esplosioni avvertite all’interno del WTC7, PRIMA del crollo della torre sud, testimoniate da Jennings ed Hess, una volta raggiunto il 6° piano…

Mentre i “debunker” formulavano congetture pretestuose, la questione, ben più seria, sulla presunta collocazione di Jennings al 23° piano offerta da parte del NIST, rimaneva inviolata.

E il NIST, evidentemente, deve essersi premeditatamente guardato bene dal descrivere qualsiasi altro dettaglio relativo alle circostanze dell'arrivo di Jennings all’OEM in tale orario...

La testimonianza di Jennings è stata rilasciata al pubblico nella primavera del 2008. Ossia a cavallo tra il NCSTAR 1-8, del settembre 2005 e il rapporto sul WTC7, del luglio 2008, nella versione sottoposta ai commenti da parte del pubblico. Entrambi i rapporti collocano Jennings all’OEM, al 23° piano di WTC7, intorno all’orario del crollo della torre sud(9:59).

Qualsiasi richiesta FOIA vertente l’ottenimento delle testimonianze di Jennings ed Hess è stata vana. Il NIST ha rifiutato il rilascio di tali documenti. Un appello è in corso dal 25 novembre 2008, il Department of Commerce ancora non si è espresso se non riscontrando, il 3 dicembre 2008, di aver preso in carico l’appello.

Una più approfondita lettura dei rapporti e di alcune testimonianze rintracciate tra le Oral Histories e altri documenti, conferma l’impossibilità che la collocazione temporale di Jennings ed Hess, offerta dal NIST, abbia mai avuto luogo.

Continua:

http://wtcanomalies.blogspot.com/2010/02/barry-jennings-vs-nist.html
_________________
“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
Inviato il: 16/2/2010 23:18
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  •  Teba
      Teba
Re: Barry Jennings vs NIST
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 14/9/2007
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Messaggi: 1846
Offline
Letto.Grazie per l'articolo shm, molto chiaro.
Inviato il: 22/2/2010 10:46
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