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  gli angeli

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  •  Calvero
      Calvero
gli angeli
#1
Sono certo di non sapere
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Bisognerebbe imporsi di non guardare i Trailers, sempre!, e qualche volta ci riesco ... e qualche volta se proprio ci casco, adotto un escamotage: li dimentico.

Per fortuna quello di The Road non l'ho guardato, poiché di questo Film, di cui ne avevo sentito parlare spesso, avevo intuito l'importanza di non riceverne influenze. Neanche quella di un amico che mi avrebbe prestato il Libro da cui è stato tratto. NO. Ergo non ne parlo se non che con la "sapienza" di essermelo visto al cinema e basta.




Mi domandavo durante la visione a quale lezione di cinema fossi andato incontro, e man man mano che si andava avanti, cinematograficamente rimanevo fermo e piano invece "subivo" riflessioni sul fantomatico senso della Vita in visioni apocalittiche ... ma piano piano andando avanti, svaniva anche questa nuvola mentale post-atomica e si faceva largo in me un sapore romantico e dolcemente religioso

Ogni tanto, la crudeltà della vita, al cinema, si manifesta per quel che è: vita.

Per quanto ipotizzati gli scenari ( e lo sappiamo bene se abbiamo occhi e orecchi per guardarci intorno), sono fantasiosi solo perché raccontati, e il MA che c'è tra l'ipotesi di una vicenda e una Vicenda accaduta ... è un MA che ha i colori di questa pellicola...



Edit

Ad un certo punto, la ruminazione degli eventi raccontati raggiungono un apice che non riguarda più la SORTE in sé dei protagonisti, ma il pensiero sul VALORE; esatto, il valore: quella cosa inabissatasi grazie all'intervento della supponenza umana e del pollice opponibile. Ma quando gli eventi giusti arrivano e sono veramente più grandi di noi - di tutto, ecco che le nostre lenti di ingrandimento che vogliono ingrandire cosa è "bello" e "giusto" per poter vivere "meglio" da prostrati e schiavi, cedono, si frantumano, e gli idoli cominciano a collassare sui loro basamenti di sabbia.

E piano, sì ancora piano, gli occhi di quel padre diventano gli occhi di un mondo che ha perso tutte le sue battaglie; ma non perché dure e difficili, ma perché mai esistite. A dimostrazione che tutti i veri giganti nella storia, alla "fine", sono e soltanto quelli di Don Chisciotte.

Non v'è scontro più tragico e violento in cui la paradossale forma mentale della sopravvivenza abbia dovuto piegare il ginocchio alla forza di chi non sa ancora, come un bambino, cosa la Vita sia. Paradosso perché in quel padre, il cui coraggio si nutriva per amore del figlio, vigeva la consapevolezza del << fuoco >> che portavano in loro, raccontato come una favola al figlio. Un messaggio che il Padre doveva anche disconoscere per la violenza a cui è dovuto cedere. Doveva - per salvare il messaggero.

La vera apocalisse in un film affatto apocalittico, non così come di solito lo si intende, è la presa di coscienza che di fronte a simili eventi si deve realmente cominciare a parlare come si mangia. Il cannibalismo può tranquillamente essere metaforizzato, ma non voglio scendere a questi tranelli psicologici. Poiché proprio quel cannibalismo ha scisso le persone che portavano il << fuoco >> in sé, da chi non lo portava.

Qualcosa di antropologicamente represso e allo stesso tempo sintomo conclamato, di chi decideva di non rinunciare al mondo passato ... da chi decideva di rinunciarvi invece; vi resisteva e "al limite" si suicidava: come il << fuoco >> pretende. Coma la nostra coscienza pretende .. Ora sì la metafora ha la forza di quel che intende il film, mangiarsi significa perpetrarsi - e nulla di buono potrebbe nascere da qualcosa che tende al riciclo.
Questa l'apocalisse, questa.



Un percorso attoriale privo di sbavature, ove quel che si apprezza di più è proprio quello di non doverci spiegare perché e percome certe cosa possano avvenire. Se da una parte si è presi da tempi dilatati bisogna riconoscere il suggestivo merito di renderci sospesi in quella tragicità, dove l'orrore e la paura sono sinceri e il balzo sulla poltrona non c'è - poiché il balzo è nella tensione che si taglia con il coltello di non voler vedere le cose più brutte capitare ai nostri begnamini. Possiamo riconoscere una certa forzatura per rendere inquietanti certi passaggi, ma possiamo perdonarli tranquillamente in virtù di un Film che non pretende che di essere ascoltato..

..l'adozione dei flashback non è uno scamotage per rendere più allettante la storia, ma ha la sua funzione proprio nel presente che viene raccontato, a dimostrazione dei rimpianti e dei rimorsi (nonché della rabbia) che non potranno essere più gestiti. L'ineluttabile sensazione di perdita non molla un secondo questa vicenda e dona un gioiello vero in nome dei bambini. Mai come in questo film si capisce quanto i bambini siano veramente il nostro futuro, ma non intesi come IDIOTAMENTE e BASTARDAMENTE i politici e le istituzioni vogliono farci credere.

Qui i bambini sono lo scrigno; i depositari di una luce in cui bisogna nutrirsi adesso, ORA. Sono liberi dalla conoscenza di un mondo che fu, che è morto, e che vogliamo ancora insegnargli in nome della nostra arroganza; in nome della cultura! quale cultura?!!!

Il figlio capisce cosa è giusto e sà che in un mondo che non c'è più, non solo la sopravvivenza e il metro ultimo della sensatezza.

Così, negli occhi del padre, si sente il compimento di un passaggio, e si vede il bambino per quello che porta in sé: il sacro fuoco. E noi adulti non dobbiamo difenderlo per dargli un futuro, MA per essere compenetrati da questo mistero magnifico che abbiamo sotto i nostri occhi e continuiamo a maltrattare.

La strada, The Road, non è così lunga da percorrere: è vicino a noi ..insieme ai nostri angeli che continuiamo a far tacere perché noi ne "sappiamo" più di loro...
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 30/5/2010 17:25
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  •  Floh
      Floh
Re: gli angeli
#2
Dubito ormai di tutto
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Quali passaggi credi siano forzati?

SPOILER

Io l'avrei fatto finire diversmante: il bambino si fida dell'uomo (cosa che il padre, anche prima di morire, gli aveva detto di non fare) abbassa la pistola e si scopre che quell'uomo non aveva nessun figlio e nessuna moglie ma che lo voleva solo mangiare.
Finale cupo e realista per un film cupo e realista, il lieto fine mi ha amareggiato un po...
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Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
Inviato il: 30/5/2010 19:52
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  •  Calvero
      Calvero
Re: gli angeli
#3
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quali passaggi credi siano forzati?



L'esigenza di creare situazioni in cui si tema per la loro incolumità messa in atto attraverso situazioni che li facessero trovare nei guai. Si sono ripetute troppe volte. Per poi andargli bene sempre con troppo culo.


Arrivare sempre al momento - poco prima - che il Cattivone a sua volta arrivasse...

..o magari: assistere all'uccisione di altri di soppiatto, e arrivare sempre quel momento prima per far sì di svignarsela a pelo...


---==**==---

Per la questione del finale, la tua è un idea geniale ma incoerente con le vicessitudini e la psicologia dei protagonisti... ti dico questo sapendo che i <<lieto fine>> non mi soddisfano quasi mai. Ma in questo caso non si tratta di imbellire il film. Se l'ipotesi era che papà e figlio scappano, il papà si sarebbe comportato così. La situazione familiare aveva messo ben in luce i caratteri dei genitori. Senza contare che tutto il film sarebbe stato un altro film, poiché le situazioni che si andavo creando si sarebbero mosse diversamente se il protagonista avesse avuto altre intenzioni.

Comunque a mio vedere il finale non toglie nulla di cupo a tutto il film. Teniamo conto anche di come non si è balenata la minima speranza per il genere umano. Anche la crudezza della Madre che ha rinunciato alla sopravvivenza rimane vivida fino alla fine.

Piuttosto, in maniera anche più semplice, poteva semplicemente succedere che il bimbo rimaneva in balia di un destino senza speranze, comunque braccato se non mangiato da un orda di malefici cannibali.

Personalmente comunque credo, se hai seguito quel che ho detto sopra, che una salvezza e una via di uscita vi sia sempre anche nelle situazioni più buie, se la meritiamo. Lo so che è un discorso indimostrabile, sia chiaro.

E' innegabile che lo spirito umano è anche fatto di luce e non solo di tenebre, e trattare questa psicologia attraverso la metafora del fuoco è assolutamente veridico, non è solo una speranza. Sarebbe stato disonesto non mettere in gioco questi sentimenti.
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Inviato il: 30/5/2010 20:44
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  •  Floh
      Floh
Re: gli angeli
#4
Dubito ormai di tutto
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Secondo me tutte le scene sono credibili non sono forzate molto, sarebbero potute pure accadere, la prima col tipo che va a urinare nel bosco, e quella in cui vedono le machhie di sangue sulla neve.
Solo quella ambientata nella casa un po meno credibile:

I poveracci nella botola ci mettono roppo ad aprie la botola e le perosone che arrivano come mai non le avevano ancora uccise?

Comunque un film come ormai se ne fanno pochi
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Inviato il: 30/5/2010 20:58
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  •  ivan
      ivan
Re: gli angeli
#5
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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"
Mio fratello è figlio unico
perche' non ha mai trovato il coraggio di operarsi al fegato
e non ha mai pagato per fare l'amore
e non ha mai vinto un premio aziendale
e non ha mai viaggiato in seconda classe
sul rapido Taranto-Ancona
e non ha mai criticato un film senza prima prima vederlo
"

R. Gateano .


Non ho visto il film.

Ma già le poche immagini proposte dipingono uno scenario lugubre, da apocalisse.
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The undeserving maintain power by promoting hysteria F. Herbert

You don't need to take drugs to hallucinate: improper language can fill your world with phantoms and spooks of many kinds R. A. Wilson

La verità raramente è pura e non è mai semplice
Inviato il: 30/5/2010 21:00
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  •  Calvero
      Calvero
Re: gli angeli
#6
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Beh fai un tentativo, una cosa è certa: è atipico ma anche lento come film, vedi tu..

Fammi sapere, magari qui andiamo d'accordo
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Inviato il: 30/5/2010 21:06
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  •  captcha
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Re: gli angeli
#7
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Calvero
Citazione:
..l'adozione dei flashback non è uno scamotage per rendere più allettante la storia

Non ho visto il film, ma sono sicuro anch’io che non è uno scamotage. Lo escludo nel modo più assoluto.
Inviato il: 30/5/2010 23:08
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  •  blu23
      blu23
Re: gli angeli
#8
Mi sento vacillare
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E' un po che vado propinando questo capolavoro, l'ho visto circa tre mesi fa in versione subbed e subito me ne sono innamorato.
Un opera unica nel suo genere, assolutamente anticonvenzionale e anticonformista, realizzata ottimamente. Lo spettatore viene accmpagnato passo passo in questo incubo post-atomico assolutamente veritiero a rassomigliante all'ipotetica realtà
Studi sugli scenari post atomici ne sono stati fatti a bizzeffe e sin dalla prima visione mi sembrava che chi ha scritto questo capolavo ci avesse preso in pieno. L'ho proposto anche ad un amico ex parà che ha fatto corsi NBC e mi ha confermato quello che pensavo. Un mondo grigio e deforme dominato dalla violenza e dalla disperazione... Un mondo, è proprio così Calvero, dominato dal cannibalismo... L'unica speranza sarebbe quella di raggiungere coste lievemente toccate dagli scenari bellici... il mare sarebbe l'unica salvezza... e il buon Viggo cercava d'andarci... Foreste dilaniate dal fuoco alla minima scarica elettrica... questa signori è para-realtà

Toccante quando nel bunker Viggo racconta al figlio frammenti del passato accorgendosi che per suo figlio quel passato non esisteva e che l'unica cosa che di cui avesse memoria fosse quello scenario delirante e avvilente che la realtà post-atomica gli aveva fornito... Sono mille e più di mille gli spunti di riflessione che andrebberò presi da questo film, ancora oggi ci penso e ci rimugino.

Unica pecca, il cane della famiglia dottiva... Quel povero animale nel mondo mostratoci non avrebbe avuto uno straccio di possibilità di sopravvivenza
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Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
Inviato il: 30/5/2010 23:56
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  •  blu23
      blu23
Re: gli angeli
#9
Mi sento vacillare
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I poveracci nella botola ci mettono roppo ad aprie la botola e le perosone che arrivano come mai non le avevano ancora uccise?

Forse Floh ho capito male, ma si ti chiedi come mai i fattori, non avessero ancora ucciso tutte le prede penso che il primo motivo sia la conservazione della carne, da qui il fatto di prenderle una ad una... Piuttosto, mi sembravano un po tropppo magrini per esser mangiati...
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Inviato il: 31/5/2010 0:01
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  •  Calvero
      Calvero
Re: gli angeli
#10
Sono certo di non sapere
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Citazione:

disperazione... Un mondo, è proprio così Calvero, dominato dal cannibalismo... L'unica speranza sarebbe quella di raggiungere coste lievemente toccate dagli scenari bellici... il mare sarebbe l'unica salvezza... e il buon Viggo cercava d'andarci... Foreste dilaniate dal fuoco alla minima scarica elettrica... questa signori è para-realtà


...a questo punto, è ora di farmi prestare il libro: tu lo hai letto?

Citazione:

Unica pecca, il cane della famiglia dottiva... Quel povero animale nel mondo mostratoci non avrebbe avuto uno straccio di possibilità di sopravvivenza


...quello purtroppo è stato il barbatrucco per dare, soprattutto allo spettatore, la credibilità che quelle persone non fossero quei cattivi, che il bimbo [e il pubblico] temeva che fossero.
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Inviato il: 31/5/2010 0:12
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  •  astro7
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Re: gli angeli
#11
Mi sento vacillare
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Citazione:

captcha ha scritto:
Calvero
Citazione:
..l'adozione dei flashback non è uno scamotage per rendere più allettante la storia

Non ho visto il film, ma sono sicuro anch’io che non è uno scamotage. Lo escludo nel modo più assoluto.


Guarda, Captcha, che questo genere di ironia non è certamente migliore dell'errore che vorresti ridicolizzare.
Inviato il: 31/5/2010 4:26
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  •  sitchinite
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Re: gli angeli
#12
Sono certo di non sapere
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visto proprio ieri, secondo me il miglior film sul tema 'survivors'.
Inviato il: 31/5/2010 10:26
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  •  captcha
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Re: gli angeli
#13
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Calvero
Citazione:
Ora sì la metafora ha la forza di quel che intende il film, mangiarsi significa perpetrarsi

Per la miseria! Non si finisce mai di imparare!


Citazione:
Sono liberi dalla conoscenza di un mondo che fu, che è morto, e che vogliamo ancora insegnargli in nome della nostra arroganza; in nome della cultura! quale cultura?!!!

La domanda suona più che legittima (anche se forse bisognerebbe prendere le mosse da un punto di osservazione meno autoreferenziale...).
Inviato il: 31/5/2010 10:47
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  •  Floh
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Re: gli angeli
#14
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Forse Floh ho capito male, ma si ti chiedi come mai i fattori, non avessero ancora ucciso tutte le prede penso che il primo motivo sia la conservazione della carne, da qui il fatto di prenderle una ad una... Piuttosto, mi sembravano un po tropppo magrini per esser mangiati...

Il discorso fila, ma allora come mai, se dovevano entrare nella botola a prelevarne uno ogn tanto, stavano andando in panico quando li sentivano uscire?
Questo è un controsenso bello e buono non credi?
Se avessero avuto paura a fronteggiarli non sarebbero potuti mai neanche entrare nella botola...

Per la questinoe flashback: secondo me sono dei semplici ricordi che riaffiorano nella mente del padre, quindi nessun escamotage...
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Inviato il: 31/5/2010 12:20
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  •  blu23
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Re: gli angeli
#15
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...a questo punto, è ora di farmi prestare il libro: tu lo hai letto?

Ovviamente no , ma ho visto che in libreria lo stanno pompando, posso dirti che è di Cormac McCarthy che ha anche scritto "Non è un paese per vecchi" e vista la tua passione per i Coen..

...quello purtroppo è stato il barbatrucco per dare, soprattutto allo spettatore, la credibilità che quelle persone non fossero quei cattivi, che il bimbo [e il pubblico] temeva che fossero.

Centro!!! Famigliola tipo americana (anche se, se non ricordo male, il padre portava un fucile a pompa con una cartuccera a tracolla) Però il cane è assolutamente surreale in una situazione del genere... La domanda più comune che mi fanno le amiche (un po disgustate dal film) è:"ma perchè cazzo lli seguivano e non si mettevano insieme"... purtropo la mia risposta è un semplice "non lo so".

visto proprio ieri, secondo me il miglior film sul tema 'survivors'.

Concordo in pieno Sitch

stavano andando in panico quando li sentivano uscire?
Se avessero avuto paura a fronteggiarli non sarebbero potuti mai neanche entrare nella botola...

Immagino ( e notare immagino) che la cosa li abbia presi alla sprovvista e che al momento temevano di essere soverchiati dal numero visto che non erano armati, Infatti la scena prosegue con la fuga dei protagonisti che osservano il massacro con armi da fuoco che si scatena dentro la casa (modello nave turca..... ) per riportare l'ordine tra le bestie da macello
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Inviato il: 31/5/2010 17:33
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  •  Floh
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Re: gli angeli
#16
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Immagino ( e notare immagino) che la cosa li abbia presi alla sprovvista e che al momento temevano di essere soverchiati dal numero visto che non erano armati, Infatti la scena prosegue con la fuga dei protagonisti che osservano il massacro con armi da fuoco che si scatena dentro la casa (modello nave turca..... ) per riportare l'ordine tra le bestie da macello

Sarà, ma a me quella scena continua a convincermi poco...


...quello purtroppo è stato il barbatrucco per dare, soprattutto allo spettatore, la credibilità che quelle persone non fossero quei cattivi, che il bimbo [e il pubblico] temeva che fossero.

Comunque, essendo il cane totalmente fuori luogo, mi chiedo perchè quando queste cose sono fatte per dare senso a lezioni morali possono essere perdonate lasciando al film il titolo di "realista", mentre quando vengono usate per intrattenere come da Guy Rictchie (benedetto Guy Rithchie ) si parla di irrealismo?
2 pesi e 2 misure? Se è fatto per la morale ci si passa sopra mentre se è fatto per divertire no...?

La domanda più comune che mi fanno le amiche (un po disgustate dal film) è:"ma perchè cazzo lli seguivano e non si mettevano insieme"... purtropo la mia risposta è un semplice "non lo so".

Hai ragione anche questa cosa non torna molto, un motivo porebbe essere che avevano paura che il padre (essendo molto più risoluto e accorto del figlio) potesse essere pericoloso da avvicinare.

Poi a me è venuto in mente che li potevano aver seguiti fin da quando avevano trovato la botola coi viveri, vi ricordate che avevano sentito abbaiare un cane?
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Inviato il: 31/5/2010 18:02
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  •  Calvero
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Re: gli angeli
#17
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Hai ragione anche questa cosa non torna molto, un motivo porebbe essere che avevano paura che il padre (essendo molto più risoluto e accorto del figlio) potesse essere pericoloso da avvicinare.

Poi a me è venuto in mente che li potevano aver seguiti fin da quando avevano trovato la botola coi viveri, vi ricordate che avevano sentito abbaiare un cane?


Invece Floh hai fatto CENTRO! complimenti
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Inviato il: 31/5/2010 18:18
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  •  Floh
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Re: gli angeli
#18
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Così mi fai arrossire Calvero...
Il film io l'ho visto ieri e ho ancora in testa i particolari

Ps: Seganalo anche qui che nel thread "Film da vedere assolutamente" ho spiegato come guardare il film su Megavideo (post 227 pg. 9), al massimo mandatemi un Pm per il link diretto se non avete voglia di seguire le istruzioni per raggiungere il film.
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Inviato il: 31/5/2010 18:25
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Re: gli angeli
#19
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Il film io l'ho visto ieri e ho ancora in testa i particolari


anche io avevo ancora in testa i particolari, solo che a me vengono in testa gli angeli, e a te le soluzioni
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  •  blu23
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Re: gli angeli
#20
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Poi a me è venuto in mente che li potevano aver seguiti fin da quando avevano trovato la botola coi viveri

Visto che l'avete visto molto più recentemente di me.... La "botola" di Floh altro non è che un rifugio antiatomico; detto rifugio si trova in un giardino, detto giardino è dentro il recinto di una casa, in detta casa i nostri eroi trovano un letto, in detto letto giace uno scheletro, e non so perchè questo scheletro mi sembra appartenesse ad una donna...

Perchè la proprietaria/o del rifugio, che ha investito i propri risparmi in un modo """"""""sicuro""""""" (notare le virgolette) per sopravvivere alla mezzanotte atomica, non se ne sta nel rifugio, ma giace cadavere nel proprio letto??????
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Inviato il: 31/5/2010 21:32
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  •  astro7
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Re: gli angeli
#21
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blu23 ha scritto:

Perchè la proprietaria/o del rifugio, che ha investito i propri risparmi in un modo """"""""sicuro""""""" (notare le virgolette) per sopravvivere alla mezzanotte atomica, non se ne sta nel rifugio, ma giace cadavere nel proprio letto??????


.... ma non si era suicidata perchè non riusciva a reggere psicologicamente le brutture del mondo post-atomico e la degenerazione dell'istinto umano in animalesco?
... o per lo meno così mi è sembrato di capire...
Inviato il: 31/5/2010 21:44
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  •  Calvero
      Calvero
Re: gli angeli
#22
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Citazione:



Perchè la proprietaria/o del rifugio, che ha investito i propri risparmi in un modo """"""""sicuro""""""" (notare le virgolette) per sopravvivere alla mezzanotte atomica, non se ne sta nel rifugio, ma giace cadavere nel proprio letto??????


In questo film non si possono spingere le ipotesi troppo in là, come fai??
Chi ti dice che quella donna non sia capitata lì come loro e lì ha deciso di lasciarsi morire ---? per dirne una eh... ce ne potrebbero stare altre di decine di ipotesi.

..comunque devo leggere il libro. Anzi, tra un po' vado a casa del mio amico e me lo faccio prestare
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Inviato il: 31/5/2010 21:50
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  •  Calvero
      Calvero
Re: gli angeli
#23
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:


.... ma non si era suicidata perchè non riusciva a reggere psicologicamente le brutture del mondo post-atomico e la degenerazione dell'istinto umano in animalesco?
... o per lo meno così mi è sembrato di capire...



..e adesso, con questa, sono andato in confusione completamente. Meno male che ho detto la mia sulla filosofia del film, altrimenti non ne sarei uscito vivo
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Inviato il: 31/5/2010 21:52
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