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   11 Settembre nei media
  AL QAEDA: IL DATABASE

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  •  Fabyan
      Fabyan
AL QAEDA: IL DATABASE
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 29/7/2008
Da nowhere
Messaggi: 671
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AL QAEDA: IL DATABASE
Postato il Sabato, 14 maggio @ 11:15:00 CDT di davide

DI PIERRE-HENRY BUNEL
Wayne Madsen Report
Global Research.ca

Poco prima della sua morte prematura, l’ex Ministro degli Esteri Robin Cook disse alla House of Commons che ‘Al Qaeda’ non è in realtà un gruppo terroristico ma un database internazionale di mujaheddin e di trafficanti d’armi usati dalla CIA e dai Sauditi per fornire guerriglieri, armi e soldi nell’Afghanistan occupato dai Sovietici.
Grazie alla concessione di World Affairs, un giornale con sede a Nuova New Delhi, vi posso presentare un importante estratto da un articolo di Pierre-Henry Bunel nel numero Aprile-Giugno 2004, un ex agente dell’intelligence militare francese.

Wayne Madsen Report
________________________________________


Sentii per la prima volta parlare di Al Qaida quando stavo frequentando il corso Command and Staff in Giordania. All’epoca ero un ufficiale francese e le forze armate francesi avevano contatti frequenti e stavano cooperando con la Giordania […].

Due dei miei colleghi giordani erano esperti di computer. Erano ufficiali di difesa aerea. Usando lo slang del linguaggio del computer, mi raccontarono una serie di barzellette sulle punizioni agli studenti.

Ad esempio, quando uno di noi era in ritardo alla fermata dell’autobus per lasciare lo Staff College, i due ufficiali dicevano sempre: “Sarai segnato nel ‘Q eidat il-Maaloomaat”, che voleva dire “Sarai registrato nell’archivio delle informazioni”. Con il significato: “Riceverai un avvertimento”. Se il caso era ancora più grave, parlavano quasi sempre di “Q eidat i-Taaleemaat”, che voleva dire ‘l’archivio delle iniziative’. Che voleva dire ‘che saresti stato punito’. Per i casi peggiori parlavano sempre di registrazione in ‘Al Qaida’.

Nei primi anni ’80 la Banca Islamica per lo Sviluppo (IBD), che è situata a Jeddah in Arabia Saudita, come il Segretariato Permanente dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, acquistò un nuovo sistema computerizzato per far fronte alle richieste di elaborazione e di elaborazione. Al tempo il sistema era più sofisticato di quanto fosse realmente necessario.

Fu deciso di usare una parte della memoria del sistema per ospitare il database della Conferenza Islamica. Era possibile per i paesi coinvolti accedere al database via telefono: un Intranet, in linguaggio moderno. I governi dei paesi membri così come alcune delle ambasciate nel mondo erano connesse a quella rete

[Secondo quanto riferito da un maggiore pakistano] il database era diviso in due parti, i file delle informazioni da cui i partecipanti alle riunioni potevano prelevare e inviare i dati richiesti, e i file delle iniziative dove le decisioni prese nelle precedenti sessioni venivano registrate e immagazzinate. In arabo questi file erano chiamati ‘Q eidat il-Maaloomaat’ e ‘Q eidat i-Taaleemaat’. Questi due file erano a sua volta all’interno di un altro file chiamato in arabo ‘Q eidat ilmu’ti’aat’, che è l’esatta traduzione della parola inglese ‘database’. Ma gli arabi usano comunemente la parola ‘Al Qaida’ che in arabo significa “la base”. La base aerea militare di Riad in Arabia Saudita è chiamata ‘q eidat’ riyadh al ‘askariya’. ‘Q eida’ significa ‘una base’ e “Al Qaida” significa ‘la base’.

Nella metà degli anni ’80 Al Qaida era un database presente nei computer dedicato alle comunicazioni del segretariato della Conferenza Islamica.

Nei primi anni ’90, ero un ufficiale dell’intelligence militare al Quartier Generale delle Forze di Pronto Intervento francesi. A causa della mia conoscenza nell’arabo il mio lavoro era quello di tradurre molti fax e lettere sequestrate o intercettate dai nostri servizi segreti […].

Abbiamo spesso intercettato materiale spedito da network islamici che operava nel Regno Unito o in Belgio.

Questi documenti contenevano direttive inviate a gruppi armati islamici in Algeria o in Francia. I messaggi citavano dichiarazioni che potevano essere usate nella redazione di opuscoli o depliant o per essere inseriti in video o nastri da spedire ai media. Le fonti più frequentemente citate erano le Nazioni Unite, le nazioni non allineate, l’UNHCR e… Al Qaida.

Al Qaida rimaneva l’archivio della Conferenza Islamica. Non tutti i paesi membri della Conferenza sono ‘stati canaglia e molti gruppi islamici possono prelevare informazione dai database. Era perfettamente normale per Osama Bin Laden essere collegato a questo network. Egli è il membro di un’importante famiglia nel mondo bancario e degli affari.

A causa della presenza degli ‘stati canaglia’, divenne semplice per i gruppi terroristi usare le e-mail dell’archivio. A questo proposito l’e-mail di Al Qaida fu usata, con qualche interfaccia di sistema che garantiva la segretezza, dalle famiglie dei mujaheddin per tenere attivi i collegamenti con i loro figli che venivano addestrati in Afghanistan o in Libia o nella valle della Beqa’ in Libano. Oppure ovunque in azione nei campi di battaglia dove gli estremisti sponsorizzati da tutti gli ‘stati canaglia’ combattevano. E gli ‘stati canaglia comprendevano l’Arabia Saudita. Quando Osama bin Laden era un agente americano in Afghanistan, l’Intranet di Al Qaida era un buon sistema di comunicazione che usava messaggi coperti o in codice.

Incontrare ‘Al Qaeda’

Al Qaida non era un gruppo terrorista e neppure una proprietà privata di Osama bin Laden… Le azioni dei terroristi in Turchia nel 2003 furono compiute da turchi e le motivazioni erano locali e non internazionali, unificate o condivise. Questi crimini misero il governo turco in una posizione complicata di fronte ai britannici e a Israele. Ma gli attacchi avevano certamente l’intenzione di ‘punire’ il Primo Ministro Erdogan per essere un politico islamico all’acqua di rose.

[…] Nel Terzo Mondo l’opinione comune è che le nazioni che usano armi di distruzione di massa per scopi economici al servizio dell’imperialismo sono a tutti gli effetti ‘stati canaglia’, in particolar modo gli Stati Uniti e gli altri paesi della NATO.

Qualche lobby economica islamica sta ingaggiando una lotta con le lobby economiche ‘liberali’. Usano i gruppi di terroristi locali che dichiarano di operare per Al Qaida. D’altra parte, gli eserciti nazionali invadono le nazioni indipendenti sotto l’egida del Consiglio delle Nazioni Unite e combattono guerre preventive. E i veri sostenitori di queste guerre non sono i governi, ma le lobby che si nascondono dietro di loro.

La verità è che non esiste alcun esercito o gruppo terrorista islamico chiamato Al Qaida. E un qualsiasi servizio d’intelligence informato lo sa. Ma esiste una campagna di propaganda per far credere al pubblico di essere in presenza di un’entità ben definita che rappresenta il ‘diavolo’ solo per portare lo ‘spettatore televisivo’ a accettare una leadership internazionale unificata per una guerra al terrorismo. La nazione dietro questa propaganda sono gli Stati Uniti e i lobbisti per la guerra USA contro il terrorismo sono solo interessati a fare soldi.”

_____________________________________________________________________
In un altro esempio di quello che succede a quelli che sfidano il sistema, nel dicembre del 2001 il maggiore Pierre-Henri Bunel è stato condannato da una corte militare francese segreta per aver passato documenti riservati che identificavano gli obbiettivi potenziali dei bombardamenti NATO in Serbia a un agente serbo durante la guerra del Kossovo nel 1998. Il caso di Bunel fu trasferito a una corte civile per tenere i dettagli della causa anch’essi riservati. Conoscendo il carattere e la psicologia di Bunel, il sistema “gliel’ha fatta pagare” per aver detto la verità su Al Qaeda e su chi c’era effettivamente dietro gli attacchi terroristi che vengono comunemente attribuiti a quel gruppo. È degno di nota il fatto che il governo jugoslavo, con cui il governo francese asserisce che Bunel abbia condiviso le informazioni, ha dichiarato che i guerriglieri albanesi e bosniaci nei Balcani erano spalleggiate da elementi di ‘Al Qaeda’. Noi sappiamo che questi guerriglieri erano spalleggiati dai soldi forniti dal Bosnian Defense Fund, un’entità costituita da un fondo speciale alla Riggs Bank, influenzata da Bush, e diretta da Richard Perle e da Douglas Feith.

Il maggiore francese Pierre-Henri Bunel, che sapeva la verità su ‘Al Qaeda’, un altro obbiettivo dei neo-con.



Pierre-Henry Bunel
Fonte: http://globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=24738
13.05.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE
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Fonte: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8302

Nulla di nuovo, ma decisamente esplicativo per chi ne ha bisogno.
_________________
Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 14/5/2011 20:26
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  •  hendrix
      hendrix
Re: AL QAEDA: IL DATABASE
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 12/9/2006
Da
Messaggi: 1048
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E' una farsa, una comica, un film di Totò

Gli Stati Uniti non possono permettersi di fare una foto ad Osama, possono invadere due paesi del medio oriente, possono bombardare Serbia, Iraq, Afganistan e Libia e fare mezzo milione di morti, ma scattare una foto ad Osama prima di seppellirlo no. Anche una superpotenza mondiale ha dei limiti. Hanno sconfitto il Giappone imperiale e il Terzo Reich, hanno combattuto il comunismo in tre continenti e fatto sgretolare l'URSS, hanno invaso mezzo Medio Oriente, ma scattare una foto ad Osama in questa casa piena di immondizia è troppo pericoloso per l'America. Una guerra che dura dieci anni con centinaia di migliaia di morti va bene, prendere le impronte digitali al cadavere di Osama sarebbe troppo.

Secondo voi catturano e giustiziano sul posto Osama, lo trasportano e seppelliscono anche, ma non possono mostrare mezza foto, un autopsia, impronte digitali, non lo fanno riconoscere da qualcuno, non lo fanno vedere a dei giornalisti niente. Deve sparire subito in mare come la mafia che i cadaveri li da in pasto ai pesci.

Pur dicendo di aver catturato Obama come unica prova che esistesse in questa casa mostrano invece uno spezzone di video che sarebbe stato girato tempo fa da suoi amici, dove vedi uno di spalle con la barba che guarda alla TV al Jazeera immagini di Bin Ladin, un tizio che potrebbe essere chiunque, una controfigura, Bernardo Provenzano in latitanza, potrei essere io con una barba finta di spalle....

e un altro video in cui appare di fronte Osama quello vero degli anni '90, coi capelli neri, sano e in forma che parla. E un video di Osama di 15 anni come sembra dall'aspetto ? Se sentissi cosa dice forse lo capisci. Ma manca l'audio... perchè lo hanno censurato, dicono che non vogliono dare spazio alla sua propaganda. Sono quindici anni che compaiono video e poi registrazioni di discorsi "di Bin Ladin", negli ultimi anni manco ci si faceva caso, ma ora è troppo pericoloso mandarne in onda un minuto per sentire se è la sua voce o una bufala.

Da undici anni sono in guerra per catturare i responsabili del'11 settembre, assaltano una casa in un paese straniero e dicono di aver preso il capo dei capi, ma dopo due ore è già sparito in mare senza lasciare tracce.

L'artefice dell'11 settembre dicono però da alcuni anni sia Khalid Sheikh Mohammed che è stato catturato nel 2003, avrebbe confessato nel 2007 di aver architettato l'11 settembre e da otto anni è in prigioni segrete, ma non lo processano per cui il 99% della gente non sa che per il governo USA sarebbe ora lui il responsabile dell l'11 settembre. E' ancora in attesa del suo processo, forse perchè l'unica prova finora è la sua confessione, ottenuta per ammissione del governo usando tecniche di tortura.

Il governo USA dice che hanno usato il soffocamento con acqua (waterboarding) 184 volte su di lui in un mese.

Sembra che dica di aver confessato 31 complotti e stragi per farli smettere, in ogni caso al processo sarebbe dura usare confessioni ottenute così. Che sia veramente lui non è certo perchè l' unica foto mostrata da quando è stato preso non corrisponde a quelle di quando era libero (vedi sotto). Ma almeno ci sarebbe un tizio in carne ed ossa nel caso di Khalid Sheikh Mohammed, nascosto in qualche prigione segreta e forse se non muore un giorno lo si vedrà.

Nessuno ha invece mai nemmeno provato che Osama centrasse con l'11 settembre, l'FBI dice sul suo stesso sito che non ha prove, ma lo si ammazza a sangue freddo. E' il capo del terrorismo, ma non vale la pena di interrogarlo. Lo hanno preso, ma non possono mostrare niente di lui, anche una mezza foto o un impronta digitale sarebbe una minaccia per l'America. In compenso mostrano un video con qualcuno di spalle che guarda alla TV le notizie su Bin Ladin.

E' una farsa, una comica, un film di Totò.
Inviato il: 14/5/2011 21:52
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  •  edo
      edo
Re: AL QAEDA: IL DATABASE
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 9/2/2006
Da casa
Messaggi: 4529
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VIDEO

ANALISI ULTIME FOTO
in particolare è interessante la terza foto che mostrerebbe (tra un passaggio tv e l'altro) cosa starebbe guardando il presunto Bin Laden-provenzano style.


Se sapessi richiedere un FOIA farei il possibile per farmi dare il contratto sottoposto ai familiari delle vittime dell'11 sett. credo che potrebbe far scoprire più di quanto si possa supporre.
Inviato il: 14/5/2011 21:55
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: AL QAEDA: IL DATABASE
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
[ironic mode on]
ma siete proprio dei complottisti.

le foto di Usama bin Ladin morto esistono.

e sono anche state mostrate ad alcuni senatori USA.

Siete proprio dei complottisti
[ironic mode off]
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 14/5/2011 22:30
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